08/2004 0,90 03 Luglio 2004 Se Nello Neri ha vinto, chi ha ... · triangolo agrumicolo (Lentini,...

8
A rriva l’emergenza rifiuti anche in provincia di Siracusa dopo la chiusura della discarica di contrada Cardona. Adesso ben nove comuni (Melilli, Priolo Gargallo, Buccheri, Augusta, Buscemi, Cas- saro, Ferla, Palazzolo Acreide e Siracusa) rimangono senza un sito dove conferire i loro rifiuti solidi urbani. Si pensa all’utilizzo tempo- raneo di siti della provincia Etnea da parte dei comuni dell’interland siracusano, ma, i costi dello smaltimento subiranno per questo motivo una immediata impennata che penalizzerà i cittadini che pagano la tassa sui rifiuti. Il vice commissario regionale per l’emergenza rifiuti, di concerto con il prefetto di Siracusa, è alla ricerca di soluzioni in grado di fornire immediate risposte. Si parla di un possibile allarga- mento del bacino di contrada Cardona, mentre diventerà possibile realizzare una discarica in grado di servire i comuni montani in con- trada Timba di Corvo. I comuni di Augusta e di Melilli, di concerto, potrebbero a breve realizzare una propria discarica in contrada Oglia- stro. Intanto l’emergenza rifiuti tocca anche il comune di Lentini, dove la discarica comprensoriale di contrada Scalpello è diventata inospitale per i camion autocompattatori che giungono dai centri del triangolo agrumicolo (Lentini, Carlentini e Francofonte). E’ un dramma che aspetta gli Ambiti Territoriali Ottimali di questo delicato settore della vita pubblica che spesso causa tensioni nelle popolazioni sempre più preoccupate dall’avanzare delle necessità. E si torna a parlare del termovalorizzatore di Augusta che a dire di molti tecnici potrebbe essere la soluzione finale. Secondo gli ambientalisti però non si può puntare a distruggere i rifiuti in inceneritori che potreb- bero non salvaguardare l’ambien- te: interesse primario delle popo- lazioni a rischio perché residenti in zone esposte da decenni alla distruzione di ogni abitat. a pag. 2 Siracusa: Ancora atti vandalici in via Malta a pag. 3 L’intervista: Rosalba Di Geronimo, moglie di Bruno Marziano a pag. 3 Siracusa: Rossana e An- drea Corso si sposano a pag. 4 Melilli: un “Totem” per l’ambiente a pag. 4 Floridia: parte raccolta differenziata a pag. 5 L’intervista: Puccio Forestiere, rilanciato dall’ultima tornata elettorale a pag. 6 Francofonte: Fiorenzo Cimino lascia la giunta Castania Sommario… [email protected] [email protected] Tel. 0931 449410 Fax 0931 446599 Copia omaggio 0,90 08/2004 Sabato, 03 Luglio 2004 C on decreto del Ministro delle attività produttive in data 25 giugno 2004, so- no stati fissati i termini di presentazione del- le domande per l'accesso alle agevolazioni per le aree svantaggiate del Paese di cui alla legge 488/92, relativi ai bandi per i settori commercio e turismo a valere sulle risorse finanziarie 2003. >>> continua in seconda Prossima apertura dei bandi della legge 488/92 In provincia di Siracusa è allarme discariche All’ertati il prefetto Alecci e il Commissario Straordinario per l’Emergenza Rifiuti in Sicilia N on si capisce a questo punto se a perdere è stato Renato Marino o Turi Raiti. Unica cosa certa è che l’on. Sebastiano Neri, detto Nel- lo, ha conquistato il titolo di sindaco di Lentini. Neri ha vinto, alla grande e con tanti consensi personali; potrà dire “ho vinto io e non i partiti”. Neanche quelli che dovevano sostenerlo fin dalla prima ora, che non hanno brillato affatto facen- dogli mancare la maggioranza in consiglio comu- nale. Il 60 e rotti per cento dei voti, per uno che mancava da Lentini da oltre 20 anni, dicono co- me ormai la misura è colma in questo comune disastrato dalla politica e dai politicanti. Neri ha ben interpretato gli umori del popolo e ha saputo tradurli in consensi elettorali. Il capo dell’UDC provinciale, l’on Pippo Gianni, si domandava come mai Neri dall’ultimo palco comiziale, quel venerdì sera, si era scagliato contro di lui, per giunta senza motivi apparenti. Anche Turi Raiti si è chiesto come mai Neri, per vincere la campa- gna elettorale contro Marino, ha dovuto usare anche il suo nome, dicendo che sarebbe tornato Raiti a governare la città. Facili risposte. Nell’e- lettorato locale circolano forti espressioni di ri- pulsa nei confronti di coloro che, da soli o in compagnia, hanno operato a danno della cosa pubblica. A Lentini si vota ormai da qualche an- no “contro”. Ne approfittava il centro destra di Pippo Gianni quando portò al comune Francesco Rossitto, ne ha approfittato ora il centro destra di Nello Neri, che ha attinto proprio a questi voti. Secondo noi, Neri, ha vinto con i voti “contro” di Raiti e con i voti “contro” Gianni. Poi tutti gli altri, naturalmente. Nessuno è autorizzato a na- scondere, non sarebbe onesto farlo, che per Neri hanno votato molti uomini (non semplici cittadi- ni) di sinistra e di centro. Il nuovo sindaco, a suo merito esclusivo, ha saputo ben capire il fenome- no, interpretarlo e farlo diventare funzionale alla sua causa. E non era da tutti fare questo. La cosa che dovrebbe scandalizzare, è come mai gli inte- ressati non abbiano mai intuito che loro ormai per i lentinesi sono bruciati al punto da diventare “uomini contro”. Questi personaggi illustri della politica farebbero bene a prendere atto che se vorranno continuare a transitare politicamente sul territorio leontino dovranno riappacificarsi con il popolo che li rigetta, rinunciando agli abbracci degli amici interessati che vedono interessata- mente certezze inutili di vittorie mai concepite e che non possono nascere. Dovranno, se vorranno farlo, avere l’umiltà di ammettere di avere sba- gliato tutto e non ricercare le colpe di altri senza responsabilità. Non è vero che i lentinesi non perdonano. Proprio il sindaco Neri, andando via dal consiglio comunale di Lentini nel 1981, pen- sava che mai sarebbe stato perdonato della “colpa” di aspirare al presidenzialismo che Almi- rante propugnava per primo da buon… fascista. Ventitrè anni addietro, quando il consigliere co- munale del MSI, Nello Neri, interveniva nell’au- la gremita di comunisti, di socialisti e democri- stiani, incassava dissenso e rimostranze. Era il suo linguaggio “troppo di destra” si diceva, che non andava giù ai rappresentanti del popolo leon- tino. Poi è stato perdonato e votato proprio per quel linguaggio che nessuno ricordava più. Raiti e Gianni, hanno da imparare dai lentinesi, ma, devono anche far dimenticare. Renato Marino, invece, qualcosa deve tenere nel suo archivio, perché, se ha perso di brutto, la colpa non può essere solo degli altri. Se Nello Neri ha vinto, chi ha perso a Lentini? Voto strano dei lentinesi che non perdonano alcuni politici locali Forza Italia ringrazia e il centro sinistra incassa. Forza Italia nei manifesti di ringraziamento spun- tati venerdì ha fatto sapere a tutti che, in provincia di Siracusa, si votava per le amministrative in tre comuni e in tutti s’è registrata la vittoria del centro destra. A Si- racusa, Titti Bufardeci; a Lentini, Nello Neri; a Portopalo, Ferdi- nando Cammisuli. In pratica un sindaco è andato a Forza Italia e due ad AN. La vittoria del centro destra, almeno in due casi, do- vrebbe bruciare al centro sinistra. A Siracusa poteva vincere se si fosse mostrata unità attorno ad una sola cosa e a Lentini esatta- mente la stessa cosa. Il professor Nino Consiglio dovrà rivedere, alla luce dei fatti, alcune imposta- zioni mentali che dovranno coin- volgere tutti coloro che con lui decidono sui destini del centro sinistra siracusano. Diceva Consi- glio: <<Bufardeci non ha fatto niente come sindaco uscente e gli elettori lo puniranno.>> Non è stato così. Altro detto amaro del professore: <<De Benedictis ha già vinto perché non c’è storia per nessun altro>>. Non è stato giusto vaticinio neanche in questo caso. E’ stato poi aggiunto: <<A Lentini vinceremo con Marino perché al- tre candidature, specialmente diessine, non hanno senso>> Il professore anche in questo caso ha sbagliato perché ha vinto Neri, che nessuno voleva far vincere, ma che ha avuto una mano da qualcuno della quercia e da qual- che Margherita indigesta. La sconfitta di Forza Italia era nell’a- ria, la debacle del centro destra doveva partire dalla provincia di Siracusa, dal luogo che ospita un forte centro di potere governativo d’emanazione berlusconiana. Do- veva, ma, quello che era nell’aria non riguardava Siracusa. Era solo un sentire l’aria romana. Così l’- argine di Berlusconi è stato raf- forzato dal genio pionieri di Titti Bufardeci, di Stefania Prestigia- como, di Uccio Bono, di Fabio Granata e di Pippo Gianni. Perché tanti errori e tante sottovalutazio- ni? Perché il fiume del centro si- nistra non è riuscito a sfondare gli argini avversari, divenuti oltre- modo deboli? Se non ci fosse sta- to il successo di voto (anche alle Europee) ascrivibile al presidente della provincia di Siracusa, Bruno Marziano, il fiume del centro si- nistra non si sarebbe neanche no- tato passare dalle parti di Siracu- sa. Nino Consiglio, però, è sem- pre lì, seduto sulla sponda ad a- spettare che il cadavere del nemi- co gli passi davanti galleggiando. Chissà quanto dovrà aspettare, viene da chiedersi! Gregorio Valvo Un fiume inarrestabile che si è fermato a Siracusa Disamine e considerazioni post elettorali su sconfitte annunciate e vittorie scontate.

