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Stallo del mercato e saturazione del territorio da una parte. Costante necessità abitativa a costi agevolati dall'altra. La provincia di Monza e Brianza presenta tendenze, esigenze e aspirazioni divergenti, difficili da affron- tare. "Fin dalla sua costituzione, più di novanta anni fa, la Edificatrice ha saputo plasmare la sua azione sulle necessità del territorio e del suo corpo sociale, ingegnandosi alla ricerca delle soluzioni più idonee", ha spiegato Antonio Marucci, presidente della Cooperativa Edificatrice, aprendo il convegno presso la sede di via Galvani. "Protagonista fin dal dopo- guerra della crescita di Muggiò, la Edificatrice ha sempre lavorato con flessibilità, reinventandosi per mante- nere fede al meglio al proprio manda- to: in mancanza di aree a costi popola- ri sul territorio negli anni Novanta ha aderito a Consorzi per intervenire altro- ve nel recupero di alcune aree dismes- se; in tempi più recenti ha preso parte a nuovi processi di trasformazione urbana, come la Costituzione dell'As- & Cultura & Cultura Cooperativa Cooperativa Periodico trimestrale edito da Cooperativa Edificatrice di Muggiò via Galvani 12, 20835 Muggiò MI tel. 039 793662 fax 039 2781072 [email protected] Autorizzazione del Tribunale di Monza n. 1641 del 30/11/2002 Spedizione in abbonamento postale 70% Milano Direttore responsabile Stefano Rijoff Redazione Francesca Naboni Ilaria Ramazzotti Grafica e impaginazione Valentina Gatto Stampa A.G.BELLAVITE srl - Missaglia (Lc) Tutti i diritti riservati. Riproduzione vietata. 3 numero XXXIV Aprile 2011 SOMMARIO IN COOPERATIVA Nuovi scenari, nuove sfide LIBERI PENSIERI La storia della Cooperativa Edificatrice e di Muggiò in un libro COOPERAZIONE Congresso Legacoop Lombardia IN COOPERATIVA Alloggi e Cantieri IN MEMORIA Venti5 d'Aprile a teatro con i Barabàn IN VIAGGIO Viaggi di primavera sociazione Cooperhousing Lombardia per lo studio dei fondi Immobiliari; ha creato poi nuove sinergie, come l'in- corporazione delle Cooperative Unificate di Nova Milanese nel 2007. Il territorio brianzolo ci offre oggi un nuovo scenario da valutare". Da que- ste premesse, dalla necessità di indivi- duare nuove prospettive operative, è nata l'indagine statistica sulla doman- da abitativa nella provincia di Monza e della Brianza, commissionata al Cresme dalla Cooperativa Edificatrice e Legacoop. Ad aprire il confronto è stato il presidente di Legacoop Lombardia, Luca Bernareggi. La sua attenzione si è focalizzata in particola- re sul ruolo prezioso che possono rive- stire le coop, "capaci di tenere anche nella crisi meglio di altre realtà impren- ditoriali, perché più vicine alle famiglie e al territorio. La nostra grande respon- sabilità è testimoniata anche dalla nascita dell'Alleanza delle Cooperative Italiane, il coordinamento nazionale delle centrali Confcooperative, Legacoop e Agci, siglato il 27 gennaio. 2 LA CRISI COME OCCASIONE DI MIGLIORAMENTO. DI QUESTA SFIDA HANNO PARLATO VENERDÌ 4 MARZO NEL CONVEGNO "ABITARE MONZA E BRIANZA", ISTITUZIONI, MONDO DELLA COOPERAZIONE E PROFESSIONISTI DEL SETTORE, COMMENTANDO I DATI DEL COM- PARTO IMMOBILIARE BRIANZOLO ILLUSTRATI DALLA RICERCA CRESME COMMISSIONATA DALLA COOPERATIVA EDIFICATRICE 6 5 Nuovi scenari, nuove sfide 4 7

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Cooperativa & Cultura - Periodico trimestrale edito dalla Cooperativa Efidicatrice di Muggiò

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Stallo del mercato e saturazione delterritorio da una parte. Costantenecessità abitativa a costi agevolatidall'altra. La provincia di Monza eBrianza presenta tendenze, esigenze easpirazioni divergenti, difficili da affron-tare. "Fin dalla sua costituzione, più dinovanta anni fa, la Edificatrice hasaputo plasmare la sua azione sullenecessità del territorio e del suo corposociale, ingegnandosi alla ricerca dellesoluzioni più idonee", ha spiegatoAntonio Marucci, presidente dellaCooperativa Edificatrice, aprendo ilconvegno presso la sede di viaGalvani. "Protagonista fin dal dopo-guerra della crescita di Muggiò, laEdificatrice ha sempre lavorato conflessibilità, reinventandosi per mante-nere fede al meglio al proprio manda-to: in mancanza di aree a costi popola-ri sul territorio negli anni Novanta haaderito a Consorzi per intervenire altro-ve nel recupero di alcune aree dismes-se; in tempi più recenti ha preso partea nuovi processi di trasformazioneurbana, come la Costituzione dell'As-

