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L'anno dedicato al 90° della Cooperativa si è concluso sabato 19 dicembre, presso la sede di via Galvani, con un momento di festa con amici, soci e cooperatori, vecchi e nuovi. La mattinata della celebrazione si è caratterizzata in primo luogo per la coltre di soffice neve sotto cui si è sve- gliato Muggiò e tutto l'hinterland, bloc- cando molti invitati e rappresentanti del mondo cooperativo che hanno mandato i loro saluti. In particolare è giunto il sincero augurio di Luciano Caffini, presidente di Legacoop Abi- tanti Lombardia, e di Luca Bernareggi, presidente di Lega- coop Lombardia. La sala era comun- que piena di volti noti del movimento cooperativo mug- giorese, milanese e lombardo, giunti a festeggiare la ricor- renza storica. "Un grande ritrovo che & Cultura & Cultura Cooperativa Cooperativa Periodico trimestrale edito da Cooperativa Edificatrice di Muggiò via Galvani 12, 20053 Muggiò MI tel. 039 793662 fax 039 2781072 [email protected] Autorizzazione del Tribunale di Monza n. 1641 del 30/11/2002 Spedizione in abbonamento postale 70% Milano Direttore responsabile Stefano Rijoff Redazione Ilaria Ramazzotti Francesca Naboni Grafica e impaginazione Valentina Gatto Stampa A.G.BELLAVITE srl - Missaglia (Lc) Tutti i diritti riservati. Riproduzione vietata. 5 numero XXIX gennaio 2010 SOMMARIO LIBERI PENSIERI A confronto con altri mondi cooperativi IN COOPERATIVA Bilancio Sociale 2008 IN COOPERATIVA La follia del bene contro la brutalità del mondo IN COOPERATIVA Natale a ritmo di gospel! IN MEMORIA Dialogo in musica ad Auschwitz IN COOPERATIVA Alloggi e Cantieri IN COOPERATIVA Happy Nido apre con gioia! Prima campanella a Goriano MUGGIORESE A scuola di vita con Giovanna Tagliabue IN COOPERATIVA Premio Santa Lucia ad Aldo Ramazzotti Festa della Befana chiude un anno intero di eventi e appuntamenti - ha aperto l'incontro il presidente Antonio Marucci - . Sono stati dodici mesi intensi ma ricchi di soddisfazioni. A partire dalla grande adesione degli eventi mensili che abbiamo voluto promuovere per amici e cittadinanza con cui siamo riusciti a raggiungere oltre 3.000 persone. Con questa giornata chiudiamo questo percorso e lo facciamo ripartendo da quei nomi e quei momenti che hanno segnato l'inizio di questa grande 3 DALLE ORIGINI AI NOSTRI GIORNI, UN LUNGO PERCORSO RIEVO- CATO IL 19 DICEMBRE IN UN APPUNTAMENTO DEDICATO AI 90 ANNI DELLA EDIFICATRICE. UN MOMENTO DI INCONTRO CHE HA SUGGELLATO IL RICCO CALENDARIO DI EVENTI DEL 2009 E CON- CLUSO LE CELEBRAZIONI, RICORDANDO "GLI UOMINI CHE HANNO FATTO GRANDE LA EDIFICATRICE" 8 9 7 90 anni chiusi in bellezza 4 6 10 11 I presidenti della Edificatrice e Maria Capra, vedova di Venanzio Figini

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Cooperativa & Cultura - Periodico trimestrale edito dalla Cooperativa Efidicatrice di Muggiò

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L'anno dedicato al 90° dellaCooperativa si è concluso sabato 19dicembre, presso la sede di viaGalvani, con un momento di festa conamici, soci e cooperatori, vecchi enuovi. La mattinata della celebrazionesi è caratterizzata in primo luogo per lacoltre di soffice neve sotto cui si è sve-gliato Muggiò e tutto l'hinterland, bloc-cando molti invitati e rappresentantidel mondo cooperativo che hannomandato i loro saluti. In particolare ègiunto il sincero augurio di LucianoCaffini, presidentedi Legacoop Abi-tanti Lombardia, edi Luca Bernareggi,presidente di Lega-coop Lombardia. La sala era comun-que piena di voltinoti del movimentocooperativo mug-giorese, milanese elombardo, giunti afesteggiare la ricor-renza storica. "Ungrande ritrovo che

& Cultura& CulturaCooperativaCooperativa

Periodico trimestrale edito daCCooooppeerraattiivvaa EEddiiffiiccaattrriiccee ddii MMuuggggiiòòvia Galvani 12, 20053 Muggiò MItel. 039 793662 fax 039 [email protected]

Autorizzazione del Tribunale di Monzan. 1641 del 30/11/2002Spedizione in abbonamento postale70% MilanoDirettore responsabileStefano Rijoff

RedazioneIlaria RamazzottiFrancesca Naboni

Grafica e impaginazioneValentina Gatto

StampaA.G.BELLAVITE srl - Missaglia (Lc)

Tutti i diritti riservati. Riproduzione vietata.

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numero XXIX gennaio 2010

SOMMARIOLIBERI PENSIERIA confronto con altri mondi cooperativi

IN COOPERATIVABilancio Sociale 2008

IN COOPERATIVALa follia del benecontro la brutalità del mondo

IN COOPERATIVANatale a ritmo di gospel!

IN MEMORIADialogo in musica ad Auschwitz

IN COOPERATIVAAlloggi e Cantieri

IN COOPERATIVAHappy Nido apre con gioia!

Prima campanella a Goriano

MUGGIORESEA scuola di vita con Giovanna Tagliabue

IN COOPERATIVAPremio Santa Lucia ad Aldo Ramazzotti

Festa della Befana

chiude un anno intero di eventi eappuntamenti - ha aperto l'incontro ilpresidente Antonio Marucci - . Sonostati dodici mesi intensi ma ricchi disoddisfazioni. A partire dalla grandeadesione degli eventi mensili cheabbiamo voluto promuovere per amicie cittadinanza con cui siamo riusciti araggiungere oltre 3.000 persone. Conquesta giornata chiudiamo questopercorso e lo facciamo ripartendo daquei nomi e quei momenti che hannosegnato l'inizio di questa grande

