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Notiziario della Sezione N° 04/2014 Sede: Lavis Piazza Loreto, 3 ogni mercoledì dalle 20.30 alle 22.00 http://satlavis.weebly.com http://www.facebook.com/satlavis [email protected] Dopo la Storia un'altra storia: il 9 maggio alla Casa Anziani di Lavis (dove facciamo di solito l'assemblea Annuale) Maurizio Fernetti, acc. di territorio e grande conoscitore della montagna nei suoi molteplici aspetti ci racconta, in modo confidenziale, il suo pluripremiato lavoro ed il soggetto di questo "Incantevoli Dolomiti", con l'ausilio di foto e quant'altro. Maurizio doveva essere da noi ancora a marzo ma purtroppo, per evitare di fare tutto in fretta, abbiamo preferito posticipare e spostare l'appuntamento in un luogo più consono. L'11 ed il 18 maggio avremo dapprima l'apertura, a Villa Navis di Cavedago, e poi l'escursione sulle Waalweg da Merano a Lana. Per finire, i giorni 24 e 25 l'escursione dell'Alpinismo Giovanile che andrà a riscoprire i sentieri della Grande Guerra sul Pasubio in due giorni sempre molto intensi. Maggiori info arriveranno sicuramente quanto prima da Valentina ed Isabella.

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Newsletter sezione Sat di Lavis

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Notiziario della Sezione N° 04/2014Sede: Lavis Piazza Loreto, 3

ogni mercoledì dalle 20.30 alle 22.00 http://satlavis.weebly.com http://www.facebook.com/satlavis [email protected]

Dopo la Storia un'altra storia: il 9 maggio alla Casa Anziani di Lavis (dove facciamo di solitol'assemblea Annuale) Maurizio Fernetti, acc. di territorio e grande conoscitore della montagna neisuoi molteplici aspetti ci racconta, in modo confidenziale, il suo pluripremiato lavoro ed il soggettodi questo "Incantevoli Dolomiti", con l'ausilio di foto e quant'altro. Maurizio doveva essere da noiancora a marzo ma purtroppo, per evitare di fare tutto in fretta, abbiamo preferito posticipare espostare l'appuntamento in un luogo più consono. L'11 ed il 18 maggio avremo dapprimal'apertura, a Villa Navis di Cavedago, e poi l'escursione sulle Waalweg da Merano a Lana. Perfinire, i giorni 24 e 25 l'escursione dell'Alpinismo Giovanile che andrà a riscoprire i sentieri dellaGrande Guerra sul Pasubio in due giorni sempre molto intensi. Maggiori info arriverannosicuramente quanto prima da Valentina ed Isabella.

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Appuntamenti di questo mese: "Maurizio Fernetti-Incantevoli Dolomiti", "Festa d'Apertura"a Villa Navis e l'escursione tra natura e storia "Da Merano a Lana lungo le Vie dell'Acqua",Escursione di due giorni sul Pasubio per l'Alpinismo Giovanile.

