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€ 0,50 Anno II - n.197 - Venerdì 8 ottobre 2010 quotidiano l Altro www.altroquotidiano.it I pm: «Si preparavano a prendere di mira la Marcegaglia» Fini e la Rai “privatizzata” Chi di dossier ferisce... F ini, dunque, ha rilanciato una vecchia idea: priva- tizzare la Rai. Negli studi di "Annozero" - programma pluribersagliato dall'attuale maggioranza e quindi palco- scenico perfetto per una simi- le iniziativa - ha scagliato i suoi strali contro i partiti che quel palazzo di viale Mazzini lo hanno in pratica occupato dal giorno dopo l'inaugura- zione. E' una vecchia idea, dicevamo. Sono anni che, all'indomani di ogni polemica più o meno violenta su questa o quella trasmissione, sulla par condicio e quant'altro, c'è qualcuno che se ne esce con questa "ricetta magica". E il presidente della Camera non è il primo. Né, probabilmente, sarà l'ultimo. M a è davvero una "ricetta magica"? Parliamoci chiaro: se è un problema di far cassa, quanti imprendito- ri - almeno nei nostri confini - hanno la reale possibilità di fare un così cospicuo investi- mento? Tanto per comincia- re, escludiamo Berlusconi, perché solo un pazzo - e il Cavaliere non ci sembra lo sia - potrebbe tirare fuori miliar- di di euro per comprare quel- lo che che oggi ha già gratis. Allora, chi resta? Vogliamo forse pensare a una nuova "cordata patriottica"? Suvvia, la Rai non è l'Alitalia. S e il problema, invece, è politico - come noi pensia- mo- allora non c'è bisogno di privatizzare. Basta stabilire insieme regole precise e appli- carle. Basta che i consiglieri di amministrazione siano solo espressione delle numerose capacità professionali nel mondo della comunicazione. Ma Fini sa che questa sarebbe l'ennesima miccia, forse la più pericolosa, gettata nella "pol- veriera" che è oggi il centro- destra, di cui dice di fare ancora parte? Ora di Punta dI StefAno ClerICI Perquisiti direttore, vice e redazione del “Giornale” AI LETTORI in edizione stampabile non viene pubblicato la domenica e il lunedì Il sito invece viene costantemente aggiornato 7 giorni su 7 l Altro quotidiano Gli inquirenti scartano la pista politica per l’uccisione del terrorista nero pentito Sergio Calore, accoltellato nel suo casolare. PAG. 3 il presidente di Confindustria rila- sciò al Corriere della Sera in cui esprimeva critiche nei confronti del governo Berlusconi. "Sono contento di queste perquisizioni così si renderanno conto che non abbiamo alcun dossier", ha dichiarato Vittorio Feltri, da pochi giorni direttore editoriale Vittorio Feltri. L'inchiesta è condotta dai pm di Napoli Vincenzo Piscitelli e Henry John Woodcock e nasce da una indagine svolta dai carabinieri del Noe su uno smaltimento illecito di rifiuti in cui sono coinvolti impor- tanti gruppi industriali. Gli inqui- renti intercettarono il giorno dopo un sms inviato da Porro a Rinaldo Arpisella, responsabile dei rap- porti con la stampa della Marcegaglia: "Ciao Rinaldo, domani super pezzo giudiziario sugli affari della family Marcegaglia". Pochi minuti dopo i due parlano al telefono: il giorna- lista, in un passaggio evidenziato nel decreto di perquisizione, affer- ma "...adesso ci divertiamo per venti giorni romperemo il cazzo alla Marcegaglia come pochi al mondo!", aggiungendo che non si trattava di uno scherzo e di aver "spostato i segugi da Montecarlo a Mantova". In un'altra telefonata con il responsabile delle relazioni esterne di Mediaset, il collabora- tore della Marcegaglia chiede un intervento di Fedele Confalonieri, il presidente Mediaset, che si sarebbe poi realmente attivato presso il Giornale. C'é agli atti inol- tre un'altra telefonata, del 22 set- tembre, tra Porro e Arpisella in cui il giornalista afferma: "...dobbia- mo trovare un accordo perché se no non si finisce più qui...la signo- ra se vuole gestire i rapporti con noi deve saper gestire...quello che cercavo di dirti è che dobbiamo cercare di capire come disinnesca- re in maniera reciprocamente vantaggiosa...". La Marcegaglia disse ai magistrati: "Ho sicura- mente percepito l’avvertimento come un rischio reale e concreto per la mia persona. Perr Calore esclusa la pista politica L’orrore di una confessione “Il Giornale” di Feltri, Sallusti e Berlusconi stava progettando un'attività di dossieraggio nei confronti della presidente di Confindustria Emma Marcegaglia come quella condot- ta contro Fini per la casa di Montecarlo? Per verificare questa ipotesi, emersa da alcune inter- cettazioni di sms e di conversazio- ni tra un giornalista e un collabo- ratore di primo piano della imprenditrice, i magistrati della Procura di Napoli hanno disposto una perquisizione nella sede del quotidiano e nelle abitazioni di Alessandro Sallusti e Nicola Porro, rispettivamente direttore e vicedirettore del quotidiano mila- nese. I due risultano indagati per violenza privata nei confronti della Marcegaglia in quanto la loro iniziativa sarebbe stata la conseguenza di una intervista che “Violentai mia nipote Sarah dopo averla uccisa” «Prima la strangolai, poi la violentai», ha confessato lo zio di Sarah Scazzi. PAG. 2

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€ 0,50

Anno II - n.197 - Venerdì 8 ottobre 2010

quotidianol’Altro

www.altroquotidiano.it

I pm: «Si preparavano a prendere di mira la Marcegaglia»

Fini e la Rai“privatizzata”

Chi di dossier ferisce...Fini, dunque, ha rilanciato

una vecchia idea: priva-tizzare la Rai. Negli studi di"Annozero" - programmapluribersagliato dall'attualemaggioranza e quindi palco-scenico perfetto per una simi-le iniziativa - ha scagliato isuoi strali contro i partiti chequel palazzo di viale Mazzinilo hanno in pratica occupatodal giorno dopo l'inaugura-zione. E' una vecchia idea,dicevamo. Sono anni che,all'indomani di ogni polemicapiù o meno violenta su questao quella trasmissione, sullapar condicio e quant'altro, c'èqualcuno che se ne esce conquesta "ricetta magica". E ilpresidente della Camera nonè il primo. Né, probabilmente,sarà l'ultimo.

Ma è davvero una "ricettamagica"? Parliamoci

chiaro: se è un problema difar cassa, quanti imprendito-ri - almeno nei nostri confini -hanno la reale possibilità difare un così cospicuo investi-mento? Tanto per comincia-re, escludiamo Berlusconi,perché solo un pazzo - e ilCavaliere non ci sembra lo sia- potrebbe tirare fuori miliar-di di euro per comprare quel-lo che che oggi ha già gratis.Allora, chi resta? Vogliamoforse pensare a una nuova"cordata patriottica"?Suvvia, la Rai non è l'Alitalia.

Se il problema, invece, èpolitico - come noi pensia-

mo- allora non c'è bisogno diprivatizzare. Basta stabilireinsieme regole precise e appli-carle. Basta che i consiglieri diamministrazione siano soloespressione delle numerosecapacità professionali nelmondo della comunicazione.Ma Fini sa che questa sarebbel'ennesima miccia, forse la piùpericolosa, gettata nella "pol-veriera" che è oggi il centro-destra, di cui dice di fareancora parte?

Ora di Punta

dI StefAno ClerICI

Perquisiti direttore, vice e redazione del “Giornale”

AI LETTORI

in edizionestampabilenon vienepubblicatola domenicae il lunedì

Il sito invecevienecostantementeaggiornato7 giorni su 7

l’Altroquotidiano

Gli inquirenti scartano lapista politica per l’uccisionedel terrorista nero pentitoSergio Calore, accoltellatonel suo casolare. PAG. 3

il presidente di Confindustria rila-sciò al Corriere della Sera in cuiesprimeva critiche nei confrontidel governo Berlusconi. "Sonocontento di queste perquisizionicosì si renderanno conto che nonabbiamo alcun dossier", hadichiarato Vittorio Feltri, da pochigiorni direttore editoriale VittorioFeltri.L'inchiesta è condotta dai pm diNapoli Vincenzo Piscitelli e HenryJohn Woodcock e nasce da unaindagine svolta dai carabinieri delNoe su uno smaltimento illecito dirifiuti in cui sono coinvolti impor-tanti gruppi industriali. Gli inqui-renti intercettarono il giorno dopoun sms inviato da Porro a RinaldoArpisella, responsabile dei rap-porti con la stampa dellaMarcegaglia: "Ciao Rinaldo,domani super pezzo giudiziariosugli affari della familyMarcegaglia". Pochi minuti dopo idue parlano al telefono: il giorna-lista, in un passaggio evidenziatonel decreto di perquisizione, affer-ma "...adesso ci divertiamo perventi giorni romperemo il cazzoalla Marcegaglia come pochi almondo!", aggiungendo che non sitrattava di uno scherzo e di aver"spostato i segugi da Montecarlo aMantova". In un'altra telefonatacon il responsabile delle relazioniesterne di Mediaset, il collabora-tore della Marcegaglia chiede unintervento di Fedele Confalonieri,il presidente Mediaset, che sisarebbe poi realmente attivatopresso il Giornale. C'é agli atti inol-tre un'altra telefonata, del 22 set-tembre, tra Porro e Arpisella in cuiil giornalista afferma: "...dobbia-mo trovare un accordo perché seno non si finisce più qui...la signo-ra se vuole gestire i rapporti connoi deve saper gestire...quello checercavo di dirti è che dobbiamocercare di capire come disinnesca-re in maniera reciprocamentevantaggiosa...". La Marcegagliadisse ai magistrati: "Ho sicura-mente percepito l’avvertimentocome un rischio reale e concretoper la mia persona.

Perr Caloreesclusala pista politica

L’orrore di una confessione

“Il Giornale” di Feltri, Sallusti eBerlusconi stava progettandoun'attività di dossieraggio neiconfronti della presidente diConfindustria EmmaMarcegaglia come quella condot-ta contro Fini per la casa diMontecarlo? Per verificare questaipotesi, emersa da alcune inter-cettazioni di sms e di conversazio-ni tra un giornalista e un collabo-ratore di primo piano della

imprenditrice, i magistrati dellaProcura di Napoli hanno dispostouna perquisizione nella sede delquotidiano e nelle abitazioni diAlessandro Sallusti e NicolaPorro, rispettivamente direttore evicedirettore del quotidiano mila-nese. I due risultano indagati perviolenza privata nei confrontidella Marcegaglia in quanto laloro iniziativa sarebbe stata laconseguenza di una intervista che

“Violentai mia nipote Sarah dopo averla uccisa”

«Prima la strangolai, poi la violentai», ha confessato lozio di Sarah Scazzi. PAG. 2

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quotidiano

Direttore responsabile: ennio SimeoneRedazione tel. 06 86293192

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Editrice: GeCeM (Gestione Cooperativa Editoria

Multimediale) - Presidente:Stefano ClericiSede legale: Via Aldo Sandulli 45, Roma

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del 18 settembre 2008 - Registrato al ROC

Partita Iva 09937731009

l’Altroquotidiano

L’OnOmasticO Ugo

Cappellano dell'ordine di San Giovanni di Gerusalemme "iCavalieri di Malta ", Ugo visse tra il Xii e il Xiii secolo e resse ilcomplesso di San Giovanni di Pré, conosciuto come laCommenda di San Giovanni di Pré, a Genova, proprio davantial porto. Qui sorge tuttora la chiesa di San Giovanni di Prè, doveUgo venne sepolto intorno al 1230.

accadde Oggi 1815: Murat L’8 ottobre 1815 l'ex-Re di Napoli Gioacchino Murat sbarca conventotto compagni a Pizzo Calabro per cercare di recuperare ilproprio trono, ma è arrestato

Aveva allestito a casa sua un vero e proprio studiomedico, ma non si era mai laureato. Il sedicente pro-fessionista, 63 anni, è stato denunciato a Palermo.L'indagine è scaturita dal ricovero, presso l'ospedaleCivico di Palermo, di una persona entrata in coma,in conseguenza delle cure praticate dal falso medico.L'uomo era stato quindi trasferito presso il repartodi neuro-rianimazione. Sequestrato lo studio e leattrezzature mediche. Le perquisizioni hanno per-messo di accertare che il 63enne era un rappresen-tante di abbigliamento già molto noto alle forze del-l’ordine. Nei prossimi giorni sarà interrogato dal pmtitolare dell’indagine.

“L'ho strangolata con una cordicel-la mentre era di spalle e ho abusatodi lei dopo che era già morta": è larivelazione agghiacciante che hafatto agli investigatori MicheleMisseri, zio di Sara Scazzi e suoassassino che mercoledì sera èstato fermato dai carabinieri persequestro di persona, omicidiovolontario e occultamento di cada-vere. Sempre secondo le dichiara-zioni dell'uomo, che nella scorsanotte ha accompagnato gli investi-gatori sul luogo in cui ha occultatoil cadavere, la ragazza sarebbe statastrangolata nel garage di casaMisseri il giorno stesso della scom-parsa, nel primo pomeriggio del 26agosto scorso. Prima di nascondereil corpo gettandolo in una specie dipozzo-cisterna su un terreno di suaproprietà, a circa due chilometridal paese, Misseri l'ha denudato eha successivamente bruciato ivestiti. Intanto, ha fatto sentire lasua voce la figlia dell’indagato,Sabrina. “Mio padre deve pagareper quello che ha fatto, ha preso ingiro tutta l'Italia. Noi non avevamoalcun sospetto''. Tanti gli attestatidi solidarietà. “Addio, piccoloangelo": è questo uno dei messaggilasciati dai compagni di scuola suun cartellone esposto davantiall'abitazione di Sara Scazzi. I com-pagni di scuola dell'istituto alber-ghiero "Mediterraneo" di Marugio(Taranto) ieri non sono entrati inclasse e hanno deciso spontanea-mente di andare ad Avetrana “perdare un segnale di solidarietà allafamiglia di Sara".

Curato da falsomedico: in coma

PALeRMo

Primo via libera del Consiglio dei ministri al decretoattuativo del federalismo fiscale riguardante i tributi delleRegioni e i costi standard della sanità. Ora il testo andràall'esame della Conferenza Unificata e del Parlamento perpoi tornare in Consiglio dei ministri per il via libera defi-nitivo. Lo conferma il ministro per i Rapporti con ilParlamento Elio Vito lasciando la riunione. “E’ una datamolto importante per l'Italia''. Si mostra soddisfatto ilministro della Difesa, Ignazio La Russa: “Siamo moltosoddisfatti - dice La Russa -, Tremonti è stato bravo. E'stato scelto un federalismo avanzato ma moderato e soli-dale. E’ un provvedimento nel quale si riconoscono tuttele regioni d’Italia”.

Summit di mafia tra clan palermi-tani e della Locride e un napoleta-no per organizzare l’omicidio delprocuratore Pignatone e del suovice. L’incontro, che si si sarebbetenuto in un casolare alla periferiadi Messina il 10 settembre, aveva loscopo di mettere a punto la strate-gia concordata in una precedenteriunione per assassinare i duemagistrati di Reggio Calabria. Arivelarlo e’ un documento anonimoarrivato per posta alla Dia diCaltanissetta un paio di settimanefa. Nei giorni scorsi vicino al tribu-nale di Reggio Calabria era statotrovato un bazooka, mentre si èdeciso poi di inviare nella cittàdello Stretto l’esercito.

il Nobel per la letteratura è stato assegnato a Mario VargasLlosa, lo scrittore peruviano famoso anche per la sua lotta indifesa dei diritti civili. Smentendo i pronostici, che indicavanocome grandi favoriti il keniota Ngugi e lo statunitense CormacMcCarthy, lo scrittore 74 enne è stato premiato per la sua «car-tografia delle strutture del potere e le sue immagini taglientidella resistenza, rivolta e sconfitta degli individui».

Federalismo fiscaleprimo sì dal governo

RoMA

Summit mafiosoper uccidere il pmPignatone

ReGGio CALAbRiA Llosa Nobel per la letteratura

Giallo di Avetrana

Michele Misseri“Ho strangolatoe stuprato Sara”

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venerdì8 ottobre 2010 3VentiquattrOrel’Altro

quotidiano

Il corpo di un bambino di treanni è stato ritrovato lungo la

strada di San Bartolomeo delBosco, sulle alture di Savona. Acompiere l'omicidio la madre, cheha confessato dopo un lungo inter-rogatorio. La donna ha strangola-to il figlioletto, Andrea Q., in predaa una crisi post partum, e poi hatentato il suicidio lanciandosi conla propria auto da un dirupo.Adesso è piantonata, in stato di

Savona, bambino di 3 anni ucciso dalla madreshock, all'ospedale San Paolo.Secondo la confessione, la donnache era uscita di casa intornoall'alba con il primogenito, dopoaver vagato per ore nei boschidella zona, ha strangolato il picco-lo e, prima di gettarsi da un diru-po con la macchina, ha chiamato ilmarito. Teatro della vicenda è ilbivio di San Bartolomeo del Boscotra Cimavalle e Naso di Gatto. Ladonna, un'italiana, soffriva di

depressione post partum. Da 10giorni aveva avuto un altro bam-bino. Secondo alcuni testimonioculari, l'uomo quando è stato tro-vato dalla polizia era in lacrime,sdraiato a terra vicino al corpici-no del figlio e stava tentando dirianimarlo. Il papà della vittimaera appena arrivato in cima allastrada che da Savona sale lungo ilbosco alla ricerca della moglie edel figlioletto.

