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1 DIREZIONE DIDATTICA STATALE VI CIRCOLO – AVELLINO PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA DOSSIER PROGETTI VALIDITÁ PLURIENNALE SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA Direzione Didattica Statale – VI Circolo di Avellino - Dossier Progetti POF a sviluppo permanente

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DIREZIONE DIDATTICA STATALEVI CIRCOLO – AVELLINO

PIANO DELL’OFFERTA

FORMATIVADOSSIER

PROGETTIVALIDITÁ PLURIENNALE

SCUOLA DELL’INFANZIASCUOLA PRIMARIA

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PROGETTOEDUCAZIONE ALIMENTARE

“MANGIARE SANO"

“ La scuola per il diritto degli alunni alla salute”

PRESENTAZIONE

Il PROGETTO si colloca nell'area di " EDUCAZIONE ALLA SALUTE", assumendo la veste di LABORATORIO PERMANENTE, sì da fornire, entro il POF, il quadro di fondo per azioni aperte, graduali, calibrate alle varie situazioni, da realizzare progressivamente anche su tempi distesi, in più armi scolastici. È coinvolta tutta la fascia di alunni del CIRCOLO - SCUOLA dell'INFANZIA e SCUOLA PRIMARIA - con le determinazioni, all'interno del PROGETTO , dei contenuti da porre in percorsi operativi , strettamente rapportati ai punti di partenza, alle motivazioni e alle effettive possibilità di avanzamento.L'ALIMENTAZIONE è tematica di forte interesse oggi, è campo di sicuro impegno per la scuola , nell'obiettivo di costruire condizioni di vita positive per i soggetti in crescita , assicurando il fondamentale stato di benessere che deve accompagnare i processi di formazione e di inserimento nella società.

ALIMENTAZIONE — SALUTEL'educazione alimentare è base per costruire SALUTE - prospettiva a grandi aperture.

LA SALUTE in positivoIl carattere positivo del concetto di salute è stato introdotto dalla definizione dell'OMS. La salute non è assenza di malattia, ma stato ottimale di vita, condizione di benessere a livello generale. Siamo oggi ad una visione più aperta e dinamica rispetto al passato : ciò che oggi emerge non è un accostamento alla salute di tipo promozionale ed educativo, non curativo e riparativo.

LA SALUTE come processoLa salute va vista oggi attraverso il paradigma del divenire : è un bene dinamico, da conquistare, da difendere e ricomporre in continuità in tutti i giorni della vita. Soprattutto va ricercata come equilibrio con l'ambiente naturale e sociale. L'essere umano vive la sua storia nell'interazione con il contesto di appartenenza e in esso trova soddisfazione dei bisogni , anche nei continui adattamenti necessari. La concezione di processo implica capacità di scegliere, intervenire, modificare, non disgiunta dal rispetto per la natura , fonte di vita.

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LA SALUTE come donoLa vita ha una dimensione etico — sociale, oltre che religiosa. E', in questa dimensione, un bene da tutelare e , come tale, comporta la responsabilità diretta di ogni soggetto sia verso se stesso che verso gli altri: così si collega anche al senso di solidarietà per l'aiuto reciproco per la conservazione e la difesa della qualità della vita

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PREMESSAIl PROGETTO non nasce da scelte improvvisate, da settorializzazioni del lavoro a carico della scuola. E' sostanziato dalle varie azioni che nel tempo si sono realizzate, quando il piano dell'offerta formativa ha incluso, in modo pervasivo, contenuti, temi e problemi riguardanti l'alimentazione.I documenti posti alla base del sistema scolastico – DL.vo 59/2004 – Indicazioni Nazionali portano già tutte le aperture per educare alla salute, ponendo al centro dell'attenzione ì bisogni dell'alunno e trovando, entro gli ambiti formativi, le aree di particolare interesse per sviluppare adeguate conoscenze e competenze.Così la SCUOLA ha effettuato progressivamente passi di qualità, valorizzando, con iniziative adeguate, l'ambito dell' EDUCAZIONE ALIMENTARE come fondamentale campo per costruire SALUTE e BENESSERE.L'esperienza realizzata ci consente di fissare alcuni principi fondamentali

- l'alimentazione è un tema che riscuote grande attenzione nel contesto operativo ( genitori, istituzioni..)

- la tematica, alla luce delle conoscenze sul rapporto alimentazione e salute, è senz'altro uno dei principali e più fruttuosi campi d'azione degli interventi di educazione sanitaria

- l'azione della scuola, non occasionale e puramente informativa, può aiutare gli alunni ad assumere conoscenze, comportamenti, abitudini tali da garantire un percorso di vita sano, positivo, da tutelare e sostenere salute, benessere.

IDEA LABORATORIO

Il "LABORATORIO" è l'idea forte che permea il PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA : vuole porre in evidenza la necessità per gli alunni di SAPERI CALDI – FORTI, conquistati attraverso

processi di ricerca, elaborazione ed assimilazione, contro i SAPERI FREDDI – DEBOLI, passivamente appresi, non posseduti e integrati.

Il "LABORATORIO" è OFFICINA DEGLI APPRENDIMENTI : l'alunno è protagonista, attore, ricercatore, soggetto che non consuma , ma costruisce la cultura, attraverso l'impegno, la sperimentazione, il lavoro individuale e il lavoro cooperativo- di gruppo.Il "LABORATORIO" è PALESTRA del fare / agire / operare : tutte le capacità di osservare, ricercare, indagare, analizzare, scegliere... sono messe in gioco in una scuola che effettivamente, nelle varie proposte formative, sa farsi ambiente educativo di vita, apprendimento, relazione. Il "LABORATORIO" è realizzazione effettiva di PROGETTO INTERDISCIPLINARE, perché il tema "ALIMENTAZIONE" non si può affrontare entro stretti ambiti, definiti, ma attraverso paradigmi di lettura propri di diverse aree disciplinari e accostamenti di tipo transdisciplinari.Un PROGETTO, dunque, finalizzato a rispettare un diritto fondamentale per ogni essereumano:

"LA SALUTE".

Si racchiudono nel titolo " IL GUSTO DI IMPARARE IL GUSTO" le finalità di ordine generale

crescere sani vivere felici studiare fare sport

OBIETTIVI

Il PROGETTO si apre verso ampi obiettivi, importanti per la costruzione di menti aperte,capaci di assumere scelte e decisioni, di orientarsi e determinarsi per vivere in salute ebenessere.

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OBIETTIVI DI SALUTE- favorire il maggior benessere psicofisico dei bambini- sostenere i percorsi di crescita, sviluppo, formazione- sviluppare il senso di rispetto e responsabilità verso 1' ambiente, la natura,

gli altri.

OBIETTIVI DI CONOSCENZA- conoscere gli alimenti fondamentali, la loro composizione, i valori nutritivi- conoscere i processi di produzione, trasformazione e conservazione- conoscere l'ambiente di vita, le risorse disponibili, i beni occorrenti alla

salute conoscere i bisogni del proprio organismo, le funzioni degli organi e i dinamismi di nutrizione

- conoscere le tabelle per una sana alimentazione.

OBIETTIVI DI COMPORTAMENTO- mangiare sano come regola di vita- osservare le norme di corretta alimentazione- mettere in atto abitudini positive di igiene e cura della persona- partecipare alla tutela dell'ambiente e della natura- attuare forme di aiuto e solidarietà nella comunità di vita.

STRATEGIE EDUCATIVE

L'insegnante si pone, nel PROGETTO LABORATORIO, come regista, animatore , guida. S'individuano due livelli di strategie per dare sostanza ad un positivo percorso:

PRIMO LIVELLO- suscitare interesse nel gruppo / sezione / classe, sì da consentire il

coinvolgimento diretto del bambino, che avvia / prosegue il percorso di formazione come protagonista attivo e operoso

- valorizzare le conoscenze acquisite, le esperienze già realizzate, i vissuti, le conquiste, le osservazioni variamente raccolte, in continuità con l'ambiente di vita, il contesto familiare, il percorso scolastico..

- assumere un atteggiamento positivo verso l'alimentazione, non colpevolizzare e aiutare i bambini a scoprire da soli le regole della corretta alimentazione. Per questo è necessaria la strategia del supporto / sostegno, sì da gratificare il bambino via via e alimentare le abitudini, i comportamenti positivi.

SECONDO LIVELLO- porre lo sviluppo delle tematiche in modo trasversale tra campi di esperienza /

ambiti disciplinari, sì da procedere per nuclei concettuali, importanti per un apprendimento di valore, significato

- seguire il criterio della concretezza, rapportando l'apprendimento a dinamiche di osservazione, scoperta, ricerca..

- privilegiare la metodologia del gioco e l'osservazione- favorire l'esperienza diretta e la sperimentazione- agevolare il lavoro a gruppi, il confronto, la cooperazione- socializzare le conquiste, comunicare, far conoscere, pubblicizzare.

SCUOLA / TERRITORIO

Il progetto ha come scenario la SCUOLA, ma non si chiude in essa. L'alimentazione rappresenta, nell'ambito dell'educazione alla salute, il settore più fecondo per i rapporti con il territorio. È sicuramente il campo dove meglio si intrecciano le relazioni e gli scambi. Di per sé l'alimentazione è campo complesso : abitudini e

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comportamenti sono collegati al contesto di vita, frutto di tradizioni /usi / sistemi che naturalmente si accompagnano ai percorsi di crescita, dando ad essa supporti, ma spesso anche condizionamenti.In tal senso è fondamentale assumere l'ambiente come aula decentrata per conoscerlo, esplorarlo, farlo entrare nel circuito educativo in modo profondo ed attivo.È fondamentale, così, il rapporto con le famiglie, centro della prima educazione in proposito e luogo dell' ulteriore sviluppo per ogni bambino. L'obiettivo , in tale progetto, è lavorare insieme "SCUOLA / FAMIGLIE "per capire, agire, collaborare."LAVORARE INSIEME" è anche lo slogan per attivare , oltre le famiglie, le istituzioni esistenti sul territorio, preposte alla tutela della salute in generale e particolarmente competenti sul versante "alimentazione" ( EE. LL. – ASL ..).Importante, parimenti, è il discorso della continuità in verticale tra le scuole che agiscono sul territorio, perché l'alimentazione non è semplice, episodico intervento educativo : è accompagnare il percorso formativo di ogni alunno, in modo progressivo e graduale, in tutto l'arco dell'età evolutiva, costruendo, rafforzando conoscenze, competenze, comportamenti.. Per questo è necessario pensare a percorsi aperti, fatti di costanti avanzamenti, sì da dare risposta al principio della processualità prima evidenziato come caratteristica del concetto di salute in chiave moderna.

CONTENUTI

L'ALIMENTAZIONE offre un ventaglio d'interesse molto ampio e vario. La scelta deve porsi sicuramente entro criteri di SEMPLICITÁ - CONCRETEZZA - ADEGUATEZZA e trovare realizzazione entro il sistema di lavoro a rete, a collegamento tra campi / ambiti disciplinari. Così si pongono in sintesi, sì da consentire l'elaborazione di percorsi operativi ad ogni fascia / gruppo di alunni, necessariamente calibrati ai punti di partenza, ai gradi di sviluppo, ai piani didattici generali di base.

- IL CORPO UMANO - gli organi, l'apparato digerente, i bisogni..- GLI ALIMENTI DI BASE - il pane , il latte, la pasta, la frutta ..- I PRINCIPI NUTRITIVI - funzioni e composizione degli alimenti

Ad essi si collegano contenuti di elaborazione

- LE NORME IGIENICHE- ALIMENTAZIONE E SALUTE- LA COLAZIONE- LA MERENDA A SCUOLA- FABBISOGNI E DIETE- L'ALIMENTAZIONE NEL TEMPO E NELLO SPAZIO- L'AMBIENTE E I PRODOTTI NATURALI- L'INQUINAMENTO- LA PUBBLICITÁ- LA PEDAGOGIA DEI CONSUMI- LA FAME NEL MONDO

VISITE GUIDATE

Nel principio di interazione SCUOLA / TERRITORIO si aprono piste di osservazione , scoperta entro il contesto operativo, per guidare e sostenere l'osservazione e l'esperienza diretta degli alunni.

Si indicano alcune possibili realizzazioni nell'apertura a scelte dirette e diversificate:

- AZIENDA AGRICOLA

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- ORTO- INDUSTRIA ALIMENTARE- ALLEVAMENTO- FORNO- MULINO- FRANTOIO- CASEIFICIO- AGRITURISMO- LABORATORIO ANALISI- SUPERMARKET- MERCATO- ……………………….

La strategia di effettuazione segue il percorso tipico- preparazione- documentazione- produzione.

INCONTRI

È importante offrire agli alunni più occasioni di conoscenza, confronto..: medici, assistenti sociali, contadini, allevatori, operatori settori produzione, trasformazione…..Gli incontri possono realizzarsi a scuola con figure disponibili e fuori nelle uscite, visite.

LABORATORI COLLEGATI

Il "LABORATORIO ALIMENTAZIONE" trova naturali collegamenti con i laboratori già programmati, realizzando pienamente il principio dell'interdisciplinarità posto a fondamento del PROGETTO.

- LABORATORIO LINGUA /IMMAGINE / MULTIMEDIALITÁ leggere testi - immagini, scrivere, ascoltare, produrre libri, fumetti, giornali,

conversare, elaborare, rappresentare …..- LABORATORIO SCIENTIFICO

ordinare, confrontare, misurare, sperimentare, fare ipotesi, provare, ricercare..

- LABORATORIO ARTE / TEATRO /MUSICA produzioni grafico / plastico / pittoriche , sceneggiature, ritmi ..

- LABORATORIO AMBIENTE Osservazioni, esplorazioni, visite guidate

REALIZZAZIONI

Il "PROGETTO" apre a varie realizzazioni- MOSTRA DIDATTICA- ADOZIONE / COLTIVAZIONE ORTO- CATALOGO ALIMENTI -PRODOTTI DELL'AMBIENTE- OPUSCOLI TEMATICI- DEPLIANT INFORMATIVI- RACCOLTA RICETTE - VIDEO / CD ROM

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Apre, altresì, a particolari iniziative ed esperienze realizzabilio Laboratorio pubblicità / lettura delle etichetteo Laboratorio allevamenti / coltivazionio Laboratorio cucina ( preparare dolci, sperimentare ricette..)o Laboratorio del giovane consumatore (fare la spesa al mercato ,

supermercato..) o Laboratorio gestione mense scolasticheo Laboratorio / conferenze genitori – territorioo …………………………..

MATERIALI

Le SCUOLE utilizzano le risorse disponibilio Biblioteca scolasticao Videocassetteo CD – ROMo Materiali facile consumo vario ( colori, cartoncini... )o Sussidi audiovisivi ( radioregistratore, televisore, videoregistratore..)o Computero .......

Materiali più specifici potranno essere messi a disposizione, sulle esigenze di percorso, anche nei riferimenti con le istituzioni del territorio ( pubblicazioni, depliant ..).

ATTUAZIONE E VALUTAZIONEIl PROGETTO interessa tutto il CIRCOLO : sul quadro generale composto ogni scuola ( sezione / classe / modulo) opera la scelta di campo, considerando il lavoro già realizzato nei decorsi armi, il punto di partenza e le realizzazioni possibili.Nei percorsi generali si va a differenziare la fascia di sviluppo del PROGETTO SPERIMENTALE – REGIONE CAMPANIA, che opera in continuità con azioni già avviate, da portare ad avanzamento.In tal senso si procede per "PERCORSI OPERATIVI", fondati su ambiti ben definiti di azione, nell'individuazione di obiettivi e contenuti adeguati alla fascia di apprendimento. Il lavoro in itinere segue le dinamiche di programmazione / verifica / valutazione per regolare l'andamento e indirizzarlo, sostenerlo.

SVILUPPO AMBITI OPERATIVII LIVELLO

Si disegna un ambito a grandi tratti, dosato per la fascia d'età SCUOLA INFANZIA I CICLO SCUOLA PRIMARIA, dove risulta facile dare collocazione alle azioni e spinta all'interesse degli alunni."LE COSE BUONE PER ME"

I contenuti riguardano gli alimenti di base per la nutrizione dei bambini, con particolare riferimento alla prima colazione e alla merenda. .

IL LATTE - IL MIELE - LA FRUTTA

SVILUPPO I SETTORE“DALLA FATTORIA ... IL LATTE”

È l'alimento di base per i bambini, compagno della crescita, da conoscere, gustare.

Il percorso - MUNGITURA - CONSERVAZIONE - CONSUMAZIONE – PRODOTTI DERIVATI – s'intreccia con i vissuti dei bambini : c'è da osservare, esplorare, capire...Per l'esplorazione - visite a una fattoria, ad una centrale, al supermercato Direzione Didattica Statale – VI Circolo di Avellino - Dossier Progetti POF a sviluppo permanente

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Per l'esperimento - analisi colore, sapore, qualità, quantitàPer l'operatività - preparazione prima colazione, la ricotta, il burro...SVILUPPO II SETTORE

DAL PRATO …. IL MIELEÈ prodotto che affascina per il cammino di approntamento e per il gusto della consumazione.La storia , le forme di lavorazione, conservazione sono fonti di conoscenze, esperienze di sicura attrazione per i bambini e di conoscenze da tradurre in abitudini di sana alimentazione.Per l’esplorazione - visite in campagna , il prato a primavera , l'alveare, il supermercatoPer l’esperimento - analisi comportamento delle api, osservazione colore, sapore, qualità, quantità...Per l’operatività - preparazione prima colazione , le caramelle, i dolci….

SVILUPPO III SETTORE DALLA NATURA….. LA FRUTTA

È il mondo dei sapori e dei saperi che si allarga avanti ai bambini.La natura è il grande scenario da cui arrivano i doni della FRUTTA : la stagioni sono i tempi della crescita, maturazione, raccolta;.La produzione artigianale e 1' industria collegata - marmellata - dolci - caramelle - gelati-slargano le conoscenze e consolidano 1' apprendimento / comportamento al positivo.Per l'esplorazione - visite in campagna , il giardino, l'orto, il mercatoPer l'esperimento - analisi stadi delle stagioni,. piante , frutta vario tipo, lavorazione, osservazione colori, sapori, qualità, quantitàPer l’operatività - preparazione frullati, marmellate, gelati, dolci...

II LIVELLO

Si disegna un campo di grande sollecitazione per l'apprendimento e l'acquisizione di comportamenti /abitudini di sana alimentazione a favore della fascia - CLASSI II CICLO della SCUOLA PRIMARIA.

"AD IMPARARE C'E' GUSTO"I contenuti riguardano un settore ampio, dove è facilito l'apprendimento per trasversalità e interdisciplinarietà.

IL GRANO - IL PANE - LA PIZZA

SVILUPPO I SETTORE“DAL SEME... AL GRANO”

L'ambiente di vita del bambino offre varietà di contesti : gli orti, il bosco, il prato, i terrenicoltivati...È la campagna l'aula decentrata scelta in questo anno, perché di li parte il cammino del pane, nei momenti di maggiore interesse

-LA SEMINA - LA MIETITURA - LA TREBBIATURAche vedono combinati il lavoro dell'uomo e gli eventi delle stagioni.Per l'esplorazione : visite ad un campo in vari momenti dell'annoPer l'esperimento : semina in aula, osservazione, ricerca

SVILUPPO I I SETTORE

DAL GRANO AL PANEIl grano passa, nei vari momenti di lavorazione, a diventare pane : un cammino da seguire, conoscere.È un'esperienza ricca di conquiste, effettuabile anche in piccoli ambienti contadini dove il processo avviene con arti semplici o presso le strutture di trasformazione, lavorazione con mezzi meccanici, tecnologici.Direzione Didattica Statale – VI Circolo di Avellino - Dossier Progetti POF a sviluppo permanente

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Per l'esplorazione : visita al mulino , al' forno, alla fattoria, azienda agricola Per l'esperimento : fare il pane a scuola, presso una famiglia.

SVILUPPO III SETTORE

LA PASTA - I DOLCI - LA PIZZALa pasta è alimento principe nella dieta mediterranea, ad importante produzione delle nostre zone, ad ampio uso sulle nostre tavole.Rappresenta il piatto di mille ricette, sia nella produzione diretta artigianale ancora estesa nel territorio che nelle produzioni industriali di specificità per la trasformazione, la conservazione, l'esportazione, la vendita...I dolci sono alimenti di varia composizione, a produzione artigianale o industriale, di attrattiva fortissima per i bambini, che si vuole diventino conoscitori e consumatori avveduti.La pizza è il piatto tipicamente rappresentativo delle nostre zone, conosciuto ormai dappertutto, graditissimo ai bambini.In tutto si combinano le conoscenze su ingredienti / condimenti / sapori. Per l'esplorazione : visita al pastificio, alla pasticceria, alla pizzeriaPer l'esperimento : la pasta fatta a mano, i dolci — la pizza a scuola.

III LIVELLO

Si collocano in questa fascia alcuni settori che operano trasversalmente sui livelli già delineati o autonomamente come ulteriore sviluppo sui percorsi già fatti, nei diversi gradi di attuazione. Ciò per dare al progetto il respiro pluriennale che costituisce la ragione della stesura.

- LA STORIA L'alimentazione nel tempo :

o le varie modalità di vita e sostentamento lungo il cammino del tempoo il rapporto uomo / ambiente nel confronto passato/presenteo i processi di produzione / trasformazioneo le tradizioni, le memorie, le testimonianze

- LA GEOGRAFIA L'alimentazione nei paesi del mondo

o le diversità di ambienti e sistemi di alimentazioneo le attività umane / lavoro in contesti diversi / il commercioo i comportamenti / i processi di produzione / trasformazioneo le esperienze dirette ( contatti con altri ambienti, prodotti importati...)o i paesi poveri / la fame nel mondo

- LE GRANDI AREE DELL’ALIMENTAZIONE Si raccolgono tematiche varie con attenzione all'attualità

o i percorsi di produzione / lavorazione / conservazione degli alimentio componenti / fattori nutritivi / tabelle dieteticheo gli errori di nutrizione / malattie / allergieo rapporto alimentazione età / lavoro / sport...o la ricerca in campo alimentare ( coltivazioni biologiche)o la pubblicità e il consumismo

SPECIFICAZIONIGià deducibili nell'esposizione, si dettagliano ulteriormenteo il progetto

opera trasversalmente a tutti campi d'esperienze/discipline per i richiami /le connessioni ai contenuti curricolari

dà sostanza alle fascia di classi / moduli già impegnati in progetto apposito regionale

si traduce in micro - percorsi per ampliamento offerta formativa si presta ad avanzamenti progressivi su più anni scolastici

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dà realizzazione a principi di continuità / orientamento.

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PROGETTO

“UN MONDO DI PACE"

AMBITO

EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILEEDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA

EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITÁ

SCUOLA PRIMARIA

PREMESSA

I l PROGETTO apre un vasto campo di operatività, abbracciando Tutti gli ambiti disciplinari Tutta l’area dell’educazione alla convivenza civile

Disegna, altresì, un ampio gioco d'intreccio con tutti gli insegnamenti, poiché al centro di tutto mette "L'UOMO" quale soggetto inserito in contesti di vita caratterizzati dalle plurime relazioni e dal bisogno comune, profondo di "VIVERE INSIEME".C'è, così, attenzione a tutti i versanti del vivere, poiché l'essere umano si colloca fisicamente in un contesto / ambiente / territorio, dove va a realizzare la storia esistenziale, che non è storia d'isolamento e di solitudine, ma storia d'incontri, interazioni, scambi...La "SOCIETA" non è una costruzione vuota, fatta di tanti individui destinati a stare "accanto", in una grande solitudine di "gruppo" : è , invece, un "VALORE", un insieme di persone responsabili e consapevoli, preparate a stare "con gli altri", a creare strutture di comune convivere, che si vanno a collocare come "istituti - norme -regole".Nel nuovo millennio, sui percorsi che la storia ha via via costruito, parlare di "SOCIETA" significa avere visioni aperte, proiezioni oltre le definizioni di senso tradizionale.II"MONDO" , non più grande, sconosciuto, inesplorato, è diventato il "VILLAGGIO GLOBALE", capace di ricomprendere un'umanità prima chiusa in ambiti statici, non avvicinabili, ora messi in rapporto continuo.I "POPOLI" sono legati tra loro da trasformazioni rapide, contatti facilitati, collegamenti di vita, comunicazione, lavoro, scambi ...Direzione Didattica Statale – VI Circolo di Avellino - Dossier Progetti POF a sviluppo permanente

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Oggi il BAMBINO percorre l'esperienza di formazione con le mille potenzialità della mutata situazione civile, culturale, sociale, caratterizzata da grande dinamicità ed incessante evoluzione : deve, perciò, vivere l'esperienza di crescita, sentendosi cittadino del mondo, progressivamente attrezzato per inserirsi in contesti di vita sempre più ampi e complessi.La realizzazione di "UOMO e CITTADINO" non avviene, però, per caso. E' un percorso di conquiste graduali, poste sia sul piano delle conoscenze, che sul piano della formazione morale, sociale, civile.E' da qui che parte l'impegno per un'educazione ai diritti umani, che poi non è solo ai "diritti", ma anche ai "doveri" : diritti e doveri si pongono come pilastri di base per la formazione integrale di ogni persona, destinata a fare della"democratica convivenza" un impegno, uno status, una carta di accesso al "MONDO".

LE MOTIVAZIONI

Parlare di convivenza / socialità oggi è semplice, è espressione d'uso comune. Ad indagare a fondo si evidenziano bene i problemi sottesi, facilmente riscontrabili in un mondo che cammina a ritmi veloci, vive difficoltà, contrasti, contraddizioni, disagi...A livelli estesi sono presenti i segni della difficile convivenza : disvalori, intolleranza, violenza, emarginazione, razzismo...Le problematiche sono evidenti in modo forte nelle mille inquietudini, nei tanti disequilibri che nel mondo si vanno a collocare, ma sono anche evidenti nei piccoli ambienti, nei vari contesti di vita, nelle tante forme di realizzazione del vivere sociale.Allora appare necessario curare i piccoli contesti in cui l'esperienza di vita / educazione del bambino si realizza, perché la conoscenza e l'esercizio facciano crescere e consolidare i principi e i valori del "VIVERE INSIEME", da portare, poi, a realizzazione lungo tutta l'esistenza e dovunque.

I RIFERIMENTI

Per operare lungo i percorsi già aperti e sviluppare compiutamente gli obiettivi della piena formazione, i riferimenti essenziali si vanno a collocare sui documenti fondamentali

LA COSTITUZIONE ITALIANA LA DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL'UOMO NUOVI ORDINAMENTI – INDICAZIONI NAZIONALI

In particolare si assumono i Nuovi Ordinamenti (D.Lvo 59/2004) che, nati da un’esigenza di rinnovamento, disegnano i quadri del profilo educativo e culturale dell’alunno. Le testo del decreto legislativo si legge : " …. la scuola primaria ….. si propone di arricchire sul piano analitico e sintetico la “visione del mondo e della vita” dei fanciulli, di integrare tale visione nella loro personalità e di stimolarne l’esercizio nel concreto della propria vita, in un continuo confronto interpersonale di natura logica, morale e sociale che sia anche affettivamente significativo. In questo senso, tutte le maturazioni acquisite dai fanciulli vanno orientate verso la cura e il miglioramento di sé e della realtà in cui vivono, a cominciare dalla scuola stessa, e verso l’adozione di “buone pratiche” in tutte le dimensioni della vita umana, personale e comunitaria……. In questo senso, trova un esito naturale nell’esercizio competente di tutte le “buone pratiche” richieste dalla Convivenza civile a livello e in prospettiva locale, nazionale, europea e mondiale ”. Accogliendo, così, le tematiche dell'educazione alla cittadinanza, alla salute, alla pace, alla legalità, ai diritti umani, allo sviluppo, la scuola giunge, di fatto, alle soglie di quel valore ultimo, il valore della vita, colto nelle sue ragioni trascendenti, che soltanto la coscienza individuale, opportunamente illuminata, potrà riconoscere Direzione Didattica Statale – VI Circolo di Avellino - Dossier Progetti POF a sviluppo permanente

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come radice di tutti i valori e di tutti i diritti.I SETTORE

L'EDUCAZIONE AL RISPETTO DELLA VITA

La "SCUOLA" ha consapevolezza del compito da coprire, che non è solo quello di "ISTRUIRE", ma di "EDUCARE" in senso pieno ogni soggetto, in una visione strettamente collegata di "VALORI E SAPERI".La luce che si vuole accendere è quella della speranza in un mondo migliore, costruito giorno per giorno da ogni essere umano.Emerge in primo piano l'attenzione alla "RELAZIONE EDUCATIVA", dove i percorsi di formazione mirano a comporsi entro l'obiettivo di "IMPARARE AD ESSERE". La volontà di "MIGLIORAMENTO" è la molla di ogni azione, improntata, per chi opera nella scuola, a professionalità forte ed impegno continuo.Ogni soggetto deve seguire un progetto di formazione che si costruisce su:

o Identità come persona/collocazione di genereo conoscenza di sé / interazione con gli altrio sviluppo di capacità / competenze / autonomiao assimilazione di valori / pratiche di vita socialio relazionalità / affettività.

L'alunno segue gradualmente il suo percorso, fondato non su apprendimenti freddi, codificati, ma su significative "esperienze" : la SCUOLA, in tal senso, offre opportunità di crescita, maturazione, oltre con gli insegnamenti formali, con la costruzione progressiva di situazioni di riflessione, giudizio, incontro con i pari...Già la definizione di scuola come ambiente di educazione, di apprendimento e di relazione - per i bambini e le bambine – per i fanciulli e le fanciulle - indica il grande campo di operatività per la promozione umana, culturale e sociale di ogni soggetto, portatore di specificità, potenzialità, da sostenere e guidare lungo il cammino della crescita.

PERCORSI DIDATTICI 1) L'ACCOGLIENZA È il primo momento di entrata a scuola degli alunni. Il CLIMA positivo dell'INCONTRO è premessa per costruire rapporti positivi di RELAZIONALITA', tesi al COLLOQUIO continuo, formula vincente per stabilire apertura, dialogo, confronto sia nel RAPPORTO – ADULTI / BAMBINO che nel RAPPORTO – BAMBINO / BAMBINI.L'accoglienza, in un'ottica più ampia, non va vista solo come "primo accesso" : deve diventare valore che ogni giorno si rafforza e allarga in una scuola che valorizza la comunicazione e la relazione.

2) LA VITA A SCUOLA L'ambiente scolastico si configura come contesto di VITA : ognuno deve trovare collocazione e condividere il quadro delle regole di base:

puntualità, ordine, disciplina assunzione di compiti, incarichi capacità d'intervenire, proporre, portare iniziative rispetto delle cose altrui rispetto degli altri - adulti / compagni partecipazione alla cura, alla tenuta degli spazi, dei materiali, arredi collaborazione, solidarietà, cooperazione

3) COSTRUIRE IL SAPERE

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Partire dal "contratto formativo" è input positivo per la consapevolizzazione dei soggetti, che, anche in fascia d'età precoce, sono in grado di capire e partecipare al processo di apprendimento.Questi i campi di gestione

i doveri dello scolaro l'impegno durante il lavoro l'attenzione la cura del materiale scolastico l'assolvimento dei compiti

l'alunno partecipa, in prima persona al percorso programmato, sa di dovere raggiungere delle mete, impara progressivamente a giudicare, valutarsi..

4) LA GIORNATA A SCUOLA E' un tempo lungo e pieno di esperienze l’ entrata la ricreazione le attività d'aula la fruizione dei servizi la merenda le attività di intergruppo / laboratorio l’uscita

L'alunno deve sentirsi partecipe e responsabile : il confronto e lo scambio delle esperienze in tal senso fanno da supporto alla conquista di responsabilità e autonomia.

5) LA COOPERAZIONE La scuola oggi offre una pluralità di situazioni atte a fare sperimentare l'incontro con la diversità ( l'integrazione, la multiculturalità..).Ogni alunno deve aprirsi verso "l'altro", che , poi, diventa "compagno", da coinvolgere in forme di "aiuto reciproco", arricchente per tutti.

6) LE PARI OPPORTUNITÁLa scuola, aperta a tutti, a tutti offre opportunità per la piena formazione, indicando le vie della graduale conoscenza di sé / del rispetto degli altri, della diversità di genere, dell'integrazione tra i soggetti...Tutto segue il criterio della gradualità, partendo dai vissuti diretti, ampliando le conoscenze sul percorso storico dei rapporti uomo / donna, dei quadri di vita attuali, delle diversità presenti in contesti territoriali diversi, dello sviluppo sociale , economico, politico...

I I SETTORE I MONDO ATTORNO A NOI

L'educazione ai diritti umani non è compito da poco, né è semplice intervento nutrito di prediche, di raccomandazioni, di esortazioni.Essa è fatta, come dice M. LAENG " di partecipazione vissuta ai rapporti con gli altri : una partecipazione che dipende in maniera strettissima da come tali rapporti sono di fatto gestiti anzitutto dagli adulti".In tale ottica si evidenziano gli ambiti di operatività IL CIVISMO

"È capacità di coabitare con gli altri e lavorare con loro per il bene comune. E' dunque una virtù da educare"

EDUCAZIONE SOCIALE" È l'acquisto di quelle desiderabili qualità della persona per cui essa entra in normale ed equilibrato rapporto con gli altri".

Di qui l'impegno educativo orientato verso un duplice scopo:o instaurare un costume di vita ispirato ai principi e ai criteri che animano una

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società democraticao aiutare i ragazzi alla conquista di comportamenti socialmente accettabili e di

consapevole responsabilità civica.

I DIRITTI UMANI

Sono posti su valori essenziali e, perciò, capaci di far germinare attenzione e senso di impegno

o DIRITTO ALLA VITAo DIRITTO ALLA SALUTEo DIRITTO ALLO STUDIOo DIRITTO AL LAVOROo DIRITTO ALLA PACE

Sono essenziali, sì, ma spesso difficili da realizzare, perché non scontati, non parimenti diffusi, non accompagnati da giustizia sociale, da parametri di civiltà, di democratica convivenza, di tutela ambientale...C'è, di fondo, la necessità di rendere consapevoli dei beni , quando presenti, e di suscitare impegno per la piena attuazione, dove in crisi, in pericolo.Ma, al di là delle proiezioni estese , agevoli all'approccio su maturità più consolidate, c'è l'esigenza di educazione al positivo per

esercitare i diritti fondamentali in ogni fase di vita imparare a rispettare i diritti degli altri impegnarsi per sostenere chi ne è privo.

PERCORSI DIDATTICI

Si collocano su due versanti educazione ai valori, come esercizio continuo di principi etici quali la lealtà, il

coraggio, l'altruismo, la comprensione, la solidarietà educazione alla socialità come esercizio dei principi civici della

convivenza, del rispetto delle norme, della partecipazione, del pluralismo. ,,,

1) LA SCUOLA COME GRUPPO SOCIALE Le regole di vita a scuola La partecipazione interna alla scuola come capacità di

esprimersi e ragionare L'esperienza dell'aiuto reciproco L'esperienza dei gruppi di consulta / rappresentanti di classe

2) L'AMBIENTE DI VITA Il paese e le istituzioni La famiglia I servizi sociali La partecipazione attraverso l'esperienza del consiglio comunale

3) IL MONDO I popoli sulla terra Usi e costumi Culture, lingue, religioni

4) LE PROBLEMATICHE SOCIALI La fame nel mondo Le fasce deboli d'età - bambini / anziani L'inquinamento Le guerre

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III SETTOREEDUCAZIONE ALLA LEGALITÁ

È un campo di grande esplorazione, aperto oggi all'attenzione di tutti, in un modo che vive sicuramente condizioni di benessere, avanzamento, progresso, ma anche situazioni di inquietudine, paura, non sicurezza, trasgressione, violenza...Il contesto storico- sociale richiede anche da parte della scuola un'attenzione nuova alla LEGALITÁ, che non è un principio scontato, ma un valore da acquisire e rafforzare fin da giovane età.In tal senso SCUOLA e FAMIGLIE si trovano ad assumere la grande responsabilità di guidare il BAMBINO lungo un percorso di apertura, comprensione, pratica.

FINALITÁ

Educare alla legalità significa elaborare e diffondere un'autentica cultura dei valori civili. Si tratta di una cultura che

intende la legge come necessità e stile di vita, come fonte generativa di regole, condotte, presupposti per costruire la civile, democratica convivenza

sviluppa la consapevolezza che condizioni quali la dignità, libertà, solidarietà, sicurezza, non possono considerarsi come acquisite per sempre, ma vanno perseguite, volute e, una volta conquistate, protette.

Da qui lo sviluppo di un itinerario formativo che sia adeguato alla fascia d'età consideri le caratteristiche / esigenze espresse dal contesto di vita si ponga in continuità con tutto il percorso formativo che nei vari gradi

di scuola andrà a svilupparsi.In particolare, nell'età di prima scolarità. Si va ad agire su piste di percorrenza possibili, onde creare sensibilità e comportamenti, che, poi, via via, troveranno strutture di più ampia conoscenza e competenza.Soprattutto si va ad operare in maniera diffusa, perché l'incontro con i grandi problemi dell'EDUCAZIONE ALLA LEGALITÁ non si pongono come progetti teorici, ma come esperienze d'impatto quotidiano, in un mondo che porta attraverso la grande comunicazionedi massa vicino a noi malesseri, rotture di equilibri, fatti sconvolgenti anche lontani, di altri contesti e ambienti.

PERCORSI DIDATTICI

Si parte dal senso positivo della "LEGGE", intesa come conquista dell'uomo per regolare il vivere sociale, terra di DIRITTI E DOVERI.Prima di capire i NO che la LEGGE, esprime, bisogno inculcare il senso del SÌ nella LEGGE POSITIVA, fatta per l'uomo, per aiutarlo, proteggerlo,E' sui diritti fondamentali che si basa la forza della "LEGALITA".

DIRITTO ad un ambiente sano, pulito, a misura d'uomo o rispettare la naturao non inquinareo riciclare i rifiutio usare i beni con misura, senza spreco e abusoo ……………………………

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I riferimenti, in tale percorso, vanno al progetto di educazione all'ambiente che è sfondo di tutto il discorso educativo.

DIRITTO alla salute o conoscere il corpo umanoo praticare regole d'igiene e buona alimentazioneo difendersi dalle malattieo evitare situazioni di pericolo nel quotidiano vivere (il gioco, la

strada, la scuola, la casa)o comprendere i grandi rischi di devianza e impoverimento della

salute ( fumo / droghe..)I riferimenti , in tale percorso, vanno al progetto di educazione alla salute, alla sicurezza, anche nella forma di specifica operatività – laboratorio " mangiare sano" – piano di evacuazione...

DIRITTO all' uguaglianza o capire che tutti gli esseri hanno diritto di vita, cittadinanza nel mondoo conoscere la diversità e prenderla come valore, ricchezzao aprirsi alla comprensione verso gli altri e alla solidarietào sentirsi vicino a tutti e cooperare per l'affermazione dei diritti

umaniI riferimenti in tal senso vanno alle tante strade che la scuola apre per l'educazione all'uguaglianza come l'integrazione, l'accoglienza, la multiculturalità...