Maurizio Fernetti-Incantevoli Dolomiti. Venerdi 09 maggio, Sala Didattica Casa Anziani ore 20,30 Il libro, edito da Valentina Trentini editore a giugno 2012, è una guida ricca di immagini edinformazioni per escursionisti e nordic walkers che vogliano conoscere o approfondire laconoscenza delle meravigliose Dolomiti. Si sa che queste sono le montagne più famose e più belle del mondo. Si sa che sono statericonosciute ufficialmente dall’UNESCO come Patrimonio dell’umanità nel 2009. Ma ci sono deicriteri precisi per essere inseriti nell’elenco di questi siti di eccezionale importanza. E il libro va a indicare proprio quegli itinerari in cui i “Monti Pallidi” si mostrano sublimi edeccezionali, dove gli aspetti estetico/paesaggistici e gli aspetti geologico/geomorfologici si rilevanoal meglio. Si propongono quindi percorsi altamente selezionati, accessibili a tutti, e che offrono almassimo grado la magia e la ricchezza di un ambiente straordinario. Che conserva la memoria dellanostra Terra, scritta nelle pieghe delle rocce, dalla monumentalità degli spazi e dei volumi, sullenude pareti verticali, lungo i verdeggianti fondovalle boschivi e nelle vaste e luminose praterie deglialtipiani, punteggiate da milioni di fiori colorati. Che offre un ambiente e un paesaggio culturalevariegato per chi, escursionista o sportivo, voglia misurarsi con l’aria sottile e le asperità delmondo dolomitico.Il libro, 204 pagine, corredato da molte immagini esplicative e di qualità, è introdotto da 2personalità : Giuliana Andreotti, ordinario di Geografia, Facoltà di Lettere e Filosofiadell’Università di Trento e da Sandro Zanghellini noto naturalista , presidente di Albatros e sociodella Società di Scienze Naturali del Trentino. Seguono diversi capitoli che “inquadrano” il libro,quello sul Nordic Walking, scritto da Pino Dellasega (noto personaggio legato al Cristo Pensantedelle Dolomiti e alla Scuola Italiana di Nordic Walking, di cui Fernetti fa parte), una piccola storiageologica delle Dolomiti, quelli sul paesaggio vegetale, sulla fauna e sul paesaggio, scritto dallaAndreotti e infine le “istruzioni per l’uso”. Segue poi la serie di escursioni proposte, dalle Dolomitidi Brenta alle Dolomiti Friulane, di difficoltà e lunghezza varia, corredate riccamente dainformazioni precise, foto, siti di interesse culturale limitrofi, una buona cartina, e un capitolettofinale più letterario, ove si descrive, in modo emozionale, il genius loci di ogni singolo itinerario.Natura, storia, leggende, cultura, etnografia, paesaggio dei Monti Pallidi sono passati in rassegna,colti e segnalati, ovunque ci siano le emergenze per una sosta che arricchisca animo e mente. In parole povere, un invito, con tutte le indicazioni necessarie, a percorrere camminando insicurezza, con animo curioso e piede leggero/intelligente, lungo i magici sentieri dei “MontiPallidi”. In 3 regioni, 5 province. Per il suo contenuto il libro ha ottenuto il prestigioso patrocinio della fondazione DolomitiUNESCO.Chi è l'autoreNato a Trieste, come tanti figli di questa città, dimostra presto interesse attivo per l’avventura e losport. Effettua studi musicali, alpinismo, escursionismo, speleologia, speleologia mineraria, scialpinismo, spedizioni alpinistiche extraeuropee, sempre ad un livello “medio”, sorretto da curiositàe passione. Iscritto al CAI SAG di Trieste e alla SAT di Levico Terme, si trasferisce in Trentino, e,nel 2003, comincia la collaborazione proficua con Albatros, una prestigiosa società di naturalisti diTrento. Approfondisce gli studi e consegue la qualifica di Guida Naturalistico-AmbientaleVeneta, di Accompagnatore di Territorio del Trentino, nonché quella di Istruttore di NordicWalking. In questa triplice veste opera in ambiente montano e dolomitico dal 2003 effettuandoalmeno 650 accompagnamenti e interventi divulgativo/didattici per conto di svariati enti, scuole,centri di didattica ambientale, ecomusei, parchi, parchi minerari, aziende per il turismo,Cooperativa Mazarol (Bl), alberghi, gruppi e privati, comparendo diverse volte sulle Tv locali. Nelperiodo estivo opera prevalentemente in ambito dolomitico e nell’amata Val di Fassa. Nel 2011 per

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il Comune di Trento e l’APT di Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi realizza la guida diItinerari di Trekking Urbano. Nel 2012 pubblica il libro “Incantevoli Dolomiti” che ottiene ilpatrocinio della fondazione Dolomiti UNESCO e va in ristampa nel 2013. Ha due figli, Lorenzo eAdriano, i quali hanno condiviso in molte occasioni la passione e le emozioni del papà.

