00 e palma introduzione congresso ecocardiografia fetale

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II Corso di ECOCARDIOGRAFIA FETALE 18-19 Aprile 2015 Introduzione al Congresso Prof. Ettore Palma Cari colleghi, consentitemi il ringraziamento d’obbligo agli ideatori del congresso nonché padroni di casa: la Prof.ssa Ventriglia ed il Prof. Marino, avendo ancora quest’anno il piacere e l’onore e la responsabilità di introdurre il congresso di ecocardiografia fetale. Vedo tra i banchi molti visi di giovani colleghi, e questo mi permette di avvisarvi che state per assistere ad un programma per voi quasi fantascientifico, proiettato nel futuro come un film di startrek. Ma, senza retorica, vorrei che lo viveste apprezzandolo per le tante novità che contiene, senza darle mai per scontate, perchè il futuro non è un regalo, lo si conquista. La strada giusta è conoscere bene il presente e, per farlo, è necessario che sapere del passato. Cioè come tutto questo ha avuto inizio. E questo lo potete studiare nei libri, oppure ascoltare in diretta da chi, come i vostri docenti, il passato lo ha vissuto. Sono più di trenta anni che in questa Clinica, grazie alle geniali intuizioni del compianto Prof. Colloridi, si esegue diagnostica prenatale delle malformazioni cardiache congenite mediante ecografia. Questo servizio, portato avanti dalla cara amica, la Prof.ssa Flavia Ventriglia e dalla sua equipe, è inserito nella U.O.C. di Cardiologia Pediatrica diretta dal Prof. Bruno Marino. Egli, dimostrando non solo doti di leadership ma anche ottime capacità manageriali, ha arricchito l’Unità con le conoscenze apportate dallo studio della Genetica delle Cardiopatie Congenite. Un bambino ogni 100 nasce ogni anno con un difetto cardiaco congenito. Di questi, circa la metà richiede terapie mediche o chirurgiche per raggiungere l’adolescenza. La letteratura ci insegna che solo il 10% dei bambini nati con un difetto complesso tra gli anni 1940 e 1959, abbiano festeggiato l’anno 2000. La percentuale raggiunge il 50%, se i bambini sono nati durante l’”epoca chirurgica” cioè tra gli anni 1960 e 1979 . Circa il 90% dei bambini nati dopo il 1980, non solo hanno festeggiato il 2000, ma ci si aspetta che presumibilmente spegneranno le candeline del 2050 e oltre. Come risultato di questi continui progressi, oggi in Italia come nel resto dell’occidente, ci sono più adulti che bambini con cardiopatia congenita, e parliamo di cifre che superano nel mondo i 20 milioni di persone.

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II Corso di ECOCARDIOGRAFIA FETALE 18-19 Aprile 2015

Introduzione al Congresso

Prof. Ettore Palma

Cari colleghi, consentitemi il ringraziamento d’obbligo agli ideatori del congresso nonché padroni di casa: la Prof.ssa Ventriglia ed il Prof. Marino, avendo ancora quest’anno il piacere e l’onore e la responsabilità di introdurre il congresso di ecocardiografia fetale. Vedo tra i banchi molti visi di giovani colleghi, e questo mi permette di avvisarvi che state per assistere ad un programma per voi quasi fantascientifico, proiettato nel futuro come un film di startrek. Ma, senza retorica, vorrei che lo viveste apprezzandolo per le tante novità che contiene, senza darle mai per scontate, perchè il futuro non è un regalo, lo si conquista. La strada giusta è conoscere bene il presente e, per farlo, è necessario che sapere del passato. Cioè come tutto questo ha avuto inizio. E questo lo potete studiare nei libri, oppure ascoltare in diretta da chi, come i vostri docenti, il passato lo ha vissuto. Sono più di trenta anni che in questa Clinica, grazie alle geniali intuizioni del compianto Prof. Colloridi, si esegue diagnostica prenatale delle malformazioni cardiache congenite mediante ecografia. Questo servizio, portato avanti dalla cara amica, la Prof.ssa Flavia Ventriglia e dalla sua equipe, è inserito nella U.O.C. di Cardiologia Pediatrica diretta dal Prof. Bruno Marino. Egli, dimostrando non solo doti di leadership ma anche ottime capacità manageriali, ha arricchito l’Unità con le conoscenze apportate dallo studio della Genetica delle Cardiopatie Congenite. Un bambino ogni 100 nasce ogni anno con un difetto cardiaco congenito. Di questi, circa la metà richiede terapie mediche o chirurgiche per raggiungere l’adolescenza. La letteratura ci insegna che solo il 10% dei bambini nati con un difetto complesso tra gli anni 1940 e 1959, abbiano festeggiato l’anno 2000. La percentuale raggiunge il 50%, se i bambini sono nati durante l’”epoca chirurgica” cioè tra gli anni 1960 e 1979 . Circa il 90% dei bambini nati dopo il 1980, non solo hanno festeggiato il 2000, ma ci si aspetta che presumibilmente spegneranno le candeline del 2050 e oltre. Come risultato di questi continui progressi, oggi in Italia come nel resto dell’occidente, ci sono più adulti che bambini con cardiopatia congenita, e parliamo di cifre che superano nel mondo i 20 milioni di persone.

