03 - Luglio
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"Chiudiamo il 2010 con un risultatosoddisfacente soprattutto alla lucedel quadro di tensione politica edeconomica internazionale e naziona-le che ha caratterizzato l'eserciziopassato". Il presidente AntonioMarucci ha aperto l'assemblea ordi-naria di bilancio, tratteggiando il con-testo internazionale dell'ultimo anno,le rivolte che hanno infiammato ilnord Africa, lo tsunami giapponese,per arrivare al quadro economico. Unpanorama di lento riconsolidamentofinanziario che ingloba anche l'Italiadel terzo trimestre del 2010, il cui Pilcresce del 1,3% rispetto allo stessoperiodo del 2009. "In questa lenta ripresa giocano unruolo predominante le esportazionicon il 2,2% di crescita - ha contestua-lizzato Marucci - .I consumi delle famiglie sono impron-tati alla cautela, risentono della debo-lezza del reddito disponibile e delleprospettive incerte del mercato dellavoro. Resta debole anche il soste-gno offerto dal credito, mentre l'occu-pazione non decolla: prosegue la
& Cultura& CulturaCooperativaCooperativa
Periodico trimestrale edito daCCooooppeerraattiivvaa EEddiiffiiccaattrriiccee ddii MMuuggggiiòòvia Galvani 12, 20835 Muggiò MItel. 039 793662 fax 039 [email protected]
Autorizzazione del Tribunale di Monzan. 1641 del 30/11/2002Spedizione in abbonamento postale70% MilanoDirettore responsabileStefano Rijoff
RedazioneFrancesca Naboni
Grafica e impaginazioneValentina Gatto
StampaA.G.BELLAVITE srl - Missaglia (Lc)
Tutti i diritti riservati. Riproduzione vietata.
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numero XXXV Luglio 2011
SOMMARIO
IN COOPERATIVAAssemblea generale 2010
LIBERI PENSIERIViaggio di studioa Stoccolma
IN COOPERATIVAGli esami non finiscono mai
IN VIAGGIOViaggi di primavera
Gita Sociale 2011
IN MEMORIATutte le avventurelasciano ricordiche saziano la nostra anima
IN COOPERATIVAUn anno di gioia e colori per l’Happy Nido di Nova Milanese
Viaggio nel Risorgimentocon la Edificatricee le scuole di Muggiò
mobilità di migliaia di lavoratori e iltasso di disoccupazione a inizio annosi è fermato a 8,6%". La crisi morde ancora, ma ci sonosegnali di lieve ripresa in alcunezone. Il mercato residenziale mostranel 2010 una lieve ripresa complessi-va dei volumi di compravendita, con617.286 transazioni (+0,5% rispettoal 2009), metà delle quali al Nord, main misura minore e diversa tra Ovest(+1,2%) ed Est (+0,4%). La Lombardia mantiene il primatocon 61.934 transazioni nel primo tri-mestre. La stabilità lombarda(+0,3%) conosce un incremento inparticolare nella città di Milano(+6,1%) nella provincia di Milano(+2,4%), primo mercato provinciale(35,6% dell'intero mercato lombar-do). La provincia di Monza e Brianza,che rappresenta l'8,2% (5094 trans-azioni) del mercato regionale, regi-stra ancora il segno meno (-1,5%),con alcune peculiarità positive comela macro area Monza Ovest di cuifanno parte le città (di Muggiò e NovaMilanese) in forte crescita (+17,2%).
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IL PUNTO SUL BILANCIO CHIUSO E LE PROSPETTIVE FUTURE DISVILUPPO DELLA EDIFICATRICE NELL'APPUNTAMENTO DI VENER-DÌ 20 MAGGIO. FRA SQUILIBRI DEL MERCATO IMMOBILIARE ENUOVE SPERANZE
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Assemblea generale 2010
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I numeri del bilancio d'esercizio 2010, parlanodi euro 3.897.367 di ricavi per un giro d'affaricosì specificato:
Il patrimonio netto ammonta al 31.12.2010 aeuro 30.873.417.
Il prestito sociale si attesta a 16.383.712 euro,in crescita rispetto agli anni precenti, così comeil numero di soci che sale a 4.645.
