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POLIURETANO Luglio 2006 COMPORTAMENTO ESTIVO DEGLI EDIFICI COMPORTAMENTO AL FUOCO DI COPERTURE IN LAMIERA ISOLATE ISOLAMENTO E RISPARMIO PER GLI EDIFICI PUBBLICI FINALITÀ SPORTIVE E SOCIALI PER LE NUOVE ARCHITETTURE CANALI PREISOLATI PER LA NUOVA FIERA DI MILANO COLLABORAZIONE ITALIANA PER IMPIANTI INNOVATIVI Associazione Nazionale Poliuretano Espanso rigido organo ufficiale d’informazione ANPE Aut.Trib.VI n. 598 del 7/6/88 - RNS n° 8184 - Sped.in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Vicenza

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POLIURETANOLuglio 2006

COMPORTAMENTO ESTIVO DEGLI EDIFICI

COMPORTAMENTO AL FUOCO DI COPERTURE IN LAMIERA ISOLATE

ISOLAMENTO E RISPARMIO PER GLI EDIFICI PUBBLICIFINALITÀ SPORTIVE E SOCIALI PER LE NUOVE ARCHITETTURE

CANALI PREISOLATI PER LA NUOVA FIERA DI MILANOCOLLABORAZIONE ITALIANA PER IMPIANTI INNOVATIVI

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SOMMARIO

POLIURETANO - Luglio 2006 3

AssociazioneNazionalePoliuretanoEspansorigido

Corso Palladio n. 15536100 Vicenza

tel. e fax 0444 327206www.poliuretano.ite-mail:[email protected]

POLIURETANOLuglio 2006

AMBIENTEDalla progettazione consapevole

alle prestazioni dei materiali .................................................. 5

FOCUS TECNICIComportamento al fuoco di coperture in lamiera.....................10

PROGETTI & OPEREIsolamento e risparmio per gli edifici pubblici ........................ 16

Finalità sportive e sociali per le nuove architetture ................ 19

Canali preisolati per la nuova fiera di Milano .......................... 22

Collaborazione italiana per impianti innovativi ....................... 25

NEWS.................................................................................27

Hanno collaborato a questo numero:Luca Furia, Eraldo Greco, Piercarlo Romagnoni, Federico Rossi,Massimiliano Stimamiglio, Antonio Temporin, Luca Zocca.

In copertina immagine aerea del nuovo Polo fieristico di Milano, pergentile concessione dell’archivio Fondazione fiera Milano, fotografia diarchitettura Federico Bruneti.

POLIURETANO

Quadrimestrale nazionaledi informazione sull'isolamento termicoAnno XVIIn. 8, Luglio 2006Aut.Trib.VI n. 598 del 7/6/88 - RegistroNazionale della Stampa n° 8184 - Po-ste Italiane s.p.a. - Sped.in A.P. - D.L.353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB VicenzaDirettore Responsabile:Gianmauro AnniRedazione: Studioemme NotizieCorso Palladio, 155 - Vicenzatel. e fax 0444 327206

Tiratura: 10 mila copieEditore: Studioemme SrlCorso Palladio, 15536100 Vicenza - tel 0444 327206Stampa: Tipolitografia CampisiArcugnano (VI)

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POLIURETANO - Luglio 2006 5

Il risparmio invernale: al progettista il compitodi andare oltre le prescrizioniIl recepimento della Direttiva 2002/91/CE, tra-mite il Decreto Legislativo 192 del 19 Agosto2005, ha comportato un nuovo e crescenteinteresse nel dibattito relativo alla politica ener-getica e soprattutto ha (ri)aperto l’ennesimodibattito sulle scelte delle tipologie edilizie edimpiantistiche che maggiormente limiterebberoi consumi energetici degli edifici.Si ricordi che l’obiettivo della Direttiva EPBD èquello di valutare il consumo energetico del-l’edificio relativamente a riscaldamento, ventila-zione, riscaldamento dell’acqua calda per usosanitario, illuminazione e raffrescamento.Più precisamente, per quanto riguarda l’involu-cro dell’edificio, il Decreto Legislativo n° 192pone l’accento sulle misure da adottare in regi-me invernale: le indicazioni di tipo prescrittivoche emergono conducono all’adozione, adesempio per le zone climatiche E ed F, ditrasmittanze dell’ordine di 0,37 – 0,35 W/(m2 K)per le pareti opache e 2,2 – 2, 5 W/(m2 K) per lechiusure trasparenti.Le indicazioni sono quindi chiare: eventualmenteil progettista potrebbe per così dire correggereil tiro, nel senso di produrre (finalmente) unaprogettazione ed una costruzione edilizia più“virtuosa”, ovvero dotata di trasmittanze di pre-

stazioni ancora migliori. Si tratta cioè di inter-pretare i limiti di legge come stimoli per ottenereprestazioni ancora più elevate, ponendo unamaggiore attenzione ai ponti termici, all’uso deimateriali, senza considerare la parte impianti-stica, che richiede un’attenzione altrettanto pun-tuale.

