1. BIBLIOPATENTE Modulo 1. L'information literacy ai tempi del web 2.0

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MODULO 1. DOCUMENTAZIONE RIASSUNTIVA [email protected] Le parti di questa presentazione che riguardano il tema della valutazione dei siti web sono una libera rielaborazione del tutorial a cura di INTUTE “Internet Detective” http://www.vts.intute.ac.uk/detective/index.html a cui rimandiamo per approfondimenti

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Il modulo introduttivo dei laboratori individua gli obiettivi principali del programma del ciclo di incontri e si prefigge lo scopo di introdurre gli studenti a una consultazione consapevole di internet, soffermandosi sull'applicazione dei principi base della INFORMATION LITERACY sia per operare una valutazione critica consapevole dei dati recuperabili in rete che per individuare correttamente la tipologia e funzione delle varie risorse in base al target della ricerca. In particolare si dedicherà spazio ad individuare le caratteristiche salienti della fase attuale di sviluppo di internet, il cosiddetto web 2.0, che sta modificando sensibilmente il modo di rapportarsi alla rete e di condividere le informazioni online, influenzando in modo sempre più invadente il web design anche dei siti istituzionali e per la ricerca bibliografica e richiedendo all'utente sempre maggiori capacità di valutazione critica delle informazioni. CONTENUTI del modulo 1. OBIETTIVI e METODO: l’ information literacy e la conquista dell’indipendenza. Cosa è l’information literacy. Un unico metodo per qualsiasi tipo di ricerca 2. Misurarsi con le insidie della rete : come si valutano le risorse web. La tecnica del who-what-when. 3. L’evoluzione della rete nel duemila: Il web 2.0 tra magia e insidia. Interattività, condivisione, interoperabilità: l’utente è al centro ma di una ragnatela sempre più complessa. 3.1 Il web 2.0 per chi studia, alcuni MUST utili: Dropbox - Del.icio.us

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MODULO 1. DOCUMENTAZIONE RIASSUNTIVA

[email protected] parti di questa presentazione che riguardano il tema della valutazione dei siti web sono una libera rielaborazione del tutorial a cura di INTUTE “Internet Detective” http://www.vts.intute.ac.uk/detective/index.html a cui rimandiamo per approfondimenti

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MOODLE È UN LEARNING MANAGEMENT SYSTEM (LMS) DI TIPO OPEN SOURCE (NON PROPRIETARIO) PER LA CREAZIONE DI PACCHETTI DIDATTICI PER LA GESTIONE DI CORSI ONLINE ALTAMENTE DIFFUSO IN AMBIENTE UNIVERSITARIO E UTILIZZATO ANCHE NEL NOSTRO ATENEO PER LA GESTIONE DELLA PIATTAFORMA PER IL WEB LEARNING

PER LA GESTIONE DI CORSI DA SVOLGERSI INTERAMENTE VIA RETE CHE PER LA GESTIONE DI CORSI IN MODALITÀ BLENDED (MISTA) E COME STRUMENTO DI SUPPORTO/COMUNICAZIONE PER CORSI IN PRESENZA

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Cos’è ?

Qualche premessa sulla piattaforma del corso

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IL WEB OGGI: cercare informazioni ai tempi del web 2.0

Indice

1. METODO e OBIETTIVI degli incontri: l’information literacy come conquista dell’indipendenza

2. Misurarsi con le insidie della rete : come si valutano le risorse web

3. L’evoluzione della rete nel duemila: magie e insidie del web 2.0.

• Il web 2.0 per chi studia, alcuni MUST utili: Dropbox, Delicious, Mendeley/Zotero

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Perché insegnarci a usare internet quando tutti i giovani lo fanno già da soli, ogni giorno, in modo ‘spontaneo’?