& Cultura& CulturaCooperativaCooperativa

Periodico trimestrale edito daCCooooppeerraattiivvaa EEddiiffiiccaattrriiccee ddii MMuuggggiiòòvia Galvani 12, 20835 Muggiò MItel. 039 793662 fax 039 [email protected]

Autorizzazione del Tribunale di Monzan. 1641 del 30/11/2002Spedizione in abbonamento postale70% MilanoDirettore responsabileStefano Rijoff

RedazioneFrancesca NaboniIlaria Ramazzotti

Grafica e impaginazioneValentina Gatto

StampaA.G.BELLAVITE srl - Missaglia (Lc)

Tutti i diritti riservati. Riproduzione vietata.

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numero XXXIV Aprile 2011

SOMMARIO

IN COOPERATIVANuovi scenari, nuove sfide

LIBERI PENSIERILa storia della CooperativaEdificatrice e di Muggiòin un libro

COOPERAZIONECongresso LegacoopLombardia

IN COOPERATIVAAlloggi e Cantieri

IN MEMORIAVenti5 d'Aprilea teatro con i Barabàn

IN VIAGGIOViaggi di primavera

sociazione Cooperhousing Lombardiaper lo studio dei fondi Immobiliari; hacreato poi nuove sinergie, come l'in-corporazione delle CooperativeUnificate di Nova Milanese nel 2007. Ilterritorio brianzolo ci offre oggi unnuovo scenario da valutare". Da que-ste premesse, dalla necessità di indivi-duare nuove prospettive operative, ènata l'indagine statistica sulla doman-da abitativa nella provincia di Monza edella Brianza, commissionata alCresme dalla Cooperativa Edificatricee Legacoop. Ad aprire il confronto èstato il presidente di LegacoopLombardia, Luca Bernareggi. La suaattenzione si è focalizzata in particola-re sul ruolo prezioso che possono rive-stire le coop, "capaci di tenere anchenella crisi meglio di altre realtà impren-ditoriali, perché più vicine alle famigliee al territorio. La nostra grande respon-sabilità è testimoniata anche dallanascita dell'Alleanza delle CooperativeItaliane, il coordinamento nazionaledelle centrali Confcooperative,Legacoop e Agci, siglato il 27 gennaio.

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LA CRISI COME OCCASIONE DI MIGLIORAMENTO. DI QUESTA SFIDAHANNO PARLATO VENERDÌ 4 MARZO NEL CONVEGNO "ABITAREMONZA E BRIANZA", ISTITUZIONI, MONDO DELLA COOPERAZIONE EPROFESSIONISTI DEL SETTORE, COMMENTANDO I DATI DEL COM-PARTO IMMOBILIARE BRIANZOLO ILLUSTRATI DALLA RICERCACRESME COMMISSIONATA DALLA COOPERATIVA EDIFICATRICE

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Nuovi scenari,nuove sfide

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in cooperativa2anno IX numero XXXIV