L'impegno per il territorio nel 2010Oltre all'attività istituzionale, la cooperativa siimpegna sul territorio con una ricca program-mazione di eventi di carattere culturale e artisti-co, e il sostegno costante ad associazioni spor-tive e di promozione sociale di Muggiò e NovaMilanese.
Letta la relazione del collegio sindacale e dellasocietà di revisione esterna il Bilancio di eserci-zio 2010 è stato votato all'unanimità.
F.N.
La crescita resta comunque non omogenea,come dimostrano Muggiò con 105 transazioni(-15,6%), e Nova con 84 transazioni (-1,9%). Le proiezioni del bisogno abitativo dei prossimianni parlano infine di margini di operativitàridotti che si concentrano sull'housing sociale."Questo quadro detta i prossimi passi e l'attivi-tà della nostra società - ha commentato il pre-sidente nel bilancio di esercizio, ricordando ilconsolidato rapporto di collaborazione conEcopolis. "Al PRU Bovisa-Certosa operiamoinsieme dal 2000, così come nell'intervento diRho e quello di Gerenzano. La crisi economi-ca, il rallentamento del mercato immobiliare, lanecessità di affrontare le difficoltà delle impre-se con una maggiore patrimonializzazione, leriflessioni che da anni condividiamo con lanostra Associazione, spingono le due coope-rative a ricercare una prospettiva comune,avviando un programma che potrebbe sfocia-re in una nuova fusione, dopo quella avvenutacon Nova Milanese. Una soluzione che rende-rebbe entrambe più forti". Al discorso del presidente Marucci ha fatto ecol'intervento di Vincenzo Barbieri, presidente diEcopolis: "Abbiamo impostato congiuntamen-te una serie di iniziative per dare risposte aisoci e a fette importanti della società, soprat-tutto milanese. Ricopriamo un ruolo preziosoriconosciuto alla cooperazione, viva e attentanei confronti dei propri soci, rispetto al quadroarchitettonico, alla sostenibilità ambientale e,naturalmente, a valorizzare i propri investimen-ti per crescere anche economicamente. Quellodi Cascina Merlata sarà fra gli interventi piùsignificativi del panorama milanese, un impe-gno determinante da condividere. La prospettiva comune - ha concluso Barbieri- è una strada su cui si riflette insieme datempo per valorizzare il carattere intergenera-zionale delle nostre imprese cooperative, pertramandare il patrimonio costruito e valorizzar-lo riuscendo a essere attori dinamici del mer-cato. Le nostre cooperative hanno scritto que-sta prospettiva comune in un comune sentire eoperare".Sul fronte del programma edilizio, l'esercizioconcluso ha visto la Edificatrice lavorare su piùfronti: a Muggiò per il recupero dei sottotetti nelcondominio di via Manara 33, per la realizzazio-ne di 6 alloggi in affitto; a Nova Milanese per larealizzazione di 17 alloggi e box in edilizia con-venzionata; a Milano Pru Certosa, nei lotti R 12e R 13, con alloggi in edilizia libera e convenzio-nata; a Rho, infine, per il recupero di un'areadismessa per la costruzione (con una parteci-pazione del 5%) di 600 alloggi, in collaborazio-ne con Ecopolis, Unieco e un'impresa privata.