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• Gli studenti usano internet prevalentemente da soli – senza la mediazione delle biblioteche anche per fare ricerche bibliografiche

• si rivolgono alla biblioteca spesso a posteriori e solo su richiesta dei docenti relatori di tesi per tentare di venire a capo di errori di impostazione nella preparazione di bibliografie

• sono in imbarazzo nel giudicare da soli la legittimità delle fonti che usano (ci si chiede con apprensione se al docente “piacerà” sapere che l’ho trovato in internet e non semplicemente se la risorsa internet che ho usato era quella più adatta allo scopo)

• utilizzano internet solo o quasi soltanto in modo Google-dipendente o a partire dalle risorse più note nel web 2.0

• confondono la natura e tipologia delle risorse e il loro scopo d’uso (la filosofia del mash-up tipica del web 2.0 tende a far degenerare il problema)

• usano internet prevalentemente per accellerare l’ottenimento del risultato e non per approfondire …

… ma paradossalmente spesso impiegano molto tempo per trovare quello che cercano

Lo “stato dell’arte” e le cose da “correggere”

?

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NON un corso di informatica e non solo un corso per la ricerca “bibliografica”

ma …

IL definition on

Alfabetizzazione all’uso dell’informazione = acquisire la capacità di definire il proprio tipo di bisogno informativo e orientarsi all’interno delle fonti informative disponibili scegliendo quella appropriata allo scopo

Che tipo di corso? Il METODO: l’information literacy come conquista dell’indipendenza

http://en.wikipedia.org/wiki/Information_literacy

National Forum on Information Literacy: http://infolit.org/

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1. Definire lo scopo OBIETTIVO ricerca

2. sapere dove quali RISORSE usare

3. sapere come STRATEGIA di ricerca

4. sapere se VALUTAZIONE/ELABORAZIONE

PLUS > Purpose Location Use Self-evaluation

http://www.big6.com/

Problem solvingSKILLS

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• Demolire un concetto: “navigo ergo sum”

• Conoscere un’ampio spettro di risorse informative disponibili via web e riconoscere quali applicare in quali circostanze

• Applicare una strategia di ricerca corretta e adatta allo strumento usato

• Analizzare criticamente non solo i risultati di ogni ricerca ma anche lo strumento che me la fornisce, soprattutto quando è una fonte gratuita magari anche non ‘accademica’

• Ricerche bibliografiche: rielaborare i dati in modo formalmente corretto all’interno di un lavoro critico (CITAZIONI)

Il tutto in modo, il più possibile

INDIPENDENTE

I nostri OBIETTIVI “pratici”

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Misurarsi con le insidie della rete : come si analizzano e valutano le risorse web

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Eterogeneità e ibridismo (di forma e contenuto)

Instabilità nello spazio e nel tempo Disintermediazione: assenza di filtri Democrazia/Anarchia Proliferazione (information overload)

L’informazione in rete

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Il web è uno strumento e non un valore …

“La QUALITA’ è negli occhi di chi guarda”

Cosa fare quando si valuta un’informazione?

In rete NON ci sono risorse BUONE o CATTIVE ma solo risorse APPROPRIATE o NON APPROPRIATE a un determinato scopo

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“You need to take a case-by-case approach to evaluating information. The value of information is subjective as different information will be appropriate in different circumstances - it all depends on what you need it for. For example, if you are doing formal scientific research you will probably want to rely on peer-reviewed articles that have been validated and checked by qualified scientists. If you are writing an essay on something like popular culture or political bias it might be appropriate to reference informal or primary sources that represent different points of view and to discuss the strengths and weaknesses of these.”

(from INTERNET DETECTIVE grassetto mio)

SKILLS: PLUS > PURPOSE

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COME si analizza e valuta in pratica una risorsa? The WWW philosophy

On the WWW ask WWW: Who?

What? Where?