In un momento di scontro nella vita sociale, politica edeconomica tracciamo la strada del dialogo e dellacollaborazione, al di là di ogni divisione". I numeri delfabbisogno e della congiuntura problematica sonostati enunciati dal direttore del Cresme, LorenzoBellicini: "Ciò che emerge è il serio problema di capa-cità di crescita nazionale: solo il 17% delle aziendenell'ultimo anno ha registrato una crescita di fatturatoe bilanci positivi. Affronteremo anni di forte selezionedell'offerta e ridimensionamento del mercato. LaLombardia in particolare accusa un serio rallentamen-to della crescita economica: se negli anni '80 la popo-lazione cresceva del 2,7% e il Pil toccava il 33,9%,negli anni '90 i cittadini sonocresciuti del 3,6%, il Pil del15,9%. Degli anni Duemila,infine, pur essendo raddop-piata la percentuale di crescitademografica ( + 8,8%), il Pil siè limitato a cresceredell'1,8%". Quanto alladomanda abitativa futura, duele componenti essenziali:"Nella provincia di Milano leanalisi effettuate al 2001 regi-strano una domanda da disagio alloggiativo (affolla-mento, coabitazione, sistemazione precaria) pari a29.244 famiglie/alloggio, stimabili in 2.925 nella pro-vincia di Monza e della Brianza - ha illustrato - .Immaginando livelli immutati, nell'ipotesi di completosoddisfacimento nell'orizzonte decennale di previsio-ne, si definisce una media di abitazioni all'anno tra le3.849 e le 4.738". Come affrontare tutto ciò? A darecorpo alle possibili strade hanno poi pensato i relato-ri del convegno. "In questi giorni abbiamo unaresponsabilità altissima - ha esordito AlessandroMaggioni, presidente Confcooperative -Federabitazione Lombardia - : fronteggiamo temifondamentali come quello della sobrietà, qualità pro-gettuale, innovazione, o, ancora, della sostenibilitàambientale e il risparmio di suolo. È il momento diadottare nuovi strumenti e soluzioni condivise con leistituzioni, come è stato fatto a Milano con in via F.lliZoia, con un progetto congiunto guidato dalle coopDegradi di Legacoop e Solidarnosc, diConfcooperative, su un'area messa a gara dalComune al valore simbolico di un euro per l'affitto edi sole 174 euro al mq per la vendita convenzionata"."Dopo Napoli siamo la provincia più densamente abi-tata d'Italia - ha esordito Antonino Brambilla, vicepre-sidente della Provincia di Monza e Brianza -.Dobbiamo contrastare questa saturazione urbanisti-ca. D'altra parte, la crescita zero non si concilia conla forza incontenibile della vita e dello sviluppo.Quando le amministrazioni vengono incontro si puòfare edilizia importante, di qualità e sostenibile, den-sificando i tessuti urbani sfilacciati. Tutto questo èpossibile". La riflessione si è calata poi sul territorio

con l'intervento del sindaco di Muggiò, PietroZanantoni: "Sul nostro territorio le cooperative stori-camente hanno costruito molto. Oggi esistono duearee 167 che si possono mettere in gara. Non vorreiperò che interventi di questo tipo, pur risolvendo laquestione casa per alcuni, creassero problemi sulfronte sociale. In altri termini mi interrogo sulla quali-tà di chi verrà a vivere: parlo dei redditi delle famigliee dell'apporto all'economia cittadina". Più possibilistail sindaco di Nova Milanese, Laura Barzaghi: "Nova èun territorio piccolo e costipato con una percentualedi consumo di suolo del 61%. Ci sono nuove aree uti-lizzabili e possibilità di recupero per il centro storico,

però c'è sempre meno possi-bilità di offrirle a costi bassiper le difficoltà economichedel Comune. Riqualificazione,nuove tecniche costruttive,abbattimento dei costi sonostrategie interessanti per fareentrare in gioco quanti diver-samente non potrebberopensare alla casa. Le valute-remo con attenzione".In chiusura, Luciano Caffini,

presidente nazionale Legacoop Abitanti, ha tirato lesomme: "Ci distinguiamo come cooperative di uten-za, cooperative di servizi, attente a cosa vogliono lepersone, più di quello che vogliono architetti o mura-tori. Senza dimenticare di fare i conti con il mercato econ la forbice fra i costi e le possibilità della doman-da. Un compito sempre più difficile di questi tempi. Èun'epoca di passaggio e innovazione che necessita dinuove strade e competenze. Non sarà un passaggioindolore: ci sarà qualche inevitabile scompenso ma losi affronterà con la consapevolezza che si tratta di unacrisi epocale per il comparto industriale e anche perquello immobiliare". Infine una riflessione diretta agliamministratori pubblici: "I sindaci chiedono alta quali-tà edilizia, alta classificazione e avanzano una serie dirichieste, scaricando altrove il peso e le problematici-tà degli interventi. Quanto ci vorrà per un coordina-mento fra Comuni anche per affrontare il disagiosociale? Per capire la necessità di collaborare ancheper affrontare queste problematiche? Il mondocooperativo sta già affrontando da tempo il territoriocon un approccio più ampio: non esistono più coope-rative essenzialmente locali, ma sovracomunali, comela cooperativa Edificatrice stessa. Le cooperativesono le big society all'italiana. È finita la stagione in cuisi demonizzavano le coop perché tenutarie di chissàquali privilegi fiscali. Oggi le si inizia finalmente a con-siderare per quello che fanno e lasciano sul territorio:un parco di abitazioni che sostiene i redditi e aiuta lefamiglie a vivere meglio. Ci attende una sfida avvin-cente che affrontiamo con la convinzione che lanostra crescita possa collaborare con altri settori diimpresa nel nome di uno sviluppo comune".

F.N.