15.815
14.691
14.584
14.56414.052
12.79311.754
11.50210.824
10.043
14.000
13.000
12.000
11.000
10.000
9.000
8.000
2009
2008
2007
2006
2005
2004
2003
2002
2001
2000
in cooperativa2anno IX numero XXXV
Andamento del Prestito Sociale 2000-22010
Categoria 31/12/2010 31.12.2009 Variazione
Assegnazione alloggi e box 1.834.275 245.933 1.588.342
Canoni usi alloggi soci 1.196.632 1.171.360 25.272
Rimborso spese gestione fabbricati 516.663 417.001 99.662
Proventi vari 129.919 59.345 70.574
Fitti attivi commerciali 204.489 196.712 7.777
Contributi statali e regionali 7.637 16.899 -9.262
Altre 7.752 38.168 -30.416
TOTALE 3.897.367 2.154.418 1.751.949
16.385
2010
15.000
16.000
17.000
Descrizione euro
Capitale 48.785,00
Riserva di rivalutazione 21.813.731,00
Riserva legale 1.829.340,00
Riserva straordinaria o facoltativa 6.790.529,00
Utile (perdita) dell’esercizio 391.032,00
TOTALE 30.873.417,00
Il direttore STEFANO RIJOFF
LIBERI PENSIERIDI UN VECCHIO COOPERATORE
Viaggio di studio a StoccolmaQuest'anno la meta del viaggio di studio organizzato da Finabita era la Svezia e il tema degli incontri lo svi-luppo del risparmio energetico e della promozione sociale. Due argomenti particolarmente interessanti peril mondo delle cooperative di abitanti, che nella patria del welfare e in un paese tecnologicamente avanza-to hanno potuto trarre spunti importanti, ma anche la convinzione che non partiamo dall'anno zero e cheanche da noi in Italia abbiamo raggiunto dei buoni livelli di preparazione.Certo, la Svezia ha altre dimensioni e problematiche da affrontare: un territorio scarsamente abitato (novemilioni di abitanti, come la Lombardia) ma molto esteso (una volta e mezza l'Italia), inverni molto freddi esolo sei ore di luce al giorno (in questo periodo invece faceva chiaro alle due del mattino sino alle ventitré).Il territorio di Stoccolma è per un terzo urbanizzato, per un terzo occupato dalle acque del lago e del maree per la restante parte da parchi e verde pubblico. Dopo un giorno di visita della città e i suoi monumenti (il Municipio, dove ogni anno ha luogo la cena deipremi Nobel, il Palazzo Reale, il Museo Vasa) incomincia la didattica. La prima tappa è Hammarby Sjostad,un'ex area artigianale vicino al porto, bonificata e recuperata alla residenza. Colpisce da subito il quartierecon vocazione popolare con palazzine di quattro, cinque piani, tutte diverse le une dalle altre, ben distan-ziate, con vialetti e giardini e soprattutto con la magia dell'acqua, che fa sì che un terzo della popolazioneoltre all'automobile vicino a casaabbia parcheggiato anche una barca. La raccolta dei rifiuti è praticata diret-tamente in modo differenziato attra-verso degli oblò che con un sistemapneumatico fanno convergere le tipo-logie in punti del quartiere, limitandol'inquinamento e i costi del trasportosu strada. Nel pomeriggio facciamoconoscenza con un progetto di co-housing per anziani. La casa cheandiamo a visitare è abitata da cin-quanta persone singole o sposate,sopra i cinquantanni. Ognuno ha unproprio appartamento ma si pranza e si cena assieme, pagando veramente poco attraverso dei buoni, con i cuochi che sono a turno tre giorniogni sei settimane. Moltissimi gli spazi comuni, dalla biblioteca alla lavanderia, da sale tv a una stanza conun telaio, a un piccolo laboratorio di falegnameria e inoltre computer e attrezzi per la ginnastica a disposi-zione. Il tutto accompagnato da un giardino molto ben tenuto e da un terrazzo all'ultimo piano, con tavolinie sdraio. Il principio che sta all'origine di questa struttura è quello di darsi una mano, con i più giovani chesi fanno carico di incombenze che con l'età non sarebbero più possibili. Ultima tappa della giornata la visi-ta a un appartamento completamente domotizzato per persone con qualche problema; padrone di casa èuna società del Comune (Micasa). Così ci mostrano pavimenti elastici (utilissimi in caso di cadute) che dinotte lungo il battiscopa si illuminano appena uno scende dal letto, un frigorifero che segnala al personaleesterno se viene lasciato aperto, bagni completamente adeguati alla disabilità. Il giorno successivo cirechiamo a Steningehojden a una quarantina di chilometri da Stoccolma. La mattinata è dedicata al rispar-mio energetico con il solare termico utilizzato non solo con dei pannelli sul tetto di alcuni posti auto, maanche attraverso delle serpentine poste sotto l'asfalto delle stradine interne, facendo convergere il calore inun punto di accumulo, che, abbinato a delle pompe di calore, permette un utilizzo finale anche quando lastagione climatica non è favorevole. La visita del pomeriggio a una casa per anziani in ristrutturazione èstata, ad onor del vero, meno interessante così come l'illustrazione di tecnologie per appartamenti peranziani un po' ripetitive. L'impressione complessiva è di un Paese che deve anch'esso confrontarsi con lacrisi economica ma che ha ormai nel proprio DNA principi di democrazia avanzata, di amore e rispetto perla natura, di un sistema di welfare tra i più radicati e attenti al grande problema del risparmio energetico. Ne valeva la pena!
