02/10/2017 - unimi.itusers.mat.unimi.it/users/libor/An1 Matematica/registro... · 2018-01-10 ·...
Transcript of 02/10/2017 - unimi.itusers.mat.unimi.it/users/libor/An1 Matematica/registro... · 2018-01-10 ·...
Analisi Matematica(corso della prof.ssa M. Salvatori, L.T. in Matematica)
Registro delle esercitazioni (inclusi gli esercizi proposti)
L. Vesely, 2017–2018
02/10/2017 [2 ore: n. 1,2]
• Rappresentare graficamente le seguenti funzioni:
◦ x8/7, x3/4, x√
3 (dimostrato che√
3 /∈ Q), x3/5, x−2/9;
◦ f(x) = 3√
(x+ 1)2, g(x) = −f(−x)− 1;
◦ f(x) = |3x − 1|, g(x) = 3|x| − 1, h(x) = 3|x|−1.
• Esercizio per voi. Siano
f(x) =
{−1 se x ≤ −1,
2x+ 1 se x > −1;e g(x) =
{2 se x ≤ 1,
4− 2x se x > 1.
Rappresentare graficamente le funzioni g(−x), g(f(x)), f(g(x)).
• Ripasso: la parte intera [x] (definizione e grafico).
• Grafico di h(x) =[sin |x| − 1
].
•√
2x+ 1 ≤ x
• loga(x− 1) < loga(2x+ 1) + 1 (1 6= a > 0 e un parametro)
04/10/2017 [2 ore: n. 3,4]
• Completamento dell’ultima disequazione della volta scorsa.
• Svolgimento dell’ “Esecizio per voi” della volta scorsa.
• Siano m,n ∈ N. Dimostrare che√m+
√n ∈ Q se e solo se entrambi√
m,√n sono razionali.
• Per quali n ∈ N si ha che√n ∈ Q ?
Soluzione.Utilizzeremo il seguente fatto, ben noto dai tempi degli antichi Greci:
1
2
ogni numero naturale m ha un’unica fattorizzazione in fattoriprimi, cioe:se x1 < x2 < · · · < xk sono i divisori primi di m allora
m = xα11 x
α22 . . . xαk
k
per opportuni αi ∈ N, e se y1 < y2 < · · · < ys sono numeri primie β1, . . . , βs ∈ N sono tali che
m = yβ11 yβ22 . . . yβss
allora s = k, e yi = xi e βi = αi per ogni i = 1, . . . , k.
Ora, supponiamo che√n sia razionale, e quindi possiamo scrivere
√n =
p
qcon p, q ∈ N primi tra loro.
Elevando al quadrato si ottiene
nq2 = p2. (∗)Siano x1 < x2 < · · · < xk tutti i numeri primi che dividano almenouno dei numeri n, p, q. Possiamo quindi fattorizzarli:
n = xa11 xa22 . . . xakk ,
p = xb11 xb22 . . . xbkk ,
q = xc11 xc22 . . . xckk ,
dove ai, bi, ci ≥ 0 sono interi (i = 1, . . . , k). (Puo essere, ad es. a1 =0 se x1 non divide n.) Sostituiamo queste fattorizzazioni nella (∗).Dall’unicita della fattorizzazione segue che per ogni i le potenze di xia destra e a sinistra in (∗) devono coincidere. Quindi, per ogni i,
ai + 2ci = 2bi.
In particolare, bi ≥ ci ≥ 0.
Se bi = 0, deve quindi essere ci = 0.Se invece bi > 0, il numero primo xi divide p, e quindi xi non puodividere q (erano coprimi!), per cui ci = 0.Cio dimostra che ci = 0 per ogni i, e quindi q = 1. Dunque n = p2.
Conclusione.√n ∈ Q ⇔ n e un quadrato perfetto ⇔
√n ∈ N.
(In altre parole, per n ∈ N,√n e irrazionale o intero.) [q.e.d.]
• Esercizio per voi. Dimostrare che i seguenti numeri reali non sonorazionali:
3√
12 , log2 10 , log10 2 .
3
• Determinare l’insieme
E = {x ∈ R : x = |t−3||t−3|+1
, t > 0}.
• Lo stesso per
F = {x ∈ R : x = |t2 − 4t|, −1 < t < 5}.
• Richiami sulla funzione arcsinx.
• Rappresentare graficamente le funzioni
f(x) = sin(arcsin x) e g(x) = arcsin(sin x).
•√|1− 2x| − 1
4− x≥ 1
09/10/2017 [2 ore: n. 5,6]
• La parte positiva e la parte negativa
x+ = max{x, 0} , x− = −min{x, 0} = max{−x, 0} = (−x)+
e loro grafici.
• Rappresentare graficamente f(x) =(1− 3
√|x|)−
.
• Determinare (se esistono) sup, inf, max, min dei seguenti sottoinsiemidi R.(i) (0,
√2 ]
(ii) (0,√
2 ] ∩Q(iii) N(iv) {n−2
n+1: n ∈ N}
(v) {cos(nπ)− 1n
: n ∈ N}(vi) {cos(nπ) + 1
n: n ∈ N}
(vii) {x ∈ Q : [−2x] = −3}(viii)
{4−3(−1)n
n(−1)n−3(−1)n: n ∈ N
}(con ab
csi intende a(bc))
4
• Esercizio per voi (che faremo la prossima volta).Data la funzione
f(t) =
sin(πt) se |t| ≤ 1,
0 se t > 1,
log2(−t) se t < −1,
rappresentare graficamente la funzione
g(x) = supt∈Ix
f(t) dove Ix =
{[0, x] per x ≥ 0,
[x, 0] per x < 0.