Alcune note sul comportamento estivo degli edifici

Dalla progettazioneconsapevole alle prestazioni

dei materialiProf. Ing. Piercarlo Romagnoni

Piercarlo Romagnoniè Professore Straordi-nario di Fisica Tecni-ca Ambientale dell’Isti-tuto Universitario di Ar-chitettura di Venezia(IUAV).A Padova si è laureatoin Ingegneria Mecca-

nica, ha conseguito il Dottorato di Ricerca inEnergetica ed ha svolto l’incarico di Ricercatoredi Fisica Tecnica presso la Facoltà di Ingegne-ria.È autore di libri dedicati agli aspetti energetici enormativi.Partecipa inoltre attivamente ai lavori AICARR eASHRAEP

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La prossima tappa: definire i parametri per ilrisparmio estivoÈ da sottolineare inoltre che il D. Lgs. n° 192costituisce solo una parte del blocco di decretie regolamenti che saranno emanati: il consumoestivo sarà il prossimo obiettivo ed il progettistadeve sin da oggi rivolgere la propria attenzioneanche a definire quali parametri possano esse-re verificati.A questo proposito è opportuno rammentarealcune indicazioni generali, sia di tipo termofisicoche di tipo legislativo.Come primo dato, è necessario quantomenodistinguere le diverse zone climatiche. Laddoveil valore medio della temperatura estiva rientranei limiti accettabili per il comfort termoigrome-trico interno, è sufficiente garantire all’edificioadeguati valori della resistenza e della capacitàtermica, ovvero di quel parametro che può es-sere definito come costante di tempo dell’invo-lucro.I fenomeni che influenzano le condizioni termi-che interne nel periodo estivo sono infatti, oltrealla resistenza, la capacità delle pareti perime-trali e della copertura di smorzare l’escursionetermica esterna mantenendo la temperatura in-terna a valori prossimi alla media termica gior-naliera.

Costante di tempo: le grandezze che ladefinisconoPer ciascun elemento di involucro è possibiledefinire le seguenti grandezze:a) capacità termica complessiva Ct:

doveρi = densità dell'i-esimo strato [kg/m3];ci = capacità termica dell'i-esimo strato

[J/(kg K)];si = spessore dello strato i-esimo [m]N = numero degli strati

b) resistenza termica Rt:

doveλ j = conducibilità del j-esimo strato omo-geneo [W/(m K)];Cj = conduttanza termica del j-esimo

strato [W/(m2 K)];sj = spessore dello strato j-esimo [m]N = numero degli stratihint, hext = coefficienti di adduzione interno

ed esterno [W/(m2 K)].

Tali grandezze sono definite per l’intero involu-cro dell’edificio nel progetto di norma prEN13790rev, normativa che dovrà essere utilizza-ta per i calcoli del Fabbisogno di Energia per ilriscaldamento ed il raffrescamento degli edifici.In sostanza è il parametro in base al quale èvalutata l’entità dell’utilizzo degli apporti gratuiti.Ma anche per ciascun componente edilizio puòessere definita la costante di tempo τττττ come:

doveU = 1/ Rt trasmittanza

Questo parametro potrebbe essere inteso comeil tempo necessario per una sollecitazione ter-mica a gradino di giungere al 36,8% del valore

τ copertura + τ pareti + τ solai + τ finestre

Costante di tempo edificio

volume complessivo

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POLIURETANO - Luglio 2006 7

di regime: è chiaramenteun parametro semplifica-to che fornisce però un’in-formazione semplice sul-la possibile risposta dellastruttura. Una propostapossibile è di correlaretale parametro, grazie ametodi di simulazione piùcomplessi, al fabbisognoestivo secondo le diverse zone climatiche.È ipotizzabile che a valori di tau dell’intero edifi-cio (inteso come media dei singoli tau dellediverse strutture che lo compongono: pareti,solai, coperture, superfici vetrate, ecc...) com-presi tra 50 e 150 h, in funzione del diversogrado di soleggiamento, si ottengano compor-tamenti estivi soddisfacenti.Per le zone climatiche che presentano valorimedi di temperatura dell’aria e di intensità disoleggiamento più elevati, sono al momentopresenti in letteratura delle valutazioni dei con-sumi effettuate sulla base dell’impiego di codicidi calcolo. Si tratta di valutazioni presentate alfine di fornire degli indici di valutazione, ma chenon forniscono indicazioni sulle tipologie co-struttive più virtuose.È chiaro che anche per le zone climatiche piùcalde, il controllo della costante di tempo po-trebbe essere un dato di semplice verifica, an-che se il range dei valori andrà attentamenterivalutato.