Comincia ad apparire in tutta la sua drammaticarealtà il disastro ecologico provocato in Ungheriadai fanghi tossici fuorusciti dal bacino di conteni-mento di una fabbrica di alluminio della città diAjka nella parte occidentale del Paese. Dopo avercontaminato le acque dei fiumi Mercal e Raba, ilfango ha ora raggiunto il Danubio provocando lamorte di numerosi pesci. Il primo ministroungherese Viktor Orban ha effettuato una visitaa sorpresa nell'area, nella parte occidentale delpaese, colpita dallo sversamento dei liquami tos-sici di lavorazione dell'alluminio che ha provoca-to un disastro naturale. Il premier ha ribadito chela causa del disastro potrebbe essere stata unerrore umano. Lo ha riportato l'agenzia di stam-pa magiara Mti. Orban ha chiarito che le autoritàsono impegnate a verificare le responsabilità del-l'incidente.

Fanghi tossici: pesci morti nei fiumi

“Le prossime partite saranno tutte esami per noi,viviamo perennemente sotto esame. Non nascon-do che quella con irlanda del Nord e Serbia sonodeterminanti per il cammino verso gli europei". Aparlare è il ct della Nazionale Prandelli.

Due corrieri della droga, marito e moglieboliviani, sono stati fermati a Fiumicino. Sifingevano turisti, invece trasportavano nellostomaco e nella vagina ovuli di cocaina dalSud America. La donna, incinta, ha poi abor-tito in ospedale: la contaminazione dell'invo-lucro, pieno di droga, ha causato l'interruzio-ne della gravidanza. In ospedale, la donna haespulso 122 ovuli e l'uomo 80 per un totale di202 ovuli, pari a 2.5 kg di cocaina. A ferma-re i due corrieri allo scalo romano sono statigli uomini della Guardia di Finanza, in colla-borazione con lo Svad dell'Agenzia delleDogane.

donna incinta avevaovuli di coca nella vaginaAbortisce in ospedale

Il corpo senza vita del terrorista di OrdineNuovo, Sergio Calore, pentito è stato ritro-vato martedì pomeriggio dalla moglie, anchelei terrorista ma di sinistra e anche lei colla-boratrice di giustizia, in un casolare di suaproprietà a Guidonia Montecelio vicinoRoma, paese d’origine di Sergio Calore. Leindagini dei carabinieri coordinati dallaProcura di Tivoli sono a tutto campo, per ilmomento, però, la matrice politica sembrapoco probabile. Calore, che aveva 58 anni,sarebbe stato ucciso con una picconata e poicon una coltellata alla gola: presenta infattiuna profonda ferita sul collo.

delitto Sergio CaloreGli inquirenti escludonola pista politica

FiUMiCiNoGUidoNiA

UNGHeRiA

Prandelli sicuro“bisogna vincere”

CALCio

CoSe di QUeSto MoNdo

La redazione del Giornale èstata perquisita in base ad unprovvedimento della procuradi Napoli. L'inchiesta, coordi-nata dai pm Piscitelli eWoodcock, vede al centro pre-sunte minacce del quotidianomilanese nei confronti diemma Marcegaglia, dopoalcune dichiarazioni del presi-dente della Confindustria con-tro l'azione del governo.indagati per i presunti dossieril direttore del quotidiano,Alessandro Sallusti, e il vicedi-rettore Nicola Porro. i carabi-nieri hanno cercato file edocumenti che potrebberorivelare una presunta attivitàdi dossieraggio ai danni dellaMercegaglia. i pm partenopeiintendono approfondire alcu-ne conversazioni tra i duegiornalisti, e il segretario delleader degli industriali relati-ve a insistenze affinché laMarcegaglia "correggesse"alcune dichiarazioni forti con-tro l'azione del governo:minacciando la pubblicazionedi notizie che l'avrebbero dan-neggiata. il decreto di perqui-sizione ha portato al sequestrodi pc e documentazione in pos-sesso dei due giornalisti.

indagati Sallustie Porro per dossiersu Marcegaglia

iL GioRNALe

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4argOmentil’Altroquotidiano

Condannarela violenzanon basta, maniente alibi

Mentre il grande circo delCavaliere compiva una

nuova piroetta contro le elezio-ni anticipate (“mai immaginatené richieste”) un nuovo attaccoalla sede nazionale della Cislripropone interrogativi inquie-tanti. Per lo stesso obbiettivoprescelto, la Cisl appunto, cheesprime da sempre – lo ricordaanche Carniti - quella parte delsindacato marcatamente rifor-mista che ha di recente lavora-to per l’approvazione dell’ac-cordo di Pomigliano. Accordoimpegnativo e contrastato, giu-dicabile in vario modo, cherappresenta comunque unascelta difficile che i lavoratorihanno ritenuto di compiere inun momento di grande strettaaziendale e familiare. Questo losfondo nel quale sono matura-te le gesta di violenza e la sceltadell’obbiettivo più clamoroso,venuto alla ribalta già con l’ag-gressione a Raffaele Bonannialla festa nazionale del Pd aTorino, dove il segretario Cislnon riuscì neppure a comincia-re l’intervento e - con grandeimbarazzo – i dirigenti del Pdfurono costretti impotenti aprendere atto della violenzasubita. La giovane ‘guerrigliera’autrice del lancio della bombacarta che raggiunse Bonanninon fu neppure fermata e for-mulò confuse e preoccupantimotivazioni sociologico-rivolu-zionarie sul valore della lottacontro lo sfruttamento.

La violenza non va mai sotto-valutata e va sempre con-

dannata senza ambiguità, daqualunque parte provenga:

esprime e comporta semprecosti umani e sociali rilevanti eingiusti, riduce la libertà ditutti, snatura e rende comun-que più difficili da raggiungereobbiettivi di maggiore solida-rietà e giustizia.

La condanna più netta edecisa però da sola non

basta. Bisogna interrogarsi suquanto questo clima politico,rissoso e inconcludente noncontribuisca a far sentire impo-tenti e lontani i cittadini e i gio-vani dalla politica, dai partiti,dal governo e dallo stesso sin-dacato, tutti strumenti chedovrebbero democraticamenteconcorrere, ciascuno per lapropria parte, al miglioramen-to della società. Anche questoovviamente non deve rappre-sentare alibi e condiscendenzaalcuna col rischio di ricadere suquel tragico piano inclinato checi portò ai lutti del terrorismo.Cercare di capire tutto ciò nonsignifica in alcun modo condi-viderlo o giustificarlo.

Cresce però una rottura pro-fonda all’interno della

società italiana, sempre piùcarente di canali di un’infor-mazione significativa e di pro-cessi di formazione etico-civile.Non riesce in questo compito lascuola, la tv accresce in preva-lenza il disastro, la politica èridotta allo stato che ci toccagiorno per giorno osservare.Solo a partire da tale consape-volezza la lotta alla violenzapotrà prendere corpo e diven-tare obbiettivo da perseguireinsieme.

Considerazioni sulle pesanti contestazioni alla Cisl

La Chiesa Evangelica Luterana in Italia(CELI) annuncia che le Comunità Luteranepresenti sul territorio italiano si incontre-ranno a Roma, per una giornata di condivi-sione, studio e festa, a partire dal pomerig-gio di sabato 9 ottobre e fino alla mattinadella domenica successiva. L’appuntamento avrà una valenza del tuttospeciale, in quanto coinciderà con l’anniver-sario del passaggio di Lutero a Roma, avve-nuto nell’ottobre del 1510, quando – pocoprima della sua laurea in Teologia – vi fuinviato in rappresentanza del convento ago-stiniano di Erfurt per questioni interne

all'Ordine. La manifestazione nasce dallavolontà di creare un'occasione di gioiosa fra-ternizzazione per rafforzare l'identità eincrementare l'unità dei luterani in Italia. E'la prima volta, infatti, che le Comunità lute-rane italiane, cresciute autonomamente maorganizzate nella CELI, si ritroveranno in ununico grande incontro di reciproca cono-scenza: laici e religiosi, donne e uomini, gio-vani e anziani, in arrivo da ogni parte diItalia, vivranno tutti insieme fasi di studio,dibattito e riflessione alternati a occasionid'intrattenimento e socializzazione, qualimomenti di canto comune, una visita a

Trastevere sulle orme dei Cristiani e ancheuna degustazione di prodotti tipici regionalinegli stand delle singole Comunità che pre-senteranno le proprie attività sul territorio.E a sottolineare ulteriormente l'importanzadella manifestazione, ci sarà la partecipazio-ne dei membri del Concistoro, dellaPresidenza del sinodo e di rappresentantidelle Comunità ungheresi, slovene eaustriache. La Giornata avrà inizio con ilbenvenuto alle Comunità da parte delDecano Holger Milkau e si concluderàdomenica mattina con il culto solenne pres-so la chiesa luterana di Via Sicilia 70.

Comunità luterane riunite nel 500° della visita di Lutero a Roma

dI nUCCIo fAvA

la contestazione di Bonanni (con il lancio di un fumoge-no) di un gruppuscolo alla festa del Pd

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venerdì8 ottobre 2010 5argOmenti

Sembra attonita la“Italietta” berlusconiana.

Si è diffuso un clima di terro-re in una parte della mag-gioranza dinanzi alla pro-spettiva – legittima e sup-portata dalla Costituzione –di un governo tecnico che, aparere del leader Udc,Casini, “si fa in cinque minu-ti”. Così si cambia registro,negando le pur reiterateminacce di elezioni anticipa-te, ripristinando la politicadelle promesse che poi non simantengono, brandendo unfantomatico progetto di giu-sto ed equo fisco (dimentichidel dato certo di una “pres-sione” che, nel 1994, ilCavaliere trovò al 41% e oraè sopra il 43). Ha ragioneBersani: e che? voglionocontinuare a prendere ingiro gli italiani?

Ora il nodo cruciale è lalegge elettorale.

L’attuale “porcellum” lascia

l’Altroquotidiano

tra porcellum e mattarellum

a 4 o 5 capi partito (con…tanti saluti alla sovranitàdel popolo!) il compito discegliersi gli occupanti deimille scranni in Parlamento.La cosa può piacere ai ber-luscones ma brucia la volon-tà dei singoli elettori.

Un governo tecnico pre-posto alla riforma elet-

torale, perciò, sarebbe dav-vero il minore dei mali nelPaese sempre più allo sfa-scio. E la storia recentericorda, appunto, che ful’Esecutivo “tecnico” diCiampi, non limitatosiall’ordinaria amministra-zione, a introdurre, con leleggi 276 e 277 del ’93 nonsolo il “mattarellum” marinnovò le relazioni indu-striali istituendo la concer-tazione. Sono questi i fatti. Ilresto è solo accozzaglia diparole al vento. Mera pro-paganda, cioè.

Chi e perchéha pauradel “governo tecnico”

dI MoISè AStA

“È un ulteriore intervento che punta allaconservazione e all’ampliamento dellaplatea dei cittadini che conoscono e com-prendono le lingue minori, patrimonioculturale dei comuni calabresi.” così l’as-sessore regionale alla Cultura dellaCalabria, Mario Caligiuri, ha commentatoil provvedimento a favore delle minoranzelinguistiche adottato dalla GiuntaRegionale. Durante l’ultima seduta la Giunta regiona-le della Calabria ha approvato una ricogni-zione della legge regionale n. 15 per l’an-nualità 2010 che riguarda la realizzazionedi progetti e attività per 400 mila euro.Queste risorse si sono aggiunte a quelle

già assegnate nelle settimane precedentipreviste dalla Legge 482/ 1999 sulle"Norme in materia di tutela delle mino-ranze linguistiche storiche” per un totaledi 526 mila euro (tra i beneficiari, laProvincia di Catanzaro, la Provincia diCosenza e la Provincia di Reggio Calabria,l'Unione Arberia e il Distretto Arbereshecomposto da comuni del crotonese) e aglioltre 150.000 euro erogati come contribu-to previsto dalla Legge 15/2003 “Normeper la tutela e la valorizzazione della lin-gua e del patrimonio culturale delle mino-ranze linguistiche e storiche di Calabria”alla Provincia di Crotone e a 17 comuni(Guardia Piemontese, Bova, Bova Marina,

Roghudi, Caraffa di Catanzaro, Maida,Acquaformosa, Civita, Firmo, Frascineto,Plataci, San Basile, San Demetrio Corone,San Martino di Finita, Santa SofiaD'Epiro, Vaccarizzo Albanese, Carfizzi). Per avviare una politica organica e condi-visa per tutta la legislatura, è stata fissataper il 13 ottobre 2010 una riunione per laformazione del Comitato Regionale per leminoranze linguistiche (COREMIL). Allariunione parteciperanno i Sindaci dei 47comuni calabresi con presenze arbëreshë,occitane o grecaniche e un rappresentanteper ognuna delle 60 Associazioni che sioccupano della valorizzazione delle lingueminori in Calabria.

Minoranze linguistiche: ulteriori fondi in CalabriaLa nuova giunta ha integrato gli stanziamenti decisi da quella precedente

Primavera 2003. Mentre i tamburi della guerra minaccianoBagdad, Erfan, una ragazzina di tredici anni, corona ilsogno di interpretare “Il lago dei cigni”, come il suo idoloAnna Pavlova. Ma la felicità ha vita breve: l'Iraq viene inva-so e tutto cambia. La vita di tutti i giorni lascia il postoall'orrore, la guerra porta via a Erfan ogni parvenza di nor-malità: la danza, l'elettricità, l'acqua, la casa... fino a strap-parle il padre, ucciso poco fuori città. Costretta a rifugiarsiin un buco puzzolente con la mamma, le sorella e la nonnaBibi, Erfan deve imparare a sopravvivere in questa nuovarealtà. Con il passare dei mesi la ragazzina incontra nuoviamici, apprende l'importanza delle piccole cose e scoprel'amore. Lentamente si apre uno spiraglio alla speranza.

La ballerina di bghdaddi Gemma Pasqual i Escrivà

Edizioni San Paolo CDU: R6N 24 160 pagine € 13,0

***Gemma Pasqual i Escrivà, nata a Almoines (Valencia) nel1967, è una scrittrice spagnola di lingua catalana. Primadi dedicarsi alla scrittura ha lavorato per diversi annicome analista per l'IBM. Ha collaborato con diverse rivi-ste letterarie e tiene tuttora conferenze in numerosi centriculturali. E’ membro del consiglio dell’Associazione degliScrittori in Catalano. Con questo romanzo ha vinto il pre-mio “Barcanova” di letteratura per ragazzi.

I sognidi una fanciullainfrantidalla guerra

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venerdì8 ottobre 2010 6tribuna

La stampa italiana è tuttamobilitata oggi a chiedere duremisure repressive nei confrontidel professore Claudio Moffadefinito "negazionista" per isuoi studi sull'Olocausto. Credoche il professor Moffa abbia ildiritto di esprimere le sue opi-nioni senza essere criminalizza-to e trattato come un delin-quente. Non è giusto che cisiano argomenti tabù dei qualiè vietato parlare. Quanti riten-gono le tesi del professoreMoffa sbagliate lo smentiscanonel merito citando le loro fonti edicendo le loro cose. La "soluzione finale" dei nazistiper gli ebrei c'è stata e non soloper loro ma anche per i rom,per tanti soldati italiani, per icomunisti, gli omosessuali, etanti tanti altri. Non si parlaquasi mai delle vittime nonebree di Hitler ed i rom conti-nuano ad essere deportati eperseguitati in Europa. Ma iosono convinto che l'uccisione diun milione o di sei milioni diesseri umani non attenua nèl'orrore nè la responsabilità deicriminali che l'hanno perpetra-ta. Per questo non mi sentomolto interessato alla guerra dicifre sull'Olocausto. Ma nessuno ha il diritto diimbavagliare chi ritiene inat-tendibile la versione sostenutada Israele. Oggi a Roma mara-tona oratoria pro-colonid’Israele che debbono conti-nuare a costruire inCisgiordania previa demolizio-ne delle case dei palestinesi,sdradicamento di ulivi, dissec-camento dei pozzi. Con licenzadi uccidere. In Israele migliaiadi prigionieri palestinesi, donnee bambini in carcere con sem-plici misure amministrative.