• Esercizi per voi.◦ sup / inf / max / min per:A = {n2 + n−2 : n ∈ N},B = {sin t : 0 < t < 3π/4},C = {λ ∈ R : l’equaz. x2 + 2x− 3 = λ non ha soluzioni in R},D = {m/n : m < n, m, n ∈ N},E = {x ∈ R :
√π − 3 arcsin(x2 − 2) + log3 |x| > 0}.
11/10/2017 [2 ore: n. 7,8]
• Il primo “Esercizio per voi” della volta scorsa.
• Grafici di h1(x) = max{f(x), g(x)} e h2(x) = min{f(x), g(x)}.
• Grafico di f(x) = minn∈N|x− n| .
• Determinare (se esistono) sup, inf, max, min di
A =⋃n∈N
En e B =⋂n∈N
En
dove En = [1 + 1n, 2 + 1
n] (n ∈ N).
• Al variare di a ∈ R, rappresentare graficamente g(x) =∣∣ a+arctan |x|
∣∣e determinare supx∈R g(x) ( = sup g(R)).
• Trovare una corrispondenza biunivoca:(a) tra (0, 1) e [0, 1);(b) tra R e R \Q.
5
• Sia P3 l’insieme dei polinomi di grado 3 a coefficienti razionali. Qual’ela sua cardinalita? [numerabile]
• Sia P3 come sopra. Determinare la cardinalita dell’insieme
E = {x ∈ R : p(x) 6= 0 per ogni p ∈ P3}.[la card. del continuo, in quanto Ec e numerabile]
• Sia r una retta nel piano cartesiano. Dimostrare che esistono infiniterette parallele a r che non contengano punti aventi entrambe le coor-dinate razionali.[L’insieme delle rette intersecanti Q×Q e parallele a r e numerabile!]
• Esercizio per voi.(a) Mostrare che e possibile avere
N =⋃n∈N
An
dove ogni An e infinito e An ∩ Am = ∅ per m 6= n.
(b) (“Con asterisco”.) Mostrare che e possibile avere
N =⋃λ∈Λ
Aλ
dove l’insieme degli indici Λ e infinito non numerabile, ogni Aλ einfinito e Aλ ∩ Aλ′ e finito per λ 6= λ′.
• Esercizio per voi. Siano X un insieme non vuoto e f : X → R+.Dimostrare rigorosamente che
sup(f 2) = (sup f)2.
• Esercizio per voi.Siano f(x) =
√|x+ 1| − 1 e A = {x ∈ R : [f(x)] = 2}.
(i) Grafico di f ;(ii) supA, inf A.
• Esercizio per voi. Sia f : X → Y una funzione tra due insiemi nonvuoti. Siano A,A1 ⊂ X e B,B1 ⊂ Y . Che relazione (uguaglianza?,solo un’inclusione?, nessuna inclusione?) vi e in generale tra:
◦ f−1(f(A)) e A ?
◦ f(f−1(B)) e B ?
◦ f(A ∪ A1) e f(A) ∪ f(A1) ?
6
◦ f(A ∩ A1) e f(A) ∩ f(A1) ?
◦ f−1(B ∪B1) e f−1(B) ∪ f−1(B1) ?
◦ f−1(B ∩B1) e f−1(B) ∩ f−1(B1) ?
• Esercizio per voi. Determinare f−1(J) e f(J) per
f : R→ R, f(x) = 4x(1− |x|), J = [0, 1).
16/10/2017 [2 ore: n. 9,10]
• Siano f : Q→ R e g : R→ Q. Puo f essere iniettiva?, suriettiva? Lostesso per g.
• Determinare le forme algebrica e trigonometrica, rappresentare grafi-camente:
−5, −2i,1 + i
√3
2i,
(1 + i)(2− 2i)√3 + i
.
• Rappresentare graficamente:
(a) E =
{z ∈ C :
∣∣∣∣z + i
z − i
∣∣∣∣ ≥ 3
}(b) E = {z ∈ C : |z − i| = |z − 1|}(c) E = {z ∈ C : 1 < |z − 2i| ≤ 4}
(d) E =
{z ∈ C :
z + i
z + 1− i∈ R
}(e) E = {z ∈ C : 0 ≤ Re(iz) < π
4}
(f) E = {z ∈ C : arg z = 3}
• Determinare la forma trigonometrica e la f. algebrica:
(i− 1)7, (√
3− i)327.
• Le formule di Eulero:
cosα = 12
(eiα + e−iα) , sinα = 12i
(eiα − e−iα) .
18/10/2017 [2 ore: n. 11,12]
• Due soluzioni dell’esercizio “con asterisco” di due volte fa.
7
(a) Idea 1. Al posto di N possiamo considerare Q. Ad ogni nu-mero irrazionale x > 0 associamo l’insieme Ax dei troncamentidel suo sviluppo decimale (che e un sottoinsieme infinito di Q).Gli insiemi Ax (al variare di x > 0 irrazionale) hanno la proprietarichiesta.
(b) Idea 2. Consideriamo una quadrettatura del primo quadrante delpiano. Al posto di N possiamo considerare l’insieme dei quadrettidella quadrettatura. Ad ogni retta r di equazione y = mx conm > 0 associamo l’insieme Ar dei quadretti intersecati da r. Ora,gli insiemi Ar (al variare di r) hanno le proprieta richieste.
• Dato un punto z del piano complesso diverso dall’origine, disegnare:
z, 1/z , −iz, iz − z, z2 e le soluzioni di w3 = z.