L’importanza di una progettazione attenta albenessere estivoQuanto sopra menzionato dovrà comunque es-sere accompagnato dalla riduzione della radia-zione solare entrante dalle superfici vetrate,grazie all’apporto di schermi o all’uso di vetri abasso coefficiente di shading.A tale proposito, si ricorda come il D.M. 27/7/05, abolito in seguito all’entrata in vigore delD.Lgs. 192/2005, dedicava l’intero art. 7 allemisure per il risparmio energetico estivo, richie-dendo al progettista di verificare i coefficienti di

sfasamento e di attenua-zione delle chiusure opa-che verticali ed orizzontaliesterne (comma 2) e indi-cando come misura per lesuperfici finestrate: “Tuttele chiusure trasparentiverticali ed orizzontalinon esposte a nord, de-vono essere dotate di

schermi, fissi o mobili, in grado di intercet-tare almeno il 70% dell’irradiazione solaremassima incidente sulla chiusura duranteil periodo estivo e tali da consentire il com-pleto utilizzo della massima radiazione in-cidente durante il periodo invernale”. (com-ma 3).Il comma 4, infine, ribadiva come l’uso deglischermi può essere evitato solo nel caso in cuila parte trasparente presenta caratteristiche talida garantire un effetto equivalente a quellodello schermo.L’uso di finestre con prestazioni energeticheelevate è ormai un fatto assodato. Restano dadefinire le caratteristiche delle pareti opache.Alcune ditte hanno presentato confronti tra strut-ture diverse realizzate con le indicazioni fornitedalla normativa UNI EN ISO 13786 “Prestazionitermiche dei componenti edilizi dell’edificio -Caratteristiche termiche dinamiche - Metodo dicalcolo”. Il metodo presentato dalla norma nonè di semplice applicazione ed è valido solo inun’ipotesi di confronto tra strutture diverse.Nell’immediato futuro sarà indispensabile atti-vare sinergie costruttori-progettisti-ricercatori siaper estendere la casistica delle strutture checonsentono di ottenere determinati valori dismorzamento termico, sia per valutare le quotedi energia richiesta dall’involucro nel periodoestivo.Tale attività fornirà certamente un utile suppor-to per l’adozione di scale di consumi che abbia-no una attinenza con la realtà progettuale.

Per il benessere estivo laprogettazione deveprevedere efficaci

schermature delle superficivetrate e ombreggiatureaggettanti sulle pareti

sottoposte a irraggiamento.

AMBIENTE

8 POLIURETANO - Luglio 2006

Valori di Trasmittanza Termica (U), Capacità Termica (C) e Costante di Tempo (τττττ)di alcune strutture edilizie

Primo solaioStrato Spessore (m)Intonaco in calce 0,015solaio in laterocemento 0,24pannello PUR/PIR riv. permeabili 0,06strato impermeabile protettivo 0,02massetto 0,04legno 0,025

U (W/m2K) 0,34C (J/m2K) 99430τττττ (h) 81

Parete perimetraleStrato Spessore (m)intonaco in calce 0,015tramezza in laterizio 0,080pannello PUR/PIR - riv. permeabili 0,050mattoni forati 0,200intonaco in calce 0,015

U (W/m2K) 0,36C (J/m2K) 273.335τττττ (h) 210

Copertura a falda - latero cementoStrato Spessore (m)intonaco in calce 0,015solaio in laterocemento 0,24barriera al vapore 0,003pannello PUR/PIR riv. permeabili 0,06manto 0,003coppi 0,015

U (W/m2K) 0,34C (J/m2K) 130.962τττττ (h) 103

Copertura a falda - tavolato in legnoStrato Spessore (m)tavolato in legno 0,025strato diffusione 0,002pannello PUR/PIR riv. impermeabili 0,08coppi 0,015

U (W/m2K) 0,27C (J/m2K) 77.516τττττ (h) 79N.B. Con questa valutazione non viene consideratol’effetto positivo dello strato di microventilazione

Con gli attuali costi energetici, non c’è proprietario o acquirente di immobili che possa rinunciare ad un isolamento efficace – soprattutto nel

caso di edifici vecchi, da ristrutturare. I sistemi isolanti poliuretanici a base di Baymer® permettono di ottenere la massima omogeneità

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FOCUS TECNICI

Programma di lavoroLe fasi previste dal programma di lavoro sonostate le seguenti:1. prove preliminari per la definizione della con-figurazione2. definizione del metodo di prova finale, e3. confronto tra diversi materiali isolanti utilizzatinelle condizioni definite del test.

Configurazione del testLa geometria dell’apparecchiatura utilizzata èla stessa della prova Room Corner Test de-scritta nella norma ISO 9705.I pavimenti e le pareti sono in calcestruzzo al-leggerito, mentre il tetto è stato costruito simu-lando l'applicazione di una copertura completa(Figura 1).La posizione e la durata di accensione del bru-ciatore sono state modificate, rispetto a quellepreviste dalla norma ISO 9705, per rendere piùcritico l’attacco termico sulla copertura.