AAnnttoonniioo MMaarruuccccii ee LLuucciiaannoo CCaaffffiinnii

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Il direttore STEFANO RIJOFF

LIBERI PENSIERIDI UN VECCHIO COOPERATORE

La storia della Cooperativa Edificatricee di Muggiò in un libroIn uno degli scorsi numeri ho trattato il tema dell'importanza di raccogliere e conservare documenti che pos-sano servire alla ricostruzione della nostra storia.Bene, questo lavoro è stato fatto dalla nostra collaboratrice Francesca Naboni, che, con grande impegnoe capacità professionale, ha ripercorso i novant'anni di vita della Cooperativa Edificatrice in un libro, che abreve andrà in stampa.È un lavoro importante, non solo per la nostra cooperativa e più in generale per il movimento cooperativo,ma per la città di Muggiò, alla quale viene dato un valido contributo nella ricostruzione della sua storia nelsecolo passato. Vengono narrati fatti che non trovano riscontro in altri libri di storia locale, come quello checoinvolse Luigi Paleari, che perse la vita in unoscontro con i fascisti davanti al vecchio comune inSan Rocco. Ricordo che fino a quando non fudistrutto il caseggiato in centro una lapide ricorda-va questo giovane muggiorese. Con questo libroanche le nuove generazioni che non hanno potutoleggere la lapide a lui dedicata potranno conosce-re la sua vicenda e quella di tanti altri muggioresiche hanno fatto la storia della nostra città.Il materiale utilizzato dalla ricerca è molto vasto: illibro ha pescato fra i documenti della cooperativa(soprattutto verbali dei consigli e delle assemblee),ma raccoglie anche le testimonianze di alcuni socipiù anziani. La vita di Muggiò è stata poi riscrittacon una attenta ricerca sulle pagine dei giornalilocali che hanno raccontato un secolo della nostracittà: il Cittadino in primo luogo, ma non solo.Accanto alle pagine del giornale cattolico vicinoalla curia a cui ci si è affidati fino a oggi per raccon-tare la storia locale, sono state consultate tutte le testate che hanno parlato di Muggiò: a partire dai giorna-li "rossi" La Brianza, L'Avanti, l'Unità, il Lambro e, ancora, il Corriere di Monza e della Brianza e la Cronacadi Monza e Brianza. Una ricerca che ha permesso di dare corpo a tanti episodi della vita locale.La memoria storica ci porta a continui momenti di tensione tra i così detti "rossi" e i "bianchi", tra socialisti ecattolici. Sulle pagine di cronaca compaiono articoli di fuoco che attaccano o sbeffeggiano gli avversaripolitici, cogliendo ogni occasione possibile per accendere polemiche senza fine.Certo che se pensiamo al Patto sottoscritto il 27 gennaio di quest'anno tra le tre grandi centrali cooperati-ve, di acqua ne è passata sotto i ponti.D'altra parte bisogna pensare che nella vita cittadina del tempo i personaggi che si impegnano nella vitasociale della Cooperativa (sia quella Edificatrice, sia quella di consumo, la Cooperativa con forno, che permolti anni furono quasi una cosa unica) sono gli stessi che ritroviamo nell'amministrazione del Comune.Sono quasi duecento pagine che si leggono con piacere e direi tutte d'un fiato, visto il ritmo che viene datoalla narrazione e l'incalzare degli avvenimenti.In questo Francesca Naboni ha saputo unire lo stile di una giornalista con la passione di una ricercatrice,che non solo ha letto con attenzione tutto il materiale raccolto presso l'Archivio della Memoria della ProLoco, ma per ritrovare articoli e documenti ha consultato gli archivi della Biblioteca di Monza, gli archividella Biblioteca Braisense di Milano, e la Conservatoria di Milano. Il tutto senza trascurare l'importanza delleinterviste ai soci, ai presidenti e, per quanto riguarda la vita cittadina più in generale, agli ex sindaci.Dunque un grazie da parte di tutti all'autrice e alla Cooperativa che senz'altro ha fatto un opera meritoria pro-muovendo e commissionando questo libro che ha visto un lavoro di più di tre anni.

IIll 77 ppiiaannii,, iill pprriimmoo eeddiiffiicciioo rreeaalliizzzzaattoo ddaallllaa CCooooppeerraattiivvaa EEddiiffiiccaattrriiccee,, ssuu pprrooggeettttooddeellll''aarrcchhiitteettttoo FFrreeddii DDrruuggmmaann èè aanncchhee iill pprriimmoo ggrraattttaacciieelloo iinn ppaaeessee..