• Formula risolutiva per le equazioni di secondo grado in C. Abbiamodimostrato che, analogamente al caso reale, le soluzioni complessedell’equazione quadratica
z2 + bz + c = 0 (con b, c ∈ C)
sono le seguenti due (eventualmente coincidenti):
z =−b± w0
2,
dove w0 e una delle “radici quadrate” del “discriminante” D = b2−4c.(Si noti che se D 6= 0 allora l’equazione z2 = D ha esattamente dueradici in C, una opposta all’altra.)
• Decomporre il polinomio reale p(x) = x6 + 1 in fattori non decom-ponibili.[Risultato: p(x) = (x2 + 1)(x2 +
√3x+ 1)(x2 −
√3x+ 1).]
• Rappresentare graficamente:
E = {z ∈ C : zz − 2i(z − z) + 3 < 0, z + z > 0}F = {−iz + 1 : z ∈ E}G = {i(z + 2i) : z ∈ E}H = {(z + 2i)2 : z ∈ E}
• Siano A = {z ∈ C : Re(z3 + i − 1) = 2, Im(2z3 − 1 − i) = 1},B = {z3 : z ∈ A}.(a) Scrivere gli elementi di B.(b) Quanti elementi di A stanno nel I quadrante?
8
(c) Esiste un numero α ∈ C \ {0} tale che l’insieme C = {αz, z ∈ A}abbia almeno 2 elementi nel I quadrante?
• Sia z =i− 1
1 + i√
3.
(a) Determinare la forma algebrica e trigonometrica di z.(b) Determinare l’insieme A = {w ∈ C : (iw)3 = −z}.
23/10/2017 [2 ore: n. 13,14]
• Risolvere in C: w4 = (√
3 + i)4.(Idea: una sol. e ovvia; le altre si deducono facilemnte da essa.)
• Siano
A = {z ∈ C : Re(1/z2) ≤ 0, |z| ≥ 3},B = {w ∈ C : w = (1 + i)z, z ∈ A}.
(Idea per A: Re(1/z2) = Re(z/|z|2) = Re(z2)/|z|2.)
• Risolvere in C:
(a) z3 + 8 = 0
(b) z4 − z = 0
(c) z2 + 2iz − 1 + i = 0
(d) iz3z = |z|2 + 2
• Disegnare:
E = {z ∈ C : 1 ≤ |z| < 5, 0 ≤ Re(z) ≤ Im(z)}E1 = {w ∈ C : w = z3, z ∈ E}E2 = {w ∈ C : w3 = z, z ∈ E}.
• Disegnare:
E = {z ∈ C : Re(z) > 0}F = {w ∈ C : w = −iz + (1− i), z ∈ E}
G = {u ∈ C : u =1
w, w ∈ F}.
• Esercizio per voi. Risolvere in C: (z + 1)6 = (1− 2z)6.
9
• Disegnare:
A = {z ∈ C : Re(z − (1/z)
)> 0, Re(z) < 0}
B = {w ∈ C : w = (1 + i√
3 )z, z ∈ A}C = {t ∈ C : t2 = (1/w), w ∈ B}.
25/10/2017 [2 ore: n. 15,16]
• Risolvere in C: (a)z2|z|1 + i
=
√2 z
i. (b) (z4 + 2i)(z3 − 5|z|z) = 0.
• Descrivere e disegnare:
E = {z ∈ C : Re(z/z) < 0, Re(z(√
3 + i)) < 0, Re(z) < 0, |z| > 3}F = {w ∈ C : w2 = z, z ∈ E}
• Esercizi per voi.
(a) z5|z|2 = (√
3 + i)6z
(b) Al variare di α ∈ C, risolvere in C l’equazione z3 = αz3.
(c) Disegnare:
E = {z ∈ C : Im(z4) > 0, Re(iz − z) > 0, |z| < 4}F = {(1/z) : z ∈ E}
• Ripasso: definizione di una metrica.
• Stabilire se le seguenti sono metriche su X = R:(a) d1(x, y) = (x− y)2 [no]
(b) d2(x, y) =√|x− y| [sı]
(Una curiosita: si puo dimostrare che, per ogni p ∈ (0, 1], laformula d(x, y) = |x− y|p definisce una metrica su R.)
• Sia ρ(x, y) = log2(1 + |x− y|), x, y ∈ R.(a) Dimostrare che ρ e una metrica su R.(b) Determinare l’insieme E = B(0, 2)∩B(2, log2 6), dove gli intorni
sferici sono presi nello spazio metrico (R, ρ).
10
• Esempio – la metrica “delle due stanze”.Consideriamo un rettangolo, suddiviso un due parti (non degeneri) da un segmento
parallelo ad un lato. Sia p un qualsiasi punto non estremo del segmento – p e
una “porta”. Ora, sia X l’unione delle due parti (“stanze”), bordi esclusi, unita
al singoletto {p}. Per x, y ∈ X, definiamo d(x, y) come la lunghezza del piu
breve percorso, tutto compreso in X, che colleghi x e y. (Ovviamente, se x e y
appartengono a stanze diverse, ogni percorso che colleghi x, y deve passare per la
“porta” p.)
Abbiamo disegnato le bolle (intorni sferici) nello spazio metrico (X, d).
• In R2 dotato della metrica euclidea, determinare i punti interni, quellidi frontiera e l’insieme derivato dell’insieme
E =
{(x, y) ∈ R2 :
√x+ y + 2
x2 + y2∈ R
}.