Transcript of 08/2004 0,90 03 Luglio 2004 Se Nello Neri ha vinto, chi ha ... · triangolo agrumicolo (Lentini,...

A rriva l’emergenza rifiuti anche in provincia di Siracusa dopo la chiusura della discarica di contrada Cardona. Adesso ben nove

comuni (Melilli, Priolo Gargallo, Buccheri, Augusta, Buscemi, Cas-saro, Ferla, Palazzolo Acreide e Siracusa) rimangono senza un sito dove conferire i loro rifiuti solidi urbani. Si pensa all’utilizzo tempo-raneo di siti della provincia Etnea da parte dei comuni dell’interland siracusano, ma, i costi dello smaltimento subiranno per questo motivo una immediata impennata che penalizzerà i cittadini che pagano la tassa sui rifiuti. Il vice commissario regionale per l’emergenza rifiuti, di concerto con il prefetto di Siracusa, è alla ricerca di soluzioni in grado di fornire immediate risposte. Si parla di un possibile allarga-mento del bacino di contrada Cardona, mentre diventerà possibile realizzare una discarica in grado di servire i comuni montani in con-trada Timba di Corvo. I comuni di Augusta e di Melilli, di concerto, potrebbero a breve realizzare una propria discarica in contrada Oglia-stro. Intanto l’emergenza rifiuti tocca anche il comune di Lentini,

dove la discarica comprensoriale di contrada Scalpello è diventata inospitale per i camion autocompattatori che giungono dai centri del triangolo agrumicolo (Lentini, Carlentini e Francofonte). E’ un dramma che aspetta gli Ambiti Territoriali Ottimali di questo delicato settore della vita pubblica che spesso causa tensioni nelle popolazioni sempre più preoccupate dall’avanzare delle necessità. E si torna a parlare del termovalorizzatore di Augusta che a dire di molti tecnici potrebbe essere la soluzione finale. Secondo gli ambientalisti però non si può puntare a distruggere i rifiuti in inceneritori che potreb-bero non salvaguardare l’ambien-te: interesse primario delle popo-lazioni a rischio perché residenti in zone esposte da decenni alla distruzione di ogni abitat.

a pag. 2 Siracusa: Ancora atti vandalici in via Malta a pag. 3 L’intervista: Rosalba Di Geronimo, moglie di Bruno Marziano a pag. 3 Siracusa: Rossana e An-drea Corso si sposano a pag. 4 Melilli: un “Totem” per l’ambiente a pag. 4 Floridia: parte raccolta differenziata a pag. 5 L’intervista: Puccio Forestiere, rilanciato dall’ultima tornata elettorale a pag. 6 Francofonte: Fiorenzo Cimino lascia la giunta Castania

Sommario…

[email protected] [email protected]

Tel. 0931 449410 Fax 0931 446599

Copia omaggio € 0,90 N° 08/2004 Sabato, 03 Luglio 2004

C on decreto del Ministro delle attività produttive in data 25 giugno 2004, so-

no stati fissati i termini di presentazione del-le domande per l'accesso alle agevolazioni per le aree svantaggiate del Paese di cui alla legge 488/92, relativi ai bandi per i settori commercio e turismo a valere sulle risorse finanziarie 2003. >>> continua in seconda

Prossima apertura dei bandi della legge 488/92

In provincia di Siracusa è allarme discariche

All’ertati il prefetto Alecci e il Commissario Straordinario per l’Emergenza Rifiuti in Sicilia

N on si capisce a questo punto se a perdere è stato Renato Marino o Turi Raiti. Unica

cosa certa è che l’on. Sebastiano Neri, detto Nel-lo, ha conquistato il titolo di sindaco di Lentini. Neri ha vinto, alla grande e con tanti consensi personali; potrà dire “ho vinto io e non i partiti”. Neanche quelli che dovevano sostenerlo fin dalla prima ora, che non hanno brillato affatto facen-dogli mancare la maggioranza in consiglio comu-nale. Il 60 e rotti per cento dei voti, per uno che mancava da Lentini da oltre 20 anni, dicono co-me ormai la misura è colma in questo comune disastrato dalla politica e dai politicanti. Neri ha ben interpretato gli umori del popolo e ha saputo tradurli in consensi elettorali. Il capo dell’UDC provinciale, l’on Pippo Gianni, si domandava come mai Neri dall’ultimo palco comiziale, quel venerdì sera, si era scagliato contro di lui, per

giunta senza motivi apparenti. Anche Turi Raiti si è chiesto come mai Neri, per vincere la campa-gna elettorale contro Marino, ha dovuto usare anche il suo nome, dicendo che sarebbe tornato Raiti a governare la città. Facili risposte. Nell’e-lettorato locale circolano forti espressioni di ri-pulsa nei confronti di coloro che, da soli o in compagnia, hanno operato a danno della cosa pubblica. A Lentini si vota ormai da qualche an-no “contro”. Ne approfittava il centro destra di Pippo Gianni quando portò al comune Francesco Rossitto, ne ha approfittato ora il centro destra di Nello Neri, che ha attinto proprio a questi voti. Secondo noi, Neri, ha vinto con i voti “contro” di Raiti e con i voti “contro” Gianni. Poi tutti gli altri, naturalmente. Nessuno è autorizzato a na-scondere, non sarebbe onesto farlo, che per Neri hanno votato molti uomini (non semplici cittadi-

ni) di sinistra e di centro. Il nuovo sindaco, a suo merito esclusivo, ha saputo ben capire il fenome-no, interpretarlo e farlo diventare funzionale alla sua causa. E non era da tutti fare questo. La cosa che dovrebbe scandalizzare, è come mai gli inte-ressati non abbiano mai intuito che loro ormai per i lentinesi sono bruciati al punto da diventare “uomini contro”. Questi personaggi illustri della politica farebbero bene a prendere atto che se vorranno continuare a transitare politicamente sul territorio leontino dovranno riappacificarsi con il popolo che li rigetta, rinunciando agli abbracci degli amici interessati che vedono interessata-mente certezze inutili di vittorie mai concepite e che non possono nascere. Dovranno, se vorranno farlo, avere l’umiltà di ammettere di avere sba-gliato tutto e non ricercare le colpe di altri senza responsabilità. Non è vero che i lentinesi non

perdonano. Proprio il sindaco Neri, andando via dal consiglio comunale di Lentini nel 1981, pen-sava che mai sarebbe stato perdonato della “colpa” di aspirare al presidenzialismo che Almi-rante propugnava per primo da buon… fascista. Ventitrè anni addietro, quando il consigliere co-munale del MSI, Nello Neri, interveniva nell’au-la gremita di comunisti, di socialisti e democri-stiani, incassava dissenso e rimostranze. Era il suo linguaggio “troppo di destra” si diceva, che non andava giù ai rappresentanti del popolo leon-tino. Poi è stato perdonato e votato proprio per quel linguaggio che nessuno ricordava più. Raiti e Gianni, hanno da imparare dai lentinesi, ma, devono anche far dimenticare. Renato Marino, invece, qualcosa deve tenere nel suo archivio, perché, se ha perso di brutto, la colpa non può essere solo degli altri.

Se Nello Neri ha vinto, chi ha perso a Lentini?

Voto strano dei lentinesi che non perdonano alcuni politici locali

Forza Italia ringrazia e il centro sinistra incassa. Forza Italia nei manifesti di ringraziamento spun-tati venerdì ha fatto sapere a tutti che, in provincia di Siracusa, si votava per le amministrative in tre comuni e in tutti s’è registrata la vittoria del centro destra. A Si-racusa, Titti Bufardeci; a Lentini, Nello Neri; a Portopalo, Ferdi-nando Cammisuli. In pratica un sindaco è andato a Forza Italia e due ad AN. La vittoria del centro destra, almeno in due casi, do-vrebbe bruciare al centro sinistra. A Siracusa poteva vincere se si fosse mostrata unità attorno ad una sola cosa e a Lentini esatta-mente la stessa cosa. Il professor