IInn qquueessttaa ccaarrttoolliinnaa iill ppaallaazzzzoo èè iimmmmoorrttaallaattoo iinn uunnaa iimmmmaaggiinnee ssccaattttaattaa aannnniiddooppoo,, aa ccaavvaalllloo ffrraa iill 11996699 ee iill 11997700,, ddaallll''uullttiimmoo ppiiaannoo ddeellll''eeddiiffiicciioo AA,,

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anno IX numero XXXIV4 cooperazione

Tutti in piedi per l'inno di Mameli e un minuto di silen-zio per la tragedia che ha colpito il Giappone. Unavvio di grande respiro quello del X Congresso diLegacoop Lombardia. Un incontro importante perfare il punto sullo stato di salute della cooperazionee sulla difficile stagione che sta affrontando il Paese.A delineare lo scenario è Luca Bernareggi, presiden-te regionale riconfermato in carica. Nella sua relazio-ne ricorda le difficoltà attuali: "Incapacità politica diincidere sui problemi del Paese, scarsa dotazionestrutturale, fiscalità iniqua, evasione fiscale, debitopubblico enorme, sistema formativo in crisi, divarioNord/Sud crescente, sistema produttivo in stallo,infiltrazioni criminali, competitività e dinamismo sem-pre più incerti, invecchiamento generazionale, quotaoccupazionale femminile bassa… e, per finire, unclima di divisione e scontro che condanna all'immo-bilismo". In questo marasma la cooperazione vuoleessere protagonista, dialogando in maniera plurali-sta e trasversale, per rispondere alle concrete esi-genze delle persone. "La cooperazione lombardaregge anche in tempo di crisi - ha sottolineato - : leprime 30 coop hanno registrato un fatturato in cresci-ta che supera l'11%, + 13% di soci, + 1,4% dell'oc-cupazione e un patrimonio netto complessivo checresce del 142%". Dietro ai numeri ci sono le storie diaziende che necessitano regole sempre più chiareed economie sane, libere da infiltrazioni criminali. Frai temi fondamentali anche il rilancio della partecipa-zione delle donne (solo 35% nei direttivi) e dei giova-ni (solo il 10% è sotto i 35 anni). Infine, ricorre ancheil tema dell'aggregazione, "spalle larghe e direttivisempre più competenti per riuscire a fare impresacooperativa al meglio". In questa direzione anche lanascita dell'Alleanza delle Cooperative Italiane, "unatto importante, generoso e lungimirante contro lamalsana competizione di questi anni: la cooperazio-ne ricorda all'Italia ha bisogno di unità, che colori estorie non andranno perdute ma arricchiranno l'azio-ne comune, già reale in molti ambiti - ha chiusoBernareggi - . La nostra è una risposta positiva,armoniosa, moderna e solidale, al vivere di questigiorni. Una delle pagine più belle della storia d'Italia". Il Congresso è stato un momento importante per laEdificatrice di Muggiò, che per la prima volta è entra-ta nella Direzione regionale di Legacoop Lombardia.

Congresso Legacoop Lombardia:la Edificatrice entra nella Direzione Regionale

La coop si è distinta anche per aver coinvolto duegiovani delegati. Oltre al presidente Antonio Marucci,al vicepresidente Angelo Culatti, Stefano Rijoff eVilma Gaetani, hanno partecipato anche AlbertoSuppa e Chiara Culatti, entrambi alla prima esperien-za come delegati. F.N.

IL15 E 16 MARZO SI È SVOLTO IL X CONGRESSOREGIONALE DI LEGACOOP: I VALORI DELLACOOPERAZIONE CONTRO LA CRISI, STATO DISALUTE E PROSPETTIVE DI RILANCIO NELL'IM-PORTANTE APPUNTAMENTO PRESSO IL TEA-TRO ELFO PUCCINI DI MILANO

LLuuccaa BBeerrnnaarreeggggii,, pprreessiiddeennttee ddii LLeeggaaccoooopp LLoommbbaarrddiiaa

Dal Congresso porto a casa un messaggio di speranza e fiducia: ilsistema cooperativo lombardo ha visto l'ingresso di nuovi soci, latenuta dell'occupazione e degli investimenti. In un contesto di crisioccupazionale ed economica, le imprese cooperative appaiono piùsolide di quelle capitalistiche. Mettere insieme etica e profitto, solida-rietà e mercato è il punto di forza che rende il pensiero cooperativoforte. Penso che ci sia bisogno di innovazione nei modi di pensare eagire in ambito economico e politico: le crisi cicliche del capitalismoimperante lo dimostrano, e le realtà cooperative vengono sempre dipiù viste come una possibile "nuova via" economica per uscire daiproblemi di un'esasperata competizione a favore di una maggiorecooperazione tra gli attori economici. Ho condiviso le conclusioni delcongresso e la raccomandazione al mondo delle cooperative perchéi propri valori non vengano traditi: il riferimento è alle ben note coope-rative "spurie", soprattutto nell'ambito dei servizi alla persona, che,applicando condizioni lavorative vessatorie e contrarie ai principi cuile cooperative dovrebbero ispirarsi, rischiano di mettere in cattiva luceed intaccare l'immagine di un sistema di imprese cooperative orien-tato, sin dalla sua nascita, a creare valore per l'intera società.

