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AUDIOREVIEW n. 338 novembre 2012 59 D atemi pure dello snob, del caccoso o del rompiscatole; fate come vi pare: non ho dif- ficoltà ad ammettere le mie numerosis- sime fisime. Una di queste comporta un'accentuata diffidenza nei confronti dei prodotti entry level; per carità, non è una regola ferrea, ma molto (troppo?) spesso i cosiddetti entry level di un marchio di lusso hanno poco a che spartire con i prodotti più costosi della stessa ditta: gli inevitabili compromessi sulla qualità dei componenti e delle la- vorazioni per contenere i costi compor- tano altrettanto inevitabili conseguenze sulla qualità della riproduzione; e taccio per carità di patria dei deprecabili casi in cui l'entry level in questione è in realtà costruito da un terzo, più econo- mico produttore orientale. Non è ovviamente il caso dell'IT-85, il piccolo di casa VTL; piccolo si fa per di- re, ovviamente, ché parliamo comun- que di quasi 30 chili di amplificatore in- tegrato, diciamo pure che la definizio- ne di entry level per questo apparec- chio ha senso solo in relazione al resto del catalogo della ditta, ché parliamo comunque di un prodotto non certo economico in assoluto; quello che con- ta è che, pur con le limitazioni di un unico telaio per tutta la sezione di am- plificazione e una potenza non esorbi- tante - ma comunque più che sufficien- te per chiunque utilizzi dei diffusori di efficienza ragionevole -, l'IT-85 è co- struito con la stessa cura e la stessa mentalità senza compromessi dei lus- suosi VTL top di gamma, che notoria- mente ho scelto per il mio sistema per- sonale. A prima vista l'IT-85 assomiglia molto al finale stereofonico ST-85 con qualche manopola in più; in effetti il produttore sembra esserne consapevole e nella documentazione a corredo mette una certa enfasi nello spiegare che non si tratta di un finale con l'aggiunta di un potenziometro e un selettore di ingres- si, ma che al contrario comprende una sezione di preamplificazione completa, PROVE VTL IT-85 VTL IT-85 Amplificatore integrato a valvole Costruttore: VTL 4774 Murrieta Street Unit 10 - Chino, CA 91710 USA Distributore per l’Italia: AudioNatali Srl, Via A. Volta 14, 51016 Montecatini Terme (Pistoia) Prezzo: Euro 5.990,00 CARATTERISTICHE DICHIARATE DAL COSTRUTTORE Potenza: 60/80 watt 8/4 ohm. Valvole: 2x 12AU7, 2x 12AT7, 4x EL34. Classe di funzionamento: AB1. Ingressi: single- ended RCA. Sensibilità: linea in 180 mV, amp in 575mV. Impedenza di uscita: amp out 1,55 ohm, headphone out 16 ohm, preamp out 400 ohm. Sensibilità: line in 180 mV, amp in 575 mV. Consumo: riposo 200 W, piena potenza 600 W. Dimensioni (LxPxA): 40x28x17,75. Peso: 29,5 kg Il piccolo di casa VTL

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D atemi pure dello snob, delcaccoso o del rompiscatole;fate come vi pare: non ho dif-

ficoltà ad ammettere le mie numerosis-sime fisime. Una di queste comportaun'accentuata diffidenza nei confrontidei prodotti entry level; per carità, nonè una regola ferrea, ma molto (troppo?)spesso i cosiddetti entry level di unmarchio di lusso hanno poco a chespartire con i prodotti più costosi dellastessa ditta: gli inevitabili compromessisulla qualità dei componenti e delle la-vorazioni per contenere i costi compor-tano altrettanto inevitabili conseguenzesulla qualità della riproduzione; e taccioper carità di patria dei deprecabili casi

in cui l'entry level in questione è inrealtà costruito da un terzo, più econo-mico produttore orientale.Non è ovviamente il caso dell'IT-85, ilpiccolo di casa VTL; piccolo si fa per di-re, ovviamente, ché parliamo comun-que di quasi 30 chili di amplificatore in-tegrato, diciamo pure che la definizio-ne di entry level per questo apparec-chio ha senso solo in relazione al restodel catalogo della ditta, ché parliamocomunque di un prodotto non certoeconomico in assoluto; quello che con-ta è che, pur con le limitazioni di ununico telaio per tutta la sezione di am-plificazione e una potenza non esorbi-tante - ma comunque più che sufficien-

te per chiunque utilizzi dei diffusori diefficienza ragionevole -, l'IT-85 è co-struito con la stessa cura e la stessamentalità senza compromessi dei lus-suosi VTL top di gamma, che notoria-mente ho scelto per il mio sistema per-sonale.A prima vista l'IT-85 assomiglia molto alfinale stereofonico ST-85 con qualchemanopola in più; in effetti il produttoresembra esserne consapevole e nelladocumentazione a corredo mette unacerta enfasi nello spiegare che non sitratta di un finale con l'aggiunta di unpotenziometro e un selettore di ingres-si, ma che al contrario comprende unasezione di preamplificazione completa,