Le classiche e sognanti guglie di Lavaredo

Villa Navis-Cavedago (864 m.) Domenica 11 maggio: Festa d'apertura a Villa Navis-Cavedago Quest'anno per la consueta festad'Apertura ci ritroveremo presso la struttura, di proprietà della parrocchia di Nave S.Rocco, VillaNavis. É situata nel Comune di Cavedago a circa 900 m. di quota ed è facilmente raggiungibile inmacchina. Immersa nel bosco la struttura è ben attrezzata e confortevole, anche in caso di bruttotempo. Per chi vorrà sarà possibile salire a piedi da Zambana Vecchia o da Mezzolombardo.Maggiori info al momento dell'iscrizione, entro possibilmente il mercoledì precedente.

Da Merano a Lana: Le Vie dell'Acqua Domenica 18 maggio: Escursione in Val d'Adige, da Merano a Lana Difficoltà e tempi: E ore 6,30 all'incirca Dislivello: 250 m. ca Punto più alto: 520 m. TellPartenza: Merano presso le TermeArrivo: idem

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Alpinismo Giovanile-Escursione di due giorni sul Pasubio (pernotto al Rif. Lancia 1804 m.) Sabato 24 e Domenica 25 maggio: Alla scoperta della Grande Guerra Come molte catene montuose che avvolgono il Trentino e che gli danno quella caratteristica formache fortunato pubblicitario vide come farfalla, così il Pasubio, diviso in buona pace col Veneto sivenne a trovare, nel 1915, giocoforza teatro di avverse fazioni ed ideologie, palcoscenico assurdodella grottesca e terribile commedia della guerra. I nostri giovani, che forse solo hanno sentito delmostruoso fatto e nel peregrinare gioioso sui sentieri del mondo si sono imbattuti nei miseri restidell'epoca coperti dal tempo, hanno bisogno di leggere i segnali che lo scorrere della storia halasciato, con l'ausilio di esperti che li guideranno nella lettura. Qui dove si combattè andremo acercare i "come" ed i "dove". Per i "Perchè" e per i "Poi" magari ci sarà un altro tempo. Valentina edIsabella vi informeranno al più presto dei dettagli.

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Un tratto della Marlinger Waalweg che percorreremo in senso inverso, verso Lana

Il punto su: Le vie d'acqua meranesi - WaalwegeAttorno a Merano c'è, da secoli, una fitta rete di sentieri che fiancheggiano corsi d'acqua cheviaggiano orizzontalmente. Sono i segni del lavoro dell'uomo, del suo attaccamento alla terra, sortadi mini-acquedotti secolari che servono per l'irrigazione delle colture. Per poter garantire i lororaccolti, fin dal XIII secolo sono nati i "Waale", convogliando le acque dei corsi di fiumi e ruscellifino ai luoghi dove mancava. E per tenere sotto controllo il regolare afflusso di acqua, regolata conpiccole paratie, griglie, derivazioni e tutto quanto necessita per un adeguato apporto idrico, ecco isentieri che ora i turisti percorrono, i "Waalwege” per l'appunto. I Waalwege sono nati comeesigenza agricola emersa a causa delle scarse precipitazioni annuali che, nei secoli passati, hannocostretto gli uomini a costruire un imponente sistema di canali di irrigazione. Veri monumentiall'operosità contadina, in gran parte ancora efficienti e funzionanti nonostante il peso dei secoli,nelle valli questi canali d'acqua si chiamano «Waal» ed i sentieri che li fiancheggiano, naturalmente,assumono il nome di Waalwege. Paralleli alle vie d'acqua, i sentieri altro non sono che larisistemazione degli antichi camminamenti indispensabili agli addetti alla manutenzione dei canali.Riscoperti e riproposti ad uso turistico, questi sentieri si snodano per svariati chilometri offrendostraordinarie opportunità di passeggiate. È da tenere in considerazione che alcuni di questi canali diirrigazione sono in certi periodi dell'anno fuori uso; la maggior parte, comunque, ancora al giornod'oggi sono degli ottimi impianti di irrigazione di grande importanza economica. Sono oltre unacinquantina, i "Waalwege" che coronano Merano e il suo comprensorio, e molti cambianosolamente il nome passando da una proprietà all'altra. È chiaro che una descrizione completa èalquanto complicata. Non va dimenticato, peraltro, l'aspetto gastronomico garantito dal fatto che ipercorsi dei Waalwege sono punteggiati da locande, ristori, ristoranti, osterie in grado di soddisfare ipalati più fini ma anche di offrire rapidi spuntini e specialità locali. Il sentiero d’acqua di Lagundo“L’Algunder Waalweg" è un sentiero che percorre dolcemente le pendici poco a monte di Lagundoe che collega Tel a Tirolo. Radici storiche della realizzazione di questo importante piccolo corsod'acqua risalgono al lontanissimo 1333 ed esso costituisce l'asse portante per un reticolo di sentieri epasseggiate (circa 160 chilometri complessivi) che portano sino alla passeggiata Tappeiner. Il Waaldi Lagundo è lungo 5/6 chilometri ed è diviso in due tronconi. La parte est inizia al parcheggiopresso Tel, si snoda attraverso Plars di Sopra e di Mezzo sino al Grabbach sopra la pittorescaLagundo Vecchia. La parte est prosegue attraversando rinomati vigneti sino a raggiungereQuarazze. Nel reticolo di sentieri e di alternative per il Waalweg vero e proprio, va citata la rampadenominata «Ochsentodweg», ripida salita lastricata che da Lagundo sale verso Castel Torre, dimedievale memoria. II suo nome deriva dal fatto che era quasi mortale per i poveri buoi chetrascinava carri carichi, i cui solchi sono ancora scavati nel lastricato di pavimentazione posto agarantire la transitabilità dello storico camminamento. Un luogo suggestivo per ammirare tutta laconca meranese e per gettare uno sguardo ai profondi solchi delle pietre che lastricano il sentieromedievale.