Per approfondire: http://www.vts.intute.ac.uk/detective/index.html

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WHO? Il primo criterio di valutazione di un sito web è l’IDENTIFICAZONE dell’AUTORE: Chiediamoci sempre CHI realizza la risorsa che vorrei utilizzare e stabiliamo nei limiti del possibile l’affidabilità e autorevolezza dell’autore

Autore = responsabile del contenuto intellettuale (non coincide necessariamente con il webmaster)

• Nei siti di tipo tradizionale la formulazione di responsabilità si trova normalmente nella zona sotto il divider finale della pagina o della homepage di partenza (“footer”): non temere di perdere tempo a fare scrolling verticale, la parte terminale delle pagine web spesso è fondamentale anche se non è posta in evidenza

• Analizzare le sezioni dei cosiddetti CREDITS: About us, mission statements, contatti, dichiarazioni sul diritto d’autore (copyright o Creative Commons) e in generale tutto ciò che rende il sito TRASPARENTE

• Indagare sempre le informazioni che vengono fornite dall’autore su se stesso, specie se si tratta di siti non istituzionali: NON temere in qs caso di utilizzare Google per tentare di sapere dell’autore anche quello che l’autore non dice di sè (credenziali, background etc.) o per verificare quello che dice.

• Verificare sempre se esiste un contatto diretto di email e analizzare il provider di posta (@uniX è diverso da @gmail) quando c’è un dominio dedicato è un dato importante (http://literature-compass.com/ vs http://mrsokana.wordpress.com/

Esempio: http://webapp1.dlib.indiana.edu/vwwp/welcome.do

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WHAT?Dopo l’individuazione dell’autore il secondo passo per la valutazione del sito è l’analisi del suo contenuto effettivo

Al di là della ricchezza informativa ci sono alcuni trucchi e metodi di analisi di cui tener conto … • Anche se mi occorre consultare solo una sezione di un sito risalire sempre alla homepage principale e studiarla: fare scrolling e osservare impaginazione grafica,

icone, menu. Se il sito è ben organizzato la homepage è il suo biglietto da visita e deve già offrirmi una premessa sintetica di tutto quello che il sito contiene, senza “raccontarlo” ma fornendo degli approdi chiari per partire nella la navigazione.

• Una buona homepage deve anticipare la struttura complessiva del sito anche senza l’uso di site maps

• Cercare sempre una data di ultimo aggiornamento: Se si tratta di siti di tipo tradizionale di solito si trova nell’area del footer

• Chiedersi sempre la ragione primaria per cui il sito è messo in rete: è un sito commerciale? di propaganda? personale? istituzionale? È sponsorizzato?

• Analizzare la possibile soggettività dell’informazione, analizzare il contenuto effettivo in relazione a chi lo pubblica, a partire dalla consapevolezza di CHI è l’autore: un sito può essere ricchissimo e dettagliato ma esporre un problema da un punto di vista parziale (attenzione ai blog!).

Esempio:http://webapp1.dlib.indiana.edu/vwwp/view?docId=VAB7031.xml

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WHERE? L’ultima decisiva fase per la valutazione di un sito è contestualizzare l’informazione. Il web non ha limiti spaziali e spesso parla ovunque inglese ma … “dove” sono mentre sto navigando?

sia

1. a livello di rapporto con il contenitore principale (vedi analisi homepage)

2. a livello di contesto culturale3. a livello di provenienza geografica

• In un sito valido tornare “a casa” deve essere facile e sempre possibile: valutare la semplicità di raggiungimento della homepage principale. In un sito di qualità raggiungere la homepage di partenza deve essere possibile con semplicità e da qualsiasi sua sottosezione.

• Chiedersi COME ho raggiunto quel sito, se attraverso una ricerca personale o a partire da un altro sito, in questo caso se il sito “suggeritore” era più o meno a sua volta affidabile (differenza tra risultati di una ricerca via google e via portali web accademici)

• Utilizzare la lettura del “dominio” dell’URL:

• il dominio geografico del server che ospita il sito mi può dire in quale paese mi trovo,

• il dominio organizzativo del server mi può dire di che tipo di sito si tratta

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La lettura dell’URL (uniform resource locator = indirizzo web)

La lettura della struttura dell’URL, in particolare il tipo di “dominio”, ci può dire molto sulla natura del sito e sulla sua collocazione geografica, è quindi un utile strumento per la sua valutazione qualitativa

http://www.law.bris.ac.uk/research/interests.html

Parte dell’URL Definizione Cosa è?