PROVEVTL IT-85

VTL IT-85Amplificatore integrato a valvole

Costruttore: VTL 4774 Murrieta StreetUnit 10 - Chino, CA 91710 USADistributore per l’Italia: AudioNatali Srl,Via A. Volta 14, 51016 Montecatini Terme(Pistoia)Prezzo: Euro 5.990,00

CARATTERISTICHE DICHIARATE DAL COSTRUTTORE

Potenza: 60/80 watt 8/4 ohm. Valvole: 2x12AU7, 2x 12AT7, 4x EL34. Classe difunzionamento: AB1. Ingressi: single-ended RCA. Sensibilità: linea in 180 mV,

amp in 575mV. Impedenza di uscita: ampout 1,55 ohm, headphone out 16 ohm,preamp out 400 ohm. Sensibilità: line in180 mV, amp in 575 mV. Consumo: riposo200 W, piena potenza 600 W. Dimensioni(LxPxA): 40x28x17,75. Peso: 29,5 kg

Il piccolo di casa VTL

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PROVE VTL IT-85

Amplificatore integrato a valvole VTL IT-85. Numero di matricola: 12279112

CARATTERISTICHE RILEVATE

Fattore di smorzamento su 8 ohm: 5,4 a 100 Hz; 5,6 a 1 kHz; 5,7 a 10 kHz

Caratteristica di carico limite(per THD 1%)

Caratteristica di carico limite(per THD 3%)

Spettro 0/20 kHz di un tono puro da 1 kHz(livello 10 watt su 8 ohm)

Risposte in frequenza in banda 10/200.000 Hz(potenze di prova 1, 10 e 28 watt su 8 ohm)

Andamenti distorsione/frequenza(potenze di prova 1, 10 e 28 watt su 8 ohm)

Risposte in frequenza rilevate su 2/4/8/16 ohm aparità di tensione applicata all'ingresso (livello di uscita pari ad 2,83 volt sul carico da 8 ohm)

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PROVEVTL IT-85

L’ integrato VTL dispone di unasingola presa di uscita, ma ab-

biamo comunque eseguito due mi-sure di CCL, una per THD 1%, l'altraper un valore del 3%. Con i valvolaridi questo tipo infatti, specie se po-co reazionati, la distorsione sui mo-duli più bassi raggiunge rapidamen-te valori non bassissimi ma poi con-tinua a salire gradualmente, gene-rando un suono comunque non fa-stidioso, per cui una migliore rap-presentazione della reale capacitàdinamica può essere fornita solo au-mentando la soglia ammessa per laTHD. La potenza erogata è un po'inferiore al dato nominale, ma adat-ta comunque al pilotaggio di alto-parlanti di media sensibilità, e l'in-tervallo di massimo trasferimentoenergetico si colloca tra i 5 ed i 4ohm, il che consente una certa li-bertà nella scelta dei sistemi di alto-parlanti. L'impedenza interna è piut-tosto alta (in media vale 1,4 ohm) etale da indurre piccole ondulazionidi risposta in presenza di grandi va-riazioni d'impedenza, ma è anchequasi perfettamente resistiva ed in-direttamente indicativa di un bassofattore di controreazione. Lo spettrodella distorsione a 10 watt è sostan-zialmente quello atteso, l'ordine do-minante è il terzo, seguito dal se-condo e con rapida attenuazionedelle armoniche più elevate. Rispet-to al livello di uscita la distorsione simantiene sempre molto moderata,per salire abbastanza rapidamentesolo in prossimità della potenza no-minale, ma saturando comunque inmodo piuttosto progressivo. Nonmale anche le curve distorsione/fre-quenza, che come sempre tendonoun po' a salire verso le alte, ma soloa potenze consistenti, e senza prati-camente segni di crisi in gammabassa. La bontà del trasformatore diuscita è confermata anche dalle mi-sure di risposta, che mostrano curveben piatte in banda audio, anche apiena potenza. Corretti i parametridi interfacciamento, più che suffi-ciente il rapporto S/N.