Scena e i suoi Waal

Il Waal di Scena si allunga da una parte San Giorgio e la Val di Nova e dall'altra raggiungeVerdines. Dell'originario percorso che si estendeva per quasi otto chilometri, ne sono rimasti circadue ancora all'aperto, mentre il resto è scomparso in tubazioni sotterranee. Per chi intenderaggiungere Verdines, conviene portarsi alla stazione a valle della funivia per il Taser e da qua,seguendo le indicazioni, addentrarsi nel bosco. Dopo un breve tratto si giunge ad una scalinatascavata nella roccia, detta «Katzenleiter», letteralmente scala per gatti. L'acqua precipita per unbreve tratto e poi in una tubazione sospesa attraversa il corso del Rio Schnuggen. È un percorsoaffascinante ancora selvaggio e immerso in un verde incontaminato in direzione opposta, conimpercettibile pendenza, attraverso frutteti, prosegue fino nei pressi della Chiesetta di San Giorgio,

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dalla quale si può ritornare a Scena oppure proseguire verso la Val di Nova sbucando alla stazione avalle della funivia di Merano 2000. L'altro itinerario nella zona di Scena/Val Passiria èrappresentato dal sentiero d'acqua che da Ponte Rametz scende fin quasi al Passirio a monte diLazago e poi si inoltra parallelo al torrente in una splendida camminata che prosegue sino aSaltusio. Si tratta di un tracciato quasi interamente nel bosco, fresco anche d'estate, che moltiappassionati del jogging hanno adottato per i loro allenamenti.

