09 maggio 2011_split
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Quando arriva la fatidica notizia «aspettiamo un bambino» il ventaglio di emozioni è variegato: si passa dalla gioia alla preoccupazione, dall’eccita-zione all’angoscia e poi c’è il dilemma.
«Come lo chiamiamo?».La scelta del nome per il proprio bambino è un
compito dificile. Il nome viene portato per tutta la vita, si dovrà sentirlo e pronun-
ciarlo migliaia di volte, a scuola e nel-la professione. Il nome inluisce sulla formazione della personalità e sulle relazioni ed è per questo che deve essere deciso in modo opportuno.In India, ad esempio, quando na-sce un bambino non gli viene at-tribuito subito il nome. Il piccolo riceve il nome con molta attenzio-ne, un sacerdote suggerisce quali suoni devono caratterizzarlo, ma la
scelta inale è data alla famiglia. Prima si tiene presente il giorno e l’ora in cui è nato, poi si guar-
dano i suoi tratti ed il carattere. Il nome è scelto anche tre mesi dopo la nascita e sarà per lui un
augurio per la vita. In Nigeria la festa più importante è quella della “scel-
ta del nome”. Il nome è dato al bambino solo dopo sette giorni dalla nascita e dipende dalle condizioni in cui
il bambino è venuto al mondo: luogo, situazione familiare, eventi particolari. Altro fattore rilevante è il rapporto con gli an-
tenati. Si valuta la possibilità che lo spirito di un avo si sia in lui reincarnato ed i genitori si preoccupano di scoprire se la reincar-
nazione si è veriicata e di quale defunto si tratti. Esiste, infatti, 32
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Dai nomi più stravaganti dei vip a quelli più semplici e dei nonni
di Carmela Giordano
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attenzione alla vita spirituale del bambino: la convinzione che spirito e corpo siano inseparabili. Il rapporto con i parenti è poi così
stretto, che ognuno di loro impone un nome al neonato che ne pos-sederà più di uno, ma quello imposto dal padre sarà quello vero, ricco di
signiicato e che contribuirà a dare corpo all’identità del bambino. •
Armonia: sentire se l’unione di nome e cognome produce una giusta armonia. Un’antica credenza vuole che quando il nome ed il cognome iniziano con la
stessa lettera il bambino sia più fortunato.
Originalità: aspetto interessante, a meno che il nome non sia dificile da pronunciare. È importante che la scelta del nome non sia motivo di derisione e che il bambino riesca a pronunciarlo senza sentirsi in imba-razzo o provare vergogna. Se proprio si protende per un nome inusua-le, allora si può pensare di accompagnarlo con un secondo nome che il
bambino potrebbe usare se preferisce.
Familiarità (origine storica): questo aspetto apre un’ambivalenza. Da un lato spiegare al bambino che il suo nome è lo stesso di una persona cara ed importante per i genitori può inorgoglirlo, dall’altro può capitare che lo stesso nome sia stato dato anche ad altri bambini della famiglia e ciò può provocare confusione e disorientamento perché il bambino non sa mai
se lo stanno chiamando o se stanno chiamando altri.
Nascita: tenere sempre presente il periodo in cui è nato il bambino. Nel dettaglio: se il bambino nasce nel periodo estivo o festivo, ad esempio
Natale, ciò lo porterà a non festeggiare mai il suo compleanno a scuola, quindi, sarebbe opportuno scegliere un nome che gli consenta di festeggia-
re, almeno l’onomastico, con i compagni.
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