DIRITTO alla pace o capire il bene della pace come condizione di vitao sentire il senso della pace che dà la famiglia, la scuola, il

territorio nel quotidiano vivereo conoscere le problematiche di difficile convivenza, i pericoli di

smarrimento della pace, bene universaleo conoscere le grandi offese alla pace come le guerre, il terrorismoo conoscere gli assetti sociali, le istituzioni, gli organi di governo,

tutela della pace.I riferimenti qui vanno direttamente al laboratorio antropologico, che apre il campo dell'ambito "storia, geografia, studi sociali " a legami concreti con il presente, che è teatro di vicende, eventi, fatti , vicini e lontani, dell'umano vivere.

DIRITTO alla casa, al lavoro o capire il senso dei beni posseduti , di prima necessità per

ogni essere umano rispettare i beni, la proprietà degli altrio comprendere i problemi di chi vive nelle difficoltà , privo dei beni di

base per vivere, in povertà , bisognoo comprendere le problematiche di rottura delle leggi, per chi ruba,

sfrutta, emargina acquisire il senso del lavoro anche nei piccoli impegni quotidiani, nell'assolvimento dei compiti, nel contributo diretto di buon andamento familiare, scolastico

o acquisire senso della misura, non sprecare, aiutare gli altri.I riferimenti qui si colgono nella partecipazione diretta e responsabile a ciò che la storia, la cronaca, la grande informazione porta vicino a noi : la violenza, la camorra, la mafia...

INIZIATIVE DIDATTICHE

LA VITA A SCUOLA L'alunno e il contratto formativo

per la costruzione di regole e comportamenti nel pieno senso dei diritti e doveri nella forma più coinvolgente di vita con gli altri e per l'interiorizzazione di principi morali, sociali

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L'esperienza del consiglio di classe per imparare a partecipare, sapere intervenire, portare avanti iniziative e proposte

IL CONTATTO CON LE ISTITUZIONIL'ambiente di vita offre opportunità di avvicinamento alla LEGGE, vista come reale, operante, non lontana, scritta e fredda.

Il SINDACO E IL CONSIGLIO COMUNALEper conoscere i principi, le forme, i modi dell'amministrazione pubblica e diventare capaci di comprensione e di partecipazione

LE FORZE DELL'ORDINEper comprendere il senso delle varie istituzioni , le azioni, il lavoro di prevenzione , gli interventi di punizione, restrizione di libertà ...

LE ISTITUZIONI RELIGIOSEper capire, oltre le pratiche / i culti.., le funzioni di educazione, diffusione,tutela dei valori morali, e per comprendere l'opera svolta a favore dei poveri, delle zone depresse, della pace

LE ISTITUZIONI UMANITARIEper assistere, proteggere, offrire tutela per le fasce deboli, soprattutto , l'infanzia, e per tutelare la pace, la giustizia, la solidarietà

LE ISTITUZIONI PER LA SALUTEper conoscere le forme di tutela della salute, la funzione dei servizi a cura dei malati, le condizioni di ricerca per combattere malattie diffuse, di grande rischio, e per il risanamento ambientale

I COLLEGAMENTIIn prima istanza sono chiamate le famiglie, che sono interessate ai grandi problemi dell'educazione già alla nascita dei bambini e poi, via via, nei percorsi che essi vanno ad affrontare.In seconda istanza, in senso più largo, è chiamato ad interagire il territorio in tutte le forme di collegamento e di collaborazione

gli Enti Locali le istituzioni i servizi le associazioni culturali

Si evidenzia, in tal senso, il ruolo di grandi istituzioni e servizi : in particolare l'UNICEF che opera per l'affermazione dei DIRITTI UMANI nel mondo.L'UNICEF promuove attenzione soprattutto alla fascia "BAMBINI", per il riconoscimento dei diritti fondamentali

- all'uguaglianza- alla tutela- all'istruzione.

REALIZZAZIONI

Il PROGETTO , formulato a larghe maglie e articolato per settori, ha dilatazione diffusa su tutti i percorsi che la scuola intraprende.In modo specifico trova gli agganci entro segmenti di operatività mirata, ponendo in evidenza il concreto aggancio ad ambiti strettamente calibrati alle fasce di età.IL PROGETTO scelto come sfondo "LABORATORIO ANTROPOLOGICO" indica

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spazi di ampi percorrenza, con l'avvertenza che si tratta di cammino lungo, graduale, dove non va posta attenzione alla quantità , ma alla qualità delle proposte, delle scelte, delle attività. ESSENZIALITÁ è ancora una volta la parola chiave, tanto più che si tratta di collegare "CONOSCENZA ed AZIONE" : ciò che si apprende deve essere veicolo di atteggiamenti, comportamenti , non accumulo di sapere, slegato dall'esperienza, dal fare.Allora la consegna del PROGETTO, una volta sistemato come quadro generale, a chi sceglie di fare collocazione nei piani didattici, deve essere chiara : l'educazione ai diritti umani e alla legalità non è una materia , una disciplina, è una consapevolezza pedagogica, che va a farsi discorso quotidiano, diretto, indiretto, trasversale, pervasivo.

Così si fa l'evidenziazione, che è l'anima di tutto il progetto, della riflessione della COMMISSIONE INTERNAZIONALE SULL'EDUCAZIONE per il ventunesimo secolo, contenuta nel RAPPORTO ONU 1997, sintetizzata in quattro pilastri

imparare a vivere insieme imparare a conoscere

imparare a fare imparare ad essere

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PROGETTO

CONTINUITÁ - ORIENTAMENTO

“IL FILO ROSSO DELLA VITA”

SCUOLA INFANZIASCUOLA PRIMARIA

PREMESSA

La SCUOLA di base marcia ormai a grandi passi nel cammino d'innovazione, che disegna il quadro complessivo di RIFORMA.La CONTINUITÀ, in tale disegno, non è da intendere come semplice strategia d'interventi e raccordi : è sistema, è formazione integrata, è processualità.Il percorso di RIFORMA, ormai alla svolta finale, mentre si strutturano i passaggi attuativi, entra in fase di operatività, con le azioni di primo impianto e sviluppo. Al momento, si profila lavoro di ricerca, carico di ogni realtà scolastica, in modo da far germinare nuove prospettive e opportunità. La SCUOLA, in questo passaggio, deve trovare , ancora una volta, risorse e potenzialità all'interno, muovendo passi sicuri verso il nuovo sistema.II principio base è porre al centro del discorso educativo l'alunno, per renderlo protagonista del processo e guidarlo progressivamente, fin dall'inserimento e nel

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cammino a seguire, verso la conquista di AUTONOMIA, IDENTITÁ, COMPETENZA.CONTINUITÀ e ORIENTAMENTO sono i canali che finalmente s'incontrano e scorrono uniti lungo un percorso teso ad una finalità, precisa

" aiutare una persona a prendersi carico della propria vita".In tal senso la funzione della scuola di base non è trasmettere conoscenze, informazioni, ma preparare l'individuo ad affrontare la vita e diventare cittadino responsabile.Una SCUOLA, quindi, orientante, capace di progettare percorsi progressivi, praticabili da ogni alunno, soggetto portatore di potenzialità, capacità, da considerare, valorizzare, fare evolvere. ALFABETIZZAZIONE e SOCIALIZZAZIONE sono le connotazioni forti del sistema per promuovere l'accesso del bambino alla cultura e la conquista progressiva di VALORI e SAPERI : tutto in una scuola che non agisce su trasmissività e nozionismo, ma su itinerari a misura degli alunni di elaborazione e ricerca, di esperienze e conquiste, di assunzione di responsabilità e decisionalità.Così si vuole operare in maniera incisiva per attivare un percorso educativo non burocratizzato, non segmentato, un percorso che si sviluppi e si evolva in modo armonico, sì da conseguire azioni positive, valide per disegnare un sistema stabile, un quadro chiaro di operatività nel segno della continuità e dell'orientamento.

LA SCUOLA COME SISTEMA

La visione di "SCUOLA SISTEMA." è posta al centro della normativa di RIFORMA, che viene a chiudere un percorso finalizzato a creare raccordi tra i vari gradi per aprire

un cammino nuovo già costruito sui principi della CONTINUITÁ / ORIENTAMENTO.Tale cammino deve snodarsi su alcuni principi di fondo, maturati nel lungo processo di esperienze e conquiste nel campo in analisi.Sono essenziali , ma veramente, effettivamente determinanti e come tali si rappresentano:1) ÚNITARIETA'

È principio che attraversa tutto il sistema formativo di base, in apertura verso Io sviluppo

successivo.È garanzia per evitare fratture nel percorso con i conseguenti esiti di discontinuità, dispersione, disorientamento. Ti curricolo ad ogni avanzamento è continuo ed integrato : la cultura si compone nella ricchezza di linguaggi, alfabeti, saperi, alimenta la mente e le sue capacità di elaborazione, concettualizzazione, giudizio...L'unitarietà è finalità e mezzo al contempo. Alle scuole spetta, nella strutturazione dei curricoli, trovare le linee unificanti entro i documenti programmatici tra le discipline e le linee di sviluppo in continuità.2) ARTICOLAZIONEIl percorso formativo non è costituito da tratti, segmenti, meccanicisticamente messi in rapporto. È processo in crescita, avanzamento, articolato anche in parti distinte, ma funzionalmente collegate.Articolare è operazione di raccordo e calibratura : il PROGETTO rende le parti attive, le collega e le compone. Alle scuole spetta l'accorta opera di articolazione, che non è semplice attenzione ai punti di snodo, ai tempi di passaggio / transito da un sistema all'altro : è effettivo carico di continuità, preso come impegno. a monte, quando si avvia il processo educativo.È , in definitiva, articolazione, l'operazione che considera il sistema formativo un corpo unico, fatto di parti interagenti, mosse da azioni vitali per tutto il campo di copertura.2)PROGRESSIVITA'Il percorso formativo si struttura in avanzamenti, sviluppi progressivi. C'è l'idea di un sistema in crescita, che via via progredisce, evolve.Lungo il percorso si vanno a collocare le azioni di continuità / orientamento nella prospettiva dei cicli innovativi:Direzione Didattica Statale – VI Circolo di Avellino - Dossier Progetti POF a sviluppo permanente

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vedere il processo come sistema, non come comparti aggiunti non disegnare spazi chiusi, barriere collegare armonicamente le parti calibrare, ai vari stadi, i curricoli e farli evolvere in progressività

Ecco UNITARIETÁ — ARTICOLAZIONE — PROGRESSIVITÁ

per raggiungereL'INTEGRAZIONE

che è conquista per percorso scolastico saldamente strutturato nella sua evoluzione interna percorso scolastico effettivamente collegato al territorio, aperto verso l'esterno.

Di tutto si fa carico la cultura della PROGETTUALITÁ che, rompendo i segni della discontinuità, fa della SCUOLA un grande campo di RICERCA, dove EDUCAZIONE e ISTRUZIONE si fondono e realizzano compiutamente.IL SISTEMA, alla fine, più che un sistema di legge, nasce dallo stato di necessità, a fronte dei problemi incontrati in cammino e soprattutto si configura come risposta attesa ai diritti propri degli ALUNNI alla CONTINUITÀ e all'ORIENTAMENTO, basilari per il progetto di vita da realizzare.

LE PAROLE CHIAVECONTINUITÁ/ORIENTAMENTO

CURRICOLO RELAZIONEORGANIZZAZIONE PER L’EDUCAZIONE

INTEGRAZIONE

IDENTITÁ PREVENZIONECOMPETENZA QUALITÁAUTONOMIA

L'ORIENTAMENTO, cosi, dà senso alla continuità e diventa PROGETTO importante per la formazione autentica della PERSONA.ORIENTARE è, sostanzialmente, “porgere indicazioni su dove andare”. Vuol dire che la SCUOLA si fa carico dell'accoglienza di ogni soggetto e lo accompagna a vivere l'esperienza scolastica positivamente, ad apprendere, esprimersi, comunicare, produrre... C'e, quindi, un approccio allargato al problema ORIENTAMENTO, non più azione episodica d'indirizzo dei giovani nello svolgimento degli studi e nell'inserimento nel mondo del lavoro, ma progetto di vita che ogni bambino, ragazzo o giovane incessantemente elabora. Per tale discorso è valida. fonte di attingimento il DOCUMENTO su SAPERI ESSENZIALI, dove emergono forti riferimenti."'"' Compito fondamentale della scuola è garantire a chi la frequenta

lo sviluppo di tutte le potenzialità e la capacità di orientarsi nel mondo in cui vive ( sia esso l'ambiente di più diretto riferimento lo spazio sempre più esteso della comunicazione e dell'interscambio), al fine di raggiungere un equilibrio attivo e dinamico con esso...

l'assimilazione e lo sviluppo delle capacità di comprendere, costruire, criticare argomentazioni e discorsi, per dare significati alle proprie esperienze e anche difendersi da messaggi.. "'"'

In concreto per la scuola si tratta di assumere il punto di vista dell'ORIENTAMENTO all'interno delle strategie di pianificazione dell'offerta formativa sin dal primo avvio della scolarizzazione "scuola dell'infanzia" e poi nel cammino a seguire.Possibili piste di lavoro si possono considerare percorsi didattici o attività disciplinari posti su situazioni e problemi motivanti a

sviluppo graduale moduli didattici mirati allo sviluppo della creatività, in particolare applicata all'uso

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della tecnologia / linguaggi non verbali operatività a "laboratori" per lo sviluppo di tutte le potenzialità dei

soggetti e il possesso di più linguaggi, saperi, canali espressivi e comunicativi

attività mirate allo sviluppo dell'apprendimento cooperativo percorsi didattici volti al consolidamento della capacità d'iniziativa, di decisionalità,

di assumere incarichi, ruoli, responsabilità.

La base di appoggio di tutto è costituita dalle conoscenze ovvero discipline. Già gli ORIENTAMENTI '91 della SCUOLA MATERNA e i PROGRAMMI '85 della SCUOLA ELEMENTARE già offrivano il quadro giusto per le azioni da progettare, attraverso i CAMPI di ESPERIENZE e gli AMBITI DISCIPLINARI, assunti e gestiti in chiave progettuale : oggi prospettive più ampie si vengono ad aprire in rapporto al disegno di RIFORMA.Le INDICAZIONI NAZIONALI per i PIANI PERSONALIZZATI vengono a dare sostanza ai nuovi percorsi, che devono, nella progressiva diffusione e nella messa a regime, guidare gli allievi lungo tutto l'arco della formazione con gli sviluppi anche oltre, nella vita, nel lavoro, nel mondo delle relazioni e del sistema sociale.Tutto va considerato - conquiste raggiunte e innovazioni aperte – per un curricolo orientate nelle strategie di

motivazione e autostima consapevolezza di stili cognitivi e comunicativi

lavoro individuale e di gruppo.

LA CONTINUITÁ REALE

La CONTINUITÁ è stata vista fin qui come impegno generico, diffuso, progetto tra altri progetti nel panorama scolastico.Oggi la visione è diversa : il campo è evidenziato come "progetto" nel senso di "impegno", ma è fortemente collegato a tutti i percorsi che la scuola promuove e mette in atto. In tal senso è "cultura", atteggiamento e apertura oltre ogni discontinuità, segno del malessere e del limite del sistema pur sofferto negli anni trascorsi.La CONTINUITÁ. Oggi, si pone come vincolo normativo, ma soprattutto come ambito della ricerca e dell’innovazione: è istanza forte da sostenere, realizzare attraverso le "azioni positive" già promosse dalla C. M. n. 339/92, da portare in evoluzione sulla base delle esperienze acquisite.L'obiettivo e attivare, fin dall'entrata dei bambini a scuola, un percorso continuo che diventa storia - progetto di vita.Per gli insegnanti si pone l'impegno di progettare il percorso, ricercando i raccordi possibili e costruendo le forme di registrazione / documentazione, sì che ogni grado del sistema possa svolgere l'opera che non si conclude, ma si evolve con la crescita, la maturazione del bambino / fanciullo, giovane.Per i genitori costituisce una dimensione di valore, atta a dare risposte ad ansie ed aspettative spesso non ascoltate, sottovalutate. E' capacità d'interagire con la scuola , è occasione da non perdere per combattere i rischi sempre presenti di dispersione, perdita di potenziale, disorientamento...

LA CONTINUITÁ VERTICALE

È il filo che lega tutto il sistema scolastico. Nel CIRCOLO trova già ampie possibilità di snodo sulle articolazioni presenti e interagenti NIDO COMUNALE

È struttura funzionante nel complesso scolastico / campus del Circolo : accoglie un gran numero di bambini che poi accedono all' esperienza di prima scuola

SCUOLA DELL’INFANZIAÈ un settore molto importante del Circolo, ad ampia estensione : accoglie bambini

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del bacino, ma anche di ambito territoriale allargato, traghettando la formazione verso l'esperienza a seguire

SCUOLA PRIMARIAÈ istituzione forte, a più corsi, strettamente collegata alle precedenti esperienze formative dell'alunno e proiettata oltre.

Da qui si snoda l'impegno di guida degli alunni verso la SCUOLA MEDIA, che pone il problema di smistamento degli alunni verso più istituzioni, variamente distribuite sul territorio. L'impegno in tale configurazione si dispiega in modo vario: conoscenza degli alunni in ingresso / in itinere / in uscita raccordo sul piano programmatico / metodologico / organizzativo operatività su percorsi / micro progetti tra i vari segmenti formativi visite didattiche programmate esperienze comuni di laboratorio /iniziative di comunicazione pubblica

scambi di informazioni / collaborazioni situazionali ( handicap, multiculturalità...) formazione sezioni / classi documentazioni di seguito ad ogni alunno.

LA CONTINUITÁ ORIZZONTALE

La SCUOLA dell'AUTONOMIA è fortemente investita della funzione di servizio culturale al territorio. L'istituzione non vive a sé, sospesa nel tempo. È realtà dinamica, attiva, progettuale, e, in quanto tale, si colloca come organismo che pulsa, comunica, interagisce.Interlocutore principale è sicuramente l'ENTE LOCALE, nuovo soggetto protagonista dell'AUTONOMIA.SCUOLA ed ENTE LOCALE devono diventare fattori attivi di continuità ed orientamento, progettando piani e servizi idonei a fare evolvere il sistema formativo e realizzare il sistema formativo e realizzare effettivi traguardi di continuità.La nuova dimensione del fare è sicuramente l’attivazione di servizi di consulenza, ascolto, aiuto, nell'apertura totale verso le famiglie, da rendere attive e corresponsabili nei percorso di continuità / orientamento.Cosi la SCUOLE / FAMIGLIE possono collaborare e interagire, trovando nel contesto di vita forze, risorse valide ( istituzioni, agenzie formative, associazioni culturali / sportive / sociali...), nella prospettiva di SISTEMA INTEGRATO voluto dall' AUTONOMIA. Rientrano nel campo dell'attenzione anche i settori di professionalità, organizzazioni varie del lavoro, economia..., importante per andare verso le prospettive di orientamento I collegamento mondo operativo poste dalla RIFORMA complessiva del sistema scolastico.Quadri di operatività

elaborazione di progetti allargati scuola / famiglie / territorio analisi situazione / lettura esigenze / reperimento risorse allestimento aule didattiche / laboratori territoriali attivazione esperienze didattiche in apertura all'esterno ( ambiente naturale,

beni culturali, laboratori artigianali...).I SUPPORTI

Sono molteplici, di fruibilità estesa.UMANE Tutti i docenti con particolare coinvolgimento per quelli operanti sugli anni pone- Gli organi collegiali- Il gruppo specifico di continuità- Le figura obiettivoFINANZIARIE- Fondi ordinari / fondi mirati autonomia- Fondi istituto - Risorse aperte – genitori / sponsor

PERCORSI MIRATI

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Si vanno a collocare sui vari PROGETTI / LABORATORI di CIRCOLO EDUCAZIONE ALIMENTARE Il GIOCO EDUCAZIONE CIVILE CONVIVENZA SICUREZZA LABORATORI vari ( Arte / immagine - Multimedialità / Att. Motorie) AMBITI operativi a varia estensione (lingua straniera / integrazione H /

multiculturalità). In particolare si strutturano le linee per Io sviluppo del progetto verso le nuove prospettive di RIFORMA : la costruzione del FASCICOLO PERSONALE di ogni alunno.Per questo le piste aperte, a costruzione d'itinere sono:

osservazione processi di apprendimento / socializzazione raccolta dati. documentazione d'ingresso / di evoluzione / uscita.

II punto di partenza è il potenziamento dell'esistente in visione di sistematicità.Il punto di arrivo, nei passi a seguire, è di costruzione portfolio delle competenze individuali.

Le piste da seguire sono tante per realizzare il progetto

CONTINUITÁ / ORIENTAMENTO.Si può operare, dunque, con passi sicuri : ciò che occorre è la concretezza, principio che porta all'idea di fattibilità, dal progetto all'azione.ORIENTAMENTO"'" VIANDANTE, IL SENTIERO NON é ALTRO CHE LE ORME DEI TUOI PASSI. VIANDANTE, non c'è sentiero, il sentiero si apre camminando.'"' ( Antonio

Machado)

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PROGETTO “EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA”

“IO VIVO QUI”AREA

EDUCAZIONE ALLA SALUTEEDUCAZIONE ALL’AMBIENTE

SCUOLA INFANZIA/PRIMARIA

Gli insegnanti del Circolo intendono trarre in evidenza il progetto "Educazione alla sicurezza" nell'ambito dell'area dell'educazione alla salute, promovendo stili di vita che favoriscano la salute nostra e della collettività, in connessione con gli altri progetti portati ad attenzione.

L'obiettivo di fondo sarà quello di curare lo " star bene degli alunni ":

Con se stessiAvere un atteggiamento positivo ed Con gli altri

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uno spirito aperto ed allegro contribuisce ad appianare i contrasti.

Con la famiglia

A scuola Igiene e sicurezza degli ambienti devono garantire una permanenza a scuola confortevole.

Nell'ambiente Protezione e rispetto per l'ambiente.

I l progetto, strettamente collegato ai percorsi progettuali variamente attivabili, privilegerà un concreto e graduale avvicinamento a tutte le attività intese a promuovere partecipazione e coinvolgimento degli alunni.Si pone così come ambito generale pervasivo , poiché variamente connesso ai piani curricolari, ma anche come area di varia operatività, anche progressivamente sviluppabile in più anni scolastici.L'ambiente, che continua ad essere serbatoio di conoscenza ed esperienza formativa, è assunto come fonte di interessi, motivazioni ed esperienze per tutti gli alunni, posti in condizione, in rapporto alle possibilità di fare, procedere…., di osservare, sperimentare, scoprire.Il progetto si presta a realizzazione aperta e flessibile, attraverso attività di sezione / intersezione a livello di scuola materna e di modulo, intermodulo, di ciclo, di plesso a livello di scuola elementare, con ricerca anche di raccordi operativi tra le scuole.Si effettuerà legame con la programmazione nelle articolazioni di:

o Attività di campo / intercampo / ambito disciplinare / interdisciplinarità / trasversalità.

L'opera educativa intende formare e diffondere una coscienza attenta alla propria ed

altrui sicurezza con l'evidenziazione di obiettivi di base:o Essere preparati a situazioni di pericolo;o Stimolare la fiducia in se stessi;o Indurre un sufficiente autocontrollo per attuare comportamenti

razionali e corretti controllando la propria emozionalità.Al fine di conoscere le norme essenziali di sicurezza si opererà sui seguenti campi:

LA CASA:

A) Spazio di vita, di movimento, di gioco .. .B) I servizi, gli impianti ( elettricità, gas, ecc... )

Progetto specifico : IL RICICLAGGIO DEI RIFIUTI

Nel ciclo vitale ciò che può essere considerato " rifiuto " viene trasformato dai decompositori e torna, quindi, a far parte del ciclo naturale.

La natura, pertanto, provvede a riutilizzare una parte dei propri rifiuti ma non è in grado di trasformare l'innumerevole quantità che la società moderna produce; inoltre, molti materiali sintetici, non sono biodegradabili, rimangono per anni nell'ambiente senza subire alcuna trasformazione.

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È necessario, pertanto, informare e sensibilizzare gli alunni alla protezione dell'ambiente per la salvaguardia della vita sulla terra

O. G.A) Comprendere l'importanza del suolo e della sua salvaguardia dai vari tipi di

rifiuti;B) Comprendere il valore sociale ed economico della raccolta

differenziata.O. S.

A) Individuare e distinguere vari tipi di rifiuti;B) Comprendere la necessità di un corretto smaltimento;C) Comprendere quali prodotti possono essere riciclati;D) Individuare comportamenti idonei per il recupero di materiali utili.

LA STRADA:

A) Spazio di vita, di movimento;B) La fruizione, il traffico.. .

Progetto specifico : EDUCAZIONE STRADALE

Nella scuola particolare rilevanza avrà l'educazione stradale in riferimento alla sicurezza. Essa ha la responsabilità di avviare gli alunni a divenire utenti sempre più sicuri e consapevoli del sistema stradale.O. G.

A) Conoscenza dell'organizzazione sociale che appartiene al contesto di vita del fanciullo;

B) Conoscenza delle norme e delle regole di vita associata riferite alla strada;C) Acquisizione di strumenti per la comprensione della circolazione stradale.

O. S.A) Saper riconoscere i colori / le forme presenti nella segnaletica stradale;B) Saper decodificare i significati / le indicazioni / i divieti ... ;C) Conoscere i comportamenti degli utenti della strada e le regole di fruizione

per pedoni, veicoli... ;D) Acquisire i comportamenti da assumere lungo la strada (

camminare, fermarsi , usare la bicicletta, viaggiare in auto, sullo scuolabus...)E) Conoscere i percoli, le figure addette alla vigilanza , le sanzioni...

LA SCUOLA:

A) Gli spazi;B) Gli arredi;C) Gli impianti;D) I materiali

Progetto specifico: PIANO DI EVACUAZIONE

O. G.

A) Vivere l'ambiente scuola come luogo di crescita e formazione

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B) Operare per la tutela degli spazi - interni ed esterni – intesi come beni comuni

O. S.

A) Conoscere tutti gli spazi / dotazione / attrezzature... e utilizzare tutto in modo funzionale

B) Partecipare al comune impegno di mantenimento, decoro, conservazione

C) Collaborare per la tutela della sicurezza propria e degli altri

Il piano di evacuazione è uno strumento operativo, specifico per ogni scuola, attraverso il quale vengono studiate e pianificate le operazioni da compiere in caso di emergenza al fine di consentire un esodo ordinato e sicuro di tutti gli occupanti di un edificio.

A tal proposito, presupposto fondamentale è la conoscenza dell'ambientescolastico con l'individuazione delle strutture e degli impianti, deidispositivi di sicurezza, nonché i luoghi sicuri in cui possono trovarerifugio gli occupanti della scuola; necessaria è, altresì, l'assegnazione di incarichi che garantiscono i necessari automatismi nella evoluzione delle operazioni da compiere.

Il Circolo è dotato di dispositivi/supporti di “sicurezza”, che da impegno normativo diventa progetto, percorso comune…. Il Piano di evacuazione elaborato nei decorsi anni tiene conto delle caratteristiche spaziali e distributive dell'edificio, scaturite dallo studio delle piante e planimetrie a disposizione, poste come conoscenza comune e fonti di comportamenti/ abitudini per tutti. Il piano non va visto come adempimento tecnico ma, dato l'inserimento nel progetto generale di " STAR BENE ", come costruzione di " AMBIENTE SCUOLA" abitabile, sicuro, luogo di vita, di relazione, di apprendimento.

EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA / ALL'AMBIENTE

Al fine di conoscere le nonne essenziali di sicurezza si opererà sui seguenti campi:

A) IL TERRITORIO: pericoli, rischi in esso presenti;B) LA SICUREZZA: conoscenza, abilità, comportamenti.

Il discorso dinanzi articolato in settori d'immediato interesse si slarga in aperture che vanno direttamente a confluire nel l 'aree più vasta dell'educazione all'ambiente, che fa da sfondo a tutte le ipotesi progettuali aperte per l'ampliamento dell'offerta formativa.

L'educazione ambientale ha il compito di condurre il bambino a compiere un percorso completo ed esauriente nell'universo del verde, considerandone caratteristiche, funzioni, problematiche e rapporti con gli elementi vitali che lo compongono.L'azione si imposta su due obiettivi:

A) Salvaguardia dell'ambiente;B) Gestione dell'ambiente.

La scuola vuole andare oltre le formule a vario livello seguite in questi ultimi anni, per aprire un discorso nuovo che coniughi:

o Natura e cultura;o Ambiente e progresso;o Salute e società.

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Sul piano dei contenuti si opera l'aggancio le linee tracciate nelle Indicazioni Nazionali (D.L,vo 59/2004).

SALVAGUARDIA DELLA NATURA

o Caratteri fisici dell'ambiente: il territorio, il verde, l'acqua.. .o Gli spazi di vita: la strada, la casa, la scuola, gli spazi ad uso comune, i

percorsi abituali, i luoghi di vacanza.o Componenti dell'ambiente ( regno animale e vegetale).o L' agricoltura;o L' industria;o L' inquinamento;o La conservazione e la protezione dell'ambiente;o I beni esistenti sul territorio:

a) Naturali ;b) Architettonici ;c) Artistici.

METODOLOGIA

Le unità operative tracciate dovranno essere sviluppate nei vari ambiti disciplinari /campi di esperienza , attraverso l'attivazione di varie strategie: ricerca, osservazione, esplorazione .. .Si muoverà dall'interesse dell'alunno attraverso:

o Attività grafico – pittoriche;o Attività manipolative;o Visite guidate;o Fotografia;o Drammatizzazione.

Lo sfondo, comune, si trova nell'educazione alla lettura, che, qui, non si presenterà come progetto specifico, bensì come chiave di volta per lo sviluppo delle attività riportate lungo i percorsi delineati.

La scuola offre delle proposte forti per l'ampliamento delle conoscenze degli alunni, seguendo non meccanismi di ripetitività, trasmissione, ma strumenti di apprendimento efficaci, significativi. In particolare si valorizzerà la " lettura " con quanto essa si collega: parola, libro, immagine, film , video, fotografia, giornale ... .

Il lavoro passerà nelle fasi caratteristiche:

A) Fruizione: ascolto, visione di filmati, fumetti .. .B) Produzione: testi, articoli, fiabe, fotografie .. .

Si porrà anche come attività di supporto il lavoro al "LABORATORIO MULTIMEDIALITÁ' nella stessa strategia anzi detta di fruizione e produzione.

ESPERIENZE

La SCUOLA fa emergere le esperienze già realizzate e le porta ad attualità, sì da aprire piste di operatività / praticabilità

o ADOZIONE di uno spazio verde ( i l corti le della scuola – i giardini pubblici – l 'aiuola – un giardino...)o INCONTRI con figure di riferimentoo ( i vigili urbani, gli operatori ecologici, le strutture di tutela...)

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o FORMAZIONE con i genitori( ambito infortunistica – educazione alimentare...)

PROGETTO LUDOTECA

“GIOCA CON ME “Tutti insieme per il diritto dei

bambini e delle bambine al gioco

SCUOLA INFANZIA

GIOCARE PER CRESCERE

Sulla base delle esperienze già effettuate, si apre il PROGETTO LUDOTECA che sta a significare l'impegno della SCUOLA su due versanti

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- portare a sistemazione il lavoro svolto nei decorsi anni- dare una configurazione di continuità ad un settore di prioritaria importanza per la

scuola dell'infanzia.

Il PROGETTO s'ispira al modello di intervento ludico, intendendo il GIOCO come la forma più adeguata per soddisfare i bisogni fondamentali del bambino, consentendogli di potenziare le proprie capacità di crescita autonoma.Non poggia su basi fragili, trova, bensì, supporto sicuro nell'operatività per LABORATORI, ormai ampiamente promossa con l'avvento dell'autonomia.Il GIOCO diventa per la scuola dell'innovazione veicolo di intervento per il riconoscimento di quattro aree prioritarie per la formazione del bambino: esprimersi — creare — muoversi — imparare.

L'area del "CREARE" è quella che promuove il pieno coinvolgimento del bambino, poiché privilegia progettazione e realizzazione . E' l' ambito che vede i soggetti attivi, partecipi, portatori d'iniziativa ed originalità, capaci di realizzare un prodotto, di usare tecniche e materiali, di costruire...La manipolazione e la pittura sono gli spazi adatti a tale finalità.L'area dell' "ESPRIMERSI” è quella che favorisce la comunicazione, l'apertura e l'interazione. E' 1"ambito che rende i soggetti liberi, capaci di esprimere il sé, palesando emozioni e competenze, e intrecciare rapporti con gli altri. Sono, qui, privilegiati i linguaggi verbali e non verbali, veicoli della comunicazione, gioiosa e creativa.Teatro e musica sono gli spazi adatti a tale finalità.L'area del "MUOVERSI" è quella che permette la collocazione nello spazio fisico, la conoscenza del sé corporeo, l'espressione nelle posizioni di vario tipo e di varia espressione. E' l'ambito che potenzia le strutture fisiche e contemporaneamente la disinvoltura, la scioltezza, la plasticità.La psicomotricità è l'ambito adatto a tale finalità.L'area dell' “IMPARARE" è quella che favorisce l'acquisizione di conoscenze , passando attraverso i canali più idonei come l'esplorazione, la percezione, l'esplorazione attiva. E' l'ambito che potenzia le strutture cognitive, rendendo il bambino attore, costruttore del sapere.Libro, giornale, immagine.. sono i canali comunicativi idonei a tale finalità.Ecco... la “LUDOTECA" non è una proposta semplice, di pura evasione : è l'idea forte per fare la SCUOLA della QUALITA', quella che promuove e sostiene il cammino di formazione dei bambini e delle bambine per la conquista progressiva di

IDENTITÁ – AUTONOMIA – CRESCITA SOCIALE.

GIOCA CON ME

PERCHÉ ……………………. COME

Il "GIOCO" non è una semplice metodologia didattica : è un campo di grandi conquiste, possibilità di espressione e creatività sia per i bambini che per gli adulti.L'attività è antica come il mondo : l'essere uomo trova attraverso il gioco la prima forma di rapporto con l'ambiente, sviluppando via via , capacità di osservazione, esplorazione, relazione...Il “GIOCO” è lo spazio della fantasia, ma anche della ricerca e della scoperta. Per i bambini è un naturale metodo di costruzione di abilità e competenze, per l'adulto è lo spazio mai da abbandonare della

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creatività, che , declinata nei vari ambiti di vita, diventa scoperta, arte, invenzione..., antidoto efficace alla routine.Così, mentre si vuole approntare il progetto "SCUOLA LUDOTECA" , si cerca di non isolare l'idea del "GIOCO" ad un discorso formalmente scolastico, di metodo e operatività.IL "GIOCO" produttivo deve promuovere l'incontro con l'altro, il piacere di stare insieme, lo scambio e la cooperazione.L'idea "gioco" va, perciò, a recuperare le idee già sviluppare nei decorsi anni, importanti per fare partire il lavoro a LABORATORI, ma anche per coinvolgere e fare interagire più soggetti, più figure.

PERCHÉ : insieme è la formula per camminare in ogni situazione sia a livello di scuola che di vita

sociale

COME : le soluzioni si vanno a costruire su situazioni di contesto, su ipotesi operative dosate alle

situazioni.

PERCHÉ E COME trovano risposte valide nelle FORME di GIOCO INSIEME così costruite:

- IO E TEÈ la formula che rende amici i bambini tra loro e bambini /adulti. Si

gioca insieme in un rapporto tra pari o di tutoraggio, vivendo importanti momenti di formazione a scuola, quando nasce l'idea del gioco, la voglia di sperimentare percorsi, inventare e creare, osservare e sperimentare.

- IO CON TEÈ la formula per far partecipare a scuola i genitori, compagni di gioco

preziosi e rassicuranti, messi in condizione di vivere un rapporto diverso, al di là delle abitudini familiari, per conoscere meglio il bambino e con lui inventare scenari di crescita comune per crescere e comunicare.

- IO PER TEE' la proposta per trasportare il GIOCO di formazione oltre la scuola, nelle pareti

familiari, dove ogni genitore deve poter trovare tempo e spazio per stare con il bambino, usando il corpo, il movimento, la parola per nutrire la fantasia come la conoscenza.

IL GIOCO – LABORATORIO

- LABORATORIO LETTURAÈ lo spazio dell'ascolto e del raccontare.La "LETTURA" è il centro e il filo conduttore della vita scolastica.Il mondo degli animali offre mille suggestioni : racconti, descrizioni, poesie, dialoghi, fatti curiosi, avventure . Ogni giorno c'è un tempo da godere .. il tempo dello stare insieme per scoprire e allargare il mondo della conoscenza e del partecipare gioioso.

- LABORATORIO DRAMMATIZZAZIONEÈ lo spazio dell'animazione, del gioco dei ruoli, della ricostruzione di situazioni ed eventi. L'alunno vive fatti e rapporti nuovi, s'immedesima, inventa, collabora. E' , così, oltre il già detto, fa Direzione Didattica Statale – VI Circolo di Avellino - Dossier Progetti POF a sviluppo permanente

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prove e riprove, esprime ciò che sente, sperimenta le dinamiche della relazione e dell'emotività.

- LABORATORIO ARTISTICOÈ Io spazio della produzione, per scoprire forme, colori , per dare vita ad ambienti e personaggi..La mano traccia, sperimenta, crea : il prodotto è lì a mettere in comunicazione, a raccontare, a dire tutto quello che dentro urge e lievita. La musica , poi, è il linguaggio che avvolge e stimola : ritmo, movimento, danza sono i modi creativi di esprimersi e comunicare.

Ecco .. i "LABORATORI" vissuti come spazio del "GIOCO" , mai banale pretesto per un fare strumentale , ma occasione vera per rendere vivi i linguaggi verbali e non verbali, nel fascino di parola, colore, suono, movimento.. mescolati insieme per rendere serenità e energia.

Il "GIOCO", dunque, posto come sfondo a tutto 1' ambito progettuale, deve diventare risorsa fondamentale per ampliare le opportunità di apprendimento e di relazionalità degli alunni, che, attraverso situazioni plurime di sollecitazione, pensano,imparano, sentono, esprimono, producono, agiscono, progettano, intrecciano rapporti, esercitano iniziativa, autonomia, responsabilità.È campo aperto a mille realizzazioni. Giochi motori, imitativi, popolari, tradizionali, collettivi, musicali, simbolici, di regole, di finzione, d'immaginazione, d'identificazione, di esercizio, di gruppo, di squadra, con maschere... tante sono le forme del "GIOCO" - libero o guidato – spontaneo o strutturato – individuale o collettivo - tutte capaci di avvolgere i bambini e coinvolgerli, producendo l'ambiente educativo di vita, di apprendimento, di relazione voluto dagli ORIENTAMENTI e , ancor più, costruito dai PROGETTI veicolati dall'AUTONOMIA.

SPAZI A MISURA DEI BAMBINI

Il bambino trova ovunque, anche in situazione di adattamento, motivo ed occasione per "GIOCARE".Il PROGETTO "GIOCA CON ME" si pone come ipotesi operativa : va, perciò, al di là dell'occasione, come costruzione pensata ed organizzata per stimolare al "GIOCO", usando gli "SPAZI" come contesti di creatività, movimento, comunicazione...Di qui la ricerca per utilizzare l'ambiente scuola come spazio aperto, flessibile all'uso polivate, gestibile per accogliere e motivare gli alunni.Ciò che occorre è una visione nuova del bambino, sicuramente dotato di grande adattabilità , ma più capace e produttivo in situazioni costruite a sua misura. Da mettere in atto sono:

- condizioni di sicurezza perché in ogni momento si possa contare su un ambiente di piena accoglienza e tutela- condizioni di creativo operare perché ogni soggetto possa fruire di supporti idonei, ben strutturati.