Prove sperimentali per la valutazione del

Comportamento al fuoco dicoperture in lamiera isolate

Technical Committee BING

Sommario

Attualmente in Europa non esistono metodi diprova standardizzati per valutare il comportamentoin caso di incendio dall’interno di un ambiente contetto piano in lamiera coibentata. Metodi simili nonsono disponibili nemmeno tra le norme ISO o altremetodologie adottate da Stati membri.I metodi sviluppati fino ad ora si limitano a valutareil comportamento al fuoco proveniente dall’esternoo, con test di piccola scala, la reazione al fuocodei singoli componenti del pacchetto di copertura.Spesso le limitazioni imposte dalle normative na-zionali o dalle compagnie di assicurazione sonobasate più sul potere calorifico che sulle prestazio-ni in caso di incendio.I test affidati a SP sono stati finalizzati alla messaa punto di un metodo di prova, basato sullo scena-rio di riferimento (ISO 9705), in grado di valutare leprestazioni di coperture in lamiera coibentate condiversi materiali isolanti in caso di incendio svilup-patosi all’interno dell’ambiente.Per poter classificare i diversi prodotti testati conquesto metodo sono stati definiti criteri di soglia“passa/non passa”.L’articolo descrive il metodo di prova, i risultatiottenuti e i criteri di soglia definiti.

PremessaNell’articolo si riportano i risultati di test sperimen-tali affidati dal BING (Federazione delle Associa-zioni Europee di Produttori di Poliuretano Espansorigido) al laboratorio svedese SP Swedish NationalTesting and Research Institute per valutare il com-portamento all’incendio di coperture in lamiera iso-late con diversi prodotti.La versione originale in lingua inglese è consultabileall’indirizzo: http://www.bing.org/HTML/LibraryF/library_index.htm

Durante i primi 5 minuti il bruciatore è statoregolato a 100 kW e per i 25 minuti restanti èstato regolato a 300 kW.Il bruciatore è stato spento dopo 30 minuti dal-l’inizio del test o subito dopo il flashover.Le curve di rilascio di calore sono state ottenu-te con il metodo dell’oxygen depletion. I prodottidella combustione sono stati convogliati nel tubodi esaustione mediante una calotta posta a 6

FOCUS TECNICI

POLIURETANO - Luglio 2006 11

1) Pareti in cementoalleggerito

2) Cornice perimetrale3) Fibra ceramica4) Cornice inferiore5) Lamiera gracata6) Barriera al vapore7) Isolamento termico8) Membrane

impermeabili9) Cornice superiore10)Saldatura11)Fascia impermea-

bile bituminosa

metri dalla copertura.Le termocoppie, disposte fral'isolamento e la membrana diimpermeabilizzazione, sonostate utilizzate per monitorarel’andamento delle temperatu-re e le prestazioni dell’isolan-te.Le immagini termografichesono state registrate dal tettocon una termocamera a raggiinfrarossi (IR).Queste immagini fornisconouna buona rappresentazionevisiva dell'emissione del calo-re dal tetto e consentono divalutare il livello di temperatu-ra raggiunto dall’estradossodella copertura.

Montaggio

Nella conformazione finale del-la prova, il tetto della stanza diprova è stato completamente

chiuso con un telaio.Il telaio è stato posto, con unainclinazione del 2%, in appog-gio sulla parete posteriore del-la camera (v. figura 2).Le lamiere sono state monta-te con grecature parallele allalunghezza della costruzione.Lo spessore dell'isolante va-riava in funzione della condu-cibilità termica dichiarata peril materiale allo scopo di valu-tare pacchetti di copertura conil medesimo valore di resisten-za termica (v. tabella 1).La difficoltà maggiorenell’assemblaggio della coper-tura è prevenire, medianteun’accurata sigillatura, la fuo-riuscita lungo i bordi di fumi egas di combustione.Questo fenomeno indesidera-to, chiamato “Venting”, modi-fica il valore della misura delrilascio di calore e inibisce il

flashover. Il test è ritenuto va-lido solo con la fuoriuscita difumi e gas unicamente dal-l’apertura antistante la came-ra (v. figura 3).

Criteri di classificazionePer utilizzare questo metododi prova come sistema di clas-sificazione, è necessario fis-sare dei criteri di soglia deltipo “passa/non passa”.

Figura 1.Schema della camera di prova edella calotta per il convogliamentodei prodotti della combustione

Figura 2.Schema della conformazione d’angolo

Tabella 1Spessori di materiali isolanti utilizzati

Poliuretano espanso PIR rivestito in alluminio 80 mm

Poliuretano espanso PIR rivestito in velo di vetro 100 mm

Polistirene espanso EPS 120 mm

Lana di roccia MW 140 mm

Figura 3.Fuoriuscita dalla copertura di fumie gas (venting).

12 POLIURETANO - Luglio 2006

FOCUS TECNICIIn questa ricerca sono state valutate come so-glie negative i seguenti criteri:- quando si verifica flashover durante la provao durante il periodo di osservazione dopo che ilbruciatore è stato spento (figura 5)- quando la temperatura registrata dalletermocoppie poste fra l'isolamento e la mem-brana impermeabile supera i 200 °C - limiteindicativo della perdita di isolamento- quando si è completamente consumato lostrato isolante in prossimità della porta. La por-ta rappresenta il punto più lontano dal bruciato-re e la copertura in questa zona non è diretta-mente attaccata dalle fiamme; di conseguenzala sparizione dell’isolante in questa zona indicaun’eccessiva rapidità di propagazione di fiam-me/calore.

