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PIANO DI LAVORO OBIETTIVI : 1. Riconoscimento di forme e riproduzione a partire da modelli inserendo varianti. 2. Comprendere la posizione spaziale:vicino/lontano, avanti/ dietro, sopra/sotto. 3. Comprendere la sequenzialità logica: prima/dopo. ORGANIZZAZIONE: Per le attività proposte è consigliabile far lavorare i bambini in un unico gruppo coordinato da due insegnanti dando agli alunni la possibilità di giungere a produzioni individuali. Successivamente i bambini saranno divisi in due gruppi. TEMPI:

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PIANO DI LAVOROOBIETTIVI :

1. Riconoscimento di forme e riproduzione a partire da modelli inserendo varianti.

2. Comprendere la posizione spaziale:vicino/lontano, avanti/ dietro, sopra/sotto.

3. Comprendere la sequenzialità logica: prima/dopo.

ORGANIZZAZIONE:Per le attività proposte è consigliabile far lavorare i bambini in un unico gruppo coordinato da due insegnanti dando agli alunni la possibilità di giungere a produzioni individuali. Successivamente i bambini saranno divisi in due gruppi.

TEMPI:Le attività si svolgeranno in 5 incontri di due ore ciascuno per un totale di dieci ore.

SPAZI:Come ambiente dove effettuare l’esperienza di laboratorio si può utilizzare la stessa sezione, naturalmente già allestita e fornita del materiale necessario.

MATERIALI:

Per le diverse attività il materiale necessario è molto semplice da recuperare: colori a tempera, cartoncini bristol di diverse dimensioni e colori, colla, forbici, scatole, spugne, fogli di carta da lucido, carta vellutata, carta da pacchi.

FASE 1

Giochiamo, insieme ai bambini, a ritagliare le forme geometriche, a nominarle e a posizionarle in diversi modi.E’ un primo passo per aiutarli a non avere in mente uno stereotipo della figura stessa (fig.1- fig.2- fig.3- fig.4).Facciamo attenzione, a questo punto, a non dare, noi, nomi inconsueti alla figura, per esempio: “triangolo a testa in giù”, ma accettiamoli se sono i bambini a proporli:

Portiamo alcuni oggetti di uso quotidiano come delle scatole di diverse forme e chiediamo loro di dipingerne, con la tempera,una sola faccia: Stampiamole, poi, su di un foglio bianco.Osserviamo insieme a loro le caratteristiche delle forme così ottenute e diamo ad ognuna il proprio nome (cerchio, quadrato, triangolo).

OBIETTIVO: conoscere la forma rotonda

ATTIVITA’: Dipingi il cerchio con la tempera rossa

Fig.1

OBIETTIVO: Conoscere la forma triangolare

ATTIVITA’: Dipingi il triangolo con la tempera verde

Fig.2

OBIETTIVO: Conoscere la forma quadrata

ATTIVITA’: Dipingi il quadrato con la tempera gialla

Fig.3

OBIETTIVO: Riconoscimento e discriminazione delle forme

ATTIVITA’: Colora di azzurro il cerchio, di fucsia il triangolo e di giallo il quadrato

aaaaaaaaaaaa

Fig.4

FASE IILeggiamo ai bambini la storia di “due Maghi”.

“Sul pianeta della Magia c’era una volta un mago con quattro lati uguali. Tutti lo chiamavano Quamago.C’era anche un altro mago che aveva, però,tre lati. Tutti lo chiamavano Trimago.Tra gli abitanti del pianeta della Magia c’era chi pensava che Trimago fosse invincibile perché potava fare magie con punte, ma c’era anche chi sosteneva che fosse Quamago quello più forte. Un giorno Trimago e Quamago si incontrarono.Si sfidarono subito a duello!-“Sono io il mago più potente del pianeta”- sosteneva Trimago, “ho tre punte per lanciare lontano i miei sortilegi!”-“No!” replicava Quamago, “il più forte sono io!Possiedo quattro punte per scagliarti addosso le mie stregonerie!”.Così incominciarono a lanciarsi sortilegi triangolari e incantesimi quadrati, ma quando le magie si scontrarono persero le punte e diventarono tante bolle di sapone. I bambini del pianeta iniziarono a giocare con le bolle colorate e continuarono felici fino a sera, quando i due maghi stanchissimi tornarono nei loro castelli.Nessuno seppe mai chi fra i due maghi fosse il più forte”

Dopo aver letto la storia proponiamo ai bambini le tre schede preparate in precedenza, e chiediamo loro di colorare nella prima solo i triangoli, nella seconda solo i quadrati e nella terza solo i cerchi(fig.5- fig.6 –fig.7).

Fig.5

Fig.6

Fig.7

FASE III

Poniamo ai bambini le seguenti domande:

-Come può essere il castello di Quamago?-Come può essere il castello di Trimago?

Dividiamo i bambini in due gruppi ed assegniamo al primo il compito di progettare e realizzare il castello di Quamago ed al secondo il compito di progettare e realizzare il castello di Trimago.In un primo momento invitiamo a realizzare i due castelli su cartoncini bristol bianchi consegnando loro le forme, di misure diverse, di cui hanno bisogno, ritagliate da cartoncini bristol colorati. I bambini, una volta decisa la posizione, li attaccheranno con la colla.Successivamente, sotto la regia dell’insegnante, lo stesso castello può essere realizzato in versione tridimensionale utilizzando scatole di cartone preventivamente strutturate.

FASE IV

In questa fase proponiamo ai bambini di creare quadri utilizzando le impronte delle forme geometriche. Dopo Aver dato a ciascun bambino un foglio bianco, predisponiamo piccoli contenitori con tempera di diversi colori e spugnette di varie forme (cerchio, quadrato e triangolo). Invitiamo i nostri piccoli artisti a creare un quadro.

Successivamente suggeriamo ai bambini di creare quadri come hanno fatto(fig.8- fig.9- fig.10).Prepariamo un cartoncino bristol colorato per ogni bambino e tre scatole contenenti ognuna quadrati, triangoli e cerchi di varie dimensioni e colori che avremo precedentemente ritagliato da vari tipi di carta: carta collage, carta vellutata, carta di caramelle, carta d’alluminio, carta da forno, carta pacchi, ecc… . Lasciamo liberi i bambini di incollare queste figure come meglio credono.