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DALLE ORIGINI AI NOSTRI GIORNI, UN LUNGO PERCORSO RIEVO-CATO IL 19 DICEMBRE IN UN APPUNTAMENTO DEDICATO AI 90ANNI DELLA EDIFICATRICE. UN MOMENTO DI INCONTRO CHE HASUGGELLATO IL RICCO CALENDARIO DI EVENTI DEL 2009 E CON-CLUSO LE CELEBRAZIONI, RICORDANDO "GLI UOMINI CHE HANNOFATTO GRANDE LA EDIFICATRICE"

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90 anni chiusi in bellezza

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II pprreessiiddeennttii ddeellllaa EEddiiffiiccaattrriiccee ee MMaarriiaa CCaapprraa,, vveeddoovvaa ddii VVeennaannzziioo FFiiggiinnii

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in cooperativa2anno VIII numero XXIX

avventura, che tanto hasaputo costruire e condi-videre sul territorio mug-giorese". La cerimonianon poteva che partirerievocando la data del 7agosto 1919, quando alprimo piano del civicon°1 di via Baruso, ilnotaio degli Istituti ospi-talieri di Milano, TitoRosnati, alla presenza di15 soci fondatori, redigel'atto di costituzionedella Cooperativa Edi-ficatrice di Muggiò, "rettadai principi e dalle disci-pline della mutualità eprevidenza". I 15 fonda-tori ancora non potevanoimmaginare quanto sa-rebbe andata lontanaquella società e soprat-tutto quel nuovo modelloeconomico di proprietà,non più individualistica,ma collettiva che introdu-cevano a Muggiò. Questipadri fondatori, chehanno avuto il coraggio ela previdenza di unire ipropri risparmi per l'ac-quisto e la condivisionedi edifici che individual-mente non avrebberopotuto permettersi,hanno gettato il semedella cooperativa di oggi."A loro è giusto dedicareil nostro ricordo e ilnostro ringraziamento -ha commentato il presi-

dente - per questo abbia-mo voluto dedicare loro ilnostro salone, da oggiribattezzato "Sala deipadri fondatori" e ornatoda una nuova targa chene ricorda nomi e intenti".Scoperta durante la ceri-monia, la lastra recita inomi dei 15 fondatori:Caimi Elia di Angelo,Cavalletti Luigi di Pietro,Ramazzotti Giuseppe diLuigi, Monguzzi Angelofu Giacomo, RiccardiPietro di Luigi, ColomboAngelo fu Giovanni,Pessina Carlo fu Pietro,Spinelli Dario fu Carlo,Radaelli Antonio fu Luigi,Colombo Enrico fuAngelo, Figini Mosé diIgnazio, Cavalletti Pietrodi Giuseppe, GiambelliMario fu Alessandro,Giambelli Giuseppe fuAlessandro e GiambelliEdoardo fu Marco. Lamissione della nuovasocietà era quella dirispondere alle esigenze

della classe più povera efornire alle famiglie piùumili abitazioni a prezziabbordabili e soprattuttosottrarli al rischio dellaconfisca, in balia delquale viveva all'epoca ilproletariato. Quanta stra-da percorsa da allora. "Per ricordare le energieche nei decenni a segui-re hanno permessorisultati e realizzazioni dioggi vogliamo oggi o-maggiare con un ricordocoloro che si sono spesiper il bene collettivo dellacooperativa e dei suoisoci", ha spiegato il pre-sidente, citando uno peruno gli uomini che sisono impegnati e pre-miando simbolicamente ipresidenti della Edifica-trice: per Alfredo e Ve-nanzio Figini è stataomaggiata la vedovaMaria Capra, per UgoViscardi la nipote VivianaViscardi. È stata poi lavolta degli ultimi presi-denti Giovanni Riccardi eAldo Ramazzotti.Quest'ultimo ha presocon emozione la parola,citando il valore di unaesperienza così intensacome quella di guidareper tanti anni la coopera-tiva: "Un'attività educativae formativa che mi hapermesso di impararemolto e aprire la mente,così come il fare politica el'impegnarsi nel sociale":Fra i premiati anche con-siglieri ed ex consiglieri:

Mariuccia Camurri, MariaFranciosi Temple, VilmaGaetani, Luigi Gatto, Gi-ovanni Mariani, AntonioMarucci, Stefano Rijoff,Angelo Culatti, MarcoBeretta, Vittorio Corno,Fabrizio Pagani, Dome-nico Ciuffreda, AgostinoChinnici, Francesco Pe-nati, Elio Cambiaghi,Francesco Massetti, Er-nesto Arosio, MaurizioCattanao, Piero Scalco,Maria Radaelli, SandroCiancimino, Luigi Bar-bieri, Alessandro Ma-riani, Giovanni Riccardi,Gianmario Boschiroli,Flavia Schivalocchi, Ma-uro Canevari e CresoiMassimo. Un ringrazia-mento speciale è andatopoi agli impiegati: Vi-viana Viscardi, SimonaBrioschi, Gianluca Cit-terio e Sabrina Marucci:"Sono il volto e vocedella Edificatrice - ha rin-graziato il presidenteMarucci - e ci permetto-no di mantenere unlegame stretto e intensocon il corpo sociale, conla loro professionalità e illoro impegno". A tuttiloro una pergamena aricordo di questomomento e una targa inargento con rifiniture inoro su cui è incisa VillaCasati, simbolo diMuggiò, da cui è nata ea cui si è dedicata laCooperativa alle sue ori-gini, per poi aprirsi atutto il terriotorio brianzo-lo. Come da tradizionesono stati omaggiati diun ricordo anche tutti ipresidenti delle coope-rative intervenuti. Lamattinata, che ha vistoanche la lettura delBilancio sociale 2008, siè chiusa con un rinfre-sco con soci, amici e cit-tadinanza. F.N.