F. Montanucci

INGRESSO CDImpedenza: 31 kohm / 100 pF. Sensibi-lità: 160 mV per 35 W/8 ohm. Tensionedi rumore pesata "A" riportata all'in-gresso: terminato su 600 ohm, 7,6 µV.Rapporto segnale/rumore pesato "A":terminato su 600 ohm, 87,9 dB

Analisi tecnicaI nnegabile il fascino estetico di questo amplificatore integrato, non so-

lo per l’elegante livrea nera che lascia sbirciare le valvole, ma ancheper la presenza di un completo pre linea attivo con relativo telecoman-do. Violando il coperchio inferiore troviamo una grande scheda madrecon i componenti dello stadio di alimentazione, stadio linea e la relativaparte di amplificazione di potenza. Altre due schede sono poste a ridos-so dei pannelli che ospitano i controlli e le prese RCA.La componentistica è di assoluto pregio; partendo dall’alimentatore, iltrasformatore è praticamente perfetto nella realizzazione e di generosedimensioni. I condensatori di livellamento sono due Nippon Chemiconda 1.200 µF / 400 Vdc, collegati in serie, per un totale di 600 µF / 800Vdc; un valore elevato, come da tradizione VTL; altrettanto dicasi per latemperatura di lavoro (105°C), che denota molta attenzione per compo-nenti strategici ai fini dell’affidabilità. I condensatori di livellamento certi-ficati per 105°C garantiscono una durata nel tempo almeno doppia ri-spetto a quelli con temperatura di lavoro di 85°C. Ovviamente costanodi più. Il loro impiego è esteso anche alle parti relative a tensioni locali,per la sezione pre o la sezione di pilotaggio. Notevole l’uso intensivo deifamosi condensatori Wima MKP10, impiegati sia nella linea del segnalesia come bypass in alcuni stadi di alimentazione. A questo si aggiungonopregiati resistori Caddock (di colore nocciola nella foto a pag. 69). Sitratta di resistori costruiti a norme MIL e posti in punti critici come laconnessione della griglia g2 alla tensione di alimentazione, e in alcunesezioni di alimentazione (derivate da quella generale) che servono altristadi di amplificazione.Di ottimo livello qualitativo è anche il cablaggio, realizzato con grandecura e ridotto all’essenziale.Riguardo alla struttura circuitale, VTL è votata alla configurazione dellostadio di potenza a pentodo/tetrodo; in questo caso parliamo di un pu-sh-pull di EL34, collegate in configurazione a pentodo con una tensionedi alimentazione di circa 460 Vdc; la connessione della g2 (soppressore,pin 4) è derivata dall’alimentazione generale attraverso un resistore Cad-dock, con una tensione (in condizioni di riposo) poco sotto quel valore.Essendo quasi al limite delle specifiche della EL34, VTL le ha certamenteselezionate. La corrente di riposo è bassa, intorno ai 27-30 mA, e ciò ga-rantisce una lunga vita alle valvole finali. Il bias è regolabile mediantequattro trimmer e relativi test point, accessibili togliendo il coperchio su-periore. L’operazione è semplice, basta un tester e, soprattutto, cogni-zioni tecniche basilari.Come da tradizione VTL, il trasformatore d’uscita garantisce una rispostain frequenza di adeguata ampiezza ad ogni livello di potenza disponibileal carico; il secondario è singolo, altra caratteristica storica del marchio.È presente una controreazione globale il cui valore è tipicamente basso.Le altre valvole nello stadio di potenza sono due ECC81/12AT7 della JJ,per canale. La prima ECC81 ha una duplice funzione; una sezione è de-dicata all’uscita dello stadio linea (che impiega le ECC82) ed è configu-rata come cathode follower per avere una bassa impedenza (di fatto esi-ste un pre out); la seconda sezione serve per amplificare corposamenteil segnale in ingresso al circuito di potenza. La successiva ECC81 vieneimpiegata come phase splitter per pilotare il push-pull di uscita. L’impie-go della ECC81 è storico, dato che sin dagli inizi il buon David Manley lausò intensamente anche in prodotti di alta fascia (i famosi MB225).Nella sezione dedicata alla linea vengono impiegate, come già accenna-to, le ECC82 JJ; la scelta è quasi obbligata dato che questa valvola haun guadagno basso ed una bassa impedenza interna così risulta sempli-ce implementare un circuito ben suonante. Il potenziometro, motorizza-to per il controllo da telecomando, è un ottimo Alps RK27 dal caratteri-stico colore blu. La tensione di alimentazione di questo stadio è stabiliz-zata tramite un Fet di potenza, a garanzia di un ottimo rapporto segna-le/rumore, cui contribuisce anche l’alimentazione a corrente continuadei filamenti delle valvole, soluzione molto apprezzabile e non comune.Da notare gli zoccoli Noval per le valvole di segnale, di ottima fattura edorati. In sintesi, l'impressione suscitata da questo apparecchio è ottima,sia come implementazione che per qualità della componentistica impie-gata.