Alberto Suppa

Il dibattito a cui ho assistito come delegata della mia Cooperativa èstato molto interessante: gli argomenti ed i principi della cooperativagià li conoscevo, anzi posso dire di cresciuta respirando aria dicooperativa e condivido l'idea che donne e uomini possono organiz-zarsi per soddisfare i loro bisogni. Non conoscevo tutti i settori doveoperano le cooperative, ma solo i più comuni, e in questi giorni hoallargato la mia conoscenza. Mi ha fatto piacere sentire che bisognacoinvolgere i giovani e le donne (ovviamente in entrambi i casi pensoche comunque devono dimostrare di meritare fiducia) anche se miè sembrato di percepire ancora molta resistenza e per i giovani e ledonne è ancora molto difficile arrivare negli organismi dirigenti.Grazie a questo evento ho imparato molte cose nuove del mondocooperativo, anche l'importanza che hanno le relazioni che le coope-rative instaurano con i soci, con le città in cui operano, con le altrecooperative e con le pubbliche amministrazioni.

Chiara Culatti

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Lavori in corso a Nova MilaneseNel nome della Bioedilizia

Parte ufficialmente il cantiere nellazona ovest del territorio comunaledi Nova Milanese, fra il canaleVilloresi, via Assunta e via Italianella zona residenziale che costeg-gia il parco del Grugnotorto. Unbuon compromesso fra ambienteverde e posizione strategica: daqui partono infatti piste ciclopedo-nali che attraversano l'appezzamento di verde brian-zolo, poco distante invece si incontrano le principaliarterie stradali del territorio. L'area risulta praticaanche sotto il profilo delle reti tec-nologiche e della vicinanza al cen-tro, istituti scolastici compresi. Oltrealla felice posizione, è dai progettiche emerge l'anima "verde" del pro-getto della Edificatrice da cuinasceranno diciassette alloggi (dadue, tre o quattro locali) in ediliziaconvenzionata da assegnare inproprietà ai soci, a eccezione diuno che, secondo gli accordi, sarà destinato in godi-mento (una sorta di affitto) a una famiglia segnalatadal Comune di Nova Milanese. Il progetto adottainfatti un approccio globale "ecoso-stenibile". Bioedilizia non significainfatti solo materiali compatibili, maanche sostenibilità delle tecnichedi costruzione. Il progetto prevedel'uso di materiali e tecniche bio-compatibili sia sul fronte della pro-gettazione che della costruzione.Isolamento tecnico traspirante, iso-lamento acustico, igrometria, cli-matizzazione, pannelli solari ed energia rinnovabilesono le parole d'ordine del progetto. L'isolamentosarà realizzato con prodotti ecologici in grado diridurre la conduttività termica pur mantenendo la tra-spirazione delle strutture.

L'EDIFICATRICE HA DATO IL VIA AI LAVORI NELL'AREA A RIDOSSO DEL CANALE VILLORESI,ALL'INCROCIO TRA LE VIE ASSUNTA E ITALIA PER LA REALIZZAZIONE DI UNA PALAZZINA INEDILIZIA CONVENZIONATA

Stesso principio sul fronte acusti-co con pannelli in lana di vetro bio-solubile in grado di trasformare l'e-nergia sonora incidente in calore,per attrito all'interno delle microcavità tra fibra e fibra. Prodotti tra-spiranti verranno impiegati ancheper pareti e tetto. Si tratta di bio-malte porose che agiscono come

polmone igrometrico in grado di distribuire l'umiditàdell'aria nell'intera struttura. Tutti i materiali impiegatinon presentano rilascio di polveri o sostanze nocive.

Non hanno livelli di tossicità in fasedi posa, di esercizio e dismissio-ne. Inoltre, una volta dismessi,potranno essere riciclati comeinerti e impiegati per sottofondi delmanto stradale, contenimenti ealtro. Un sistema di riscaldamen-to/raffrescamento radiante a pavi-mento garantirà un calore più uni-forme e un più veloce raggiungi-

mento delle condizioni di benessere, garantendouna riduzione dei consumi, quindi dei costi. In mate-ria di limitazione dei consumi energetici l'edificio

sarà dotato di un impianto solarefotovoltaico per la produzione dienergia elettrica necessaria all'illu-minazione degli spazi comuni, diimpianto termico centralizzato adaltro rendimento dotato per ognialloggio di misuratori del consumoenergetico. Infine pannelli solaririvestiranno un ruolo strategico perla produzione dell'acqua calda

sanitaria. L'impianto, realizzato a circolazione natu-rale o forzata, può essere inoltre impiegato comeintegrazione al sistema di riscaldamento. Per la con-clusione dei lavori si prevedono dei tempi di cantie-re dai 18 ai 24 mesi.