Confronto tra test condotti con differentimateriali isolanti

Applicando i criteri di soglia proposti gli isolantiin lana di roccia e in polisocianurato (PIR) han-no superato la prova, mentre hanno dato esitonegativo gli isolanti in polistirene espanso, EPS.Nella copertura isolata con EPS è stato rag-giunto il flashover. A flashover avvenuto, il fuo-co ha continuato a bruciare fino alla combustio-ne di tutto il materiale. In diverse occasioni, si èregistrato una riaccensione delle fiamme dopol'estinzione manuale del fuoco.

I tetti isolati con lana di roccia e PIR non hannoraggiunto il flashover e il rilascio di calore èstato limitato.La temperatura sull’estradosso della coperturasi è mantenuta ben al di sotto dei 200 °C e nonsi è registrato "venting".Il materiale isolante si è mantenuto parzialmen-te integro su tutta la superficie.

Per il tetto isolato con PIR, si è riscontrata unaparziale carbonizzazione del materiale sull’inte-ra superficie; in corrispondenza del bruciatore iltratto carbonizzato è risultato pari a circa il 75%

dello spessore (circa 60 e 25 mm in funzionedello spessore), per diminuire nelle zone piùlontane dalla fonte di calore.Le fiamme si sono autoestinte dopo lo spegni-mento del bruciatore.

Nella copertura isolata con lana di roccia ilmateriale è apparso deteriorato dal calore peruno spessore pari a circa il 30% del totale(circa 50 mm).

La figura 5 mostra le immagini termografichedella fase finale dei test.Le linee dei grafici illustrano l’andamento dellatemperatura registrata dalle termocoppie.Sia per la lana di roccia che per il PIR, latemperatura della superficie superiore del tettoe quella registrata dalle termocoppie, nella faseconclusiva della prova, era ancora bassa, men-tre nella prova con l'EPS, dopo 22 minuti, latemperatura del tetto ha raggiunto i 200 °Cdeterminando l’interruzione del rilievo termo-grafico.

Figura 4.Flashover raggiunto durante il test.

FOCUS TECNICI

POLIURETANO - Luglio 2006 13

Figura 5.Immagini termografiche relative alla superficie esterna delle coperture. I grafici illustrano l’andamento delletemperature lungo le linee L01 e L02 parallele e perpendicolari.

Tetto piano isolato con EPS

Tempo trascorso: 22 minuti

Tetto piano isolato con lana di roccia

Tempo trascorso: 30 minuti

Tetto piano isolato con PIR

Tempo trascorso: 29.30 minuti

14 POLIURETANO - Luglio 2006

FOCUS TECNICI

PostcombustioneNella figura 6 si osserva unincremento della temperaturanella copertura isolata conlana di roccia registrato dopolo spegnimento del bruciato-re. Questo fenomeno di postcombustione non si è registra-to nei test che hanno utilizzatomateriali isolanti plastici.

ConclusioniL’apparecchiatura di prova uti-lizzata è quella della normaISO 9705 con alcuniaggiustamenti. Un ampio pro-gramma di ricerca ha dimo-strato che questo nuovo me-todo di test può fornire risulta-ti ripetibili che lo rendono ido-neo nelle valutazioni del rischiodi incendio di coperture in la-miera.L'esperienza acquisita con

Correlazione con lanorma FM 4450

In America i materiali isolanticombustibili possono esse-re applicati direttamente sul-la lamiera, se il metodo dimontaggio rispetta i parame-tri standard richiesti dalle li-nee guida "Factory Mutual"della norma FM 4450.La prova al fuoco previstadallo standard FM è condot-ta sul pacchetto di coperturacompleto in modo tale da si-mulare le reali condizioni diesercizio.Le schiume PIR valutate inquesto progetto avevano ot-tenuto la Classe 1 secondola norma FM 4450.Questo indica una buona cor-relazione tra i due metodi.

questo programma di ricercaha consentito la definizione deicriteri di soglia e le conse-guenti valutazioni dei compo-nenti.Gli isolamenti con lana di roc-cia e con schiume PIR hannodimostrato prestazioni accet-tabili e in ambedue i casi nonsi è verificato flashover.L'isolamento con il PIR ha datoun maggiore contributo al rila-scio di calore, laddove quellocon la lana di roccia ha fattoregistrare fenomeni di postcombustione successivi al ter-mine della prova. Con l'isola-mento in polistirene si è inve-ce raggiunto il flashover conla completa distruzione di tuttii materiali.I risultati ottenuti offrono unapremessa di correlazione coni valori standard della normaFM 4450.

Figura 6.Andamento della temperatura all’interno dello strato isolante in lana di roccia (0-160 minuti). Le termocoppie 1 e4 sono posizionate tra l’isolante e le membrane impermeabili. Quelle dalla A alla E sono collocate 38 mm al disotto della superficie esterna dell’isolante. L’immagini termografica è stata registrata sulla superficie esternadella copertura isolata in lana di roccia dopo 1 ora e 40 minuti.