IIll qquuaarrttiieerree ddii HHaammmmaarrbbyy SSjjoossttaadd aa SSttooccccoollmmaa
anno IX numero XXXV4 in cooperativa
Da anni la formazione è entrata a fare parte della vitadella Cooperativa Edificatrice. È un'attività ormai indi-spensabile, una tappa importante nel percorso dimiglioramento, consolidamento e sviluppo di com-petente interne. L'ultimo corso in ordine di tempp loha seguito lo stesso presidente Antonio Marucci,insieme a un paio di collaboratori della Edificatrice (ilgeometra Paolo Mariani e Felice Cazzaniga): si trattadi un seminario di due giornate promosso dall'asso-ciazione regionale Legacoop come specializzazionesu Casa Clima, il sistema di certifica-zione di edifici, nato e adottato nellaprovincia di Bolzano, e riconosciutofra i più efficaci in Italia e nel mondo.Duecento pagine di manuale e unapprofondimento di 16 ore su i crite-ri di sostenibilità ambientale previstida Casa Clima con un focus su invo-lucri e coperture, in correlazione coni principi costruttivi relativi alla classeA e alla classe Oro. L'aggiornamentonon è indispensabile solo quando siaffrontano gli ambiti più innovativi delrisparmio energetico. Si parla di for-mazione anche per quanto concernel'operatività della cooperativa in senso stretto, ossiain relazione alla dimensione amministrativa e impie-gatizia, al servizio agli sportelli e alle offerte in tema diassicurazione: "I nostri dipendenti nel corso degli ulti-mi anni hanno portato a termine una serie di corsi intutte queste aree e con loro tutti i consiglieri - specifi-ca il presidente Marucci, prendendo in rassegna gliargomenti portanti di questi appuntamenti con la for-mazione - . Dal 2007 abbiamo dato il via a questanuova attività con un corso dedicato allo studio dellerealtà societarie. A seguire ci siamo poi dedicati allagestione e la lettura del bilancio e alla realizzazionedi un business plan, all'analisi della governance e
Gli esami non finiscono mai
del mercato, al controllo di gestione attraverso l'in-troduzione di un nuovo software per la gestioneamministrativa. Gli impiegati hanno preso tutti ilpatentino come mediatori Unipol, in modo da potergarantire assistenza puntuale ai nostri soci interes-sati ai servizi assicurativi. Come direttivo, insiemead Angelo Culatti, Stefano Riijoff e AgostinoChinnici, ci siamo infine recati a metà giugno inviaggio studio a Stoccolma (come illustrato a pagi-na 3 nella rubrica "Liberi pensieri di un vecchiocooperatore"), dove abbiamo potuto conoscere davicino alcune realizzazioni in tema di cohousing peranziani ed ecosostenibilità urbana.Un viaggio interessante che ci ha permesso di veri-ficare come si muove l'Europa più attenta alleopportunità dell'energia geotermica, dell'energia
solare e ai sistemi di recupero delcalore". "Un approccio di questotipo è l'unica garanzia di efficienzae crescita dell'impresa cooperati-va in un contesto in cui ormai èsempre più il mercato a dettarelegge - spiega il presidente - .Questo ventaglio di approfondi-menti permette a una impresacooperativa come la nostra di raf-forzarsi e di garantire risposteadeguate sia in termini di relazionie servizi ai soci, sia in termini disolidità economica che in terminidi coerenza valoriale. L'attenzione
alla specializzazione e al miglioramento di consi-glieri, impiegati e collaboratori è infatti l'unica stradaoggi per portare avanti la missione e aumentare ilpatrimonio economico e valoriale che le generazio-ni prima di noi ci hanno lasciato". L'ultimo passaggio per chiudere questo cerchio vir-tuoso è l'inserimento e la formazione di nuovi giova-ni: "Un punto centrale per fare in modo che la nostracooperativa persegua il proprio mandato intergene-razionale. E su questo stiamo già lavorando nell'ot-tica di offrire a nuove leve l'occasione di conoscerela realtà cooperativa ed entrare in questo mondo".
F.N.