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in cooperativa6anno IX numero XXXIV

IN OCCASIONE DELLA FESTA DELLALIBERAZIONE LA COOPERATIVAEDIFICATRICE E LA SEZIONE ANPI DI MUGGIÒOFFRONO LO SPETTACOLO 'VENTI5 D'APRILE',A CURA DEL GRUPPO MUSICALE BARABÀN.SUL PALCO A MUGGIÒ IL 22 APRILE

Venti5 d'Aprilea teatro con i Barabàn

Melodie, canti, immagini e testimonianze di grandeefficacia per ricordare e celebrare la Liberazione e laResistenza, unitamente alla libertà e alla dignitàdella persona quali valori universali e fondanti perogni società democratica: il concerto 'Venti5d'Aprile', che la Cooperativa Edificatrice offrirà il 22aprile a Muggiò presso la Cascina Faipò di via DiVittorio 2 alle 21, è una lezione di storia impartita inmusica e anche un accorato manifesto contro l'intol-leranza, la violenza e il razzismo. Lo spettacolo delgruppo Barabàn, già esibitosi a Muggiò lo scorsogennaio in occasione del Giorno della Memoria,sarà offerto a tutti i soci e i cittadini in collaborazio-ne con la sezione muggiorese dell'Associazionenazionali partigiani d'Italia e con il patrocinio delComune di Muggiò. Un evento che la Cooperativa Edificatrice vuole pro-muovere in nome del valore della memoria e degliideali di democrazia, di solidarietà e di condivisione,anche nell'attuale ricorrenza dei 150 anni dall'Unitàd'Italia. Un momento di riflessione da vivere insiemeal ritmo delle musiche e delle canzoni contro la guer-ra, fra le quali 'Fischia il vento', 'Pietà l'è morta', 'Sottoa chi tucca', 'Oltre il ponte'. Melodie e testi che sonoessi stessi testimonianza di quegli anni drammatici ecruciali, parole e note capaci di proporre uno spac-cato sugli eventi storici e sulle situazioni quotidianeche hanno formato e cambiato per sempre la storiadi quelle persone, dell'Italia e dell'Europa intera.Alle canzoni si affiancherà la proiezione di video e diinterviste agli uomini e alle donne che quegli anni lihanno vissuti in prima persona e che ne raccontanol'esperienza. Sullo schermo apparirà così il coman-dante partigiano Luchino Dal Verme: mentre le lucisi affievoliscono, l'attenzione sarà rivolta alla sueparole rievocative del conflitto, della lotta condottanei gruppi dei 'ribelli' e dello sbando generale dell'8settembre. I musicisti di Barabàn, entrati in scena,attaccheranno di seguito le note di 'Bella ciao'. Sarà intenso anche il momento dedicato al drammaebraico consumatosi nella Seconda guerra mondia-le, ricordato con l'esecuzione di melodie yiddish e loscorrimento di immagini della sinagoga di Berlino infiamme. Poi la narrazione si farà incalzante, e lemusiche sempre più vibranti.

Si ascolteranno le testimonianze di partigiani e staf-fette e si fruiranno filmati in bianco e nero con ariedella Resistenza, suonate da una suggestiva eimprovvisata orchestra di ocarine. Alla fine, si rag-giungerà il culmine della serata con suono di cam-pane a festa che annunciano l'avvenutaLiberazione. E le immagini proiettare mostreranno icamion partigiani entrare vittoriosi a Milano. Poi sicanterà di nuovo insieme 'Bella ciao’, chiudendo ilconcerto con uno swing che accompagnerà i videodi un 25 Aprile di oggi.Uno spettacolo coinvolgente, in cui i componentidel gruppo Baraban si alternano con le loro diversee complementari abilità di artisti. Vincenzo Cagliatisi esibirà all'organetto diatonico e voce, AurelioVitelli quale voce solista, tastiere, bouzouky,Giuliano Grasso al violino, ocarina e voce, DiegoRonzio al clarinetto, darabuka, tastiere, ocarina evoce, Paolo Ronzio alla chitarra, bouzouky, ocarina,voce, Alberto Rovelli al basso elettrico e al basset-to. Tutti impegnati in un continuo e intenso inter-scambio con il pubblico, un dialogo intessuto attra-verso il linguaggio profondo della musica che toccale corde della coscienza e avvicina le persone e legenerazioni.‘Venti5 d'Aprile’ è stato infatti destinato anche alladidattica in alcune scuole del nostro territorio.Prodotto e distribuito anche sottoforma di filmatonel 2005, questo spettacolo è stato presentato perla prima volta in concomitanza del Sessantesimoanniversario della Liberazione. Ha ricevuto il patro-cinio dell'Anpi provinciale milanese e di numerosiComuni e Province lombardi, ed è stato rappresen-tato in numerose repliche. Ci auguriamo che quellache si terrà a Muggiò sancirà un ulteriore e rinnova-to successo di pubblico.