30/10/2017 [2 ore: n. 17,18]
• Per ciascuno dei seguenti insiemi determinare punti interni, di fron-tiera e insieme derivato:(a) E = {(x, y) ∈ R2 : y = 0, x ∈ (2, 3)}(b) E =
{(x, y) ∈ R2 : (x, y) =
(sin nπ
2, 1− 1
m
), n,m ∈ N
}• Per ciascuno dei seguenti insiemi E, stabilire se e chiuso, se e aperto,
se e limitato.(a) E =
⋃+∞n=1En dove En = [2, 3− 1
n]
(b) E =⋂n∈NEn dove En = [−1, n−2]
(c) E =⋃+∞n=1En dove En =
{(x, y) ∈ R2 : 1 + 1
n≤ x2 + y2 ≤ 2 + 1
n
}(d) E =
⋂n∈NEn doveEn =
{(x, y) ∈ R2 : 1− 1
n≤ |x|+ |y| < 1 + 1
n
}(e) E = {(2−n, 2−n) ∈ R2 : n ∈ N}
• Esercizio per voi. Sia (X, d) uno spazio metrico. Per x, y ∈ X,poniamo
ρ(x, y) :=d(x, y)
1 + d(x, y).
(a) Mostrare che anche ρ e una metrica su X.(b) Mostrare che un insieme E ⊂ X e aperto in (X, d) se e solo se lo
e in (X, ρ).(Suggerimento: notate che e sufficiente dimostrare che, per ognix ∈ X, ogni suo intorno in una delle metriche contiene un suointorno nell’altra.)
11
• Trovare l’esempio di un insieme infinito E ⊂ R che:(a) E ′ = ∅.(b) E ′ sia finito non vuoto.(c) E ′ sia infinito numerabile.
• Determinare E ′, ∂E,E◦, E per E = Q ∩ (0, 1).
• Sia A ⊂ R superiormente limitato. Mostrare che supA ∈ A.
• Disegnare; determinare ∂E,E◦, E.
(a) E =⋂+∞n=1En ∪ A dove
En = {(x, y) ∈ R2 : 1− 1n< |x|+ |y| ≤ 1 + 1
n},
A ={
(5− 1n2 , 0) : n ∈ N
}.
(b) E =⋂n∈NEn dove En = {(x, y) ∈ R2 : 1− 1
n< |x| ≤ 1 + 1
n}.
• La metrica “della Val d’Aosta” – definizione; come sono fatti gli intornisferici.
06/11/2017 [2 ore: n. 19,20]
• Siano
A = [0, 1], B = (1, 2] ∩Q, C = {n ∈ Z : n ≥ 3},S = A ∪B ∪ C.
Nello spazio metrico (S, d) dove d e la metrica euclidea, determinare:B◦, B, ∂B,B′.
• Siano:
f(x) = x2, g(x) = 4− (x− 2)2,
A = {(x, y) ∈ R2 : x ∈ Q, f(x) < y < g(x)},B =
{(−(1 + 1
n)n, (−1)n
)∈ R2 : n ∈ N
},
C = A ∪B.Determinare: C◦, C ′, ∂C e l’insieme dei punti isolati di C.
• Sia ∅ 6= E ⊂ R un insieme limitato. Vero o falso?(a) inf E ∈ E ′. [F](b) inf E ∈ ∂E. [V]
(c) Se E non ha punti isolati e E◦ 6= ∅, allora E = (E◦). [F](d) Se E e aperto, allora ogni punto di ∂E e isolato (per ∂E). [F]
12
• Ripasso: “definitivamente” (che e una nozione piu forte della “perinfiniti n”); definizioni di limiti di successioni in R.
• Quando (an)bn e una forma di decisione? Si vede chiaramente con ilcambiamento di base:
(an)bn = ebn log an .
• Ripasso: (1 + 1n)n → e (e in piu, in modo strettamente crescente).
• Dal precedente, abbiamo dedoto alcuni importanti limiti notevoli.Siano {an} e {εn} due successioni in R tali che
|an| → +∞, 0 6= εn → 0,
e siano p ∈ R, 1 6= a > 0.
(i)
(1 +
p
an
)an→ ep .
(ii)loga(1 + εn)
εn→ 1
log a. (In particolare, log(1+εn)
εn→ 1.)
(iii)aεn − 1
εn→ log a . (In particolare, eεn−1
εn→ 1.)
(iv)(1 + εn)p − 1
εn→ p .
08/11/2017 [2 ore: n. 21,22]
• lim n√n
(a) Dimostrare con la definizione che questo limite vale 1.(b) Metodo piu pratico: n
√n = e(1/n) logn, sapendo che l’esponente
tende a 0.
• Calcolare il limite di xn per:(a) xn =
√n− 4√n
(b) xn =(1− 3n)2017 − (n1008 + 1)2
(2√n + 1)34 · (n2 − n+ 1)1000
(c) xn =3n√n − 2
3√n4 +
√n3 − n
√n
√n− 1 (5n+ 9 4
√n3 + 1)
• Idem:
(a) xn =n4 log(1+ 3
n2 )
(sinn)+n2
13
(b) xn = log(n5+1)−5 lognsin(n−5)
(c) xn = nα log(
n3+23n2+n3
)• Osservazione: an → 0 se e solo se |an| → 0.
(Piu in generale, an → ` ∈ R se e solo se |an − `| → 0.)
• Importante e utile! Se {an} e limitata e εn → 0, allora anεn → 0.
• Asintotico. Si tratta di un simbolo molto utile nel calcolo di limiti,ma bisogna sapere bene quando esso puo essere usato e quando inveceno!
◦ Diciamo che due successioni {an} e {bn} sono asintotiche, e scri-viamo
an ∼ bn
se limanbn
= 1 .
◦ La relazione binaria “∼” e una relazione d’equivalenza (cioe, rif-lessiva, simmetrica e transitiva) sull’insieme delle successioni realidefinitivamente non nulle.(Attenzione: nessuna successione e asintotica a quella nulla!!!)