PROGETTI & OPERE

16 POLIURETANO - Luglio 2006

Isolamento e risparmioper gli edifici pubblici

Luca Furia

Istituzioni e architettura ecletticaQuando, alla fine degli anni Venti, il Comune diNereto – piccolo paese sospeso tra le alturedella Val Vibrata e le spiagge adriatiche del-l’Abruzzo – affidò l’incarico per la costruzionedel nuovo Palazzo Municipale all’ingegnerGiosia, l’architettura italiana stava vivendo unodei suoi periodi più turbolenti, divisa tra i tulipa-ni dell’ultimo Liberty e i sobri volumi del raziona-lismo emergente: la scelta dello stile rimanevaad assoluta discrezione del progettista, indi-pendentemente dal luogo e, spesso, anche daidesideri dei committenti, per i quali era saggio

informarsi in partenza riguardo all’estro del pro-fessionista a cui si sarebbero dovuti affidare.L’ingegner Giosia – che si era formato su ma-nuali dove si insegnava, dopo la parte tecnica,come arricchire di decori persino i serbatoi idrau-lici o le cabine elettriche – era un professionista“eclettico”, capace di coniugare, componendola facciata di un edificio, elementi caratteristicidi periodi diversi e di varie culture, anche inbase alla funzione dell’opera: dunque per unanuova Sede Municipale, quale miglior richiamose non al tardo medioevo, all’epoca in cui iComuni d’Italia affermavano la propria indipen-denza e autorità eleggendo pubblicamente i

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propri rappresentanti?Il nuovo Palazzo Comunale diNereto venne completato, conquesta impostazione di pen-siero, nel 1929, ed è da con-siderarsi uno degli ultimi esem-pi di architettura eclettica delCentro Italia; venne eretto inaderenza alla sede della Cas-sa di Risparmio della Provin-cia di Teramo (anch’essa ope-ra dell’ing. Giosia, ma purtrop-po demolita negli anni ’80),con elementi architettonici ti-picamente trecenteschi (doveil mattone a vista, le bifore, ilcoronamento superiore agget-tante e merlato, le torricelleangolari richiamano celebriesempi di edifici amministrati-vi medioevali come il Palazzodella Signoria di Firenze o ilPalazzo Comunale di Siena),seppure con alcune incursio-ni nell’architettura rinascimen-tale, come i marcapiani condecorazioni classicheggianti oa diamante. Il tutto però rea-lizzato con le tecniche più “mo-derne”: solai in laterocemen-to, finti rivestimenti lapidei re-alizzati ad intonaco, mensolee balaustre costituite da ele-menti in conglomerato cemen-tizio appositamente sagomati(esistevano all’epoca intericataloghi industriali di decorigoticheggianti in calcestruz-zo). A completamento, non sa-rebbe dovuto mancare nep-pure un grande mastio, chenon venne tuttavia realizzato,preferendosi in seguito amplia-re, ma con altro stile, il fabbri-cato con un’ala laterale.

quello inferiore da fogli di allu-minio goffrato, e battentati suiquattro fianchi, al fine di assi-curare la completa tenuta al-l’acqua, grazie anche alla si-gillatura dei giunti mediantel’apposita banda adesiva im-permeabile. Con un’unica ope-razione di posa si ottengonomolteplici funzioni: termoisola-mento, seconda impermeabi-lizzazione, microventilazionesottotegola e barriera al va-pore; tutti elementi che hannosoddisfatto le esigenze pro-gettuali dei tecnici e garantitoil funzionamento termoigrome-trico della copertura.

Restauro e RicostruzionePalazzo Comunale di Nereto

Committente:Comune di Nereto (TE)

Progettazione:Arch. Fabio De BerardinisIng. Graziella De Filippo

Impresa:Geco Appalti Srl

Il recuperoL’intervento di recupero, affi-dato dal Comune di Neretoall’arch. Fabio De Berardinise all’ing. Graziella De Filippoper la parte progettuale, e perl’esecuzione dei lavori all’Im-presa Geco Appalti, ha avutocome obiettivo quello di resti-tuire al Palazzo Comunale l’ori-ginaria organicità, riportandotuttavia la struttura ad una fun-zionalità ottimale: sono statepertanto compiute quelle ope-re di consolidamento staticofinalizzate alla messa a normadell’edificio e al recupero de-gli ambienti per i previsti utiliz-zi, con interventi realizzati conmetodologie compatibili con leesigenze di tutela e conserva-zione del bene storico.Per la coibentazione della co-pertura, la scelta dei progetti-sti è ricaduta sul sistemaIsotec, composto da pannellistrutturali componibili in poliu-retano espanso rigido, rivesti-ti sia sul lato superiore che su

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Finalità sportive e socialiper le nuove architetture

Massimiliano Stimamiglio

Sport e aggregazioneIl paese di Aldino sorge a oltre 1000 metri dialtitudine, sui rilievi di sponda sinistra della Val-le dell’Adige, tra Mezzocorona e Bolzano; è unComune di soli 1670 abitanti, ma caratterizzatoda una intensa attività sociale, dove un ruoloparticolare è ricoperto dalle associazioni sporti-ve; proprio per ovviare alla mancanza di localiadeguati per svolgere le varie attività – nonsolo per la parte agonistica, ma anche per lacomponente dilettantistica – nella primavera del2004 è stato indetto un concorso per la proget-tazione, a sud del centro abitato, del nuovocentro sportivo cittadino.