I.R.

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aprile 20117in viaggio

Viaggi di primavera

UN SUGGESTIVO ITINERARIO A BUDAPEST EDINTORNI. MA ANCHE UN WEEK END FRAPERUGIA, ASSISI E GUBBIO. ECCO I TOUR PRI-MAVERILI PROPOSTI AI SOCIDALL'EDIFICATRICE

Due appuntamenti per gli appassionati di viaggi, maanche due occasioni per trascorrere in compagniamomenti di svago e di approfondimento culturale.Come da tradizione, in primavera l'Edificatrice pro-pone un week end in Italia e un itinerario in una capi-tale europea: quest'anno, il 16 e 17 aprile, è in agen-da una visita a Perugia, Assisi e Gubbio, mentre peril 'ponte' dal 29 aprile al 3 maggio è stato organizza-to un tour a Budapest. Vediamo più nel dettaglioqueste proposte, informando i lettori che, al momen-to della redazione del nostro giornale, il week end inUmbria ha già raggiunto il numero massimo di pre-notazioni e le iscrizioni sono state chiuse.

Perugia, Assisi e Gubbio,perle di arte e storiaUna guida del posto accompagnerà i partecipantilungo questo appassionante itinerario alla riscoper-ta dei tesori artistici, culturali e religiosi dell'anticaterra umbra, primo fra tutti la basilica di SanFrancesco ad Assisi. Da qui inizierà la visita agliimportanti monumenti della caratteristica cittadina,quali il duomo, la basilica di Santa Chiara e la piaz-za del Comune. Il secondo giorno si potranno inve-ce ammirare le bellezze di Perugia: la fontanaMaggiore, il palazzo dei Priori e la cattedrale. Infine,nel pomeriggio, si raggiungerà Gubbio, con la suapiazza della Signoria, il duomo e i prestigiosi palaz-zi dei Consoli e Ducale. Arricchiranno il tour le degu-stazioni di specialità culinarie locali, da assaporarein accoglienti ristoranti.

Budapest, una capitalesulle sponde del DanubioCon volo diretto, si atterrerà nella capitaledell'Ungheria il 29 aprile. Una guida parlante italianoaccoglierà il gruppo e sarà disponibile per l'interadurata del soggiorno, che prevede la pensione com-pleta in albergo a quattro stelle. La visita inizieràdalla cattedrale di Santo Stefano, dall'esterno delParlamento e del palazzo dell'Opera e dalla Chiesadi Mattia, luogo dell'incoronazione di alcuni reungheresi, per passare poi dal viale Andràssy, i cuipalazzi sono patrimonio dell'Unesco, fino ad arrivarealla piazza degli Eroi con l'adiacente parco cittadinoe il castello di Vajdahunyad, circondato dalla primapista di pattinaggio realizzata in Europa.

Il viaggio proseguirà il secondo giorno lungo le stra-de di Buda, la parte alta della città da dove è possi-bile ammirare uno splendido panorama. Dall'anticocentro storico si salirà al bastione dei Pescatori, unaltro belvedere che conserva la memoria dei pesca-tori del Danubio, che qui avevano il mercato delpesce e anche il loro quartiere. La giornata prevedeuna sosta ai giardini del palazzo reale e al palazzoSàndor, residenza del presidente della Repubblica.Ma è in battello, la sera, che si potrà scorgere laBudapest più romantica, guardandola scorrerelungo le rive del Danubio. Proprio all'ansa del fiumepiù decantato d'Europa sarà dedicato il quarto gior-no di viaggio, con tappa in caratteristiche cittadinerurali. Non mancherà, il giorno seguente, una visitaalla famosa 'puszta', la campagna ungherese checirconda la capitale estendendosi nella parte sud-estdel Paese. I partecipanti saranno invitati in una tipicafattoria su carrozze trainate da cavalli, potranno visi-tare una casa arredata con mobili d'epoca e assiste-re ad uno spettacolo equestre con i locali butteri,gustando altresì prodotti culinari e vinicoli. Il ricco iti-nerario proseguirà l'ultimo giorno per le vie del quar-tiere ebraico di Budapest, con ingresso alla sinago-ga principale. Nel pomeriggio ci si sposterà nellaparte sud di Buda, dove sorge uno degli edifici piùbelli della città, il castello Rudnyànszky. Si conclude-rà così la permanenza nella suggestiva capitale, cheregalerà ai soci e ai partecipanti un ricco e indimen-ticabile bagaglio di esperienze e di emozioni.

I.R.

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