LLaa ttaarrggaa ddeeddiiccaattaa aaii ffoonnddaattoorrii ddeellllaa EEddiiffiiccaattrriiccee,, aappppoossttaa nneell ssaalloonnee pprriinncciippaallee

SSooccii ee aammiiccii ddeellllaa EEddiiffiiccaattrriiccee

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Il direttore STEFANO RIJOFF

LIBERI PENSIERIDI UN VECCHIO COOPERATORE

A confronto con altri mondi cooperativiAnche quest' anno Legacoop Abitanti ha organizzato un viaggio di studio per conoscere altre realtà e altrimodi di organizzare il movimento cooperativo.Meta del 2009 le grandi città del sud-est del Canada.Il calendario degli incontri con i relativi scambi di esperienze è stato molto intenso, se si tiene conto deipochi giorni a disposizione e delle grandi distanze che caratterizzano questo immenso Paese. Dopo unabreve visita a Toronto, meta quasi obbligatoria per i voli transatlantici, la delegazione italiana - che per lanostra cooperativa era composta dal presidente Antonio Marucci, dal vicepresidente Angelo Culatti e dalsottoscritto - ha toccato la capitale Ottawa. Il primo approccio è stato l'inquadramento storico del sistema cooperativo canadese, che nell'arco di qua-rant'anni ha potuto svilupparsi grazie a piani casa voluti dal Governo centrale, dalle Province e dai Territori,che hanno (specie negli anni '90) permesso di costruire un gran numero di abitazioni, in parte attraversole cooperative, in parte per mezzo di organizzazioni noprofit. In particolare siamo stati impressionati da tutti i sup-porti tecnici che le cooperative si sono date attraversosocietà di servizi, associazioni e agenzie, mentre ci sonosembrate meno rilevanti le funzionalità delle cooperative inquanto tali. Nel 2004 il Governo Federale ha delegato ipropri programmi per la casa a una Agenzia creata dalmovimento cui fanno capo 525 cooperative.Il compito principale dell'Agenzia è quello di controllareche i fondi pubblici vadano a buon fine, verificando la fat-tibilità dei progetti e monitorando il rischio d'impresa.Certamente questo sistema non consente alle cooperativedi avere patrimoni di una certa rilevanza e per le coop piùpiccole le risorse permettono al massimo di far fronte allespese correnti, senza poter prevedere forme di investi-mento. In pratica tutti gli appartamenti sono in affitto. Con i proventi vengono pagate le rate dei mutui con-tratti mentre gli affitti in media incidono per 1/3 del reddito mensile (900 $ canadesi per due stanze daletto). Le dimensioni delle cooperative sono mediamente piccole (si arriva anche a 4 soci, con una novan-tina per gli interventi più importanti); questo è dovuto al fatto che se un socio lascia un appartamento escedalla cooperativa. Il viaggio è proseguito con meta Montreal, dove, oltre a incontrare gli esponenti dellacooperazione locale, siamo stati ricevuti nella sede del Comune da Cosmo Miscioscia, da più di trent'an-ni impegnato nella vita politica, prima come deputato al Parlamento Federale, poi come sindaco di uno deiMunicipi che costituscono la città. L'incontro ci ha proiettato nel particolare mondo dell'immigrazione,anche italiana, che rende questa nazione particolarmente cosmopolita. E come non ricordare il taxista afri-cano che parla sei lingue o quello somalo che, avendo studiato dalle suore italiane, durante la corsa cirecita tutto "Il passero solitario"?Il nostro tour termina a Quebec dove oltre a visitare alcuni cantieri, come era capitato a Montreal, gettia-mo uno sguardo su diverse abitazioni. Quello che colpisce positivamente sono gli spazi comuni, la salagiochi per i più piccoli, la lavanderia e un laboratorio, tutti completi di attrezzature, compresa la sala riunio-ni con annessa cucina. Certo, sia nelle case in costruzione, che in quelle più datate, la tipologia dei mate-riali e i metodi di costruzione sono molto diversi da quelli cui siamo abituati, complici le diverse situazioniclimatiche (a - 25° il pavimento in ceramica non si addice) e il differente modo di concepire la casa, cheper noi è un bene primario, l'investimento di una vita da tramandare ai figli, mentre per loro rimane solouno strumento dell'abitare. Salire sull'aereo che ci riconduce a Milano ha un sapore particolare: salutiamoi grandi spazi, il profumo del freddo e degli alberi, la carezza gelida dell'aria del nord. Si torna a casa.

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anno VIII numero XXIX4 in cooperativa

VALORI, MISSIONE, INDICATORI ECONOMICI,VALORE AGGIUNTO E OBIETTIVI FUTURIDELLA NOSTRA COOPERATIVA RACCONTATINELLE PAGINE DEL RENDICONTO SOCIALE ESOCIETARIO DELL'ANNO APPENA CONCLUSO

Uno sguardo al Bilancio sociale 2008

Dal 1919 la CooperativaEdificatrice di Muggiòlavora per realizzare abi-tazioni di qualità a prez-zi competitivi per i soci ediffondere i principigenerali della coopera-zione. In novant'annianni di attività ha datocasa a decine di fami-glie, ha contribuito a tra-sformare il territoriomuggiorese e ha colla-borato con altre societàaderenti a Legacoopper riqualificare areedismesse di Milano edel territorio provincialemilanese e brianzolo,realizzando nuovi quar-tieri residenziali. Al finedi migliorare la qualitàdell'abitare, del vivere edel convivere, promuo-ve o sponsorizza occa-sioni d'aggregazionesociale, iniziative cultu-rali e ricreative, viaggi,spettacoli, mostre,scambi e gemellaggi

con altre coop italiane ostraniere. Non è un casose, sfogliando il Bilanciosociale 2008, segnalia-mo la mutualità qualesuo principio fondante,oltre che suo primarioobiettivo da perseguire.Fra i valori che la anima-no aggiungiamo la soli-darietà verso i soci e ilterritorio, la sensibilitàalle problematicheambientali ed ecologi-che, la collaborazione ela condivisione degliobiettivi che caratteriz-zano i rapporti di lavorocon i collaboratori, i con-sulenti e i fornitori.Partnership, economici-tà, trasparenza e qualitàdisegnano e colorano iservizi offerti ai soci e lerelazioni intessute conl'esterno: dalla casa, alrisparmio sociale, alleconvenzioni riservateagli iscritti, al ruolo svol-to nel campo dell'urbani-

stica, della cultura, dellaconservazione o riquali-ficazione del territorio.La comunicazione azien-dale, infine, è statamigliorata con l'amplia-mento delle testateCooperativa&Cultura ewww.coopedifmiggio.it.