Nino Consiglio dovrà rivedere, alla luce dei fatti, alcune imposta-zioni mentali che dovranno coin-volgere tutti coloro che con lui decidono sui destini del centro sinistra siracusano. Diceva Consi-glio: <<Bufardeci non ha fatto niente come sindaco uscente e gli elettori lo puniranno.>> Non è stato così. Altro detto amaro del professore: <<De Benedictis ha già vinto perché non c’è storia per nessun altro>>. Non è stato giusto vaticinio neanche in questo caso. E’ stato poi aggiunto: <<A Lentini vinceremo con Marino perché al-tre candidature, specialmente diessine, non hanno senso>> Il professore anche in questo caso

ha sbagliato perché ha vinto Neri, che nessuno voleva far vincere, ma che ha avuto una mano da qualcuno della quercia e da qual-che Margherita indigesta. La sconfitta di Forza Italia era nell’a-ria, la debacle del centro destra doveva partire dalla provincia di Siracusa, dal luogo che ospita un forte centro di potere governativo d’emanazione berlusconiana. Do-veva, ma, quello che era nell’aria non riguardava Siracusa. Era solo un sentire l’aria romana. Così l’-argine di Berlusconi è stato raf-forzato dal genio pionieri di Titti Bufardeci, di Stefania Prestigia-como, di Uccio Bono, di Fabio Granata e di Pippo Gianni. Perché

tanti errori e tante sottovalutazio-ni? Perché il fiume del centro si-nistra non è riuscito a sfondare gli argini avversari, divenuti oltre-modo deboli? Se non ci fosse sta-to il successo di voto (anche alle Europee) ascrivibile al presidente della provincia di Siracusa, Bruno Marziano, il fiume del centro si-nistra non si sarebbe neanche no-tato passare dalle parti di Siracu-sa. Nino Consiglio, però, è sem-pre lì, seduto sulla sponda ad a-spettare che il cadavere del nemi-co gli passi davanti galleggiando. Chissà quanto dovrà aspettare, viene da chiedersi! Gregorio Valvo

Un fiume inarrestabile che si è fermato a Siracusa

Disamine e considerazioni post elettorali su sconfitte annunciate e vittorie scontate.

pag. 2 Sabato, 03 Luglio 2004

Testata iscritta al Registro Stampa

Tribunale di Siracusa n°7 del 27 aprile2004

Redazione Piazza Adda

Siracusa Tel. 0931 449410 - Fax 0931 446599

Editrice ParoleDigitali Via Basento, 14 96100 Siracusa

direttore Gregorio Valvo

direttore responsabile Anna Gloria Valvo

Grafica: Salvo Cultrera

Email [email protected]

[email protected]

Stampa Arti Grafiche Fratantonio

Pachino (SR)

Contrada Spalla di Melilli Autostrade: Uscita Sr Nord - Belvedere

Tel. 0931761474

Sempre in agguato il tagliatore di gomme d’auto della provincia, perché non smettono le sorprese delle ore 14 dei dipendenti del palazzo di via Malta che sono costretti a tornare a casa a piedi dopo il lavoro d’ufficio. Con punteruolo o con lama di coltello, le gomme di diversi impiegati dell’ammi-nistrazione provinciale di Siracusa vengono squar-ciate senza un’apparente motivazione. Nonostante il fatto sia venuto alla cronaca grazie un nostro precedente articolo, ancora non si ferma l’attentato-re misterioso che opera nei dintorni di via Malta, ad esclusivo danno dei dipendenti pubblici. Le ipotesi

si moltiplicano e tra queste viene immessa molta fantasia, oltre a qualche meschina, povera ed estre-ma ipotesi di indicibile realtà. La vicenda, che si porta avanti dall’inizio dell’anno e che ha fino ad ora toccato decine di lavoratori dell’ente Provincia, non ha ancora prodotto un riscontro investigativo. Lascia stupiti come su un caso così strano e certa-mente fastidioso, oltreché costoso, si debba regi-strare anche una scarsa collaborazione dei danneg-giati che non ha sicuramente aiutato le forze dell’-ordine, anche se l’ipotesi di un vero e proprio sma-liziato serial-taglier, che agendo a casaccio e senza

un vero motivo, metterebbe in difficoltà anche un emulo di mister Sherlock Holmes. Intanto nel palazzo dell’ente, dalle ore 13 in poi, si moltiplicano gli allonta-namenti dall’ufficio per sapere in anticipo se per caso quel dato giorno tocchi proprio al ragionie-re tal dei tali o alla tizia di turno provvedere a far riparare le ruote dell’auto, oppure telefonare a conoscenti per farsi accompagna-re casa, per non parlare delle dif-ficoltà che vengono create a colo-ro che abitano fuori dalla città capoluogo. Della vicenda, ovvia-mente, si tornerà a scrivere, spe-riamo per riferire della soluzione di questo mistero e dell’arresto del colpevole. Enrico Valvo

Siracusa - Piazza Adda, o piazza Aldo Moro che dir si voglia, attende che il Con-siglio di circoscrizione Neapolis torni a funzionare, anche se, a dire il vero, non ha mai brillato per iniziative o proposte rece-pite dagli abitanti del quartiere. Tra mille cose da realizzare, minime e sotto gli occhi di tutti (compresi quelli dei super pagati presidenti del quartiere), ci sarebbe quello della pulizia e della decenza mai registrata negli ultimi anni. Piazza Adda è tra le più sporche di Siracusa, eppure non mancano i cassonetti per i rifiuti, anzi sono troppo visibili e posti proprio per nascondere la vista a chi siede per ristorarsi. Il “ristoro” però giunge all’odor di spazzatura. Che dire poi dei motorini abbandonati che so-

stano per i muri della piazza senza trova-re definitiva collocazione, magari dal rottamaio. Il prossimo presidente del quartiere Neapolis, si spera sia pronto a recepire le istanze dei cittadini interessati al viver civile in questo centralissimo quartiere di Siracusa. Fino a ieri il presi-dente della circoscrizione Neapolis, ha solamente realizzato il niente per la col-lettività e forse qualcosa per se stesso. Ora la storia della presidenza come con-quista di una sistemazione personale o di gruppo deve finire, per lasciare posto ad una vera guida in grado di farsi rispettare dall’amministratore di turno chiamato a risolvere qualche problemino. Noi, que-sta è la dimostrazione, lo pungoleremo affinché gli oltre 2600 euro di stipendio mensili che riceverà siano guadagnati davvero e se non tutti almeno una parte.

Piazza Adda sempre sporca e abbandonata Ancora atti vandalici ai danni dei dipendenti

della Provincia

Le domande possono essere presentate a partire dal giorno di pubblicazione del decreto nella Gazzetta Ufficiale e fino al 15 novembre 2004. Beneficiari settore commercio sono: esercizi di vendita al dettaglio, all'ingrosso e centri di distribu-zione, attività di somministrazione di ali-menti e bevande, vendita per corrispon-denza e/o commercio elettronico, servizi complementari alla distribuzione, centri di assistenza tecnica, gestione di centri com-merciali, intermediari del commercio.Le spese ammissibili fanno riferimento a pro-gettazione, studi, oneri per consulenze, indagini geognostiche del suolo aziendale, immobili, opere murarie, infrastrutture, macchinari, impianti, attrezzature, arredi, mezzi mobili, software e brevet-ti.Beneficiari settore turismo sono: le imprese che esercitano attivita' di gestione di alberghi & motels, villaggi turistici,

residenze turistico-alberghiere, campeggi. Gli interventi finanziabili riguardano: pro-gettazione, studi, direzione lavori, oneri, consulenze qualità e ambientali, suolo aziendale, sue sistemazioni e indagini geognostiche, opere murarie e assimilate, infrastrutture specifiche aziendali, macchi-nari, impianti, attrezzature, arredi, mezzi mobili, software e brevetti. Ai fini di dif-fondere la conoscenza di questi strumenti di finanza agevolata il Centro Studi della Confesercenti e dell’Assoturismo Provin-ciale di Siracusa hanno creato lo sportello “488 Confesercenti”. Lo sportello che sarà attivo fino alla chiusura dei bandi fornirà assistenza tecnica ai propri asso-ciati che intendono usufruire delle suddet-te agevolazioni nazionali per la realizza-zione dei loro progetti imprenditoriali chiamando o faxando il numero 0931 22001

>>> continua dalla prima

Legge 488/92

Tra i sei neo-consiglieri comunali del-l’UDC, spicca il nome di Peppe Leone. Eletto con 602 voti è in coda a Sorbello e Mangiafico. Un successo chiaro e “aspettato”. Nei primi quattro anni di sindacatura Bufardeci, Leone, sotto le insegne DC, era rimasto all’opposizione volutamente e senza nulla a pretendere dai banchi-sirena della maggioranza. Oggi Leone viene eletto nella maggio-ranza che ha sostenuto la rielezione di Titti Bufardeci e già si parla di lui come

un probabile assessore, o un possibile presidente del Consiglio comunale al posto dell’uscente Mauro Basile. Lo abbiamo incontrato tra i tavolini del “bar Splendor” in piazza Adda e non ci siamo lasciati scappare l’occasione di chieder-gli “Cosa vorrà fare da grande?” La ri-sposta… si è fatta attendere: Vorrei essere utile a qualche progetto politico proteso alla crescita sociale di Siracusa. E’ una cosa che dicono tutti coloro che

Lavorare per l’UDC e la città

Un caffé e quattro chiacchiere con Peppe Leone per capire i possibili nuovi scenari a palazzo Vermexio sono in politica, gli abbiamo fatto notare. Ma io voglio veramente essere utile alla città come prota-gonista e non come semplice spettatore di questo film già visto e rivisto sugli schermi siracusani. Come si trova ad essere tra gli amici dell’on. Pippo Gian-ni? A dire il vero anche il segretario provinciale dell’UDC pensava che la mia candidatura potesse essere come un servizio da prestare alla lista dello scudo crociato, ora che il risultato è venuto fuori in maniera consistente, credo che lo stesso Gianni dovrà riconsiderare l’opinione su di me come eletto e non come semplice candidato. Vuole essere più chiaro per coloro che non fanno politica attiva? Credo di dovere esternare il mio pensiero di vita che mi ha sempre spinto a rispettare coloro che mi offrono rispet-to. Vuole dire che nella cosiddetta nuova DC lei non era ri-spettato?