http:// Protocollo di trasmissione

La prima parte dell’url prima del doppio slash è il PROTOCOLLO: è il comando che dice al browser come deve compotarsi nei confronti del file che sto per aprire, il protocollo http identifica i documenti web di tipo ipertestuale

www.law.bris Nome del server Questa parte dell’indirizzo indica il nome del computer che ospita le pagine web del sito, contiene di solito il nome più o meno contratto dell’organizzazione responsabile del sito, in qs esempio il Dipartimento di legge dell’Università di Bristol.

ac Nome del Dominio principale

E’ la sigla che identifica il tipo di organizzazione responsabile del sito, in qs caso “ac” identifica i domini universitari inglesi

uk Nome del Dominio Geografico

E’ la sigla che identifica l’area geografica di appartenenza del computer che ospita il sito, in qs caso “uk” sta per United Kingdom

/research/

Nome della directory in cui è contenuto il file sul server

Dopo il primo slash possono esserci indicate una o più cartelle che indicano la collocazione del file all’interno del sito

interests.html

Nome del File Nome del file e sua estensione (html significa che si tratta di un documento ipertestuale)

url >

SERVER DOMINI

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La lettura dell’URL (uniform resource locator): i DOMINI

PRINCIPALI DOMINI ORGANIZZATIVI

.ac domini universitari inglesi

.edu domini universitari o educativi americani .com domini commerciali .gov domini di organizzazioni governative .org domini di enti/istituzioni accreditate e non-profit

PRINCIPALI DOMINI GEOGRAFICI

.au Australia

.ca Canada

.de Germany

.fr France

.uk United kingdom

.es Spagna

.it Italia

N.b. I siti statunitensi non hanno normalmente il dominio

geografico.

Tipologia Nazione

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Alla ricerca della homepage: smontare l’url di una pagina web

URL Punta a : Info …

http://www.abed.org.br/congresso2005/por/pdf/085tcc3.pdf Un estratto onlineNel testo trovo titolo/autore e full-text dell’articolo

http://www.abed.org.br/congresso2005/por/Homepage del congresso

Mostra che l’articolo è il paper di un congresso di cui recupero titolo, sede e data

http://www2.abed.org.br/homepage dell’ente responsabile

Che il congresso è curato da un ente che identifico come l’Associazione brasiliana per l’educazione a distanza

Spesso può essere utile saper smontare all’indietro l’indirizzo di una pagina web per risalire alla sua homepage originale. Come esito di una ricerca posso spesso ritrovarmi su una pagina html dove non sono presenti bottoni di ritorno oppure più spesso posso ritrovarmi in un url che punta ad un articolo in pdf non “navigabile” da cui non è possibile risalire attraverso bottoni di navigazione al sito della rivista di riferimento. In qs caso “smontare” progressivamente l’url da destra verso sinistra consente di avere informazioni importanti sulla “localizzazione” della pagina e la homepage ultima di appartenenza: nel caso di articoli online questo è spesso un procedimento necessario per risalire al fascicolo e all’annata della rivista quando ottengo l’url dell’articolo come risultato di una ricerca via google scholar.

Si tratta della pagina ufficiale di un ente

accreditato

Brasile

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Es: http://webapp1.dlib.indiana.edu/vwwp/welcome.do

I punti significativi della pagina per la sua valutazione

homepage

sezione

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3. L’evoluzione della rete nel duemila: magie e insidie del web 2.0.

2005-2010 …

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• 2005-2010 : nuova fase nell’evoluzione della diffusione delle informazioni via rete > Tim O‘Reilly’s web 2.0

• non una rivoluzione ma un’evoluzione annunciata, resa tecnicamente possibile in gran parte grazie alla diffusione della tecnologia AJAX*, che ha provocato la radicalizzazione di alcune caratteristiche-chiave latenti già nel web di prima generazione …

• Nuovo ideale di rete fondato sulla comunicazione partecipativa delle informazioni in cui idealmente a qualsiasi utente della rete sia possibile interagire con i contenuti e addirittura crearli (facebook twitter youtube…

• Ajax = Asynchronous JavaScript and XML > Tecnica per la realizzazione di applicazioni web interattive basate sullo scambio di dati in background fra browser e server (modifica in diretta delle informazioni > post)

Eterogeneità e Ibridismo Disintermediazione: assenza di filtri Democrazia/Anarchia Proliferazione (information overload)

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• l’AUTORE è CHIUNQUE • AUTORE e UTENTE coincidono o sconfinano (dal read-only al read/write web, apoteosi dello user generated content

Web 2.0. : Cosa cambia per chi consulta internet?