I luoghi destinati alle molteplici attività di "GIOCO" devono essere caldi, confortevoli, avvolgenti : il bambino deve sentirsi libero di muoversi, toccare, esplorare, in ambiti ricchi di materiali e attrezzature facilitanti , stimolanti. Tutto ciò possibile anche in ambienti non vasti, architettonicamente costruiti, non sempre disponibili : la gestione di spazi definiti si sposa bene anche con la gestione degli angoli, che rappresentano ambiti di organizzazione funzionale, sia approntabili in via stabile che per periodi contingenti, determinati. Nel CIRCOLO l'idea LUDOTECA cammina con l'operatività a LABORATORI, luoghi per apprendere, fare, comunicare, certo non spazi specifici, ma ambiti dell'organizzazione, modi di gestire le risorse logistiche in situazione

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educativa. La SCUOLA LUDOTECA usa , di base, l'intelligente organizzazione degli spazi, dove i materiali e glì allestimenti siano un costante stimolo alla curiosità, un modo sicuro di stimolare alla creatività e all'esperienza concreta.Importanti sono i colori : gli spazi a misura dei bambini devono suscitare serenità, adattabilità, distensione.Importanti sono i materiali : devono essere vari, polivalenti, oltre che sicuri, sia di tipo generico che strutturato, tali da favorire la percezione, la manipolazione, l'operatività.Importanti sono gli allestimenti : devono creare spazi di richiamo, di raccolta, di operatività finalizzata, dove è facile per il bambino ambientarsi, muoversi, sia solo che in gruppo.Ecco le costruzioni della SCUOLA LUDOTECA- IO E IL LIBRO - IO E IL TEATRO- IO E GLI ANIMALI

IO E IL LIBRO

Nella "SCUOLA LUDOTECA" un posto importante viene coperto dal PROGETTO "EDUCAZIONE ALLA LETTURA", ormai diventato sfondo del piano dell'offerta formativa tutto.Si viene, ora, a dare nuova valorizzazione, facendo collocazione in modo efficace dell'idea – gioco, che vuole aprire un orizzonte allargato e creare una vera opportunità di ampliamento delle opportunità di formazione.Lo spazio "GIOCO LIBRO" è il luogo della fantasia e dell'esperienza, dove ogni bambino possa trovare facile e stimolante l'appuntamento con la parola, l'immagine, il racconto….Si organizzerà, nella gestione degli spazi, un angolo accogliente, piacevole ed accessibile a tutti. Può essere un angolo piccolo, attrezzato in ogni sezione, o un angolo / spazio d'intersezione: ciò che importa è la destinazione d'uso, perché i bambini abbiano facilità di approccio al LIBRO, amico, fonte di gioia, apprendimento, stimolo sempre alla comunicazione e alla creatività.Per l'allestimento occorrono poche cose : vecchi scaffali, ripiani, mensole, scatole e tanto colore anche per individuare settori, ambiti di raccolta. E poi cuscini, tappeti, stuoie, seggiole, cose di casa, familiari e confortevoli.I materiali sono , naturalmente, i libri , vecchi e nuovi, semplici, cartonati, piccoli e a grandi pagine, classici e animati, a fogli fissi e mobili, con immagini chiare, con proposte ampie a richiamo dei contenuti curricolari e a nutrimento dell'immaginazione, della fantasia, dell'osservazione e dell'esplorazione.E poi ci sono gli arricchimenti, propri dell'ambito "EDUCAZIONE ALLA LETTURA" : schede, cartelloni, fotografie, diapositive, videocassette...La scelta del materiale librario è operazione importate: bisogna tener conto della veste editoriale, delle illustrazioni e dei contenuti, sì da proporre immagini, testi, contenuti tali da suscitare interesse e coinvolgimento.I libri devono proporre storie semplici con situazioni e personaggi che motivino all'interpretazione, alla verbalizzazione, alla libera produzione.Qui il percorso è facile : c'è da attingere alla letteratura classica e moderna per l'infanzia, ma anche al grande fronte dei progetti ( ambiente, natura, animali...). È importante motivare i bambini al gusto della LETTURA, anche quando manca l'abilità tecnica : leggere è

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vedere, ascoltare, esprimersi, comunicare...Gli obiettivi sono essenziali, ma importanti, variamente articolati sui campi d'esperienza- scoprire la funzione e l'uso del libro liberamente, avendo la possibilità di sperimentare l'approccio all'immagine, all'ascolto, alla verbalizzazione, alla produzione- sperimentare diverse modalità di lettura in un contesto scolastico- promuovere l'uso di tutte le modalità di espressione, comunicazione, scoperta - affinare gli strumenti di approccio ai vari linguaggi sul potenziamento delle capacità

sensoriali, percettive, motorie...IDEE GIOCO LIBRO

La fonte di attingimento è il campo d'esperienza " I DISCORSI E LE PAROLE", ambito d'esercizio delle capacità comunicative riferite al linguaggio orale e al primo contatto con la lingua scritta, capacità non attivabili con metodi di tecnica pura, ma attraverso il gioco, strumento motivante, divertente.Lo spazio ludico è il contesto capace di offrire occasioni ricche d'informazione e di immagini, dove i bambini esprimono iniziativa ed originalità, pervenendo a livelli di padronanza sicuramente positivi.Il LIBRO GIOCATTOLO favorisce l’incontro tra bambino e immagine/parola, facilitando l'approccio alla lettura e scrittura e le conquiste dimensionate alla fascia d'età.A tal proposito bisogna avere la consapevolezza che la SCUOLA DELL'INFANZIA non lavora d'anticipo : è bene guardare agli ORIENTAMENTI dove si dice " Il bambino a tre anni ha già acquistato una serie complessa di abilità linguistiche e diventerà sempre più capace anche in virtù delle sollecitazioni offerte dalla scuola, di differenziare i piani temporali del discorso, di usare appropriatamente nomi, verbi, forme avverbiali ed aggettivi, di enucleare proposizioni all'interno del periodo, di usare la subordinazione".Si tratta di aprire occasioni di valorizzazione delle potenzialità del bambino, scegliendo le strategie idonee, che riconducono sicuramente tutte al gioco creativo e di ricerca, validamente stimolato alla SCUOLA LUDOTECA. Vale, per questo, l'indicazione di Doman " La scoperta del linguaggio deve essere un'avventura felice per il bambino piccolo".Si vuole operare, su tali presupposti, per costruire attività e stimoli che possano guidare i bambini nello sviluppo delle capacità di ascoltare, conversare, narrare, comprendere, così come indicate al campo d'esperienza "I DISCORSI E LE PAROLE", ma anche negli altri ambiti formativi.

PERCORSO

L'ascolto è la prima forma di contatto BAMBINO — LIBRO : la lettura fatta dall'insegnante deve essere l'occasione felice per conversare, inventare, comunicare...All'ascolto si collegano anche le esperienze di prima scrittura per immagini e , poi, progressivamente, quella di riproduzione dei segni alfabetici, di parole, fino ad arrivare all'abilità di combinare brevi frasi, produrre fumetti...L'attività ludica rende facile il percorso, perché impegna il bambino in osservazioni e scoperte graduali, sì da facilitare la verbalizzazione e far nascere il desiderio di lasciare tracce, inviare messaggi...LEGGE L'INSEGNANTE- S'individua un tempo definito, ben collocabile dopo la fase dell'accoglienza,

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dedicato alla LETTURA , nello spazio appositamente allestito.- L'insegnante invita i bambini a raggiungere l'angolo/ lettura per ascoltare una storia, per "leggere insieme".- I bambini scelgono un libro tra quelli a disposizione, si posizionano in modo comodo, in clima di tranquillità e rilassamento.- L'insegnante avvio la lettura, non fredda, impersonale, ma interpreta con calda partecipazione le emozioni e il contenuto del testo, mostrando lungo il procedere o alla fine, le illustrazioni.- Di qui partono le attività

o conversazione guidata al fine di approfondire ed elaborare il testo proposto all'ascolto

o invito a raccontare la storia a piccoli passi, con intervento, in forma di gioco , di un bambino dietro l'altro

o invito ad arricchire, modificare la storia, introducendo nuove situazioni, altri personaggi

o drammatizzazione della storia ascoltata con interpretazione di personaggi, anche usando stoffe e abiti forniti dai genitori per i mascheramenti e conservati per i vari momenti di scena / travestimenti

o attività di disegno individuale spontaneo per rappresentare ciò che il bambino ha voglia di raccontare della storia, accompagnato da didascalia a cura dell'insegnante

o attività motoria finalizzata all'interpretazione dinamica del racconto o attività manipolativa con materiali e tecniche di vario tipo per

rappresentare elementi / situazioni / personaggi nella ricchezza delle produzioni possibili

o attività di documentazione per assemblare il materiale in cartelloni / album / spazi espositivi.

LEGGE IL BAMBINOSi procede su più piste- il bambino legge da solo libri di sole immagini , sia di fiabe / racconti che raccolte tematiche ( animali , oggetti...), ad alta voce o silenziosamente- il bambino legge ai compagni, a un amico, all'insegnante il libro scelto il bambino

racconta le immagini singole, inventa la storia collegando le immagini.

LETTURA AD INVITOSi programmano momenti di grande ascolto , tramite invito formulato dai bambini a insegnanti di altre sezioni, a genitori, nonni, alunni di altre scuole... Si organizzano, attorno agli inviti, momenti di convivialità : festa agli ospiti, la merenda insieme...

COSTRUIRE UN LIBROSulla base delle attività dette si può pervenire alla costruzione diretta di un libro, nelle scelte più motivanti, collegate ai progetti proposti, alle esperienze realizzate, alle idee maturate in percorso.Le ipotesi sono varie- il libro dei colori - il libro degli animali- il libro delle stagioni - il libro degli alimenti

LA COLLABORAZIONE DEI GENITORI

È una parte importante del progetto : si vuole attivare un sistema di

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supporti validi, perché il bambino abbia più amici vicini, amici anche del "LIBRO". Un momento significativo è la lettura a scuola , fatta dai genitori e / o dai nonni, nel ruolo di narratori, stimolo anche a continuare l'esperienza a casa, in situazione di tranquillità e di relazionalità a favore del bambino.Altra modalità di collaborazione è l'allestimento della biblioteca a scuola, con l'apporto dei genitori per l'organizzazione e l'arricchimento. Ciò per andare, dove disponibile un locale idoneo o impiegabile una zona d'aula con parete mobile, oltre l'idea di spazio / angolo.Per l'allestimento si può fare recupero di vecchi arredi, scaffalature per l'esposizione dei libri, pannelli, scatole / cassette...Per l'arricchimento si può contare su libere donazioni, ma anche concertare momenti di festa / dono ( Natale , la Befana, il compleanno...).

LA MOSTRA DEL LIBRO

È un'occasione di comunicazione pubblica per- inaugurare l'allestimento approntato- far conoscere le produzioni del bambino- proporre momenti di narrazione.

TEMPI DEL PROGETTO

Si pone attenzione nell'anno scolastico, con le aperture a seguire.Importante è avere una strada aperta, per introdurre , via via, le idee che maturano, sì da avere un indirizzo, ma usufruire di ampi spazi di adattamento, arricchimento.Il percorso è incoraggiante, stimolante: bisogna cogliere le opportunità nel corso dei lavori, sì da rendere i bambini protagonisti, con l'aiuto dei genitori, preziosi collaboratori

IO E IL TEATRO

Il TEATRO è gioco affascinante per i bambini. Imitare i personaggi noti, vicini è attività facilmente riscontrabile, così come lo è quella dei travestimenti. I bambini sono naturalmente attirati dalle mille sollecitazioni che il contesto esprime, hanno versatilità per riprodurre situazioni, personaggi, ruoli... Per questo la SCUOLA LUDOTECA deve disporre di angoli per la raccolta di materiali che facilitino i travestimenti, anche forniti dai genitori, comunque facilmente recuperabili ( stoffe, vestiti, cappelli, fazzoletti, sciarpe...) L'IDEA GIOCO TEATRO vuole, però, andare oltre, per dare nuovo alimento all'immaginazione, alla creatività, alla produzione dei bambini, resi veri protagonisti, attori in plurime occasioni valide per la formazione, crescita. Le proposte sono a doppia portata : OMBRE e SILHOUETTES per giocare, inventare, raccontare...

Ecco le abilità e competenze da sviluppare- capacità di manipolare e operare con materiali - capacità di evocare e rappresentare esperienze- capacità di drammatizzare un racconto, inventare storie capacità di coordinare i movimenti- sviluppo della creatività, di espressività, di comunicazione.

IL TEATRO DELLE OMBRE

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Il fascino delle "OMBRE" ha sapore antico, con fascino grande sia per adulti che per bambini. È come se il pensiero trovasse immagini per comunicare, dare corpo a figure magiche, fluttuanti, vicine e lontane, evocare movimenti, situazioni sospese , da costruire, mandare via, richiamare...L'esperienza che si va a proporre ha anche ragioni più profonde rispetto alla semplice ricerca di nuove modalità di espressione e di creazione. È un po' per tutti viva la sensazione di "PAURA" del buio provata da bambini, spesso posta come problema dai genitori dei nostri alunni, che percorrono , tra i 2 / 6 anni, situazioni di rifiuto dell'oscurità, vissuto come un regno inesplorato, pieno di pericoli, figure minacciose, fantasmi...La notte per i bambini è un viaggio nell ' incognito, popolato di figure sconosciute, minacciose, dove mancano i riferimenti di familiarità, sicurezza.Si possono proporre, per tutto questo, esperienze del buio al positivo, dove l'effetto luce / oscurità va a nutrire la fantasia, rafforza la conoscenza, dando sicurezza, aprendo al sorriso.Giocare con le ombre è occasione per superare la paura del buio, rimuovere sensazioni di impotenza, non controllo delle cose, disagio, trovare forme di adattabilità e godimento in momenti di fruizione / produzione di visioni, figure, immagini di nutrimento per la fantasia e la conoscenza, rafforzanti e stimolanti.Con il teatro delle "OMBRE" si va a proporre un campo di ampie esplorazioni e realizzazioni : si gioca con le mani per inventare figure e immagini in movimento, grandi e piccole, vicine e lontane, suggestive nel silenzio della fruizione, ma anche declinabili in racconti , storie, nell'unione con la magia della parola.Ma l'idea non cammina da sola, si sposa ad un'altra, forte e stimolante : la costruzione di silhouettes è altra forma, accanto al gioco delle ombre, di creatività ed espressione.Per entrambe le attività ci vuole poco- le OMBRE si materializzano su giochi di movimento delle mani e proiezione su sfondo- le SILHOUTTES sono figure da disegnare su cartoncini, fisse o snodabili, sagome riproducenti immagini, da rendere anche ombre con il sussidio di luce e schermo.Si tratta di valorizzare le "MANI", strumento di creatività per inventare "OMBRE" o per costruire "SILHOUETTES", in giochi affascinanti in cui il bambino diventa, in passi progressivi, fruitore e produttore.Le idee forti possono attingersi al progetto "PERCORSO AMICI ANIMALI", dove tanti sono gli stimoli, tutti validi per mettere in scena divertenti spettacoli. Basta pensare alla figure più note riproducibili, giochi divertenti di ieri e di oggi: il cane, il cigno, l'elefante, l'uccello...Le attività hanno , peraltro, grande presa anche sui genitori, che possono facilmente improvvisare a casa , con il semplice gioco delle mani e la proiezione dei movimenti su parete, momenti di grande espressività, divertenti per il bambino.Si crea, così giocando, anche un rapporto di comunicazione BAMBINO / ADULTO rassicurante e protettivo, importante per familiarizzare con il buio, vincere le paure, familiarizzare con le ombre, non minacciose e incombenti, ma amiche divertenti, leggere.

L'IDEA è occasione di incontro / collaborazione SCUOLA / FAMIGLIE : ha valore per innescare nuove idee, nel libero grande gioco della FANTASIA...

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IO E GLI ANIMALI

Il PROGETTO, a sviluppo pluriennale, si basa su contenuti densi di attrattiva , fascino per gli alunni. Li porta a vivere esperienze di conoscenza e relazione nel mondo degli "ANIMALI", amici dei bambini, centro di grande interesse e di grandi scoperte.Il "GIOCO" è il canale principale per coinvolgere e motivare : è la strategia forte per fare esperienza, indirizzare l'osservazione, promuovere l'esplorazione. Ma non è solo questo : è lo spazio della fantasia e della creatività, è il campo in cui esprimersi in libertà, comunicare, inventare..Nel "PROGETTO" si apre, perciò, un ambito del puro divertimento, dove sorridere è l'idea forte, per dilatare gli spazi fisici e trovare situazioni di piena valorizzazione dell'immaginazione , vista come risorsa e stimolo al fare creativo, sostanziato in linguaggi plurimi e arricchenti.Il "GIOCO", dunque, come inesauribile fonte di espressività e creatività, come coagulo di rapporti, scambi, interazioni.Il "PERCORSO", in tal senso, diventa ricerca di strumenti e procedure, strade e occasioni per motivare e rendere protagonisti i bambini, in un cammino ricco di opportunità formative. Si apre, così, un ventaglio di "IDEE" , tutte centrate sui contenuti di base, ma proiettate a dare gioia lungo un percorso che è scandito dal "SORRISO", chiave per l'approccio all'"ESPERIENZA".

IO E GLI ANIMALIÈ campo aperto per il gioco: gli animali sono i primi amici dei bambini.L’alunno avanza lungo il percorso del GIOCO con grandi spazi di sollecitazioni e stimoli. Tante sono le idee per rendere creativa e divertente l’attività degli animali a casa e a scuola: - GIOCO CON GLI ANIMALI

INDOVINA LE VOCI - gruppo / squadre ( imitare suoni e! voci - intrecciare suoni e voci, dialogare con suoni e voci...)

SCOPRI CHI È " " ( simulare espressioni / movimenti / posizioni ... )

IMITARE - " " ( saltare, strisciare, beccare, arrampicarsi,correre, scavare, nuotare...)

TRAVESTIMENTI " “ ( impersonare gli animali, trovare tratti,

modalità di entrare nel personaggio einventa situazioni...)

- GIOCO RACCONTO

UNA FIABA CLASSICA - Rappresentare una fiaba con figure di animali , desunta dalla narrativa , vicina alla fantasia del bambino

INVENTA UN RACCONTO - Rappresentare un racconto prodotto in gruppo, con centralità di figure di animali noti, della fantasia...- GIOCO … INSIEME

o Gioco con mamma e papà – Gioco/famiglia (La chioccia e i pulcini/la cucciolata)o Gioco con i nonni - Costruire un giocattolo (legno, lana, sassi…) - Filastrocche, conte, proverbi… - Costruire un plastico (la fattoria, il prato…)

- CANTO…. GLI ANIMALI o Ascolto – Le musiche e le canzoni di ieri e di oggi

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o Produzione – L’orchestra degli animali - Le voci della fattoria

- COSTRUSCO LA LUDOTECA o Uno spazio a scuola – L’angolo del gioco attrezzato con i libri, giocattoli, cose semplici, materiali per trasferimenti…o Uno spazio a casa – L’angolo del gioco attrezzato con i libri, giocattoli, cose semplici, materiali per trasferimenti…

- REALIZZAZIONI

– Sequenza fotografica– Video– Libro giochi

PROGETTO INTEGRAZIONE SCOLASTICA

“LA SCUOLA PER I DIRITTI DEI BAMBINI”

SCUOLA INFANZIA / SCUOLA PRIMARIA

PREMESSA

L'INTEGRAZIONE è compito importante della SCUOLA d'oggi, aperta a tutti, rispondente ai DIRITTI fondamentali dei bambini e delle bambine, soggetti che entrano nei percorsi di formazione con i loro bisogni, le loro potenzialità , le loro diversità, che sono note d'identità, non discriminanti, limiti.

L'HANDICAP è la definizione di un "problema" : il "problema" è stimolo alla ricerca, non ostacolo, diversificazione, emarginazione.

Dire "HANDICAP" forse è già operare identificazioni negative, in rapporto ad un principio astratto di "normalità" : è positivo parlare di soggetti diversamente abili per aprirsi ad una visione di accettazione, accoglienza a tutto campo.

Su questo assunto si vuole porre tutto il discorso, che porta variamente composte tutte le consapevolezze maturate nel lavoro, giorno per giorno , anno per anno.

L' INTEGRAZIONE COME PROGETTO

Le attività concernenti l'integrazione scolastica assumono connotazioni ampie e precise che interessano direttamente tutti gli alunni in situazione di svantaggio fisico, psichico, relazionale o con problemi di apprendimento.C'è, nella scuola di TUTTI, esigenza di interventi plurimi, differenziati, calibrati, rispondenti alle esigenze formative di ogni alunno, in particolare in presenza delle " DIVERSITA' ", da intendere come " RISORSA ", non ostacolo, problema.Direzione Didattica Statale – VI Circolo di Avellino - Dossier Progetti POF a sviluppo permanente

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Sul problema generale la SCUOLA opera nel progetto d' INTEGRAZIONE / DISPERSIONE, rivolto al trattamento di ogni situazione di svantaggio, diversità. Sul problema particolare " INTEGRAZIONE H " la scuola cerca di costruire strutture operative efficaci, in modo da favorire l'accoglienza, l'inserimento e il percorso formativo dei soggetti interessati.Affinché l'integrazione diventi concreta, l'istituzione SCUOLA deve stimolare e coinvolgere tutte le collaborazioni possibili : EE.LL. , A.S.L. , Servizi Sociali……Deve soprattutto stabilire intesa e coinvolgimento delle famiglie, facendo opera di sensibilizzazione, unendo forze e risorse.La prima fase di costruzione dei progetti integrativi è la CONOSCENZA dei soggetti, per impostare le azioni e guidarle. In tale fase è importante la PARTECIPAZIONE delle famiglie e della struttura UNITÁ MULTIDISCIPLINARE – specialistica preposta.Quindi si opera per PIANI INDIVIDUALIZZATI, strettamente collegati al percorso della sezione - classe / modulo d'inserimento dei soggetti, tenuti sotto controllo attraverso lo strumento relativo della VERIFICA / VALUTAZIONE.L'integrazione scolastica degli alunni portatori di handicap richiede naturalmente alti livelli di professionalità e specializzazione e richiede, in situazione, impegni molteplici, funzionali al tipo di deficit da trattare, seguire.L'azione d'integrazione tenderà a dare a ciascun alunno reali possibilità di un positivo sviluppo con l'offerta di un itinerario educativo idoneo a compensare le carenze, gli ostacoli esistenti.Soprattutto si farà opera d' " INTEGRAZIONE TOTALE " ponendo come OBIETTIVI di base sia la SOCIALIZZAZIONE che l'APPRENDIMENTO, come ambiti di recupero, stimolazione, conquista…Tutte le strategie metodologiche saranno utilizzate allo scopo, nell'intento di migliorare la " QUALITÁ" della VITA SCOLASTICA e la COSTRUZIONE dei processi di AUTONOMIA in senso largo.

MODALITA' ORGANIZZATIVE

Nella SCUOLA di "TUTTI" è importante, ai fini dell'integrazione, fare leva su strategie di tipo organizzativo funzionali:a) Attività di sezione / intersezioneb) Attività di classe / interclassec) Attività individualizzate / percorsi personalizzati.

Molta importanza sarà data ai LAVORI DI GRUPPO, nel sistema CLASSI APERTE, già indicato dalla L. n. 517/77, oggi valorizzato nell'organizzazione flessibile e modulare delle varie realtà scolastiche, entro il REGOLAMENTO per l'attuazione dell'AUTONOMIA – D. R. P. n. 275/99.In tal senso è importante il RACCORDO TRA PROGRAMMAZIONE di CLASSE e PIANO INDIVIDUALIZZATO. Si tratta di creare, all'interno di ogni contesto relazionale, condizioni adeguate alle capacità di tutti e di ciascuno, senza per questo rallentare l'apprendimento del gruppo nel suo insieme. L'intera situazione organizzativa deve tendere a coinvolgere il soggetto con handicap, sì da evitare l' isolamento.Tutto va impostato nel principio che la SCUOLA ha il compito di sostenere l'alunno nel suo inserimento attivo nel mondo delle relazioni interpersonali.Il principio opera sul piano delle " relazioni " non solo, ma anche sul piano dell' APPRENDIMENTO, che è processo continuo di scoperta, aggiustamento, ricerca.

PRESUPPOSTI ESSENZIALI 1. Favorire la motivazione e l'interesse verso il lavoro, creando all'interno della classe

un ambiente accogliente, rassicurante2. Incoraggiare il bambino ad esprimersi in tutti i modi, usando sia il linguaggio

verbale che il linguaggio non verbale3. Stabilire circuiti di sostegno anche coinvolgendo i compagni, stimolando

collaborazione, mutuo aiuto, cooperazione.

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Assume, altresì, grande importanza, l'insegnamento individualizzato, come strategia al servizio dell'allievo, dei suoi bisogni, della sua progressione, della sua riuscita. Occorre soprattutto non pensare a un " curricolo minore " per l'alunno in difficoltà, ma a un modo d'intervento strettamente calibrato ai bisogni formativi, atto a promuovere ogni capacità e potenzialità, facendo attenzione alle differenze di ritmo, motivazione, approccio.

La scuola, in tal senso gioca la sua capacità di organizzare, gestire, differenziare…. Così la FLESSIBILITÁ da principio diventa RISORSA / STRATEGIA.Si fa anche evidenziazione del PRINCIPIO della COLLEGIALITÁ, perché il lavoro dell'INTEGRAZIONE diventi impegno comune, coinvolgimento di tutta la struttura professionale.Si tende, altresì, al coinvolgimento affettivo, reale delle strutture territoriali responsabili, facendo conto sulla " PLURALITÁ" dei SOSTEGNI necessari all' integrazione.

EQUIPE MULTIDISCIPLINARE ENTI LOCALI SERVIZIO SOCIO / SANITARI / RIABILITATIVI FAMIGLIE

Un'integrazione, quindi, come PROGETTO, non come semplice compito, come SCOMMESSA, non come adempimento.

AUTONOMIA SCOLASTICA E INTEGRAZIONE

L'obiettivo fondamentale della SCUOLA è conseguire QUALITÁ in tutti i versanti di operatività. L'AUTONOMIA scolastica si esprime soprattutto in una più chiara definizione dell'OFFERTA FORMATIVA e nella scelta delle risorse umane, materiali, finanziare con le quali realizzarla.L'INTEGRAZIONE è campo di prova per la SCUOLA, come approntamento di percorsi / interventi / metodologie funzionali al diritto di ogni soggetto alla DIVERSITÁ e alla formazione.Occorre, allora, nella consapevolezza dei compiti, rivolgere una maggiore attenzione agli aspetti strutturali dell'organizzazione scolastica.

1. RISORSE UMANEEntrano in gioco tutti i soggetti che nella scuola operano: docenti, gruppi di lavoro, organi collegiali, personale ausiliario. Sono risorse anche gli alunni sul piano della relazionalità, cooperazione, mutuo insegnamento e i genitori come forza d'appoggio e collaborazione.

2. ELABORAZIONE POF E' lo sfondo unificante di ogni progetto: dà legittimità e impulso alle azioni per l'integrazione, superando la logica di una progettazione didattica separata, non inserita in un disegno globale educativo, fondato su scelte, operatività, strategie di significato.

3. RAPPORTO SCUOLA / CONTESTO SOCIALE Si apre una visione nuova del RAPPORTO scuola / contesto, non portata su semplici forme di relazione, ma orientata a creare responsabilità, collaborazioni, intese di effettiva redditività. Occorre assumere bene il compito dell'integrazione e organizzare interventi ( servizi funzionali, assistenza, terapie, strumentazioni . .) mirati, efficaci.

4. ORGANIZZAZIONE DIDATTICA Il campo operativo è ampio: orari / tempi – spazi / ambienti – materiali / sussidi – attività / gruppi. In tale settore entra in gioco tutta la capacità progettuale e organizzativa del team – docenti, che, attraverso la categoria della flessibilità

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soprattutto, sa utilizzare forze / risorse , variabili in funzione degli obiettivi da conseguire.

2. SITUAZIONE STRUTTURALE L'edificio scolastico è il luogo dell'accoglienza e della cura: renderlo funzionale è opera di progettazione e organizzazione ( gestione spazi / laboratori / arredi . . . ). C'è di più: la scuola è un servizio per i cittadini, necessariamente sicura, accessibile, dotata di servizi idonei, priva di barriere architettoniche, collegata con gli altri servizi del quartiere, paese.Tanto è stato fatto: occorre procedere e coprire tutti i bisogni ancora presenti.

5. MULTIMEDIALITÁ È ormai ampia la diffusione di attrezzature multimediali nelle scuole. L'utilizzazione dei nuovi mezzi consente di allargare le opportunità formative anche nei percorsi d'integrazione con esiti sul piano della socializzazione e dell'apprendimento. La multimedialità, inserita, in un progetto calibrato, introduce validi strumenti mediatori e organizzatori delle relazioni tra persona, gruppi, attività di conoscenza e interazione con l'ambiente.

LINEE D' INDIRIZZO GENERALIINTEGRAZIONE SCOLASTICA

A) COORDINATE DI BASE

- L'INTEGRAZIONE parte dall'impianto di un sistema di base funzionale, che, già alla definizione degli organici, vada a costruire le condizioni di buon andamento, nel rispetto della normativa- formazione sezioni / classi- organizzazione sostegno mirato – vista / udito / psicofisico- organizzazione di interventi dosati al tipo di handicap – di base / di deroga. - L'INTEGRAZIONE richiede un itinerario di CONTINUITÁ, non formale, ma reale. In tal senso la SCUOLA INFANZIA/ PRIMARIA/ SECONDARIA DI 1° GRADO devono trovare raccordi reali, che producano gli effetti di avanzamento progressivo, senza dispersione, frammentarietà.- L'INTEGRAZIONE va gestita con i servizi multipli, spesso carenti, pur necessari

- intervento educativo / didattico - assistentato materiale - assistenza specialistica / terapeutica / riabilitativa.

B) PRINCIPI / ORIENTAMENTI1. L'integrazione è compito, responsabilità della scuola tutta.2. L'insegnante di sostegno è contitolare della sezione / classe / i di assegnazione.3. Ogni struttura di coinvolgimento è interamente responsabile del compito,

nell'operatività di " team " .4. L'intervento dell'equipe specialistica, oltre che per gli adempimenti base ( D.F. /

P.D.F. ), è supporto di consulenza / programmazione / verifica / valutazione.5. L'attività didattica va organizzata nelle specificità già previste dalla L. 517/77, nell'

articolazione di individualizzazione, sezione / intersezione - classe / interclasse, nei gruppi funzionali ( piccoli / grandi – omogenei / eterogenei - temporanei / permanenti)

6. Va considerata e stimolata la collaborazione delle famiglie.7. Il " GRUPPO H " ha il compito di programmare e gestire i percorsi. Il lavoro si articola

in: GRUPPO CIRCOLO, costituito dai docenti di sostegno e da un componente /

docente per ogni team, per lo studio di tematiche generali e di coordinamento ( es. scelta sussidi );

GRUPPO OPERATIVO, composto da tutti i docenti del team per la gestione di PROGRAMMAZIONE / VERIFICA.

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I genitori partecipano ad entrambe le articolazioni, nelle necessità di volta in volta riscontrabili.Si prevedono n. 2 / 3 incontri per la tipologia GRUPPO CIRCOLO e n. 2 / 3 incontri per la tipologia GRUPPO OPERATIVO, in organizzazione aperta alle esigenze eventualmente riscontrabili in cammino.Gli insegnanti di SOSTEGNO svolgono attività di programmazione / verifica collocata in rapporto ai sistemi di operatività, mentre l'orario di servizio si determina sulle necessità dei casi, in maniera aperta e flessibile, anche differenziata, funzionale a tutto l'impianto.

8. L'integrazione va sostenuta con materiali, sussidi, attrezzature idonee, anche nell'utilizzo degli strumenti multimediali e nel sostegno con fondi speciali.

I MATERIALI

Nel progetto generale dell'integrazione occupa un posto importante la voce " MATERIALI " , poiché è possibile con la disponibilità e l'uso programmato , effettuare un salto di qualità negli interventi didattici.C'è in pedagogia una storia del materiale da considerare soprattutto nel trattamento dell'handicap quale " cultura dell'azione " , al di là di ogni prassi, ogni riduttivismo. In materia d'integrazione la ricerca ha effettuato studi di sicuro riferimento per la calibratura degli interventi educativi ai bisogni, alle singole situazioni da trattare.

In tal senso la SCUOLA opera- per arricchire / ampliare le dotazioni già esistenti- per aprire nuove piste di acquisizione strumenti / attrezzi / sussidi funzionali ai percorsi.Le risorse si attingono da varie direzioni- fondi ordinari del circolo- fondi autonomia / specifici per l'integrazione.

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L'INTEGRAZIONE COME PERCORSO LA STRATEGIA DEI LABORATORI

Nel quadro disegnato dall'autonomia si va a collocare in maniera forte la strategiadel LABORATORIO come vera opportunità di crescita e formazione per gli alunni.L'attivazione sistematica assume un significato rilevante nei confronti sia deíbambini che degli insegnanti.

Il LABORATORIO consente ai bambini di:- realizzare percorsi didattici mirati, organizzati per conseguire esperienza, conoscenza, competenza- procedere secondo ritmi, stili, tempi propri di apprendimento- sperimentare forme di socializzazione/ operatività a gruppi / cooperazione più larghe e stimolanti.

Il LABORATORIO è in sostanza:- un centro di attività ludica coinvolgente e stimolante- uno spazio vivo di espressione e creatività- un campo di rapporti / relazioni aperto al dialogo, al confronto, alla cooperazione- un ambito sollecitante all'iniziativa, alla scelta, alla decisione, all'operatività. Il LABORATORIO è da vedere nella duplice significatività:

- come ambiente attrezzato / specializzato, dove effettuare determinate esperienze, attività ( musica / immagine / pittura . . .)

- come metodo di approccio alla conoscenza, capacità di interrogarsi sulle cose, problematizzare, fare ricerca.

Il bambino, nella SCUOLA "QUALITÁ" , deve poter trovare gli spazi idonei a rispondere ai suoi bisogni ( fare, giocare, esplorare, ricercare….) , per costruire esperienze e conoscenze e formare le strutture logiche di base.Ma non solo. Il LABORATORIO è la STRATEGIA EGIA organizzativa della SCUOLA, ma non rimane " luogo " a sé, spazio chiuso.Anche l'ambiente esterno va assunto come LABORATORIO, nell'idea di " aula decentrata ", ricca di stimoli, sollecitazioni, risorse.È, in questo senso, forte l'operatività per aprire la SCUOLA e fare del TERRITORIO il bacino di attingimento e interazione per un'educazione intesa come impegno non solo dall'istituzione, ma da tutta la COMUNITÁ.

ATTIVITÁ A LABORATORI

Il lavoro a " LABORATORI " ha, in ogni sede scolastica, portato ad individuare i luoghi fisici dell'apprendimento, contraddistinti da sistematicità e intenzionalità.In questa direzione la SCUOLA vuole operare, costruendo progressivamente condizioni di positiva evoluzione, mettendo i soggetti nella situazione migliore per progredire, acquisire esperienze, competenze. LABORATORIO GRAFICO- PITTORICO

È il luogo dell'espressività e della creatività.Va attrezzato con materiali poveri, di recupero e con materiali strutturati, organizzati in modo da fornire una pluralità di stimoli e di occasioni formative. LABORATORIO TEATRO / MUSICA

L'attività di drammatizzazione, costruita in corrispondenza della situazione, offre possibilità di coinvolgere i bambini in attività di espressione, comunicazione, creatività semplici e motivanti.La musica entra nel discorso di ordinaria didattica, ma entra anche nel discorso specifico dell'integrazione, poiché ha valore terapeutico –riabilitativo, capace di sostenere tutto l'impianto del progetto educativo. Anche qui occorrono materiali poveri, facilmente reperibili, e materiali specifici, sussidi e apparecchiature apposite.

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LABORATORIO PSICOMOTRICITÁ / ATTIVITA' MOTORIAÈ lo spazio del gioco, del movimento, di valorizzazione dell'espressività e della relazionalità.Occorrono materiali ed attrezzature di tipo semplice e ad organizzazione specifica, sia per promuovere l'attività individuale che l'attività a gruppi / squadre.Tutto va inserito nei PIANI D'INTEGRAZIONE – P.E.P. – in collegamento con le attività generali previste

- al POF come collocazione entro la trama generale del discorso educativo da effettuare- ai PROGETTI d'ampliamento dell'offerta formativa, variamente composti, intesi come allargamento delle opportunità per tutti gli alunni- al piano didattico specifico di ogni gruppo / modulo operativo.

Il lavoro va ispirato ai principi di- rispetto di ogni soggetto- risposta al diritto alla diversità

alla continuità all'integrazione attraverso

- conoscenza dei bisogni educativi di ogni soggetto- adeguamento delle proposte educative alle varie situazioni- elaborazione di itinerari / percorsi calibrati- organizzazione di tempi / spazi / materiali / sussidi- osservazione, documentazione- verifica / valutazione

MATERIALI

LABORATORIO GRAFICO – PITTORICOMateriali vari di base ( carta, colori, gessi ... )Materiale specifico ( cavalletti, episcopio, lavagna magnetica ,carrello portacolori...)

LABORATORIO TEATRO/ MUSICAMateriali vari di base ( stoffe, maschere, nastri, musicassette, piccoli strumenti…) Materiali / sussidi (apparecchio stereo, amplificazione , radioregistratore )

LABORATORIO PSICOMOTRICITÁ / ATTIVITÁ MOTORIAMateriale vario di base ( cerchi, tappeti, corde , palle . . . )Materiale specifico / attrezzature (carrelli completi, materassini, tappeti , percorsi..)

HANDICAP E MULTIMEDIALIT Á

Ormai i computer sono presenti nel mondo della scuola elementare, media e, in qualche caso, nella materna, per effetto d'interventi mirati realizzati negli ultimi anni. E ancor più si vedono, ad andare avanti, impegni di diffusione, anche in rapporto al percorso aperto di riforma.Un tempo visti quasi esclusivamente come supporto alle attività gestionali –amministrative o utilizzati nei laboratori di informatica per attività specifiche, hanno suscitato in molti diffidenza, se non aperta ostilità. Nonostante l'approccio più che cauto nei confronti di questa innovazione, già da qualche anno vengono ormai visti come strumenti dalle insospettate potenzialità a disposizione di docenti ed alunni. È stato proprio l'atteggiamento entusiasta di questi ultimi, venuti a contatto con il mondo dell'informatica attraverso i videogiochi, a far intuire i vantaggi del computer come strumento e mediatore didattico.