SI SCRIVE FORMAZIONE CONTINUA, SI LEGGEAGGIORNAMENTO E SPECIALIZZAZIONE. LA CHIAVE PER STARE SUL MERCATO DA PRO-TAGONISTI PASSA ATTRAVERSO CORSI ESEMINARI ANCHE IN COOPERATIVA
OOLLIIOO CCOOMMBBUUSSTTIIBBIILLEEGGAASSOOLLIIOO RRIISSCCAALLDDAAMMEENNTTOOGGAASSOOLLIIOO AAUUTTOOTTRRAAZZIIOONNEE
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mente ricca di bellissimi palazzi, davvero interessan-ti. Degno di nota anche l'efficiente sistema di traspor-ti pubblici. Io sono rimasto colpito in modo particola-re dal Palazzo del Parlamento, dall'interno molto lus-suoso, ricco di antiche tradizioni e in cui è conserva-ta la corona di Santo Stefano, re d'Ungheria. La cenain albergo, a buffet, nutriva qualche pecca. Il nostropresidente Antonio si è pertanto lamentato, ottenen-do un miglioramento (per lo meno sulle quantità).Sono invece stati decisamente migliori i pranzi effet-tuati nei ristoranti. Il programma di visite è stato varioe ricchissimo. Citerò alcune cose che mi hanno col-pito: la minicrociera serale sul Danubio, l'accoglienzadell'assessore in una cittadina dal bellissimo munici-pio, con spiegazioni storiche e un piccolo graditoomaggio. La "Csarda", con visita in fattoria tipica,pranzo e spettacolo equestre di cui resta impressa lagrandissima affinità tra i cavalli e i loro addestratori.La visita all'ansa del Danubio era di interesse sologeografico: di qua l'Ungheria, sull'altra sponda laRepubblica Slovacca. L'ultimo giorno il quartiereebraico, oltre a mostrarci alcune sinagoghe, ci hafatto conoscere la differenza fra vari gruppi di ebreiungheresi, più o meno osservanti e tradizionalisti.L'ultima visita al castello con le collezioni di mobili, èstata meno entusiasmante, quasi un riempitivo... d'al-tra parte in un'organizzazione che non esito a defini-re perfetta dovevo pur fare anche una piccola critica!
Diego Valenza
Dopo aver partecipato a diverse gite dellaEdificatrice, nelle righe che seguono esprimo qual-che mia divagazione sulle gite di primavera, con l'oc-chio non tanto rivolto alla parte turistica, anche per-ché l'essenziale è ben descritto nei programmi, masoffermandomi essenzialmente sull'organizzazione.E ne parlerò con tutta la mia sincerità, cioè bene per-ché complessivamente è stata ottima, anche se cite-rò qualche inevitabile punto non perfetto.
Week-eend di Primavera, 16-117 aprile Perugia, Assisi e GubbioLa partenza è avvenuta con puntualità, segno che isoci sono abituati a osservare l'orario, preferendoanticipare piuttosto che ritardare. La comitiva è statacomodamente sistemata in due pullman, nel primoaccompagnata dal presidente Antonio e dall'organiz-zatrice e capogruppo Mariuccia. Nel secondo (dovemi trovavo) le funzioni erano svolte da Mimmo eWilma. Arrivo puntuale, visita ad Assisi, assistiti dauna guida di buon livello. La città di San Francescoha un profumo mistico del tutto particolare, che ine-bria anche i non credenti. Non per nulla SanFrancesco d'Assisi è Patrono d'Italia e condivide que-sto onore con Santa Caterina da Siena. La visita benmeritava che le si dedicasse tutto il pomeriggio fino asera. Il giorno seguente il Comune di Perugia mi hafatto trovare due simpatiche e comode novità rispet-to alla mia visita precedente: scale mobili che facilita-vano le tante salite (però allora le avevo sentite meno,con ben trentacinque anni di meno), e una metropo-litana automatica per raggiungere il parcheggio.Veramente ottima idea l'averci pensato. Successivamente Gubbio. Abbiamo avuto la sensa-zione che la visita sia stata troppo limitata, peròoccorre tener conto che anche questa città è ricca disalite (senza scale mobili né metropolitana) e non erafacile per tutti affrontarle. Buoni i due pranzi e la cena.