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Oggi analizzeremo come si sia reso possibile questo successo. Il segreto è nel lavoro multidisciplinare. La chirurgia continua a rappresentare la prima linea di questa battaglia, ma i successi sempre più evidenti in questo campo, non sarebbero potuti esserci senza il continuo miglioramento delle conoscenze della fisiopatologia ottenute grazie all’impiego dell’ecocardiografia. E, sempre grazie agli ultrasuoni, sono nate le tecniche interventistiche diagnostiche e terapeutiche, mediante Cateterismo Cardiaco Transcutaneo, che hanno ridotto in maniera straordinaria, le necessità chirurgiche di operare “ a cielo aperto”, cioè aprendo lo sterno, e oggi addirittura di intervenire in utero per patologie diagnosticate nel secondo trimestre di gravidanza, consentendo così la vita di feti che non avrebbero altrimenti raggiunto la maturità intrauterina. Le varie sessioni del congresso sono organizzate in modo da evidenziare il ruolo della diagnosi e terapia cardiologica nelle diverse età dell’uomo: dal concepimento all’età adulta. Conoscendo sempre meglio le mutazioni genetiche ed epigenetiche e le tecniche di biologia molecolare, forse un giorno sarà possibile curare o addirittura prevenire la comparsa della patologia attraverso una terapia genica specifica. Fin nel primo trimestre è poi possibile il sospetto diagnostico mediante tecnica con ultrasuoni. …. Ma,….una volta accertata la presenza di una possibile patologia fetale, è necessario comunicarlo alla madre e alla sua famiglia. Ed è per questo che si parlerà di COUNSELLING. Termine inglese praticamente intraducibile, ma che trova il miglior significato con la parola TERAPIA. Una terapia che dovrà essere somministrata dal medico con grande professionalità, verso una donna sana che, di colpo, si sente malata perché portatrice di “un bimbo difettoso”. Ricordando che il compito del Medico è quello di curare, e non ricorrere all’aborto “terapeutico”, analizzeremo perché sia sempre più possibile e doveroso affermare che “ Il Paradiso può attendere”. Nelle sessioni successive, la diagnosi ecocardiografica diventa sempre più precisa attraversando il secondo trimestre di gravidanza. Questo ci permette di prepararci a intervenire per la correzione di molti difetti congeniti con la via meno invasiva del Cateterismo Cardiaco Transcutaneo. Chiuderà la prima giornata dei lavori, il Prof. Guirgis con i suoi interessanti “ casi veramente strani”, insegnandoci la strada della diagnosi più corretta.

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Domani il congresso affronterà la preparazione alla nascita attraverso un dialogo sempre più serrato tra ostetrico neonatologo e cardiologo fetale. A seguire, ci saranno illustrate le tecniche diagnostiche strumentali più moderne come l’ecocardio in 3D, 4D e 5D o con la RMN. L’ultimo capitolo, ma non meno importante, è dedicato allo studio Elettrofisiologico Cardiaco, divenuto talmente importante da richiedere una specifica superspecializzazione nella branca pediatrica per lo studio dedicato alla diagnosi e le terapie delle Aritmie Fetali. Sperando di avervi coinvolto e incuriosito auguro buon lavoro ai docenti e un proficuo apprendimento per tutti. Ettore Palma