Non voglio essere cattivo, ma, come non dire che nel-l’UDC si gioca in serie A, mentre, con Foti, Nicita e Bran-cati è stato come essere nella panchina di una squadra di C1 che stava per retrocedere. Si dice che l’UDC abbia una sua costola nella lista “K” di Nunzio Cappadona? Certo non si può smentire quello che è chiaro e sotto gli occhi di tutti, io stesso, ad esempio, sono stato combattuto nella scelta che mi si presentava come candidato dell’area di centro, infatti, l’accettazione di essere nella lista UDC è stata sollecitata proprio dal mio amico Nunzio Cappado-na. Non ci vuole proprio dire, quindi, se sarà tra gli assessori di Bufardeci? Non mi faccia dire cose che spettano agli organi decisio-nali del partito, chiamati ad analizzare, sotto ogni profilo, fatti, cose e persone; io insisto nel concetto di voler lavo-rare per la mia città, senza clamore, se mi sarà possibile.

pag. 3 Sabato, 03 Luglio 2004

Informazione pubblicitaria

La sicurezza di bloccare la trasmissione di malattie importanti comincia spesso nella sala del nostro barbiere di fiducia.

SOLO IL RASOIO USA E GETTA “SHAVE ONE” E’ GARANZIA

Sono molti ormai ad accorgersi che non sempre è igienico andare dal barbiere che non cura l’igiene fino in fondo nell’interesse dei propri clienti. La trasmissione di malattie importanti attraverso gli attrezzi da lavoro utilizzati dall’amico barbiere è sempre in agguato. Ad esempio la temutissima trasmissione dell’-Aids e dell’epatite c-d-e; quella del-la meno temuta ma pur sempre importante come l’erpes, l’acne e tanti funghi della pelle, dovrebbe

indurre a riflessione quanti vogliono salvaguardare la propria inte-grità fisica, proprio partendo da piccole richieste da avanzare a coloro che ci offrono i loro servizi estetici spesso trascurandone alcuni particolari di natura igienica. Spesso non ci rendiamo con-to di aver subito la trasmissione di virus sol perché il tempo d’in-cubazione non ci permette di risalire immediatamente e con preci-sione al luogo e alla attività che ci ha visti obiettivo del danno. Nella tabella riportata, si potranno ricavare proprio questi tempi d’incubazione e forse ci aiuteranno ad innescare dentro noi le giu-ste riflessioni per salvaguardare la salute del nostro corpo. Dal

barbiere bisognerà pretendere da oggi che la lama del rasoio uti-lizzata sia veramente nuova e usata solo per noi. Spesso l’azione che vediamo non corrisponde alla verità. Spesso le lame vengono rimesse in circolo dopo un rudimentale e improprio trattamento di “inutile rige-nerazione”. Infatti, è risaputo che solo le lame mono uso possono garantire la non trasmissione dei virus. Pur-troppo, la certezza della lama usata una sola vola non potrà mai esistere, anche in presenza di un costa minimo della stessa. La soluzione è venuta dalla SHAVE ONE che ha brevettato un addirittura rasoio uso e getta che finisce la sua funzione proprio con il suo primo uso. Il suo costo aggiuntivo è di circa 50 centesimi, rispetto ad una rasa-tura tradizionale e insicura. A pensarci bene potrebbe essere pro-prio quel mezzo euro in più a garantirci la salvaguardia della no-stra integrità e la nostra salute. Ecco perché al barbiere si deve chiedere l’utilizzo del rasoio mono uso SHAVE ONE, e se si vuole anche i prodotti igienici della stessa casa che garantisce il blocco della trasmissione dei virus.

Come ha vissuto l'ultima candidatura di suo ma-rito? I sentimenti più frequenti sono stati l’eccitazione e l’ansia E' consapevole del potere che gestisce suo mari-to? Non sempre, a casa mi trovo accanto l’uomo che conosco da 25 anni. E’, però, piacevole qualche volta avvertire l’importanza del suo lavoro, quando riesce ad affrontare e risolvere grandi questioni Cos'è la politica per lei? La progettazione e la gestione delle grandi e delle piccole cose che interessa noi tutti e tutti i giorni. Fare politica è entusiasmante anche per-ché, lo vedo in Bruno, il politico responsabile ha la consapevolezza di lavorare innanzitutto per le sorti di una intera collettività, ai vari livelli. Prova rammarico per non aver avuto figli e per-ché non ne ha adottati? Non provo nessun rammarico e non ho mai pen-sato di adottarne. Tra qualche giorno festeggerete il vostro 25° anno di matrimonio. Certamente un bel traguar-do. Cosa farete di speciale per festeggiarlo? L’11 luglio c’è l’edizione 2004 del Premio ”Vittoriani, andrò con mio marito. Non siamo per festeggiare le ricorrenze. Magari faremo qualcosa in data diversa. E’ gelosa di suo marito? Non mi ha dato mai motivo di essere gelosa. Qual'è il difetto che tollera in suo marito? La troppa voglia di fare, perché è sempre proteso verso il lavoro quasi senza pause. Ciò provoca qualche disservizio familiare. Io tollero ciò an-

che perchè quando feci la scelta di sposarlo co-noscevo già il suo modo di appassionarsi e di impegnarsi. E suo marito di lei? La mia pignoleria Che cosa le da maggiore soddisfazione? Un bel viaggio Il viaggio che ricorda con nostalgia? Anni fa, nei camping, da sola con mio marito. Ricordo in particolare un viaggio a Split in Yu-goslavia Adesso che si trova in pensione ed ha, quindi, più tempo libero, come trascorre le sue giornate. Cerco di fare le cose che mi erano difficili quan-do ero impegnata. Come dedicarmi a me stessa in palestra, fare passeggiate, nella bella stagione andare al mare, incontrare gli amici, le letture Qual 'è l'ultimo regalo che si è concessa? Un bel vestito, nulla di eccezionale Qual'è l'ultimo film che ha visto? “Ricordati di me” con Castellitto e la Cruz Il libri che stanno sul suo comodino? Uno che dovrei cominciare a leggere è di Rosa Maria Cutrufelli, “La donna che visse per un sogno”

Rosalba Di Geronimo, moglie del presidente della Provincia Regionale Bruno Marziano

Dice di lui: “mio marito il presidente, un lavoratore della politica”

Siamo andati a trovare una signora, moglie della politica e delle istituzioni. Il presidente della provincia di Siracusa Bruno Marziano non è certo uno che può permettersi di stare in casa oltre la domenica della festa comandata. Eppure la moglie è sempre in casa ad aspettare. Rosalba Di Geronimo è una donna che vive la sua semplicità godendo in punta di piedi del potere

del noto suo consorte. Ne segue, da 25 anni, l’ascesa e il successo prima nel sindacato, poi in politica e nelle istituzioni. Se qualcuno le fa notare che è la moglie dell’uomo più votato della provincia di Siracusa, al massimo ri-sponde <<si lo so, ma per me è il Bruno di sempre.>> Ecco alcune domande girate alla signora Marziano.

Giovedì primo luglio alle 17,30 hanno detto “si!”, Rossana Laudicina e Andrea Corso. L’evento, tra i più attesi della Città di Siracusa, è stato celebrato nella cattedrale di piazza Duomo alla presenza di Vip e bella gente. In abito d’occasione Rossana, bellissima nel suo splendido abito bianco, non ha saputo nascondere l’emozione, come le lacrime di

circostanza hanno mostrato. Andrea, anch’egli e-mozionato, ha cercato di non farlo sapere. L’ing. Padre, Bruno Corso e la moglie, Maria Grazia, hanno declamato felicità per la scelta del figlio, mentre la signora Matilde Carullo, vedova Laudi-cina, ha pianto di felicità per la scelta della figlia Rossana. Felicità è stata augurata ai novelli sposi

da amici e parenti. In particolare sono giunti mes-saggi augurali da tutta la Confesercenti, che ha affidato all’ingegnere Andrea la presidenza dell’-Assoturismo provinciale. Per Andrea e Rossana, s’è levato un calice augurale anche nella redazione de “La Nota”, calici, ovviamente, tirati fuori dal direttore.

Rossana e Andrea Corso pronunciano il fatidico “Si”

La cerimonia si è svolta giovedì 1° Luglio nel Duomo di Siracusa. Gli sposi attorniati da una folla di Vip

Siracusa - Movimento all’Antonveneta di Siracu-sa (ex Banca di Credito Popolare). Dopo Irene Romano, dopo Salvatore Ponzio, siede nella pol-trona direzionale dell’Agenzia 1 di Corso gelone Costanza Messina, che si trasferisce in centro dall’agenzia di Ortigia. Salvatore Ponzio è un pezzo di storia del settore bancario che lascia per andare in pensione a soli 54 anni e dopo 32 anni di esperienza messa a disposizione della BCP. Molte le sirene che vorrebbero accaparrarsi l’e-sperienza del neo pensionato e pertanto non si esclude che si possa rivederlo nel giro del credito

o di qualcosa di simile. Non pochi dipendenti dell’Antonveneta, gruppo che ha acquisto la BCP di Siracusa, si dicono preoccupati per i troppi movimenti che depauperano le qualità e le spinte produttive volte a valorizzare la siracusanità. Ufficialmente, però, nulla si può eccepire perché la pensione non si nega a nessuno, specialmente se poco da fare rimane a coloro che a Siracusa avrebbero tanto da realizzare, a favore dei sira-cusani che necessitano delle necessarie creden-ziali per avere ingresso nel mondo della produtti-vità grazie al credito possibile.