Gli indicatori economici,il valore aggiunto, gliobiettivi

Il valore aggiunto è laricchezza economicaprodotta dalla coopera-tiva in un anno di attivitàgrazie al lavoro del per-sonale dipendente, deidirigenti e dei collabora-tori. Si deduce dal contoeconomico del bilanciod'esercizio, in particolaredalla differenza tra i rica-vi e i costi per l'acquisi-zione dei beni e i servizinecessari per produrli. Il conteggio della riparti-zione del valore aggiun-to è un capitolo fonda-mentale del bilanciosociale, perché mostracome questo sia statoridistribuito ai principaliinterlocutori dellacooperativa: il persona-le, i collaboratori, la pub-blica amministrazione, ilmovimento cooperativo,i finanziatori, la collettivi-tà, e indica altresì il patri-monio netto disponibileper lo sviluppo dei pro-getti, lo scambio mutua-listico, gli investimentiutili a perseguire gliscopi societari. Il rendi-conto del valore aggiun-to non esaurisce la rap-presentazione quantita-tiva dell'impatto socialedella cooperativa, tutta-

via costituisce uno stru-mento oggettivo di con-siderevole utilità. In sin-tesi, il valore aggiuntoglobale netto dell'Edi-ficatrice ammonta a1.471.607 euro, regi-strando un incrementorispetto al 2007. Nelcorso del 2008 inoltre, laricchezza è stata per il42% mantenuta in azien-da, mentre circa unterzo è stato a vantaggiodei prestatori di capitale.Questi ultimi sono per il70% gli interessi versatiai soci prestatori. Il pre-stito sociale, in partico-lare, tocca i 14.690.870euro, e si tratta di undato in crescita.Anche gli indici dellasolidità economica del2008 sono positivi:mostrano che le varia-zioni significative tra il2007 e il 2008 sono det-tate dalla rivalutazionedei beni immobili posse-duti, che hanno fattoaumentare il valore delleimmobilizzazioni mate-riali così come il patri-monio netto. Realizzati diversi puntiprogrammatici sulpiano operativo e cultu-rale, dall'avvio dei pro-getti previsti a Monza,Muggiò e Milano, allevarie iniziative socialisvolte in occasione delNovantesimo dalla fon-dazione, L'Edificatriceha in serbo un altrolungo anno di incontricon i soci e la cittadi-nanza, sia sul piano del-l'abitare che su quellodel tempo libero e del-l'aggregazione.

I.R.

100%

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2008 2007 2006

Liberalità

Remunerazionecapitale di impresa

Remunerazionecapitale di credito

RemunerazionePubblicaAmministrazione

Remunerazionepersonale

RRiippaarrttiizziioonnee ddeell VVaalloorree AAggggiiuunnttoo iinn ppeerrcceennttuuaallee

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La follia del benecontro la brutalità del mondoIN OCCASIONE DELLA GIORNATA CONTRO LAVIOLENZA SULLE DONNE LA EDIFICATRICE HAREGALATO IL 27 NOVEMBRE, UNA SERATA TEA-TRALE DI GRANDE INTENSITÀ ISPIRATA AI TONICOMPLESSI E ISTRIONICI DI JEAN GIRAUDOUXE LA SUA OPERA " LA FOLLE DE CHAILLOT"

"Il teatro che non raccoglie il palpito sociale, il palpi-to storico, il dramma delle sue genti e il colore genui-no del suo paesaggio e del suo spirito, col riso e colpianto, non ha diritto di chiamarsi teatro, ma sala dagioco o luogo per fare quella orribile cosa che sichiama uccidere il tempo". Parola di Federico GarciaLorca. "Come lui tanti ancora hanno ribadito questafunzione sociale", conviene Maurizio Felisati, primadell'inizio dello spettacolo teatrale nato dall'adatta-mento in un'ora e dodici minuti dell'immensa operapostuma di Jean Giraudoux, un monumento del tea-tro francese. Formatosi con i metodi Stanislavskij, Grotowsky,Boal, anni di lavoro teatrale con bambini, adolescen-ti, teatro di strada, classico e sperimentale, Felisati siè poi specializzato nella formazione attorale e nellamessa in scena di drammaturgie, fino alla fondazio-ne, insieme con Doriana Carcano dell'associazioneculturale Conteatrovivo. A lui si deve la rielaborazio-ne e il riadattamento del-l'opera. "Una esperienzaintensa e non facile, a cuiha collaborato l'interacompagnia teatraleQuartaParete, nata dalcorso dell'associazioneConteatrovivo: tre anni distudio, ricerca e lavorocontinuo". Oltre al lavoroautoriale, come specificaPaola Recalcati, introdu-cendo lo spettacolo, ilgruppo ha curato anchecostumi e scenografiautilizzando materialepovero e di abbandono, in un crescendo di impegnoemozionante. Ed è proprio questa passione che tra-suda dallo spettacolo "La pazza di Chaillot" e dall'in-terpretazione provocatoria degli attori, tutti moltointensi. Un testo forse non per tutti, come l'interaopera di Giraudoux, a tratti bizzarra, a tratti inquieta ecosì soggetta a divagazioni, poetiche e capriccioseche spesso tolgono fiato alla narrazione stessa. Masono queste parentesi di smarrimento a catalizzaregli spunti profondi che caratterizzano l'opera scritta

dall'autore tra il '42 e il '43. "È impossibile dimentica-re il periodo cruciale in cui l'autore ha composto que-st'opera, peraltro senza riuscire mai a vederla inscena prima della sua morte. Eppure - continua ilregista - quando abbiamo preso in mano il suo testosiamo rimasti esterrefatti per l'attualità dei temi: forsegià prevedeva il declino della società che conoscia-mo oggi". Oppure, forse, i mali del mondo cambianonel tempo, ma hanno sempre le stesse radici: cupi-digia, brama di potere e insensibilità. Il tema è quel-lo dell'eterna lotta tra l'avidità del denaro, rappresen-tata da un gruppo di uomini senza scrupoli bramosidi petrolio e la difesa dei valori morali volti al bene,alla comprensione e alle emozioni del cuore, soste-

nuta dall'eccentrica con-tessa di Chaillot, cheriesce a sventare il pianodi distruggere Parigi,architettato da uomini"ogni giorno più brutti epiù cattivi, che girano acapo scoperto, ma den-tro portano il cappello, lecui parole escono dagliangoli della bocca".Accanto alla riflessionecollettiva sul declino dellasocietà, anche la vicendapiù intima e personale diun amore perduto e del-

l'incapacità di comunicare. Un viaggio metaforico neimeandri delle debolezze umane e della forza deisentimenti, dell'amore e dell'impegno per gli altri."Un'opera che parla di potere, vanità e violenza - hacommentato il presidente Antonio Marucci - cheabbiamo voluto proporre alla cittadinanza in occa-sione della giornata internazionale per l'eliminazionedella violenza contro le donne, per sensibilizzare suquesto tema e contro ogni forma di violenza, daquella verbale, psicologia fino a quella fisica".

F.N.