◦ Proprieta. Supponiamo che an ∼ a′n, bn ∼ b′n, α ∈ R.
(a) {an} e {a′n} hanno so stesso comportamento e lo stessolimite (se esiste).
(b) αan ∼ αa′n se α 6= 0
(c) (an)α ∼ (a′n)α
(d) anbn ∼ a′nb′n
(e) anbn∼ a′n
b′n
(f) Se | log an| → +∞, allora log(an) ∼ log(a′n).
(g) Attezione! L’asintotico non puo essere usato con sommene con esponenziali: tali passaggi non sono giustificati. In-fatti:(a) puo succedere che an+bn 6∼ a′n+b′n (ad es., an = n−n2,
bn = n2 + 1 = b′n, a′n = −n2);(b) puo succedere che ean 6∼ ea
′n (ad es., an = n +
√n,
a′n = n).
14
• Esempi di alcuni limiti notevoli scritti usando “∼” (dove 0 6= εn → 0):
log(1 + εn) ∼ εn , 1− cos εn ∼ε2n
2, (1 + εn)p − 1 ∼ pεn .
• Calcolare il limite di xn per:(a) xn =
√n2 + n− 1 −
√n2 − 1 (l’abbiamo fatto in modo ele-
mentare “razionalizzando”);(b) xn = 7
√n2 + n− 1 − 7
√n2 − 1 (l’abbiamo fatto raccogliendo il
secondo addendo e usando limiti notevoli con asintotici).
13/11/2017 [2 ore: n. 23,24]
• an =3√
1− 2n−2 − 1
(e1/n − 1)2
• an = nα log(
1− sin( 3√8n+1n2+1
))• an = n
(e2/n − cos 1
n
)• xn = (an)bn dove an = cos(1/n), bn = nα arctan(1/n)
• an =log(n3 + 1)− cosn+ log(e2n + 2)
3n− 2
• an =
(n+√n
n−√n
+ tan( 4√
n
))√n• Determinare la classe limite:
(a) xn = ncos((n+1)π)(1 + sin nπ
2
)(b) yn = nβ
(1 + β(−1)n
)(c) xn = an · 32n − 5n + n7
3n + (log n)100 + arctann
• xn = (n+ 1 + n cosn)1
2n+n sinn
• xn = (an)bn dove an = log(4n + 2e)− log(4n + 2), bn =√n4 + n − n2
• Esercizio per voi. Al variare di α ∈ R, determinare la classe limitedella successione cn = 2n(eα
n − 1).
15
22/11/2017 [2 ore: n. 25,26]
• Per a > 0, determinare il carattere della successione
xn =nn
an n!.
(Usando il criterio del rapporto si ottiene che: per a > e, xn → 0; pera < e, xn → +∞. Il criterio non da informazioni sul caso a = e.)
• Formula di Stirling. Per quanto riguarda a = e nell’esercizio prece-dente, e noto (ma non elementare da dimostrare) che
nn
enn!∼ 1√
2πn(→ 0),
il che puo essere riscritto nella forma
n! ∼ nn√
2πn
en(Formula di Stirling).
Da questa formula si deduce facilmente che
log(n!) ∼ n log n (= log(nn)).
• Usando la formula di Stirling, e molto facile dimostrare chen√n!→ +∞.
Esercizio per voi. Dimostrate questo fatto senza usare Stirling.
• “o piccolo”.
◦ Definizione: an = o(bn) significa che anbn→ 0.
Significato informale: an e “trascurabile rispetto a bn”.
(Spesso si usa che o(bn)bn→ 0.)
◦ an = o(1) equivale a an → 0.
◦ Proprieta importante: an ∼ bn se e solo se an = bn + o(bn).(Quindi bn + o(bn) ∼ bn .)
◦ Per ogni c ∈ R \ {0}, o(cxn) = o(xn) = c · o(xn).
◦ an = o(bn) implica che (an)p = o((bn)p) per ogni p > 0.
◦ o(bn) + o(bn) = o(bn).
◦ ano(bn) = o(anbn).
16
◦ an = o(bn), bn = o(cn) ⇒ an = o(cn)(ovvero, in modo impreciso, o(o(cn)) = o(cn); in realta, qui dovreiscrivere l’inclusione “⊂” al posto dell’uguaglianza).
◦ an = o(bn), an ∼ an, bn ∼ bn ⇒ an = o(bn).
(Ad esempio, o( √
nn−2√n
)= o(
1√n
).)
◦ I limiti notevoli possono essere riscritti usando “o piccolo”. Van-taggio: possiamo usarli nelle somme (a differenza degli asintotici).
• xn = n2(sin 1
n2 − 1 + cos 1n
)• xn =
√n(
7√n+ 2− 7
√n− 2
)• xn =
n√5− n√3
log(n−3n−2)
• xn =(
lognn2
)n• xn = an
[(2n + 3n)1/n − 3
](a ∈ R)
• xn = e√
n2+n−enen+2+n3 logn
28/11/2017 [2 ore: n. 27,28]
• limn→+∞
[n− e1/n 4
√(n− 1)4 − 5n3
]• Al variare del parametro reale b, calcolare (se esiste) il limite della
seguente successione in C
zn = (n− 3n2) log(cos1
n) +
ibn
2 + bn.
Commento. Se zn = xn + iyn e z = x+ iy, abbiamo:
zn → z in C ⇔ (xn, yn)→ (x, y) in R2
⇔ xn → x e yn → y in R.
La prima equivalenza e immediata dal fatto che la distanza in C co-incide con la distanza euclidea in R2.La seconda equivalenza:
“⇐” e immediata dalla definizione della distanza euclidea.