Questo nelle Università nonviene detto e neppure dai gran-di giornali come "Repubblica".Il prof. Moffa non insegnal'odio, come dice la Gelmini.Questo paese vive immerso nel-l'odio contro tutte le dissidenzeed il Potere ha una grandevoglia di repressione. Nelmomento in cui si scatena la

l’Altroquotidiano

Quella lezione del prof. Moffa...

persecuzione ed il crucifige,esprimo solidarietà al professo-re Moffa e spero che continui illibero insegnamento nellascuola italiana garantito dallaCostituzione. Spero che la testadel professore Moffa non siafatta rotolare e che non subiscadanni per la campagna di odio edi intolleranza che si è scatena-ta contro di lui. Spero che con-tinuiamo ad essere un paesecivile capace di accettare laica-mente anche chi non la pensav-come tanti altri e fa controcor-rente.

Pietro Ancona

La Rai e i partitiFinalmentecade un tabùanche a destraIl presidente Fini ci ha sollecita-to a liberare la Rai dal controllodiretto dei partiti. Finalmenteanche a destra è caduto il murodi Berlino sul tema e si puòdiscutere di una radicale rifor-ma del settore. Guai a lasciarcadere questa occasione e perquesto chiederemo alle presi-denze delle commissioni inte-ressate di mettere finalmente incalendario le proposte giàdepositate. Ci auguriamo chenon solo le opposizioni maanche il gruppo di Futuro eLibertà vorranno sostenerequesta richiesta.

Giuseppe Giuliettiportavoce di Articolo 21

Centro disabiliLa Polveriniindica una garapubblica Sulla questione della gestioneRi. Rei dei centri ex Anni Verdi,e in particolare di quelli gestitidalla Unisan, ho inviato allaPolverini un dossier in cui cisono tutte le mie interrogazio-ni, rimaste senza risposte, etutte le mie denunce sulla

Non negare però le altre“facce” dell’Olocausto

gestione. La PresidentePolverini ascolti il grido di allar-me dei genitori di bambini congravi disabilità e mandi subito ipropri ispettori a vedere cosasta succedendo in questi centrie soprattutto blocchi gli auto-matismi degli accreditamenti.Faccia piuttosto una gara di evi-denza pubblica per la gestionedei centri ex anni verdi e li affi-di al più bravo e al più compe-tente. Eviti questa giunta dicontinuare l’obbrobrio fattodalla giunta Marrazzo-Battaglia-Montino di dare conaffidamento diretto la gestionedi centri che sono accreditaticon il servizio sanitario regiona-le. Il mercato, la concorrenza ela trasparenza sono antidoti alladiscrezionalità e alla malagestione.

donato Robilottagià consigliere regionale Pdl

Roma

Raccordo anulareAlemannonovello “signoredegli anelli”?Ci mancava anche la riproposi-zione di un secondo RaccordoAnulare. In questi giorni ilSindaco Alemanno è alle presecon i due anelli della Capitale,anche se rischia di fare inentrambi i casi un buco nell'ac-qua. La vicenda dei giorni scor-si sul Gra si è conclusa nel peg-giore dei modi visto che i roma-

ni saranno presto obbligati apagare i pedaggi per spostarsiin città. Ed ora il Sindaco percoprire il disagio di chi avevagarantito che il pedaggio nonsarebbe mai stato pagato, ritirafuori l'idea di un secondo anel-lo. Probabilmente vuole comti-nuare ad inanellare progettiinfrastrutturali che, a rigor dilogica, non verranno mai rea-lizzati. Ricordo al Sindaco checon gli stessi fondi con i qualivuole realizzare questo secondoanello, si potrebbero realizzaredue linee metro nella nostracittà, sicuramente più utili ai cit-tadini e all'ambiente. A questopunto il Sindaco o quando faqueste dichiarazioni si rivolgead alcuni imprenditori, o altri-menti, vista la perseveranza concui continua a parlare di questevicende, aspira a diventare ilnuovo signore degli anelli.

dario Nanniconsigliere comunale Pd, Roma

L’inchiestaGiornali punitiviCiò che emerge dall’inchiestasul “Giornale” è che ci troviamodavanti ad episodi di purosquadrismo giornalistico. Unatestata usata a scopi punitivi,per distruggere chi osava ed osacriticare il governo e il presi-dente del Consiglio che, perinterposto fratello, ne risulta ilproprietario. Un giornale così ei suoi giornalisti andrebberopesantemente sanzionatidall'Ordine.

Franco Larattagiornalista e deputato

La migLiOre deL giOrnO

Marassi sul “Mattino”

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giovedì7 ottobre 2010 7Diritti & DOVeril’Altro

quotidiano

PreVidenZa

risponde il dottor AntonIno nIColo’ Potete inviargli i vostri quesiti direttamente

all’indirizzo e-mail: [email protected] potete telefonargli al numero 388 0554031

ogni giovedi dalle 15 alle 18amministratore srl

Obbligo contributivose ha un compenso

rateizzazione

Periodi precedentida riscattare

Sono socio amministratore diuna società a responsabilitàlimitata, che opera nel settoreterziario, e partecipo con con-tinuità al lavoro dell’impresa.Quali obblighi contributiviho? Grazie.A. Ferruccio, Pordenone

Se percepisce anche uncompenso per la sua atti-vità di amministratore(unico o come componen-te il consiglio di ammini-strazione) ha l’obbligo diiscriversi alla GestioneCommercianti dell’iNPSed anche alla GestioneSeparata dei lavoratoriautonomi (con l’aliquotadel 17%).

Mio figlio, 26 anni, si è laureato in Medicina a luglio2008. Sta ora frequentando il corso di specializzazionein ortopedia. Vorrei sapere se è obbligato, per quanto atal proposito percepisce dall’Università, a versare con-tributi alla Gestione separata dell’INPS. Le notizie rice-vute sono alquante vaghe.

G. D’Angelo, Roma

L’iNPS, investito della questione posta, ha datoun parere definitivo nel corso del 2009. Con unapposito messaggio ha previsto che il medicoin formazione specialistica e non iscritto allaCassa professionale debba versare la contribu-zione alla Gestione Separata con l’aliquotapiena, mentre quello iscritto alla Cassa è tenu-to al versamento contributivo con aliquotaridotta. in sintesi, l’obbligo sussiste.

specializzazione universitaria

Obbligo di contribuzionealla gestione separata dell’Inps

Avvertiamo i lettori che alcuniquesiti e relativi pareri vengo-no ripetuti perché riguardanoargomenti che hanno già otte-nuto risposta

contributi

Quali i tempidi prescrizione

Vorrei sapere quali sono gliadempimenti preliminari obbli-gatori, previsti dalla normativa,per l’assunzione di una lavora-trice domestica (colf) presso lapropria abitazione? Ho paura disbagliare e di vedermi affibbiatedelle sanzioni.

B. Serra, Perugia

innanzi tutto è necessariocontrollare la regolarità deidocumenti dell’eventualelavoratrice. Poi può proce-dere ad effettuare l’assun-zione. Per essa sussiste l’ob-bligo di dare comunicazio-ne alla Sede iNPS compe-tente in base alla residenzadel datore di lavoro. talecomunicazione ha efficaciaanche nei riguardi delCentro per l’impiego e perl’iNAiL e deve essere effet-tuata entro le ore 24 delgiorno precedente a quellodi inizio del rapporto dilavoro.

I contributi, dovuti dai datoridi lavoro al fondo pensioni deilavoratori dipendenti, in quan-to tempo si prescrivono? Ho ricevuto due risposte diffe-renti: c’è chi parla di dieci annie chi di cinque. Qual è la rispo-sta più precisa?

P. Padoani, Treviso

La legge n° 153 del 1969aveva stabilito che i contri-buti dovuti ai fondi pensio-nistici si prescrivesserodopo 10 anni dalla datadell’obbligo di versamen-to. Successivamente, lalegge n° 335 del 1995, haridotto questo termine a 5anni, a far tempo da gen-naio 1996. Però, nei casi didenuncia dell’omissioneda parte del lavoratore odei suoi superstiti, la pre-scrizione rimane decenna-le.

Per evitare sanzioni

Adempimenti perassumere una colf

autorizzazioni

Permessi per assistere la madreSono un dipendente ministe-riale con 20 anni di contribu-zione presso l’INPDAP.Usufruisco di permessi giorna-lieri (legge 104) per assisteremia madre, affetta da gravipatologie. Non sono sicuro sedevo o meno presentare appo-sita documentazione ognivolta che mi assento.

C. Sarti, Bologna

Solitamente, tale obbligonon sussiste. e’ sufficienteche esista l’autorizzazionead assentarsi per 3 giorniogni mese e non vengonorichieste ulteriori formalità.La logica è che l’assistenzapuò essere esercitata anchecon la costanza della pre-senza o nel disbrigo diincombenze a favore dell’as-sistito.

Mio marito è un pensionatodello Stato, in quiescenza da15 anni, mentre io sono sem-pre stata, su sue pressioni,una casalinga. Abbiamo undiscreto patrimonio in sepa-razione di beni. Mio marito èpreoccupato perché ritieneche, in caso di sua premorien-za, non mi competa la pensio-ne di reversibilità.

D. D., Arezzo

Rassicuri suo marito inquanto il regime di sepa-razione dei beni non inci-de assolutamente suldiritto e sulla misuradella pensione al coniugesuperstite. Addirittura, ildiritto permane anche incaso di separazione lega-le, a meno che questa nonsia determinata da colpadel coniuge superstite.

Mio marito ha inoltrato all’INPS,lo scorso aprile, domanda di ren-dita vitalizia per riscattare prece-denti periodi lavorativi privi deidovuti versamenti.Telefonicamente, ha saputo che

la domanda è stata accolta e chequanto prima riceverà l’appositacomunicazione. Considerato,però, che l'importo che gli verràrichiesto sarà certamente onero-so, le chiedo se ne è prevista larateizzazione e, in caso positivo,in quale misura.

P. G., Roma

La risposta tranquillizzeràsuo marito. Sì, è prevista larateizzazione dei contributida versare fino ad un massi-mo di 60 rate mensili.

separazione dei beni

Non contrastacon la reversibilità

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venerdì8 ottobre 2010 8ribaltel’Altro

quotidiano

“Miss Cuba in Italia”con 23 bellezze in gara

Domenica al Palacavicchi

Madrina sarà la modella Keila Guilarte Gonzales

All’inizio per chi ha ideato ilconcorso “Miss Cuba Italia”

era una splendida avventura, checome tutte le iniziative pionieri-stiche poteva rappresentare unsalto nel buio. Oggi, VincenzoToccaceli, Presidentedell’Associazione Salsa per laVita e ideatore del concorso,insieme a Patrizio Mancini, orga-nizzatore della manifestazionepiù caraibica della capitale, pos-sono ritenersi soddisfatti. Allasua VI edizione “Miss Cuba”parte sotto i migliori auspici con23 candidate al seguito prove-nienti da Napoli., Roma,Cosenza, Verona, Trieste, Udine,Rimini, Modena, Ascoli Piceno eTorino, ragazze giovani che aspi-rano al titolo di reginetta nonsolo per omaggiare la bellezzamulatta e statuaria della loronazione, ma anche per nonemarginare una fetta di mondoimportante, dal momento che aCuba non approvano i concorsidi bellezza. Le candidate sarannopreparate, tra coreografie, porta-mento e quant’altro per salire ingrande stile il 10 ottobre alle 20sul palco del Palacavicchi.

Media Partner della serataRadioradio (104,5- Sky

860 – www.radioradio.it), cheavrà come conduttori il comicoMarco Capretti e l’inviata di

Radioradio Paola Aspri. La giuriache è composta da Ilario DiGiovanbattista (DirettoreEditoriale di Radioradio),Francesco Vergovich (Direttoredi Radioradio), Gino Santercole,Melù Santercole, StefanoPantano, Maurizio Mattioli, JosèPerez (Ballerino di “Amici”),Giorgio Lupano, insieme a gior-nalisti di carta stampata e televi-siva, avrà modo di incoronare lapiù meritevole, valutandola sullapasserella che comprenderà treuscite di rito: una in abito sporti-vo, in abito da sera e per ultimoin costume da bagno per delizia-

re gli ospiti vip e i paganti del latob delle cubane. Ciliegina sullatorta della serata Keila GuilarteGonzales (Modella e MadreNatura dell’ultima edizione di“Ciao Darwin”) che sarà lamadrina della serata ed inoltresiederà in giuria. “Sono felicissi-ma di rendere omaggio cometestimonial a questa manifesta-zione. Inoltre avrei partecipatoda candidata, se la mia carrieranon avesse preso un’altra piega,perché penso che sia giusto dareun segnale di appartenenza aduna nazione che vive di bellezza ecolori da far perdere la testa.

Nella mia vita tutto è successoper caso, in Italia ho trovatol’amore e per amore sono rima-sta nel Bel Paese, dove da tantianni faccio la modella. La miapiù grande passione è il nuotosincronizzato. A Cuba per diecianni sono stata nella nazionale diSantiago di Cuba. Essere il porta-fortuna di 23 ragazze cubane chesi battono per il titolo della piùbella mi riempie di gioia, ancheperché se ce l’ho fatto io, posso-no farcela anche loro, basta averedeterminazione e la voglia di sor-ridere tipica del nostro caratte-re”.

la precedenteedizione diMiss CubaItalia con esibi-zione in piazzadi Spagna

Domani sera (ore 22) “Feurs du mal” inconcerto all’Oktober rosso per la Festaregionale delle giovani comuinste dellaToscana al circolo Arci dell’Isolotto. Il grup-po torna a Firenze dopo 2 anni e proponedal vivo il repertorio di rock mescolato alBlues, Swing, Funky, Latin-Rock e ballate,con testi in inglese,italiano e spagnolo, condiversi brani tratti dal recente cd "LOST &

FOUND" (2008-BlondRecords), accanto a branitratti dai precedenti cd("Luna Blues"-2004-StorieNote; "Road Sweet Home"-2001-Il Manifesto; "Fleursdu Mal 3"-1995-ToastRecords) ed anche un paiodi brani nuovi di zecca...

Le “Fleurs du mal” domani a Firenze

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venerdì8 ottobre 2010 9ribaltel’Altro

quotidiano

Le 16 opere in concorso(molti film indipenenti)

Festival di Roma, 5° edizione

Il programma illustrato da Piera Detassis. Si ringiovanisce

Poche star, poco glamour,meno major ma in compensodovremmo attenderci parec-chia sostanza: tanti film giovanied indipendenti. Anche la pat-tuglia delle pellicole in concorsomade in Italy appare alquantoanomala, complessivamentesono quattro ma almeno trenon parlano italiano perchérealizzate fuori del territorionazionale. La quinta edizione del Festivaldi Roma punta alla qualità,prova a lanciare lo sguardooltre i confini nazionali, ten-tando in qualche modo discrollarsi di dosso una sortadi provincialismo imperante."Raccontiamo temi forti, viciniall'attualità, ma attraverso unlinguaggio strettamente cine-matografico, niente neoreali-smo - annuncia il direttore arti-stico Piera Detassis - Il festivalsi ringiovanisce, si abbatte l'etàmedia degli autori, classe '64, cisaranno molti più film indipen-denti. Abbiamo anche unmadrina giovanissima comeValeria Solarino. Ho letto che ilfestival è stato definito"Mamma Roma" per le temati-che famigliari affrontate, ma iodirei che si tratta piuttosto diRoma Capitale. Abbiamo rea-lizzato un breve montato cheproporremo all'inizio dei filmcon le immagini più significati-vi della Città Eterna, per cele-brare i suoi 140 anni". Sedici le opere in concorso, di

cui dicevamo quattro italianedirette da altrettanti registi perlo più sconosciuti al grandepubblico. "Avremmo volutodare un titolo del tipo 2010 fugadall'Italia" ironizza la direttrice

artistica. Vediamoli nel detta-glio. "Gangor" di Italo Spinelli,coproduzione italo-indiana,girato in India con un cast tuttostraniero, parlato in hindi, trat-to da un breve e toccante rac-conto sulle donne tribali dellaPurulia firmato dalla scrittriceMahasweta Devi da sempre inprima linea nelle cause sociali efemminili. "Io sono con te" diGuido Chiesa, la storia di unaragazza vissuta nella Galilea diduemila anni fa: Maria diNazareth. Girato in Tunisia,cast straniero, interamente par-lato in arabo e greco antico, unviaggio alle radici del cristiane-simo e della maternità. "Unavita tranquilla" di ClaudioCupellini, girato in Germania,protagonista Toni Servillo cheper metà film parla tedesco. "Lascuola è finita" di Valerio

Jalongo con Valeria Golino eVincenzo Amato, storiaambientata in una scuola roma-na dove regna la difficile condi-zione di ragazzi ed insegnanti.Sette, invece, le pellicole Usa inconcorso e fuori concorso. Si vadal dramma famigliare già pas-sato a Toronto, "Rabbit Hole"di John Cameron Mithchell conprotagonista e produttriceNicole Kidman (la sua presenzanon è stata confermata), all'at-teso film sulla genesi diFacebook, "The socialNetwork" di David Fincher, trai favoriti per essere candidatoall'Oscar e che sarà oggetto diun evento speciale. E poi anco-ra troviamo "Dog Sweat" giratoclandestinamente in Iran, sullavita dei giovani persiani. "I fioridi Kirkuk" produzione italianae regista curdo che vive a Roma.

