01 Il Capitello Di Filo

download 01 Il Capitello Di Filo

of 6

Transcript of 01 Il Capitello Di Filo

  • 8/13/2019 01 Il Capitello Di Filo

    1/6

    Pietre che parlano 1:

    IL CAPITELLO MEDIOEVALEDI FILO

    Francesco Pertegato

    Fig. 1

    Stop al consumo di territorio - Argenta

  • 8/13/2019 01 Il Capitello Di Filo

    2/6

    2

    Pietre che parlano 1:IL CAPITELLO MEDIOEVALE DI FILO

    Francesco Pertegato

    Il capitello in realt un semicapitello (fig. 1) - rinvenuto a met degli anni 50 del secolo scorso dal parrocoDon Etalberto Tregnaghi, affondato nel terreno del cortile retrostante la canonica, era stato poi riutilizzatocome mensola per una statuetta della Madonna posta tra le due grandi vetrate della nuova sala dellasiloparrocchiale. Attualmente conservato in canonica.

    Ha unimpronta schiettamente medioevale; assegnabile ai secoli XII-XIV, rappresenta la conferma materialedella presenza nel territorio dellantica Riviera di Filo di un edificio di culto del primo Medioevo, presenzaattestata da fonti archivistiche gi note. Ne mette poi in luce il carattere di architettura di una certaimportanza e pregio, in quanto arricchita da elementi scolpiti in pietra.E ovviamente arduo individuarne la provenienza e solo la cronologia degli edifici di culto di Filo e le notiziecirca la loro collocazione topografica possono fornire qualche indizio. Lipotesi pi attendibile che provengada una precedente chiesa esistente in loco; trattandosi di un pezzo facilmente trasportabile non si pututtavia escludere che provenga dai dintorni.

    E noto da tempo che la prima chiesa esistente a Filo, citata in un documento di tipo amministrativo del 1022conservato presso lArchivio Arcivescovile di Ravenna, viene segnalata come ecclesia Sanctae Marie quidicitur in Filum

    1; in base alla documentazione esistente si ritiene fosse dislocata nei pressi del borgo

    attualmente denominato Molino di Filo2, nel 1353 definito villa fili veteris

    3e rappresentato, insieme al nuovo

    borgo, in una mappa della met del secolo XV (fig. 2, al margine superiore verso sinistra)4.

    Fig. 2

    1Manoscritto su pergamena, G.N. 2906 (M. Fantuzzi, Monumenti ravennati de secoli di mezzo per la maggior parte

    inediti, Venezia, Francesco Andreolo, 1801-1804, I, p. 391, n. 45); cfr. A. Vandini, Filo la nostra terra, Faenza, Cedit,2004, pp. 38-41 e nota 27.2Sono datati rispettivamente 1219 (Fantuzzi, op. cit., II, p. 290; cfr. Vandini, op. cit., p. 293, nota 6) e 1350 (Fantuzzi,

    op. cit., VI, pp. 131-2; ibidem, nota 7). Unulteriore citazione della chiesa di S. Maria, si trova nella Donazione del 1252da parte dellarcivescovo Filippo Fontana ai Canonici Cardinali (Fantuzzi, op. cit., V, pp. 333-4; ivi, pp. 42-3, nota 32).3Fantuzzi, op. cit., III, p. 326; ivi, p. 38, nota 25.

    4ASVe, Savi ed esecutori alle acque, Serie Po, Disegno 177, met XV secolo. La mappa, individuata dal compaesano

    Giorgio Tamba, riprodotta, tra laltro, in E. Checcoli, Filo della memoria, s.l., Editrice Consumatori, 2002, p. 38.

  • 8/13/2019 01 Il Capitello Di Filo

    3/6

    3

    Secondo la ricostruzione di Agide Vandini, fin dal 1383 inoltre esistita a Filo una chiesa dedicata a S.Agata, anchessa con sede a Molino di Filo. Ha costituito la seconda parrocchiale, con due possibili ipotesi: olantica chiesa di S. Maria stata successivamente dedicata a S. Agata (tra il 1373 e il 1383); oppure, menoplausibilmente, nella seconda met del XIV secolo stata costruita una seconda chiesa, dedicata alla Santa.Il documento in cui compare per la prima volta ledificio di culto non segnala tuttavia esplicitamente che si

    tratti di Filo Vecchio5

    : Nello stesso anno ed indizione [1383], il giorno 30 del mese di maggio, sotto il porticodella casa dabitazione di propriet delle Monache posto in Filo nella Riviera del Po distretto di Ravenna,presenti Don Domenico, rettore della chiesa di S. Agata in Filo [...]

    6.

    La fondazione della prima chiesa nel borgo nuovo (fig. 3), la terza parrocchiale, intitolata anchessa a S.Agata, viene fatta risalire agli inizi del secolo XVI sulla base di informazioni del secolo scorso. Si tratta inparticolare della Relazione di una Sacra Visita del 1915

    7e dellInventario del parroco Don Giuseppe Cellini

    1837-1915)8: la chiesa sarebbe stata costruita nel 1525 e consacrata il 19 novembre del 1578 da Monsignor

    Cristoforo Boncompagni, nipote di Gregorio XIII e da poco pi di un mese arcivescovo di Ravenna (1578-1603)

    9.

    E probabile che la chiesa visitata nel 1571 dal precedente arcivescovo fosse ancora quella vecchia, inquanto vengono prescritti interventi di modifica e manutenzione, oltre a raccomandare grande prudenzanellattraversamento del Po per andare a portare la comunione oltre il fiume

    10.