Ancora scosse interne alla ex BCP di Siracusa

Ha visto le rappresenta-zione classi-che di que-st'anno? Si, ambedue. Mi è piaciuta di più Medea So che a suo marito piace cucinare e a lei? Si, ma le cose elaborate le fa lui. Qual è il piat-to che piace di più ad entram-bi? I tagliolini con le uova di ric-cio. Una cosa che le manca a-

desso. Penso di essere soddisfatta di quello che ho, quindi posso affermare che non mi manca nulla. Una cosa che la distingue dalle altre? Credo proprio la semplicità. Ha un sogno che le piacerebbe realizzare No.

Chi sono i suoi amici preferiti? Io e Bruno abbiamo tanti amici, ma non abbiamo mai fatto una selezione in quanto a preferenza. Ma tra questi ha un'amica a cui confidare le sue gioie e i suoi dispiaceri? Si. La mia amica Alessandra. Cosa si aspetta adesso dalla vita? Mi aspetto tanta tranquillità. Agata Furnò

pag. 4 Sabato, 03 Luglio 2004

Via A. Diaz, 8 tel. 3204744007 96015 Francofonte (SR) 3387580954

Servizi di Disinfestazione e Derattizzazione - Impresa di Pulizie Studi di promozione Pubblicitaria

Lavori Edili e Stradali - Arredo urbano Carpenteria in legno e in metallo

Il meglio dalla natura si trova da

Renato Frutta

a Lentini in Via Manzoni, 21

Orario continuato dalle 8°° alle 21°°

Consegne a domicilio anche chiamando il 3381899714

Un congresso internazionale sulla “qualità ambien-tale” si terrà nel prossimo autunno a Siracusa, alla presenza delle maggiori autorità chiamate a vigila-re sull’ambiente. Autorevoli presenze al convegno, come il nobel per la chimica Mario Molina, sono state annunciate dal presidente del Consorzio indu-striale per la protezione dell’ambiente. L’occasione dell’annuncio è stata l’inaugurazione a Melilli, di un “Totem” per la comunicazione diretta della qualità dell’ambiente. Prima iniziativa del genere in Sicilia, il “Totem” permetterà da ora al cittadino di Melilli, di avere uno strumento in più per cono-scere il tasso di inquinamento dell’aria che si re-spira sul territorio. Il “Totem per l’ambiente”, che è stato allocato all’ingresso del palazzo municipa-le, è un terminale, creato proprio dal CIPA, in gra-do di rendere più efficace ed affidabile la comuni-cazione tra Ente e cittadino, attraverso una serie di informazioni da far giungere ai residenti. Lo scopo principale che il CIPA si è prefissato è quello di adoperare il terminale fornendo informazioni ine-renti lo stato della qualità dell’aria. Anche il citta-dino melillese, da oggi, sfruttando la tecnologia di Internet, potrà sapere quello che il CIPA è in gra-do di sapere sulla qualità dell’aria e per giunta in tempo reale, grazie ad una interconnessione online tra l’apparato elettronico situato al comune di Me-lilli e la rete di rilevamento di cui fruisce il CIPA. I parametri presi in esame sono quelli dei livelli di anidride solforosa e del biossido di azoto, oltre all’ozono, le polveri e il benzene. Un livello di lettura semplificato sarà offerto all’utente che, tra-mite il “totem”, si collegherà per conoscere i dati ambientali rileva-ti ed elaborati fino a formare la semplificazione di una scala che va dal numero 1 al 10, dove l’uno corrisponderà al livello migliore e il dieci al livello peggiore. L’uten-te utilizzatore del “Totem” potrà accedere anche ad ulteriori notizie che l’amministrazione comunale intenderà rendere disponibili, ol-tre a “colmare alcune giuste esi-genze di natura psicologica - af-ferma il sindaco Pippo Sorbello - dal momento che spesso si avver-te nella cittadinanza il bisogno di conoscere alcuni dati relativi alla qualità dell’aria che si respira, specialmente in certi periodi o in alcune occasioni specifiche.” A presentare agli intervenuti il “protagonista”, è stato il prof. Giuseppe Zerbo, presidente del CIPA, soddisfazione hanno di-chiarato i direttori dei maggiori stabilimenti petroliferi della zona; il dott. Angelo Stoli, direttore dell’ARPA di Siracusa e il presi-dente dell’associazione industriale Ivan Lo Bello.

A Melilli un “Totem” per l’ambiente

Accolta la richiesta di finanziamento a favore del comune di Floridia da parte della Regione. E’ stato il Commissario delegato per l’emergenza rifiuti e la tutela delle acque della Sicilia, ad accogliere la richiesta di finanziamento avanzata lo scorso di-cembre dall’Amministrazione Comunale di Flori-dia. Si tratta di un progetto per realizzare un Centro Comunale di Raccolta dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata. Il Centro sorgerà nella zona artigianale di Floridia, poco fuori l’abitato e occu-perà un’area di circa 3000 metri quadri di proprietà comunale. Il progetto, redatto dall’ufficio tecnico comunale, diretto dall’ingegnere Concetto Lo Giu-dice, ha previsto la realizzazione di un ampio piaz-zale all’interno del quale verranno realizzate due tettoie, una destinata al ricovero degli automezzi e in parte all’imballaggio del materiale secco (carta, plastica, alluminio ecc.), mentre l’altra parte sarà disponibile alla protezione dei materiali marcesci-bili. E’ prevista anche la realizzazione di una zona ufficio e servizi. Secondo la prevista realizzazione il piazzale sarà recintato e lungo il suo perimetro

verrà lasciato uno spazio di circa un metro per albe-ri che formeranno uno schermo verde. La spesa complessiva prevista è di 941.000 euro a completo onere della Regione siciliana. La realizzazione del Centro comunale rifiuti di Floridia permetterà di raggiungere due obiettivi previsti dalla legge in materia di rifiuti (decreto Ronchi): potenziamento della raccolta differenziata e diminuzione dei rifiuti da conferire in discarica. Il materiale riciclabile conferito sarà temporaneamente stoccato negli ap-positi contenitori del centro di raccolta e in secondo tempo avviato a successive fasi del trattamento integrato dei rifiuti presso impianti autorizzati. La struttura recentemente finanziata sarà realizzata in non meno di quindici mesi di lavori. <<Queste sono le risposte che la cittadinanza si aspetta dall’ammi-nistrazione comunale - hanno dichiarato congiunta-mente il sindaco Antonino Rudilosso e l’assessore all’ecologia Tina Modica - mentre la soddisfazione di chi si trova ad operare per la collettività è quella di sapere che altre opere saranno poste in essere a favore della collettività oltre che dell’ambiente.>>

A Floridia parte il progetto per la raccolta differenziata

Appare uno stagno la politica Augustana. Non da Oggi ma da sempre i problemi si sono sommati ad altri senza trovare soluzione. L’elezione del sindaco Massimo Carruba aveva acceso per qual-che giorno il lumicino della speranza. Per qual-che giorno solamente. Ora anche i suoi alleati della prima ora prendono da lui le distanze. Co-me interpretare l’iniziativa riformista di centro portata avanti da due consiglieri comunali di Augusta, Fabrizio Blandino e Francesco Falco? Se, come dicono, stavano con il sindaco e stanno ancora con Carruba perché lo hanno lasciato per formare una proposta nuova e riformista? Insom-ma, il sindaco Carruba è un professionista che

meriterebbe più fortuna politica di quella che oggi possiede. Il buon avvocato Carruba dovreb-be riflettere sul come viene ogni giorno svalutato proprio dai suoi alleati di sempre, che tutto vo-gliono da lui meno che stia bene in salute… poli-tica. Io non sono un suo sostenitore, ma, non mi piacciono neanche coloro che dicendo di volerlo rafforzare, in pratica vorrebbero, se non lo fanno già, condizionarlo. Bisognerà aspettare le prossi-me regionali o cosa, signor sindaco, per vedere suoi atteggiamenti fermi e decisi? Complimenti per la formula provinciale e l’eleganza del vostro settimanale

Lettore di Augusta “politicamente interessato”

Da Augusta ha scritto a [email protected] un cittadino “politicamente inte-ressato” che esprime sue opinioni che giriamo al sindaco Massimo Carruba.

Un sindaco a rischio di… condizionatori?