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Le configurazioni informatiche sempre più sofisticate e, nello stesso tempo, di più facile uso, il vastissimo software didattico dalle proposte estremamente accattivanti, consentono oggi ai piccoli utenti di vivere fantastiche avventure in una sorta di " classe interattiva ", ricca di animazioni, canzoni e divertenti attività con cui cimentarsi in splendide cornici grafiche e musicali. Le melodie, il testo parlato, le vivaci animazioni e, soprattutto l'interattività, fanno leva sull'innata curiosità dei bambini per situazioni nuove e diverse e contribuiscono a rendere l'apprendimento estremamente piacevole e in sé motivante. Peraltro, le gratificazioni che seguono ad ogni attività valorizzano le capacità degli alunni e li invogliano a proseguire nell' apprendimento.Ciò torna a vantaggio di tutti i bambini, ma è utile soprattutto per quelli in situazioni di handicap, che ormai ampiamente dimostrano che soggetto disabili, anche gravi, possono pilotare un PC in maniera ampia ed articolata, grazie a speciali periferiche e a software studiati appositamente in risposta ai loro problemi.Consapevoli di ciò, noi insegnanti riteniamo utile l'allestimento nell'aula –laboratorio di una postazione informatica con accesso facilitato per gli alunni in difficoltà. A corredo si propone una scelta di software didattici più originali, interessanti e validi dal punto di vista psicopedagogico.Il percorso " Handicap e multimedialità " è destinato ad alunni con labilità di attenzione, con difficoltà di analisi, discriminazione, organizzazione e integrazione percettiva, con un patrimonio linguistico povero o/e un linguaggio mal strutturato, con difficoltà logiche ed operative.Esso si propone di favorire l'acquisizione e/o il potenziamento delle abilità espressive, comunicative, logiche ed operative degli alunni portatori di handicap, in strategie dosate alle particolari situazioni d'integrazione.Gli obiettivi raggiungibili a medio / lungo termine sono i seguenti:

Ampliamento dello span attentivo Sviluppo delle abilità senso-percettive Acquisizione di abilità cognitive di base ( concetti topologici, concetti

dimensionali, quantificatori logici, orientamento spazio temporale ) Ampliamento del vocabolario passivo / attivo Acquisizione dei pre-requisiti alla letto-scrittura ( discriminazione e

analisi visiva, integrazione visuo-uditiva, memoria sequenziale, ecc. ) Acquisizione delle abilità di letto-scrittura ( riconoscimento delle

lettere, analisi fonologica e fonografica delle parole ) Acquisizione di fondamentali abilità logiche e materiali ( classificare,

seriare, associare, cogliere corrispondenze, effettuare comparazioni di tipo quantitativo, associare alle quantità i corrispettivi simboli numerici, acquisire le tecniche esecutive delle quattro operazioni, utilizzandole in situazioni problematiche ).

I programmi appositamente selezionati, in un perfetto equilibrio tra gioco ed apprendimento, propongono una vastissima scelta di attività, tra cui :

o riconoscimento di forme, colori, dimensioni, quantità, seriazioni, classificazioni, associazioni...

o esercizi – gioco di orientamento nello spazio e nel tempoo associazione parola – oggetto, associazione parola detta – parola stampata, associazione disegno – parola stampata, lettura parole stampate, ricerca di parole nuove per l'arricchimento lessicale.

Nell'impostazione delle attività, in un primo momento si propone un approccio facile al computer; incoraggiando i tentativi di familiarizzare con la " macchina " nelle sue componenti ( monitor, tastiera, ecc. ) e l'uso in forma ludica degli strumenti.Solo successivamente, in tempi opportunamente dosati, si apre l'avvicinamento degli alunni all'uso del software a disposizione.Ciò avverrà sempre piacevolmente, per struttura stessa dei programmi proposti e per l'impostazione ludica di tutte le attività. La presenza del docente, accanto al bambino che " si diverte " ad apprendere", dovrà assicurare non soltanto un supporto

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e una mediazione consapevole dei procedimenti e delle tecniche informatiche, ma anche il rispetto delle modalità, dei ritmi di avanzamento e dei tempi di affaticamento degli alunni.Ovviamente, gli esercizi – giochi al computer devono essere considerati solo una parte delle attività con cui questi dovranno cimentarsi. Alle proposte informatiche multimediali si accompagneranno attività di tipo tradizionale, secondo quanto definito nei singoli PEP.Anche il momento della verifica sarà più facile grazie all'uso del PC. Infatti, molti dei programmi proposti aiutano gli insegnanti ad accertare l'avvenuto raggiungimento degli obiettivi precedentemente citati , a regolare e " tarare " le proposte di attività di base alle risposte fornite dagli alunni.Vi è, infatti, la possibilità di monitorare i progressi dei bambini e di selezionare i livelli di difficoltà. In alcuni programmi le proposte diventano più impegnative man mano che i piccoli utenti rispondono correttamente; viceversa, si regolano automaticamente su livelli di difficoltà in caso di errori ripetuti. Una speciale sezione consente poi di quantificare il rapporto tra tentativi e successi dei bambini, stampando un grafico per ogni attività svolta. Il " report " restituito dalla macchina sintetizza, attraverso rilievi numerici e statistici, la qualità delle risposte dei piccoli utenti ed aiuta gli insegnanti ad effettuare una verifica obiettiva ed una valutazione ( continua o a cadenza prestabilita ) della effettiva validità degli esercizi proposti.

MATERIALI

Per il percorso particolare si procede su passi semplici, graduali- analisi delle particolari situazioni per calibrare gli interventi- uso delle attrezzature di base disponibili- acquisizione di strumentistica speciale idonea ( tastiera semplificata,

materiale dosato ad hoc...)DOCENTI PER L'INTEGRAZIONE

II "PROGETTO" è la forma di lavoro che la SCUOLA adotta per calibrare, integrare íl PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA. Non é documento freddo, di tipo tecnico : l'integrazione è opera complessa che richiede grande sensibilità oltre che competenza. È necessario, quindi, pensare a percorsi aperti di grande fiducia verso i soggetti e proiettati nel tempo, perchè si possano conseguire, in tempi distesi, funzionali, gli obiettivi disegnati, calibrati alle esigenze rilevate.In tal senso la SCUOLA struttura prima di tutto l'ambiente dell'ACCOGLIENZA caldo, sereno, rassicurante e progressivamente l'ambiente di APPRENDIMENTO graduale, significativo, arricchente. Al docente, nella scuola dell'accoglienza, si chiedono nuove e complesse competenze per attuare/coltivare / sostenere l'incontro con i soggetti diversamente abili e costruire positivi processi d'integrazione. La COMUNICAZIONE è il cuore di" ogni progetto per costruire la "relazione educativa", che si fa "relazione d'aiuto" giocata attraverso la grande ricchezza del linguaggi verbale e dei linguaggi non verbali. La PROGETTUALITÁ è la forza che la scuola adopera per disegnare e calibrare i percorsi formativi a favore dei soggetti accolti, portatori di diritti, esigenze, domande.La SUSSIDIARIETÁ è la strategia che caratterizza ed esalta l'operatività dei docenti: lavorare insieme é la strategia di base per procedere, attivare forze e risorse esterne è la metodologia per non vivere in isolamento, interagire con il territorio, creare sinergie, aiuti, sostegni.Tutto in un discorso che parte dalla scuola dell'infanzia e si sviluppa in CONTINULTÁ verticale. lungo il processo di formazione dei soggetti, nella scuola primaria e oltre, e in orizzontale come, raccordo cori il .contesti territoriale, elemento imprescindibile dell'integrazione e della civile, democratica convivenza. Alla CONTINUTÁ' si associa la strategia ORIENTAMENTO, particolarmente importante per i soggetti in difficoltà, poiché aiuta gli' stessi a trovare canali di espressione e operatività giusti, capaci di esplicitare le potenzialità possedute e proiettare aperture di crescita, sviluppo.INTEGRAZIONE, dunque, come progetto, ma soprattutto come VALORE, campo Direzione Didattica Statale – VI Circolo di Avellino - Dossier Progetti POF a sviluppo permanente

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d'impegno, ma anche investimento di sensibilità, affettività, emozioni.È ciò che la SCUOLA vuole e propone.

LABORATORIO TEATRO MUSICA

“LA BOTTEGA DELL’ARTESPAZIO MAGICO”

SCUOLA PRIMARIA

PREMESSA

I PROGRAMMI della SCUOLA ELEMENTARE '85 sottolineano i passaggi di grande incidenza sulla formazione degli alunni, valorizzando soprattutto nell'aria linguistica:

" ... i linguaggi intesi quali opportunità di simbolizzazione, espressione, comunicazione "

... gli apporti comunicativi ed espressivi prodotti da altre forme di linguaggio ".

Gli ORIENTAMENTI della SCUOLA dell'INFANZIA '91 parimenti valorizzano l'area dell'espressività e dei linguaggi plurimi — verbali e non. Le INDICAZIONI NAZIONALI per i PIANI PERSONALIZZATI pongono in rilievo gli spazi della formazione da promuovere attraverso LABORATORI attivi che avvicinano all'arte e alla musica, stimolano alla creatività e all'operatività.Siamo, dunque nel mondo dei LINGUAGGI

ICONICO – MUSICALE – CORPOREO – GESTUALE – MIMICOTanti modi per aprirsi agli altri, per interagire, per farsi conoscere e conoscere, per creare.Il primo assunto su cui fondare il lavoro è di gran forza

" L'APPRENDIMENTO NON E' PROCESSO PASSIVO, È UN PROCESSO COSTRUTTIVO "

Ad indicare l'impegno della SCUOLA perché ogni alunno sia attore, ricercatore, sperimentatore... insomma protagonista della propria formazione.Ecco l'idea della " BOTTEGA EGA ARTIGIANALE ", dove alunno e docente creano una relazione educativa nuova, basata sul coinvolgimento del primo e sulla funzione di guida del secondo. L'apprendista, in tale contesto, si sente interpellato come essere " unico ", a cui è data attenzione, fiducia, gratificazione, sostegno a cura di un docente / esperto che funge da modello affascinante e imitabile.La " BOTTEGA ", così, si fa " PROGETTO ", diventa strategia operativa per attivate percorsi formativi di qualità stimolare la creatività e l'iniziativa sollecitare l'apprendimento per scoperta nella strategia del "problem -

solving"

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P E R C H È I L L A B O R A T O R I O TEATRO – MUSICA

La scelta attiene al campo dell'antropologia pedagogica, poichè colloca al CENTRO di ogni azione l'ALUNNO. Ha una finalità alta: la formazione del bambino prima, dell'uomo poi attraverso il giovane d'oggi.È posta, come obiettivo fondamentale, la formazione integrale della persona alla base del PROGETTO, da gestire anche in tempi più lunghi dell'anno scolastico, nella prospettiva della continuità, in tutto l'arco di avanzamento.C'è la valorizzazione della " componente espressiva " della formazione, perché ogni alunno abbia coscienza del sé, sappia intervenire sulla realtà, trasformarla, arricchirla.Quindi un " LABORATORIO " per stimolare all'osservazione, all'analisi, per favorire esperienze nuove di espressione e comunicazione, per allargare e combinare i linguaggi, i modi del dire, del fare, dell'entrare nel circuito del " creativo " con audacia, stile, originalità.

OBIETTIVI GENERALISi dispiegano in ampio raggio su- sviluppo di efficaci, originali modalità espressive / comunicative- sviluppo della creatività- sviluppo di autonomia

Si concretizzano in- capacità di osservare, analizzare, criticare- capacità di progettare e costruire- capacità di evocare e di rappresentare esperienze- capacità esprimersi con tecniche diverse- capacità di fare, operare, produrre- capacità di prendere iniziative, di partecipare, interagire - capacità di collaborare, lavorare in gruppo

PERCORSO METODOLOGICO

Il percorso si pone essenzialmente su metodologie attive e creative, usando come canali preferenziali

- L'espressività- L'operatività- Il gioco.Tutto vuole porre l'alunno in condizione di sereno lavoro, ispirato al principio

fondamentale di STARE BENE con sé stessi – con gli altri – nell'ambiente di vita.

PASSAGGI LEGGERE – PARLARE – ASCOLTARE – RECITARE

ASPETTI GESTUALI - mani, volto, andature, posizioni ...

SUONI E RITMI - il mondo dei suoni / i rumori / i versi / il silenzio/ le voci / i tempi...

MUSICA E DANZA - Le note / le produzioni musicali / le cadenze / le conte…..

TECNICHE

- Momento della sensienza- Momento della consapevolezza - Momento della coscienza di gruppo Inventare i segni- Realizzare un canovaccio da un testo / libro ( fiabe, racconti, avventure...) - Incontrare artisti / compagnie teatrali

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- Gruppi musicali / gruppi di danza

SITUAZIONE DI CONTESTO

COLLOCAZIONE

COLLOCAZIONE delle attività in schema

- ASPETTO PRODUTTIVO- ASPETTO FRUITIVO

UNITÁ SCOLASTICHE- uso di spazi specializzati come sala / teatro musica.- uso spazi adattabili come salone, corridoi, palestre.

STRUTTURE DEL TERRITORIO

- uso spazi disponibili sul territorio come teatro, sale parrocchiali, auditorium, centri sociali...

ANGOLI ATTREZZATI- spazio travestimenti (stoffe, vestiti, maschere, specchi, parrucche... )- spazio per coreografie / scenari- spazio per attrezzature attività motorie( cerchi nastri, bastoni, tamburelli...)- spazi per piccoli strumenti musicali.- spazio per strumenti musicali / sussidi ad uso comune ( stereo, pianola, televisore, cassette, videoregistratore, CD…)

STRATEGIE DI ORGANIZZAZIONE

LAVORO d'AULA per le strutture formative di base sulle discipline

di circuito

LAVORO A CLASSI APERTE

attività a gruppi di classe / interclasse in verticale ed orizzontale

LAVORO INTERPLESSO scambio di visite / di esperienze attività comuni (saggi, manifestazioni)

COLLABORAZIONI INTERNE docenti / team ordinariamente impegnati con attività d'ambito/ attività d'interdisciplinarità

COLLABORAZIONI ESTERNE

CONTINUITÁ SCUOLE INFANZIA E SECONDARIA 1° GRADO

GENITORI ALUNNI GRUPPI TEATRALI/MUSICALI ESPERTI DI SETTORE

SUSSIDI

Impianto PALCO in ogni struttura in rapporto agli spazi

Collocazione sistema AMPLIFICAZIONE ( casse, microfoni... )

Disponibilità sussidi e materiali di supporto- organo,stereo, dischi, registratori ...

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- colori, cartoncini, stoffe ...

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T A N T I L I N G U A G G I MUSICA – ATTIVITÁ MOTORIA – DRAMMATIZZAZIONE

ATTIVIT Á GRAFICO – PITTORICA

Si presenta un modello operativo, dove tanti linguaggi concorrono a potenziare l'espressione, la comunicazione e, quindi, ad arricchire l'apprendimento.

LA MUSICA ATTIVITÁ MOTORIA ATTIVITÁ GRAFICO - PITTORICA DRAMMATIZZAZIONE

LA MUSICAIl lavoro si apre in modo molto ampio, perché l'approccio con la "MUSICA" sia facile,gioioso. Ciò per abituare l'alunno alle grandi atmosfere che il mondo dei suoni crea, bene di tutti – bambini ed adulti.La strategia essenziale è, in tal senso "L'ASCOLTO", primo momento di avvicinamento e sensibilizzazione.In tale ottica occorre- educate l'udito - canale di accesso al mondo dei suoni- interagire con l'ambiente- sfondo per trovare, distinguere, selezione…rumori, suoni

PERCORSI DIDATTICI I LIVELLO

IL MONDO SONORO

L'educazione all'ascolto è apripista alla formazione musicale.L'ambiente di vita assume, in tal senso, un ruolo al primo piano : il bambino immesso in

una molteplicità di stimoli dal punto di vista sonoro, importanti per capire e le esperienze, i vissuti e ampliarli.

Usare un registratore é metodo di accesso all'universo dei suoni e rumori che intorno ruota e di creazione in sezione di atmosfere, suggestioni di grande pregnanza educativa, di scoperta, di gioia, di emozioni.

Molti rumori raggruppati permettono di organizzare spazi di ascolto in sezione/ intersezione.

Ecco la grande ricchezza da cogliere dall'ambiente:- il rumore di gocce d'acqua che cadono rapidamente o lentamente - lo scorrere del ruscello- lo scroscio della pioggia- II mare con il ritmo delle onde- il canto degli uccelli- il rumore delle foglie mosse dal vento- il suono delle campane- i passi umani rapidi , leggeri, di corsa- il rumore delle stoviglie in cucina- i rumori dei mestieri - battere, piegare, inchiodare...- i tic-tac differenti degli orologi- i suoni dei telefoni- il fuoco che crepita- la voce degli animali- ………………

Il registratore offre l'eccezionale possibilità. di riascoltare i rumori e i suoni uditi al di fuori della scuola e di stabilire un senso di amicizia con essi, onde vivere la realtà con maggiore creatività.

MUSICA E ARTE

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La musica si collega in modo diretto all'arte : i linguaggi si fondono ed esaltano, coinvolgendo i soggetti, creando stimoli all'espressività, dando spazio alle emozioni, ai sentimenti. FRUIZIONE

Si può assumere a spunto un'opera d'arte, vicina alla sensibilità dei bambini, che, attraverso i colori, le forme, le figure, stimoli la vista e susciti coinvolgimento.La prima tappa è porsi avanti all’immagine e individuare la struttura di composizione e il significato.La seconda tappa è dialogare per esplorare l'immagine, selezionare i colori e le forme.La terza fase è abbinare dei suoni ai colori e ripeterli in successione : di qui il gioco delle successioni musicali che vanno a rappresentare il quadro complessivo dell'opera, accompagnate anche dal movimento, ritmo, canto.

PRODUZIONEIl bambino trae spunto da un evento, un racconto , un' esperienza : deve rappresentare tutto attraverso un disegno, usando colori, o attraverso una composizione collage, usando pezzi di immagini, ritagli, tasselli di mosaico. La musica, in tale circostanza, si fa compagna

- è sottofondo perché il clima diventi raccolto, rassicurante- è stimolo perché 1'attenzione non cali - è variante perché la mano regoli i1 movimento, la fusione dei colori, l'abbinamento delle parti, forme.

Anche il canto, abbinato all'onda sonora, è elemento di arricchimento al momento creativo, che non è solo traduzione di un pensiero in prodotto, ma espressione di uno stato d'animo, di un'emozione.

MUSICA E DRAMMATIZZAZIONEL'abbinamento è di tipo semplice, immediato. Leggere con i bambini una storia, un racconto è momento di quotidianità: l'educazione all'ascolto è introduzione a tutti i tipi di linguaggi, a tutte le forme di operatività.Si pone, così, ad un certo punto, in attenzione un brano, che già potenzialmente ha gli spunti per coinvolgere in passi. successivi .Si conversa sul testo, con i passaggi tipici d'osservazione : i luoghi, i personaggi, le azioni, i dialoghi...Si snodano, quindi, le possibili attività

- drammatizzazione della storia- ricerca di rumori e suoni- costruzione di strumenti musicali di facile fattura- invenzione di filastrocche /rime/strofe- abbinamento di suoni e filastrocche i rime/strofe.

CREAZIONE DEI SUONI

Il suono arriva in produzione già pronta attraverso le 'tante forme disponibili in commercio: dischi, cassette, CD, radioregistratore, stereo...La musica si può produrre anche con i piccoli sussidi / giochi pur presenti nelle scuole : tamburi, maracas, nacchere, flauti, chitarre, armoniche ...Più divertente e formativo è il percorso della creazione con materiali poveri di suoni e musiche.Si può preparare facilmente un piccolo concerto con l'uso di strumenti di quotidianità come cucchiai, coperti di pentole...È sicuramente momento di grande creatività costruire dei piccoli strumenti :

- bottiglie riempite d'acqua, a livelli diversi- una canna di bambù intagliata- barattoli riempiti di riso- scatole rese a tamburi ....

LE LEZIONE DEL SILENZIO

Di grande fascino è anche questa strategia, di derivazione dalla pedagogia di M. Montessori, da inserire in momenti particolari, perchè l'essenza della musica non è solamente nei suoni, ma nel silenzio che li precede o che li segue. Sono momenti validi per favorire il raccoglimento, la distensione, la pace... Sono risorse anche contro l’eccessivo rumore del nostro tempo, la confusione,

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lo spreco di musica che assorda, bombarda in ogni luogo, confondendo e imbrigliando il senso estetico, l'ascolto, il senso dei bello.

PERCORSI DIDATTICI II LIVELLO

L’EDUCAZIONE MUSICALE è opportunità e risorsa : con essa è aperta la via a tutte le iniziative, sempre che siano animate da entusiasmo e da senso della scoperta, da emozione, creatività.

Obiettivi didattici

1.Saper ascoltare un brano musicale2.Saper riconoscere, di un brano musicale, gli elementi costruttivi e le

loro relazioni3.Saper cogliere rapporti e analogie tra linguaggio musicale, linguaggio

iconico e linguaggio corporeo4.Utilizzare il linguaggio corporeo per illustrare gli elementi musicali5. Illustrare i singoli elementi musicali con il segno grafico6.Rappresentare sul linguaggio musicale un dialogo, una poesia, un brano

FASI DI LAVORO

- SCELTA dei brani- SELEZIONE tra questi con tagli ed adattamenti vari- ASCOLTO globale- ASCOLTO guidato con individuazione degli strumenti, delle tecniche, dei suoni- TRASPOSIZIONE del linguaggio musicale in linguaggio visivo, motorio,

recitativo.

PROPOSTE DI ASCOLTO

Si considerano brani classici, utili per facilità di accesso (testo non lungo, orecchiabile, scandito... )

Strauss J. Marcia Radetzky-Vivaldi A. Le quattro stagioni- Mozart W. A. Marcia turca

Prokofiev S. Pierino e il lupoSaint-Saens C. Il carnevale degli animali - Danza macabraGounod C. Marcia funebre per una marionettaDukas P. L'apprendista stregoneSmentana B. La MoldavaRossini G. Tarantella

LAVORO DIDATTICO

Le attività si aprono in vari momentio predisposizione dell'ambiente di ascolto / gruppi di ascoltoo dosaggio tempi e modi dell'ascoltoo supporto immagini, filmato...o conversazione / espressione pareri, idee ...

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o invenzione di movimenti ( sciolto, elegante, cadenzato, veloce ...)o rappresentazione con disegno, pittura ...

A seguire il lavoro si allarga sul versante " drammatizzazione

o recita su musica ( filastrocche, poesie, brani dialogati...) o stesura di un copione, realizzata mediante lavori di gruppio prove pratiche di sperimentazione dei copioni formulati dai diversi gruppi.o organizzazione canti / corio organizzazione danze / marce

La musica si fa, così, linguaggio " totale ", apre spazi di ESPRESSIVITÁ, di CREATIVITÁ, di RELAZIONALITÁ.Consente ad ogni alunno l'avvicinamento ad un mondo ricco di emozioni, colori, contenuti non solo, ma anche di vivere un'esperienza di socializzazione e cooperazione.SVILUPPO RAPPORTO TRA I LINGUAGGI

o LIBERE ESPRESSIONI MOTORIEMovimenti liberi per mezzo dei quali ciascuno, muovendosi, interpreta creativamente la musica.

o ATTIVITÁ MIMICAInvenzione di scenette realizzare con la mimica sull'ascoltoInvenzione di balletto, passi, figure ...

o ATTIVITÁ COREOGRAFICA Preparazione di uno sfondo all’ascolto Ambientazione della scena

Disposizione di figure

In particolare si potenzia l'EDUCAZIONE ALL'IMMAGINE, che diventa sfondo per le varie attività – di fruizione e di produzione- poiché SUONO / PAROLA / IMMAGINE si fondono nel linguaggio della "CREATIVITÁ", posto come strumento comunicativo totale.

IL TEATROIl progetto di Educazione teatrale è ritenuto valido perché coinvolge la persona nella sua integrità e ne recupera la potenzialità espressiva. E' importante nel senso che pone ogni soggetto in funzione attiva e partecipe, creando condizioni favorevoli per lo sviluppo della creatività in un mondo che spesso sollecita al conformismo, alle stereotipie, all'appiattimento del linguaggio entro forme statiche, ripetitive...L'offerta formativa di tale progetto si rivolge a tutti gli alunni. E' importante anche per i soggetti portatori di handicap, che prendono coscienza della propria individualità e vengono sollecitati nella loro formazione sociale attraverso un processo di autovalorizzazione che evita situazioni di competizione e di insuccesso.Per tali soggetti questo tipo di comunicazione favorisce il rapporto diretto con la realtà e allieva le difficoltà di verbalizzazione e l'incapacità di identificarsi nel simbolismo astratto.

OBIETTIVI

1) Sviluppo della socializzazione attraverso il lavoro collettivo coordinato e il riconoscimento di ruoli e funzioni.

1) Ampliamento e potenziamento di tutte le attività espressive.2) Acquisizione di concetti e tecniche operative.

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3) Acquisizione di sicurezza psicomotoria.4) Sviluppo della creatività attraverso il linguaggio gestuale.5) Espansione dell' affettività attraverso la relazione – comunicazione.6) Avvio dell'educazione estetica.7) Sviluppo e potenziamento delle abilità di lettura, di conoscenze lessicali, di abilità

connesse alle espressioni vocali.8) Sviluppo e potenziamento delle abilità umanistiche, di assimilazione di

espressioni e di tipologie strutturali linguistiche.1) Conoscenza di autori e delle opere in esame.2) Sviluppo del controllo psicomotorio.1) Presa di coscienza del sé corporeo.2) Presa di coscienza dei segmenti corporei.3) Presa di coscienza dei propri stati d'animo4) Sviluppo e potenziamento della gestualità.

ATTIVITÁ

o Il teatro delle ombreo Il teatro dei burattinio Il mimo e la

pantomima o Il playbacko La parodiao Le filastroccheo Il circo

o Il gioco delle siluoetteso Le maschereo Lo sketcho L'imitazioneo La poesiao Le conte / nanne- nanneo …………………………….

CONTENUTILe tematiche vengono scelte in base alle attività programmate e svolte durante

l'anno scolastico.METODOLOGIA

1) Utilizzare ombre nitide o sfocate lavorando vicino o lontano dal telo.1) Ingrandire o rimpicciolire la figura o parte di essa avvicinando o

allontanando la fonte luminosa.2) Ingigantire o schiacciare l'ombra, illuminando la persona dal basso o

dall'alto3) Utilizzare fonti luminose con varie intensità e colori.4) Aiutare l'alunno a sentire l'unità del corpo ed evitare che esso si presenti come

un insieme di segmenti separati.5) Educare gli alunni ad una corretta respirazione quale funzione vitale del corpo.6) Interpretare con il corpo stati d'animo.7) Effettuare esercizi creativi in modo da immedesimarsi in ruoli diversi.2) Educare ad una corretta gestualità partendo e concludendo con

momenti di silenzio, mentre nella parte centrale, stimolare l'alunno ad eseguire gesti adatti al contesto mimico.

1) Interpretare modelli esistenti nella realtà e riprodurli con l'imitazione esasperando tratti caricaturali.

2) Esercitarsi nella parodia di un testo o di uno stile.3) Preparare, attraverso una scelta programmatica, l'organizzazione dí un

lavoro.

SVILUPPIEducare al la drammatizzazione al larga l 'offerta formativa, perché è Direzione Didattica Statale – VI Circolo di Avellino – Dossier Progetti POF a sviluppo permanente

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un'opportunità di simbolizzazione, espressione e comunicazione ed è un'attività che si mette in relazione con le altre forme di linguaggio iconico, musicale, corporeo, gestuale e mimico.Si pongono su due piani:1) FRUIZIONE2) PRODUZIONE

ESPERIENZE

Si aprono su. grandi opportunità- allestire a scuola angoli di creatività - travestimenti / trucchi /maschere .- dotare la scuola di materiali strutturati come strumenti musicati, burattini. sagome….- potenziare le dotazioni librarie, audio software- stimolare la lettura di storie, la stesura di sceneggiature, la preparazione di coreografie- preparare piccole recite, feste lungo l'anno, recital, saggi...- partecipazione a spettacoli teatrali fruibili sul territorio- visitare uno studio televisivo di lavorazione/ripresa/registrazione- intervistare un attore, un musicista- ascoltare poesie, brani, proverbi, filastrocche…- ascolto brani musicali

E S E M P L I F I C A Z I O N IMOMENTI ATTIVI

A) SCHEMA per interrogare un'immagine

o In quante scene si può dividereo Come sono i colori? (vivaci, tenui, sfumati...)o Come sono i contorni delle figure ? ( spigolosi, morbidi...)o Ci sono personaggi ? Quali azioni compiono? Quali parole stanno

formulando?o Impressioni che l'immagine suggerisce ( forza, leggerezza, vivacità...)o Quale situazione è illustrata? o Quali sentimenti suggerisce? o In quale ambiente si colloca?o In quale contesto comunicativo / scena / racconto si può rappresentare?

B) SCHEMA per interrogare una musica

o Com'è fatta ? Si può suddividere in parti?o Chi la esegue ( strumenti, voci maschili / femminili)?o Come si compongono i suoni / le voci tra loro?o Il brano presenta le caratteristiche ... dolce, morbido, stridente, aspro...o Quali impressioni suggerisce ... lucentezza, oscurità, movimento, staticità,

paura, distacco, lontananza, vicinanza, leggerezza, pesantezza...o Questa musica serve per : ballare, cantare, fare festa...o In quale luogo è ambientata?o In quale altro ambiente potrebbe collocarsi?o Si può usare per : disegnare, fare un dialogo, rappresentare in una scena inventata, usare da sfondo per un racconto, favola

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LABORATORIO INFORMATICO

“ IL FUTURO NEL PRESENTE”

SCUOLA PRIMARIA

PREMESSA

I bambini amano i computer : sembra che abbiano un'inclinazione naturale per queste macchine, a cui si avvicinano presto con una duttilità veramente eccezionale, per gli adulti di difficile riscontro.La SCUOLA non può ignorare tale fatto, tanto che già da tempo ha aperto un'operatività mirata ad inserire il computer nel quadro delle esperienze e della formazione degli alunni.C'è anche, di fondo, la consapevolezza di dover rendere l'apprendimento efficace, considerando la connotazione di pervasività ed espansione della multimedialità nel campo della ricerca, dell'informazione e della comunicazione.In effetti, questo grande processo d'innovazione aperto dalle tecnologie sta trasformando i sistemi del lavoro, ma anche dell'imparare : d'ora in poi dobbiamo essere tutti pronti a modificare le nostre competenze e quindi anche le nostre stesse modalità d'apprendimento, così gli adulti come i bambini.Oggi, più che mai, non basta solo imparare, ma diventa necessario "imparare ad imparare".

IL CONTESTO NORMATIVO

Già negli ultimi anni il M.P.I. ha attivato la diffusione dell'informatica nelle scuole, promuovendo azioni di supporto e finanziamento.Appositi progetti hanno aperto piste pluriennali di operatività sia per la dotazione di attrezzature che per la formazione del personale.Oggi i livelli sono avanzati : è questo il campo di maggiore impegno per un insegnamento che promuova il coinvolgimento degli alunni, fin dalla scuola di base, per formare modi nuovi ed efficaci di studio / ricerca / conquista del sapere.La SCUOLA PRIMARIA ha già operato sulle linee del PROGRAMMI '85 in tale direzione : l'istituto dell'AUTONOMIA ha portato ad avanzamento l'impegno nel settore, sostenendo, anche con fondi ad hoc, le varie iniziative da promuovere con l'ampliamento dell'offerta formativa.Oggi la normativa di RIFORMA e le INDICAZIONI NAZIONALI per i piani personalizzati vanno a dare forza all'insegnamento e a collocare l'ambito con un'identità ben precisa nel quadro delle competenze / abilità specificamente definite e trasversalmente collegate con i saperi / linguaggi da attivare nella scuola.

IL LABORATORIO

Tutta l'operatività che la scuola riesce a mettere in atto, nell'ampliamento dell'offerta

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formativa, può trovare, oggi, luogo d'attuazione al LABORATORIO INFORMATICO, spazio definito, allestito per entrare nella MULTIMEDIALITÁ, terreno fertile della conoscenza, della comunicazione, della ricerca.Il principio base da cui partire è: il computer è una macchina multiuso, non un semplice sussidio, utile per ambiti ristretti, particolari discipline, non competenza a sé stante, abilità tecnicistica.Il computer, inserito in un percorso formativo ben strutturato, è un mezzo potente per elaborare, costruire, produrre, è strumento portatore di "germi intellettuali ", capace di contribuire ad una profonda strutturazione dei processi mentali, articolati nei momenti interrelati di analisi, sintesi, giudizio, critica, invenzione, scoperta.Ecco il computer non viene qui omologato ad un qualsiasi strumento, sussidio, né messo in azione come accattivante strategia per attirare l'attenzione del bambino. Non viene neppure visto come fiore all'occhiello per caratterizzare il nuovo, la moda.Qui tutto si porta alla strategia del "LABORATORIO", sì da rendere spazi/mezzi/strumenti ambiti del sapere, pensare, fare, progettare per un bambino / ragazzo aperto, interessato, attivo, dinamico, ricercatore / costruttore.Ciò che importa è la significatività dell'apprendimento, da ricercare attraverso le categorie della gradualità e continuità.Il computer è oggi dal bambino comunemente visto come compagno di gioco, occasione del divertirsi essenzialmente.Nel processo educativo il discorso si fa piacevole come un gioco, ma impegnativo e coinvolgente: richiede sforzo, ma dà gratificazione, produce avanzamento, conquista.Su tali semplici premesse si vogliono ora ricercare gli ambiti più agevoli di lavoro per dare impulso all'operatività al LABORATORIO, al di là delle semplici affermazioni di principio.

SPAZIO FISICO

La SCUOLA ELEMENTARE dispone di attrezzature valide: Ogni plesso dispone di un laboratorio multimediale attrezzato :

n. 12 computer – sala ad uso didattico tutti gli uffici sono dotati di strumenti con messa in rete/cablaggio

A livello di circolo si dispone di materiale software, appositamente acquistato ad uso comune, su tutti gli ambiti disciplinari entro cui spaziare.Si prevede, comunque, ampliamento delle disponibilità nell'ambito delle risorse appositamente utilizzabile.

FINALITÁ Si collocano su due piani- Conoscere ed utilizzare i più svariati tipi di linguaggi, tra i quali anche quello della multimedialità, attraverso una comunicazione efficace ed interattiva per acquisire un nuovo metodo di studio e accesso alle informazioni- Porsi di fronte ad ogni tipo di situazione problematica, in quanto nuova e sconosciuta, seguendo quelli che sono i fondamenti del metodo scientifico ( indagare, ipotizzare, controllare, trarre conclusioni).Da qui si vanno a individuare gli obiettivi formativi di percorso:Riguardo l'aspetto psicomotorio

un rapido sviluppo della coordinazione oculo - manuale un rinforzo della lateralizzazione e sviluppo dei principali concetti topologici l'acquisto di una corretta organizzazione nello spazio grafico

Riguardo l'aspetto cognitivo la conquista di abilità strumentali l'esercizio ad apprendere per prove ed errori secondo la strategia del problem

solving la capacità di operare e produrre l'abilità a ricercare, documentarsi

Riguardo l'aspetto socio – affettivo sviluppo della comunicazione interattiva con i compagni e adulti

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stimolazione ad atteggiamenti collaborativi in funzione di un prodotto finale ( disegno, testi vari, schema...)

rispetto di regole e comportamenti stabiliti all'interno del gruppo che lavora insieme al computer.

METODOLOGIA / DIDATTICA

Il lavoro a LABORATORIO si collega al lavoro d'aula, trova la base nei piani curricolari e nei progetti di ampliamento dell'offerta formativa.La didattica specifica si lega a percorsi di tipo interdisciplinare, per consentire di sviluppare in maniera trasversale e continua le attività che prevedono necessariamente anche l' alfabetizzazione informatica.Le strategie didattiche privilegiate sono quelle della sperimentazione, dell'osservazione e ricerca, intese come canali / guida per raccogliere dati, confrontarli, formulare ipotesi, verificare e ricavarne sintesi e, successivamente, procedere nelle esperienze.Tutte le attività vengono proposte in forma ludica : il gioco, infatti, rappresenta per il bambino un'attività altamente motivante, da vivere come un'opportunità di esprimersi, inventare, produrre.

DESTINATARITutti gli alunni della scuola elementare in operatività di classe / gruppi. In prospettiva apertura ad esperienze calibrate per i bambini della scuola dell'infanzia

DOCENTI COINVOLTI

Tutti gli insegnanti con competenze nell'uso e gestione del P.C.

SUPPORTI Consulenze diffuse per l’attività di laboratorio con investimento figure referente/tutor.Supporto del personale di segretaria / Collaborazione genitori esperti /Sviluppo di formazione per docenti.

APPROCCIO DELLA CONOSCENZA

Lo spazio individuato è luogo di possibile lavoro per tutti gli alunni, messi gradualmente in condizione di operare secondo i livelli perseguibili e le possibilità concrete.L'accesso deve partire dalle prime acquisizioni:

Conoscenza dello strumento e delle parti Familiarizzazione con gli elementi di base ( tastiera, mouse, ...) Esecuzione delle funzioni essenziali ( accesso, caricamento, posizionamento spazi,

caratteri, collegamenti,....) Computer e salute

Da qui i passaggi potranno via via articolarsi, sì da arrivare alla complessità d'uso impiegata per la specificità dei lavori da fare, sia sul piano della fruizione che della produzione (WINDOWS – WORD – POWERPOINTE _ INTERNET).Le strategie di semplificazione del percorso sono tutte nella motivazione all'impegno di nuovi strumenti, veicolata dal diretto contatto, consapevolezza del fare, creatività ricerca.

IL BAMBINO E LA VIDEO- SCRITTURA

Il passaggio dalla scrittura normale alla VS deve avvenire con gradualità, rispettando i ritmi individuali dei singoli alunni.La familiarizzazione con lo strumento fa maturare progressivamente la capacità di gestire la scrittura, l'abitudine a rileggere, a rivedere personalmente o in gruppo il prodotto, l'esercizio della riformulazione, arricchimento, modifica. La confidenza con lo strumento aiuta la riflessione linguistica; l'alunno controlla le operazioni, effettua correzioni di ortografia, punteggiatura, struttura sintattica, ecc.

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Le caratteristiche principali

- Si scrive stampandoL'alunno vede immediatamente parole, frasi stampate sullo schermo luminoso. I testi sono chiari, evidenti, fluidi.- Il testo si manipola con facilitàOperando con immediatezza su elementi, il testo può essere modificato. Si fa sperimentazione, si introducono cambiamenti: il testo rimane chiaro, leggibile, senza sovrapposizioni, cancellature. La fatica della composizione è compensata dalla forma intatta e chiara del prodotto.- Il testo rimane in archivioIl lavoro non si azzera, non va ad ingombrare carte, quaderni. Rimane in memoria per ogni esigenza successiva, per modifiche apportabili, aggiornamenti dati.- Il testo è stimolo al lavoro cooperativoL'alunno, oltre ad operare da solo con la macchina, può fare esperienza di lavoro a coppia, a gruppi. Un testo mette in gioco più ruoli ( cercare fonti, dettare, scrivere, rivedere, impaginare,...).Il lavoro così non è per l'alunno dialogo " con se stesso": è occasione per parlare con gli altri, comunicare, confrontare.