Chi è l’AUTORE delle informazioni che trovo in rete ?

Blogs = sito-diario pubblicato da un singolo autore ma dove chiunque può pubblicare (postare)

Wikis = collezione di documenti ipertestuali che può essere modificata dai suoi utilizzatori e i cui contenuti sono sviluppati in collaborazione

Citizen/interactive journalism = giornale online esterno al circuito dell’editoria ufficiale a stampa pubblicato dagli utenti invece che da giornalisti professionisti

Cosa caratterizza questa evoluzione?

BLOG > http://literaturecompass.wordpress.com/ WIKI > http://it.wikipedia.org/wiki/Pagina_principale C journalism > http://www.groundreport.com/tv

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• comunità virtuali• social network di intrattenimento (Facebook, Second life, Twitter)• per lo scambio di dati in un particolare formato (YouTube, Slideshare, Flickr)• per lo scambio di servizi (Delicious, Dropbox, Mendeley)

• software OPEN SOURCE (es. moodle, drupal, open office etc.)• Pubblicazioni accademiche in OPEN ACCESS (es. repositories vedi D-space)

• CONDIVISIONE (Share!)

• interattività dell’utente rispetto alle informazioni

• interoperabilità e ubiquità (”mash-up”) delle informazioni (RSS, widget, toolbars, icone di sharing)

Web dinamicodinamico

Web come servizio socialesociale

Web 2.0. : Cosa cambia per chi consulta internet?

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Box di autenticazione

(log-in)

Box di inserimento contenuti

Pagina a struttura lunga sviluppata in verticale e in senso cronologico inverso (enfasi sui dati recenti)

VISUALIZZIAMO il web 2.0 “nativo”: un’occhiata per distinguerlo

Tag cloud

Bubble-up: i tag più “gettonati” salgono in superficie

BlogsWikisInteractive journals

Social networksPortali 2.0sOPAC

… COSA LI ACCOMUNA?

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TIPOLOGIE DI RISORSE WEB 2.0

Comunità virtuali/social networks = siti web destinati alla comunicazione interpersonale e allo scambio di informazioni. Possono avere carattere di puro o prevalente intrattenimento generico (Facebook) o di condivisione di hobbies/interessi particolari (LibraryThing) oppure costituire ambienti destinati all’archiviazione online di materiali (Youtube) o allo sviluppo di software (Drupal, Moodle)

MySpace, Facebook, Second Life LibraryThing Anobii Flickr, YouTube, ISSUU, Slideshare Drupal Moodle

Blogs = sito-diario pubblicato da un singolo autore ma dove chiunque può pubblicare (postare) pensieri e riflessioni aperti alla lettura di tutti che seguono in generale un filo conduttore tematico (Thread)

Citizen/interactive journalism = riviste costruite spontaneamente dai lettori Ground Report, Current, La Mia Notizia

Wikis = sito web (o comunque collezioni di documenti ipertestuali) che può essere modificato dai suoi utilizzatori e i cui contenuti sono sviluppati in collaborazione da tutti coloro che ne hanno accesso

sOPAC = opac ibridati dalla filosofia 2.0 con funzioni estese di personalizzazione, in particolare tagging, recensioni, commenti,librerie personali.