"Oranges and Sunshine" direttoda Jim Loach (figlio del registaKen Loach) con Emily Watson."Let me in" di Matt Reeves,remake di "Lasciami entrare".Anteprima del secondo filmdelle Winx, questa volta in 3D.Anteprima italiana di "Porcorosso", il capolavoro d'anima-zione realizzato da HayaoMiyazaki nel 1992 ancora inedi-to nel nostro Paese. Alla rasse-gna, che verrà aperta da "Lastnight" di Massy Tadjedin conKeira Knightley e Eva Mendes(entrambe confermate sul tap-peto rosso), non mancherà poifilm che provengono dalla tele-visione come il pilot di"Boardwalk Empire" di MartinScorsese, "Carlos" di OlivierAssayas, "Le cose che restano"di Gianluca Tavarelli.Anteprima mondiale di ventiminuti di "Dylan Dog: Dead ofNight". Tra le star che sicura-mente non mancheranno,Fanny Ardant che verrà a pre-sentare un suo corto sui rom aRoma "Chimere assenti",Julianne Moore che riceveràl'Acting Award e presentare ilsuo ultimo film "The Kid are allright". Il presidente Gian LuigiRondi, ha voluto ricordarecome ogni anno gli omaggi delfestival. La versione restauratadi "Rashomon" di AkiraKurosawa e su tutti l'omaggio aUgo Tognazzi, a venti anni dallascomparsa, con il documenta-rio "Ritratto di mio padre" fir-mato dalla figlia Maria Sole. Ci sono poi i duetti che vedran-no l'incontro fra MargheritaBuy e Silvio Orlando, GiancarloDe Cataldo e GabrieleSalvatores, "Lezioni di cinema"con John Landis e AlexandreRockwell.

dI lUCIAnA veCChIolI

valeria Solarino, madrina della della manifestazione. Inalto: Piera detassis, direttore artistico

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CINEguida

Ad occhi chiusidocumentario sul tangol progetto si propone di esplo-

rare, attraverso una detta-

gliata documentazi one ed

analisi, i risvolti sociali, psico-

logici ed esistenziali che il

ballo del tango ha nella

nostra società, ponendo l'ac-

cento sull'esperienza dei

diretti protago nisti grazie alle

storie e alle testimonianze

dei tangueri e delle tanguere,

di chi cioè vive questo ballo

come una componente

essenziale della propria vita,

a cui si affiancheranno le

analisi di importanti studiosi

della contemporaneità

(antropologi, psicologi, socio-

logi..),Seguiremo così

Rossana, giovane artista ita-

liana che grazie al tango

riscatta la sua femminilità,

subendo una reale metamor-

fosi dello spirito.

Incontreremo Nicola, Pietro e

Simonetta, che a passi di

tango riescono a tenere lon-

tane le loro malattie fisiche e

dell'anima. L'intreccio narrati-

vo sarà costellato e impr -

eziosito da voci evolti di

numerosi protagonisti: cono-

sceremo i più impor tanti bal-

lerini argentini in circolazione

(Sebastian Arce Mariana

Montes Cicho Fruomboli

etc...), maestri di tango, stu-

diosi e ricercatori.

(l')Amore buioregia: Antonio Capuanocon Irene de Angelis,Gabriele Agrio, luisaranieri, Corso Salani,valeria Golino, AnnaAmmirati, fabrizio GifuniAlla fine di una domenica di

sole, mare, tuffi e pizza, quat-

tro ragazzini, approfittano dicontinua nellepagine successive

un affare di droga andato

male, lascia il suo posto di

professore di Filosofia

Classica alla Brown

University e torna al suo

paese nativo, nel rurale

Oklahoma. Al suo arrivo si

rende conto che i racconti

sulla morte di suo fratello

sono "alquanto esagerati" e

presto si trova coinvolto in

uno dei complotti di Brady.

Inceptionregia: Christopher nolan con leonardo di Caprio,Marion Cotillard, ellenPage, Cillian Murphy,Michael Caine,Complesso, di difficile fruizio-

quotidianol’Altro

SUPPleMento

Film in programmazione

Irene, anche lei adolescente.

Uno di loro, Ciro 16 anni, la

mattina dopo va a denuncia-

re sé e gli altri. Vengono con-

dannati a due anni di reclu-

sione. Quei due mondi, così

opposti e diversi, finiranno

coll’attrarsi, incontrarsi, fon-

dersi. Irene e Ciro, da lonta-

no (l’uno dal carcere di

Nisida, e l’altra dalla casa

meravigliosa dove vive con

la famiglia in una delle zone

belle della città), quasi senza

accorgersene, lentamente

cominceranno un irresistibile

avvicinamento.

Benvenuti al Sudregia: luca Miniero con Claudio Bisio,Alessandro Siani, Angelafinocchiaro, valentinalodovini, nando Paone,Giacomo rizzoRemake della commedia

francese, record di incassi,

scritta, diretta ed interpretata

da Dany Boon (al quale il film

riserva un piccolo omaggio

con una fugace apparizione),

"Bienvenue chez le ch'tis" (in

Italia uscita con il titolo di

"Giù al Nord"). Il film sceneg-

giato da Massimo Gaudioso

(coautore di "Gomorra") e

diretto dal regista di

"Incantesimo napoletano"

sembra funzionare.

Divertente, a tratti esilarante,

soprattutto nella prima parte,

quella che descrive la calata

verso il Meridione da parte

del brianzolo funzionario

(Bisio) delle Poste Italiane.

Con una certa abilità e

sapienza la pellicola gioca su

luoghi comuni e stereotipi

sociali tra Nord e Sud che in

questi ultimi anni una certa

politica (quella leghista) ha

alimentato. Ben dosato,

molto attento a non valicare

alcuni confini (forse il regista

avrebbe potuto osare di più,

visto il contesto), lontano dal

trash dei vari cinepanettoni, il

film mette in luce vizi e virtù

degli italiani. Perplessità su

un finale scontato e buonista.

Buon cast di attori protagoni-

sti che però appaiano meno

credibili dei colleghi (di

rango) con ruoli da caratteri-

sta.

fratelli in erba regia: tim Blake nelsoncon edward norton,Melanie lynskey, SusanSarandon, Keri russell,Maggie Siff Quando Bill Kincaid riceve la

notizia dell'assassinio del

suo gemello Brady, morto in

Giacomo rizzo, Claudio Bisio, Angela finocchiaro,Alessandro Siani e valentina lodovini in unascena di “Benvenuti al Sud”

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iiCineguiDal’Altroquotidiano

ne, tutto improntato sul conti-

nuo gioco tra realtà e finzione,

conscio e subconscio, che

neanche il finale riesce a sve-

lare, Nolan mette in campo

uno dei suoi film più ambizio-

si. Un labirinto, non solo

metaforico, dove lo spettatore

rischia più volte di perdersi

nel tentativo di capire cosa

realmente stia accadendo.

Sforzo del tutto inutile, proba-

bilmente è sufficiente lasciarsi

trasportare dagli eventi che si

susseguono incalzanti, confu-

si e non porsi troppe doman-

de. Forse la forza del film è

proprio qui, nel non delineare

completamente il contesto in

cui opera? Oppure è sempli-

cemente una trovata furbet-

ta? Presto ne verrà tratto

anche un videogioco. A metà

tra "Matrix" e "Shutter Island"

di Scorsese, le incursioni di

Dom Cobb (un ottimo

Leonardo Di Caprio) nei

meandri della mente umana

ha già conquistato mezzo

mondo. Ne esce fuori una

sorta di thriller dove però non

c'è colpevole.

Innocenti bugieregia: James Mangoldcon Cameron diaz, tomCruise, Peter SarsgaardUna solitaria casalinga della

provincia americana

(Cameron Diaz) vede la sua

vita sconvolta dopo aver par-

tecipato ad un apputamento

al buio con quella che si rive-

la una super-spia internazio-

nale (Tom Cruise) che la con-

duce in un pericoloso viaggio

intorno al mondo per proteg-

gere un'invenzione che

potrebbe rivelarsi la chiave

dei problemi energetici del

pianeta.

la pecora neraregia: Ascanio Celestinicon Giorgio tirabassi,luisa de Santis, Barbaravalmorin, Maya Sans"Il manicomio è un condomi-

nio di santi. So' santi i poveri

matti asini sotto le lenzuola

cinesi, sudari di fabbricazione

industriale, santa la suora che

accanto alla lucetta sul como-

che nel costume) e quale

Paese siamo diventati oggi.

Quella sera doratareGIA: James Ivory Omar Razaghi è uno studen-

te di origini iraniane diploma-

tosi all'università del Colorado

al quale viene assegnata un

borsa di studio per scrivere la

biografia ufficiale dell'autore

scomparso latino-americano

Jules Gund. Ma, a sorpresa,

la Fondazione Gund nega a

Omar l'autorizzazione alle

ricerche. Su consiglio della

fidanzata Deirdre, il ragazzo

si reca in Uruguay per incon-

trare gli eredi e chiedere

all'esecutore testamentario di

cambiare idea. Ma si ritrova

coinvolto in un vespaio di

intrighi, relazioni improprie e

stravaganze.

Sharm el Sheikh-Un’estate indimenticabileregia: Ugo fabrizioGiordanicon enrico Brignano,Giorgio Panariello, lauratorrisi, Cecilia dazzi,Michela Quattrociocche,elena russo, MaurizioCasagrande, WalterSantillo, daniele la leggia,fioretta Mari, ludovicaBizzaglia, hassan Shapi,Sergio MunizTitolo esplicativo per non

lasciare spazio a dubbi, loca-

tion spettacolare, uno degli

hotel a cinque stelle più famo-

si della celebre meta turistica,

un cast di attori capace di

soddisfare qualsiasi palato,

da Nord a Sud. La formula è

quella del cinepanettone

anche se costruito con un

tocco di maggiore eleganza,

a parte la scena alla Tinto

Brass con un'inquadratura po'

troppo insistente sul lato b di

una prostituta russa che tenta

di sedurre Brignano.

Equivoci, malintesi, bugie,

sentimenti ed una incursione

sul sociale che non guasta

mai, il film scorre via senza

problemi. Sempre esilaranti e

riuscite le gag del comico

dino suo si illumina come un

ex-voto. E il dottore è il più

santo di tutti, è il capo dei

santi, è Gesucristo". Così ci

racconta Nicola i suoi trenta-

cinque anni di "manicomio

elettrico", e nella sua testa

scompaginata realtà e fanta-

sia si scontrano producendo

imprevedibili illuminazioni.

Nicola è nato negli anni ses-

santa, "i favolosi anni sessan-

ta", e il mondo che lui vede

dentro l'istituto non è poi così

diverso da quello che sta cor-

rendo là fuori – un mondo

sempre più vorace, dove l'uni-

ca cosa che sembra non

potersi consumare è la paura.

la vendetta di Kid regia: Brad Peytoncon Chris o'donnell, JackMcBrayer, Carlos Alazraqui,Paul rodriguez, AlecBaldwin, Michael Clarkeduncan, Joe Pantoliano,roger Moore, Bette Midler,Malcolm Stewart, Malcolm

GoodwinContinua il racconto della bat-

taglia tra cani e gatti per il

controllo della Terra. Gli amici

a quattro zampe saranno

impegnati a fronteggiare il

ritorno di Kitty Galore intenta

a progettare la sua vendetta e

la conquista del mondo.

Mangia prega amaregia:: ryan Murphycon Julia roberts, Jamesfranco, Billy Crudup, JavierBardem, richard Jenkins.Sarà pure un film tratto dal

libro autobiografico di

Elizabeth Gilbert, peraltro

assai fedele al testo, ma non

si può certo ignorare l'intermi-

nabile serie di banalità e luo-

ghi comuni che contiene. Una

così lunga sfilza di fesserie

sull'italiano medio, rappresen-

tato (senza un filo di ironia) in

tutte le salse, non si era mai

vista nella storia del cinema.

Mentre guarda le partite di

calcio, mentre litiga, gesticola

ed ovviamente insulta l'avver-

sario. Mentre apostrofa le

ragazze per strada con un bel

"A' bone!" e poi gli tocca il

culo. Non rispetta la fila e

naturalmente "magna a quat-

tro canasse" e parla solo di

sesso e amore. Mancano i

mandolini e poi siamo al com-

pleto. Definirla "eccessiva

rappresentazione stereotipata

del nostro Paese" è essere

gentili. Come se non bastas-

se la commedia non ingrana

la marcia giusta, a tratti appa-

re stanca e noiosa, la storia

della scrittrice in fuga dalla

sua insoddisfazione senti-

mentale ed esistenziale non

convince

MordimireGIA: Jason friedberg,Aaron Seltzercon Jenn Proske, Mattlanter, Chris riggi,Parodia della saga di Twilight,

Mordimi èuna commedia sulla

rabbia adolescenziale e i film

romantici dei nostri tempi.

Becca, un'adolescente ansio-

sa che non è una vampira, è

incerta tra due ragazzi. Prima

di poter scegliere, deve supe-

rare gli ostacoli creati dal

padre ultraprotettivo, che la

imbarazza trattandola come

una bambina. Nel frattempo,

anche gli amici di Becca vivo-

no i loro problemi sentimenta-

li. Tutti questi legami romanti-

ci arrivano a una conclusione

esilarante durante il ballo sco-

lastico.

niente pauraregia: Piergiorgio Gaycon luciano ligabue, musi-che di luciano ligabueNiente paura è un film sul-

l’identità nazionale nell'epoca

delle "passioni spente", nel-

l’epoca della crisi radicale

della politica, in senso lato. Il

film racconta - in modo non

ideologico, ma attraverso le

storie personali di uomini e

donne comuni, di persone

conosciute e dello stesso

Ligabue - colonna sonora del

film e "narratore per eccellen-

za" - come siamo e come era-

vamo, in realtà da dove venia-

mo (fine anni Settanta, primi

anni Ottanta, quando si opera

una svolta sia nelle istituzioni

MInICrItIChe deI fIlM In ProGrAMMAZIone nelle SAle

Page 12: 08ottobre2010

iiiguiDaCinemal’Altroquotidiano

del passato. La consapevo-

lezza di essere diversi dagli

altri non fa che accrescere le

barriere che li separano dal

mondo fino a portarli ad un

isolamento inevitabile ma

consapevole. L'idea del film

nasce dal libro La solitudine

dei numeri primi di Paolo

Giordano, vincitore del pre-

mio Strega 2008.

Somewhereregia: Sofia Coppolacon Stephen dorff, ellefanning, Chris Pontius,Michelle Monaghan, lauraramsey, robertSchwartzman, GiorgiaSurinaJohnny vive a Hollywood nel

leggendario hotel Chateau

Marmont. Se ne va in giro

sulla sua Ferrari e casa sua è

un flusso continuo di ragazze

e pasticche. Totalmente a

proprio agio in questa situa-

zione di torpore, Johnny vive

senza preoccupazioni. Fino a

quando giunge inaspettata-

mente allo Chateau la figlia

undicenne, Cleo (Elle

Fanning), nata dal suo matri-

monio fallito. Il loro incontro

spinge Johnny a riflessioni

esistenziali, sulla sua posizio-

ne nel mondo e ad affrontare

la questione che tutti dobbia-

mo affrontare: quale percorso

scegliere nella nostra vita?

Step-up 3 dreGIA: Jon Chucon harry Shum Jr., AdamG. Sevani, Kylie Goldstein Luke è un ballerino di strada

orfano, impegnato nel dispe-

rato tentativo di non essere

sfrattato dalla sua unica casa:

un vecchio magazzino deca-

dente che è invece il paradiso

di tanti ballerini di strada pro-

venienti da tutto il mondo. Per

farlo lui e la sua crew dovran-

no vincere la World Jam

Competition dove i migliori

ballerini di strada del mondo

si ritrovano faccia a faccia per

decretare chi sia il più forte.

Sulla strada per la vittoria

incontrerà Natalie, una balle-

MInICrItIChe deI fIlM In ProGrAMMAZIone nelle SAle

rina fantastica ma decisa-

mente misteriosa....

the American regia: Anton Corbijncon George Clooney, BruceAltman, violante Placido,thekla reuten, PaoloBonacelli, filippo timi,Irina Björklund, Samulivauramo, Björn GranathSolo ed unico tra gli assassi-

ni, Jack (interpretato da

Clooney) è un esperto arti-

giano. Quando un lavoro in

Svezia finisce in maniera più

cruente di come se lo sareb-

be aspettato, questo

Americano all'estero promet-

te al suo contatto Larry

(Bruce Altman) che il suo

prossimo incarico sarà il suo

ultimo. Jack si ritira nella

campagna italiana, dove si

nasconde in un piccolo pae-

sino sperduto e gode la lonta-

nanza dalla morte. Il suo

compito, come assegnatoli

da una donna belga,

Mathilde, è nella costruzione

di un'arma super letale.