La caratterizzazione del progettoIl progetto vincitore, redatto dallo Studioaichner_seidl ARCHITEKTEN (Brunico, Bz) eattualmente in fase di realizzazione ad opera

dell’impresa Bernard Bau (Montagna, Bz), ècaratterizzato da una sagoma che si integra inmodo ottimale all’interno del terreno a disposi-zione (che si sviluppa parte in piano e parte inpendio), sia dal punto di vista planimetrico chesotto l’aspetto dello sviluppo formale dell’edifi-cio, che adotta soluzioni di particolare traspa-renza e leggerezza, quali ad esempio i rivesti-menti in listelli di legno a posa orizzontale el’inserimento di ampie superfici finestrate.Il primo livello, parzialmente interrato, ospiteràquattro piste da bowling, un poligono per il tiroe un’area fitness, oltre agli spogliatoi maschili efemminili e agli ambienti di servizio (locali tecni-ci, depositi).Il secondo livello si presenterà completamentevetrato e arretrato rispetto alla linea del fabbri-cato, in modo da alleggerire visivamente il livel-lo superiore, e da lasciarne in vista le struttureportanti, costituite da colonne circolari in accia-io. A questo piano, accessibile direttamente dal-

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Centro SportivoAldino (BZ)

Committente:Comune di Aldino - BZ

Progettazione:aichner_seidl ARCHITEKTEN,Brunico, BZ

Impresa edile:Bernard Bau, Montagna, BZ

l’esterno, si troverà un ampiazona bar-ristorante, i servizi el’ambiente di distribuzione allescale; all’ultimo livello infinetroveranno posto una sala-riu-nioni per le associazioni spor-tive, una sala per i ragazzi conannesso spazio-giochi attrez-zato, e l’abitazione per il cu-stode del complesso, che sisviluppa anche esternamen-te, sulla porzione pianeggian-te del lotto, con due campi dacalcio, uno da tennis e unapista per gli sport su ghiaccio,oltre ad un parcheggio da 40posti auto e ai percorsi pedo-nali, che diventano essi stessiparte dell’edificio, congiungen-dosi con gli spazi coperti, con-ferendo all’area d’accesso lafunzione di cardine del com-plesso sportivo.Particolare attenzione è stataposta, in fase di progettazio-ne, all’aspetto energetico delfabbricato: la legge urbanisti-ca provinciale in materia di ri-sparmio energetico emanata

nel 2005 dalla Provincia diBolzano, infatti, riprendendo iconcetti del progetto sperimen-tale “CasaClima-KlimaHaus”,ha stabilito – in analogia conquanto oggi in vigore per glielettrodomestici – l’obbligodella certificazione energeticadelle nuove edificazioni, indi-cando le classi di consumoammissibili per l’ottenimentodell’abitabilità, in funzione del-l’indice termico, dalla inferioreC (50/70 kWh/mq annui), allesuperiori B (30/50 kWh/mq an-nui), A (10/30 kWh/mq annui)e Gold (casa passiva, con in-dice minore di 10 kWh/mq an-nui).Al fine di rispettare ampiamen-te tali prescrizioni, per lacoibentazione della coperturaè stato posto in opera un stra-to isolante di 200 mm di schiu-ma Polyiso, realizzato utilizzan-do un doppio strato di pannel-li Stiferite da 100 mm di spes-sore (che accoppiati garanti-scono valori di U=0,14 W/mqK

e di R=7,14 mqK/W).Sulla struttura piana, al di so-pra della barriera al vapore, èstato posato un primo stratodi pannelli Stiferite Class S,rivestiti in fibra di vetro satu-rata, sormontato – a giuntisfalsati – da uno strato di pan-nelli Stiferite Class B rivestiti,sul lato a contatto con i mantibituminosi, da una finitura infibra di vetro saturata ebitumata, in grado di resisterealla posa a caldo degli stratiimpermeabili; la superficie èstata infine impermeabilizzatacon un doppio strato di mantiimpermeabili bituminosi.Al di sopra dell’impermeabiliz-zazione è stato infine posatoun tavolato in larice (fissatosu listelli in contropendenza econ tavole distanziate di circa5 mm per garantire il deflussodelle acque meteoriche) checostituisce il piano terrazzatodella copertura.

Stratigrafia pacchetto di copertura

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Canali preisolati per lanuova Fiera di Milano

Federico Rossi - Antonio Temporin

Grande attenzione per l’impiantisticaDal 2005 la Fiera di Milano ha una nuova casa.Progettato da Massimiliano Fuksas, su un’areadi circa 1.500.000 mq, il nuovo polo fieristico diRho-Pero rappresenta una delle più grandi ope-re di ingegneria civile a livello europeo.La realizzazione risulta decisamenteavveniristica, non solo nel disegno, ma anchenel concept che caratterizza tutto il progetto.Dopo la prima fase di bonifica dell’area occupa-ta in passato da una raffineria, i lavori si sonocaratterizzati per i restrittivi criteri di selezionedelle aziende partner: elevate prestazioni tecni-che, attenzione al rispetto ambientale e tempi direalizzazione particolarmente contenuti hannorappresentato parametri imprescindibili.

