‘2 Fisso’, Emiliano ha incontrato a Roma i talenti baresi che vincono in trasferta

“Tutto questo assomiglia molto ad una scena del film ‘L’attimo fuggente’: avere la possibilità di guardare Bari da un punto di vista diverso ed emotivamente intenso, grazie all’aiuto di alcuni miei concittadini che vivono lontano dalla nostra città”. Una mattinata di lavoro intenso quella trascorsa oggi a Roma dal sindaco di Bari, Michele Emiliano, che ha partecipato al ‘2 Fisso’ assieme a baresi che hanno avuto successo “in trasferta”.

Tra gli spunti più interessanti quello offerto dall’architetto barese Francesco Orofino, immediatamente recepito dal sindaco Emiliano: la realizzazione della “Casa dell’Architettura”, come luogo aperto non solo a professionisti del settore, ma a tutti coloro che abbiano interessi in materia. “Sarà costruita nel quartiere San Paolo”, ha risposto il sindaco di Bari, il quale ha ricevuto i complimenti per il lavoro effettuato dalla sua amministrazione nelle periferie. “Il sindaco Emiliano ha restituito dignità alla città”, ha esordito Renato Grottola, responsabile marketing DNV, “ma adesso deve riuscire a dare una visione, a regalare un sogno a Bari e ai baresi”. Due le proposte di Grottola: “federalismo intellettuale” e “sostenibilità ad impatto zero”. La prima consiste in un sistema che legherebbe i talenti al proprio territorio, incitandoli a lavorare di più per la loro terra anche attraverso il pagamento di una ‘tassa’ corrisposta dal comune ospite. Con la seconda Grottola suggerisce di attrarre investimenti in funzione dello sviluppo della città in una direzione ecosostenibile.

Secondo il giornalista Beppe Lopez, “l’atteggiamento da sempre accogliente e cosmopolita dei baresi dovrebbe essere utilizzato per leggere meglio le sfide della globalizzazione”. Bisogna puntare sulla cultura dell’eccellenza. “In provincia di Bari”, ha detto, “esiste una rete di centri storici unica al mondo che, abbinata al culto di San Nicola, potrebbe essere sfruttata di più”. Impegno già accolto dal Piano strategico, come ha assicurato Emiliano. Bari, in conclusione, deve diventare una città ‘creativa’. E attrarre nuovi investimenti. “I baresi”, ha affermato il sindaco di Bari, “sono stati sempre molto bravi a creare gruppi, ma spesso non per fini positivi. Noi siamo riusciti a sconfiggere questa abitudine. Purtroppo però questo non è emerso a sufficienza e quindi gli investitori internazionali sono ancora troppo timidi”.

“Siamo pronti”, ha concluso Michele Emiliano, “a raccogliere la sfida del Terzo Millennio: saper convivere con la scarsità di risorse. Abbiamo la rabbia e la determinazione necessaria per fare questo passo decisivo”.All’incontro sono intervenuti anche l’esperto in comunicazione Aldo Biasi, l’on. Anna Paola Concia, l’attore barese Paolo Sassanelli, Gianluca Paparesta, il blogger Diego Bianchi (detto Zoro) e il docente di giornalismo e nuovi media all’Università di Firenze Antonio Sofi.

Bari, 09 aprile 2009

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