Tour di Primavera, 29 aprile - 3 maggio Budapest e dintorniLa partenza ha purtroppo subito oltre due ore diritardo dell'aereo. All'arrivo la nostra guida e accom-pagnatrice dal nome fortunatamente italiano Giuditta(i nomi ungheresi sono impronunciabili), ci ha dettoche avrebbe cercato di recuperare nei giorni succes-sivi quanto perso a causa del ritardo. Fin da subitotesso l'elogio della nostra guida, realmente moltobrava e disponibile. Budapest è una città estrema-
RICEVIAMO E CON PIACERE PUBBLICHIAMO ILRACCONTO DELLE GITE DI PRIMAVERA.CRONACA E IMPRESSIONI DI RITORNO DAIVIAGGI DELLA EDIFICATRICE
Viaggi di primavera
in viaggio 5luglio 2011
Gita sociale di settembre alla Reggia di Venaria RealeAperte le iscrizioni alla visita del 25 settembre a VenariaReale, fra i primi cinque siti culturali più visitati d’Italia. Unanuova proposta all’insegna della cultura, alla scoperta dell’ar-te e dei fasti della dimora dei duchi e dei re di Savoia, uno deicapolavori assoluti del barocco internazionale.Il programma prevede il ritrovo alle ore 6.30 in piazzaleRimembranze a Muggiò e partenza alle 6.45. A destinazione,si procederà alla visita guidata della Reggia e dei suoi giardinia partire dalle 9.30: Reggia di Diana, Galleria Grande, Rondòalfieriano, fino alla Cappella di Sant’Uberto. Alle ore 12.30 unabreve passeggiata condurrà al ristorante Lucio d’La Venaria,dove musica dal vivo accompagnerà un ghiotto menù. Dopopranzo, ci si dedicherà a una passeggiata per il borgo diVenaria. Il gruppo ripartirà poi alle 18 per il rientro a Muggiò.
La quota è di 45 euro. Iscrizioni non oltre il 16 settembre
in memoria6anno IX numero XXXV
Tutte le avventure lasciano ricordi, che saziano la nostra animaROBERTO, FEDERICA, MATTEO E OMAR DEL-L'ISTITUTO MARTIN LUTHER KING DI MUGGIÒRACCONTANO CIÒ CHE HANNO PROVATO NEICINQUE GIORNI DI PELLEGRINAGGIO AICAMPI DI CONCENTRAMENTO, PROMOSSIDAL COMUNE E DALLA EDIFICATRICE
Tutto ha inizio a Sesto San Giovanni, città sfortunata-mente vittima di numerose deportazioni, nonchèpunto chiave della Resistenza italiana. Prima tappadel nostro pellegrinaggio, Monaco, capitale storica eculturale della Baviera, da cui, il giorno seguente,siamo partiti alla volta del campo di concentramentodi Dachau; il primo "lager" istituito da Hitler e dai suoiseguaci nazisti, nel 1933: l'inizio della fine, le radicidella soluzione finale. In questo luogo funesto, giun-sero migliaia di deportati, destinati ad una sorte tantoscontata quanto terribile: lavoro e fatica, fame e dolo-re, sofferenza e morte. E già dal primo impatto con larealtà circostante, abbiamo iniziato a comprendere ilvero senso di questa esperienza; varcato il cancellodel campo dove, minacciosa, dominava la scritta"Arbeit macht frei" (il lavoro rende liberi), la storia stu-diata tra le pagine dei libri, oramai insufficiente, pren-de forma: baracche, caserme e stanze adibite al puroscopo di eliminare ogni traccia, questo è l'agghiac-ciante panorama che ci si è presentato di fronte.Terminata la visita del campo tedesco, e riuniti sulfedele bus, ci siamo recati a Linz, meravigliosa citta-dina dell'Austria, luogo d'arte e intrattenimenti allostesso tempo. La bellezza dell'architettura locale ciha affascinato in particolar modo, ed abbiamo avutomodo di apprezzare gli edifici più importanti, duran-te il tempo libero. Ad attenderci, le nostre prossimemete: il castello di Hartheim, tristemente noto per ladeportazione di persone disabili, ergo inutili per lasocietà tedesca, e Gusen, campo di concentramen-to situato a pochi passi dalla città.Durante il viaggio per Hartheim, non abbiamo potu-to fare a meno di notare i fantastici paesaggi, ricchidi verdeggianti colline e campi di colza, in forte con-trasto con la terribile storia del castello, e con la suastruttura. Normalmente, pensando alla parola"castello", affiora nella nostra mente l'immagine di unluogo fiabesco, medievale, intriso di avventure diprincipi e principesse... Hartheim, in realtà, era unavera macchina della morte tedesca: creata neglianni precedenti al nazismo, utilizzata dal Führer permettere in pratica la nota "Aktion T4", con la quale ildittatore desiderava dimostrare come un paesepotesse risparmiare denaro e lavoro, "semplicemen-te" eliminando gli elementi "inutili" della società, ovve-