Sorprendendo se stesso,

Jack si rivolge al prete locale

Padre Benedetto e inizia una

relazione amorosa con Clara.

Nell'uscire dalla solitudine ed

oscurità Jack però sta provo-

cando la sorte.

the townregia: Ben Affleckcon Ben Affleck, rebeccahall, Chris Cooper La storia racconta di un rapi-

natore di banche, interpretato

da Ben Affleck, che si inva-

ghisce della cassiera di una

banca (Rebecca Hall) che ha

svaligiato, senza sapere che

in realtà questa è anche

l'esca che un agente dell'FBI

ha gettato al ladro per cattu-

rarlo.

Una sconfinatagiovinezzaregia: Pupi Avaticon fabrizio Bentivoglio,francesca neri, SerenaGrandi, Gianni Cavina, linoCapolicchio, Manuela

Morabito, erika Blanc,vincenzo CrocittiLino Settembre e sua moglie

Chicca conducono una vita

coniugale serena e senzase-

rie difficoltà. Sono entrambi

soddisfatti delle loro profes-

sioni, lui prima firma alla

redazione sportiva del

Messaggero e lei docente di

Filologia Medievale alla

Gregoriana. L'unico vero

dispiacere che ha accompa-

gnato i venticinque anni di

matrimonio è la mancanza di

figli. Una mancanza che non

ha compromesso la loro

unione ma l'ha al contrario

rinsaldata. L'oggi però, in

modo totalmente inatteso,

presenta loro una grossa pre-

occupazione: Lino da qual-

che tempo accusa problemi

di memoria che mano a

mano si accentuano andando

a compromettere in modo

sempre più evidente il quoti-

diano svolgersi delle sue atti-

vità sia nell'ambito professio-

nale che familiare. Dapprima

sia lui che Chicca decidono di

riderci sopra ma il disturbo si

manifesta sempre più fino a

quando, dopo attenti e appro-

fonditi esami, un neurologo

diagnostica una patologia

degenerativa delle cellule

cerebrali. Inizia così una toc-

cante storia d'amore fra un

uomo che si allontana sem-

pre più dal presente, con la

mente trascinata in infiniti

altrovi, e la sua donna che,

rifiutando qualsiasi ipotesi di

abbandono e qualsiasi ausilio

che la escluda, decide di

stargli accanto nel processo

"regressivo"

Un weekendda bamboccioniregia: dennis dugancon Adam Sandler, KevinJames, rob SchneiderTrent'anni dopo il diploma,

cinque amici, vecchi compa-

gni di squadra, si riuniscono

per onorare la scomparsa

dell'allenatore di basket d'in-

fanzia. Con mogli e figli, tra-

scorrono insieme il weekend

del 4 luglio nella casa sul

lago dove anni prima aveva-

no festeggiato la vittoria della

squadra. Ricreando atmosfe-

re del passato, scoprono che

crescere non significa neces-

sariamente diventare adulti.

20 sigaretteregia: Aureliano Amadeicon Carolina Crescentini,vinicio Marchioni, GiorgioColangeli, MassimoPopolizio, Gisella Burinato,Antonio Gerardi, duccioCamerini, luciano virgilio,Alberto Basaluzzo, orsettade rossi, edoardo PesceNovembre 2003: Aureliano,

28enne, precario nel lavoro e

negli affetti, riceve all'improv-

viso l'offerta di partire per

lavorare come aiuto regista

alla preparazione di un film

che si svolge in Iraq, al

seguito della "missione di

pace" dei militari italiani, con

il regista Stefano Rolla.

Aureliano non fa in tempo a

finire un pacchetto di sigaret-

te che si ritrova protagonista

della tragedia dell'attentato

alla caserma di Nassirya del

12 Novembre 2003. E' l'unico

"civile" sopravvissuto di una

strage che ha ucciso ben 19

italiani...

Altre recensioninelle pagg. seguenti

Page 13: 08ottobre2010

iVguiDaCinemal’Altroquotidiano

Affetti & dispetti(la nana)regia: Sebastiàn Silva conCatalina Saavedra, Claudia

Celedòn. La storia di una donna di

bassa statura? Niente di tutto

questo. La nana è una sorta

di "tata" italiana, la colf che

vive con la famiglia, occupan-

dosi sia della casa che dei

bambini. Qui magistralmente

interpretata da una bravissi-

ma e sconosciutissima attrice

cilena (Catalina Saavedra,

non a caso premiata al

Sundance ed a Torino), che

praticamente da sola sostiene

tutto il film, riuscendo a mette-

re tutti in ombra. La pellicola

ha un impianto molto teatrale,

si svolge all'interno delle varie

stanze della villetta di una

famiglia benestante. I dialoghi

sono pochi ed il tutto trapela e

si intuisce dalle espressioni di

questa cameriera, introversa,

scorbutica e dallo sguardo tri-

ste. Un volto spesso in primo

piano che riesce a spiegare

meglio di mille parole stati

d'animo ed emozioni. Vale la

pena darci un'occhiata solo

per vederla all'opera.

Agoraregia: Alejandro Amenàbarcon rachel Weisz, MaxMinghella Non è un film contro il cristia-

nesimo ma contro tutti i fon-

d a m e n t a l i s m i .

Sostanzialmente è questa la

chiave di lettura. Un concetto

però non condiviso dalle alte

gerarchie della Chiesa che,

secondo la casa di distribu-

zione, dopo una proiezione

riservata ha avuto reazioni

stizzite di dissenso sul taglio

dato alla pellicola. La vera

panni di un professore univer-

sitario che non riesce a dare

un senso alla vita dopo la

morte del suo compagno per

un incidente stradale.

Discreto esordio alla regia per

il celebre stilista texano che è

riuscito a fare un film con

parecchie imperfezioni, eppu-

re coinvolgente ed emozio-

nante. Libero adattamento del

romanzo di Christopher

Isherwood "Un uomo solo", è

un racconto sull'amore inter-

rotto, sull'isolamento della

condizione umana e l'impor-

tanza dei momenti apparente-

mente insignificanti della vita.

Avatarregia: James Cameron conSam Worthington,Sigourney WeaverCosa dire di più di quanto non

si sia già sproloquiato su que-

sto film. Gli effetti sono davve-

ro speciali (l'animazione è

splendida, in particolare le

figure dei Na'vi e l'ambienta-

zione di Pandora), la storia

però, per quanto politicamen-

te corretta, è un po' banalotta.

I buoni, i cattivi, l'amore, il

lieto fine, con tanto di pistolot-

to moralistico. Il cattivo è così

cattivo da sembrare una cari-

catura. Già dalle prime scene

si capisce al volo dove andrà

a parare e soprattutto come

finirà. E poi sembra un lungo

déjà-vu. A tratti viene in mente

"Balla coi lupi", "The

Fountain" di Aronofskye (ma

l'albero della vita non è simi-

le?), "Soldato blu", "Il signore

degli anelli", "Apocalypse

Now" e chi più ha più ne

metta. Un consiglio: provate a

vederlo anche nella versione

normale, senza gli occhialini,

nei cinema che non hanno il

3D. I colori sono molto più

vivaci.

Baciami ancoraregia: Gabriele Muccinocon Stefano Accorsi,vittoria Puccini,Pierfrancesco favino,Claudio Santamaria,Giorgio Pasotti, MarcoCocci, Sabrina

storia della filosofa greca

Ipazia uccisa e fatta a pezzi

dagli integralisti cristiani nel

391 dopo Cristo ad

Alessandria d'Egitto, ha fati-

cato non poco ad uscire in

Italia, suscitando, come era

prevedibile, parecchie pole-

miche. Il ruolo del vescovo

Cirillo, che avrebbe istigato la

congrega dei Parabolani ad

uccidere la scienziata, non è

molto piaciuto, ma secondo il

regista quello che si vede nel

film è solo il 30 per cento del

male che ha fatto l'alto prela-

to.

Alice in Wonderlandregia: tim Burton conJohnny depp, MiaWasikowska, Annehathaway.Spettacolare ed emozionante

Burton. Ancora una volta non

delude, regalandoci una ine-

dita Alice, indipendente,

moderna ed ormai ventenne.

Non più la bambina del Paese

delle Meraviglie, ma una

donna che intraprende un

nuovo viaggio nel

Sottomondo per conoscere il

suo futuro, che non sarà quel-

lo di sposare il viscido e stupi-

do Lord Hamish. Il suo desti-

no è diventare una donna

d'affari. Johnny Depp sempre

all'altezza dei personaggi che

interpreta, anche in questo

caso bizzarro e divertente al

punto giusto nei panni del

Cappellaio Matto. Strepitosa

Helena Bonham Carter (dolce

metà del regista), la tirannica

monarca "capocciona"

Iracondia, dal carattere irasci-

bile ed una certa propensione

a tagliare la testa dei suoi

nemici, che poi lascia soave-

mente galleggiare nel fossato

che circonda il castello.

Amante (l') ingleseregia: Catherine Corsinicon Kristin Scott thomas,Sergi lopezEpopea tutta al femminile

dove protagonista è una

donna che lotta per affermare

la propria autodeterminazio-

ne. Suzanne vive in una bella

villa nel sud della Francia con

un marito e due figli adole-

scenti. Una esistenza borghe-

se e piena di noia spezzata

dall'incontro con Ivan, rude

operaio spagnolo con qual-

che errore alle spalle, che un

giorno arriva per ristrutturare

lo studio dell'abitazione.

Un'avventura che si trasforma

presto in passione travolgen-

te e vero amore. Il marito,

noto medico della zona molto

attento alle apparenze ed in

procinto di lanciarsi nella car-

riera politica, più che altro feri-

to dall'essere stato scaricato

per un semplice operaio, cer-

cherà in tutti i modi di contra-

stare la liaison, ricorrendo

anche a biechi ricatti. Finale

catartico.

A serious manregia: Joel & ethan Coencon Michael StuhlbargIl film è ambientato nel 1967

in una comunità ebraica di

una non bene identificata cit-

tadina del Mid West. Larry

Gopnik è un docente universi-

tario e cerca di vivere secon-

do le regole della collettività.

Tenta di fare del suo meglio

nonostante abbia il figlio che

fuma erba, la figlia che vuole

rifarsi il naso, la moglie lo

lascia per un altro uomo e

tanta sfiga lo perseguita. Il

tutto condito da un tagliente

umorismo yiddish. Gli stessi

Coen, intervenuti al festival

del cinema di Roma, hanno

ammesso di aver attinto a

piene mani, nello scrivere la

sceneggiatura, dai ricordi

della loro infanzia. Grande

prova dell'attore protagonista,

Michael Stuhlbarg, in Italia del

tutto sconosciuto del quale

però si intuisce l'enorme

capacità interpretativa per cui

è noto nell'universo teatrale

Usa.

A single manregia: tom ford con Colinfirth e Julianne MoorePatinato e forse stilisticamen-

te troppo perfetto (poteva

essere diversamente?), ma

con un grande Colin Firth nei

fIlM dellA SCorSA StAGIone Che Potrete PreSto rIvedere In tv

film recentiche potretevedere in tv

Page 14: 08ottobre2010

VguiDaCinemal’Altroquotidiano

Impacciatore.Muccino in grande forma. La

trasferta americana gli ha

fatto bene, lo ha galvanizzato

ed arricchito e con la macchi-

na da presa fa faville. Corre

letteralmente dietro agli attori,

non li molla un istante nel ten-

tativo di estrapolare emozioni

e sentimenti. Dopo i trentenni

racconta gioie e dolori della

generazione dei quaranta. Il

ritorno alle radici ma anche la

voglia di rimettersi in gioco,

l'amore per l'altra persona e

quello per i figli. Un gruppo di

amici impegnati in una este-

nuante ricerca della felicità.

Forse una costruzione un po'

troppo adrenalitica ed affan-

nata (in 2 ore e19 di durata),

ma decisamente efficace nel

delineare i personaggi. La

new entry Vittoria Puccini non

fa rimpiangere Giovanna

Mezzogiorno.

Bangkok dangerousregia: oxide e danny Pangcon nicolas Cage e CharlieYoungRemake dell'omonima pelli-

cola del '99 dei fratelli di Hong

Kong, già noti per "The eye",

che rifanno se stessi. Come

spesso avviene, la star indi-

gena viene rimpiazzata da

quella a stelle e strisce. In

questo caso Nicolas Cage,

che oltre al ruolo di interprete

principale (spietato killer che

si innamora di una ragazza

sordomuta) si è anche rita-

gliato quello da produttore.

Action movie a tinte noir (con

velleità da thriller psicologico)

che però non convince per

niente. Regia svogliata ma

anche una performance non

certo eccellente del protago-

nista che si ostina a porsi con

la stessa smorfia stampata

sul volto, nel tentativo di

esternare disagio ed inquietu-

dine.

Basilicata coastto coastregia: rocco Papaleo conAlessandro Gassman,Paolo Briguglia, Max Gazzè,rocco Papaleo, Giovanna

Che fine hanno fattoi Morgan?regia: Marc lawrence conhugh Grant, Sarah JessicaParkerVeramente il sottotitolo

potrebbe essere: che fine ha

fatto Hugh Grant? Il ragazzo,

ormai cinquantenne per la

verità, non sembra più quello

di "Quattro matrimoni e un

funerale" oppure "Notting

Hill". Film noioso e non riusci-

to nonostante lo sforzo pro-

duttivo di mettere insieme due

star del cinema inglese ed

americano. L'idea di catapul-

tare in piena campagna una

coppia di cittadini doc che non

riesce a staccarsi dal

BlackBerry, per andare a

vivere nel Wyoming (accanto

a cavalli, orsi e rudi cow-boy

con tanto di pistola nella fon-

dina), poteva anche funziona-

re. In questo caso però non fa

neanche tanto ridere.

Sceneggiatura debole e reci-

tazione altrettanto sciatta.

City Islandregia: raymond de felittacon Andy Garcia, AlanArkin, Julianna MarguliesDa tempo non vedevamo una

sceneggiatura così curata e

ben scritta. Risultato, una

spassosissima commedia

con una storia che gira intor-

no al classico gioco delle veri-

tà nascoste, ambientata in

uno dei quartieri meno noti di

New York. Protagonista, un

inedito ed istrionico Andy

Garcia, nei panni della guar-

dia carceraria con il pallino

della recitazione (la scena del

suo primo provino vale tutto il

film), con parecchi scheletri

nell'armadio, come del resto

hanno tutti gli altri componen-

ti della famiglia. Ottimo cast di

attori, diretto con impegno da

un regista che arriva dal cine-

ma indipendente i cui film

fanno spesso il giro dei festi-

val più prestigiosi e che ha

anche recentemente afferma-

to di ispirarsi al nostro Pietro

Germi. Cosa volere di più?

MezzogiornoEasy Rider in salsa lucana.

Dal Tirreno allo Ionio a piedi

per dieci giorni, attraversando

una delle regioni più belle e

suggestive del nostro Sud

d'Italia. Divertente e surreale

road movie musicale che

vede protagonisti cinque per-

sonaggi in cerca delle proprie

identità. Interessante esordio

dietro alla macchina da presa

per l'attore Rocco Papaleo,

fino ad ora quasi esclusiva-

mente relegato nei panni del

caratterista, che con questa

strampalata pellicola tenta di

raccontare risorse e potenzia-

lità della sua terra. Cinque

amici, una piccola band di

provincia per non rinunciare

ai propri sogni. Cast credibile

ed a proprio agio nelle singo-

le interpretazioni, anche per

un cantante come Gazzè alla

sua prima prova cinematogra-

fica.

Brotherhood(fratellanza)regia: nicolo donato conthure lindhardt, daviddencikUna delle pellicole più interes-

santi in circolazione que-

st'estate. La storia di un

amore pericoloso ma soprat-

tutto la ricerca della propria

identità. Deluso da un manca-

to avanzamento di carriera,

Lars decide di lasciare l'eser-

cito. Più per noia che per con-

vinzione decide di aderire ad

un movimento neo-nazista

dove conosce Jimmy. I due

uomini daranno inizio ad una

relazione segreta, ma la loro

passione proibita dovrà scon-

tare la punizione del gruppo di

estrema destra. Tuttavia

l'amore e l'attrazione sessua-

le è così forte che, pur doven-

do infrangere ogni regola,

Lars e Jimmy non riusciranno

a mettere fine alla relazione.

Attori all'altezza di uno script

non facile ed alquanto com-

plesso da interpretare. Da

non perdere. Marc'Aurelio

d'Oro al Festival di Roma.