SCRIVERE CHE COSA

Il computer non è strumento freddo, tecnico, da utilizzare per caso e faticosamente.Il bambino può usarlo ordinatamente, può scrivere tutto quello che scriverebbe con carta e penna.La misura è l'adeguatezza: ogni forma/prodotto deve essere calibrata alla fascia di apprendimento/ classe di appartenenza.

POESIE- FILASTROCCHE- SCIOGLILINGUA- CONTE

Sono le forme più piacevoli dell'ascoltare, narrare, recitare. Il computer consente la formulazione e creazione. Una volta entrati nel meccanismo, gli alunni piacevolmente giocano all'invenzione, formulano ipotesi, spostamenti, introduzioni...

RACCOLTE

Gli alunni ricercano e via via organizzano i materiali ( canzoni, giochi, scenette, barzellette, slogan, proverbi,... ) , esercitando sempre lettura / scrittura / comprensione / produzione.

GIORNALI

È una produzione a varia composizione: racconti, informazioni, sport, arte, giochi, pubblicità.I testi variamente costruiti si inseriscono nel dialogo SCUOLA- TERRITORIO.Sono i modi di comunicare oltre le pareti dell'aula e fare per gli alunni un lavoro da protagonisti.

LIBRIIl libro non è solo uno strumento per la fruizione. Si può costruire, stampare, diffondere. I bambini scelgono gli argomenti, li organizzano ( su un tema, su più temi), li aprono alla comunicazione.Semplici produzioni, valide per arricchire la biblioteca scolastica, ma anche per migliorare la relazione con gli adulti e aprire spazi più fluidi per la comprensione reciproca.

INTERNETIl campo aperto è ampio.

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Riguarda la ricerca, l'avvicinamento a informazioni e fruizione di conoscenze, ma anche la possibilità di entrare in contatto con altre realtà, stabilire contatti, legami ( gemellaggi, scambi culturali).Un approccio didattico pensato e dosato aiuta a vedere la risorsa "INTERNET" in modo produttivo, come fonte di conoscenze, non come "ipermercato" della comunicazione con una quantità infinita di informazioni, non decodificabili, soverchianti. Spesso un portale INTERNET per chi non ha modi di relazione ed uso si rivela come un grande spazio difficile da interpretare e gestire.La SCUOLA non può ignorare l'esplosione della comunicazione segnata dall'alta tecnologia : può , anzi, porla a servizio dell'educazione, rendendo attivi e partecipi i soggetti fin da età tenera, intelligenze flessibili, tali da interagire e assumere posizioni di avvicinamento / uso / fruizione nelle dosi e nei modi più consoni e positivi.L' opportunità deve , pertanto, sollecitare un apprendimento significativo e creativo : tutto attraverso l'acquisizione di abilità necessarie al mondo di oggi di rapide informazioni e relazioni.

la posta elettronica - i messaggi e-mail la pagina web - il lavoro allargato / la rete la fruizione / costruzione di siti a valore culturale I sfondo pedagogico

CATALOGHI – TABELLE – ELENCHI

La scrittura va a servizio della ricerca, aiuta a sistemare le conoscenze, a organizzare i saperi via via acquisiti, ampliare l'informazione.L'attività di classificare, ordinare, ecc.... è facilitata dal computer.L'ambito scientifico viene così supportato su piste di diretto coinvolgimento e protagonismo del bambino.

L'IPERTESTO

È la forma più completa di impiego del computer, richiede lavoro di interdisciplinarità / pluridisciplinarità / multidisciplinarità.È la forma che meglio caratterizza la scuola come ambiente di apprendimento interattivo, aperto, flessibile, dinamico, dove ogni alunno sia messo in condizioni di esprimersi e operare secondo il proprio ritmo, il proprio stile, i propri interessi.

NODI LEGAMI MAPPA STRUMENTI DI NAVIGAZIONE

STRIMENTI DI ORIENTAMENTO INTERFACCIA UTENTE

ELEMENTI

RICHIAMARE INFORMAZIONI COSTRUIRE COLLEGAMENTI RAPPRESENTARE LE RETI DI INFORMAZIONI ESPLORARE ORIENTARSI NELLO SPAZIO INFORMATIVO/ IPERTESTUALE INTERAGIRE CON L'AMBITO IPERTESTUALE

FUNZIONI

L'ipertesto, in sostanza, garantisce un accesso alle informazioni non più lineare, ma a livello multidirezionale, l'apprendimento si consegue attraverso la costruzione a rete: la "reticolarità" consente la conoscenza attraverso l'immersione, lo scambio, l'intenzione.Il sapere diviene uno spazio a più aperture: l'apprendimento si alimenta per connessioni / agganci.Le potenzialità educative sono molteplici:

fruire di una maggiore quantità d'informazioni / conoscenze apprendere per mappe concettuali collegando conoscenze / ambiti sviluppare uno stile cognitivo più adeguato alla complessità

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operare in interattività per scambi, controlli, verifiche.

L'uso didattico deve progressivamente strutturare una metodologia di effettiva produttività, partendo da motivazioni ben chiare, facendo leva anche sul "problem solving" e sistemi di interdisciplinarità e trasversalità.Significa per i docenti usare una strategia di progressivo approccio a di coinvolgimento degli alunni nella consapevolezza dei benefici su vari livelli di apprendimento manipolativo -spaziale - euristico - esplorativo- cognitivo relazionale...

RICERCA D'INFORMAZIONI DOCUMENTAZIONI IN RETE

È il nuovo spazio della consultazione e della ricerca.Va utilizzato come opportunità di informazione / documentazione, in appoggio ai percorsi didattici che ne chiedano necessità/possibilità.Es.: recensione siti educativi per alunni e insegnanti.

COLLABORAZIONE A DISTANZA

È il nuovo spazio della cooperazione, atto a realizzare un rapporto tra soggetti diverso e stimolante.Lo slogan è "dall'amico di penna all'amico di cursore" : non una sostituzione, ma un'integrazione.Es. : comunicare in simultanea / in differita.

CAMPI DI PRODUZIONE

Il computer entra in tutti i campi dell'apprendimento.Si indicano tre aree principali:1. Motivazionale – espressiva: le tecnologie possono essere impiegate per alimentare l'interesse, apprendere, creare spazi culturali intermedi tra alfabeti colti e quotidiani, per accrescere capacità creative e comunicative.2. Percettivo – cognitiva: per sviluppare abilità motorie ( es. videogiochi) e capacità logiche, formali.3. Discipl inare – culturale: per arricchire, espandere segmenti di

apprendimento disciplinare e interdisciplinare, favorire esperienze multiculturali, criticizzare l'apprendimento, l'approccio ai problemi.

In definitiva è importante che la scuola si apra all'uso del computer perché non si può vivere da analfabeti nella nuova società della comunicazione e della multimedialità.È importante, però, che ben se ne conoscano le funzioni.Le tecnologie esigono che si compiano delle scelte, che si elaborino dei progetti, che si profilino dei percorsi. Altrimenti gli interessi degli alunni si evolvono in curiosità improduttiva e l'opera della scuola si vanifica in inutile dispersione di risorse.

LABORATORIO INFORMATICO / LABORATORI VARI

Il LABORATORIO INFORMATICO ha una sua precisa configurazione, ma non si rappresenta come "l'aula delle macchine".Prevede :

il lavoro d'aula, che è costruzione di abilità, capacità, competenze. il collegamento ai vari laboratori attivati ( immagine, teatro / arte...).

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Il contatto con il computer scaturisce da una base di lento approccio, perché il bambina ne tragga motivazione all'avvicinamento e all'uso.Il piacere di lavorare con i nuovi strumenti nasce dall'avere interesse per la conoscenza e la ricerca: di qui la necessità_ di collegare l'usa ai percorsi di formazione attivati sia attraverso gli ambiti disciplinari che attraverso i progetti.Tutto nel sistema di formazione integrato) che coinvolge gli alunni e li fa sentire sempre e comunque protagonisti, attivi e partecipi.

MODALITA' OPERATIVE

Il coinvolgimento degli alunni si attua in modo diffuso durante l'ordinario orario delle attività in modo promozionale attraverso l'effettuazione di attività aggiuntive

/ rientri pomeridiani.Tutto nello sviluppo delle opportunità operative offerte dalle risorse di circolo ( fondo istituyo, finanziamenti autonomia/progetti speciali)

REALIZZAZIONI

Si collegano ai lavori di percorso produzioni variamente prodotte elaborati di supporto ricerche sviluppo tematiche progettuali contributi mostre didattiche CD ROM

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LABORATORIO ATTIVITÁ MOTORIE

“CRESCERE SANI”AREA PERSEUS

Scuola infanzia/Primaria

Oggi la SCUOLA può apr i re percors i format iv i d 'ampl iamento dell'offerta formativa ben strutturati, facendo leva sulle potenzialità mosse dalla normativa sull'AUTONOMIA e su piste progettuali già delineate.

Nel campo specifico si fa riferimento al " PROGRAMMA PERSEUS ", mirato alla valorizzazione dell'educazione motoria, fisica, e sportiva nella scuola dell'autonomia, attingendo all'area ivi disegnata "Hermes” per la SCUOLA PRIMARIA E DELL’INFANZIA.

Così, nella procedura progettuale, si effettua posizione nelle norme aperte, onde trovare le forme valide di sostegno e finanziamento:

REGOLAMENTO AUTONOMIA SCOLASTICA – DPR n. 275/99 L. n. 440/97 e circolari annuali di finanziamento progetti.

MOTIVAZIONI

Si pongono su una vasta area di at t ingi mento: Real izzare compiutamente i quadr i programmatic i ,

ampiamente promozionali per la progettualità della SCUOLA: o INDICAZIONI NAZIONALI SCUOLA INFANZIA (D.Lvo 59/2004) - “IL

CORPOE MOVIMENTO"o PROGRAMMI SC. ELEMENTARE “ATTIVITÁ MOTORIA”o DOCUMENTO ’97 SAPERI ESSENZIALI

LINEE NAZIONALI per i PIANI personalizzati – collegamento normativa di RIFORMA – LEGGE 53/2003 Realizzazione degli assunti della L. n. 59/97

Collegamento SCUOLA / TERRITORIO COLLABORAZIONE EE. LL. OPERATIVITÁ ALLARGATA attività intercircolo.

Realizzazione valori pedagogici — principi normativi Educazione alla salute Educazione all'ambiente Educazione alla legalità Prevenzione dispersione scolastica

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OBIETTIVI

o Curare la formazione integrale degli alunnio Valorizzare il linguaggio corporeoo Educare alla socialità, alla cooperazioneo Operare collegamenti interdisciplinari/trasversali tra campi di

esperienza, ambiti, aree di formazioneo Attivare l'operatività dei laboratorio Stabilire modalità di raccordo / rete tra scuoleo Coinvolgere le famiglieo Prevedere l'apporto di figure professionali / esperti

SITUAZIONE OPERATIVA ORDINARIA

Costruzione dell'ambiente educativo di vita, relazione, apprendimentoo favorire l'accoglienzao educare all'espressività e alla comunicazioneo sviluppare capacità di autonomiao stimolare la creatività

Costruzione dei momenti educativi di attinenza all'ambitoo il gioco libero, organizzato, individuale, di gruppo..o il movimento libero, creativo, su schema...o esercizio / giochi per la lateralizzazione individualizzata, di gruppo

Costruzione di momenti educativi aperti tra vari ambiti o esercizi / giochi / movimenti su brani musicali o drammatizzazione / canto / danzao attuazione lavori grafico / plastico / pittoricio attuazione lavori manuali ( ritaglio, produzione, oggetti..).

CONTINUITÁ

Il PROGETTO si pone in collegamento con altri percorsi aperti, tutti finalizzati a realizzare l'obiettivo di "CONTINUITÁ", reale, non formale, con il territorio e con le altre istituzioni scolastiche presenti:

o SCUOLA DELL'INFANZIAo SCUOLA SECONDARIA I GRADO

I riferimenti, in tale prospettiva, vanno al quadro incluso al POF, riguardante la CONTINUITÁ come impegno e valore e ,ancora, al PROGETTO "ORIENTAMENTO", che mira a costruire forme valide di contatto / scambio / raccordo.

SITUAZIONE OPERATIVA DIFFUSA

collegamento ai progetti su LABORATORI in ampliamento dell'offerta formativa

effettuazione esercizi / lavoro a squadre / gruppi in spazi specializzati ( palestra / campo sportivo, strutture territoriali...)

preparazione GIOCHI STUDENTESCHI manifestazioni di interplesso / intercircolo

RISORSE DEL CIRCOLO

Nell'ambito del Circolo la situazione è:STATO SCUOLADirezione Didattica Statale – VI Circolo di Avellino – Dossier Progetti POF a sviluppo permanente

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SCUOLA DELL’NFANZIA - n. 14 sezioni SCUOLA PRIMARIA - n. 21 classi

RISORSE/ STRUTTURALe scuole dispongono di spazi generici — aule aggiuntive —utilizzabili per attività di tipo psicomotorio / motorio a definizione limitata - gruppi sezioni / classiDispone, altresì, di posti specializzati, ad uso più specifico ed allargato

sala auditorium palestra.

Altra risorsa utile é lo spazio esterno — area cortiliva / spazi verdi - attorno alla struttura, utilizzabili come ambiti di movimento / giocaSi evidenzia una situazione di tipo migliorativo rispetto al passato per progressivo stato di adattamento/recupero spazi / ambienti.RISORSE MATERIALI / SUSSIDIGli spazi detti sono resi aperti, funzionali all'uso, attraverso l'arredamento, attrezzatura di necessità

materiale semplice per attività motoria I psicomotoria ( cerchi, palle, corde...)

materiale specializzato per palestra (materassi, assi, cavalletti, aste, reti...)

COLLEGAMENTO LABORATORI

L'attività motoria si colloca in modo organico su tutte le attività proposte a livello curricolare e di ampliamento dell'offerta formativa, come parte integrante del discorso educativo.Ha una sua identità, entro un quadro di competenze, abilità, da promuovere nelle varie fasce d'età, ma esprime anche la sua forte potenzialità in modo diffuso / trasversale alle varie aree formative.In particolare trova vie d' attuazione nei collegamenti ai laboratori che la scuola propone

TEATRO / MUSICA per il supporto alle esperienze di movimento, ritmo, recitazione

IMMAGINE come fruizione, produzione, potenziamento dell’espressività e creatività

MULTIMEDIALITÁ come forma di ampliamento delle abilità e competenze.

RAPPORTO SCUOLA E TERRITORIOSi struttura in

collegamento con il territorio attivazione risorse esterne ( EE.LL. / genitori...) attivazione risorse interne ( scambio competenze

docenti, supporto personale ausil iario) rapporto Distretto Scolastico / Circoli vincitori.

APERTURE

L'attività della scuola ha registrato nel tempo conquiste ed avanzamenti sia sul piano delle ordinate attività motorie, che sul piano delle iniziative speciali del settore, allargate alla comunicazione pubblica sul territorio.Per conseguire ulteriori progressi si mira al supporto specialistico nella forma di CONSULENTE.

REFERENTELa figura del consulente, come risorsa professionale aggiuntiva, dotata di competenze specifiche, non è di possibile fruizione, pur nelle vie aperte in passato per supporto al progetto Perseus.La SCUOLA individua, nel suo interno, una figura referente di progetto che possa assicurare:Direzione Didattica Statale – VI Circolo di Avellino – Dossier Progetti POF a sviluppo permanente

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copertura compiti di collaborazione e supporto agli insegnanti nella progettazione, realizzazione, verifica, valutazione dei percorsi didattici

effettuazione di coordinamento interdisciplinare effettuazione di coordinamento interplesso/intercicolo

PERCORSI DIDATTICI

GIOCO / MOVIMENTO

Si disegna un'area a misura di bambini/e della Scuola dell'Infanzia, per mettere in crescendo le attività e valorizzare, fin dalla prima età, il potenziale educativo insito.Il gioco e le attività proponibili ai piccoli si dispiegano in modo ampio come opportunità per favorire lo sviluppo di funzioni e capacità riconducibili alle diverse dimensioni della personalità per la promozione di conquiste nei quadri "IDENTITÁ - AUTONOMIA - COMPETENZA". La dimensione ludica motiva e coinvolge. Gli alunni

o esplorano e conoscono gli spazi interni ed esternio entrano in relazione tra loro, comunicano, interagisconoo sperimentano con il movimento l'uso dinamico e flessibile di suoni,

parole, segnali, gesti, percorsi….

La pratica motoria é , quindi, posta come azione pedagogica per :o lo sviluppo di capacità/schemi motori di baseo l' apprendimento di abilità motorieo lo sviluppò della personalitào l'abitudine ad un rapporto sereno a consapevole con il corpoo un rapporto corretto di interazione nel e con il gruppoo la conoscenza ed il rispetto con l'ambienteo l'educazione all'igiene / alla salute.

ATTIVITÁ MOTORIA/ LO SPORT

La valorizzazione dell’ambito vuole, muovendo dai PROGRAMMI e passando per le INDICAZIONI NAZIONALI, favorire la formazione integrale, fornire all'alunno un aiuto a strutturarsi nel tempo una personalità evoluta e matura. Infatti la funzione nuova dell'educazione motoria è che questa attività non soltanto deve agire sulle strutture funzionali ed organiche del fanciullo, ma deve contribuire anche al suo sviluppo intellettivo, emotivo e socio-affettivo.La SCUOLA PRIMARIA, attraverso la partecipazione ai GIOCHI, deve prefiggersi di:

Attuare una razionale attività educativa che contribuisca alla formazione del la personal i tà del l 'a lunno nel la sua unità psico-fis ica, dando risalto all'attività motoria in forma di gioco;

Sostanziare percorsi formativi che portino a forme più ampie di educazione sul versante della socializzazione, della cooperazione, della solidarietà;

Favorire la strutturazione dei requisiti di fiducia in sé e di operatività in gruppi / squadre, orientando forze,creatività, risorse in un progetto comune , condiviso.

La promozione delle ATTIVITÁ MOTORIE non è una strategia di tipo tecnico, è un atto di progettualità posto ad impulso di principi di grande incidenza sulla formazione integrale degli alunni.Direzione Didattica Statale – VI Circolo di Avellino – Dossier Progetti POF a sviluppo permanente

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Le attività in sé hanno valore sicuramente di promozione e di sviluppo dell'offerta formativa della SCUOLA, ma non si chiudono nei limiti delle attività tecnicamente comprese nei documenti programmatici, spesso non realizzabil i per mancanza d i mezz i e r i so r se ( consu lenza p ro fess iona le , pa le s t re , attrezzature...).La valorizzazione va posta nel quadro più ampio della FORMAZIONE, facendo r i fer imento soprat tu tto a l campo del l ' EDUCAZIONE ALLA SALUTE , che è or ientata verso i l grande obiett ivo de l BENESSERE GLOBALE dell'alunno, nella dimensione di vita personale e di rapporto con gli altri, con il territorio...Così il discorso prende ampie strade e si fa impegno su vari versanti, dove oggi nascono piani d'intesa, al fine di convogliare più forze, risorse, istituzioni.Allo scopo si sintetizzano linee d'azione tratte dal PROTOCOLLO d'intesa tra M.P.I. e F.I.S.O., da considerare come quadro di fondo per ogni avanzamento:

La scuola dell'autonomia interagisce da protagonista con le forze locali, i settori economici e produttivi, gli enti pubblici e le associazioni;

Valorizza l'insegnamento di educ. motoria, fisica e sportiva come aspetto dell'educazione generale, in stretta correlazione con le altre discipline;

Effettua le attività motorie come laboratorio di educ. alla conservazione della natura, dell'ambiente;

Concretizza occasioni di socializzazione anche per la prevenzione del disagio giovanile e della dispersione scolastica;

Favorire lo sviluppo di una mente critica per orientare la conoscenza avvalendosi dei contributi interdisciplinari.

GIOCHI STUDENTESCHI

Fra le iniziative sportive volte a potenziare la realizzazione di progetti di Educazione Motoria si inserisce la partecipazione della Scuola Primaria ai Giochi della Gioventù.Le att iv i tà relat ive agl i a lunni prevedono, coerentemente con le Indicazioni Nazional i , attività di base preordinate ad un organico complesso di prove polivalenti.Gli alunni di quarta e quinta classe , espletano il programma di base, possono partecipare, nell 'ambito del progetto educativo di Circolo, al le attività liberamente scelte dagli Organi Collegiali competenti ( tenendo anche conto delle strutture presenti nel territorio ).La partecipazione viene effettuata sotto la guida degli insegnanti di scuola primaria, di coordinatori di Educazione Fisica e di esperti del settore, nelle ore destinate alle attività curriculari/extracurriculari, in forma anche di ampliamento dell’offerta formativa. Alla manifestazione provinciale verranno ammesse le rappresentative di Circolo che abbiano superate le fasi di manifestazione intermedie ( se trattasi di manifestazione per squadre ) e gl i alunni meglio classificati nelle varie discipline.N e l l ' a mb i to de l l a p r o p r i a a u t on om ia l e s c uo l e po t r a nn o a c c e t t a re sponsorizzazioni, privilegiando le opportunità offerte da enti ed istituzioni impegnate per la cultura, il sociale, vicine agli interessi e alle finalità educative della scuola..I criteri dell'organizzazione dei Giochi a livello di circolo sono di competenza degli Organi Collegiali, che assumono la cura dell’organizzazione complessiva – interna ed esterna. L'adesione ad essi deve essere programmata e prefiggersi di :

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1. attuare un razionale processo educativo che contribuisca alla formazione della personalità dell'alunno nella sua unità psico-fisica, dando risalto all'attività motoria in forma di gioco che rimane elemento costitutivo di un percorso didattico-educativo che valorizza tutte le potenzialità, agevolando i l recupero del lo svantaggio e svi luppando interessi soggettivi;

2. sostanziare percorsi formativ i che port ino a forme più ampie di educazione sul versante della socializzazione, della cooperazione, della solidarietà;

3. favorire la strutturazione dei requisiti di fiducia in sé e di operatività gruppi / squadre, orientando forze, creatività, risorse in un progetto comunemente condiviso; pertanto la partecipazione ai Giochi della Gioventù non è una decisione di tipo tecnico, né un pretesto per un prematuro avviamento alle discipline sportive;

4 . f o r mu la re i l pr o g r a mm a ed o r ga n i z za r e l e g a r e a s s i c u ra n do l'allestimento dei campi di gara, l'assistenza sanitaria e quanto altro possa concorrere alla buona riuscita delle manifestazioni;

Sicuramente le attività in sé hanno un valore di promozione e di sviluppo dell'offerta formativa della scuola, ma non si chiudono nei limiti della attività tecnicamente comprese nei Giochi, spesso non realizzabili per mancanza di mezzi e risorse ( palestre, attrezzature, consulenze professionali, ecc...), esse devono configurarsi come specifico intervento educativo per cogliere i veri significati sociali e culturali dello sport.Pertanto la partecipazione va posta nel quadro più ampio della Formazione, facendo riferimento soprattutto al campo dell'Educazione alla Salute che è orientata verso il grande obiettivo del benessere globale dell'alunno nella dimensione di vita personale e di rapporto con gli altri.

VERIFICA / VALUTAZIONE -

Si attua come da ordinario cammino. azione di programmazione sui tempi /lunghi/ medi / brevi regolazione di percorso rilevazione di esiti a breve / medio / lungo termine registrazione dati monitoraggio documentazione.

REALIZZAZIONE

Si strutturano in modo vario

ordinaria attività entro i piani curricolari percorsi calibrati per l'integrazione • percorsi entro i progetti di ampliamento offerta formativa attività di collaborazione scuola dell'infanzia / primaria iniziative di rapporto con scuole / circoli del territorio saggi/feste di corso/fine anno .

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LABORATORIO“EDUCAZIONE ALL’ARTE ED

IMMAGINE”

“CAVALCANDO L’ARCOBALENO”

SCUOLA INFANZIA / PRIMARIA

Il compito della SCUOLA ,oggi, si carica sempre più di nuovi impegni, nuove responsabilità. L'azione che in essa si svolge va ben oltre l'informazione,l a tra-smissione della conoscenza : è opera progettata, costruita , gestita per realizzare l'AMBIENTE EDUCATIVO di apprendimento, di vita , di relazione.Il percorso storico compiuto, supportato dalle scienze pedagogiche, ha disegnato un nuovo modo di , “fare scuola”, uno spazio di diversa operatività, dove ogni alunno si colloca come protagonista, attore, costruttore della propria formazione, non più soggetto passivo, semplice consumatore di cultura.Per poter realizzare questo compito certamente vasto ed impegnativo, la SCUOLA deve muoversi secondo le proposte forti dell'autonomia, valorizzando la progettualità e l'organizzazione non solo, ma anche trasformando, potenziando e `arricchendo le strutture, le risorse, le dotazioni.Tutto il discorso educativo deve snodarsi attraverso processi di ricerca, di sperimentazione, di creatività, atti a stimolare gli alunni a fare, esprimersi, comunicare….Le discipline non si propongono, in tale ottica, come contenitori di dati, informazioni, nozioni, bensì come ambiti di esperienza , conoscenza, ricerca, spazi del crescere, progredire, imparare …. Ciò significa che vanno attuate nuove strategie d'insegnamento, da impostare sul piano creativo e di scoperta, aderente e adeguato al livello intellettivo, alla maturazione ad apprendere, alla motivazione dell'alunno. Significa soprattutto potenziare l'utilizzo di sussidi didattici innovativi che possano veicolare "saperi forti", nuovi stimoli , nuove opportunità educative, supportare e ampliare l’offerta formativa.Il campo d'interesse è l'educazione all’ immagine, fortemente necessaria nella società d'oggi, caratterizzata dalla presenza e incidenza dei mezzi di comunicazione di massa o mass media.La SCUOLA "LABORATORIO" è la proposta forte da sviluppar e, ponendo in uso nuove attrezzature, capaci di veicolare linguaggi e saperi allargati, sfruttando la moderna tecnologia da acquisire, padroneggiare, inserire nel processo educativo.L’ “immagine” è parola chiave nella cultura attuale, potente, rapido, efficace strumento di conoscenza e comunicazione.

La SCUOLA opera su area molto ampia l’immagine è il modo più diffuso ed efficace di esprimere idee, sentimenti,

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emozioni, per comunicare e rendere efficaci e rapidi i messaggi l'immagine è complesso di parole, suoni, colori, significati…... l'immagine è prodotto di varia costruzione (disegno, pittura, fotografia, film,

libro, fumetto, diapositiva..) l'immagine è frutto di tecniche e tecnologie in sistemi/ macchine di vario uso.L'assunzione della complessità del termine è fattore di forte interesse per la scuola, soprattutto per combattere la pervasività e intrusività delle "immagini" nella società odierna, esposta a condizionamenti e suggestioni continui e pressanti, nel rischio di fruizione acritica , di appiattimenti e stereotipie. L'informazione veicolata dall'universo "immagini" deve essere letta e padroneggiata, capita e inserita in processi di valore cognitivo impostati su acquisizione critica per la costruzione dell'autonomia di pensiero e autenticità dell'espressione.La nostra epoca , definita a ragione "epoca dell'immagine", viaggia già da tempo verso la "cultura globale", derivante dalla larghissima distribuzione e assimilazione di messaggi ,visivi e audiovisi soprattutto, diffusi su tutto il pianeta.L'informazione rapida e indifferenziata , mentre allarga gli orizzonti della conoscenza, può generare, non inserita in processi d'interazione e assimilazione, riduzione della libertà, livellamento delle facoltà critiche e creative di ognuno.Pensiamo all'uso invasivo del mezzo televisivo, compagno per ore di bambini e ragazzi, fruitori di immagini, programmi, messaggi non selezionati, spesso non educativi, comunque preclusivi di altri spazi e momenti di creatività e di espressione.C’è, oggi, la tensione di valorizzare l’educazione all’immagine e il settore dell’ARTE, in tutte le sue espressioni, come ambito della creatività dell’uomo, diventa patrimonio di tutti nelle molteplici forme di produzione (pittura, scultura….).La SCUOLA si assume, così, il compito di utilizzare gli strumenti di moderna diffusione di immagini e li inserisce in un discorso di formazione e crescita degli alunni, rendendoli capaci di lettura e comprensione, di uso e produzione.L'alunno , in definitiva, si pone come

FRUITORE per decodificare, capire, selezionare, criticare.. PRODUTTORE per costruire, utilizzare, gestire, progettare..

Il LABORATORIO è luogo fisico dove trovano collocazione strumenti e materiali; altresì, processo metodologico per esercitare ricercare, scoperta, creatività. È ancora, territorio di esperienza ad ampia definizione, dove si può effettuare conquista sia sul piano disciplinare , per l'acquisizione di apprendimenti mirati, specializzati, sia. sul piano interdisciplinare, per l'esercizio dei poteri critici e di ricerca in senso largo. È, infine, opportunità di operare in gruppo, con gli altri, non in solitudine, per maturare esperienze di scambio e confronto, occasioni di socializzazione e cooperazione.La SCUOLA da tempo ha attivato la specificità dell'insegnamento, in quadri di unitarietà e interdisciplinarietà. Oggi, nel disegno dell'autonomia, il percorso verso la qualità e l'ampliamento dell'offerta formativa, in sistemi di progettazione, verifica e valutazione più aperti ed efficaci.Così la costruzione del PROGETTO "LABORATORIO ARTE - IMMAGINE" è nuovo impegno, nuova ricerca:

è costruzione di un impianto operativo di portata generale per sostenere ordinariamente l'azione didattica;

è costruzione di momenti specifici di operatività , collegati ad insegnamenti più articolati e stimolanti.

"L'OCCHIO .. OLTRE" è titolo efficace per significare l'impegno della MENTE, l'impiego

delle "INTELLIGENZE" multiple e lo sviluppo delle stesse.

ANALISI SITUAZIONI DI PARTENZADirezione Didattica Statale – VI Circolo di Avellino – Dossier Progetti POF a sviluppo permanente

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- STRUTTURA DEL CIRCOLO

- Scuola Infanzia

n. 2 sedi Perna - 9 sezioni

Moreli e Silvati – 5 sezioni

- Scuola Primaria

Perna – 21 classi

Tutte le sedi dispongono di spazi vari strutturati/da strutturare come SALA ATELIER, per supportare l’attività degli alunni di pittura, modellaggio,

disegno, attrezzata con materiali plurimi d’uso comune SALA IMMAGINE, per l’educazione a largo raggio nel settore, fornita di

televisore, videoregistratore, radioregistratore, macchine fotografiche, proiettore…..

SALA COMPUTER, per veicolare abilità ed apprendimenti secondo le opportunità offerte dalle nuove tecnologie, fornita di postazioni complete e dotazioni ampliative.

L'attrezzatura di base è disponibile. Occorre fare incremento con azioni progressive, anche in raccordo con gli sviluppi dei percorsi operativi. Tutte le sedi dispongono, altresì, di materiali ad uso collettivo per le attività grafico- plastico- pittoriche in forniture di base (colori, carta vario tipo , pennelli, tele, tavolette...); oltre che materiale ad uso specifico ( videocassette, software, cavalletti, cassette vergini…) : la prospettiva e di potenziamento per un'operatività più estesa e ricca di stimoli

RIFERIMENTI NORMATIVI

Le piste aperte dai documenti programmatici - PROGRAMMI SCUOLA ELEMENTARE '85 / ORIENTAMENTI SCUOLA MATERNA '91 - sono state di stimolo ad una progettazione ampia e promozionale per gli alunni negli anni decorsi.La normativa d'impianto e sviluppo dell'AUTONOMIA ha offerto alle scuole, attraverso la progettualità di ampliamento dell'offerta formativa, un ambito digrande creatività per allargare le opportunità di crescita e operatività degli alunni.Un riferimento di "qualità" oggi si va a trovare, nelle INDICAZIONI NAZIONALI per i PIANI PERSONALIZZATI, dove emerge l’incisività di un insegnamento che mira a potenziare tutti i linguaggi, ai settori

FRUIZIONE E PRODUZIONE MESSAGGI – SCUOLA INFANZIA ARTE E IMMAGINI – SCUOLA PROMARIA

Tutto è posto in grande rilievo in una visione ad ampia portata, poiché non si tratta d’insegnamenti specialistici, ma d'innovazione didattica giocata su

Collegamento a tutti gli ambiti disciplinari in modo pervasivo e trasversale collegamento al territorio, in piena valorizzazione del patrimonio dei " beni

culturali che esso raccoglie, offre, tutela.

SCUOLA / ATELIER

È lo spazio della creatività, reso aperto a tutti gli alunni per renderli attivi e capaci di esprimersi, comunicare, fare e produrre. Normalmente è attività d’aula , poiché le tecniche espressive,sono veicoli per tutti gli apprendimenti, rappresentano le forme più immediate e significative per guidare gli alunni al possesso di linguaggi e saperi. L’ATELER è valorizzazione delle attività plastico – grafico – pittoriche, dove la produzione degli alunni si fa “arte” e "cultura", attraverso l’impegno e la

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gratificazione, che sono supporti e canali di formazione.Questi i grandi ambiti

Manipolare, impastare, modellare sabbia, creta, cere e paste di vario tipo per favorire la percezione tridimensionale, il contatto diretto con la materia, la coordinazione delle braccia, delle mani, delle dita.

Disegnare e dipingere per favorire il riconoscimento e la riproduzione delle forme e dei colori, la coordinazione occhio-mano, lo sviluppo del senso estetico.

Utilizzare materiali di varia provenienza ( ciottoli, conchiglie, foglie, tappi, ritagli di illustrazioni, cartoni, lamierini, fogli' di plastica e polistirolo….) per realizzare collage, stampe, composizioni, mosaici….

Rigare, scavare,incidere materie diverse (es. linoleum, vegetali….) e rilevare impronte da varie superfici (frottage), per acquisire il senso dei vuoti e dei pieni, per decorare carte e tessuti, riscoprendo tecniche antiche e nuove.

Queste le piste di stimolo alla creatività - il racconto attraverso il disegno- la lettura dell'immagine d'arte- la tecnica integrata parola /immagine/musica.Realzzazioni- raccolta produzioni singole in progressione- composizione / assemblaggi in lavoro di gruppo- mostra didattica,quadri, cartelloni/album/strisce- decorazione / abbellimento aule, locali ad uso comune- creazione biglietti augurali / locandine pubblicitarie/ libri/fumetti...

LA FOTOGRAFIA

È un ambito di forti opportunità : l'immagine si fa idea, progetto, entro il circuito dell’ espressione, della creatività e della comunicazione.Le piste essenziali sono

analizzare le immagini fotografiche collegate a vissuti, storie, ambienti...

fotografare oggetti e situazioni entro una traccia di lavoro collegata ai contenuti di apprendimento.

IL MEZZO TECNICO la macchina fotografica, la luce, il diaframma,

l'otturatore lo sviluppo e stampa

OPERATIVITÁ

Analizzare le immagini fotografiche per avviare al riconoscimento dei campi, dei piani, delle diverse angolazioni e di altri elementi compositivi quali il bianco e il nero, il colore, la luce…..

Fotografare oggetti e situazioni da diverse angolazioni, in bianco e nere e a colori, in posa e in istantanea, per confrontare diversi modi di vedere la realtà

Sperimentare tecniche diverse di ripresa fotografica, di produzione fotografie, diapositive, di utilizzazione computer/scanner

Leggere le vecchie fotografie, cogliendo caratteristiche di ambienti, personaggi, fatti Raccogliere vecchie e nuove cartoline / immagini / riproduzioni artistiche dei propri

ambienti di vita

REALIZZAZIONI Mostra fotografica in sede ed itinerante Produrre immagini del paese per eventuale cartolina ALBUM documentazione percorsi educativi, attività scolastiche,esperienze,.COLLABORAZIONI

Genitori, esperti, associazioni culturali….Direzione Didattica Statale – VI Circolo di Avellino – Dossier Progetti POF a sviluppo permanente

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CIMEMAL'avvicinamento al cinema è percorso di grande coinvolgimento ed emozioni.Il CIMEMA è : immergersi nelle storie, conoscere fatti , luoghi, eventi, spaziare in altre realtà. È immaginare, sognare, apprendere, confrontare….

Il tipo di avvicinamento deve essere improntato a comprendere partecipare produrre.

Il percorso è- Analizzare il mezzo cinematografico attraverso la visione del film per acquisire la capacità di

leggere inquadrature e sequenze, per conoscere il significato delle varie fasi di lavorazione (dal soggetto alla sceneggiatura, dalla ripresa al montaggio), per comprendere il ruolo della colonna sonora e della recitazione

- Entrare nella costruzione di tecniche particolari (cartoni animati, film d'azione fantascienza, documentari..)

- Produrre film a passo ridotto collegati alla ricerca d'ambiente, alla costruzione di storie, racconti..

OPERATIVITÁ

- Visione films su letteratura dell'infanzia / tematiche di attualità - Confronto su cinema tradizionale e moderno

OBIETTIVI GENERALI

Si fa definizione degli obiettivi generali, nella considerazione della portata degli stessi, ben oltre l'anno scolastico, nell'intento di avviare e potenziare un processo formativo proiettato su tempi lunghi. Educare alla creatività perchè la capacità si sviluppi in tutto il cammino di crescita

dell'alunno Costruire la capacità d'iniziativa per imparare a progettare e produrre Sviluppare la capacità decisionale affinchè ognuno sappia orientarsi, scegliere Sviluppare un'intelligenza flessibile per sapersi adattare rapidamente a nuove

situazioni Sviluppare una capacità sciolta di analisi e ricerca per meglio leggere le situazioni Affinare la sensibilità verso le persone e i loro problemi, verso la natura e la sua

conservazione per sostenere con il sapere, l'impegno culturale e sociale.OBIETTIVI SPECIFICI

Capire, sperimentando, i1 processo di costruzione dei mass media e individuarne un uso formativo

Fabbricare immagini e dare storia alle stesse Utilizzare il mezzo tecnico e comprenderne i meccanismi Conoscere i mass media come mezzi di diffusione di cultura Comprendere il linguaggio televisivo, filmico, virtuale…… Leggere immagini di vario tipo (fotografia, diapositiva, opera d'arte, fumetto..) – Produrre immagini /rappresentazioni /documenti (visivi, sonori, artistici, plastici…)

PERCORSO di sviluppo:I LIVELLO

o inventare una storia , porla in sequenzeo costruire l'ambiente della rappresentazione I scenografieo elaborare i .dialoghi, scegliere luci, musiche...o riprendere la rappresentazione e analizzarla, svilupparla in nuove idee

II LIVELLO

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o Attività di CINEFORUM come opportunità di lavorare su piste costruite per educare a fruire e produrre, in approccio alla grande arte e in visione di avvio all'uso del linguaggio cinematografico, potente mezzo di espressione, creatività, produzione.