17
“⇒” segue immediatamente dal fatto che |xn − x| =√
(xn − x)2 ≤√(xn − x)2, (yn − y)2 = d
((xn, yn), (x, y)
), e analogamente per |yn −
y|.
• Serie numeriche. Ripasso delle definizioni e dei fatti principali (con-vergenza assoluta come condizione sufficiente; condizione necessaria).
•+∞∑n=3
(3√
8n+ 1− 3√
8n− 1)
•+∞∑n=0
(−1)ne2n(n2 + 1)
n!
•+∞∑n=1
arctan(n3α)
nα log(1 + nα)
•+∞∑n=1
(−1)n1√n+ 2
•+∞∑n=1
(−1)nn+ 1
2 + n
•+∞∑n=1
(−1)nn− 3
n2 + 1(qui era non immediato lo studio della monotonia)
• Le funzioni iperboliche.
Sh(x) :=ex − e−x
2(= sinhx) seno iperbolico;
Ch(x) :=ex + e−x
2(= coshx) coseno iperbolico;
Th(x) :=Sh(x)
Ch(x)=ex − e−x
ex + e−x(= tanhx) tangente iperbolica.
• Esercizio per voi. Verificate la formula base
Ch2(x)− Sh2(x) = 1.
29/11/2017 [2 ore: n. 29,30]
18
• Le funzioni iperboliche – continuazione: grafici, pari/dispari, proprietabase.
• Limiti notevoli con le funzioni iperboliche (per 0 6= εn → 0):
Sh(εn) ∼ εn, Ch(εn)− 1 ∼ 1
2ε2n, Th(εn) ∼ εn.
• Un esempio che mostra che “∼” non puo essere usato nello studio dellaconvergenza di serie di Leibniz, ne per determinare la monotonia diuna successione.
+∞∑n=2
(−1)n(
1√n
+(−1)n
n
)=
+∞∑n=2
(−1)nbn .
Si ha che bn > 0 e bn → 0. Inoltre, bn ∼ 1√n
e∑+∞
2 (−1)n 1√n
converge
(Leibniz). Ma la nostra serie diverge (a somma = +∞): infatti, essae una serie somma
+∞∑2
((−1)n
1√n
+1
n
)di due serie di cui la prima converge per Leibniz e la seconda diverge.
• Stabilire per quali valori di x > 0 la seguente serie converge e calco-larne la somma:
+∞∑n=2
(n√x− n+2
√x).
Si tratta di una “serie telescopica” (simile alla serie di Mengoli), dellaforma
+∞∑n=2
(bn − bn+2).
Se Ak denota la somma parziale della nostra serie, si calcola facilmenteche
Ak =k∑
n=2
bn −k∑
n=2
bn+2 = b2 + b3 − bk+1 − bk+2
=√x+ 3√x− k+1
√x− k+2
√x →
√x+ 3√x− 2
per ogni x > 0. Quindi la nostra serie converge per ogni tale x e lasua somma e s =
√x+ 3√x− 2.
19
• Lo stesso per la seguente serie (con t ∈ R parametro):
+∞∑n=2
[log t]n
2n+1
dove [·] denota la parte intera.
• Esempio in cui i limiti notevoli “non bastano”:
limn2(
1n− sin 1
n
)= limn2
(1n− 1
n+ o( 1
n))
= lim o(n) = ??? .
• Sviluppi notevoli (con 0 6= εn → 0) di
eεn , sin εn, Sh(εn), cos εn, Ch(εn),
tan εn, arctan εn,
log(1 + εn), (1 + εn)a.
(Si veda l’apposito file online.)
•+∞∑n=1
nα{
log(1− 2
n
)+ e2/n − 1
}(α ∈ R)
• Esercizio per voi. limn→+∞
n4
(cos
1
n−√
1− 1
n2
)
04/12/2017 [2 ore: n. 31,32]
• Determinare, se esiste,
“lo sviluppo di Th(εn) (0 6= εn → 0) al IV ordine”,
cioe: determinare un polinomio p di grado ≤ 4 in modo che si abbiaTh(εn) = p(εn) + o(εn).
[Se p esiste, e unico, dice la teoria.Risultato: Th(εn) = εn − (1/3)ε3
n + o((εn)4).]
• limn→+∞
n3
(tan
1
n− sin
1
ncos
1
n
)
• limn→+∞
(1 + sin 1n)n
3
en2− 1
2n
20
• limn→+∞
nα(
e1n
+ 1n2 − 1− 1
n− 3
2n2
)• Determinare l’ordine di infinitesimo di
an =
(1 +
1
n
)n− e
(si intende: rispetto all’infinitesimo campione 1n).
• Limiti di funzioni.
(a) limx→0+
x log x , limx→0+
xx , limx→0+
xe1/x , limx→0−
xe1/x
(b) limx→1
cos(πx/2)
x− 1
(c) limx→4
√x − 2
3√x − 3√
4
(d) Calcolare
limx→p
x3 + 2x2 − x− 2
x2 − x− 2con p = 0, +∞, −∞, −1, 2.
06/12/2017 [2 ore: n. 33,34]
• Esercizi per voi.
(i) limn→+∞
nα(n− 1
arctan(1/n)
)(ii)
+∞∑n=1
nα[sin2(1/n)− sin(1/n2)
]• limx→−2
|x|x − 14
log(5 + 2x)
• limn→+∞
nα{
1√n− sin
(1√n− 1
n2
)}
•+∞∑n=2
exp(
1n2 − 1
n4
)− 1− log
(1 + 1
n2
)(log n)7+α arctan(nα)
21
• limx→0+
cos√x − e−x/2
x sinx
• limx→3
(x+ 1)200 − 2400
(x+ 2)100 − 5100
• Asintoti di funzioni.