W. Gentilucci

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scita cuffia è collegata all'uscita dellasezione di preamplificazione); una le-vetta sul frontale permette di seleziona-re l'ascolto in cuffia e mettere in mutel'uscita per i diffusori.Una semplice occhiata all'interno ciconferma la qualità dei componenti uti-lizzati, se vogliamo della sostanza pre-sente in questo amplificatore: abbiamocondensatori Wima e Rel, le resistenzesono a film metallico con tolleranzadell'1%, il potenziometro è il classico Al-ps motorizzato da 27 mm, i trasformato-ri di uscita sono gli stessi utilizzati nelloST-85 e quello di alimentazione lo stes-so dei monofonici MB-125, ecc. ecc.Le sessioni di ascolto confermano leimpressioni estremamente positive: lapotenza e la dinamica disponibili nonsono una sorpresa solo perché già co-noscevo il finale ST-85, che a suo tem-po ho utilizzato in un Valzer delle testi-ne addirittura con una coppia di Quad2905 senza che si scomponesse mini-mamente; ovvio: con i miei vampiri (levoracissime Audiostatic) servirebbequalche watt in più, ma è appunto uncaso decisamente particolare; in ognicaso anche in una situazione limite co-me questa, una coppia di diffusori dal-l'efficienza deprimente, non si soffrepiù di tanto, andando di lana grossapotremmo dire che con Wagner o iKing Crimson si soffre un pochino, neipicchi dinamici si nota un pelo dischiacciamento, ma già con un'orche-stra mozartiana si può ascoltare a volu-

con una circuitazione del tutto simile aquella del preamplificatore TL-2.5, do-tata fra l'altro di un buffer di uscita e unguadagno sufficiente per pilotare unsubwoofer tramite l'uscita pre-out.Le 10 valvole, 5 per canale, sono utiliz-zate in questo modo: la 12AU7/ECC82è dedicata alla sezione pre, in configu-razione con due stadi di guadagno acatodo comune e feedback globale; laprima 12AT7/ ECC81 è utilizzata comecathode follower per l'uscita pre e co-me stadio d'ingresso della sezione fina-le; la seconda 12AT7/ECC81 è utilizzatacome driver e phase splitter per pilota-re la sezione finale, con 2 EL34 in push-pull; abbiamo poi i trasformatori diuscita, la cui qualità è tradizionalmenteun altro fiore all'occhiello di VTL.L'IT-85 è un amplificatore molto versati-le e permette upgrade successivi, quali,come già accennato, il collegamento diun subwoofer all'uscita pre-out, oppurela biamplificazione passiva, utilizzandoun finale ST-85 (che offre la stessa po-tenza e sensibilità); abbiamo poi l'in-gresso "processor", che bypassa la se-zione pre e può essere utilizzato percondividere i canali principali con un si-stema home theater, ma teoricamentepotrebbe essere utilizzata anche con unpreamplificatore esterno, permettendodi dividere in due fasi un eventuale up-grade a pre e finale separati.Molto gradito anche il jack per l'uscitacuffia, anch'essa di alta qualità e pilota-ta dallo stadio finale (molto spesso l'u-

mi realistici senza il minimo accenno didistorsione. Ripeto, è una situazione li-mite: se vogliamo è quasi ingenerosopretendere di utilizzare un amplificato-re da 60 watt con diffusori del genere elo racconto solo per sottolineare labontà di questi 60 watt; per inciso è be-ne ricordare che la potenza dichiaratadi un amplificatore è una convenzione,tipicamente si prende il valore al rag-giungimento del 3% di distorsione; ora,che VTL sia fra i produttori di amplifica-zioni valvolari più prudenti nel dichiara-re la potenza è cosa nota, come è notoche il grande vantaggio delle valvole ri-spetto allo stato solido è il clippingmorbido, il modo molto progressivo incui sale la distorsione al raggiungimen-to del limite; fatto sta che sono moltorari i casi in cui un amplificatore di que-sta potenza si è difeso onorevolmentepilotando i miei diffusori, a memoria mivengono in mente solo Nagra e NewAudio Frontiers.Il suono è quello tipico di VTL: grandis-simo basso da far invidia a uno statosolido, velocità sui transienti, scena am-pia e profonda, grande musicalità unitaa rigore e correttezza timbrica; non fos-se chiaro, a volte si tende a definiremusicale un amplificatore eufonico,magari un po' ruffiano come da stile in-glese: ecco, non è affatto questo il ca-so, al contrario non si notano colorazio-ni o arrotondamenti agli estremi digamma; abbiamo però un timbro moltocaldo e seducente da valvolare di razza