UUnn mmoommeennttoo ddeelllloo ssppeettttaaccoolloo

LLaa ccoommppaaggnniiaa aall ccoommpplleettoo ddiieettrroo llee qquuiinnttee

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musicale del coro, com-posta da pianoforte,chitarra, basso e batte-ria. La trascinante tradi-zione musicale nera hascaldato la serata con itimbri più classici delgenere. A determinare ilcolore caratteristico delGospel nelle sezionifemminili l'uso sistema-tico del registro di"petto" e di un falsetto ditipo "aperto", cioè senzal'utilizzo dell'apparatomuscolare labiale, inte-so come ulteriore cassadi risonanza. Quellemaschili, invece, sono,caratterizzate dal "nonimmascheramento" delsuono che viene portatonelle regioni acutesenza "girare la voce". Ilgruppo è nato nel 1996da un'iniziativa di ungruppo di amici acco-munati dal desiderio difare musica insieme eda Mauro Penacca, pia-nista diplomato in

Grande successo dipubblico per la serata digospel promossa dallaEdificatrice. Il 12 dicem-bre la Chiesa SS. Pietroe Paolo era stipata diamanti della musicagospel e curiosi. Nellanavata principale dellaparrocchia sono entratialla spicciolata, nelle tra-dizionali "toghe gospel"blu, i cantanti del coropolifonico EnsembleVocale Ambrosiano.Una formazione di oltrecento elementi, a quat-tro-cinque voci, suddivi-se in soprani, contralti,tenori e bassi, dai 18 agli80 anni, accompagnatianche da delle deliziosebambine vestite condelle toghe gialle. Conloro tutta l'atmosfera delNatale e delle feste inmusica è riecheggiatanei grandi classici dellamusica gospel e spiri-tual. Ad accompagnarela performance la band

Il Natale a ritmo di gospel!QUEST'ANNO LA EDIFICATRICE HA VOLUTOFARE I PROPRI AUGURI AD AMICI, SOCI E CIT-TADINANZA, A SUON DI MUSICA GOSPEL CONIL GRUPPO ENSEMBLE VOCALE AMBROSIANO

Direzione di Coro pres-so il Conservatorio G.Rossini di Pesaro e inDirezione d'Orchestrapresso il ConservatorioG. Verdi di Milano. Lostesso ispiratore, ilmaestro Penacca, haguidato il coro congrande maestria e spiri-to giocoso, trascinandoil gruppo in una coinvol-gente escalation di cantie balli. Difficile restarefermi durante il concer-to, interrotto solo dagliapplausi scroscianti delpubblico. Al suo attivo ilgruppo ha una lungalista di concerti con ungrande successo dipubblico e di critica evanta tra l'altro due cd:Insieme, registrato percelebrare il decennaledel coro con il repertorio2004-2006, e ChristmasGospel con le liriche piùnatalizie. Proprio questiultimi brani l'hanno fattada padroni nella seratapromossa dalla Edi-ficatrice. La formazione,specializzata nel cantogospel e spiritual con

"incursioni" nel mondodella musica classica, siè concentrata infattisulle più classiche arienatalizie: da HappyXmas (war is over) a Theprayer, dal Who wouldimagine a King a Jesus,what a wonderful Child,da Hark a Silent night. Lospettacolo ha allietato laserata e non solo.L'Ensemble VocaleAmbrosiano ONLUSinfatti è un'associazione,senza scopo di lucro,che presta attenzioneall'uso del canto e dellamusica in generale comestrumento di integrazio-ne e di utilità sociale. Inparticolare, attraverso lapartecipazione a concer-ti e a manifestazionimusicali e culturali, rac-coglie fondi da destinarea opere di beneficenza:nel 2004 per progetti inIndia, Niger e Kenia e aseguire tante altre cause.Anche il ricavato dellospettacolo, offerto dallaEdificatrice, contribuiràquindi a sostenere unprogetto di solidarietà.

F.N.

((SSoopprraa ee ssoottttoo)) DDuuee mmoommeennttii ddeellllaa ppeerrffoorrmmaannccee ddeell ccoorroo nneellllaa ppaarrrroocccchhiiaa cceennttrraallee

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Dialogo in musica ad AuschwitzIN OCCASIONE DEL GIORNO DELLA MEMORIAVA IN SCENA UNO SPETTACOLO TEATRALETRATTO DAL DIARIO DELLA MUSICISTA FANIAFENELON, SOPRAVVISSUTA AL CAMPO DISTERMINIO, RECITATO DALLA COMPAGNIAALMA ROSÈ. IL 23 GENNAIO A MUGGIÒ

Ancora un appuntamento con il giorno dellaMemoria. Anche quest'anno l'Edificatrice offre e pro-pone un incontro e una riflessione con la nostra storiarecente, con uno degli eventi più funesti che abbianomacchiato il Novecento: la Shoà. Il 23 gennaio, alle 21al teatro Zenith in via Silvio Pellico a Muggiò, la com-pagnia teatrale e associazione culturale Alma Rosè,formata da Annabella Di Costanzo, Manuel Ferrieraed Elena Lolli, proporrà lo spettacolo 'C'era un orche-stra ad Auschwitz'. "Siamo una compagnia cheproduce spettacoli esistentedal 1997, anno in cui abbiamovinto il Premio Eti Scenario conlo spettacolo 'Alma Rosé', dacui abbiamo voluto prenderenome - spiegano gli attori -. Lanostra idea di teatro è quella dilavorare in piena autonomia, dipensiero e di ricerca, seguen-do i desideri del momento e lenecessità, cosa che ci ha portato a spaziare dallafiaba a tematiche di tipo politico e civile, trovando divolta in volta spunti e temi di riflessione diversi. Oltreche nei teatri operiamo anche in situazioni non teatra-li e in tutti quei luoghi di aggregazione, della cultura,del sociale, del lavoro, che sono interessati a promuo-vere insieme a noi dialogo, riflessione, emozione.Sogniamo un teatro che ritorni a essere rito civile, chesia il più vicino possibile alle persone, che si confron-ti direttamente con il territorio in cui è nato e perciòlavoriamo in questa direzione. È nostro desiderio cer-care sempre nuovi stimoli nell'incontro con nuovi col-laboratori, artisti e professionisti vari e fare sposare ilteatro anche con altre arti. Oltre alla produzione dispettacoli teniamo seminari e insegniamo teatro,anche come occasione di scambio di sapere."Con questo spirito la compagnia Alma Rosè porteràin scena nella nostra cittadina volti e voci diAuschwitz, e in particolare quelli di Fania Fenélon,che vi era stata deportata nel gennaio del 1944.Annabella Di Costanzo ed Elena Lolli reciteranno lastoria redatta nel libro 'Ad Auschwitz c'era un'orche-stra', scritta dalla stessa Fania Fenelon, sopravvissu-ta e liberata dal campo di sterminio alla fine della