LA TELEVISIONE

È il mezzo di quotidiano uso, di comune diffusione.A scuola diventa sussidio di base per sostegno all'insegnamento nelle ampie articolazioni rendendolo da "elettrodomestico", indifferentemente posto a portata di mano di fruitori passivi e impreparati, a "sussidio didattico" di grande potenzialità per la formazione.La TV diventa , inserita in un percorso pensato e dosato per l’apprendimento, uno spazio e un tempo per ascoltare, parlare, capire.OBIETTIVI

• • .

o far emergere í1 vissuto televisivo dei bambinio abituare e guidare i bambini all’ascoltoo guidare i bambini alla riflessione e al confronto di opinioni

Il percorso èI LIVELLO

- conversazioni con i bambini sui programmi e sui personaggi preferiti- visione di proposte dosate (cartoni animati, fiabe, racconti…)- descrizione ed elaborazione grafica di personaggi/ambienti/eventi- confronto tra interpretazioni diverse/idee- invenzione di racconti, storie, drammatizzazione- produzione di video/gioco della pubblicità

II LIVELLO- Analisi di produzione televisiva per avviare a una lettura selettiva dei

programmi e alla conoscenza delle peculiarità tecniche e comunicative- Avvicinamento e studio dei vari tipi di linguaggio (informazione, pubblicità..)- Conoscenza e uso dei mezzi - telecamera, videoregistratore - videocassetta- Inserimento del mezzo televisivo nella normale didattica di supporto , fonte,

formazione attraverso la scelta di programmi, documentari..- Utilizzo visione di gruppo, la discussione, dibattito..- Costruzione di un lavoro significativo collegato ai temi di studio

( documentazione esperimenti, telegiornale, rappresentazione racconto…..)

IL FUMETTO

Inventare fumetti è gioco divertente per i bambini, cosi come leggerli.Il fumetto ha il fascino delle immagini collegate alle parole, mentre rappresenta una storia,un racconto, un fatto....È di per sè un sistema combinato d'espressione e comunicazione (disegno , scrittura, dialogo). È facile per i bambini la fruizione , legata alla grande produzione editoriale sia di tipo tradizionale che moderna. Più difficile per il bambino è scegliere e produrre senza un recupero a livello didattico della tecnica / composizione.Costruire un fumento da gioco può diventare lavoro, progetto , impegno, orientando tutto verso finalità educative.Pensiamo alla grande produzione oggi a fumetto di grandi opere, testi , romanzi, mirata a far conoscere in modo semplice le testimonianze della cultura a platee sempre più larghe. Ecco come il sapere può trovare forme , linguaggi di facile approc-cio e coinvolgimento.

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ITINERARIO

Il lavoro deve fondarsi su essenziali linee - inventare una storia- costruire un messaggio pubblicitari- rappresentare, un racconto, una poesia un testo..

Vari sono gli snodi

1) Scegliere un personaggio o i personaggi- noti (televisione, cinema , libri..)- inventati (persone, animali..)

2) Realizzare l'ambientazione (spazio aperto/ chiuso, mare, casa..)2) Decidere costumi , movenze..3) Costruire dialoghi, espressioni..4) Organizzare le azioni in vignette3) Mettere le vignette in sequenze5) Procedere al disegno singolarmente/in gruppo , suddividendo i compiti (personaggi,

ambiente, parole, colori..)6) Stampare la produzione per farla conoscere, leggere, utilizzando ciclostile, fotocopiatrice,

realizzando strisce, opuscoli, giornalini…..

TECNICONOLOGIE EDUCATIVE

Si opera su IMMAGINE + PAROLA + SUONI

IMMAGINE FISSA ( fotografia , quadro, disegno, cartolina...)- Muta (diapositiva)- Sonora (audiovisive)- Bianco/nero/colore

IMMAGINE IN MOVIMENTO (cineina, televisione, CD ...)- Mute/musica / parole- Bianco/nero / colore

STRUMENTI DI BASEo Per produrre immagini

- Episcopio, lavagna luminosa, proiettore….o Per produrre immagini - macchina fotografica, cinepresa, telecamera,

videocassette, sistemi miniaturizzati….. o Per produrre suoni - radio, registratore, televisore, giradischi.o Per produrre suoni - strumenti musicali di .ordinario uso

- strumenti musicali costruiti con mezzi / materiali poveri

o Per riprodurre/produrre

immagini e suoni proiettori sonori, nastri magnetici...

STRUMENTI AVANZATIIl LABORATORIO INFORMATICO viene. a dare supporto a tutto il lavoro di fruizione / produzione, consentendo, nel coinvolgimento attivo dei soggetti, l'impegno individuale e di gruppo.

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QUADRO RAPPRESENTAZIONELINGUAGGI E TECNICHE

I LIVELLO

LOGICA DELLO SVILUPPO Coordinazione oculo - manuale

Intenzionalità del segno Utilizzo di simboli rappresentativi

DISEGNO E MODELLAGGIO Utilizzo delle figure arcaiche

Manipolazione materiale plastico Conseguimento del concetto di forme ( semplici,

composte, preordinate)USO DEL COLORE Uso dei colore per linee e superfici

Coloritura corretta degli spazi ( zona interna, zona esterna)

IMMAGINI E MASS MEDIA La comunicazione per mezzo del disegno Lettura globale delle immagini La successione ordinata di sequenze

VERIFICA Livello delle abilità percettive Leggibilità del disegno Abiliti di manipolazione

II LIVELLO

LOGICA DELLO SVILUPPO Moltiplicazione degli schemi rappresentativi Il profilo delle figure Il concetto di orizzonte. Rappresentazione realistica di esperienze, figure,

situazioni Specularità e simmetrie

DISEGNO E MODELLAGGIO Organizzazione dello spazio Mpdellamento di forme e figure Rappresentazione spaziali e temporali Rappresentazione di sequenze ordinate Modellamento/proporzione forme. Precisione nei particolari Uso di elementi decorativi Tridimensionalità

USO DEL COLORE Uso pertinente del colore nel disegno, nella pittura

Decorazione di oggetti Uso del calore su vari materiali ( vetro,

stoffe, legno....) Uso del colore adeguato alla forma,

all’argomento, alla situazione Uso del colore differenziato nelle

varie attivitàIMMAGINI E MASS MEDIA Comunicazione — disegno e parola scritta

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Il fumetto – attività di analisi e produzione La fotografia come documento Cartelloni pubblicitari - immagini;, storie,,

sequenze La sequenza filmica — personaggi, vicenda,

ambientazione Comunicazione formale e messaggio

occultoVERIFICA Originalità delle attività

Ricchezza di elementi nella rappresentazione della figura umana.

Collegamento tra attività figurative e linguistiche

Uso disinvolto di varie attività grafiche, pittoriche e plastiche

Analisi di illustrazioni e di documenti fotografici

Uso creativo di materiale e di documenti fotografici

Uso creativo del materiale e degli strumenti delle attività grafico/plastiche/pittoriche

Uso creativo dei mass media

PATRIMONIO NATURALE ARTISTICO E CULTURALE

C'è, oggi, grande consapevolezza sulla necessità che la SCUOLA si faccia carico di un discorso educativo inteso a promuovere una didattica ai beni culturali, da sviluppare Progressivamente negli anni. II discorso appare urgente nell'epoca moderna, caratterizzata da intense trasformazioni, da massificazione e consumismo, viti . perdita. di beni / valori appartenenti all'umanità, spesso dimenticati, non fruiti, impoveriti.C'è necessità di SAPERE in tale settore, perché la conoscenza costruisce cultura, ma non di un sapere freddo, vuoto corredo della mente : il SAPERE, in questo campo, ha un'aspirazione ermeneutica e un'aspirazione assiologica.La conoscenza consente di avvicinare il "bene" , ma non basta : occorre capirlo, apprezzarlo, averne il gusto, e, quindi, valorizzarlo, tutelarlo.Da ciò nasce qualcosa di più e di diverso. L'educazione ai "beni culturali' significa non solo scoprire quanto l'uomo ha prodotto nella sua vicenda storica, ma trarre stimoli per crearne altri, maturando anche senso / orientamento per la propria vita spirituale e per la propria azione morale e comunitaria.Ecco, allora, l'impegno della SCUOLA, per costruire cultura, ponendo a frutto .

quanto già evidenziato dai PROGRAMMI '85 per la SCUOLA ELEMENTARE e dagli ORIENTAMENTI '91 per SCUOLA DELL’ INFANZIA, e volgendo, peraltro, a quanto viene posto in rilievo dalle INDICAZIONI NAZIONALI per i PIANI PERSONALIZZATI oggi all'attenzione.II lavoro che si va ad evidenziare ha una grande potenzialità: coinvolge per i soggetti in formazione, sia a livello di scuola dell’infanzia che primaria, tutto il campo del sapere, perchè bene avvicina campi di esperienza/ambiti disciplinari, aprendo ad opportunità estese di crescita nell'ambito dell’educazione alla convivenza civile.Diventa, peraltro, EDUCAZIONE ALL’AMBIENTE, non formale, di maniera, ma profonda, Direzione Didattica Statale – VI Circolo di Avellino – Dossier Progetti POF a sviluppo permanente

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poiché sposa ECOLOGIA e ARTE, riunendo in un tutto i beni del territorio, che non sono solo creazioni dell'uomo, ma della natura intorno.

AMBITI DI ATTENZIONE

II nostro territorio offre una vasta opportunità di studio, a chi voglia aprirsi e andare oltre l'apprendimento racchiuso nei libri/ testi/immagini. Il contesto di vita presenta una ricchezza enorme di cultura, fruibile a tutti i livelli:

- LA NATURA - IL PAESAGGIO - LA STORIA - L'ARTE

- I CENTRI STORICI - LA TOPONOMASTICA - LE CHIESE - I MONUMENTI - I SITI ARCHEOLOGICI - I MUSEI ……………………………………….

C'è oggi un'attenzione nuova per il patrimonio culturale, diffuso in varie forme nel territorio o anche racchiuso in spazi e ambienti specializzati, dove tutto il cammino dell'uomo viene rappresentato nelle. varie forme di .espressione e documentazione e offerto ad uno studio non freddo, ma intessuto di vita, sentimento, emozioni."Leggere la realtà significa trovare più luoghi e spazi per conoscere e indagare, significa anche esplorare altre epoche e altre esperienze-di vita nelle raccolte, collezioni, documentazioni ..offerte alla memoria e all'intelligenza dell’uomo.Oggi ciò è possibile valorizzando le tante forme di rappresentazione della "CULTURA' esistenti sul territorio, resa viva e conoscibile attraverso le opere, gli oggetti, i materiali, i documenti .... custoditi nel tempo e in qualche modo appartenenti a tutti.

.È possibile tracciare degli itinerari strettamente rapportati ai temi di studio, facendo riferimento alle opportunità offerte dal territorio, non solo rappresentate dai musei propriamente detti, ma anche dalle raccolte e organizzazioni a cura di privati, enti, scuole.Si considerano, in tale visione, tutte le forme di rappresentazione della CULTÚRÀ , fin vario modo censibili in mappe di esplorazione/visite/conoscenza.

o i musei/ le mostre d'arte / oggetti del passatoo i siti archeologici e i reperti di zone particolari del territorioo le sezioni di attrezzi e utensili dl arti e:mestiierío le sezioni di tipo naturalistico (flora /fauna)o Le chiese /le biblioteche/gli archivi Raccolte – collezioni varie ( fotografie, manufatti…) mostre ed esposizioni a temi …………

Si considera, in modo ampio, il grande patrimonio naturale delle nostre zone , cheoffrono, oltre ad immagini di intensa suggestione nei paesaggi, la varietà di ambienti, scenari, siti, tutti da indagare e scoprire in percorsi di stadio e ricerca. Si evidenziano in generale gli ambiti della ricerca

o patrimonio faunistico /patrimonio vegetale o aree protette (riserve naturali, parchi, oasi)o i corsi d'acqua/le zone turistiche o le aziende di agriturismoo ………………..

Sono tante le opportunità per leggere l'ambiente, imparare ad amarlo, ma anche per riflettere sui problemi della nostra epoca che preoccupano e richiedono consapevolezza e intervento: l’inquinamento, l’abusivismo edilizio, gli incendi, il depauperamento e lo sfruttamento selvaggio del territorio….Così sono aperte anche possibilità di osservare e capire l'impatto dell'intervento umano sull'ambiente per l'uso e l'adattamento e degli insediamenti produttivi : le centrali idroelettriche, le centrali eoliche, le aree industriali.Anche poche, semplici esperienze sono proponibili ai bambini di scuola elementare,

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facendo passi progressivi di anno in anno. L'obiettivo è anche sensibilizzare attraverso gli alunni le famiglie, perché imparino ad amare l’ambiente di vita, a conservare ricordi e memorie, a comprendere e valorizzare il grande patrimonio artistico e culturale esistente intorno a noi. Si apre, in tal senso, la proposta anche alle famiglie perché sappiano disegnarsi, nei vari -percorsi di vita, un tempo da dedicare allo studio e alla scoperta del territorio insieme “genitori e figli”. Visitare musei e mostre serve anche a scoprire i piccoli paesi della provincia, spesso situati in luoghi storicamente e. artisticamente affascinanti, a conoscere realtà e cose. nuove, paesaggi diversi, a vivere le emozioni di una tradizione che non muore, ma anima e dà senso. al presente.

LA SCUOLA AL MUSEO

II MUSEO oggi non va inteso come luogo per esperti, addetti ai lavori : è da intendere come "aula decentrata" , dove "tutti" trovano nutrimento per la mente e il cuore. Non c’è più la concezione di "spazi da vivere a cultura consolidata : l'approccio in tenera età é via per consolidare atteggiamenti positivi' verso il territorio e metodi dell’ apprendere attivi e creativi.

L'educazione cavalca l'interesse e la motivazione : il MUSEO è luogo organizzato, dove vivono passato e presente, dove le conoscenze vengono dall'osservare ed esplorare.Il ragazzo incontra, così, l’arte, la storia, i segni del tempo e della creavità dell’uomo, che sono consegnati alla cultura nei libri e nella rappresentazione in luoghi di memoria, testimonianza, documentazione.Tra l'altro, avvicinarsi al "MUSEO” è esercizio per la conquista di uno stile di apprendimento, che non si consuma nella singola esperienza, ma diventa “abito” per cogliere, nel lungo arco della vita, tutte le occasioni che portano a visitare luoghi e paesi del mondo, aperti alla conoscenza e alla cultura.Di qualunque tipologia sia il MUSEO (archeologico, d'arte, di storia naturale, scientifico, etnografico), all’alunno si offre l’opportunità di osservare e analizzare, di scoprire e riscoprire oggetti, forme, materiali, di sviluppare strutture di pensiero (estetico, storico, visivo).Ciò che offre il MUSEO è sempre prodotto delle attività umane : significa, per chi ad esso si accosta, assimilare ed elaborare processi storici, religiosi, economici, sociali, culturali e costruire, in una parola, "SAPERE".

OBIETTIVI- Rapportare l'offerta formative alle risorse offerte dal territorio- Rafforzare il senso di appartenenza e cittadinanza- Sviluppo di sensibilità e conoscenze condivise con soggetti esterni sul

patrimonio storico- artistico- Acquisire .comportamenti compatibili con il rispetto e la conservazione

dell’ambienteCONTINUITÀ/ATTIVITÀ

- Ricognizione dei più significativi beni artistici del territorio- Ricostruzione delle caratteristiche dell’ organizzazione economica e

culturale delle civiltà che si sono succedute nell’area

- Progettazione di itinerari di visite / escursioni- Costruzione. di mappe. territoriali- Analisi di normative e direttive

METODOLOGIA- Ricerca- azione - approccio all'ascolto - gruppi lavoro - esercitazioni di laboratorio- rilevazioni sul campo - visite guidate – viaggi d’istruzione

PRODOTTIDirezione Didattica Statale – VI Circolo di Avellino – Dossier Progetti POF a sviluppo permanente

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- un itinerario cartaceo o multimediale per la riscoperta dei beni individuati- una mostra fotografica/grafico - plastico- pittorica.- mappe tematiche del territorio - guide / opuscoli di visite guidate/escursioni - sezione naturalistica

COLLABORAZIONI COMUNITÁ MONTANA ENTI LOCALI AGENZIA CULTURALE ENTE TURISMO

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PROGETTO LINGUA INGLESE

“IL MONDO ……UNA GRANDE

CASA”

PROMOZIONE DIFFUSA LINGUA - SCUOLA PRIMARIA

AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA – SCUOLA INFANZIA

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"PROGETTO LINGUA INGLESE"

SCUOLA DELL ' INFANZIAPREMESSA

IL MONDO ... UNA GRANDE CASA

L'insegnamento di lingua straniera si è posto come innovazione diffusa con i PROGRAMWE '85 e la legge di riforma degli ordinamenti n. 148/90.La SCUOLA ha ampliato, su tali quadri, il piano dell'offerta formativa, operando, secondo le espresse disposizioni, sul II CICLO e, via via, entro la possibilità di usare risorse professionali, in estensione sulle classi del I CICLO.Le iniziative collegate di ulteriore impegno nel settore attivate dall'AUTONOMIA e dal PROGETTO LINGUE 2000 hanno posto in essere forme di arricchimento / allargamento dell'offerta formativa , raggiungendo un sempre più alto numero di alunni, fin dalla SCUOLA dell'INFANZIA.L'innovazione si è posta come risposta ad esigenza sociale diffusa e pressante, in rapporto all'evoluzione dei tempi, al fenomeno dell'avvicinamento I scambio tra paesi e popolazioni, allo sviluppo delle tecnologie, all'allargamento delle comunicazioni e del mercato del lavoro. Oggi l'insegnamento diventa veicolo di opportunità formative di qualità nella valorizzazione recata dalla normativa di RIFORMA, che fissa l'estensione di fatto sulle classi 1^ 2^ della scuola primaria , e nella prospettiva di revisione degli ordinamenti.

RAGIONI DELL'INSEGNAMENTO

Nel cosiddetto "VILLAGGIO GLOBALE" , dove convivono persone di diverse etnie , si allarga e si dilata la rete delle comunicazioni : il mondo acquista dimensioni aperte, oltre ogni frontiera, abbracciando popoli, razze, paesi lontani e, nel contempo, vicini.Diventa necessario usare codici comunicativi più ricchi per l'incontro e lo scambio tra varie culture, nella costruzione di un'umanità unica, associata da valori comuni , diritti e vincoli, nell'obiettivo di una convivenza di accoglienza, interazione, cooperazione. La lingua, in questa prospettiva, è il canale più diretto di incontro e dialogo, in un universo di contatti, scambi, relazioni.Nel discorso generale si pone, naturalmente, la priorità delle LINGUE COMUNITARIE, come risposta alla nuova configurazione di avvicinamento politico / culturale dei paesi della grande AUROPA.L'INGLESE, in questo momento storico, è mezzo veicolare privilegiato, poiché consente il raggiungimento di vie molteplici d'incontro nel sistema mondiale. C'è , comunque, apertura a tutte le lingue e culture : il fenomeno dei nostri tempi di movimento ed incontro tra popoli diversi apre attenzione a tutte le forme di nuova alfabetizzazione linguistica, perché si riesca a vivere in accettazione e armonia, come rispetto di base di ogni soggetto e comunicazione d'intesa / aiuto / scambio.L'obiettivo della SCUOLA è dare agli alunni possibilità di apprendimento potenziate, attraverso una lingua veicolare, aprendo, via via , ad opportunità di stadio / conoscenza delle lingue straniere come mezzi di formazione / socializzazione / immissione nel mondo delle relazioni e del lavoro.L'azione oggi s'imposta su esigenze

di tipo culturale per favorire la conoscenza di altri paesi e culture, di usi e costami

diversiNon è facile entrare nel mondo dei piccoli e immaginare cosa potrebbe motivarli ad Direzione Didattica Statale – VI Circolo di Avellino – Dossier Progetti POF a sviluppo permanente

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apprendere una lingua che non è la loro e che non è a loro richiesta nella comunicazione quotidiana. Tutto va visto come terreno di sfida , ampio e stimolante, disegnato dalla nuova normativa sull'AUTONOMIA, che pone l'attività didattica come campo di studio e ricerca per promuovere e sostenere l'offerta formativa.

In realtà si opera a favore dei bambini, soggetti a cui può arrivare una proposta formativa di qualità, calibrata sulle specifiche capacità di apprendimento.L'insegnamento precoce della lingua straniera si collega, infatti, alle scoperte sul piano neurofisiologico, psicologico, educativo e culturale.

Il bambino, fin da tenera età, può facilmente apprendere un codice linguistico diverso da quello nazionale, in quanto presenta caratteristiche intellettuali e motivazioni tipiche di questa fase evolutiva, quali la necessità di esprimere verbalmente le esperienze vissute, le curiosità verso tutto ciò che è nuovo, diverso ed insolito e la facilità di memorizzare. L' avvicinamento alla lingua straniera , offrendo un modello diverso di organizzazione delle conoscenze, amplia Ie strutture concettuali dell'alunno, rafforza la sua plasticità intellettiva, contribuisce alla costruzione della sua personalità.

Avvicinare il bambino ad un'altra lingua significa anche inserirlo in un mondo diverso, allargare la sfera degli interessi e conoscenze, l'ambito della comunicazione e comprensione. Significa aprire allo sviluppo di un atteggiamento di apertura e accettazione dell'ALTRO, delle diversità linguistiche e culturali, e ad un percorso di progressiva interiorizzazione dei valori della socializzazione e convivenza democratica.

Il PROGETTO parte dalla SCUOLA MATERNA, ma non rimane settoriale. Si collega alla SCUOLA ELEMENTARE, dove la RIFORMA ha portato a regime l'insegnamento su tutte le classi, si da creare effettivi raccordi e collegamenti di CONTINUITÁ.

Si struttura, così, un percorso di aggancio tra i due sistemi per garantire un avvio precoce alla scuola dell'infanzia, costruendo i primi approcci, già preparatori alla futura frequenza al grado successivo della formazione di base.

Le proposte didattiche per la LINGUA INGLESE trovano, in definitiva, supporto e sostanza :

o negli obiettivi formativi delineati dagli ORIENTAMENTI '91o nei parametri internazionali sull'insegnamento specificoo nei Programmi Scuola Elementareo nei nuovi sviluppi INDICAZIONALI NAZIONALI per i PIANI PERSONALIZZATI o nella prospettiva del riforma del sistema scolastico.In tutto questo è facile trovare stimolo all'azione, che, di seguito, si costruisce nelle

linee essenziali.OBIETTIVI

Sul piano linguistico - l'insegnamento deve tendere a far conseguire le abilità di ascolto, espressione, creatività. Sul piano culturale - l'apertura ad altre culture deve portare a sviluppare

capacità più larghe di comprensione e relazionalità.

Sul piano cognitivo - l'avvio all'uso di altra lingua deve consentire di raggiungere più ampi i livelli di maturazione linguistica e concettuale , di conoscenza e competenza.

CONTENUTII contenuti sono riferiti alla programmazione generale , all'esperienza dei bambini, ai

vissuti, all'ambiente, agli ambiti di osservazione, scoperta, ricerca.Le situazioni linguistiche e le attività devono partire dall'esperienza, dal contesto di

vita, da interessi diretti e motivati all'espressività e comunicazione, con valorizzazione della

quotidianità e degli stili / esigenze dei bambini.INDICAZIONI DI METODO

Per l'apprendimento della nuova lingua saranno utilizzati metodi adeguati all'età psicosociale e cognitiva dei piccoli. Tutte le situazioni di apprendimento della lingua straniera devono porsi, oltre che in una DIMENSIONE LUDICA, anche come attività globali che s'intrecciano ai vari campi d'esperienza / ambiti disciplinari, includendo tutte le forme di attività (motorie, mimico – gestuali, sonoro – musicali..).

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L'operatività sarà curata con attenzione all'organizzazione per l'educazione, che si fa, in percorso, attenzione ai tempi, agli spazi, ai materiali e crea situazioni stimolanti, nella costruzione di un ambiente funzionale e a misura di ogni soggetto.Il LAVORO A LABORATORI sarà il metodo forte, già a livello generale promosso per l'ampliamento dell'offerta formativa.Il LABORATORIO tende a valorizzare l'interazione comunicativa con la creazione di contesti capaci di collocare culturalmente i significati veicolari degli scambi linguistici come

la sensibilizzazione alla presenza della lingua inglese in diversi ambienti la vita di sezione / classe / modulo con le sue routine il momento per l'ascolto e l'animazione di canzoni, filastrocche e semplici storie il gioco nelle varie forme.

Sarà , altresì, curato l'allestimento di un supporto valido di strumenti ( schede / carte didattiche / sussidi audiovisivo, musicassette..) , operando anche per la costruzione di cartelloni, collage, quaderni ,album ... prodotti dagli alunni.

VERIFICA / VALUTAZIONESi concretizzerà nell'aggancio continuo al progetto , per la gestione in entrata, in

itinere, in uscita.L'osservazione occasionale sistematica sarà la strategia di verifica essenziale,

accompagnata dalla metodica di registrazione e documentazione.Gli elaborati, le produzioni, le attività in genere saranno i mezzi della stessa

verifica, a comunicazione allargata anche con i genitori degli alunni.

ATTUAZIONE PERCORSIL'insegnamento s'inserisce nell'ordinario curricolo, come azione integrata ai

percorsi ordinari e come arricchimento aggiuntivo.Si coinvolge prioritariamente la fascia dei bambini dell'ultimo anno, non

escludendo interventi più larghi, in rapporto alla varia composizione delle sezioni.L'intervento sarà effettuato da esperti interni poiché nella scuola operano

docenti con competenza e forme possibili d'incremento con supporti esterni, nelle effettive disponibilità e possibilità create dai finanziamenti.

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"INSEGNAMENTO LINGUA

INGLESE"

SCUOLA PRIMARIAPREMESSA

IL MONDO ... UNA GRANDE CASA

L'insegnamento di lingua straniera si è posto come innovazione diffusa con i PROGRA1VL II '85 e la legge di riforma degli ordinamenti n. 148/90.La SCUOLA ha ampliato, su tali quadri, il piano dell'offerta formativa, operando, secondo le espresse disposizioni, sul II CICLO e, via via, entro la possibilità di usare risorse professionali, in estensione sulle classi del I CICLO.Le iniziative collegate di ulteriore impegno nel settore attivate dall'AUTONOMIA e dal PROGETTO LINGUE 2000 hanno posto in essere forme di arricchimento / allargamento dell'offerta formativa, raggiungendo un sempre più alto numero di alunni, fin dalla SCUOLA dell'INFANZIA.L'innovazione si è posta come risposta ad esigenza sociale diffusa e pressante, in rapporto all'evoluzione dei tempi, aI fenomeno dell'avvicinamento / scambio tra paesi e popolazioni, allo sviluppo delle tecnologie, all'allargamento delle comunicazioni e del mercato del Iavoro. Oggi l'insegnamento diventa veicolo di opportunità formative di qualità nella valorizzazione recata dalla normativa di RIFORMA, che fissa l'estensione di fatto sulle classi 1^ 2^ della scuola primaria , e nella prospettiva di revisione degli ordinamenti.

RAGIONI DELL'INSEGNAMENTO

Nel cosiddetto "VILLAGGIO GLOBALE" , dove convivono persone di diverse tenie , si allarga e si dilata la rete delle comunicazioni : il mondo acquista dimensioni aperte, oltre ogni frontiera, abbracciando popoli, razze, paesi lontani e, nel contempo, vicini.Diventa necessario usare codici comunicativi più ricchi per l'incontro e lo scambio tra varie culture, nella costruzione di un'umanità unica, associata da valori comuni , diritti e vincoli, nell'obiettivo di una convivenza di accoglienza, interazione, cooperazione. La lingua, in questa prospettiva, è il canale più diretto di incontro e dialogo, in un universo di contatti, scambi, relazioni.Nel discorso generale si pone, naturalmente, la priorità delle LINGUE COMUNITARIE, come risposta alla nuova configurazione di avvicinamento politico / culturale dei paesi della grande AUROPA.L'INGLESE, in questo momento storico, è mezzo veicolare privilegiato, poiché consente il raggiungimento di vie molteplici d'incontro nel sistema mondiale. C'è , comunque, apertura a tutte le lingue e culture : il fenomeno dei nostri tempi di movimento ed incontro tra popoli diversi apre attenzione

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a tutte le forme di nuova alfabetizzazione linguistica, perché si riesca a vivere in accettazione e armonia, come rispetto di base di ogni soggetto e comunicazione d'intesa / aiuto / scambio.L'obiettivo della SCUOLA è dare agli alunni possibilità di apprendimento potenziate, attraverso una lingua veicolare, aprendo, via via , ad opportunità di studio / conoscenza delle lingue straniere come mezzi di formazione / socializzazione / immissione nel mondo delle relazioni e del lavoro.L'azione oggi s'imposta su esigenze

di tipo culturale per favorire la conoscenza di altri paesi e culture, di usi e costumi diversi

di tipo strumentale per allargare il campo delle esperienze e rendere i soggetti attivi nella comunicazione di vicinanza e di prospettiva.

La SCUOLA si pone, quindi, in atteggiamento aperto e promozionale : vuole avvicinare gli alunni, futuri cittadini del mondo, a più larga umanità, dando loro l'opportunità formativa di seconda lingua ad ampissima estensione.La LINGUA, un tal senso, ha funzione oltre ogni visione ridotta e utilitaristica : è comunicazione, è interazione, è strumento di formazione integrale.

FINALITÁ GENERALI Si desumono da

- PROGRAMMI '85- Normativa di RIFORMA L. n. 53 / 2003- Indicazioni Nazionali Piani personalizzati.

Tutta la normativa, nell'evoluzione raggiunta, sancisce che l'L S. L. deve concorrere alla formazione integrale della personalità dell'alunno al pari con le altre aree formative, ponendo lo scolaro al centro del processo di apprendimento e utilizzando un approccio metodologico di tipo ludico – comunicativo, in forma interdisciplinare , secondo il principio dell'unitarietà.La C. M. n. 62 / 2003 recita:"" L'alfabetizzazione informatica costituisce un elemento indispensabile nella costruzione delle competenze di base allo scopo di far acquisire agli allievi, utilizzando il loro personale patrimonio di esperienze, quegli strumenti concettuali e operativi che permettono una prima forma di interazione con la realtà degli oggetti prodotti dall'uomo""Le finalità generali si collocano in linee ampie

conseguire apprendimenti / competenze secondo standard formativi di qualità, promozionali per tutti gli alunni

dare attenzione e sviluppo ai processi innovativi aperti in connessione alle altre discipline e alle nuove tecnologie

migliorare e allargare l'offerta formativa.

OBIETTIVI FORMATIVI

Si strutturano in rapporto ai documenti programmatici, operando in integrazione tra i documenti detti al riquadro precedente, nell'elaborazione calibrata a

- fascia d'età- esigenze di formazione specifiche degli alunni- continuità / sviluppo sui percorsi già attivati.

In tal senso, per una calibratura di maggiore attualità, si fa attingimento particolarmente alle INDICAZIONI NAZIONALI, che recano gli obiettivi specifici di apprendimento, da declinare in pianificazione calibrata a partire dalle prime due classi della scuola primaria e via via sviluppare nelle classi a seguire.

PERCORSI FORMATIVI DI QUALITÁ

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Si attivano nell’impegno della SCUOLA nell'ambito della programmazione e organizzazione dell'insegnamento.La prima necessità è agire sul processo d'INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO, facendo leva su

INTERESSE / motivazione da parte degli alunni COINVOLGIMENTO / attivazione lavoro individuale e di gruppo PRODUTTIVITÁ didattica nell'impegno di ogni soggetto sul piano

dell'espressione, della comunicazione, della ricercaIn tale ottica si evidenziano gli ambiti dell'operatività LINGUA - ascoltare e conversare, leggere e scrivere, fruire e produrre,

conoscere e ricercare.... COMUNICAZIONE - dialoghi, messaggi verbali/ non verbali, relazioni tra bambino

e adulto / tra pari, clima positivo, relazione d'aiuto... ATTIVITA' - unità di apprendimento organizzate, canzoni, giochi, role play ,

mimo, teatro, video, manipolazione.

LABORATORIO MULTIMEDIALITÁ

L’insegnamento della L. S. non si configura in schemi / prassi : è insegnamento dinamico, aperto, capace di far conseguire saperi caldi, di significato, spendibili.Tutta la ricerca nel campo ha messo a punto, nei recenti percorsi, strategie didattiche di valore, giocate soprattutto nella "multimedialità", che è area di attenzione per il conseguimento per gli alunni, a livello generale, fin dalle prime classi di abilità / competenze graduali e funzionali.Il cammino si è reso via via più spedito con l'ampliamento delle competenze nel settore informatico dei docenti sull' indirizzo riportato dalla C. M. n. 98/97:""L'uso dei mezzi multimediali neIl'insegnamento della lingua straniera viene comunemente considerata opportunità che rende l'attività scolastica più accattivante per gli alunni, permette un'offerta formativa più ricca di materiali di lavoro, asseconda l'insegnamento individualizzato, favorisce l'apprendimento sollecitato più efficacemente dalla pluralità dei media utilizzati, rende più facile coinvolgere anche gli alunni che hanno difficoltà a seguire l'attività didattica abituale""II potenziamento apportato dalla LEGGE di RIFORMA – n. 53 / 2003 – è supportato, oggi, da più possibilità

formazione dei docenti sulle tecnologie multimediali operatività attraverso programmi / progetti prodotti in convezione con RAI –

Educazional disponibilità nelle scuole di laboratori attrezzati.

II LABORATORIO MULTIMEDIALE è il luogo della formazione e dell'esperienza. L'alunno viene messo in condizione , sotto la guida competente del docente, di- FRUIRE - Video scrittura / informazione / materiale software /

immagini / musica...- PRODURRE - Testi / ipertesti / CD ROM / Giornali / schede...

Il lavoro segue le piste della programmazione sugli ambiti generali- CAMPI OPERATIVI - SCUOLA e AMBIENTE

- I GIOCHI DEI BAMBINI- BAMBINI e GENITORI- AMBIENTE e AMBIENTI

- CORRISPONDENZA INTERSCOLASTICA - CONTINUITÁ e ORIENTAMENTO- STRATEGIE - LAVORO di team tra docenti di modulo/specialisti/specializzati

- LAVORO di ricerca/coordinamento gruppi - LAVORO di gruppo di continuità

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ORGANIZZAZIONE CRITERI GENERALI

- La LINGUA STRANIERA insegnata nel CIRCOLO è l'INGLESE per prosecuzione di campo, scelta diffusa dell'utenza, impianto organico.

- La copertura nel CIRCOLO si attua secondo le possibilità d'impiego delle risorse disponibili per- percorso di continuità nel sistema già seguito che ha visto la copertura fin dalla

classe 2^ - attivazione sulle classi prime in applicazione nuova normativa- L'insegnamento è svolto da

- insegnanti specialiste assegnate in organico - insegnanti di classe specializzate- La consistenza oraria sulle classi si pone

- nei principi di- risposta ai bisogni formativi espressi dagli allievi- impiego ottimale delle risorse professionali

- nei quadri di- normativa di base – L. n. 148 / 90 – e sviluppo LEGGE n. 53 / 2003

- disponibilità di organico posti specialisti / presenza docenti specializzati. - II docente specialista è contitolare a tutti gli effetti con i docenti di classe / moduli

su cui opera- La collocazione oraria della lingua deve essere tale da garantire l'unitarietà

dell'insegnamento e la composizione funzionale degli organigrammi- L'organizzazione dell'insegnamento si fonda in interventi settimanali di

composizione flessibile / funzionali ai sistemi modulari messi in atto- Eventuale disponibilità oraria residua viene inquadrata in regole / utilizzazione

contemporaneità- La programmazione è svolta con la cadenza degli impegni modulari e in

articolazione sugli stessi per le comuni esigenze di collegialitàL'azione di documentazione è svolta nelle forme / registrazioni di specificità L'insegnamento è sostenuto con i materiali – generali / informatici – di necessità secondo la gestione ordinaria delle risorse disponibili.

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PROGETTO

“RACCONTAMI”

PREMESSA

Nello scorso anno scolastico è stato aperto il percorso “RACCONTAMI”, facendo riferimento al progetto “BAMBINI del mondo”, sull’idea del “viaggio” nell’ambiente, nella fantasia, nel tempo, nelle spazi…, sì da portare agli alunni il contributo di esperienze e vissuti di figure vicine – famiglie / territorio.E’ stato positivo quanto realizzato – incontri nella scuola, fonte di stimoli e motivazioni per l’apprendimento. Hanno colto la possibilità offerta gli alunni di scuola infanzia e di scuola primaria, inaugurando uno spazio aperto di contatti e incontri, impostati sul dialogo in momenti di vita scolastica fecondi per la ricerca e l’esplorazione, strategie importanti per i laboratori organizzati nella SCUOLA. L’idea viene riproposta in forma di libera adesione per non perdere un’occasione importante di coinvolgimento e collaborazione SCUOLA / FAMIGLIE / TERRITORIO.

PROGETTAZIONE

I riferimenti si trovano nel DOSSIER POF “PROGETTI / LABORATORI”, resi al POF mobile nell’ambito “PROGETTUALITÁ / AMBIENTE”, che recupera dei percorsi aperti ed attivati negli anni. In tale lavoro si trova la sostanza per impostare un quadro “INCONTRI”, di aiuto per la formazione degli alunni.“RACCONTAMI” è la chiave che anima la relazione – BAMBINO / ADULTO, dove il BAMBIBO trova, di volta in volta, compagni di viaggi attenti e disponibili all’ascolto, al dialogo e l’ADULTO trova l’occasione per portare il dono dell’esperienza, della conoscenza, dell’esempio. La SCUOLA offre, in tal senso, l’ambiente educativo di apprendimento facilitatore della “relazione di aiuto”, che rende il colloquio fonte di arricchimento reciproco.L’esperienza ha fatto emergere grandi risorse intorno, spesso non colte e utilizzate- i genitori come persone da coinvolgere a scuola a beneficio del discorso educati

comune;- i nonni come persone capaci di dare e fare tanto per i piccoli, illuminati dal

maturo percorso nel tempo;- le istituzioni come organi dell’informazione, della comunicazione, del supporto

sociale.

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- le figure esperte disponibili come riferimento per particolari settori della conoscenza e della ricerca.

La capacità di mettere in circolo i contributi è direttamente rapportata alla forza di “PROGETTUALITÁ ed ORGANIZZAZIONE “ della SCUOLA, che mette le iniziative nel canali giusti, perché ogni supporto risulti valido e rispondente agli obiettivi di crescita / formazione degli alunni. “RACCONTAMI” è la strategia per fare dono agli alunni di più aiuti, mirati alla costruzione di menti aperte all’apprendimento, dotate di fantasia e creatività, come di giudizio e capacità di rielaborazione / operatività.Così si fa un nodo tra l’esperienza realizzata e l’esperienza da riproporre, forti dell’idea che si vive insieme, non chiusi nei recinti dei ruoli, tutti custodi di conoscenze, emozioni, sentimenti, patrimonio non cristallizzato, ma da donare e spendere nel progetto di “COMUNITÁ EDUCANTE”.