Cado dalle nubiregia: Gennaro nunziante

con dino Abbrescia, fabiotroiano e Giulia MicheliniIgnorante, cafone, scorretto,

razzista, non azzecca un con-

giuntivo, però sfonda nel

mondo della tv. Il trionfo della

mediocrità. La fotografia esat-

ta dell'Italia di oggi, quella che

ci propina tutti i giorni il picco-

lo schermo. E lui, Checco

Zalone, il comico di Zelig, ci

sguazza. La sua parodia è

esilarante. Un esordio felice

per il comico tv, rispetto a tanti

colleghi che hanno tentato la

stessa strada con risultati

davvero deludenti. Riesce a

fare un film corale dove anche

i personaggi di contorno

danno il loro significativo con-

tributo, evitando che la storia

sia solo una lunga sfilza di

gag. Prende in giro tutti, con

ingenuità usa un linguaggio

scorretto ed assurdo. Fa la

pipì nella sacra ampolla di

acqua del Po e scambia

Alberto da Giussano per un

Power Ranger.

Che fine ha fattoosama Bin laden?documentario di MorganSpurlockDopo "Super Size Me", il regi-

sta, autore, produttore ed

attore del cinema indipenden-

te americano mette mano ad

un'altra provocatoria impresa:

scovare Bin Laden e soprat-

tutto capire se c'è qualcuno

che ha mai provato veramen-

te a cercarlo. Sopra a tutti,

Cia ed FBI. Inizia a New York

e fa il giro del mondo.

Attraversa Egitto, Marocco,

Israele, Palestina, Arabia

Saudita, Afghanistan fino alle

regioni tribali del Pakistan.

Lungo il percorso interroga

esperti ed imam, accademici

e terroristi. In Europa visita i

ghetti delle grandi città dove

gli immigrati aspirano alla

guerra santa. Irriverente,

divertente e parecchio docu-

mentato il film paradossal-

mente sviluppa una profonda

comprensione dei conflitti che

turbano il mondo, con parec-

chi spunti di riflessione.

fIlM dellA SCorSA StAGIone Che Potrete PreSto rIvedere In tv

Page 15: 08ottobre2010

ViguiDaCinemal’Altroquotidiano

Chloe regia: Atom egoyan conJulianne Moore, liamneesonApparentemente un thriller,

ma molto più intenso nella

sua struttura e complessità.

E' anche una storia d'amore,

di suspance ed ipotetici tradi-

menti. Viaggio, con qualche

perversione, in un tranquillo

ma fragile ménage coniugale.

Catherine, stimata ginecologa

della middle class, sta orga-

nizzando una festa a sorpre-

sa per il compleanno del mari-

to David, professore di musi-

ca. La stessa sera l'uomo

perde però il volo da New

York per tornare a casa e la

moglie comincia a nutrire

qualche sospetto, soprattutto

dopo aver scoperto nel suo

cellulare un ambiguo sms di

una delle sue allieve. Una

sera a cena fuori con amici,

Catherine incontra per caso

Chloe, giovane e bellissima

escort di lusso. Per liberarsi

dell'ossessione decide di

ingaggiarla per testare la

fedeltà del marito. Resterà

invischiata invece in un gioco

pericoloso che la condurrà ad

un rapporto lesbo.

Christmas (A) Carolregia: robert Zemeckiscon i volti di Jim Carrey,Gary oldman e Colin firthOnestamente un po' troppo

lugubre e poco adatto a bimbi

molto piccoli per essere defi-

nito un film di Natale destina-

to alle famiglie. Inizia con un

morto disteso dentro una bara

con due monete sugli occhi,

per poi proseguire con una

serie di fantasmi che fanno

visita al vecchio avaro

Scrooge nella sua casa oscu-

ra e sinistra. Tuttavia l'adatta-

mento cinematografico della

celebre fiaba di Charles

Dickens è un piccolo capola-

voro, soprattutto di tecnica.

Realizzato con il sistema

motion capture (quello utiliz-

zato per The Polar Express),

ossia cattura delle espressio-

ni degli attori (celebri!) riporta-

te digitalmente sul grande

te. Invecchiato, appesantito,

alcolizzato ed in fase discen-

dente, Bad Blake è una vec-

chia gloria del country che ora

deve accontentarsi di qualche

isolato locale della sconfinata

provincia americana ed allog-

giare in alberghi di quarta

categoria. Il casuale incontro

con una giovane giornalista di

una rivista locale che vuole

intervistarlo, gli cambierà in

qualche modo la vita.

dragon trainerregia: dean deblois e ChrisSandersDelizioso cartone animato in

3D, da vedere anche nella

versione normale, non si

perde nulla. Il tocco magico è

quello della Dream Works

Animation, creatori di Shrek e

Madagascar. Portatore di due

messaggi facili ma corposi,

che di questi tempi non gua-

stano. Non bisogna aver

paura ad uscire fuori dal coro,

affermando le proprie opinio-

ni, e soprattutto non bisogna

aver timore di ciò che ester-

namente può apparire diverso

da noi. Il piccolo e gracile

vichingo Hic vive in un comu-

nità dove da sempre si com-

battono i draghi che rubano le

pecore. Ma lui è un progressi-

sta ed è convinto che il dialo-

go con il nemico sia invece la

strada giusta. Il suo senso

dell'umorismo non si concilia

però con gli ideali della tribù,

dei coetanei e del forzuto

padre, Stoick l'Immenso.

Tratto dai libri della britannica

Cressida Cowell.

draquila - l'Italia chetremaregia: Sabina GuzzantiIl ministro dei Beni Culturali

ha disertato il Festival di

Cannes per protesta, il docu-

mentario secondo lui è fazio-

so e non veritiero. Ad alcuni

aquilani è piaciuto ad altri per

niente. Sabina Guzzanti riac-

cende le polemiche e questa

volta si occupa del terremoto

dell'Aquila e non solo.

Snocciola con insolita paca-

tezza la sue teorie, utilizzan-

schermo sotto forma di ani-

mazione, riesce a dare una

profondità ed una nitidezza

alle immagini da sembrare un

film su pellicola.

City Islandregia: raymond de felittacon Andy Garcia, AlanArkin, Julianna MarguliesEra da tempo che non vede-

vamo una sceneggiatura così

curata e ben scritta. Risultato,

una spassosissima comme-

dia con una storia che gira

intorno al classico gioco delle

verità nascoste, ambientata in

uno dei quartieri meno noti di

New York. Protagonista, un

inedito ed istrionico Andy

Garcia, nei panni della guar-

dia carceraria con il pallino

della recitazione (la scena del

suo primo provino vale tutto il

film), con parecchi scheletri

nell'armadio, come del resto

hanno tutti gli altri componen-

ti della famiglia. Ottimo cast di

attori, diretto con impegno da

un regista che arriva dal cine-

ma indipendente i cui film

fanno spesso il giro dei festi-

val più prestigiosi e che ha

anche recentemente afferma-

to di ispirarsi al nostro Pietro

Germi. Cosa volere di più?

Colpo di fulmine - Ilmago della truffaregia: John requa e Glennficarra con Jim Carrey,ewan McGregorCerto, la storia nella fase di

scrittura della sceneggiatura

è stata parecchio romanzata

ma sembra che tutti gli eventi

descritti siano realmente

accaduti. Basta questo per

rendere il film apprezzabile di

una certa attenzione, perché

se fosse vero solo un terzo di

quello narrato è davvero

incredibile come un uomo

possa arrivare a fare tanto nel

corso di una vita. A parte que-

sto, l'interpretazione di Carrey

è un po' troppo fumettistica e

gli eventi si susseguono con

un certa confusione. Un mori-

gerato agente di polizia, spo-

sato con prole, che suona l'or-

gano in chiesa, dopo un inci-

dente stradale decide di cam-

biare vita. Si dichiara gay, ini-

zia a vivere una esistenza

stravagante fatta di truffe ed

imbrogli che lo porta dritto in

prigione dove incontra Phillip

Morris, l'amore della sua vita.

Per lui tenterà, con successo,

un colpo impossibile dietro

l'altro.

Cosa voglio di piùregia: Silvio Soldini conPierfrancesco favino, Albarohrwacher, GiuseppeBattistonIl ricordo di "Pane e tulipani" è

ormai lontano, tanto da non

sembrare un film di Soldini.

Manca la poesia e quel tocco

surreale che caratterizza il

suo cinema, anche nell'affron-

tare temi vicini all'attualità.

"Per la prima volta è stato un

episodio di vita reale a far

scattare in me l'idea di questo

film" ha affermato. L'intento,

quello di raccontare una sto-

ria d'amore in tempi di crisi,

recessione e precariato, ma è

come se mancasse di perso-

nalità. Ecco, forse ha un po'

spiazzato il suo pubblico cer-

cando di fare altro da quello

realizzato fino ad ora, per

questo il film non convince

fino in fondo. Per il resto la

bravura del regista milanese

dietro alla macchina da presa

è indiscutibile come quella nel

dirigere gli attori, soprattutto

nelle famose scene di sesso

che sono sicuramente le più

difficili.

Crazy heartregia: Scott Cooper conJeff Bridges, MaggieGyllenhaal, Colin farrell,robert duvall Non sarà il Drugo del Grande

Lebowski, ma anche qui il

grande Jeff Bridges riesce

ancora a dare il meglio di sé

per un film, low-budget, che

gira interamente intorno alla

sua figura. Intreccio narrativo

forse scontato e prevedibile

che però l'attore, con ammic-

camenti e grande capacità

interpretativa, riesce a rende-

re interessante ed accattivan-

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Page 16: 08ottobre2010

ViiguiDaCinemal’Altroquotidiano

do questa volta tecniche da

reportage giornalistico, punti-

glioso e cronologico. Non

manca neanche la satira, con

l'imitazione del premier. Una

ricostruzione certosina di

quello che è accaduto in

Abruzzo ma anche al G8, a

Napoli con la questione dei

rifiuti e quant'altro. Da vedere.

due vite per casoregia: AlessandroAronadio con lorenzoBalducci, Isabellaragonese.Sgombriamo subito il campo.

Sarà pure il raccomandatissi-

mo figlio del famoso imprendi-

tore coinvolto nello scandalo

degli appalti al G8, ma

Lorenzo Balducci è perfetto

nel ruolo di Matteo Carli.

Riesce con sorprendente

capacità recitativa ad inter-

pretare due ruoli affini ma non

uguali. Una sorta di Sliding

Doors all'italiana, per raccon-

tare il doppio destino di un

ventenne che una notte pio-

vosa incontra per caso un'au-

to con dei poliziotti a bordo.

L'incontro o lo scontro con

quegli uomini determinerà il

resto della sua vita. Rabbia,

paura ed angoscia di una

generazione che forse non ha

futuro. Interessante esordio

alla regia del giovane regista

romano già apprezzato al

Festival di Berlino.

e' complicatoregia: nancy Meyers conMeryl Streep, Alec Baldwin,Steve MartinE' sempre un piacere ritrova-

re la grande Meryl, anche se

in questo caso è protagonista

di una commedia non proprio

originalissima e forse troppo

hollywoodiana per un talento

del suo livello. Tuttavia, tanto

di cappello ad una attrice che

a sessant'anni è ancora capa-

ce di trovare un ruolo di primo

piano in un ambiente dove

dopo i quaranta già si anna-

spa. Grazie alle sue innate

capacità è in grado di far

apparire decente un film che

molto probabilmente con altri

su diversi piani narrativi e

continui passaggi tra finzione

e realtà. Otto personaggi in

cerca d'autore. Sono questi i

protagonisti, la famiglia felice

a cui il titolo ironicamente allu-

de. Escluso Ezio, 38 anni,

una vita trascorsa senza aver

mai concluso nulla di buono

che un giorno decide di scri-

vere una sceneggiatura per il

cinema. Due coppie, i loro

figli, i nonni, il cane, esseri del

tutto inventati che ad un certo

punto però vivono di luce pro-

pria, escono dallo schermo

del computer di Ezio (un

Fabio De Luigi in grande

forma) per rivendicare la loro

esistenza. Il cinema nel cine-

ma.

I Gatti Persianiregia: Bahman Ghodabicon negar Shaghaghi,hamed BehdadDurante la lavorazione il regi-

sta è stato arrestato per ben

due volte. In Iran la musica è

considerata, dall'attuale regi-

me, impura in quanto fonte di

allegria e quindi vietata. I

ragazzi sono costretti a suo-

nare e cantare clandestina-

mente, nel chiuso di cantine e

sotterranei. Un mondo nasco-

sto, del quale la maggior

parte della popolazione igno-

ra l'esistenza.

Completamente girato a

Teheran, al di là dell'aspetto

musicale, è un interessante

viaggio nelle dinamiche che

oggi governano l'ex Persia,

che aiuta a capire meglio

cosa stia realmente avvenen-

do in quel Paese. Premio

Speciale della giuria al

Festival di Cannes, la sce-

neggiatura è stata scritta da

Ghobadi e dalla fidanzata

Roxana Saberi, la giornalista

americana di origine iraniana

processata per spionaggio

Il figlio più piccoloregia: Pupi Avati conChristian de Sica, lauraMorante, luca Zingaretti,nicola nocellaCon la scusa di completare la

trilogia sulla paternità (dopo

"La cena per farli conoscere"

interpreti avrebbe creato

qualche imbarazzo. La storia

del triangolo over 50 tra una

donna, il suo ex marito ed un

ipotetico pretendente stenta a

decollare. E poi, va bene dare

un'immagine di donna realiz-

zata ma perché la scelta di

stamparle sul viso, dall'inizio

alla fine, quell'insistente sorri-

so a volte davvero fuori

luogo?

fuori controlloregia: Martin Campbell conMel Gibson, ray WinstoneCon qualche ruga in più e

qualche capello in meno ma

con la stessa spavalderia

ritorna dopo sette anni Mel

Gibson e lo fa con un thriller

ad alta tensione, che fonde

politica, ecologia ed affari

(loschi). Ancora una volta

impegnato nella consueta

lotta solitaria contro tutti e

tutto, senza esclusione di

colpi. Le immagini iniziali

sono di sicuro impatto.

L'inaspettata uccisione a san-

gue freddo della giovane

Emma, sulla porta della casa

del padre poliziotto, solletica

subito la curiosità dello spet-

tatore. Un avvio repentino per

una storia avvincente, ben

girata, senza troppe sbavatu-

re. Non male per chi ama il

genere.

Genitori&figli. agita-re bene prima del-l'usoregia: Giovanni veronesicon Silvio orlando, lucianalittizzetto. Michele Placido,Margherita Buy, Maxtortora, elena Sofia ricci,Piera degli esposti Il confronto-scontro tra il

mondo degli adulti e quello

dei giovani di oggi attraverso

lo sguardo della quattordicen-

ne Nina. E' credibile il quadro

che il regista toscano traccia

delle nuove generazioni, rie-

sce a fotografarne bene il

malessere e l'incapacità di

capirsi fino in fondo. Certo, in

un contesto da commedia e

con i toni leggeri del genere, a

volte con profili appena trat-

teggiati ma decisamente con-

vincenti. Decisamente miglio-

re invece il fronte dei cosid-

detti "grandi", dove si capisce

che Veronesi ha maggiore

conoscenza della materia.

Avvalendosi di un cast di atto-

ri di alto profilo, abbandona

per il momento il film ad epi-

sodi per raccontare una storia

più strutturata e ricca di sfu-

mature rispetto ai precedenti

lavori.

Green Zoneregia: Paul Greengrasscon Matt demon, GregKinnearAgli americani non è piaciuto

molto. Anzi, visti gli esigui

incassi potremo dire quasi

niente. Perché i cattivi, ebbe-

ne si, questa volta sono loro.

A dirla tutta, è difficile trovare

nella cinematografia a stelle e

strisce un altro film così espli-

cito, così diretto, nell'incolpa-

re il governo Usa di aver pro-

vocato una guerra senza

senso. La Green Zone del

titolo è il blindatissimo quar-

tiere situato nel centro di

Baghdad dove risiedono le

truppe, è da qui che parte

l'avvincente thriller a sfondo

politico. Da qui il maresciallo

Roy Miller e la sua squadra di

ispettori ricevono l'incarico di

scovare nel deserto dell'Iraq i

depositi con le famose armi di

distruzione di massa. Non tro-

vando nulla di tutto ciò, l'uffi-

ciale inizierà ad avere qual-

che sospetto ed a porsi degli

interrogativi, soprattutto

rispetto al ruolo giocato da un

potente generale di Saddam

Hussein.

happy familyregia: Gabriele Salvatorescon fabio de luigi, diegoAbatantuono, fabrizioBentivoglio, MargheritaBuy, Carla Signoris, valeriaBilelloNon è l'ennesimo film sulla

famiglia. Salvatores sempli-

cemente racconta degli uomi-

ni e delle donne, e lo fa con

un film originale, poetico,

spassoso, colorato, elaborato

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e "Il papà di Giovanna"), Avati

racconta l'Italia di oggi e lo fa

con particolare cattiveria ed

ironia, aiutato anche da un più

che brillante cast di attori.