◦ La retta di equazione x = x0 (con x0 ∈ R) e un asintoto verticaleal grafico di f se
limx→x+0
f(x) = +∞ [−∞], e/o limx→x−0
f(x) = +∞ [−∞].
(Esempi in x0 = 0: f(x) = 1/x; f(x) = 1/x2; f(x) = e1/x.)
◦ La retta di equazione y = q (con q ∈ R) e un asintoto orizzontaleal grafico di f per x→ +∞/−∞ se
limx→+∞/−∞
f(x) = q ovvero f(x) = q+o(1) per x→ +∞/−∞.
◦ La retta di equazione y = mx + q (con m 6= 0) e un asintotoobliquo al grafico di f per x→ +∞/−∞ se
limx→+∞/−∞
[f(x)−mx− q
]= 0
ovvero
f(x) =mx+ q + o(1) per x→ +∞/−∞.
◦ Si noti che le definizioni dell’asintoto orizzontale e di quello obliquosono in realta la stessa definizione: differiscono solamente per ilfatto che il coefficiente angolare m sia nullo o meno.
◦ Osservazione. La retta di equazione y = mx + q e un asintoto(orizz. o obliquo) per x→ +∞ se e solo se:
m = limx→+∞
f(x)
xe q = lim
x→+∞
[f(x)−mx
](e analogamente per x→ −∞).
• Determinare tutti gli asintoti di:
(a) f(x) = 3x+√x2 − 1 ;
(b) g(x) = x exp{x−1x+1
}.
11/12/2017 [2 ore: n. 35,36]
22
• Commento su “asintotico e asintoti”.Le funzioni
f(x) = 2x− 1
x, g(x) = 2x+
8x− 1
x+ 8,
h(x) = 2x+√x , k(x) = 2x− log x
sono tutte asintotiche tra loro per x → +∞, ma f, g ammettonoasintoti diversi (rispettivamente y = 2x e y = 2x+ 8) mentre h, k nonammetono asintoto.
L’unica cosa che possiamo affermare e che se due funzioni sono traloro asintotiche per x→ +∞ [−∞] e ammettono asintoti (sempre perx→ +∞), allora questi ultimi hanno lo stesso coefficiente angolare.
• Asintoti: f(x) = x arctanx.
In questo esercizio abbiamo utilizzato la seguente formula molto utile:
arctanx+ arctan(1/x) = (sgn x)π
2(x 6= 0).
• limn→+∞
√1− cos(1/
√n)
(n+ 2)3/2 − n3/2 − 3√n
• limx→0
ex tanx− sinx
x2 cosx, limx→0
(1
x− 1
sinx
)• Asintoti: f(x) = (x2 − x)
(2
x+2x − 2
)• Asintoti: f(x) = x
x+1x , x > 0.
• limx→0
x2 − sin2 x
x3(ex − cosx)
• Asintoti: f(x) = x
[(2x+ 2x2) log
(x+ 1
x− 2
)− 6xe1/x − 3
]
13/12/2017 [2 ore: n. 37,38]
• Classe limite: an =
(n+ 1
n− 1+ tan
(nπ
2+
1
n
))n
23
• Continuita:
f(x) =
{x+21/x
4−21/xse x 6= 0, x 6= 1
2,
1 se x ∈ {0, 12}.
• Continuita (al variare di a, b ∈ R):
f(x) =
x−b arctanx
log(1+x2)−Sh(x3)per x < 0,
0 per x = 0,
xa sin(
1x
)se x > 0.
•+∞∑n=2
[exp( 1
n+ 1
n2 )− 1
1 + 1n
− sin
(1
n+
1
2n2
)]nα
2−1
• Continuita uniforme.
(a) Ripasso della definizione, confronto con la continuita.
(b) Se f e uniformemente continua (u.c.) su I allora vi e continua(ma non vale il vice versa).
(c) Se f e lipschitziana su I allora essa e u.c. su I.Si dice che f e lipschitziana su I (R.O.S. Lipschitz e stato unmatematico tedesco, 1832-1903) se esiste una costante L ≥ 0 taleche
|f(x1)− f(x2)| ≤ L|x1 − x2| per ogni x1, x2 ∈ I,
o equivalentemente, |f(x+h)−f(x)| ≤ Lh se h > 0, x, x+h ∈ I.(d) Teorema di Heine-Cantor. Se f e continua su [a, b] allora f
e u.c. su [a, b].
• Esercizi per voi.
(i) Se f, g sono u.c. su I, allora lo e anche f + g.
(ii) Sia f continua su I = I1 ∪ I2, dove I, I1, I2 sono intervalli. Se fe u.c. su I1 e su I2, allora f e u.c. su I.
• f(x) =√x e u.c. sul suo insieme di definizione.
(Infatti, f e u.c. su [0, 1] per Heine-Cantor, e lipschitziana su [1,+∞).)
• Mostrare che la funzione g(x) = log x non e u.c. sul suo insieme didefinizione, ma lo e su ogni intervallo discosto da 0, cioe, su ogni[α,+∞) con α > 0.
24
18/12/2017 [2 ore: n. 39,40]
• Ancora sull’uniforme continuita.(a) f(x) = sin x e u.c. su R (idea: periodicita).(b) g(x) = sin
√x e u.c. su [0,+∞) (composizione di funzioni u.c.).
(c) h(x) = sin(x2) non e u.c. in alcun intervallo del tipo [a,+∞).
• La funzione
f(x) =
{e1/x per x < 0,
x+√x per x ≥ 0,
e u.c. su R?