FINALITÁ

La finalità delle proposte è riposta nella ricerca di “benessere”per gli alunni, che non è ricerca di aree protette, ma è apertura all’esperienza, fonte di conoscenze, pensieri, sentimenti, senso morale e civico in una società che deve sperimentare sempre più la collaborazione, la cooperazione, la solidarietà. E’ la vita la grande protagonista del percorso, non la vita prefigurata come catena di accadimenti, ma la vita come valore, grande scuola di formazione e di maturazione.E’ categoria imperiosa la valorizzazione dell’esempio, dell’esperienza, della conoscenza, passando dal contatto con l’altro all’accoglienza, al confronto e allo scambio.Abbiamo, nel percorso, colto l’emozione degli interlocutori, che hanno trovato bambini / ragazzi aperti e motivati: le figure “adulte” hanno modellato la parola e l’intervento, usando la semplicità e il gioco, per alimentare le curiosità e incanalarla nella conquista di cose utili per la mente e lo spirito.Ecco… qui si vuole vivere nella SCUOLA e oltre la SCUOLA, nel principio che i bambini sono nostri e del mondo: il contributo delle figure che invitiamo e incontriamo possono vivificare il valore della loro esperienza e comunicarla nella forma del conversare semplice, piano, chiaro ed emozionale che l’incontro stesso vuole.

ORGANIZZAZIONE PER L’EDUCAZIONE

La traccia di lavoro non restringe l’idea in formule stereotipate, ma offre spunti per procedere: la progettazione in situazione si rapporta direttamente a funzionalità, spendibilità, redditività. Tutto deve rientrare nell’organizzazione per l’educazione, nel senso che ogni idea si fa progetto e determina l’intenzionalità dei momenti attuativi, che offrono sempre alimento per la formazione – educazione / istruzione degli alunni, sia nell’ ordinario svolgimento delle attività curricolari o che nelle occasioni di ampliamento dell’offerta formativa, Il principio guida deve essere la “qualità”, perché ciò che la scuola offre e propone è sempre arricchimento delle opportunità formative, da spendere in un discorso educativo unitario e significativo, non frammentato e dispersivo.La calibratura va fatta sull’analisi interna ad ogni assetto operativo, alle specifiche esigenze formative degli alunni, alle reali disponibilità da mettere in gioco, su libera adesione e operatività.Così si disegnano solo le piste di massima, ricavate dall’esperienza già realizzata, da attivare con scelte / iniziative adeguate e sostenere con le opportune verifiche / valutazioni:Scuola Infanzia - Scuola primaria CL. 1^2^3^ - incontri con i genitori / nonni / figure esperteScuola primaria CL. 4^5^ - incontri con le istituzioni / enti / agenzie formative, esperti…

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STRATEGIA AIUTI PLURIMI

“RACCONTAMI” è canale formativo a livello diffuso, ma soprattutto risorsa per valorizzare il progetto “CONTINUITÁ / ORIENTAMENTO”, poiché coglie le opportunità in orizzontale nel rapporto SCUOLA / FAMIGLIE/TERRITORIO.E’, ancora, opportunità per valorizzare la continuità interna, stimolando cammini incrociati lungo il percorso formativo di base. Qui s’inserisce la strategia di aiuto tra gli alunni, dando rilievo alla funzione di “tutor” che ogni bambino – pari età / età diversa – può offrire al/ai compagno/i, nei canali del lavoro a gruppi e del lavoro cooperativo. La strategia rende attivo il contatto tra alunni / classi, nel disegno di un’intersezione / interclasse che è non straordinarietà, ma risorsa funzionalmente spendibile.

AMBITI del FARE

Si riferiscono essenzialmente all’ambito dell’educazione alla salute – alimentazione – sicurezza / ambiente – educazione alla legalità / alla cittadinanza attiva, in attingimento su

- campi di esperienza / discipline - progetti / laboratori.Il faro guida deve illuminare a giorno le tematiche dell’accoglienza, della civile convivenza, dell’ecologia, della multiculturalità…, importanti per la società d’oggi, contro il degrado, il razzismo, la violenza, l’emarginazione…E’ il grande elogio allo slogan “BAMBINI DEL MONDO”, che idealmente va nel disegno “RAGAZZI DELLA PACE”, non da iscrivere in specifico progetto, ma vivificare in situazione con il pensiero al futuro, da costruire insieme SCUOLA / TERRITORIO.

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PROGETTO“IL CONSIGLIO DEI BAMBINI – SCUOLA APERTA”

PREMESSA

Il CIRCOLO ha prodotto al POF un PROGETTO a proiezione oltre l’anno scolastico, che trova collocazione entro l’ambito “EDUCAZIONE ALLA CIVILE CONVIVENZA” con un titolo affascinante, posto a rappresentare un obiettivo condiviso e sentito “UN MONDO DI PACE”. Il documento ha la struttura convenzionale di un “PROGETTO” , ma è molto di più: è disegno educativo a piena espansione nel PIANO complessivo dell’offerta formativa, che trova vie di trasversalità in tutti i percorsi operativi, sia che si tratti di itinerari curricolari che di itinerari di ampliamento dell’offerta formativa. La vitalità del PROGETTO è proprio nella pervasività, perché veicola “VALORI” strettamente collegati ai “SAPERI”, non nel formale insegnamento, ma nella “pratica di vita” da promuovere in ogni “momento di vita scolastica”.

PROBLEMA DA AFFRONTARE

C’è , alla base del progetto, una volontà precisa : quella di preparare alla vita attraverso la vita. Non una scuola luogo di apprendimenti formali, ma una scuola palestra di scoperte e ricerche, laboratorio delle relazioni e delle interazioni. Il problema da affrontare è semplice: si vuole fare educazione a grandi dimensioni, consegnando ai bambini gli strumenti del pensare, fare, agire, scegliere, orientarsi. Il problema è nel tipo di vita che attorno ruota ai bambini : indifferenza, adultismo, povertà di esperienze, iperprotezione, isolamento... Bisogna dare “voce” ai bambini, perché possano esprimersi, vivere ruoli di protagonisti, portatori di idee positive per il progresso sociale: pluralismo, democrazia, partecipazione, cooperazione. Voci per accrescere gli impegni per “UN MONDO DI PACE”, che è sicuramente progetto sociale, politico, economico, ma è anche impegno di tutti i soggetti, da ricercare / coltivare / sviluppare nella quotidianità, nei luoghi di vita e di lavoro, nelle famiglie e nelle scuole , nei contesti di appartenenza, crescita...

IDEE FORTI

La motivazione al lavoro presente si dispiega su due idee forti :

1) L’IO ADULTO Vive in ogni bambino come anelito di crescita. Va considerato non per ridurre il bambino a dimensione di piccolo uomo e portarlo a imitare , scimmiottare modelli adultistici, ma per sostenerlo nel cammino di crescita e maturazione con un indirizzo di positività verso la vita futura.

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2) L’IO BAMBINO Vive in ogni adulto, ma spesso tace, sommerso dal convenzionale e dal formalismo. Va considerato per trovare spazi di autenticità e di semplicità, da esaltare nell’incontro con i bambini, nell’interazione e nello scambio, per non tenerli nella dipendenza , nella condizione di attesa di crescita, ma per dare l’ indirizzo di positività verso la vita futura. La “partecipazione” trova supporto nell’incontro “bambino / adulto”, incontro che promozione di via ed esperienza per entrambi, nell’esito atteso di costruire rapporti fecondi d’insegnamento / apprendimento.

IL CONSIGLIO DEI BAMBINI

Ecco la formula per fare “EDUCAZIONE ALLA CIVILE CONVIVENZA”, senza accademici insegnamenti, senza nozionismi. IL CONSIGLIO è un modo per aprire ai bambini strade di sicuro impegno, un modo per renderli attivi e consapevoli, attraverso “l’esperienza”, che è matrice di crescita e di maturazione. La SCUOLA è un servizio pensato per i bambini: pure nessuno si preoccupa di conoscerne idee, opinioni, proposte...La preoccupazione nasce, in genere, alla scuola superiore, dove è riconosciuta la partecipazione studentesca, come se ad età tenera i soggetti non avessero idee , opinioni, proposte. Allora si vuole percorrere la strada del fare, perché presto gli alunni trovino spazi di espressione e comunicazione. La partecipazione non scatta all’improvviso: è esercizio da praticare in cammino, anche alle prime esperienze scolastiche, per crescere su quadri di civismo, di relazionalità, di cooperazione. Il bambino prova l’istituto della partecipazione nelle dimensioni di vita che lo avvolgono: domani potrà sviluppare da piccole esperienze, l’abito al partecipare con lo stile di sicurezza, propositività, rispetto del sé e dell’altro. La SCUOLA PRIMARIA vuole promuovere l’esperienza in piena semplicità. I bambini possono costituire, già a livello di primarietà, una struttura di “CONSIGLIO”, posta come opportunità di formazione in ambiente aperto, caldo, accogliente e motivante. I docenti , i genitori sono chiamati a dare valorizzazione a un progetto, che non nasce per seguire una moda, ma per dare “voce” ai bambini : ciò che occorre da parte dagli adulti è disponibilità, volontà di incontro, dialogo, scambio.

L’ORGANIZZAZIONE

L’esperienza viene promossa a livello di tutte le classi di scuola primaria, con organizzazione progressiva di maggiore espansione e coinvolgimento. La costituzione si base su linee guida essenziali: il percorso a seguire potrà trovare la stabilità di regolamentazione, che dovrà nascere dal bisogno interno di organizzazione, non da disposti freddi e accademici. Per questo l’organizzazione si fa semplice quadro operativo :- tutte le classi interessate eleggono in ordinaria votazione un rappresentante;- tutti i rappresentanti confluiscono al consiglio;- il consiglio esprime un presidente e un segretario;- l’organizzazione e coordinamento sono affidati ai docenti – funzioni strumentali;- il dirigente scolastico è soggetto di partecipazione, supporto, coinvolgimento;- lo spazio di assegnazione è la biblioteca scolastica per le sedute del consiglio con utilizzo anche della sala riunioni per la comunicazione allargata;- i tempi si strutturano sulle necessità di percorso con destinazione di momenti utili alle prime esperienze;- gli strumenti operativi si trovano nelle risorse interne ( computer, spazi albo, materiali disponibili).

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PROGRAMMA

Alla partenza ciò che occorre, oltre un programma, è un atteggiamento di positività e d’interesse da parte dei bambini. Per questo il “lancio” dell’idea avverrà attraverso conversazioni diffuse di conoscenza dell’iniziativa e di coagulo di impegni e partecipazioni. Tutto per passare ad una operatività reale, pure di promozione, prova, ma sicuramente utile per introdurre attenzione e innovazione all’interno dell’esperienza scolastica. Così il “programma” diventa il campo delle “idee”, da mettere in campo, confrontare, selezionare, organizzare in ipotesi di lavoro, spazi del pensiero e della produttività.

LE IDEE

Si pongono a tappeto per l’organizzazione a seguire nelle essenzialità deducibili anche dal piano dell’offerta formativa:- la vita a scuola - il contratto formativo / le regole - gli spazi disponibili / il miglioramento dell’organizzazione- i problemi sociali - la multiculturalità / la pace nel mondo- i progetti educativi - le attività / le iniziative ...

PARTECIPAZIONE E REALIZZAZIONI

Si vanno a disegnare spazi di partecipazione e realizzazioni, dimensionati ai percorsi formativi aperti: - Scuola aperta - Lo sport - L’ambiente - IL giornale- Comunicazione interna - Comunicazione esterna - Rapporto con gli organi collegiali - Rapporto con enti, istituzioni...

INVITO A FARE

CARI BAMBINI,siamo qui per avviare un nuovo lavoro “IL CONSIGLIO DEI BAMBINI”, esperienza di vita, di cooperazione e di progresso nell’ambiente che ci accoglie e che amiamo : “LA SCUOLA”.Domani, nel tempo da vivere come “STUDENTI” , avrete altre esperienze di partecipazione, che renderanno agevole e produttivo il vostro cammino di formazione, da percorrere con entusiasmo ed impegno. Cerchiamo, oggi, di essere aperti e disponibili , ma soprattutto fiduciosi e positivi. Prima di tutto fissiamo un principio che deve guidarvi con tutta la luce che reca: voi qui rappresentate tutti i BAMBINI e tutte le BAMBINE del CIRCOLO. “ INSIEME” siete la VITA, oggi pulsante di promesse, domani ricca di realizzazioni, siete il “FUTURO”, che vogliamo rendere sicuro e fecondo di bene. Lasciatevi guidare, dunque, dai valori forti dell’amicizia e della solidarietà, dell’impegno e dello studio, sì da essere orgoglio della SCUOLA e delle FAMIGLIE, sempre. Con affetto.

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LABORATORIO

“PROGETTUALITÁ AMBIENTE”

SCUOLA INFANZIA / SCUOLA PRIMARIA

IDEA LABORATORIO

Il "LABORATORIO" è l'idea forte che permea il PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA : vuole porre in evidenza la necessità per gli alunni di SAPERI CALDI – FORTI, conquistati attraverso processi di ricerca, elaborazione ed assimilazione, contro i SAPERI FREDDI – DEBOLI, passivamente appresi, non posseduti e integrati.Il "LABORATORIO" è OFFICINA DEGLI APPRENDIMENTI : l'alunno è protagonista, attore, ricercatore, soggetto che non consuma , ma costruisce la cultura, attraverso l'impegno, la sperimentazione, il lavoro individuale e il lavoro cooperativo- di gruppo.Il "LABORATORIO" è PALESTRA del fare / agire / operare : tutte le capacità di osservare, ricercare, indagare, analizzare, scegliere... sono messe in gioco in una scuola che effettivamente, nelle varie proposte formative, sa farsi ambiente educativo di vita, apprendimento, relazione. Il "LABORATORIO" è realizzazione effettiva di PROGETTO INTERDISCIPLINARE, perché il tema "ALIMENTAZIONE" non si può affrontare entro stretti ambiti, definiti, ma attraverso paradigmi di lettura propri di diverse aree disciplinari e accostamenti di tipo transdisciplinari.

L'ALUNNO ESPLORATORE

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Il LABORATORIO non usa la didattica dell'informazione, proponendo all'alunno di ricordare e ripetere fedelmente le nozioni impartite.Il LABORATORIO usa la metodologia della RICERCA, che è percorso attivo d'indagine, scoperta e conoscenza.L'ESPLORAZIONE è la chiave di introduzione alla conoscenza : è il più diretto rapporto tra il

SOGGETTO CHE APPRENDE e L’ OGGETTO DELL'APPRENDIMENTO.Alla base di tutto c'è la forza della RICERCA, che non è solo un metodo di studio , ma è fonte di vita, capacità di aprirsi alla curiosità e alla scoperta. In quanto tale, nasce da una passione interiore, vera e sentita, ha radici nella profondità del vissuto, nell'inquietudine del cuore.E' così importante che motiva anche la fatica del percorso, impone di procurarsi i mezzi necessari al viaggio, mobilita forze, pensieri e sentimenti.L'apprendimento è, in effetti, un viaggio affascinante, è esperienza che fa crescere, è un continuo progredire , avanzare e, strada facendo, diventa bagaglio di conoscenze, conquista di abilità, maturazione di condotte e comportamenti.. Ma c'è di più.Nella SCUOLA dell'esplorazione, l'ESPLORATORE non è solo.L'alunno viaggia non solo, ma accompagnato, circondato da un'ampia rete di rapporti e relazioni, di contatti e scambi , che costituiscono la forza e la risorsa del GRUPPO di apprendimento.I l LABORATORIO è esso stesso stimolo a “LAVORARE INSIEME” : la cooperazione è il metodo che mette più allievi in situazione di affrontare una ricerca, fare ipotesi, suddividere i compiti, gestire i momenti, discutere, confrontarsi, supportarsi..In tal senso è anche officina delle RELAZIONI , non solo tra pari, ma anche con adulti attivi e operosi, che sanno farsi stimolatori e guida, aiuto e supporto, esploratori anch'essi nel percorso dell'apprendimento , sempre aperto e dinamico, fecondo di conquiste e avanzamenti.

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RIFERIMENTI

La partenza per la progettazione non è un muovere i primi passi nell'organizzazione per l'educazione, incerti ed insicuri. E', in sostanza, indirizzare meglio il cammino sulle conquiste via via realizzate negli ultimi anni di vita scolastica, anni intensi di studi e ricerche, condotti in continuo collegamento con gli sviluppi delle scienze pedagogiche, sempre più agganciate ad una scuola viva, sperimentale, innovata e motivata a produrre, a costruire cultura , a promuovere saperi e valori di forza e significatività.Così, i riferimenti su allargano su un campo esteso di indirizzi, orientamenti, che, supportati da principi di senso scientifico, trovano l'ampio disegno delle norme a cui oggi la SCUOLA volge attenzione e operatività- DOCUMENTO SAGGI sui contenuti essenziali- REGOLAMENTO AUTONOMIA- NUOVO ORDINAMENTO SCOLASTICO (D.Lvo 59/2004).

L'avvento dell'AUTONOMIA ha stimolato nella SCUOLA processi aperti e produttivi di SPERIMENTAZIONE e RICERCA : è qui che si col loca la costruzione di PROGETTI capaci di innovare profondamente , di promuovere QUALITÁ - EFFICIENZA – EFFICACIA.

Da tutto si ricavano le linee guida di stretto riferimento su due piani

1) SENSO DELL'APPRENDIMENTO il sapere non è somma di nozioni, dati, conoscenze la cultura non è costruita per settori, comparti, campi chiusi l'apprendimento non è accumulo, consumo,

semplice assorbimento , ma processo di scoperta ed elaborazione continuo, aperto, dinamico

2) SENSO DEL PROGETTARE il compito principale della scuola consiste nel favorire i processi di

pensiero, la costruzione dei concetti, delle abilità di tipo cognitivo e di tipo linguistico per incontrare il sapere, esplorare e comprendere la realtà

la ricerca di essenzialità è nella selezione di contenuti di significato, portatori di concetti fondanti, trasferibili e applicabili in altre situazioni d'indagine e studio

le discipline non si presentano in pacchetti separati, bensì in reti di nessi e collegamenti, posti come costruzione di un sapere unitario, non frantumato, a spicchi.

MOTIVAZIONE

La scelta del LABORATORIO ANTROPOLOGICO non è semplice amplificazione di quella che è la funzione istituzionale dalla scuola, bensì apporto concreto per l'ampliamento dell'offerta formativa e il perseguimento degli obiettivi di base:

formare l'uomo e il cittadino agevolare l'attuazione del diritto allo studio realizzare conoscenza, cultura, sapere.

È - stimolare gli alunni a leggere, interpretare, capire la realtà in cui vivono - valorizzare i vissuti e le esperienze di ogni soggetto

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- attivare le funzioni di partecipazione e operatività nel più ampio contesto di vita, avviando un inserimento attivo e responsabile nella società. È - combattere l'individualismo e l'isolamento - dare senso alla convivenza democratica, non come semplice contatto con gli altri, ma effettiva solidarietà e comprensione - possedere e vivere i valori fondanti dell'esistere e dello stare con gli altri, orientare l'impegno verso comuni obiettivi, abituarsi al lavoro cooperativo, a svolgere ruoli, compiti.. di utilità sociale.

FINALITÁ

Il PROGETTO vuole promuovere una nuova cultura : quella della VITA, della PACE, della SOLIDARIETÁ.Vuole, soprattutto, dare un senso più profondo alla CULTURA, che è possesso di conoscenze, competenze, abilità, ma anche rispetto per la VITA in senso largo.Si vuole, dunque, collegare la SCUOLA alla VITA, in tutte le forme e dimensioni, perché l'alunno , attraverso la comprensione dei FATTI UMANI , impari il mestiere del VIVERE, che è costruzione continua di cultura e civiltà.Si avverte forte, oggi, questa finalità, indagando nei grandi problemi della SOCIETA' complessa in cui viviamo.È società delle grandi trasformazioni e scoperte, ma anche società delle grandi contraddizioni, dei mille problemi che avvolgono e condizionano il vivere degli uomini, celebrando spesso disvalori e fratture, incertezze e perdita di senso. E' una società che vive di corsa, che azzera il passato, dimentica le radici, tradisce la natura, distrugge l'ambiente, avvicina fortemente e fortemente separa uomini e popoli.È l'epoca della globalizzazione , dove tutto è a portata di mano, dove è facile percorrere il mondo e conoscerlo, ma è sempre più difficile comunicare, comprendere, collaborare.Ecco, allora, la grande finalità, composta da più aspetti, tutti collegati e importanti

capire il ruolo dell'uomo nel mondo fare tesoro del passato, che è memoria e radici, per costruire un presente e un

futuro di vita pensare al mondo come una grande famiglia dove si vive in reciprocità e

solidarietà stabilire un rapporto di aiuto reciproco con la natura che è fonte di vita difendere e

tutelare l'ambiente.

LABORATORIO ANTROPOLOGICO

Il LABORATORIO assume a studio “L'UOMO", soggetto che conosce, costruisce,

stabilisce rapporti, lavora, scopre, inventa... promuove attenzione al territorio come scenario delle espressioni (opere,

attività e pensieri) dell'UOMO. stimola a percorsi che indagano e analizzano Ie opere dell'UOMO, le attività,i

pensieri , le emozioni, i sentimenti...C'è al centro, dunque, di tutto il PROGETTO l'UOMO : ci sono gli UOMINI, persone e soggetti che hanno fatto e fanno la storia, che hanno determinato i grandi eventi del passato e determinano quelli del presente, disegnando già il futuro per coloro che verranno.

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Il LABORATORIO facilita l'approccio allo studio l'UOMO, ma non come soggetto a facce multiple, posto su sfondi e in eventi particolari, mai compreso e sfuggente, ma essere complesso che vive, conosce, esplora, lavora, produce, intesse relazioni, determina situazioni ed eventi...È "L' UOMO TOTALE", portatore di conoscenze e valori, di esigenze e bisogni, di potenzialità e risorse, sempre in cammino e in evoluzione, legato al passato, da altri uomini costruito, proiettato al futuro, immerso nel presente ai grandi vincoli della vita in rapporto all' ambiente, alla natura, alla società.L'indirizzo, in tal senso, viene dagli STUDI SOCIALI, che non analizzano i FATTI UMANI come semplici fatti, ma come FENOMENI TOTALI, dove CORPO , ANIMA, SOCIETÁ , tutto insomma, si mescola.Ogni azione dell'UOMO si colloca nel TEMPO e nello SPAZIO, offre chiavi di lettura ed indagine a più dimensioni - politico, civile, giuridico, economico, territoriale, religioso, culturale..- , che s'intersecano e si richiamano, inevitabilmente e incessantemente.Ciò significa avvicinarsi allo studio dei FATTI UMANI in modo nuovo, più intenso e fecondo, per capire e scoprire il senso, il valore, la portata e la potenzialità. Per ogni FATTO c'è una lettura multidimensionale, dove la storia, la geografia, la scienza, la matematica, la musica... sanno dare, di volta in volta, le spiegazioni, i significati, i collegamenti...Vale, in questa dimensione dello studio dell'UOMO, l'asserzione dello storico Mauss

" L o s t u d i o d e l c o n c r e t o . . è s t u d i o d e l c o m p l e t o ”

TERRITORIO / LABORATORIO

Il PROGETTO offre opportunità formative che vanno al di là dell'ambiente scuola.Il LABORATORIO ANTROPOLOGICO non è solo lo spazio pensato e organizzato dalla SCUOLA. Il PROGETTO utilizza il territorio come LABORATORIO aperto, come libro di lettura, come scenario e bacino di riferimento continuo.I luoghi, i paesaggi, i fatti, i personaggi, le attività, le opere, le istituzioni ... sono gli ambiti / spazi di collocazione di studi, ricerche, esplorazioni, formano attorno alla scuola l'aula decentrata che dà spunto, sostanza e stimolo all'esperienza diretta, all'osservazione, alla ricerca.E' questa anche la strada per realizzare veramente e compiutamente la "CONTINUITÁ ORIZZONTALE", come obiettivo e ricerca della scuola innovata.

LABORATORI / LABORATORI

La SCUOLA, nel tempo, ha costruito la CULTURA dei LABORATORI, come svolta metodologica importante per dare senso e attuazione al principio dell'IMPARARE AD APPRENDERE.Ecco, allora, l'integrazione tra i vari laboratori già operanti

EDUCAZIONE ALL'IMMAGINE EDUCAZIONE ALLA LETTURA E D U C A Z I O N E A L L ' A M B I E N T E TEATRO/ MUSICA INTEGRAZIONE E ACCOGLIENZA EDUCAZIONE SCIENTIFICA MULTIMEDIALITÁ.

La RICERCA passa attraverso le varie forme dell'espressione, della comunicazione, della fruizione e produzione, dell'osservazione e della sperimentazione.In tutto si utilizza la forza della CREATIVITÁ, che è modo diretto e originale per guardare le cose, capacità di porsi domande, fare ipotesi, trovare soluzioni e trovare, inventare, provare, produrre...

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E' modo anche per imparare con gioia e gusto : è giocare, mettendosi alla prova, è stare con gli altri, è muoversi ed esprimersi per un apprendimento motivato e significativo, valido per la vita.

MODELLO CULTURALE / DIDATTICO

Prima dell'elaborazione a livello didattico il PROGETTO si fa cura di definire il modello culturale da perseguire, disegnando un ambito di studio molto ampio e articolato, dove vanno ad incontrarsi varie discipline in modo da esaltare le parole chiave da considerare

ESSENZIALITÁ - UNITARIETÁ - TRASVERSALITÁ.

Il LABORATORIO non si colloca come studio di una disciplina : la specificità "ANTROPOLOGICO" è la notazione di QUALITÁ per dare sostanza ad un itinerario di ricerca che ponga al centro dell'apprendimento

L'UOMO - LA VITA - L'AMBIENTE.

Si propone, in sostanza, lo studio sull'UOMO, protagonista di progresso e civiltà, nei rapporti vari e complessi con le categorie che ne segnano il cammino e l' operare

TEMPO - SPAZIO - CONTESTO.In tale visione, prioritariamente, si mobilitano le discipline d'ambito, naturalmente interessate allo studio identificato

STORIA - GEOGRAFIA – CONVIVENZA CIVILE

come aree di ricerca, attingimento, campi delle conoscenze e conquiste.

Si vanno a collocare su uno fondo ben chiaro le discipline più direttamente interessate a rappresentare la VITA dell'UOMO , non racchiudibile nei semplici quadri di una scienza, ma comprensibile da diversi e organizzati punti di osservazione.In tal senso l'ambito diventa la strategia per affrontare lo studio in una visione completa, composta a più dimensioni, capace di leggere , interpretare, capire la vita, i fatti, i fenomeni, le conquiste, le opere ... dell'uomo nello svolgersi e realizzarsi.

Q U A D R O G E N E R A L E

STORIA — GEOGRAFIA — CONVIVENZA CIVILE

STUDIANO

uomini e società nel tempo e nello spazio nella dimensione civilenella dimensione culturale

nella dimensione economica

nella dimensione sociale

nella dimensione politica Direzione Didattica Statale – VI Circolo di Avellino – Dossier Progetti POF a sviluppo permanente

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nella dimensione religiosa

COORDINATE

TEMPO - la vita quotidiana - il passato e il presente - fatti, avvenimenti, tradizioni, usi, costumi

SPAZIO - i contesti di vita, i luoghi, il paesaggio - scenario/i di fatti, eventi, fenomeni - il rapporto uomo - ambiente - presa di coscienza della realtà in cui si viveOBIETTIVI GENERALI - possesso di atteggiamenti conoscitivi per capire i fatti, i fenomeni, gli eventi

strumenti conoscitivi per capire i fatti, i fenomeni, gli eventi

SPECIFICI - superamento dell'egocentrismo, apertura all'altro e al sociale - assunzione di una problematica di studio inerente la vita dell'uomo come centro di studio / ricerca

- reperimento di fonti, tracce, testimonianze - possesso di metodi d'indagine e di analisi - comprensione della complessità di ogni fatto storico /sociale

PARTICOLARI - collocazione dei fatti nel tempo e nello spazio - delimitazione dell'ambito di ricerca spazio - apertura alla comunicazione e documentazione - capacità di rappresentare, far conoscere, - pubblicizzare le conoscenze e conquiste.

AMBITI TEMATICI

Si delineano alcuni ambiti tematici, enunciati in maniera generale, scomponibili all'interno in rapporto a sotto- temi, si da procedere con gradualità e in raccordo con i piani didattici di base.

L'uomo e la natura L'uomo e il paese L'uomo e il lavoro L'uomo e il gruppo sociale di appartenenza L'uomo e la religione L'uomo e l'arte / La salute / L’alimentazione ……………………………………

I temi sono, altresì, collegati, sì da richiamarsi e completarsi nei continui legami , nessi e rimandi esistenti.Direzione Didattica Statale – VI Circolo di Avellino – Dossier Progetti POF a sviluppo permanente

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Tutto ciò rende ogni tema scelto di per sé ricco e completo, favorendo l'apertura verso scelte successive, tutte compatibili per allargamento e sviluppo.La metodologia dell'approccio è, pertanto, di facile percorrenza :

s'individua un ambito tematico che sia rispondente al gruppo classe / modulo e adeguato al grado di studio / avanzamento

nell'ambito del tema si colloca il nodo centrale , sì da focalizzare il problema I la questione da portare ad analisi e sviluppo

si crea attorno al nodo centrale la rete di espansione con le diramazioni identificanti i concetti di fondo, essenziali, di richiamo, collegamento, trasferibilità.

CONTESTO OPERATIVO

Come primo approccio al PROGETTO si disegna il contesto entro cui operare allevarie fasce d'età coinvolte e si delineano percorsi adeguati, considerando i gradi di possibile collocazione :

I L I V E L L O – L A C I T T Á / L A P R O V I N C I A I I LIVELLO - LA REGIONE /LA NAZIONE DI APPARTENENZA I I I L IVELLO - L 'EUROPA / IL MONDO

Per tutto i riferimenti didattici essenziali sono :

o i quadri di conoscenza aperti dalle discipline di riferimentoo la ricerca di fonti, documenti, testimonianzeo l'esplorazione del territorioo la costruzione di materiali di esposizione, comunicazione, documentazione.Il contesto è l'ambiente attorno all'alunno, il territorio circostante , lo spazio di vita in tutti gli aspetti e nelle varie dimensioni, via via in espansione in base alle fasi di sviluppo e avanzamento.Il contesto non è, peraltro, preclusione a spazi più ampi.Nella cultura moderna della grande comunicazione sempre più si allarga il campo dell'apprendimento degli alunni sotto la spinta dell'interesse, curiosità e stimolazioni provenienti da contesti geografici e popoli lontani.La conoscenza si allarga e si dilata in rapporto alla padronanza dei linguaggi, degli alfabeti, dei concetti che portano all'incontro di altri modelli di vita, altre culture e civiltà.Nella formazione del bambino oggi s'inserisce fortemente oggi l'esigenza di educazione ad una convivenza democratica di più ampi orizzonti rispetto a quella tipica della società tradizionale, chiusa e statica. Il mondo è conoscibile percorribile facilmente : è epoca dei grandi movimenti / incontri / contatti. Tutto , però, non disgiunto da problematicità e difficoltà di integrazione e di effettiva comprensione e integrazione. In tal senso occorre percorrere le strade della conoscenza e della padronanza dei valori fondanti dell'umanità, per costruire una società diversa, non insieme di gruppi e popoli, ma di "persone" con pari dignità e diritti, con valori , sentimenti, bisogni comunemente condivisi.Le categorie di base sono, così, chiaramente rilevabili in :

- CONCRETEZZA E GRADUALITÁ -

ESEMPLIFICAZIONI

Si pongono tracce di lavoro, utilizzabili alle varie fasce d'età, secondo le scelte e motivazioni più valide d'approccio e di operatività.

La famiglia e la vita la casa, i ruoli, i bambini, il gioco, il cibo,

il vestiario, gli eventi, il lavoro, i mezzi e i modi di vita…..

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quotidiana

Il quartiere / la città

le strade, gli spazi verdi, le opere , le pubbliche, gli uffici, le attività lavorative, le istituzioni, i servizi sociali, i negozi, le banche, i luoghi di culto..

La natura e le forme di vita il prato, l'orto, il bosco, la montagna, i

corsi d'acqua, le colture, gli animali...

I beni artistici e culturali i monumenti, le chiese, i laboratori, le

mostre, i siti archeologici, i musei….

La salute e l’alimentazione Forme e modi di alimentazione

Tutto viene posto a sviluppo con l'attenzione alla categoria 'TEMPO - passato / presente - e al rapporto UOMO/AMBIENTE, facendo scaturire, maturare e consolidare i concetti di base per un apprendimento significativo.

CONCETTO DI IDENTITÁIl bambino scopre operativamente il senso del sé, mettendosi in rapporto con gli altri e con il mondo che lo circonda, conosce e definisce le caratteristiche e le qualità degli elementi situati nel tempo e nello spazio, impara a relazionarsi, agire..

CONCETTO DI RECIPROCITÁOgni soggetto si rende conto che le azioni compiute hanno delle conseguenze rilevabili sull'ambiente, sugli oggetti e sulle persone, così come l'ambiente, con i suoi vari elementi, influisce e condiziona la sua esistenza.

CONCETTO DI INTERDIPENDENZAOgni fenomeno va guardato nella complessità dei suoi aspetti , in quanto tutti correlati e tra loro dipendenti.

CONCETTO DI DIVERSITÁ / UGUAGLIANZALa realtà apre a scoperte e visioni plurime, dove gli elementi di composizione sono diversi e simili, aperti a combinazioni varie : di contrasto, completamento, complementarità.

COLLABORAZIONI

Le collaborazioni attorno al PROGETTO sono da reperire dentro alla scuola e fuori sul territorio.Sono le forze plurime che possono sostenere i vari itinerari di studio e ricerca, opportunamente coinvolte e concertare : DENTRO - i docenti singolarmente e nelle strutture operative costituite , il

personale ATA, gli organi collegiali; FUORI - i genitori, gli EE. LL. , le istituzioni a vario titolo chiamate in

causa, le agenzie culturali , i servizi sociali.

Si chiama in causa anche la " CONTINUITÁ VERTICALE", che è la capacità, la volontà di più scuole di ordine diverso di progettare e lavorare insieme. Le motivazioni che devono sospingere tutti a collaborare sono molteplici

la volontà di partecipazione la capacità di interagire e comunicare lo stimolo a fare cose utili e di valorizzazione del territorio.

STRUMENTI E MEZZI

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La SCUOLA pone in utilizzazione la dotazione dei beni esistenti

- spazi fisici esistenti , strutturati e non- materiale vario di facile consumo- materiali librario- sussidi audiovisivi- postazioni multimediali.

Pone, altresì, in progettazione il piano delle spese da sostenere , attingendo ai sostegni specifici interni di bilancio e a quelli più specificamente reperibili per i progetti di ampliamento dell'offerta formativa.Prevede, ancora, per quanto possibile il ricorso ai supporti esterni degli Enti variamente coinvolti e, comunque, disponibili.

DURATA

Il PROGETTO si collega a quello di EDUCAZIONE ALL'AMBIENTE, già esistente , utilizza spazi scanditi entro l'anno scolastico, aprendosi a linee di sviluppo anche nell'anno a seguire.La calibratura è effettuata nelle ordinarie fasi di

PROGETTAZIONE/ VERIFICA I VALUTAZIONE.VERIFICA/VALUTAZIONE

Sono strettamente legate alla progettazione di avvio e di percorso.Sono realizzate sui percorsi di sviluppo- alla partenza- in itinere- i n u s c i t a . Sono rappresentate attraverso la relativa , idonea documentazione, che costituisce, in sostanza, anche l'obiettivo del progetto.

REALIZZAZIONI

Si collegano ai vari laboratori e si strutturano nelle scelte motivate di documentazione per l'interno e l'esterno.In pr imo luogo si definisce l ' importanza del la COMUNICAZIONE PUBBLICA, come ricerca di forme e modi per interessare il territorio e renderlo attivo e partecipe.Sul piano didattico si definiscono in varie modalità di concretizzazione

- mostra fotografica / grafico- plastico – pittorica- raccolte per temi / sezioni- video / CD ROM- opuscoli / giornali / libri

rappresentazioni / recital…………………………………..

In tutto si fa ricerca di QUALITA', perché ogni PRODOTTO sia vera espressione della validità del PERCORSO, non espressione di parvenza, ritualità scontata.In tutto si fa ricerca di SAPERI e VALORI, perché l'alunno si avvicini al mondo che lo circonda con il piacere di conoscerlo, con il rispetto per gli altri, con il senso di cura e tutela dell'ambiente, con l'assunzione di responsabilità per la difesa della vita in ogni sua espressione.

INDICAZIONI / PERCORSI ELABORAZIONE MODULI OPERATIVI

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LA STORIA ORALE

La storia non è materia fredda, semplicemente raccolta in testi, libri, documenti... Tutta la vita dell'UOMO è "STORIA", agganciata fortemente alla vita del gruppo di appartenenza e all'ambiente, come agli eventi che segnano e caratterizzano valori, comportamenti..Se fino a poco tempo fa la disciplina era racchiusa solo in materiale scritto e stampato, oggi un riferimento forte, soprattutto per la storia recente, va alle fonti orali.Si fa storia attingendo alle fonti autorevoli e ai linguaggi specifici, ma anche esplorando nel contesto di vita, dove è possibile trovare testimonianze ed elementi di conoscenza, soprattutto nel confronto " PASSATO / PRESENTE".Studiare la storia orale aiuta a dare un approccio creativo all' apprendimento, non ancorato ai testi scritti, ma aperto e dinamico avvicinare la gente, comprendere il rapporto tra IERI/OGGI e i modi di vivere , pensare, agirestabilire rapporti di empatia con gli altri e comprendere più profondamente il passato.La via indicata è utile soprattutto per comprendere i modelli di vita del nostro tempo nel rapporto costante con un passato non lontano, ma da indagare e conoscere attraverso le persone che lo hanno attraversato, lo testimoniano e fanno comprendere.La storia orale possiede, naturalmente, tecniche e criteri di documentazione di rigore scientifico : a livello di scuola elementare si possono utilizzare metodi semplici e funzionali, in rapporto alle possibilità e interessi degli alunni. Anche nella semplificazione, però, ci sono strategie di riferimento sicuramente importanti : la raccolta, l'analisi, la selezione e l'uso dei dati..Gli ambiti tematici messi a fuoco nel progetto offrono tutti uno spazio di valorizzazione della storia orale : su ciascuno l'alunno può raccogliere racconti, aneddoti, ricordi, descrizioni……Si propongono le forme di migliore approccio alla storia orale

L'INTERVISTA LA REGISTRAZIONE IL QUESTIONARIO.

L'alunno, una volta identificato il problema da affrontare,da solo e in gruppo, prepara il materiale, lo mette a punto, lo utilizza e successivamente lo analizza, compone, interpreta…..In tutto c'è lo stimolo a guardarsi attorno, a trovare nelle persone e figure vicine altri aiuti e risorse oltre la guida e il supporto dell'insegnante ( i genitori, i nonni, gli anziani in genere ..).

OBIETTIVI

l'alunno conosce e risolve il problema che lo ha motivato allo studio

comprende meglio il senso e lo studio della storia impara a ricercare , leggere e confrontare fonti, documenti storici e modelli

interpretati diversi

CONTENUTI / ATTIVITÁ La CASA LA FAMIGLIA Il LAVORO IL GIOCO I MEZZI DI TRASPORTO I MEZZI DI COMUNICAZIONE IL CIBO

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IL VESTIARIO

METODOLOGIA ricerca – azione approccio all'ascolto gruppi di lavoro esercitazioni di laboratorio rilevazioni sul campo

PRODOTTI

mostra fotografica / grafico- plastico- pittorica raccolta oggetti / utensili ricostruzione storie di vita , fatti, personaggi.. filmati / CD ROM pubblicazione opuscolo/libroCOLLABORAZIONI

le famiglie / gli anziani le agenzie culturali le istituzioni territoriali

I L P A T R I M O N I O N A T U R A L E ARTISTICO E CULTURALE DEL TERRITORIO

C'è, oggi, grande consapevolezza sulla necessità che la SCUOLA si faccia carico di un discorso educativo inteso a promuovere una didattica ai beni culturali, da sviluppare progressivamente negli anni.