    Fig. 3

    La datazione della nuova chiesa, non confermata da documenti dellepoca, risulta del tutto plausibile in baseal confronto della fiancata (fig. 4), ma anche della facciata (figg. 4, 6) - ora possibile grazie ad una fotoinedita di buona qualit

    11- con quelle di S. Domenico ad Argenta (figg. 5, 7), confronto suggeritomi da

    Giovanni Geminiani.

    5ASRa, Memoriale XXXI, c. 64r; cfr. Vandini,p. 251 e nota 6.

    6Ivi, p. 252 e nota 7.

    7

    AARa, Sacra Visita, 1915, n. 112; ivi p. 253 e nota 15.8Ibidem.9Ibidem.

    10AARa, Sacra Visita, Prot. I, c. 27v; ivi, pp. 252-3 e nota 13.

    11Ringrazio Giovanni Geminiani per avermi consentito, con la consueta disponibilit, di riprodurla.

  • 8/13/2019 01 Il Capitello Di Filo

    4/6

    4

    Fig. 4

    Fig. 5

    La costruzione di S. Domenico viene fatta risalire al 152212

    . E probabile che il 1525 sia, per Filo, lanno dellafondazione di una chiesa che, per essere stata consacrata solo nel 1578, deve aver avuto un iter travagliato,col tempo necessario ad assorbire un modello che mostra, per alcuni, ascendenze rossettiane

    13Le

    somiglianze sono strettissime: la parete alleggerita e ritmata dalle stesse strette lesene su cui si impostanocoppie di archetti ciechi, lobati.

    12

    Lo sostengono: D. Bandi, Memorie storiche dellantica terra di Argenta, Argenta 1869, p. 47; D. Giglioli, Argenta e isuoi dintorni, Ferrara, ed. Belriguardo, 1984, I, p. 132; L. Magrini, Argenta nelle memorie storico-cronologiche raccoltedal dott. Luigi Magrini, Bologna 1988, p. 84. Vd. anche Argenta, note storico turistiche, Argenta, Associazione Pro Loco,1978, pp. 26-7.13

    Giglioli. op. cit., p. 133.

  • 8/13/2019 01 Il Capitello Di Filo

    5/6

    5

    Fig. 6 Fig. 7

    Ma anche nella facciata si possono cogliere delle assonanze, soprattutto se prescinde: ad Argenta, dalle duestrette ali impegnate dalle cappelle laterali e dalla cornice marcapiano allineata a quella della fiancata; a Filodal mancato raccordo tra le due lesene centrali e il cornicione orizzontale (la cornice sottostante, incompleta, forse un tentativo di imitare la scansione in due ordini di S. Domenico).

    Fig. 8 Fig. 9

    Nonostante il campanile di Filo (figg. 4, 8) si presenti pi massiccio, quasi una torre campanaria romanica, equello di S. Domenico (fig. 9) sia pi slanciato, lattenta osservazione consente di individuare in entrambi una

  • 8/13/2019 01 Il Capitello Di Filo

    6/6

    6

    ripartizione ritmata da lesene che sorreggono archetti anchessi lobati; le lesene, tre per facciata, sonotuttavia pi ampie ad Argenta e sorreggono un solo archetto (cio due per ogni lato), mentre a Filo nesorreggono due (cio quattro per ogni lato) che risultano inoltre maggiormente arcuati; gli uni e gli altri sonointerrotti al centro da un apice

    14.

    Lomogeneit stilistica tra fiancata della chiesa e campanile, a Filo, lascia presumere che i due edifici siano

    stati realizzati nello stesso torno di tempo. Un impegno cos consistente, in un borgo che due secoli prima(1353) doveva avere gi assunto una certa importanza, tanto da essere contrapposto a quello che venivachiamato Filo vecchio

    15, consente di avanzare o almeno di non escludere - lipotesi che la chiesa

    cinquecentesca sia stata preceduta da una pi antica, dal quale il capitello potrebbe provenire.

    SCHEDA TECNICA DEL MANUFATTO

    Semicapitello.Pietra calcarea. Dimensioni: cm 18x17x11.Abaco quadrangolare; astragalo semicircolare; agli spigoli due foglie rotondo-ovate con nervatura centrale.Nel recente reimpiego era stato fissato ad una parete, con cemento grigio che aveva coperto parzialmente lepareti laterali (fig. 10).

    Stato di conservazioneLa pulitura e la rimozione del cemento effettuata di recente dallautore (fig. 11), ha messo in luce macchiedella pietra sia dovute a processi di mineralizzazione dei sali disciolti nellacqua piovana, sia provocate damuffe; confermano che il capitello stato a lungo parzialmente sepolto nel terreno e, successivamente,esposto alle intemperie.

    Fig. 10 Fig. 11

    14Riconoscibili nella fotografia di Filo (fig. 4) ingrandita al computer.

    15Vd. nota 3. La denominazione continua fino alla fine del XVI secolo quando viene costruito il mulino Bentivoglio (ASFe,

    Bentivoglio, Patrim., Lib. 57, Fasc. 35, 15 giugno 1576); cfr. Vandini, op. cit., p. 292 e nota 2. Traccia delladenominazione rimane in un documento del 1823 (AARa, Sacra Visita, n. 20, anno 1823, c. 893); ibidem.