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E’accettabile un collaudo dell’ audioprotesista?

Valutazioni sui problemi inerenti il collaudo

Mirco Tedeschi audioprote1sista

Centro acustico Italiano RE

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Secondo la gazzetta ufficiale il medico prescrittore del presidio è tenuto a verificare la correttezza clinica e la rispondenza alla prescrizione, perciò la risposta al titolo della presente relazione

potrebbe essere fin d’ora : No il collaudo dell’audioprotesista non può essere accettabile per l’AUSL.

Il medico prescrittore rappresenta il garante dell’AUSL del servizio che la stessa paga al centro audioprotesico .

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Figure professionali che eseguono un tipo di collaudo

Audioprotesista Otorino o Audiologo Foniatra

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Il collaudo dell’audioprotesista

• Verifica del corretto funzionamento delle protesi ( orecchio elettronico, orecchio del audioprotesista )

• Resa protesica in campo libero con audiometria tonale e vocale

• Resa protesica “in –vivo”

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Resa protesica con orecchio elettronico in- vivo

vantaggi svantaggi

Valutazione sull’intera banda passante le chiocciole devono essere preparate perla sonda

Eseguibile anche in soggetti noncollaboranti

Non sempre eseguibile a causa delposizionamento della sonda nei confrontidel guscio degli endoaricolari

Test che non sostituisce l’audiometriavocale in C.L al fine di valutare lamodalità e quantità del guadagno

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Resa protesica con audiometria vocale in C.L

vantaggi svantaggi

Test completo al fine di valutarequantità e modalità del guadagno in tuttii soggetti collaboranti

Non viene esaminata tutta la bandapassante nel test tonale

Test che non richiede modifiche sullecondizioni di utilizzo delle protesi

Test soggettivo

I dati del test tonale anche seampiamente compensati dai test vocalisono limitati al livello di percezioneliminare

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Come si usa l’audiometria vocale in C.L in competizione con c.party

Premesso che si cercherà innanzi tutto di ottenere una percentuale di discriminazione più alta possibile, ad un range di segnale in ingresso più grande possibile, senza segnali in competizione.

Premesso che solo se si otterranno percentuali inferiori al 100% il test con competizione sarà utile per definire quantità e modalità di guadagno

Si procede come segue

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Come si usa l’audiometria vocale in C.L in competizione con c.party

Ricercare il livello di rapporto S.N che fa abbassare la discriminazione del 10%/20%

proporre le intensità da 60 a 90 dBa se la curva di discriminazione è in salita il

guadagno è aumentabile se la curva è in discesa il guadagno è troppo elevato se la curva è piatta o con leggero roll-over sugli 80

dBa il guadagno è corretto

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Alcuni casi clinici

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•Donna ; anni 77;

•Discriminazione vocale scarsa;

•Confronto fra diverse modalità di amplificazione:WDRC e WDRC tendente al lineare

•La modalità tendente al lineare con guadagno moderato sulle basse frequenze risulta la preferita

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•Uomo; 67 anni ;

•Perdita neurosensoriale sulle frequenze acute di grave entità;

•Applicazione di protesi open

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•Verifica della prestazione con test vocale in competizione S/N 0 dB

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•Donna ; 74 anni ;

•Perdita uditiva mista con componente trasmissiva da otosclerosi con inizio 40 anni fa , mai operata ne protesizzata.

•Approccio protesico con modalità non lineare e con crescita del guadagno lenta e diluita nel tempo

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•Donna ; 58 anni;

•Perdita neurosensoriale ad isole acustiche a sx e grave profonda a dx;

•Portatrice di protesi da 30 anni con amplificazione modalità lineare e super compressione in uscita.

•Campo dinamico ristretto intorno ai 750 Hz

•Grandi difficoltà nella sostituzione delle protesi

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•Alla fine si sceglie una modalità lineare (dsc) simile a quella precedente con possibilità del controllo dell’uscita max precisa ed estremamente settoriale.

•Le modalità WDRC provate fornivano maggiore profondità di campo ma assolutamente inefficienti a distanza ravvicinata.

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•Donna ; 86 anni ;

•Medio grave perdita uditiva neurosensoriale bilaterale più grave a destra.

•Portatrice di protesi destra da 10 anni , modalità non lineare WDRC.

•La figlia desidera che possa sentire meglio.

•La protesi scelta, dà subito buoni risultati, lo conferma anche la vocale in competizione

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La modalità e quantità del guadagno non è in funzione stretta dell’esame audiometrico liminare perciò un collaudo prestazionale da parte del medico prescrittore al giorno d’oggi è difficilmente eseguibile per i seguenti problemi:

•Strumentali

•Dispendio di tempo

•Protesi acustiche sempre più complesse ( era digitale ) e non controllabili al di fuori del centro audioprotesico.

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Conclusioni

Il medico prescrittore può essere aiutato da una resa protesica dell’audioprotesista che integra la propria valutazione unitamente ad alcune veloci domande all’utente finale :

• Conosce il funzionamento delle sue protesi acustiche ?

• porta con vantaggio le sue protesi acustiche ?

Se a queste domande l’utente risponde negativamente risulta indispensabile rimandarlo all’audioprotesista ed un eventuale confronto fra le varie figure coinvolte nell’applicazione protesica è di grande importanza.

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Conclusioni

L’audioprotesista ha comunque raggiunto un’autonomia professionale che si integra con le professionalità che partecipano all’adattamento protesico potendo fornire così il proprio contributo senza essere prevaricato e senza prevaricare le altrui competenze.

Non si tratta di accettare in toto il collaudo dell’audioprotesista ma di utilizzarlo come compendio e confronto alle valutazioni e prerogative del medico prescrittore.

L’audioprotesista non può assolutamente prescindere da una valutazione prestazionale dell’applicazione effettuata, è la base della sua professionalità , del buon esito applicativo per l’utente, del confronto con le altre professionalità.

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Grazie per l’attenzione