Si litiga in Tv, su Vi-deo Trian-golo, per capire di chi è la colpa del voto a “sorpresa” r i c e v u t o dal sindaco Neri. Re-nato Mari-no, accusa

gli apparentati di aver fatto non solo desistenza, ma, resistenza alla sua candidatura. Secondo Mari-no al turno di ballottaggio non hanno prodotto ef-fetto gli apparentamenti, se non per dare ad alcuni partiti della coalizione qualche consigliere in più. <<Non sono andati al mare - accusa Renato marino - hanno addirittura fatto votare per il mio avversa-rio dell’opposto schieramento di centro destra>>. Non sospetti, ma certezze e addirittura i nomi. Uno

degli accusati, Enzo Pupillo, dirigente nazionale della Margherita e leader locale, ha risposto a tono e minimizzando sulle affermazioni di Marino. <<Si comprende l’amarezza del candidato perdente e sono certo che tra qualche giorno, dopo le dovute riflessioni politiche, tutto sarà chiarito e le polemi-che accantonate per dare spazio ai futuri progetti del centro sinistra.>> Insomma, si sarebbe trattato di <<atteggiamenti puerili>>. Ma, non la pensano allo stesso modo i DS e l’Udeur. Non solamente a Lentini, ma anche a Siracusa gli effetti della pole-mica si dovrebbero far sentire tra non molto con <<attacchi al potere detenuto dal partito dell’on. Piscitello>>. Qualcuno vedrebbe a rischio la poltro-na del presidente dell’APT Sebastiano Butera, altri pensano che possa saltare anche la sedia dello stes-so Pupillo, attuale presidente del Gal Leontinoi. Altri ancora, sostengono che smuovere le acque torbide più del dovuto non serve a nessuno e tanto meno a Bruno Marziano, che da questa vicenda avrebbe tratto spunti di riflessione, specialmente per sapere della effettiva qualità e della quantità dei suoi sponsor principali.

Marino: <<non per sfortuna la sconfitta>> A Lentini accende le polemiche il candidato del centro sinistra battuto da Neri

pag. 5 Sabato, 03 Luglio 2004

Possibili alleanze locali per Alleanza Nazionale dopo le elezioni europee e il successo della destra a Lentini

Il successo di Neri a Lentini rilancia AN nella zona Nord di Siracusa

L’ex deputato Puccio Forestiere sembrava fino a ieri escluso dai giochi provinciali, invece…

Per parlare d’Alleanza Nazionale ad Augusta si potrebbe cominciare con “c’era una volta”. Solo che ormai da tempo,il partito non vive più la sua favola. Gli anni di un solo circolo e quelli di una monolitica leadership, sono una foto sbiadita. Di quando si dettava legge nella federazione provin-ciale, si riusciva ad eleggere un proprio deputato e ad imporre candidati a sindaco di riferimento, restano solamente flebili ricordi. La fiaba ora si è trasformata in un noir, dove padri e figli cercano di eliminarsi a vicenda. Il parricidio sembrava essersi consumato definitivamente, quando Puccio Forestiere, ex deputato ed anima di destra del par-tito è stato messo sotto processo dai probiviri. Ma ci hanno pensato le recenti elezioni europee a dare uno scossone alla situazione. Successivamente l’elezione del deputato regionale di AN Nello Ne-ri a Lentini ha terremotato la Destra chiamata ora a fare i conti con una zona Nord diventata un vul-cano attivo. Quell’avvocato Forestiere, che sem-brava essere stato emarginato dalla stanza dei bot-toni, ritorna in gioco. Per Bono e “camerati” ridi-venta un problema da risolvere senza perdita di tempo. Serio, per giunta. In campagna elettorale ci

ha pensato Guido Lo Porto, vicepresidente dell’-Assemblea Siciliana, ex segretario regionale e uomo di sostanza di AN nel Palermitano, a mani-festare pubblicamente il suo “affetto” per l’ex deputato di Augusta. Poi l’assessore regionale Fabio Granata, dopo le consultazioni, ha detto chiaramente che “Puccio va recuperato dentro il partito”, e anche tutto l’assetto nella zona nord andrà rivisto. La levata di scudi contro questo progetto di Gra-nata si è infranta sullo straordinario risultato lenti-nese di un altro uomo di destra che era stato emar-ginato, anch’egli s’è preso la sua bella rivincita con gli elettori, a dispetto delle nomenklature. Forestiere è pienamente consapevole che, ora, nella Federazione di Siracusa si aprirà la stagione dei lunghi coltelli. E lo dice chiaramente asseren-do: “Si è rotto l’asse che soffocava il partito per-ché ora i giochi si sono sparigliati e si rimettono in movimento le dinamiche dialettiche di alleanza nazionale “ Questo significa che ci sarà un asse Forestiere-Neri teso a rimettere in discussione la federazione provinciale?

“Sono interessato ad un’intesa con Neri e con Granata, che sulla sua pelle ha capito, sia pure tardivamente, con chi aveva a che fare”. Un triumvirato, quindi, ma per fare cosa? “Per lavorare al riassetto del partito. Neri, che non è un tesserato di AN, ha dimostrato che un diri-gente di destra deve lavorare anche attraverso accordi trasversali”. Che significa? “Che, in certi momenti, i trasversalismi sono op-portuni. Il partito ha sperimentato con successo, in Sicilia come nel Centro-Nord, accordi con forma-zioni che pescano anche a sinistra”. A sinistra? A quali partiti sta facendo questa a-pertura? “A nessun partito. Non penso a nessuna Udeur di turno. Me ne guarderei bene. Ho una storia e una dignità politica che vengono da lontano. Trasver-salismo non significa trasformismo, ma attenzione anche a nuovi soggetti elettorali. Per esempio, come la lista che messo in piedi Neri”. Ma qui si sta prospettando qualcosa di diverso di un semplice riassetto interno di AN provinciale. “Certo, perché io e la mia corrente, La Destra, ci

presenteremo alle nazionali e alle regionali. Ci saremo comunque e in ogni caso. Abbiamo già aperto una sede ad Avola, ed altre ne seguiranno”. Per correre in elezioni così impegnative occorre cercare voti anche fuori dalla propria area. Non è più logico che il primo passo per aggregare con-senso elettorale sia quello di recuperare i voti di casa? Penso agli altri due circoli di Augusta: riallacciare un dialogo con loro non è un passag-gio obbligato? “Sono circoli costruiti in laboratorio per indebolir-mi, utilizzando personaggi che sono politicamente delle mezze figure. Sono eterodiretti, e perciò una riunificazione politica di AN ad Augusta non può che passare da una ricomposizione del quadro provinciale. Parlare con loro non ha senso: biso-gna parlare con i loro registi di fuori città”. Ma, anche “La Destra” avrà i suoi riferimenti dentro il partito, o è una corrente scollegata da tutti? “Siamo nella corrente di Nuova Alleanza, quella di cui fanno parte i ministri Matteoli e Urso, il senatore Nania e l’onorevole Lo Porto”. Massimo Ciccarello

Il partito ha registrato un grande successo, dicono i DS. Eppure lei, che lo ha rappresentato per tanti anni al Comune, ha subito una penalizzazione popolare. Perché? Ci sono almeno tre fattori da esaminare: 1) il grado di apprezzamento per la persona (ovviamente mi riferisco all’ambito politico); 2) il modo in cui ogni candidato va a cercare i voti; 3) il giudizio politico per quello che il candidato ha rappresenta-to. Sul primo fattore ho poco da dire: si vede che ho perso un po’ di appeal. Sul secondo punto dico che non mi sono ancora abituata (e forse non lo farò mai) a cercare voti con l’aggressività, la scientifi-cità, la caparbietà ed il dispendio di mezzi con cui si fa di questi tempi: in altre parole il mio modo di chiedere il voto - quasi chiedendo scusa per il di-sturbo - è obsoleto; sul terzo punto ci sarebbe mol-to da dire. Non possiamo provare a dire il “molto” in poche battute? Proviamo. Non si può negare che l’argomento di cui più si è parlato in questa campagna elettorale è stato quello riguardante Raiti e le sue Giunte. I candidati sindaci, assessori e consiglieri del cen-trodestra lo hanno fatto a ragion veduta, quelli del centrosinistra lo hanno subito. Non si sono accorti, questi ultimi, che i primi sfilavano loro di mano l’argomento più forte per loro: quello del fallimen-to del centrodestra (non di Rossitto, ma di tutto il centrodestra) quando ha avuto l’opportunità di governare. Quello che mi ha stupito non è stata

l’incapacità di ribaltare gli argomenti imposti da Neri e D’Amico, ma la presa di distanze, da parte di tutti i concorrenti di centrosinistra da un’espe-rienza amministrativa durata due legislature nel corso delle quali tutti avevano partecipato. Mi van-to di essere forse l’unica a non avere rinnegato niente. E per questo ho pagato un doppio prezzo: da un lato mi ha punita un elettorato fortemente e da più parti sollecitato contro il fantasma di Raiti e delle sue Giunte, dall’altro lato mi hanno punita quelli, diciamo così, della mia parte, per i quali risultavo “ingombrante”. Nella competizione inter-na, poi, si può immaginare quanto può risultare vantaggioso isolare qualcuno. Lei conferma una mia idea: da ben due tornate amministrative il voto a Lentini si registra “contro” e non “a favore di qualcuno”. Si può parlare di una città che si sente tradita dai rap-presentanti dell’ex Piazza Rossa? Francamente mi pare di no. I cosiddetti rappresen-tanti dell’ex piazza rossa sono i DS, Rifondazione Comunista e i partiti che fanno riferimento all’ex PSI. Non mi pare che questi partiti abbiano subito flessioni, anzi, direi il contrario. Ripeto che le campagne elettorali sono anche e soprattutto batta-glie dialettiche in cui l’abilità dei contendenti ha un grande peso. Il voto ha risentito anche dal di-verso grado di abilità dei contendenti. E tuttavia bisogna riconoscere che il voto a favore di Neri è stato determinato anche da altri fattori che, per restare alla sua terminologia, possono dirsi “a fa-vore suo” e non “contro qualcun altro”.