ro non produttivi. Perchè aiutare e finanziare disabili,persone con problemi mentali o malformazionigenetiche? Perchè sprecare aiuti sanitari ed econo-mici per individui facilmente eliminabili? Hartheimera questo, non era un campo di concentramento,bensì un luogo di morte, dove nessuno sopravvisse. In seguito alla toccante esperienza di Hartheim,siamo giunti a Gusen, dove abbiamo assistito aduna manifestazione internazionale, con discorsi emusica. Non abbiamo molto da raccontare, perquanto riguarda Gusen. Del campo, oggi, non rima-ne pressochè nulla, solo un Memorial commemora-tivo, ed uno dei forni crematori. La lottizzazione delperimetro del ex-campo è ciò che ci ha impressiona-to. Infatti, attorno al Memorial, sorgono villette,costruite in seguito allo smantellamento del campo.Che i tedeschi vogliano dimenticare tutto, è com-prensibile, ma pensiamo che la costruzione di abita-zioni in in luogo così ricco di terribili ricordi, sia ungrave errore. Chi siamo, però, noi per giudicare...Ed eccoci giunti alla domenica, l'8 maggio. Partiamopresto dal nostro albergo a Linz, verso Mauthausen,il noto campo di concentramento austriaco, uno deipiù importanti e tristemente ricordati. L'arrivo aMauthausen ha un impatto più forte del previsto: ilcampo, a differenza degli altri visitati, è quasi com-pletamente originale. Nulla, o poco è cambiato. Lemura sorgono proprio dove sorgevano una volta, lecostruzioni all'interno sono originali o fedelmenteriprodotte. Ci sembrava proprio di aver fatto un saltonel passato, e ci accingevamo ad esplorare ilcampo, quasi terrorizzati. Dopo una cerimonia, nella quale abbiamo comme-morato il nostro monumento, ed altri di diversenazioni, ci siamo diretti verso la Scala della Morte, ela Rupe del Paracadutista, simboli della crudeltà deiKapo: in questo luogo, abbiamo incontrato il signorIlario, un ex-deportato, nonchè esperto di
IIll mmoonnuummeennttoo aaii ccaadduuttii ddeell ccaammppoo ddii MMaauutthhaauusseenn
luglio 20117in cooperativa
CON L'ANNO SCOLASTICO SI CONCLUDE IL PRIMO ANNO DIATTIVITÀ DELL'ASILO HAPPY NIDO. TUTTO È PARTITO A SETTEM-BRE QUANDO I PRIMI BIMBI HANNO VARCATO L’INGRESSO
Un anno di gioia e coloriper l'Happy Nidodi Nova Milanese
Tutti, educatori, genitori ed anche i bimbi, erano trepidanti di comprende-re come sarebbe andata. Possiamo dire ora che le preoccupazioni sisono trasformate in soddisfazioni sia da parte nostra, che da parte dellefamiglie che ci hanno restituito pareri positivi e di cordiale condivisionerispetto la crescita dei loro bimbi. A oggi il numero dei iscritti presenti inasilo supera la ventina.L'asilo è situato in via Scuratti, 7 in Nova Milanese in una bella zona resi-denziale all'interno del Condominio le Rondini costruito dalla CooperativaEdificatrice di Muggiò. Ci piace sottolineare la collaborazione e la condivi-sione dello spirito cooperativistico che lega la Cooperativa Edificatrice diMuggiò con la nostra Cooperativa "Happy Nido": la sintonia sugli obiettivie sulle modalità con cui realizzare un servizio sociale è stata immediata equesto ha contribuito fortemente all'ottenimento dei risultati che abbiamoavuto. Cosi dal mese di settembre l'idea ha preso forma e corpo fornendoun servizio prezioso alle famiglie