seconda guerra mondiale. Proprio quel 27 gennaioche è oggi diventato il giorno della Memoria. Fania era una ragazza che sapeva cantare e suonare ilpianoforte, ed entrò così a far parte dell'orchestra fem-minile del campo, "l'unica orchestra femminile mai esi-stita in tutti i campi di concentramento della Germaniae dei territori occupati - recita la presentazione dellospettacolo in locandina -. Voluta da Hoss, maggioredelle SS, l'orchestra, composta da prigioniere, aveva ilcompito di accompagnare le detenute al lavoro, 'acco-gliere' ogni nuovo arrivo di deportati, e suonare per gliufficiali SS ogni qualvolta lo richiedessero".Provenienti da ogni angolo d'Europa, precipitate inuno spazio e in un tempo ristretti e bui, le quaranta-sette donne dell'orchestra erano state destinate adormire in una baracca nei pressi dei tristemente notibinari ferroviari di Auschwitz. Lì giungevano i convo-

gli dei deportati, lì venivanofatti scendere dopo l'aperturadelle porte dei carri bestiame."Le orchestrali erano costrettea prove estenuanti per poteresuonare dignitosamente, per-ché solo così sarebbero staterisparmiate alla selezione perla camera a gas - riportaancora la locandina -. Durantetutto il tempo della sua deten-zione, Fania lotta duramente

per sopravvivere senza mai perdere la propria uma-nità, e pensando che sopravvivere è anche ricordare'per fare sapere al mondo'. Fra tutti gli incontri avve-nuti nel campo, il più singolare è quello con AlmaRosé, eccezionale violinista ebrea, nipote di GustavMahler e direttrice dell'orchestra. Il rapporto chenasce tra le due musiciste mette in luce il loro diver-so modo di vivere il lager e la necessità di fare musi-ca. Per Fania, infatti, suonare è un mezzo per soprav-vivere e sopravvivere è testimoniare". "Anche in una condizione estrema Fania riesce amantenere intatta la propria umanità: sa di suonare ecantare una musica che è la cosa migliore adAuschwitz-Birkenau in quanto procura oblio e divorail tempo, ma è anche la peggiore perché ha un pub-blico di assassini'. Ripercorrendo il diario di Fania -prosegue la compagnia Alma Rosè -, diamo vita allesue parole alternando alla lettura alcuni momentirecitati che rappresentano i dialoghi più significativifra Fania e Alma. Ci accompagnano, inoltre, alcunemusiche che fanno parte di quel repertorio che era ilpreferito degli ufficiali tedeschi, capaci di commuo-versi all'ascolto di una Madama Butterfly e subitodopo di mandare dei prigionieri alle camere a gas".

I.R.

in memoria 7

UUnn mmoommeennttoo ddeelllloo ssppeettttaaccoolloo

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Un quartiere destinato all'edilizia convenzionata sito a NovaMilanese fra le vie Assunta e Italia, a ridosso del canale Villoresi ea poca distanza dal centro cittadino, dove secondo la legge 167e su terreno di proprietà, saranno costruite due palazzine di trepiani e una "torre" di cinque.

È nell'ambito di questo progetto che la nostra cooperativa realizzeràcirca 15 o 17 alloggi, da due, tre o quattro locali. La firma della rela-tiva convenzione con il Comune di Nova Milanese, siglata da pochigiorni, consente infatti all'Edificatrice di realizzare una delle palazzi-ne alte tre piani, e di assegnarne gli appartamenti in proprietà aisoci, ad eccezione di uno. Un alloggio, secondo gli accordi, saràinfatti destinato in godimento (una sorta di affitto) a una famigliabisognosa che sarà scelta e segnalata proprio dal Comune di NovaMilanese. Nel complesso, si tratterà di una soluzione abitativa che si integreràarmoniosamente nel territorio della cittadina, prevedendo edifici dipochi piani, un giardino in comune con vialetti e panchine, oltre aspazi comuni e commerciali. Senza dimenticare la vicinanza all'areadel canale Villoresi e del Parco e dell'antico borgo del Grugnotorto,che valorizzeranno il contesto residenziale, seppur posizionato nonlontano dal centro di Nova che, con i suoi 20 mila abitanti, presentauna struttura urbanistica poco estesa e di forma concentrica.

Il comparto sarà ben accessibile e collegato con le principali arterie della viabilità locale: non distante passano infatti la"tangenzialina" nord e la strada che porta alla Milano-Meda, mentre un vicino autobus di linea porta alla stazione ferrovia-ria dove circolano i treni delle Ferrovie Nord. Acirca seicento metri passa inoltre il tram che nelprossimo futuro raggiungerà la metropolitanaleggera per la Valassina. A quasi quattrocentometri sorgono infine le scuole elementari e medie.Obiettivo dell'Edificatrice è quindi di offrire ai socisoluzioni abitative piacevoli, comode e di quali-tà, ben inserite nel loro contesto urbanistico.Non ultima, l'attenzione al risparmio energeticoorienterà i progettisti nella scelta di materiali iso-lanti ed ecologici. In questa pagina pubblichia-mo alcune immagini del nuovo futuro quartiere.

Nova MilaneseQuindici nuove abitazioni

Per informazioni contattare la CooperativaEdificatrice in via Galvani 12 a Muggiò.Telefono 039 [email protected]

informazioni

L'EDIFICATRICE FIRMA LA CONVENZIONE CONIL COMUNE DI NOVA MILANESE PER LA REA-LIZZAZIONE DI UNA DELLE PALAZZINE DELNUOVO QUARTIERE

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gennaio 2010

Suonata la prima campanellanella scuola di Goriano Sicoli

Negli oltre 400 metri quadrati dell'edificio, cinque auleper i bambini delle classi elementari, un'aula per i piùpiccoli della scuola materna, una cucina, una mensa,spogliatoi e altri spazi comuni. Alla cerimonia hannopartecipato i vertici di Legacoop, le autorità locali enazionali e i rappresentanti delle cooperative chehanno aderito al progetto. La realizzazione dell'opera, del costo di circa 800milaeuro, è stata curata dalla Cooperativa edilizia"Antonino Monaco", che proseguirà la propria attivitàsul territorio abruzzese contribuendo a sviluppare lacooperazione in Abruzzo.