Si dice che anche molti elettori DS abbiano votato per Neri. Non mi occupo di questo tipo di ricerche. Ma se fosse vero, lei ritiene che andrebbero con-dannati? A me non piace sentire dire “gli elettori non hanno capito”, si immagini se posso pensare a condanna-re qualcuno. E se non si trattasse di semplici elettori, ma di candidati e dirigenti? Se le cose fossero andate così, ci si dovrebbe chie-dere “perché è accaduto?” e non “quale condanna dare?”. Se candidati (al plurale) e dirigenti (al plu-rale) avessero fatto scelte così clamorose vorrebbe dire che il coinvolgimento, il consenso, la discus-sione interna sarebbe stata largamente insufficien-te. E secondo lei è così? Ripeto che non so se ciò di cui parliamo si è verifi-cato davvero ed, eventualmente, in che misura si è verificato. Perciò il mio è stato solo un discorso accademico. Il centrosinistra, con le sue divisioni e le sue con-traddizioni, può ancora sperare a Lentini? Certamente si. Se è vero che Neri ha raggiunto il 60% del consenso elettorale grazie anche ai voti di molti elettori del centrosinistra (lo ha sostenuto anche Renato Marino in una intervista rilasciata recentemente a Videotriangolo), vuol dire che essi rappresentano circa la metà della popolazione. Prima o dopo faranno capire agli attuali dirigenti che bisogna ricercare l’unità anche rinunciando a

qualche ambizione personale o di partito. Oppure li manderanno a casa. Anche con il voto di prote-sta. Quando parla di “volontariato” cosa intende di-re? Non vuole fare più politica? Voglio dire che ho fatto sempre politica con lo spirito di volontariato. Ed anche che molti ammi-revoli cittadini danno contributi enormi alla loro città pur non avendo mai messo un piede nel Mu-nicipio o in una sede di partito. Ricordo sempre le bellissime parole di John Kennedy “Il buon cittadi-no non deve chiedersi cosa può ricevere dal suo Paese, ma ciò che può fare per il suo Paese”. Sem-brerà un po’ retorico, ma a me piace. E penso che anche da semplice cittadina ci sarà sempre qualco-sa che potrò e dovrò fare per la mia città. Se in futuro potrò e dovrò farlo di nuovo in un ruolo politico, certo non mi tirerò indietro. Quindi, non un addio, ma un arrivederci? Un addio no di certo, ma neanche un arrivederci, che è quasi un appuntamento. Diciamo un “Ciao”. Ma sempre di un commiato si tratta. E allora le chiedo: c’è qualcosa di “suo” che da amministratore ha lasciato a questa città? Mi piace ricordare la mia prima grande, impegna-tiva iniziativa: la ricerca sul nostro territorio delle possibili ragioni dell’altissimo numero di casi di tumore e leucemie. L’ultima, guarda caso, è stata la battaglia, vinta, per la collocazione delle anten-ne della telefonia mobile (probabili produttrici di radiazioni dannose alla salute) fuori dalla città. Ne sono orgogliosa. Gregorio Valvo

A Lentini tra le “vittime” illustri del 13 giugno (campagna elettora-le per il rinnovo del consiglio comunale) è stata registrata anche Lidia Costanzo. Come dire un pezzo di storia della sinistra leon-tina e unica donna comunista e post comunista ad avere ammini-strato lungamente e altrettanto lungamente trattato i fatti della politica locale. Nessuno si aspettava una uscita di scena di Lidia La Rossa (oltre al colore politico il rosso riporta ai suoi capelli) che, comunque e in ogni caso, lascia un vuoto nell’aula delle a-

dunanze del consesso civico. La Costanzo è stata braccio destro e forse, per certi aspetti, anche mente di quel sindaco diessino (Turi Raiti) tanto amato e tanto odiato dai lentinesi, fino a dar spunto a slogan elettorali in grado d’indebolire il candidato sin-daco, Renato Marino, suo alleato. Una recente lettera aperta di “ringraziamento” ci ha fatto capire che Lidia Costanzo non accet-ta di andarsene in silenzio. Ecco il perché dell’intervista che le abbiamo proposto.

Lidia la Rossa esce di scena come una politica di razza

Siracusa - Le associazioni antiracket ed antiusura d’Italia, si sono dati appuntamento a Siracusa, per una tre giorni in stretto contatto con le istituzioni nazionali. La convention si è tenuta presso il Collegio del Ritiro, nel centro storico di Ortigia. A promuovere l’incontro è stata la Commissione Nazionale Antimafia, sotto la guida del suo presidente, Roberto Centaro. Con questo incontro, Stato e mondo dell’-associazionismo, si sono confrontati per fare il punto della situazione sul fenomeno criminale e allo stesso tempo capire ove possono esserci lacune di natura legislativa. Hanno partecipato i massimi rappresentanti della Federazione Antiracket Italia( FAI ) con in testa Tano Grasso, le associazioni dei commercianti ed i rappresentanti delle forze dell’ordine e del governo. La Commissione Nazionale Antimafia ha presentato un dossier che riporta i risultati del monitoraggio del fenomeno dell’usura in Italia. Una relazione che riporta dati statistici, che però sono fermi al 2002. I dati riportati per questo fenomeno, che riguardano la provincia di Siracusa, sono sconfortan-ti. Dal 1998 al 2002, c’è stato un decremento della scoperta dei reati di usura, con un tasso che passa dal 74% al 65%. In pratica su 15 istanze presentate ai sensi della legge 44 del 99, per il risarcimento da parte dello stato alle vittime di usura che denunciano i propri aguz-zini, ne sono state accolte solo 4. Un dato allarmante, che certamente mette in evidenza lungaggini burocratiche da parte dello Stato nel-l’espletamento di queste pratiche. L’argomento principe, giovedì mattina, alla conferenza stampa che la FAI, ha tenuto presso un noto locale di Ortigia. Una sorta di contraltare alla manifestazione dell’Antimafia. Nel corso dell’incontro Tano Grasso e gli altri, hanno diffu-so un documento forte nei contenuti, teso a sconfessare la genuinità della manifestazione del Collegio del Ritiro. Si contestano le lungag-gini burocratiche, legate al risarcimento dei danni, per le vittime del racket o dell’usura, che hanno avuto il coraggio di denunciare e fare processare i propri aguzzini. A testimonianza di ciò, è intervenuto il presidente delle associazioni antiracket della provincia di Siracusa, Bruno Piazzese. L’assemblea voluta dalla Commissione del presidente Centaro è stata definita dallo stesso, il punto di svolta nella lotta che lo Stato fa alla mafia in collaborazione con le vittime che le associazioni antiracket rappresentano.

Antiracket: le polemiche della “tre giorni” Si è dibattuto e polemizzato a lungo sul tema della lotta all’usura

GIOVANNI

Computers ed accessori Arredamenti ufficio

Fotocopiatori

LENTINI: Via Termini n.12

Tel. 095/7838637 - Fax 095/7838957

Fornito PUNTO VENDITA da visitare ...scoprirti, finalmente

Rosachic modacapelli

Via Cristoforo Colombo, 9 - Lentini solo per appuntamento: 0957832634

WIN CHUN JU JUTSU SPINNING KARATE FIT BOX BODY

BUILDING BALLI CARAIBICI AEROBICA Palestra

Underground

Viale Santa Panagia,114 SIRACUSA - Tel.0931-492923 www.palestraunderground.it

Lentini - Carlentini - Francofonte pag. 6 Sabato, 03 Luglio 2004

Dicevamo il numero scorso della difficoltà di resta-re in GM che avrebbe incontrato l’assessore Fio-renzo Cimino di AN, a causa del mancato sostegno del proprio consigliere di riferimento Giuseppe Salvaggi. Diventato troppo debole, senza sostegno, è stato abbandonato anche dal sindaco Castania, costretto ad accettare l’indicazione sostitutiva del gioelliere Guglielmo Barresi. La decisione sarebbe stata già assunta e non si esclude che possa essere ufficializzata durante l’uscita del giornale. Decisio-ni d’estate, ma, che affondano le radici nel disagio di AN a Francofonte che nessun dirigente provin-ciale di questo partito è riuscito a sanare. Il sindaco non avrebbe accettato di avere in giunta il coordi-natore di FI, Carmelo Longo, e avrebbe aperto an-che aspettative dello stesso che solamente all’inter-no del partito del notaio Angelo Bellucci potrebbe-ro trovare soluzione. Se uno dei due consiglieri comunali di FI, Gaetano Spoto Puleo o Pino La Rocca si trovassero disposti al sacrificio accettando una possibile carica all’interno della giunta munici-pale, si creerebbe uno spazio istituzionale per Car-melo Longo e tutto rientrerebbe, con buona pace di tutta la coalizione e senza nessuna fibrillazione ulteriore. Ma difficilmente i consiglieri comunali di Forza Italia sarebbero disposti a lasciare l’aula con-siliare per un malfermo posto nel governo cittadi-no. Questo è il problema che Castania dovrebbe, e forse potrebbe risolvere. Anche la lista Arcobaleno aspetta di conoscere che fine farà la richiesta avan-zata da Giovanni Di Maiuta (Presidente del Consi-glio comunale) di avere in giunta un rappresentante della lista Arcobaleno. Vincenzo Blanco, infatti, aspetta ancora di poter trovare collocazione nella stanza dei bottoni in considerazione del mancato

obiettivo di consigliere comunale. Fiorenzo Cimi-no, ricorda, però, che essendo un dirigente provin-ciale di AN potrebbe creare problemi alla maggio-ranza di Castania, tirando fuori ufficialmente il suo partito. Però l’assessore dimissionato, quasi, non ha spiegato se gli altri dirigenti del suo partito corre-ranno il rischio di perdere l’unica rappresentanza in consiglio comunale che attualmente dissente da lui.