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• FEED RSS (Reach Site Summary, Really Simple Syndication ) = un feed rss è un'unità di informazione formattata secondo un linguaggio particolare che rende interscambiabile il suo contenuto fra diverse piattaforme. L’uso principale di qs servizio web 2.0 è quello di rendere possibile un servizio di alerting continuo sulle novità immesse nei siti senza che l’utente finale sia costretto a visitarli direttamente: in pratica sottoscrivendo un feed si può essere avvertiti tutte le volte che vengono aggiunte nuove informazioni su un sito senza doverlo visitare. Questo era possibile un tempo scaricando un lettore gratuito (es: FeedReader) e oggi lo si può fare utilizzando semplicemente un browser di seconda generazione.

• Gadget/Widget = piccoli programmi che permettono di integrare in un sito web in modo compatto e graficamente indipendente informazioni originariamente appartenenti a siti diversi

•Toolbars = barre applicazioni che installate nel proprio browser rendono possibile l’utilizzo di determinate risorse senza uscire dal proprio sito di navigazione

Tipologie di tools web 2.0

DISTINGUERE LE RISORSE 2.0

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E … le biblioteche? Dalla biblioteca ibrida alla “Library 2.0”

• Applicazione della filosofia web 2.0 alla biblioteca come ambiente virtuale• portali web biblioteche, siti biblioteche e servizi (reference online)

• risorse di tipo bibliografico: banche dati su piattaforme evolute e SOPAC

Avere un’idea precisa di cosa sia il web 2.0 (nel bene e nel male) è oggi necessario oltre che per muoversi in rete anche per utilizzare una biblioteca

IBRIDAZIONI 2.0. : Cosa cambia per le risorse nate ai tempi del web 1.0 ?

• lenta scomparsa del web read-only• ibridazione delle risorse “classiche” (motori di ricerca, opac, metaopac, banche dati, librerie online) verso nuove funzioni di personalizzazione e interazione da parte dell’utente

… 2 “apripista” fondamentali: Google e Amazon > il googlezoned web

Per approfondire: http://www.aidainformazioni.it/pub/giglia122010.html

LIBRARY 2.0: Cosa è? http://it.wikipedia.org/wiki/Library_2.0

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LA LIBRARY 2.0: RISORSE TRADIZIONALI “IBRIDATE” COME CAMBIANO GLI OPAC

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Un esempio di user-centered opac (sOpac=social opac) in Italia: http://www.bibliotu.it/

DISTINGUERE LE RISORSE 2.0

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SEBINA YOU: IL NOSTRO CATALOGO 2.0

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http://opac.unipr.it/SebinaOpac/Opac.do

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LEABRARY: LE NOSTRE GUIDE SUL CATALOGO 2.0

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http://didattica.unipr.it/course/view.php?id=3

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partecipazione

democrazia

superficialitàSoggettivismo/narcisismo

Per concludere:

Lo user-centered web

un web orientato sull’utente o un web disorientante per l’utente?

“La QUALITA’ è negli occhi di chi

guarda”

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4. Il web 2.0 per chi studia: alcuni MUST utili: Dropbox, Delicious e i bibliographic tools

Delicious

Archiviare e Gestire online tutti i propri files

Archiviare e Gestire online i propri indirizzi web preferiti

Archiviare e Gestire online le citazioni bibliografiche dei documenti che devo leggere

Ne riparleremo nell’ultima lezione

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WWW.DROPBOX.COM/

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http://www.facebook.com/Dropbox

Memorizza, condividi e pubblica TUTTI i tuoi files

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• archiviazione di file di qualsiasi tipo in uno spazio web personale di 2 Gb gratuito

• sincronizzazione in diretta degli aggiornamenti apportati ai file su tutte le macchine (pc o mac ma anche Iphone e Ipad) su cui è installato il programma: un file modificato e salvato dentro la cartella dropbox creata con l’installazione (anche se si lavora off-line) è aggiornato contemporaneamente su tutte le macchine su cui è stato installato il programma.

Attraverso l’installazione del programma su una macchina si ottiene …

FUNZIONI PRINCIPALI

• Il programma va installato su ciascun pc su cui si lavora: sulle macchine o dispositivi su cui si installa il programma i file sono accessibili comodamente da un’icona di richiamo in basso a destra del desktop, dagli altri pc esterni (luoghi pubblici, biblioteca etc.) è comunque possibile sempre accedere alla cartella attraverso il sito web di dropbox mediante log-in protetto da password.