Apparentemente parla di

beghe familiari, in realtà dà

vita ad un preciso affresco del

Bel Paese: cinico, corrotto e

corruttore, egoista, disposto a

tutto in nome del dio denaro.

Un insospettabile De Sica

(dopo tanti cine-panettoni)

riesce finalmente a dare

corpo ad un personaggio

complesso e spietato, il "fur-

betto del quartierino" di turno

che pur di salvarsi dalla gale-

ra per i suoi guai finanziari,

non si fa scrupolo di riversare

le sue colpe sull'ingenuo

figlio.

Il mio amico ericregia: Ken loach con ericCantona, Steve evetsUn omaggio al calciatore del

Manchester United Eric

Cantona, personaggio

discusso e borderline, per

raccontare ancora una volta

una storia di periferia. Loach

lascia per il momento i toni

seriosi dei suoi precedenti

film ed affronta con leggerez-

za ed un tocco di fantasia i

temi che gli sono da sempre

cari. Il titolo originale, Looking

for Eric, probabilmente si

adatta meglio ad una storia

dove il protagonista Eric

Bishop, dipendente postale

con una situazione famigliare

e sentimentale disastrata, è

alla continua ricerca di se

stesso. Nel tentativo di rimet-

tere insieme i pezzi della sua

vita immagina di dialogare

con il grande campione fran-

cese, che nel film recita se

stesso. Da non perdere nel

finale la vera conferenza

stampa di Cantona, rimasta

nella storia del calcio.

Il Mi$$ionarioregia: roger delattre conJean- Marie BigardDivertente commedia degli

equivoci, senza troppe prete-

se ma ben costruita, prodotta

da Luc Besson. L'attore pro-

damon Il capitano Francois Pienaar

entra nella minuscola cella

dove per 27 anni è stato

recluso Nelson Mandela.

Allarga le braccia, come per

prenderne le misure e dalla

finestra lo immagina nel corti-

le, in catene, intento a spac-

care pietre sotto il sole cocen-

te. Perché un uomo che ha

dovuto subire tanto dolore

parla di perdono? Forse l'ec-

cesso di retorica, inusuale per

un film di Eastwood, può in un

primo momento generare

qualche attimo di smarrimen-

to. Poi con lo scorrere delle

immagini prevale l'emozione,

quella di veder rappresentato

un momento cruciale della

storia del Sudafrica ma forse

anche del mondo. Le interpre-

tazioni di Freeman nei panni

di Nelson Mandela e Damon

in quelli del biondissimo capi-

tano della squadra di rugby

sono appassionanti.

l'isola delle coppieregia: Peter Billingsley convince vaughn, JasonBateman, Kristen Bell Coppia in crisi convince gli

amici ad accompagnarla in

una vacanza terapeutica per

sposi con problemi coniugali,

in uno splendido resort di

Bora Bora. Il costo del bigliet-

to è esoso ma se accettano di

andare con loro verrà dimez-

zato. Partono, convinti di

andare incontro ad una

vacanza a cinque stelle inve-

ce scopriranno presto che la

frequentazione della strava-

gante terapia non è a discre-

zione di chi ne ha bisogno e

non è un optional. Jean Reno

con il codino nelle vesti di

santone che dovrebbe aiutare

gli sposi. Una commedia (fur-

betta) che deve essere presa

per quello che è: un paio d'ore

di divertimento ammirando e

sognando località tropicali

irraggiungibili per molti. Non

rimarrà nella storia del cine-

ma

l'uomo che verràregia: Giorgio diritti conAlba rohrwacher e Maya

tagonista, che ha anche scrit-

to la sceneggiatura, nel rac-

contare il suo primo incontro

con Besson sul set di un pre-

cedente film, ha rivelato che

in quell'occasione, prima di

squadrarlo da cima a fondo,

gli ha detto che lo avrebbe

visto bene nei panni di un

prete. Parole profetiche.

Bigard veste i panni di Mario

Diccara, ex galeotto appena

uscito dalla prigione che ha

qualche conto in sospeso con

la malavita. Chiede aiuto al

fratello prelato che gli sugge-

risce di raggiungere Padre

Etienne in un paesino

dell'Ardèche, travestito da

sacerdote. Al suo arrivo sco-

pre che il parroco è morto e

gli abitanti lo scambiano per il

sostituto.

Il profetaregia: Jacques Audiardcon tahar rahim e nielsArestrupDifficile non identificarsi con

la faccia d'angelo del protago-

nista, perché anche se la sto-

ria è politicamente poco cor-

retta (un percorso di forma-

zione alla rovescia, un anti-

eroe) non si può non stare

dalla sua parte. Accertato

ormai il fatto che il carcere

non riabilita proprio nessuno,

il film è abilmente orchestrato

da un regista che conferma

qualità straordinarie nel diri-

gere gli attori. La faccia del

giovane Malik (felice esordio),

analfabeta e ladruncolo che

entra in carcere per uscirne

dopo sei anni più acculturato,

spietato ed a capo di una

pericolosa banda, e quella del

boss corso César Luciani (si

intuisce ad occhio nudo la

consolidata esperienza anche

teatrale), reggono pratica-

mente tutto il film.

Il segreto dei suoiocchiregia: Juan JosèCampanella con ricardodarìn, Soledad villamilUn noir, una commedia, una

storia d'amore. Sullo sfondo

l'Argentina peronista degli

anni '70. Magica commistione

di generi per raccontare uno

dei periodi più cupi del Paese.

Da questo punto di vista deci-

samente più efficace di tante

pellicole che puntano al politi-

co. Aspetto, questo, abilmen-

te ed apparentemente relega-

to ai margini e che invece si

rivela la vera anima. Il film ti

entra dentro, lentamente, e

per parecchio non ti molla.

Con piglio sicuro il regista di

origine italiana nato a Buenos

Aires, dirige uno dei migliori

lavori della stagione che non

a caso ha conquistato l'Oscar

destinato al film straniero riu-

scendo a battere opere di pre-

gio come "Il profeta" e "Il

nastro bianco". Cast più che

apprezzabile, sceneggiatura

essenziale, quasi scarna ma

con la capacità di arrivare drit-

ta alla meta. Da non perdere.

Il tempo che ci rima-neregia: elia Suleiman conSaleh Bakri, Shafika BajjaliSuleiman è nato a Nazareth

in Palestina ed il film è

semiautobiografico, in quattro

episodi, sulla sua famiglia. E'

ispirato ai diari del padre, a

partire dal 1948 quando deci-

se di partire per unirsi alla

Resistenza dopo l'occupazio-

ne di Israele. Scene di vita

quotidiana di quei palestinesi

che decisero di restare e che

furono chiamati "arabi israe-

liani", costretti a vivere da

stranieri nella loro patria.

Contrariamente a quanto si

possa pensare non ha nulla

della pesantezza che magari

ci si potrebbe aspettare da

una pellicola di questo gene-

re, il regista (che interpreta tra

l'altro anche se stesso) ci ha

costruito sopra una storia sur-

reale, piena di ironia, con

musiche coinvolgenti. Senza

trascurare però l'aspetto poli-

tico di una questione ancora

attualissima ed irrisolta.

Invictusregia: Clint eastwood conMorgan freeman e Matt

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SansaGirato con assoluto rigore,

non scade mai nella retorica.

Diretto in maniera magistrale,

con attori di grande spessore

che recitano i rari dialoghi in

dialetto bolognese (sottotito-

lati in italiano). Meritatamente

premiato all'ultimo festival del

cinema di Roma, ripercorre gli

ultimi nove mesi dalla strage

di Marzabotto dove furono

massacrate dai nazisti 770

persone, per la maggior parte

donne, bambini ed anziani. Il

racconto cadenzato dei nove

mesi d'attesa per la nascita di

un bambino in un'umile fami-

glia di contadini, attraverso lo

sguardo della sorellina muta

di otto anni. Film di forte

impatto emotivo, forse di non

facile fruizione, ma decisa-

mente da non perdere.

l'uomo nell'ombraregia: roman Polanski conewan McGregor, PierceBrosnanChe Polanski sia un maestro

nella regia è fuor di dubbio ed

anche in questa occasione dà

prova di grande abilità del diri-

gere gli attori. Ha sdoganato

definitivamente uno come

Brosnan che nella vita ha tro-

vato non poche difficoltà a

costruire una dignitosa carrie-

ra non legata quasi esclusiva-

mente al fascino ed al gla-

mour. Unico punto debole

forse una sceneggiatura a

volte prevedibile ed improba-

bile (come quando il protago-

nista scova alcune delicate e

segrete informazioni sempli-

cemente consultando

Internet. Va bene che nella

rete si trova di tutto, ma que-

sta volta appare un po' esa-

gerato) per un film che ha la

sua forza in una storia costrui-

ta su temi importanti, piena di

inganni e tradimenti, dove

ognuno è molto diverso da ciò

che appare.

l'uomo neroregia: Sergio rubini convaleria Golino, Sergiorubini, riccardoScamarcio, Guido

sima e svampita e dei suoi

due figlioli dagli anni 70/80

fino ai nostri giorni.

la vita è una cosameravigliosaregia: Carlo vanzina conGigi Proietti, vincenzoSalemme, enrico Brignano,nancy Brilli, luisa ranieriSaranno pure i furbetti del

quartierino, ladroni e corrotti,

però in fondo in fondo sono

dei buoni. Insomma, prevale

la tesi dei "birbantelli". E' que-

sta l'Italia descritta dai

Vanzina. Gli italiani? Un

popolo di cialtroni, dicono,

sempre pronti a trovare la

scorciatoia, la raccomanda-

zione, l'appoggio del potente

di turno, ma subito dopo arri-

va puntuale l'assoluzione.

Così il direttore di un potente

gruppo bancario, intrallazzo-

ne ed imbroglione, si ritira in

campagna a coltivare gli

ortaggi in compagnia di belle

ragazze (!), il chirurgo che

cercava e dispensava favori a

destra e manca si redime

andando a curare i poveri. Il

poliziotto intercettatore, che

usa il suo potere per conqui-

stare una bella ragazza, ritro-

va l'amore. E via discorrendo.

Unico punto forza del film un

eccellente cast di attori, che

riesce a tenere in piedi una

storia mediocre ed improbabi-

le. Con tutto il "materiale" che

la cronaca regala ogni giorno

si poteva fare veramente di

più.

le quattro volteregia: MichelangeloframmartinoIl regista milanese di origine

calabrese, dopo il bellissimo e

pluripremiato "Il dono" ci

regala un nuovo lavoro dove

creatività e poesia si fondono

per raccontare il fascino

arcaico di una terra dove il

tempo sembra si sia fermato.

Interamente girato senza dia-

loghi, senza attori, solo con

rumori di sottofondo, utiliz-

zando la tecnica del docu-

mentario (come peraltro

aveva già fatto con il primo

Gianquinto.

Uno dei migliori film di Rubini.

Intenso, commovente, ironico

e fortemente autobiografico.

Dopo "La stazione" del 1990,

il regista/ attore torna a parla-

re della sua infanzia e della

Puglia ripartendo da quella

stazione ferroviaria che sem-

bra sia rimasta fortemente

ancorata ai ricordi. Ma questa

volta lo fa con un tocco di

maggiore maturità, riuscendo

a fare un film più compiuto.

Sceneggiatura ben calibrata,

cast di attori decisamente

convincenti. Iniziando dal pic-

colo e straordinario protagoni-

sta fino ad arrivare ad una

brava Valeria Golino che rie-

sce ad interpretare il ruolo di

una donna moderna ed

emancipata degli anni '60,

che non rinuncerebbe mai al

suo lavoro di insegnante,

capace però di conservare

intatti gli atavici dettami della

tradizione.

la bocca del luporegia: Pietro Marcello con ireali protagonisti della sto-riaPiccolo film di nicchia, per raf-

finati cultori del cinema

d‘autore. Ricco di poesia e

sentimento. Due anime perse

raccontano le loro vite. Sullo

sfondo la Genova storica,

descritta e fotografata alla De

Andrè. Quella di ieri, delle

"tripperie" ormai scomparse,

e quella di oggi percorsa dai

disperati e dagli ultimi. Enzo è

appena uscito dalla galera e

attraversa la città, alla ricerca

dei luoghi di un tempo ormai

dismessi. Nella piccola casa

nel ghetto, tra i vicoli del vec-

chio quartiere, l'aspetta da

anni l’amatissima Mary, pro-

stituta transessuale. Nato da

un'idea della fondazione San

Marcellino, gesuiti di Genova,

che da anni assiste in diversi

modi la comunità dei senza

tetto, degli emarginati.

la nostra vitaregia: daniele luchetti conelio Germano, raoul Bova,Isabella ragonese, luca

Zingaretti, StefaniaMontorsi, GiorgioColangeli.Un grande Elio Germano, che

ha ampiamente meritato il

premio come miglior attore a

Cannes, per un film sui tren-

tenni di oggi. Quelli che non

hanno santi in paradiso, forse

i nuovi proletari come li defini-

sce lo stesso Luchetti. In real-

tà dei giovani intelligenti e

svegli che cercano di farsi

strada in un mondo dove la

priorità sono i soldi e la loro

capacità di comprarci più

cose possibili. Figli di un con-

sumismo sfrenato, ma anche

capaci di mettere al mondo

tre figli nella totale incertezza

economica e con il desiderio

di fare il grande salto in avan-

ti. Il film però non è solo que-

sto. Anche una grande fine-

stra sull'Italia con le sue storie

di immigrazione, sfruttamen-

to, valori famigliari. Cast ben

assortito. Unica stonatura,

forse, un finale troppo happy,

da commedia.

la prima cosa bellaregia: Paolo virzì convalerio Mastandrea,Stefania Sandrelli, ClaudiaPandolfi, Micaelaramazzotti.Svolta intimista per il regista

toscano che si allontana deci-

samente dalle tematiche

sociali che hanno caratteriz-

zato le sue precedenti pellico-

le, per concentrarsi sui senti-

menti e sulla psicologia dei

personaggi in una sorta di

romanzo famigliare. Un per-

corso tutto nuovo per il quale

sceglie l'attrice simbolo della

commedia all'italiana, la

splendida Stefania Sandrelli

che insieme ad un

Mastandrea in grande forma

(una delle migliori interpreta-

zioni dell'attore romano nel

ruolo di Bruno e del suo mal

di vivere) da vita ad un duetto

recitativo di ottimo livello, riu-

scendo a coinvolgere l'intero

cast. Costruito su due piani

temporali, il film percorre circa

quarant'anni di vita livornese,

la storia di una mamma bellis-

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lungometraggio), la cinepresa

si limita a riprendere scene di

vita quotidiana di un piccolo

villaggio rurale, in realtà rie-

sce a leggere oltre le immagi-

ni. Illustra il ciclo della vita e

della natura, attraverso uno

sguardo originale ed innovati-

vo che può ricordare quello di

Franco Piavoli e Vittorio De

Seta. Accolto a Cannes da

giudizi più che lusinghieri

dalla critica internazionale.

Matrimoni ed altridisastriregia: nina di Majo conMargherita Buy, fabio volo,luciana littizzetto,francesca Inaudi.L'intento della regista era una

commedia semplice e sofisti-

ca, in realtà è complicata

(tanto da apparire improbabi-

le) ed abbastanza ordinaria,

quasi scontata.

Sceneggiatura debole e poco

equilibrata, dialoghi fuori dal

mondo. La Buy, sulla cui fac-

cia la cinepresa non molla

mai un attimo facendo sparire

dallo schermo tutto il resto, fa

sempre la solita parte della

single ansiosa e nevrotica.

Poi, per chissà quale magico

artifizio, ad un certo punto tutti

si innamorano di lei.

L'adolescente inquieto, l'intel-

lettuale di sinistra inevitabil-

mente sfigato, il tecnico che

aggiusta i computer e pure il

cognato mezzo leghista ed

ignorante come una capra al

quale dà anche un bacetto

tutto casto. Cast stellare sot-

toutilizzato.

Mine vagantiregia: ferzan ozpetek conriccardo Scamarcio, nicoleGrimaudo, AlessandroPreziosi, enniofantastichini, lunettaSavino, Ilaria occhiniGruppo di famiglia in un inter-

no. Il paragone con il grande

film di Luchino Visconti finisce

qui. Tuttavia, nulla da togliere

al regista turco che ha realiz-

zato un film godibile, intimo,

per la prima volta curioso di

esplorare il cuore della fami-

una serie di cinque libri, l'ulti-

mo uscito a maggio dello

scorso anno.

Piccolo (Il) nicolased i suoi genitoriregia: laurent tirard confrançois-Xavier demaison,daniel PrévostAdattamento sul grande

schermo di uno dei più impor-

tanti classici per l'infanzia

francesi, probabile primo

esempio di letteratura moder-

na per piccoli, nato dalla fan-

tasia di René Goscinny

(l'ideatore di Asterix) e Jean-

Jacques Sempè. Il protagoni-

sta è un bambino di otto anni,

Nicolas, una sorta di Gian

Burrasca d'Oltralpe.