Francofonte - Arrivano le novità nella giunta Castania

Fiorenzo Cimino lascia, al suo posto entra Barresi

Un frutto solare che viene accostato alla bellezza delle fanciulle pronte a sfidarsi per conquistarsi un posto da miss. Il concorso di “Miss Mondo” e “ Ragazza Cioè”, che si terrà sabato sera nello splen-dido scenario dell’anfiteatro della villa comunale di Francofonte, entra nel circuito internazionale delle bellezze mondiali ed è sponsorizzato dal Consorzio per la tutela del Tarocco di Francofonte, che è ve-nuto alla luce proprio in questi giorni. Un accosta-mento, quello delle ragazze miss, all’arancia rossa che l’assessore alla cultura, Pina La Ferlita, ha defi-nito fisiologico.“Accostare la bellezza di una splen-dida ragazza che aspira a diventare Miss ad un frut-to, bello, solare e dolce come l’arancia - dice l’as-sessore La Ferlita - mi sembra proprio azzeccato. Facciamo questa esperienza per rilanciare il nostro prodotto e dare la possibilità a molte ragazze di Francofonte di uscire fuori dalle tradizioni di arre-tratezza e potere esprimere, invece, la loro voglia di socializzare, alla pari, con il mondo”. Una serata che già registra un notevole interesse da parte della

città, dei molti giovani che hanno deciso di non lasciare il loro paese di origine e che si aprono all’-esterno, ospitando in città quanti vorranno venire a confrontarsi con le ragazze locali. Alla manifesta-zione che, come abbiamo detto, gode del patrocinio del Comune e del consorzio ATF, guidato dal dot-tor Michelangelo Iachelli, si sono uniti anche im-prese private che ne garantiscono la sponsorizza-zione sotto il profilo economico e organizzativo. Tra i finanziatori della manifestazione c’è anche la banca Agricola Popolare di Ragusa, che insieme ad una scuola di ballo e diverse strutture nel campo dell’abbigliamento, faranno da supporto all’orga-nizzazione del Comune. Sulla passerella, esibiran-no la loro bellezza le ragazze comprese nell’età tra i 14 e i 25 anni. Il regolamento prevede che devono raggiungere l’altezza minima di un metro e sessan-ta centimetri. Oltre ad assegnare il passaporto per un posto tra le Miss, la serata sarà anche una vera festa per la città, sono, infatti, previste anche coreo-grafie con balli, sfilate di moda e intrattenimenti.

L'ultimo incidente verificatosi sabato sera, nel qua-le un giovane motociclista ha perso la vita in uno scontro frontale in pieno centro a Francofonte, ri-propone, ahimé con forza, il drammatico problema della guida senza casco. Chissà se questa giovane morte si sarebbe evitata con l'uso del casco. Ma è altrettanto amaro dover ammettere, come l'osser-vanza della norma che impone la guida con l'uso del casco sia disattesa anche da chi dovrebbe far rispettare proprio questa norma. Non sappiamo quanti sono i vigili urbani nel territorio di Lentini, Carlentini e Francofonte, ma sappiamo con certez-za, invece, che centinaia di ragazzini vanno girova-gando in questi giorni per le città con i capelli scol-piti e ben gellati, mostrando con orgoglio le loro chiome al vento. Allora ho fatto la prova a soffer-marmi al loro passaggio ed ho dovuto ammettere, con grande disappunto e preoccupazione, che nes-suno di loro portava il casco. Mi sono chiesta, per-ché dovrebbero osservare questa norma, se conti-nuano a passare attorno alla piazza di Carlentini, di Lentini o di Francofonte, dove si trova il coman-

do dei vigili urbani, è nessuno di questi pubblici ufficiali si prende la briga di fermarli e di multarli? Perchè invece, appena ci si sposta nella vicina Ca-tania, questo fenomeno scompare quasi del tutto? Qual è, allora mi chiedo, il messaggio subliminale che è passato fra i giovani lentinesi e carlentinesi o francofontesi? Forse che in questi posti, ai confini del mondo e della legalità, sempre più covi di epi-sodi di '' bullismo '' e di malandrini di quartiere, é tutto ammesso e che l'inosservanza di una norma non causa automaticamente, come avviene nei pae-

si ''normali'', l'appli-cazione di una san-zione. E allora verso quale tipo di società civile stiamo edu-cando le generazio-ni future? forse ver-so un nuovo Far West?

Romy Messina

Vale morire per non mettere il casco?

A Francofonte muore un ragazzo per la solita banalità

Carlentini - Un centro ascolto da salvare nel quartiere Santuzzi. Il parroco della chiesa Santa Tecla, don Paolo Pandolfo, non riesce ormai a tirare avanti e tra qualche giorno non potrà man-tenere aperto il suo centro ascolto, che accoglie e aiuta diverse persone indigenti e in difficoltà reali di sopravvivenza. Dovrebbero essere alme-no due gli enti principali a soccorrere il centro di contrada Santuzzi: Comune di Carlentini e la Provincia di Siracusa. Grazie al Centro ascolto è nata la casa accoglienza “Fratello”, annessa alla

parrocchia, che ospita e richiama tante persone, che vivono nel disagio, con problemi di ogni natura e spesso mentalmente labili e pronti a cedere. Persone che non potranno continuare ad avere assistenza medica e caritatevole se non interverrà qualche novità dell’ultimora. Il sinda-co Mario battaglia e il presidente della provincia Bruno Marziano, potrebbero mostrare il loro interesse per questo piccolo-grande problema, che nasce nel quartiere più popoloso e moderno di Carlentini.

A Santuzzi chiude il centro ascolto e la casa accoglienza di don Paolo

Carlentini - Per due anni (1999) di seguito il comune di Carlentini ha offerto ai bagnanti della propria zona balneare (san Leonardo sottano) che anticipa il territorio catanese di Vaccarizzo, un servizio di assistenti bagnanti. Come dire che i bagnanti avevano la sicurezza di andare in mare sotto gli occhi vigili di bagnini. Era stato il vice-sindaco di allora (sindaco era Giovanni Liuzzo) a volere che la legge sulla sicurezza nelle coste per i bagnanti venisse osservata. Il servizio era quasi a carico totale della Regione e al comune costò pochi spiccioli. Poi giunsero altri modi di vedere le cose e il servizio veniva a cessare definitiva-mente. Neanche il comune di Augusta aveva pensato di istituire quel servizio, ad esempio sull’affollata spiaggia di Agnone Bagni o zone limitrofe. Eppure di tanto in tanto qualche inci-dente viene a turbare le comunità delle zone bal-neari, frequentate da Carlentinesi e Lentinesi che versano cospicue tasse nelle casse di questi co-muni. Il bello è che la legge non è mai cambiata, è sempre lì, pronta ad essere utilizzata a favore dei bagnanti, ma, anche a favore di quei tanti

giovani che possiedono il brevetto e i titoli per fornire tutela della sicurezza nelle nostre spiag-ge. I Bagnini non dovrebbero esistere solo nei telefilms americani, dei quali, non dimentichia-molo, hanno fatto la fortuna, eppure è solo da quelle parti che salvano la gente che rischia di annegare. Da noi, al massimo, chi ha intenzione di farsi salvare deve fare il bagno nelle spiagge della provincia di Ragusa o più in là.

Alla foce del Simeto una zona a mare trascurata da anni

A Francofonte serata dedicata alle Miss

pag. 7 Sabato, 03 Luglio 2004

A Francofonte quest’anno si selezionano le Miss

Miss Italia 2003 Francesca Chillemi

Miss Italia nel Mondo 2003

Stefany Francesca Vatta

Le Miss in carica

Attrazione fatale fra le arance più buone e le donne più belle del mondo

Comune di Francofonte

Consorzio Arancia Tarocco di Francofonte

Sono invitate

tutte le ragazze Francofontesi in età compresa fra i 14 e i 25

anni a partecipare alla selezione per l’elezione di

Miss Arancia Rossa Francofonte. Il volto della vincitrice sarà utilizzato per la realizzare il

Marchio del Consorzio. La Manifestazione si terrà il giorno 3 Luglio alle ore 21

La manifestazione è inserita nel circuito nazionale per l’elezione

di “Miss Mondo” e “Ragazza Cioè”

Le iscrizioni sono gratuite e si potranno effettuare presso l’Ufficio Pubblica Istruzione di Francofonte sito in Via Marconi n. 3, entro il 30 Giugno 2004.