Abbiamo utilizzato il seguente fatto.Se f e continua su [a,+∞) e ammette un asintoto orizzontale perx→ +∞, allora f e u.c. su [a,+∞). (Esercizio per voi.)
Corollario.Se f e continua su [a,+∞) e ammette un asintoto (orizzontale oobliquo) per x→ +∞, allora f e u.c. su [a,+∞).
• limx→0
x log3(1 + x)
log2(1 + x)− log(1 + x2) + log(1 + x3)
• Derivare: f(x) = log3(sinx), g(x) = log(sin3 x).
• Determinare l’equazione della retta tangente al grafico di f(x) =√x3−ex
2nel punto (2, f(2)).
• Continuita e derivabilita sull’insieme di definizione:
f(x) =
1 + log(1− x)− 2ex + cosx
xse x > 0,
ax+ b se x ≤ 0.
Esercizio per voi. Per il caso della derivabilita, stabilire se f ′ econtinua.
20/12/2017 [2 ore: n. 41,42]
• Derivabilita.
(a) f(x) =3√x2
25
(b) g(x) = |x6 + 8x3|
(c) h(x) =
{|x|a cos2(1/x) per x 6= 0,
0 per x = 0,dove a ∈ R e un parametro.
• Per quali a la funzione h dell’esercizio precedente e derivabile conderivata continua?
• Determinare i valori di a > 0 tali che
xa > log x per ogni x > 0.
• Sia a ∈ (0, 1). Dimostrare che
(x+ y)a < xa + ya per ogni x, y > 0.
Commento. Cio puo essere utilizzato per dimostrare che la funzione
d(x, y) = |x− y|a
e una metrica su R.
• Sia f(x) = x2
(x+3)e−1/|x| .
Determinare: insieme di definizione; limiti; asintoti; punti di deriva-bilita; estremanti; grafico qualitativo.
08/01/2018 [2 ore: n. 43,44]
• La funzione
f : R→ R, f(x) = e2x − 4ex + x
e suriettiva?, e iniettiva?
• Stabilire per quali valori di a, b ∈ R la funzione
f(x) =
{1+log(1−x)−2ex+cosx
xper x ∈ (0, 1),
a sinx+ b cosx per x ≤ 0,
(a) e continua su (−∞, 1);(b) e derivabile su (−∞, 1).
• Calcolare la derivata 2004-esima in 0 della funzione
f(x) = exp(−x1002) log(1 + x501) .
(Ricordiamo che exp(t) := et.)
26
• Al variare di a ∈ R, determinare il numero delle soluzioni reali dell’equa-zione
x = a log x .
• Esercizio per voi. Lo stesso per l’equazione
exp(x−1x−2
) = ax−2
.
• Al variare di p ∈ R, studiare la convergenza assoluta e quella semplicedella serie
+∞∑n=2
(p2 − 2)n(n(1 + n3/4)
2n− 3
)p.
(Commento: per un valore di p, la serie e del tipo∑+∞
2 (−1)nbn dovebn → 0. Per poter applicare il criterio di Leibniz, bisogna verificare che{bn} e definitivamente monotona. Per fare cio, abbiamo studiato lamonotonia della funzione g(x) tale che g(n) = bn, tramite la derivata.)
• Sia g una funzione derivabile su (0,+∞) tale che g(2) = 1/3 e g′(2) =−1/5. Determinare la retta tangente al grafico della funzione
f(x) = xg(x) (x > 0)
nel punto di ascissa x0 = 2.
10/01/2018 [2 ore: n. 45,46]
• Dimostrare che la funzione
f : R→ R, f(x) = 1− x(log 27) + 3sinx
e suriettiva e iniettiva. Dimostrare poi che f−1 e derivabile su R, ecalcolare (f−1)′(2).
• Sia f una funzione 2 volte derivabile in (−2, 1), tale che
f(x) = 1− 3x+ 2x2 + o(x2) , x→ 0.
(a) Mostrare che f e invertibile in un intorno U di 0.(b) Sia f−1 : f(U) → U la corrispondente funzione inversa. Deter-
minare lo sviluppo di Taylor (resto Peano) di f−1, centrato int0 = 1, arrestato al II ordine.
27
• Dimostrare che la funzione
f(x) =1−√x
log x
e uniformemente continua sul suo insieme di definizione.
(Si dimostra che f e prolungabile con continuita in 0 (da destra) e in 1,
e quindi possiamo considerarla come una funzione continua su [0,+∞).
Inoltre, la sua derivata e limitata su [M +∞) per qualche M > 0, e quindi
f vi e lipschitziana, e quindi u.c. La funzione (continua) f e u.c. anche sul
compatto [0,M ].)
• Determinare lo sviluppo di McLaurin arrestato al III ordine (resto diPeano) della funzione
f(x) = e2x−x2 + log(1− 2x+ 3x2) + ax2.
Al variare di a ∈ R, determinare poi la natura del punto x0 = 0.
• Sia f tre volte derivabile in 0 e tale che
f(x) = (a− 4)(a− 1)x+ a(a− 4)x2 + (a− 1)x3 + o(x3), x→ 0.
Determinare, al variare di a ∈ R, il grafico qualitativo locale di f .
• Individuare una metrica su N che lo renda compatto. Stabilire quindise esistono funzioni da N in N strettamente monotone (rispetto all’ordi-ne usuale di N) che siano continue rispetto alla metrica individuata.
• Tracciare un grafico qualitativo (senza studio della convessita) dellafunzione
f(x) = 3√x +
√|x| .
Tracciare poi un grafico qualitativo della funzione
g(t) = infx≥t
f(x) ,
e stabilire in quali punti g e derivabile.
Fine.