Ambientato negli anni '50, le

avventure del pestifero ragaz-

zino con la sua strampalata

combriccola di amici, diverto-

no molto e riescono a creare

un processo di identificazione

sia nei bimbi che nei grandi,

con un abile doppio piano di

lettura. Riuscita trasposizione

sul grande schermo, senza

trascurare le magiche atmo-

sfere dei racconti.

Predatorsregia: nimrod Antal conAdrien Brody, laurencefishburne, Alice BragaRemake dell'action movie

interpretato nell'87 da

Schwarzenegger, con un ine-

dito Adrien Brody nei panni

dell'ex marine tutto muscoli,

tattica militare e mitraglietta in

spalla. Mercenario alla guida

di un gruppetto di veri cattivi.

Letteralmente piovuti dal

cielo, ben presto scopriranno

di essere stati catapultati in

un pianeta alieno per essere

trasformati in prede. Uomini

(e donna) allenati ad uccidere

che invece saranno spietata-

mente cacciati ed eliminati da

una nuova razza di predators

alieni, guerrieri astutissimi in

grado di rendersi invisibili.

Film ben orchestrato, di sicu-

ro effetto, altamente confezio-

nato. Apprezzabile.

Prince of Persia - le

glia tradizionale e tradizionali-

sta, animata dal perbenismo

di facciata. Un nucleo nume-

roso, come tanti nel Sud

d'Italia, proprietario di un

pastificio, con una nonna

dolce e ribelle, una madre

affettuosa e tollerante, la zia

stravagante (una piacevole

sorpresa l'interpretazione di

Elena Sofia Ricci), il padre

molto attento alle apparenze

e due figli gay che hanno da

sempre nascosto la loro vera

identità. Scamarcio particolar-

mente bravo a non strafare in

un ruolo non certo facile.

Sullo sfondo la splendida

Lecce con i vicoli, piazze ed il

candore della sua architettu-

ra.

nineregia: rob Marshall condaniel day-lewis, Sophialoren, nicole Kidman,Penelope Cruz, MarionCotillardGià il musical di Broadway

sembra non sia piaciuto per

nulla a Fellini. Immaginate

cosa potrebbe dire oggi di

questo film, se fosse ancora

vivo. Una sfilza di banalità e

luoghi comuni sull'Italia e

sugli italiani, da non credere.

La pizza, i mandolini e siamo

al completo. Ovviamente

nulla a che vedere con un

capolavoro come “8 e

mezzo“. A parte questo, le

canzoni sono accattivanti, i

balletti rocamboleschi, i

costumi sfavillanti. Ingredienti

essenziali per catturare il

grande pubblico. Per non par-

lare della lunga sfilza di star e

bellezze internazionali.

Penelope Cruz insolitamente

conturbante e sexy. Guido

Contini è affascinante, gla-

mour e donnaiolo ma non

possiede l'ironia di

Mastroianni.

notte folle aManhattanregia: Mira nair con SteveCarell, tina feyBattute e situazioni scopiaz-

zate da altre celebri pellicole,

tuttavia divertente ed anche

poco corretta (è pieno di paro-

lacce) per una commedia

americana destinata alle

famiglie. La coppia Carell &

Fey funziona, ben diretta dal

regista di "Una notte al

museo", per cui alla fine il film

risulta piacevole ed alcune

gag sono davvero esilaranti.

Ipotetico plot alla intrigo inter-

nazionale, con il più classico

scambio di persona. Una

tranquilla ed annoiata coppia

con tanto di prole chiassosa,

che vive nella provincia del

New Jersey, decide di uscire

dalla routine concedendosi

una serata speciale e cenare

in uno dei ristoranti più trandy

della città. Non avendo la pre-

notazione, però, hanno la

malaugurata idea di prendere

il posto di una coppia che non

si è presentata.

Percy Jackson e glidei dell'olimpo - Illadro di fulminiregia: Chris Columbus conlogan lerman, PierceBrosnan

Il paragone con le avventure

di Harry Potter è inevitabile. Il

regista ne ha diretti ben due.

Come il celebre maghetto

anche Percy Jackson ha

poteri sovrannaturali, per

metà divino e per metà

umano, con l'innata capacità

di tenere a bada il male.

Anche lui ha genitori "magici",

è figlio del dio greco

Poseidone, e molte delle

situazioni in cui si trova porta

inevitabilmente al personag-

gio della Rowling.

L'apparizione dell'Idra a tre

teste non può non ricordare

Fuffy il cane a tre teste di

Hagrid. Solo una squallida

copia dunque? Niente affatto.

Il film ha una sua valenza, si

lascia vedere con piacere, in

qualche modo è anche edu-

cativo (all'inizio insegnanti e

compagni di scuola lo credo-

no mentalmente limitato) e

poi potrà riempire il vuoto che

Potter lascerà. Moderno clas-

sico della letteratura fantasy

dello scrittore Rick Riordan, "Il

ladro di fulmini" è il primo di

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sabbie del temporegia: Mike newell conJake Gyllenhaal, BenKingsley, Alfred MolinaDopo "I pirati dei Caraibi"ecco un altro film tratto da unvideogioco degli anni '80. Adirigerlo questa volta il registainglese di "Quattro matrimonie un funerale" e di "HarryPotter e il calice di fuoco". Sepiace il genere, l'action fanta-sy è piacevole e scorre abba-stanza facilmente nonostantele oltre due ore di durata. Lescenografie esotiche dell'anti-ca Persia, in gran parte ripro-dotte al computer, non delu-dono le aspettative. C'è tutto.Il principe bello e muscolosoche corre lungo i muri, la prin-cipessa misteriosa e furba, ilpugnale, le arti magiche, lalotta contro le forze oscure,ed uno stuolo di allenatissimistuntman. Insomma, un belfumettone. Sempre ottime leInterpretazioni di Molina eKingsley.

remember meregia: Allen Coulter conrobert Pattinson, emilie deravin Una sorpresa. Che il vampi-retto più celebre del momentosi sia cimentato, nonostante iltravolgente successo diTwilight, in una pellicola delgenere depone a favore diquesto bel ragazzone rimastoimprovvisamente sepoltodalla notorietà e da una stuo-lo di adoranti fan. Il film, con-trariamente a quanto si possacredere, non è solo una storiad'amore destinata al filonegiovanilistico, l'intreccio èmolto più raffinato e comples-so, pieno di humour, acume,con dialoghi ben scritti edinterpretati. Finale sorpren-dente che vuole essere unomaggio alla città di NewYork. Senza voler svelarenulla, perché l'epilogo è dav-vero inaspettato, la storiaparte da due ventenni prove-nienti da mondi del tuttoopposti, che si incontrano inmaniera non proprio casuale,e che si innamorano. Ma non

ci sarà l'happy end.

the roadregia: John hilcoat conviggo Mortensen, robertduvall, Charlize theronE' vero, è deprimente, triste,disperato, senza futuro, eppu-re è uno dei film più interes-santi che il genere catastrofi-sta abbia partorito negli ultimianni. Completamente privo diretorica, un regista semi-sco-nosciuto porta sul grandeschermo il romanzo "La stra-da" del grande scrittore statu-nitense Cormac McCarthy. Lofa rivelando notevoli capacitànel dirigere i pochi (ma buoni)attori del cast. Un film com-plesso, difficile, dove la mac-china da presa è quasi esclu-sivamente puntata sui volti diun padre e di un figlio che cer-cano di sopravvivere inun'America desolata e distrut-ta da un misterioso catacli-sma, dove gli esseri umanisono spinti a dare il meglio e(soprattutto) il peggio di sé.

robin hoodregia: ridley Scott conrussel Crowe, CateBlanchett, William hurt,Max von Sydow.Certo, se si pensa che è statoil regista di Blade Runner eThelma & Louise qualche atti-mo di sconforto assale. Non èche fosse così indispensabilel'ennesima pellicola su unafigura trita e ritrita come l’ar-ciere di Sherwood. Tuttavianon si può dire che sia, nelsuo complesso, un brutto film.Conosciamo tutti le capacitàdel grande regista americano.Il prodotto infatti è ben confe-zionato, e non a caso siaScott che Crowe lo hannoanche prodotto. A parte qual-che sprazzo di vera noia,soprattutto durante le intermi-nabili e sanguinolente scenedi scontri armati tra buoni ecattivi, la vera novità è la figu-ra di Lady Marion, qui in unainsolita ed improbabile vestedi rivoluzionaria in un’epocadove le donne stavano zitte,obbedivano e procreavano.

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Vedova di guerra senza figli,

non solo respinge i preten-

denti, ma combatte anche

con armatura e spada, coltiva

i campi ed esprime la sua opi-

nione. Già annunciato Robin

Hood 2.

Scontro di civiltà perun ascensore aPiazza vittorioregia: Isotta toso condaniele liotti, KasiaSmutniak, francescoPannofinoPeccato, un'occasione man-

cata. Perché l'omonimo

romanzo di Amara Lakhous

(se vi capita leggetelo), dal

quale è stato tratto il film, è

piacevole, a tratti divertente

nel raccontare le vicissitudini

di un gruppo di inquilini di

varie nazionalità, ricco di

spunti interessanti per riflette-

re sulla nostra società. Lo

scontro di civiltà del titolo, si

consuma nel chiuso di un

palazzo e di un condominio a

Piazza Vittorio, nel cuore del

quartiere più multietnico di

Roma. Come spesso avviene

la trasposizione tradisce in

parte l'opera letteraria, in

questo caso però quello che

manca è la mano ferma di

una regia esperta capace di

dirigere un buon cast di attori

e plasmare, rendendola scor-

revole e convincente, una

trama a tratti complessa. Un

intreccio narrativo con un pre-

ciso scopo, da scoprire solo

nel finale.

Shutter Islandregia: Martin Scorsese conleonardo di Caprio, MarkBuffalo, Ben Kingsley, Maxvon Sydow.Un affresco sul dolore e sulla

follia. Film particolarmente

claustrofobico e cupo, con

una magnifica fotografia,

come tutte le opere di

Scorsese curato e costruito

nei minimi particolari.

Maestro nel dirigere i suoi

attori. Dramma psicologico

avvincente, che lascia con il

fiato sospeso sino alla fine,

mai scontato, con una

ambientazione quasi mania-

cale. Un'isola-fortezza, battu-

ta dal vento e da una pioggia

incessante, sede di un noto

manicomio criminale. Siamo

nel 1954, all'apice della

Guerra Fredda, quando il

capo della polizia locale

Daniels (Di Caprio) ed il suo

collega vengono convocati a

Shutter Island per indagare

sulla misteriosa scomparsa di

una pluriomicida, ma nulla è

come appare.

Simon Konianskiregia: Micha Wald conJonathan Zaccai, PopeckUn popolo che sa ridere della

propria tragedia. Sul filone di

una serie di riuscitissime com-

medie dallo humour yiddish

(da "Train de vie" in poi), arri-

va questo giovane e scono-

sciuto regista belga di origini

ebraiche che al suo secondo

lungometraggio mette in luce

un talento del quale probabil-

mente sentiremo parlare

ancora. Dosato e con il giusto

cast di attori, costruisce un

film divertente e drammatico,

irriverente e scoppiettante,

graffiante e doloroso.

Colonna sonora dai ritmi leg-

geri ed accattivanti in netto

contrasto dal contesto narrati-

vo. Più che l'accostamento

con Woody Allen, Radu

Mihaileanu o al nostro

Benigni, lo stile somiglia

molto a quello dei grandi fra-

telli Coen che sullo stesso

argomento hanno realizzato

"A serious man". Fortemente

autobiografico, è il racconto di

un giovane laureato in filoso-

fia, disoccupato, abbandona-

to dalla moglie, costretto a

tornare a vivere con il padre,

un ex deportato che gli darà

del filo da torcere anche da

morto.

Sul mareregia: Alessandro d'Alatricon dario Castiglio, MartinaCodecasaD'Alatri torna a sorprenderci.

Dopo il cine-panettone alter-

nativo "Commediasexy", il

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regista romano questa volta

firma un film completamente

in digitale, a basso budget,

interpretato da attori semi-

sconosciuti. Una commedia

sentimentale appartenente al

filone giovanilistico, dai

risvolti sociali, ambientata

nella splendida isola di

Ventotene che, ad onor del

vero, contribuisce parecchio

alla riuscita della storia tratta

dal romanzo di Anna

Pavignano (In bilico sul

mare). Il giovane e bel

Salvatore (Dario Castiglio,

figlio di Peppino di Capri)

d'estate porta i turisti in giro

con il suo gozzo mentre d'in-

verno fa il muratore in nero

nei cantieri sulla terraferma.

L'amore arriva con Martina,

la ragazza di buona famiglia

che usa la sua barca per le

immersioni da sub.

the Wolfmanregia: Joe Johnston conBenicio del toro, emilyBlunt, Anthony hopkinsMonster movie di tutto rispet-

to. Diretto con mano ferma

ed interpretato con la stessa

convinzione da un intenso

Benicio Del Toro (bravo

anche con il pesante trucco

da lupo) accanto al sempre

straordinario Hopkins, nel

ruolo del padre. Remake del

classico horror "L'uomo lupo"

di George Waggner del

1941, costruzione di un san-

guinoso puzzle con un'antica

maledizione che trasforma le

persone in lupi mannari

durante le notti di luna piena,

che sta lentamente ucciden-

do gli abitanti di Blackmoor.

Poco splatter ma di certo non

annoia, diligentemente con-

densato in poco più di un'ora

e mezza con una tensione

narrativa che non cala mai.

Interessante ricostruzione

d'epoca in stile vittoriano.

tra le nuvoleregia: Jason reitman conGeorge Clooney e verafarmigaUn film attraversato da un

umorismo fresco e leggero

per affrontare un tema di scot-

tante attualità, dai risvolti inevi-

tabilmente drammatici. La sto-

ria di un "tagliatore di teste", un

manager molto ricercato in

tempi di crisi, che le aziende

assumono per brevi periodi

con il compito di licenziare il

personale in eccesso. Un

grande Clooney nei panni del

professionista senza scrupoli

che dopo tanti anni spesi feli-

cemente tra una città e l'altra

dell'America, improvvisamente

sente di dover cambiar vita. La

sfilza dei dipendenti che passa

sotto la mannaia di Clooney

sono veri disoccupati prove-

nienti da Detroit e St. Louis, le

città più colpite dalla recessio-

ne. Il regista è il figlio di Ivan

Reitman, quello che ha diretto

"Ghostbusters".

the twilight Saga: eclipseregia: davide Slade conKristen Stewart, robertPattinson, taylor lautnerE' troppo facile parlare maledel film, talmente è insulso. Ilpeggiore dei tre. Nella primaparte non succede pratica-

mente nulla. Ci sono dei neo-vampiri che cercano vittimeda succhiare in giro per lacittà (sai che novità!), sareb-bero dei cattivoni che tentanodi organizzare un piccoloesercito per far fuori Bella. Idialoghi tra i tre protagonistihanno temi fissi e ripetitivi.Parole come amore, cuore,sentimento vengono usatefino allo sfinimento. Lei diceal vampiro Edward: "io ti amo,sono pronta a morire per te",mentre al licantropo pettorutoJacob ribadisce "sono solotua amica", però si capisceche forse c'è dell'altro dopodue bacetti non proprio casti.I due rivali, con piglio moltomaschio, fanno a gara nelrassicurarla. "Ti proteggo io"afferma uno, "no, a lei cipenso io" ribatte l'altro. Salvopoi allearsi per salvarle lapelle (si fa per dire). Va bene,trattasi di pellicola per adole-scenti. Ma che fatica arrivaresino alla fine.

triageregia. danis tanovic conColin farrell, Paz vega,Christopher lee

recensioniredatte conla collaborazionedi luciana vecchioli

Premio Oscar nel '93 con No

Man's Land, Tanovic ritorna

ad affrontare gli orrori della

guerra, da un altro punto di

vista. Quello dei sopravvissuti.

Di coloro che ce l'hanno fatta,

ma che hanno lasciato in quei

terribili luoghi gran parte della

loro vita. Tratto dall'omonimo

romanzo dell'ex reporter Scott

Anderson che ha seguito i

conflitti in Uganda, Beirut,

Cecenia e Bosnia il film è la

storia di due fotoreporter

inviati nel Kurdistan iracheno

nel 1988 poco prima dei mas-

sacri di gas ordinati da

Saddam Hussein. Le scene

sono forti, particolarmente vio-

lente e sanguinolenti. In un

ospedale da campo improvvi-

sato, senza acqua ed attrez-

zature adeguate, il medico è

costretto a sparare in testa ai

pazienti più gravi, quelli senza

speranze.

Colin farrelle Paz vegain unascena ditriage