VANTAGGI

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Con l’installazione del software si crea in c\DOCUMENTI una cartella My Dropbox speculare rispetto a quella sull’account web di Dropbox. Entrambe le cartelle sia quella in locale che quella sul server web sono accessibili dall’icona del programma sul desktop

Il mio pc

Il mio spazio web su dropbox

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ALTRE FUNZIONI

• funzione di SOCIAL NETWORK: gli utenti dropbox possono CONDIVIDERE determinate cartelle lavorando ai file in esse contenuti in modo sincronizzato (funzione utile per correzione tesi/compiti, lavori di gruppo, verbali etc.)

TOOLBAR di revisione >Tasti di commento e revisione

su un testo in word

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ALTRE FUNZIONI

• cartella di default PUBLIC: tutti i file inseriti in questa cartella hanno un proprio link di richiamo pubblico e possono essere visti da chiunque sia a conoscenza dell’url (anche i non utenti dropbox)

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Delicious

http://delicious.com/

Memorizza, condividi e pubblica i tuoi bookmarks

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Il SOCIAL BOOKMARKING, la gestione e condivisione in rete dei bookmark

La condivisione dei bookmark diventa una pratica diffusa in rete con la nascita nel 2003 del sito del.icio.us, che funge da apripista e si qualifica ancora oggi come punto di riferimento

• salvataggio in remoto degli indirizzi risorse web (vs Preferiti)

• tagging delle url (possibilità di organizzazione dei link per etichette di argomento = tag e anche per categorie tematiche composte da argomenti correlati = tag bundles)

• creazione di un database costruito dagli utenti interrogabile…

• sia per keyword attraverso un motore di ricerca interno• che attraverso il tags creati dagli utenti … >>

FUNZIONI PRINCIPALI

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I tre modi di interrogare il web per argomento

• per KEYWORD >> l’argomento è rappresentato da una parola libera scelta da chi interroga (motori di ricerca)

• per TAG >> l’argomento è rappresentato da una parola scelta da chiunque abbia taggato la risorsa dopo averla consultata e che deve essere conosciuta e condivisa da chi interroga (social network)

• per SUBJECT TERM >> l’argomento è rappresentato da un termine scelto dalla categoria professionale che ha schedato la risorsa in base a precise norme (soggettari dei cataloghi di biblioteche)

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VANTAGGI

ALTRE FUNZIONI

• condivisione con i membri della comunità con interessi simili

• creazione di webliographies pubbliche visibili anche dall’esterno (vedi uso biblioteche)

• memorizzazione bookmarks in remoto, in modo indipendente dall’uso della singola macchina = superamento problema importazione dei “Preferiti” e salvataggio su più macchine

• organizzazione delle risorse per tags multipli • e per TAG BUNDLES = estensione delle possibilità di recupero degli stessi ben oltre la funzione di organizzazione in cartelle dei “preferiti”

• funzione di descrizione personalizzata delle risorse

• abitudine all’uso del tagging (attribuzione di parole-chiave per argomenti, tag, e categorie, tag bundles, che ritornerà utile nella ricerca per argomento anche quando utilizzerò un catalogo)

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COME UTILIZZARLO

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INSTALLARE L’ADD-ON (BOOKMARKLET) DA UTILIZZARE SUL PROPRIO PC

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Cliccare su TOOLS in fondo

alla pagina

Trascinare l’icona sulla

barra dei segnalibri e…

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Salva l’indirizzo di qualsiasi sito sul tuo account direttamente cliccando sull’icona

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La nostra collezione pubblica di bookmarks su DELICIOUS

La nostra biblioteca e anche il nuovo sito del Sistema Bibliotecario di Ateneo utilizzano DELICIOUS per organizzare e rendere disponibile le proprie collezioni di bookmark disciplinari

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Consulta su LEAbrary anche i tutorial specifici sull’uso delle risorse 2.0

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