F.N.

Happy Nido apre con gioia!AL VIA L'ASILO GESTITO DALLA COOPERATIVASOCIALE ONLUS CHE A NOVA MILANESE SIDEDICA AI PIÙ PICCOLIÈ stata inaugurata sabato 12 dicembre in via Scuratti7 a Nova Milanese la nuova struttura educativaHappy Nido, alla presenza di numerosi genitori ebambini, cittadini e cooperatori. Il moderno asilo dedi-cato ai più piccoli potrà da gennaio ospitare trentabambini da zero a tre anni, dal lunedì al venerdì dalle7.30 alle 18.30, offrendo loro l'opportunità di passareallegre giornate con coetanei e qualificati educatori ingrado di creare e offrire un ambiente sicuro, formativoe sereno, quasi magico, come evoca il logo dell'asilo:un allegro e simpatico trenino, "un mezzo che uniscele persone per fare un viaggio, un percorso insiemeverso una comune meta", che invita a salire e dice :"Facciamo un giro intorno al mondo"?"All'inaugurazione c'era molta gente - fa sapereDaniele Citterio, uno dei responsabili e cooperatori -;soprattutto mamme con i bimbi tutti soddisfatti: l'asiloè piaciuto molto, alcuni hanno detto che è uno dei piùbelli che abbiano mai visto! Anche noi siamo stati

in cooperativa 9

UN PASSO IN PIÙ VERSO LA NORMALITÀ GRAZIE ALLA CAMPAGNA DI SOLIDARIETÀ LANCIATADAL MOVIMENTO COOPERATIVO A FAVORE DEL PICCOLO COMUNE ABRUZZESE DI 600 ABITAN-TI, POSTO A 720 METRI DI ALTITUDINE, DEVASTATO DAL SISMA DELLA SCORSA PRIMAVERA

Sabato 12 dicembre a Goriano Sicoli, in provinciadell'Aquila, è stata ianugurata la scuola elementare ematerna costruita con i fondi della raccolta promossada Legacoop. L'iniziativa, nata in seguito al terremotoche in aprile ha devastato l'Abruzzo, ha avuto unimmediato riscontro all'interno del movimento coope-rativo con l'intervento di numerose imprese di costru-zione e di abitanti, fra cui la stessa CooperativaEdificatrice di Muggiò. Grazie a questa generosità, dadicembre, i giovanissimi alunni di Goriano Sicolihanno potuto lasciare le tende e riprendere la scuolanel nuovo prefabbricato costruito in legno, con tecno-logie ecosostenibili e antisismiche.

Per informazioniCooperativa Sociale Onlus Happy Nido

via Scuratti 7, Nova Milanesetel. 0362 459243 - cell. 345 3063510

www.happynido.it - [email protected]

molto contenti, e per noi è stato davvero entusia-smante". "Al massimo possiamo ospitare trenta bimbi- aggiunge -. Alcuni dicono sono pochi, altri che sonotanti. Noi ve lo diremo una volta dentro", scherza econclude Citterio. I.R.

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"A Muggiò ho fatto politica per tanti anni, nell'alloraPartito Comunista. Per me è stata una scuola di vita".Così esordisce Giovanna Tagliabue, insegnate di pro-fessione e assessore all'Istruzione del Comune diMuggiò negli anni Ottanta. "Dialogare nelle sezionicon i vecchi compagni, come Cervi, Merati, Fanchi etanti altri, che intavolavano discussioni spesso fortis-sime per confrontarsi sul piano operativo e non soloideologico, mi ha formato molto. Queste posizionicosì diverse mi hanno insegnato a confrontarmi con larealtà. La Giovanna che sono adesso è il frutto di que-gli incontri e di quei momenti". Ed è con quegli storicicompagni, molti dei quali soci della Edificatrice, cheTagliabue matura anche la passione e il rispetto per lacooperazione. Da decenni èsocia della nostra cooperativa,alla quale è sempre stata legatasenza avere mai avuto necessitàdi una nostra casa. Conosciuta sul territorio ancheper il suo lavoro di maestra, halavorato attivamente nel 'sociale'attraverso il sindacato e, princi-palmente, la politica. "Ho iniziato alavorare a circa vent'anni - ricorda-. Era il periodo della contestazio-ne del 1968 e degli anni Settanta, e la voglia e il ten-tativo di creare una scuola diversa erano forti.Cominciando a insegnare ho visto un mondo cheprima non conoscevo: come maestra del doposcuo-la non si avevano gli stessi diritti delle altre, e allora siiniziava a chiedersi il perché, e quale tipo di scuola sivolesse. Così ho conosciuto il sindacato, ma nonsolo. L'istruzione allora era molto rigida e severa: ilragazzino stava a scuola soprattutto 'con la mente',perché era sempre fermo e impegnato in attività intel-lettuali o di scrittura. Io e altre maestre abbiamo alloracercato di valorizzare anche la fisicità del bambino,introducendo attività sportive e di ricerca". È quindi nell'ambito delle riflessioni per una scuolamigliore che Giovanna Tagliabue ha maturato la suapassione per la vita collettiva e per la politica. "Hocominciato a frequentare le assemblee e le riunionidel locale Partito Comunista, per conoscere e interes-sarmi ai problemi del paese - sottolinea -. Poi nel 1980

A scuola di vita. Incontro con Giovanna Tagliabue

muggioresi10anno VIII numero XXIX

sono stata candidata alle elezioni; sono stata elettaper due legislature 'e mezzo'. Come donna, in politi-ca, ero stata privilegiata: quando ho iniziato nonavevo ancora una famiglia, con le relative responsa-bilità, e disponevo di molto tempo - spiega -; poi nel1986 mi sono sposata, ma sono rimasta in consigliocomunale fino al 1991. Quando invece è nata miafiglia ho dovuto dare dimissioni. Anche perché dove-vo occuparmi dei parenti anziani. Una donna, in que-sto senso, trova difficoltà nel fare politica perché èsolo sulla famiglia che la società demanda alcuneincombenze. La cura dei bambini e degli anziani ètutta sulle spalle delle donne". "In politica, più che la mia esperienza di donna, hoportato così quella di insegnante. Ma anche in questosono stata facilitata dal fatto che la politica scolasticadel Comune di Muggiò viaggiava su dei binari moltoconcreti e sperimentati: questo Comune deve tantis-simo al lavoro di Anna Ramazzotti, che è stata mae-stra e assessore prima di me, nel 1975. È lei che haimpostato tutta la politica scolastica locale, facendouna delibera quadro relativa alle scelte e al persona-