Il discorso appare urgente nell'epoca moderna, caratterizzata da intense trasformazioni, da massificazione e consumismo, con perdita di beni / valori appartenenti all'umanità, spesso dimenticati, non fruiti, impoveriti.C'è necessità di SAPERE in tale settore, perché la conoscenza costruisce cultura, ma non di un sapere freddo, vuoto corredo della mente: il SAPERE, in questo campo, ha un'aspirazione ermeneutica e un'aspirazione assiologica.La conoscenza consente di avvicinare il "bene" , ma non basta : occorre capirlo, apprezzarlo, averne il gusto, e, quindi, valorizzarlo, tutelarlo.Da ciò nasce qualcosa di più e di diverso. L'educazione ai "beni culturali" significa non solo scoprire quanto l'uomo ha prodotto nella sua vicenda storica, ma trarre stimoli per crearne altri, maturando anche senso / orientamento per la propria vita spirituale e per la propria azione morale e comunitaria.

Ecco, allora, l'impegno della SCUOLA, per costruire cultura, ponendo a frutto quanto già evidenziato dai PROGRAMMI '85 per la SCUOLA ELEMENTARE e dagli ORIENTAMENTI '91 per la SCUOLA DELL'INFANZIA, e volgendo, peraltro, a quanto viene posto in rilievo dalle INDICAZIONI NAZIONALI per i PIANI PERSONALIZZATI oggi in evoluzione.Il lavoro che si va ad evidenziare ha una grande potenzialità : coinvolge per i soggetti in formazione, sia a livello di scuola dell'infanzia che primaria, tutto il campo del sapere, perché bene avvicina campi di esperienza / ambiti disciplinari, aprendo ad opportunità estese di crescita nell'ambito dell'educazione alla convivenza civile.

Diventa, peraltro, EDUCAZIONE ALL'AMBIENTE, non formale, di maniera, ma profonda, poiché sposa ECOLOGIA e ARTE, riunendo in un tutto unico i beni del

territorio, che non sono solo creazioni dell'uomo, ma della natura intorno.

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AMBITI DI ATTENZIONE

Il nostro territorio offre una vasta opportunità di studio, a chi voglia aprirsi e andare oltre l'apprendimento racchiuso nei libri / testi / immagini.

Il contesto di vita presenta una ricchezza enorme di cultura, fruibile a tutti i livelli: - LA NATURA - IL PAESAGGIO - LA STORIA - L'ARTE - I CENTRI STORICI - LA TOPONOMASTICA - LE CHIESE - I MONUMENTI - I SITI ARCHEOLOGICI - I MUSEI - …………………………….C'è oggi un'attenzione nuova per il patrimonio culturale, diffuso in varie forme nel territorio o anche racchiuso in spazi e ambienti specializzati, dove tutto il cammino dell'uomo viene rappresentato nelle varie forme di espressione e documentazione e offerto ad uno studio non freddo, ma intessuto di vita, sentimento, emozione. Leggere la realtà significa trovare più luoghi e spazi per conoscere e indagare, significa anche esplorare altre epoche e altre esperienze di vita nelle raccolte, collezioni, documentazioni offerte alla memoria e all'intelligenza dell'uomo.

Oggi ciò è possibile valorizzando le tante forme di rappresentazione della "CULTURA" esistenti sul territorio, resa viva e conoscibile attraverso le opere, gli oggetti, i materiali , i documenti .. custoditi nei tempo e in qualche modo appartenenti a tutti.

È possibile tracciare degli itinerari strettamente rapportati ai temi di studio, facendo riferimento alle opportunità offerte dal territorio, non solo rappresentate dai musei propriamente detti , ma anche dalle raccolte e organiz7a7ioni a cura di privati, enti, scuole.

Si considerano, in tale visione, tutte le forme di rappresentazione della "CULTURA", in vario modo censibili in mappe di esplorazione / visite / conoscenza

i musei le mostre d'arte oggetti del passato i siti archeologici e i reperti di zone particolari del territorio le sezioni di attrezzi e utensili di arti e mestieri le sezioni di tipo

naturalistico (flora /fauna) le chiese le biblioteche gli archivi raccolte- collezioni varie ( fotografie, manufatti.) mostre ed esposizioni a temi ……………………………………..

Si considera, in modo ampio, il grande patrimonio naturale delle nostre zone , che offrono, oltre ad immagini di intensa suggestione nei paesaggi, la varietà di ambienti, scenari, siti, tutti da indagare e scoprire in percorsi di studio e ricerca. Si evidenziano in generale gli ambiti della ricerca

- patrimonio faunistico- patrimonio vegetale- aree protette ( riserve naturali , parchi, oasi..)- corsi d'acqua- le zone turistiche- le aziende di agriturismo- …………………………………….

Sono tante le opportunità per leggere l'ambiente, imparare ad amarlo, ma anche per Direzione Didattica Statale – VI Circolo di Avellino – Dossier Progetti POF a sviluppo permanente

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riflettere sui problemi della nostra epoca che preoccupano e richiedono consapevolezza e intervento : 1' inquinamento, l'abusivismo edilizio, , il depauperamento e sfruttamento selvaggio del territorio, gli incendi... Così sono parte anche possibilità di osservare e capire l'impatto dell' intervento umano sull'ambiente per l'uso e l'adattamento e degli insediamenti produttivi : le centrali idroelettriche, le centrali eoliche, le aree industriali..Anche poche, semplici esperienze sono proponibili ai bambini di scuola elementare , facendo passi progressivi di anno in anno.L'obiettivo è anche sensibilizzare attraverso gli alunni le famiglie, perché imparino ad amare l'ambiente di vita, a conservare ricordi e memorie, a comprendere e valorizzare il grande patrimonio artistico e culturale esistente intorno a noi. Si apre, in tal senso, la proposta anche alle famiglie perché sappiano disegnarsi, nei vari percorsi di vita, un tempo da dedicare allo studio e alla scoperta del territorio insieme "genitori e figli". Visitare musei e mostre serve anche a scoprire i piccoli paesi della provincia, spesso situati in luoghi storicamente e artisticamente affascinanti, a conoscere realtà e cose nuove, paesaggi diversi, a vivere le emozioni di una tradizione che non muore, ma anima e dà senso al presente.

LA SCUOLA AL MUSEOIl MUSEO oggi non va inteso come luogo per esperti, addetti ai lavori : è da

intendere come "aula decentrata" , dove "tutti" trovano nutrimento per la "mente e il cuore". Non c'è più la concezione di "spazi" da vivere a cultura consolidata : l'approccio in tenera età è via per consolidare atteggiamenti positivi verso il territorio e metodi dell'apprendere attivi e creativi.L'educazione cavalca l'interesse e la motivazione : il MUSEO è luogo organizzato, dove vivonopassato e presente, dove le conoscenze vengono dall'osservare ed esplorare. Il ragazzo incontra, così, l'arte, la storia, i segni del tempo e della creatività dell'uomo, che sono consegnati alla cultura nei libri e nella rappresentazione in luoghi di memoria, testimonianza, documentazione.Tra l'altro, avvicinarsi al "MUSEO" è esercizio per la conquista di uno stile di apprendimento, chenon si consuma, nella singola esperienza, ma diventa "abito" per cogliere, nel lungo arco della vita, tutte le occasioni che portano a visitare luoghi e paesi del mondo, aperti alla conoscenza e alla cultura.

Di qualunque tipologia sia il MUSEO ( archeologico, d'arte, di storia naturale, scientifico, etnografico), all'alunno si offre l'opportunità di osservare e analizzare, di scoprire e riscoprire oggetti, forme, materiali, di sviluppare strutture di pensiero ( estetico, storico, visivo).Ciò che offre il MUSEO è sempre prodotto delle attività umane : significa, per chi ad esso si accosta, assimilare ed elaborare processi storici, religiosi, economici, sociali, culturali e costruire, in una parola, "SAPERE".OBIETTIVI

Rapportare l'offerta formative alle risorse offerte dal territorio Rafforzare il senso di appartenenza e cittadinanza Sviluppo di sensibilità e conoscenze condivise con soggetti esterni

sul patrimonio storico- artistico Acquisire comportamenti compatibili con il rispetto e la

conservazione dell'ambiente

CONTENUTI / ATTIVITÁ

Ricognizione dei più significativi beni artistici del territorio Ricostruzione delle caratteristiche dell'organizzazione economica a

culturale delle civiltà che si sono succedute nell'area Progettazione di itinerari di visite / escursioni Costruzione di mappe territoriali

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Analisi di normative e direttive

METODOLOGIA

ricerca – azione approccio all'ascolto gruppi di lavoro esercitazioni di laboratorio rilevazioni sul campo visite guida / viaggi d'istruzione

PRODOTTI

un itinerario cartaceo o multimediale per la riscoperta dei beni individuati

una mostra fotografica / grafico- plastico- pittorica mappe tematiche del territorio guide / opuscoli di visite guidate / escursioni sezione naturalistica

COLLABORAZIONI

- ENTI LOCALI (Comune, Provincia, Regione)- COMUNITA' MONTANA- AGENZIA CULTURALI- ASSOCIAZIONI- ENTE TURISM

EDUCAZIONE ALLA LEGALITÁ

È un campo di grande esplorazione, aperto oggi all'attenzione di tutti, in un modo che vive sicuramente condizioni di benessere, avanzamento, progresso, ma anche situazioni di inquietudine, paura, non sicurezza, trasgressione, violenza...Il contesto storico- sociale richiede anche da parte della scuola un'attenzione nuova alla LEGALITÁ, che non è un principio scontato, ma un valore da acquisire e rafforzare fin da giovane età.In tal senso SCUOLA e FAMIGLIE si trovano ad assumere la grande responsabilità di guidare il BAMBINO lungo un percorso di apertura, comprensione, pratica.

FINALITÁEducare alla legalità significa elaborare e diffondere un'autentica cultura dei valori civili. Si tratta di una cultura che

intende la legge come necessità e stile di vita, come fonte generativa di regole, condotte, presupposti per costruire la civile, democratica convivenza

sviluppa la consapevolezza che condizioni quali la dignità, libertà, solidarietà, sicurezza, non possono considerarsi come acquisite per sempre, ma vanno perseguite, volute e, una volta conquistate, protette.

Da qui lo sviluppo di un itinerario formativo che sia adeguato alla fascia d'età consideri le caratteristiche / esigenze espresse dal contesto di vita si ponga in continuità con tutto il percorso formativo che nei vari gradi

di scuola andrà a svilupparsi.In particolare, nell'età di prima scolarità. Si va ad agire su piste di percorrenza possibili, onde creare sensibilità e comportamenti, che, poi, via via, troveranno strutture di più ampia conoscenza e competenza.Soprattutto si va ad operare in maniera diffusa, perché l'incontro con i grandi problemi dell'EDUCAZIONE ALLA LEGALITÁ non si pongono come progetti teorici, Direzione Didattica Statale – VI Circolo di Avellino – Dossier Progetti POF a sviluppo permanente

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ma come esperienze d'impatto quotidiano, in un mondo che porta attraverso la grande comunicazionedi massa vicino a noi malesseri, rotture di equilibri, fatti sconvolgenti anche lontani, di altri contesti e ambienti.

PERCORSI DIDATTICI

Si parte dal senso positivo della "LEGGE", intesa come conquista dell'uomo per regolare il vivere sociale, terra di DIRITTI E DOVERI.Prima di capire i NO che la LEGGE, esprime, bisogno inculcare il senso del SÌ nella LEGGE POSITIVA, fatta per l'uomo, per aiutarlo, proteggerlo,E' sui diritti fondamentali che si basa la forza della "LEGALITA".

DIRITTO ad un ambiente sano, pulito, a misura d'uomo o rispettare la naturao non inquinareo riciclare i rifiutio usare i beni con misura, senza spreco e abuso

I riferimenti, in tale percorso, vanno al progetto di educazione all'ambiente che è sfondo di tutto il discorso educativo.

DIRITTO alla salute o conoscere il corpo umanoo praticare regole d'igiene e buona alimentazioneo difendersi dalle malattieo evitare situazioni di pericolo nel quotidiano vivere (il gioco, la

strada, la scuola, la casa)o comprendere i grandi rischi di devianza e impoverimento della

salute ( fumo / droghe..)I riferimenti , in tale percorso, vanno al progetto di educazione alla salute, alla sicurezza, anche nella forma di specifica operatività – laboratorio " mangiare sano" – piano di evacuazione...

DIRITTO all' uguaglianza o capire che tutti gli esseri hanno diritto di vita, cittadinanza nel mondoo conoscere la diversità e prenderla come valore, ricchezzao aprirsi alla comprensione verso gli altri e alla solidarietào sentirsi vicino a tutti e cooperare per l'affermazione dei diritti

umaniI riferimenti in tal senso vanno alle tante strade che la scuola apre per l'educazione all'uguaglianza come l'integrazione, l'accoglienza, la multiculturalità...

DIRITTO alla pace o capire il bene della pace come condizione di vitao sentire il senso della pace che dà la famiglia, la scuola, il

territorio nel quotidiano vivereo conoscere le problematiche di difficile convivenza, i pericoli di

smarrimento della pace, bene universaleo conoscere le grandi offese alla pace come le guerre, il terrorismoo conoscere gli assetti sociali, le istituzioni, gli organi di governo,

tutela della pace.I riferimenti qui vanno direttamente al laboratorio antropologico, che apre il campo dell'ambito "storia, geografia, studi sociali " a legami concreti con il presente, che è teatro di vicende, eventi, fatti , vicini e lontani, dell'umano vivere.

DIRITTO alla casa, al lavoro o capire il senso dei beni posseduti , di prima necessità per

ogni essere umano rispettare i beni, la proprietà degli altriDirezione Didattica Statale – VI Circolo di Avellino – Dossier Progetti POF a sviluppo permanente

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o comprendere i problemi di chi vive nelle difficoltà , privo dei beni di base per vivere, in povertà , bisogno

o comprendere le problematiche di rottura delle leggi, per chi ruba, sfrutta, emargina acquisire il senso del lavoro anche nei piccoli impegni

quotidiani, nell'assolvimento dei compiti, nel contributo diretto di buon andamento familiare, scolastico

o acquisire senso della misura, non sprecare, aiutare gli altri.I riferimenti qui si colgono nella partecipazione diretta e responsabile a ciò che la storia, la cronaca, la grande informazione porta vicino a noi : la violenza, la camorra, la mafia...

INIZIATIVE DIDATTICHE

LA VITA A SCUOLA L'alunno e il contratto formativo

per la costruzione di regole e comportamenti nel pieno senso dei diritti e doveri nella forma più coinvolgente di vita con gli altri e per l'interiorizzazione di principi morali, social

L'esperienza del consiglio dei bambini per imparare a partecipare, sapere intervenire, portare avanti iniziative e proposte

IL CONTATTO CON LE ISTITUZIONIL'ambiente di vita offre opportunità di avvicinamento alla LEGGE, vista come reale, operante, non lontana, scritta e fredda.

Il SINDACO E IL CONSIGLIO COMUNALEper conoscere i principi, le forme, i modi dell'amministrazione pubblica e diventare capaci di comprensione e di partecipazione

LE FORZE DELL'ORDINEper comprendere il senso delle varie istituzioni , le azioni, il lavoro di prevenzione , gli interventi di punizione, restrizione di libertà ...

LE ISTITUZIONI RELIGIOSEper capire, oltre le pratiche / i culti.., le funzioni di educazione, diffusione,tutela dei valori morali, e per comprendere l'opera svolta a favore dei poveri, delle zone depresse, della pace

LE ISTITUZIONI UMANITARIEper assistere, proteggere, offrire tutela per le fasce deboli, soprattutto , l'infanzia, e per tutelare la pace, la giustizia, la solidarietà

LE ISTITUZIONI PER LA SALUTEper conoscere le forme di tutela della salute, la funzione dei servizi a cura dei malati, le condizioni di ricerca per combattere malattie diffuse, di grande rischio, e per il risanamento ambientale

I COLLEGAMENTIIn prima istanza sono chiamate le famiglie, che sono interessate ai grandi problemi dell'educazione già alla nascita dei bambini e poi, via via, nei percorsi che essi vanno ad affrontare.In seconda istanza, in senso più largo, è chiamato ad interagire il territorio in tutte le forme di collegamento e di collaborazione

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gli Enti Locali le istituzioni i servizi le associazioni culturali

Si evidenzia, in tal senso, il ruolo di grandi istituzioni e servizi : in particolare l'UNICEF che opera per l'affermazione dei DIRITTI UMANI nel mondo.L'UNICEF promuove attenzione soprattutto alla fascia "BAMBINI", per il

riconoscimento dei diritti fondamentali- all'uguaglianza- alla tutela- all'istruzione.

ALIMENTAZIONE — SALUTE

L'educazione alimentare è base per costruire SALUTE - prospettiva a grandi aperture.

LA SALUTE in positivoIl carattere positivo del concetto di salute è stato introdotto dalla definizione dell'OMS. La salute non è assenza di malattia, ma stato ottimale di vita, condizione di benessere a livello generale.Siamo oggi ad una visione più aperta e dinamica rispetto al passato : ciò che oggi emerge non è un accostamento alla salute di tipo promozionale ed educativo, non curativo e riparativo.

LA SALUTE come processoLa salute va vista oggi attraverso il paradigma del divenire : è un bene dinamico, da conquistare, da difendere e ricomporre in continuità in tutti i giorni della vita. Soprattutto va ricercata come equilibrio con l'ambiente naturale e sociale. L'essere umano vive la sua storia nell'interazione con il contesto di appartenenza e in esso trova soddisfazione dei bisogni , anche nei continui adattamenti necessari. La concezione di processo implica capacità di scegliere, intervenire, modificare, non disgiunta dal rispetto per la natura , fonte di vita.

LA SALUTE come donoLa vita ha una dimensione etico — sociale, oltre che religiosa. E', in questa dimensione, un bene da tutelare e , come tale, comporta la responsabilità diretta di ogni soggetto sia verso se stesso che verso gli altri: così si collega anche al senso di solidarietà per l'aiuto reciproco per la conservazione e la difesa della qualità della vita

Così la SCUOLA ha effettuato progressivamente passi di qualità, valorizzando, con iniziative adeguate, l'ambito dell' EDUCAZIONE ALIMENTARE come fondamentale campo per costruire SALUTE e BENESSERE.L'esperienza realizzata ci consente di fissare alcuni principi fondamentali

- l'alimentazione è un tema che riscuote grande attenzione nel contesto operativo ( genitori, istituzioni..)

- la tematica, alla luce delle conoscenze sul rapporto alimentazione e salute, è senz'altro uno dei principali e più fruttuosi campi d'azione degli interventi di educazione sanitaria

- l'azione della scuola, non occasionale e puramente informativa, può aiutare gli alunni ad assumere conoscenze, comportamenti, abitudini tali da garantire un

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percorso di vita sano, positivo, da tutelare e sostenere salute, benessere.Un PROGETTO, dunque, finalizzato a rispettare un diritto fondamentale per ogni essereumano:

"LA SALUTE".

Si racchiudono nel titolo " MANGIAR SANO" le finalità di ordine generale crescere sani vivere felici studiare fare sport

OBIETTIVIIl PROGETTO si apre verso ampi obiettivi, importanti per la costruzione di menti aperte,capaci di assumere scelte e decisioni, di orientarsi e determinarsi per vivere in salute ebenessere.

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OBIETTIVI DI SALUTE- favorire il maggior benessere psicofisico dei bambini- sostenere i percorsi di crescita, sviluppo, formazione- sviluppare il senso di rispetto e responsabilità verso 1'

ambiente, la natura, gli altri. OBIETTIVI DI CONOSCENZA

- conoscere gli alimenti fondamentali, la loro composizione, i valori nutritivi

- conoscere i processi di produzione, trasformazione e conservazione- conoscere l'ambiente di vita, le risorse disponibili, i beni

occorrenti alla salute conoscere i bisogni del proprio organismo, le funzioni degli organi e i dinamismi di nutrizione

- conoscere le tabelle per una sana alimentazione.OBIETTIVI DI COMPORTAMENTO

- mangiare sano come regola di vita- osservare le norme di corretta alimentazione- mettere in atto abitudini positive di igiene e cura della persona- partecipare alla tutela dell'ambiente e della natura- attuare forme di aiuto e solidarietà nella comunità di vita.

STRATEGIE EDUCATIVE

L'insegnante si pone, nel PROGETTO LABORATORIO, come regista, animatore , guida. S'individuano due livelli di strategie per dare sostanza ad un positivo percorso:

PRIMO LIVELLO- suscitare interesse nel gruppo / sezione / classe, sì da consentire il

coinvolgimento diretto del bambino, che avvia / prosegue il percorso di formazione come protagonista attivo e operoso

- valorizzare le conoscenze acquisite, le esperienze già realizzate, i vissuti, le conquiste, le osservazioni variamente raccolte, in continuità con l'ambiente di vita, il contesto familiare, il percorso scolastico..

- assumere un atteggiamento positivo verso l'alimentazione, non colpevolizzare e aiutare i bambini a scoprire da soli le regole della corretta alimentazione.Per questo è necessaria la strategia del supporto / sostegno, sì da gratificare il bambino via via e alimentare le abitudini, i comportamenti positivi.

SECONDO LIVELLO- porre lo sviluppo delle tematiche in modo trasversale tra campi di

esperienza / ambiti disciplinari, sì da procedere per nuclei concettuali, importanti per un apprendimento di valore, significato

- seguire il criterio della concretezza, rapportando l'apprendimento a dinamiche di osservazione, scoperta, ricerca..

- privilegiale la metodologia del gioco e l'osservazione- favorire l'esperienza diretta e la sperimentazione- agevolare il lavoro a gruppi, il confronto, la cooperazione- socializzare le conquiste, comunicare, far conoscere,

pubblicizzare.

SCUOLA / TERRITORIO

Il progetto ha come scenario la SCUOLA, ma non si chiude in essa. L'alimentazione rappresenta, nell'ambito dell'educazione alla salute, il settore più fecondo per i rapporti con il territorio. E' sicuramente il campo dove meglio si intrecciano le relazioni e gli scambi. Di per sé l'alimentazione è campo complesso : abitudini e comportamenti sono collegati al contesto di vita, frutto di tradizioni /usi / sistemi che naturalmente si accompagnano ai percorsi di crescita, dando ad essa supporti, ma spesso anche condizionamenti.In tal senso è fondamentale assumere l'ambiente come aula decentrata per conoscerlo, esplorarlo, farlo entrare nel circuito educativo in modo profondo ed attivo.E' fondamentale, così, il rapporto con le famiglie, centro della prima educazione in proposito e luogo dell' ulteriore sviluppo per ogni bambino. L'obiettivo , in tale progetto, è lavorare insieme "SCUOLA / FAMIGLIE "per capire, agire, collaborare."LAVORARE INSIEME" è anche lo slogan per attivare , oltre le famiglie, le istituzioni esistenti sul territorio, preposte alla tutela della salute in generale e particolarmente competenti sul versante "alimentazione" ( EE. LL. – ASL ..).Importante, parimenti, è il discorso della continuità in verticale tra le scuole che agiscono sul territorio, perché l'alimentazione non è semplice, episodico intervento educativo : è accompagnare il percorso formativo di ogni alunno, in modo progressivo e graduale, in tutto l'arco dell'età evolutiva, costruendo, rafforzando conoscenze, competenze, comportamenti.. Per questo è necessario pensare a percorsi aperti, fatti di costanti avanzamenti, sì da dare risposta al principio della processualità prima evidenziato come caratteristica del concetto di salute in chiave moderna.

CONTENUTIL'ALIMENTAZIONE offre un ventaglio d'interesse molto ampio e vario. La scelta deve porsi sicuramente entro criteri di SEMPLICITÁ - CONCRETEZZA - ADEGUATEZZA e trovare realizzazione entro il sistema di lavoro a rete, a collegamento tra campi / ambiti disciplinari. Così si pongono in sintesi, sì da consentire l'elaborazione di percorsi operativi ad ogni fascia / gruppo di alunni, necessariamente calibrati ai punti di partenza, ai gradi di sviluppo, ai piani didattici generali di base.

- IL CORPO UMANO - gli organi, l'apparato digerente, i bisogni..- GLI ALIMENTI DI BASE - il pane , il latte, la pasta, la frutta ..- I PRINCIPI NUTRITIVI - funzioni e composizione degli alimenti Ad essi si collegano contenuti di elaborazione

- LE NORME IGIENICHE- ALIMENTAZIONE E SALUTE- LA COLAZIONE- LA MERENDA A SCUOLA- FABBISOGNI E DIETE- L'ALIMENTAZIONE NEL TEMPO E NELLO SPAZIO- L'AMBIENTE E I PRODOTTI NATURALI- L'INQUINAMENTO- LA PUBBLICITÁ

- LA PEDAGOGIA DEI CONSUMI- LA FAME NEL MONDO

VISITE GUIDATE

Nel principio di interazione SCUOLA / TERRITORIO si aprono piste di osservazione , scoperta entro il contesto operativo, per guidare e sostenere l'osservazione e l'esperienza diretta degli alunni.

Si indicano alcune possibili realizzazioni nell'apertura a scelte dirette e diversificate:

- AZIENDA AGRICOLA- ORTO- INDUSTRIA ALIMENTARE- ALLEVAMENTO- FORNO- MULINO- FRANTOIO- CASEIFICIO- AGRITURISMO- LABORATORIO ANALISI- SUPERMARKET- MERCATO- ……………………….

La strategia di effettuazione segue il percorso tipico- preparazione- documentazione- produzione.

INCONTRIÈ importante offrire agli alunni più occasioni di conoscenza, confronto..: medici,

assistenti sociali, contadini, allevatori, operatori settori produzione, trasformazione…..Gli incontri possono realizzarsi a scuola con figure disponibili e fuori nelle uscite, visite.

LABORATORI COLLEGATI

Il "LABORATORIO ALIMENTAZIONE" trova naturali collegamenti con i laboratori già programmati, realizzando pienamente il principio dell'interdisciplinarità posto a fondamento del PROGETTO.

- LABORATORIO LINGUA /IMMAGINE / MULTIMEDIALITÁ leggere testi - immagini, scrivere, ascoltare, produrre libri,

fumetti, giornali, conversare, elaborare, rappresentare …..- LABORATORIO SCIENTIFICO

ordinare, confrontare, misurare, sperimentare, fare ipotesi, provare, ricercare..

- LABORATORIO ARTE / TEATRO /MUSICA produzioni grafico / plastico / pittoriche , sceneggiature, ritmi

..

- LABORATORIO AMBIENTE il pane - percorso / il latte - percorso e derivati / i cicli di

produzione nei luoghi specifici / coltivazione orto ...

REALIZZAZIONIIl "PROGETTO" apre a varie realizzazioni

- MOSTRA DIDATTICA- ADOZIONE / COLTIVAZIONE ORTO- CATALOGO ALIMENTI -PRODOTTI DELL'AMBIENTE- OPUSCOLI TEMATICI- DEPLIANT INFORMATIVI- RACCOLTA RICETTE - VIDEO / CDROM

Apre, altresì, a particolari iniziative ed esperienze realizzabilio Laboratorio pubblicità / lettura delle etichetteo Laboratorio allevamenti / coltivazionio Laboratorio cucina ( preparare dolci, sperimentare ricette..)o Laboratorio del giovane consumatore (fare la spesa al mercato

, supermercato..) o Laboratorio gestione mense scolasticheo Laboratorio / conferenze genitori – territorioo …………………………..

MATERIALI

Le SCUOLE utilizzano le risorse disponibilio Biblioteca scolasticao Videocassetteo CD – ROMo Materiali facile consumo vario ( colori, cartoncini... )o Sussidi audiovisivi ( radioregistratore, televisore,

videoregistratore..)o Computero .......

Materiali più specifici potranno essere messi a disposizione, sulle esigenze di percorso, anche nei riferimenti con le istituzioni del territorio ( pubblicazioni, depliant ..).

ATTUAZIONE E VALUTAZIONE

II PROGETTO interessa tutto il CIRCOLO : sul quadro generale composto ogni scuola ( sezione / classe / modulo) opera la scelta di campo, considerando il lavoro già realizzato nei decorsi anni, il punto di partenza e le realizzazioni possibili. In tal senso si procede per "PERCORSI OPERATIVI", fondati su ambiti ben definiti di azione, nell'individuazione di obiettivi e contenuti adeguati alla fascia di apprendimento.Il lavoro in itinere segue le dinamiche di programmazione / verifica / valutazione per regolare l'andamento e indirizzarlo, sostenerlo.

SVILUPPO AMBITI OPERATIVI

Si disegna un ambito a grandi tratti, dosato per la fascia d'età SCUOLA INFANZIA – SCUOLA PRIMARIA, dove risulta facile dare collocazione alle azioni e spinta all'interesse degli alunni. DALLA FATTORIA ... IL LATTEÈ l'alimento di base per i bambini, compagno della crescita, da conoscere, gustare.

Il percorso - MUNGITURA - CONSERVAZIONE - CONSUMAZIONE – PRODOTTI DERIVATI

s'intreccia con i vissuti dei bambini : c'è da osservare, esplorare, capire...Per l'esplorazione - visite a una fattoria, ad una centrale, al supermercato

Per l'esperimento - analisi colore, sapore, qualità, preparazione prima colazione, la ricotta, il burro...

DAL PRATO ... IL MIELEÈ prodotto che affascina per il cammino di approntamento e per il gusto

della consumazione. La storia , le forme di lavorazione, conservazione sono fonti di conoscenze, esperienze di sicura attrazione per i bambini e di conoscenze da tradurre in abitudini di sana alimentazione.Per l'esplorazione - visite in campagna , il prato a primavera , l'alveare, il supermercato

Per l'esperimento - analisi comportamento delle api, osservazione colore, sapori, qualità, quantità preparazione prima colazione , le caramelle, i dolci...

DALLA NATURA ... LA FRUTTAÈ il mondo dei sapori e dei saperi che si allarga avanti ai bambini. La natura

è il grande scenario da cui arrivano i doni della FRUTTA : la stagioni sono i tempi della crescita, maturazione, raccolta. La produzione artigianale e I' industria collegata - marmellata – dolci – caramelle – gelati – slargano le conoscenze e consolidano 1' apprendimento / comportamento al positivo.Per l'esplorazione - visite in campagna , il giardino, l'orto, il mercatoPer l'esperimento - analisi stadi delle stagioni, piante , frutta vario tipo, lavorazione, osservazionecolori, sapori, qualità, quantità, preparazione frullati, marmellate, gelati, dolci...DAL SEME AL GRANO / AL PANEL'ambiente di vita del bambino offre varietà di contesti : gli orti, il bosco, il prato, i terreni coltivati...

E' la campagna l'aula decentrata scelta in questo anno, perché di li parte il cammino del pane, nei momenti di maggiore interesse - LA SEMINA - LA MIETITURA - LA TREBBIATURA – LA TRASFORMAZIONE / LAVORAZIONE che vedono combinati il lavoro dell'uomo e gli eventi delle stagioni.Per l'esplorazione : visite in campagna, al mulino , al forno, alla fattoria, azienda agricolaPer l'esperimento : semina in aula, osservazione, ricerca, fare il pane a scuola, presso una famiglia..LA PASTA - I DOLCI - LA PIZZA

La pasta è alimento principe nella dieta mediterranea, ad importante produzione delle nostre zone, ad ampio uso sulle nostre tavole. Rappresenta il piatto di mille ricette, sia nella produzione diretta artigianale ancora estesa nel territorio che nelle produzioni industriali di specificità per la trasformazione, la conservazione, l'esportazione, la vendita... I dolci sono alimenti di varia composizione, a produzione artigianale o industriale, di attrattiva fortissima per i bambini, che si vuole diventino conoscitori e consumatori avveduti. La pizza è il piatto tipicamente rappresentativo delle nostre zone, conosciuto ormai dappertutto, graditissimo ai bambini. In tutto si combinano le conoscenze su ingredienti / condimenti /sapori.Per l'esplorazione : visita al pastificio, alla pasticceria, alla pizzeriaPer l'esperimento : la pasta fatta a mano, i dolci – la pizza scuola.

CONNESSIONI INTERDISCIPLINARI

LA STORIA - L'attenzione va all'alimentazione nel tempo :

- le varie modalità di vita e sostentamento lungo il cammino del - il rapporto uomo / ambiente nel confronto passato / presente - i processi di produzione / trasformazione- le tradizioni, le memorie, le testimonianze

LA GEOGRAFIA - L'attenzione va all'alimentazione nei paesi del mondo - le diversità di ambienti e sistemi di alimentazione- le attività umane / lavoro in contesti diversi / il commercio- i comportamenti / i processi di produzione / trasformazione- le esperienze dirette ( contatti con altri ambienti, prodotti importati...) - i paesi

poveri / la fame nel mondoSCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI - L'attenzione va a tematiche varie di attualitài percorsi di produzione / lavorazione / conservazione degli alimenti componenti / fattori nutritivi / tabelle dietetichegli errori di nutrizione / malattie / allergierapporto alimentazione età / lavoro / sport...la ricerca in campo alimentare ( coltivazioni biologiche) la pubblicità e il consumismo............................................

SPECIFICAZIONI

Il progetto, mentre opera trasversalmente a tutti campi d'esperienze / discipline per i richiami / le connessioni ai contenuti curricolari, esplica effetti ampi:- dà sostanza ai laboratori di ordinaria attuazione in tempo curricolare; - si traduce in micro - percorsi per ampliamento offerta formativa; - si presta ad avanzamenti progressivi su più anni scolastici; - dà realizzazione a principi di continuità / orientamento.

PROGETTO

“GIORNALINO SCOLASTICO”

SCUOLA INFANZIA / SCUOLA PRIMARIA

Il giornalino è un documento finalizzato: -    a favorire la conoscenza delle attività svolte dalla comunità scolastica (scuole primarie e  dell’infanzia) all'ambiente esterno -    a collegare e far comunicare tra loro i vari plessi sia della primaria sia dell'infanzia -    a suscitare la motivazione a produrre e all'uso del computer. 

Obiettivo principale è quello di rendere l'allievo più consapevole del suo processo evolutivo e artefice in prima persona del proprio apprendimento e arricchimento culturale.  Composizione della redazione del giornalino:

Rappresentanti eletti nel “CONSIGLIO DEI BAMBINI” 

OBIETTIVI  

Motivare gli alunni ad un uso intenzionale della lingua scritta finalizzato alla trattazione di tematiche a loro vicine. 

Favorire la motivazione  alla ricerca e all'approfondimento su varie tematiche. 

Favorire lo sviluppo di una competenza linguistica e comunicativa attraverso   l'uso integrato del   codice verbale e del codice iconico - grafico. 

Comprendere la diversa funzione dei mezzi di comunicazione.  Usare il computer e la fotocopiatrice a scopo didattico.  Saper costruire pagine web con l'uso del programma autore

HomePage  Saper pubblicare un lavoro su internet (il giornale sarà pubblicato

sul sito della scuola) 

FINALITÀ  

Dare voce ai bambini per comunicare le proprie idee, le proprie esperienze, le proprie attese. 

Documentare e diffondere all'esterno le iniziative promosse dalla scuola. 

Favorire la comunicazione fra i plessi del Circolo.    Favorire e sviluppare la continuità tra scuola dell'infanzia e

primaria.  Il giornalino dovrà essere l'anello di congiunzione con l'ambiente esterno nel quale la scuola è inserita e di cui avverte le problematiche e le attese. 

METODOLOGIA  L'attività consiste nella realizzazione di un giornalino, supporto cartaceo per la diffusione nell'ambito del territorio e multimediale per la pubblicazione su internet. Gli alunni coinvolti si riuniranno due volte al mese e saranno coordinati dalla Funzione strumentale preposta. Nelle riunioni si organizzerà una redazione che sceglierà gli argomenti da trattare negli articoli e concorderà l’impaginazione. L’argomento verrà poi discusso in classe e le insegnanti ne cureranno la stesura coinvolgendo tutti gli alunni in un lavoro di gruppo.  

ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO  Il Progetto si rivolge a tutte le classi del Circolo della scuola Primaria e alle classi della scuola dell’Infanzia che hanno un alto numero di bambini di 5 anni.  

 Gruppo di coordinamento del Progetto:

insegnanti n.2 scuola dell’infanzia insegnanti n. 3 scuola primaria Funzioni strumentali  preposte agli interventi e servizi per gli

alunni per la scuola primaria e dell’infanzia Funzione strumentale preposta al sostegno processo di

innovazione/multimedialitàDel gruppo potranno far parte altre due insegnanti se il collegio lo dovesse ritenere opportuno

 Modalità di diffusione:  Il giornalino sarà distribuito ad ogni alunno della  Scuola dell'Infanzia e Primaria, al Dirigente, a tutti i Docenti della  Scuola dell'Infanzia e Primaria, al Personale ATA.  Numeri previsti:  Si prevedono due numeri con una uscita a gennaio e l’altra nel mese di maggio. Ogni giornalino sarà composto da 10  pagine massimo.  Stampa presso una Tipografia scelta con bando.

Organizzazione spese per la stampa Si parte da due ipotesi

1. sponsor 2. piccola somma da far pagare alle famiglie a copia ricevuta.

INDICE Pag.

QUADRO POF – AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA

PROGETTO EDUCAZIONE ALIMENTARE “Mangiar sano”

Infanzia/Primaria 2

PROGETTO EDUCAZIONE CONVIVENZA/

CITTADINANZA/AFFETTIVITÁ “Un mondo di pace”Primaria 10

PROGETTO CONTINUITÁ/ORIENTAMENTO “Il filo

rosso della vita”Infanzia/Primaria 19

PROGETTO EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA “Io vivo

qui”Infanzia/Primaria 25

PROGETTO LUDOTECA “ Gioca con me” Infanzia 30

PROGETTO INTEGRAZIONE SCOLASTICA “La scuola per i diritti dei bambini”

Infanzia /Primaria 39

LABORATORIO TEATRO-MUSICA “La bottega dell’arte – Spazio Gioco”

Primaria 47

LABORATORIO INFORMATICO “Il futuro nel presente”

Primaria 57

LABORATORIO ATTIVITÁ MOTORIE “Crescere sano”

Infanzia / Primaria 64

LABORATORIO EDUCAZIONE ALL’ARTE ED IMMAGINE ”Cavalcando l’arcobaleno”

Infanzia / Primaria 70

PROGETTO LINGUA INGLESE “Il mondo …una grande casa”

Infanzia 82

Primaria 85

PROGETTO “ Raccontami”

Infanzia/Primaria

89

PROGETTO “Il Consiglio dei bambini – Scuola aperta”

Primaria 92

LABORATORIO “Progettualità ambiente” Infanzia / Primaria 95

PROGETTO “GIORNALINO” Infanzia / Primaria 118