PROVE VTL IT-85

L’IT-85 è molto versatile: oltre ai 5 ingressi standard abbiamo un loop di registrazione, un ingresso “processor” che salta la sezione di preampificazione e un’uscita pre-out che permette di collegare un subwoofer

o addirittura un secondo finale per bi-amplificare. Ottima la qualità dei connettori.

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PROVEVTL IT-85

La scheda madre mostra una costruzione di altissimo livello. La componentistica è eccellente: notiamo, fra gli altri, condensatori Wima eRel, resistenze a film metallico all’1% di tolleranza e il famoso potenziometro Alps “blu” in versione motorizzata. Degna di nota la sfilza di

condensatori della sezione di alimentazione, che come da tradizione della ditta è un eufemismo definire surdimenzionata.

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PROVE VTL IT-85

e una grana molto fine, appena appenatendente al velluto, se mi passate la pe-rifrasi da vecchio trombone.A questo punto, soddisfatto, mi mettoa giocare con le valvole: visti i recentiottimi risultati con le EL34/6CA7 "fatbottle" prodotte da Electro-Harmonix(VTL MB-185 III, AR336), chiedo il per-messo a Luke Manley e sostituisco leEL34 standard con quelle cicciotte adoppio getter; regolo il bias (come datradizione VTL, la regolazione del bias èindividuale per ogni valvola, salvandociquindi dalla necessità di coppie/quar-tetti selezionati) e ricomincio con gliascolti. Che dire? Non posso escludereche sia una questione legata squisita-mente all'equilibrio generale del mioimpianto personale, ma il miglioramen-to è impressionante, sicuramente supe-riore alle aspettative; già stavamo par-lando di un amplificatore non esatta-mente da educande, ma con le fat bot-tle il basso acquisisce un impatto, unpunch, ancora maggiore, i transienti

sembrano più veloci e ho addirittural'impressione di una maggiore dinami-ca, come se fosse aumentata la poten-za erogata.Ripeto, non posso garantire i risultaticon tutti gli impianti, ma visti i costi indefinitiva modesti di queste valvole diproduzione corrente (non l'avrei scrittose le uniche fat bottle disponibili fosse-ro le ormai introvabili General Electricd'epoca) credo valga la pena provare.L'appetito vien mangiando, così provopure a cambiare le ECC82 della sezionepre con una coppia di Telefunken... An-che in questo caso il risultato è eccel-lente, ma mi fermo, appena in tempoprima di farmi venire lo schiribizzo diprovare a cambiare pure le quattroECC81, ché un conto è consigliare unavalvola alternativa ma di produzionecorrente e ben altro quello di istigareall'acquisto di costose valvole NOS, ol-tretutto con i rischi connessi: giocare al"tube rolling" è estremamente diver-tente e spesso gratificante, ma andreb-

be affrontato solo se si sa bene quelloche si sta facendo e chi lo sa non do-vrebbe avere bisogno di consigli.

Conclusioni

Di questo IT-85 non posso che dire ungran bene; pur fatta la tara sulla mia no-ta predilezione per il marchio, è innega-bile che c'è proprio tanta sostanza: è co-struito come un carro armato, è versati-le, comodo da usare, col suo telecoman-do e un'uscita cuffia di alta qualità, è up-gradabile, addirittura predisposto per labiamplificazione; se non bastasse suonaproprio bene, con un chiaro imprintingdel "family sound" tipico di VTL. Se vogliamo, l'unico difetto dell'IT-85 èdi essere un entry level per modo di di-re, ché il prezzo è comunque da pro-dotto di lusso, ma è anche vero che ciportiamo a casa un vero VTL, piccolosolo per le dimensioni.

Marco Benedetti

Dietro al frontale abbiamo la tradizionale costruzione a zattera, tipica dei valvolari. Notiamo i grossi condensatori dell’alimentazione e i trasformatori di uscita schermati da una lamiera. In prossimità delle valvole 4 trimmer per la regolazione del bias ed i relativi test point.

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