non solo nell'accogliere, accudire ed edu-care i bimbi ma anche nel sostenere i genitori nel percorso educativo coni figli. Durante l'anno sono state infatti proposte diverse iniziative alle qualihanno partecipato non solo i genitori "utenti" dell'asilo ma anche altri delterritorio: il sabato mattina la nostra Psicologa dell'età evolutiva, dott.saVoltolin Giuditta, ha coinvolto i genitori in argomenti di interesse comune; èstato promosso uno sportello genitori aperto a tutti coloro che sentono lanecessità di confrontarsi con una figura professionale per comprendere eapprofondire meccanismi educativi e psicologici, e individuare i miglioristrumenti per la crescita coerente e serena dei bimbi; abbiamo promossole "notti bianche" serate, di solito il venerdì sera, nelle quali i genitori pos-sono affidarci i loro bimbi, anche più grandicelli, dalle 19 alle 23 conceden-dosi così qualche ora di relax di coppia; i laboratori genitori-bimbi, come,in occasione del Carnevale, l'allestimento del carro con cui abbiamo sfila-to per le vie del paese; e, infine, la partecipazione alla Fiera di NovaMilanese del maggio scorso. Sono già aperte le iscrizioni per il prossimoanno scolastico e saremo lieti di accogliere anche i soci della Cooperativache eventualmente possano avere bisogno dei nostri servizi; si possonotrovare tutte le informazioni necessarie sul sito www.happynido.it oppurechiamando telefonicamente al numero 0362/459243.
Fausto Turci
Aeronautica. È stato depor-tato a Mauthausen, ed è unodei pochi sopravvissuti. Egliseguiva, emozionato, rac-contando la sua spaventosaavventura nel campo, e lasua storia. È difficile mettereper iscritto le sensazioni chetutti noi provavamo, durantequella descrizione così det-tagliata... con una morsa cheattanagliava lo stomaco,seguivamo il corteo in onoredi tutti i caduti, e in seguito,assegnataci una guida,abbiamo visitato l'internodelle strutture dove i depor-tati venivano eliminati, e i lororesti bruciati. Abbiamo lasciato il campo,con la consapevolezza diaver visto ciò che la storia,con le sole parole, non puòspiegare. Non è possibilespiegare il dolore e la paurache provavano i deportati,bisogna visitare questi luo-ghi funesti. Ed è per questomotivo, che desideriamo rin-graziare con tutto il nostroaffetto il nostro professore,Pippo Marcianò, che ci haindicato come candidati, e laCoope-rativa Edificatrice diMuggiò, che ha finanziato ilnostro pellegrinaggio e ci hadato l'opportunità di fare taleesperienza, e di tramandarlaa coloro che non hanno visi-tato mai i campi di concen-tramento. Infine, ma nonmeno importanti, tutti i nostriaccompagnatori dell' ANED,e Ventimila-leghe, chehanno reso il pellegrinaggioancora più ricco di emozionicon i loro dettagliati raccontie tristi storie.Crediamo che sia importan-tissimo ricordare, senza maidimenticare il passato, affin-chè tutto ciò che è avvenuto,non riaccada. È nostro dovere, fare inmodo che l'odio e la violenzanon ci facciano rivivere idolori passati. Ricordare, persempre, non dimenticare...
In occasione della ricorrenza dei 150 anni dell'Unità d'Italia, la cooperativaEdificatrice, insieme al Comune di Muggiò e l'Archivio della Memoria della ProLoco, ha sostenuto le scuole muggioresi nella realizzazione del libro "AArriiaa ddiiRRiissoorrggiimmeennttoo ppeerr llee vviiee ddii MMuuggggiiòò". Un percorso di riscoperta dei personaggidel Risorgimento a cui sono dedicate le vie cittadine. I ragazzi delle scuolemedie e dell'Istituto Martin Luther King si sono calati nei panni degli eroi delRisorgimento, dando voce e memoria alle loro gesta. Una occasione per tra-mandare la nostra storia e fare cultura sul territorio che la Edificatrice ha pro-mosso con gioia.
Viaggio nel Risorgimentocon la Edificatrice e le scuole di Muggiò