I Waalweg di Marlengoa) Il Waalweg di Marlengo (Marlinger Waalweg) si snoda da Tel sino a Lana passando sopra gliabitati di Foresta, Marlengo e Cermes. Senza far torto agli altri tracciati, è forse il più panoramico,con splendide viste sulla città, sull'ippodromo, sulla Val d'Adige. L'itinerario è lungo 13 chilometri,quasi tutto pianeggiante e alterna tratti ombreggiati nel bosco (nella zona verso Tel) ad altri piùpanoramici e soleggiati (da Marlengo a Lana). Si tratta di un percorso senza difficoltà, con ilvantaggio di poter essere iniziato o interrotto anche in moltissimi punti intermedi poco distanti dallefermate dei mezzi pubblici o da parcheggi dove lasciare l'autovettura privata. Il percorso inizia dallosbarramento idroelettrico di Tel e termina nei pressi di Lana dietro la stazione a valle della funiviaper San Vigilio mentre il corso d'acqua confluisce nel Rio Valsura. Si tratta di un sentiero sempreben segnalato ed in ottimo stato di conservazione che, grazie alla felice esposizione, è fruibilepraticamente tutto l'anno con tempi di percorrenza complessivi di circa 3 ore, 3 ore e mezza. Darilevare, inoltre, che il Waalweg di Marlengo può essere «allungato» con altri percorsi similari adentrambe le estremità. A Lana, attraversando il ponte sul Rio Valsura e quindi imboccando ilsentiero d'acqua omonimo verso Brandis. A Tel, superando il ponte sull'Adige per poi agganciarsi alWaalweg di Plars-Lagundo oppure inoltrandosi lungo il reticolo di sentieri escursionistici che sisnodano lungo le pendici della collina che sale a Velloi. Lungo il Waalweg di Lana-Cermes-Marlengo e nelle sue immediate vicinanze, diverse sono le opportunità per una sosta rigeneratricecon uno spuntino rustico oppure con piatti raffinati o anche solo un gelato e bibite dissetanti.

b) Sopra il Waalweg, non va dimenticata l'Alta Via di Marlengo, altrettanto comoda e panoramica.Si parte da Senn am Egg (dal centro paese in direzione Waalweg e poi proseguire) o più sotto dallachiesetta St. Felix e sentiero 35 sino ad intersecare la Marlinger Höhenweg, l'Alta Via di Marlengo.Si arriva all’Innenholzmair e proseguendo sulla stessa quota anziché salire al Tschigg si arriva suuna strada asfaltata. Pochi metri in discesa e sulla destra parte la deviazione verso l’Hofer Hof,tipico punto di ristoro posto a quota 815 metri. Dall'Hofer Hof si può scendere a Marlengo oppureverso le malghe e puntare a San Vigilio.

Il Waalweg di LanaDa Lana a Lana di Sotto, cioè dal centro della borgata aicampi da golf Brandis, si può camminare immersi nella naturalungo il Waalweg che, in onore all'antica casa nobiliare locale,si chiama Brandis. Per raggiungere questa bella passeggiata,provenendo da Merano e superato il ponte sul Rio Valsura sidevia in direzione Palade. Appena la strada inizia a salire,sulla sinistra c'è la deviazione che passa sopra la centraleidroelettrica per poi tuffarsi tra frutteti e vigneti e sotto

secolari castagni. Il percorso sfiora il convento Lanegg, la chiesa Santa Margherita e arriva a Lanadi Sotto a pochi metri dai campi da golf e dalla tenuta dei conti Brandis. Una volta arrivati a Lana diSotto, per gli amanti dell' arte non si può tralasciare una visita alla chiesa parrocchiale tardo-goticainaugurata nel 1492, una delle più belle della provincia. Al suo interno, si può ammirare la maestosapala d'altare Schnatterpeck, la più grande e una delle più preziose di tutto l'arco alpino.

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Dal Web: All'indirizzo del nostro sito qui di fianco http://satlavis.weebly.com/informazione-locale-e-dalla-montagna.html potete trovare, aggiornato giornalmente grazie ai collegamenti con i siti diriferimento, potete prendere visione delle ultime notizie dal Trentino e dalla montagna oltrechè,naturalmente tramite menù a tendina, con la newsletter del CAI (mensile), del FAI (anch'essamensile ma a volte più frequente), de Il Cammino (mensile de La Compagnia dei Cammini) e delsito Sali in vetta (mensile) oltre alle notizie e i ritagli dai giornali trentini che riguardano lamontagna (Montagna Sat Informa). Sempre per il mese di maggio vi segnalo il Festival delCamminare a Bolzano http://www.festivalcamminare.bz.it/programma/c/eventi-pre-festival. Chi volesse collaborare alla stesura del sito, con contenuti o link o per segnalare eventi e quant'altromi contatti all'indirizzo [email protected] oppure [email protected]. Anche per questo meseè tuttoExcelsior!

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