le della scuola. Lei per prima, adesempio, vi ha introdotto le attivi-tà sportive. Ricordo anche che,insieme a Gianna Dassi (che eraanche una mia compagna di par-tito), lottò per l'inserimento deiragazzi portatori di handicapnelle classi, compresi i gravi disa-bili. Poi io ho ulteriormente cerca-to di migliorare la qualità del cibonelle mense scolastiche, introdu-cendovi tabelle dietetiche e strut-

turandovi altresì l'insonorizzazione, che era una vec-chia richiesta. Poi ho istituito i centri di cottura, perchéc'era necessità di razionalizzare quel servizio mensache non era più gestibile da parte del Comune.Ricordo anche che, a solo pochi mesi dal mio incari-co, ho dovuto gestire i problemi legati al crollo di unaparte di soffitto nella scuola di via De Amicis. In gene-rale, posso poi dire di avere sempre cercato di faredel mio meglio per rendere sempre più funzionali tuttii servizi connessi all'istruzione"."Ho sempre vissuto l'esperienza politica e di partitocon grande impegno, a volte anche con ansia - svela-. Poi non so come gli altri possano avermi vista e giu-dicata. Oggi tutto è diverso, e c'è molto disincanto.Ma io credo di avere dato tantissimo. Quello che hopreso è invece la maturità e forse una sorta di sag-gezza nell'affrontare le cose della vita, perché il lavo-ro di assessore è molto concreto: se hai delle ideeriesci a realizzarle, però serve anche la capacità per

LA POLITICA COME PASSIONE E MAESTRA DIVITA. L'ESPERIENZA DI UNA NOSTRA SOCIA, DIUN'INSEGNANTE, DI UNA DONNA, DI UN EXASSESSORE ALL'ISTRUZIONE AL SERVIZIODELLA NOSTRA CITTADINA

VViillllaa CCaassaattii,, MMuunniicciippiioo.. FFoonnttee:: wwwwww..ccoommuunnee..mmuuggggiioo..mmii..iitt

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La Befana, il 6 gennaio, è arrivata anche a Muggiòportando in dono lo spettacolo 'klinke', messo inscena da Milo e Oliva al palazzetto Parri di via Allende.Affascinante e divertente, la rappresentazione propo-sta dall'Edificatrice e dalla sezione muggiorese diCoop Lombardia ha coinvolto grandi e piccini in tanterisate e sorprese. A conclusione dell'evento è statadonata a tutti i bambini la tradizionale calza.Arrivederci al prossimo anno!

poterlo fare. E quando ci riesci, hai soddisfazione. Orami rendo conto che quello che sono diventata è il frut-to di quella esperienza, che mi ha aiutato ad ampliarela visuale sul panorama dei problemi che capitano.Quando si è assessore lo si è di tutti, non solo di unaparte politica - sottolinea -, e si ha il dovere di ascolta-re tutte le parti per poi magari adattare la propria lineapolitica, che da ideologica deve diventare pragmati-ca, proprio per poter lavorare per tutti. La nostra citta-dina nel tempo è cambiata molto - conclude -: oggi ilpaesaggio sembra caratterizzarsi sempre più dai cen-tri commerciali e dai supermercati. Questo mi scon-

gennaio 201011in cooperativa

OOLLIIOO CCOOMMBBUUSSTTIIBBIILLEEGGAASSOOLLIIOO RRIISSCCAALLDDAAMMEENNTTOOGGAASSOOLLIIOO AAUUTTOOTTRRAAZZIIOONNEE

DEPOSITO E SEDE LEGALE:Via XXV Aprile, 43 - 20053 Muggiò

TELEFONI:(039) 793779(039) 793284

CAZZANIGA IMPIANTIFelice Cazzaniga

20053 MUGGIO'Via De Nicola, 18

Tel. 039 791731Telefax 039 79 17 31

IMPIANTI RISCALDAMENTOCONDIZIONAMENTO

SANITARIFFIILLOO DD’’AARRGGEENNTTOO

Festa della Befana

Aldo Ramazzotti insignito del riconoscimento civico Santa LuciaAldo Ramazzotti, ex presidente della nostra cooperativa, ha ricevu-to domenica 13 dicembre il tradizionale premio e riconoscimentocivico 'Santa Lucia' elargito dal Comune di Muggiò. "Aldo è unapersona che fin dalla gioventù si è impegnata nel sociale - recita lamotivazione redatta dal Comune -, sia come consigliere comuna-le che con la sua pluridecennale appartenenza alla CooperativaEdificatrice di Muggiò, di cui suo nonno era stato fondatore nel lon-tano 1919. Entrato in cooperativa oltre quarant'anni fa, è doverososegnalare che nell'ambito cooperativo ricopre incarichi di prestigiosia a livello nazionale che internazionale. Proprio nel suo ruolo di presidente ha trovato la possibilità di esprimere la sua professionalità: quella cheera una cooperativa di paese ha avuto uno sviluppo tale da essere riconosciuta fra le più qualificate in Italia.Il riconoscimento è dovuto anche alle numerose e qualificate attività culturali promosse sia in Italia che inEuropa. Appassionato di arte e cultura, Aldo Ramazzotti ha trovato in esse la materia prima da cui far sca-turire le sue iniziative più interessanti, rivolte non solo ai soci della cooperativa ma a tutta la città: mostred'arte, conferenze, gite culturali, spettacoli teatrali”.

volge e mi rattrista, perché Muggiò l'ho sempre moltoamata. Anche per questo mi sono sempre impegna-ta in politica: per migliorarne i servizi sociali e per cer-care di vivere la collettività più che l'individualismo.Stare con la gente, lavorare 'per tanti', è stato vera-mente importante per me. Certo le 'litigate' fra compa-gni me le ricordo bene… ma sapeste che bello! Daloro ho imparato tantissimo. Non solo da chi avevauna laurea o una professione 'importante', ma direisoprattutto dai vecchi compagni che magari eranomodesti, ma avevano grande intelligenza, personalitàe cultura”.

I.R.

Con gioia diamo il benvenutonella famiglia della Edificatrice al piccolo Nicholas,figlio della nostraSabrina Marucci e di Wayner Lorandi.

Auguri e complimenti ai genitori!