Sul fronte impiantistico molta attenzione è statadedicata al comfort e alla climatizzazione degliambienti, sviluppati su 8 grandi padiglioni colle-gati da un lunghissimo tunnel.In quest’ambito un ruolo centrale è stato riser-vato alla scelta delle canalizzazioni.Per i tratti di canalizzazione esterni la scelta èricaduta sul canale in alluminio pre-isolatoP3ductal, con la posa in opera di oltre 25.000mq.

Le motivazioni della scelta

Le valutazioni che hanno spinto verso questasoluzione hanno toccato sia i tradizionali aspettiquali ad esempio l’isolamento termico, le ridotteperdite per fuoriuscita, la sicurezza e l’eco-com-

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Nuovo Polo Fieristico di Rho

Progetto Architettonico:Arch. Massimiliano Fuksas

Canalista:Siconair Srl - Milano

Tipo materiale e quantità:Piral HD Hydrotec Outsider25.000 m2

patibilità sia degli aspetti spe-cifici per le installazioni al-l’esterno quali l’elevata resi-stenza agli agenti atmosferici,agli urti e alle perforazioni ac-cidentali, ai carichi di vento eneve.Dal punto di vista tecnico ilsistema P3ductal Outdoor,dedicato alle applicazioni al-l’esterno, ha risposto puntual-mente agli altissimi standarddi performance imposti daiprogettisti.I canali della Fiera di Milanosono stati costruiti utilizzandoil pannello Piral HD HydrotecOutsider. Questo particolarepannello, realizzato in poliure-tano espanso di densità 48 ±2 kg/m3, spessore 30 mm, ri-vestito sul lato esterno conuna lamina di alluminio di spes-sore 200 micron e sul lato in-terno con una lamina di allu-minio di spessore 80 micron,

offre una conduttività termicainiziale di 0,022 W/(m °C).La rigidezza pari a 900.000Nmm2/mm secondo il metododi prova stabilito dalla UNI EN13403 garantisce, inoltre, ele-vate prestazioni di resistenzameccanica anche nelle situa-zioni ambientali più proibitive.Un altro aspetto che ha in-fluenzato la scelta progettua-le è l’economicità determinatadalla maggiore rapidità di in-stallazione rispetto ai canalitradizionali. Il canale preisolatoin alluminio infatti, è facilmen-te costruibile e non richiede laposa in opera di ulteriore iso-lamento.Inoltre la resistente laminaesterna in alluminio di spes-sore 200 micron e la guainaimpermeabilizzante Gum Skin,applicata sopra a tutto l’im-pianto aeraulico, rendono su-perflua la fase di messa in ope-

ra del costoso rivestimentoesterno in lamierino di allumi-nio tipico dei tradizionali ca-nali in lamiera zincata.L’impermeabilizzante inoltrepermette di garantire elevateprestazioni tecniche anche incondizioni ambientali partico-larmente proibitive (da -35°Ca + 80°C).Per assicurare elevate presta-zioni anche nelle applicazioniall’esterno, il sistema P3 pre-vede un particolare sistema diflangiatura appositamente de-

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dicato per questotipo di soluzioneimpiantistica.Il sistema rispon-de pienamentealle caratteristi-che di eco-com-patibilità ed eco-sostenibilità at-tentamente con-siderate dai pro-gettisti.Nel rispetto dellenormative nazio-nali ed interna-zionali e in un’ottica di piena salvaguardia dellostrato di ozono P3 ha da anni eliminato dalproprio ciclo produttivo l’impiego dei CFC, degliHCFC, degli HFC e degli HC.Avvalendosi di un brevetto che prevede l’espan-sione ad acqua del componente isolante, i pan-nelli P3ductal non richiedono, per la loro produ-zione, sostanze che contribuiscono alla distru-zione dello strato di ozono (ODP) e all’aumentodella temperatura (GWP).Il processo di espansione ad acqua consente diazzerare l’ODP e il VOC (emissione di sostanzeorganiche volatili in atmosfera durante la pro-duzione e la vita del pannello) e di rendereinsignificante l’effetto serra o GWP (GlobalWarming Potential), che risulta pari a 0,0001.

Il sistema si ca-ratterizza, infi-ne, per la sicu-rezza: i canalirealizzati cont e c n o l o g i aHydrotec assi-curano un bas-so grado di par-tecipazione al-l’incendio, noncolano ed i fumihanno una ri-dotta opacità etossicità. La si-

curezza di questi canali è comprovata dagli otti-mi risultati ottenuti secondo i test più selettivi alivello internazionale.I pannelli P3ductal sono stati testati secondoUNI 8457 – fiamma di innesco e UNI 9174 –fiamma e pannello radiante, richiesti per il mer-cato italiano (raggiungendo la classe di reazio-ne al fuoco 0-1 che li rende conformi ai dettamidel D.M. 31-3-2003) e secondo il severissimotest ISO 9705 – room corner test.Particolarmente significativi sono gli standarddi sicurezza garantiti anche sul fronte dei fumi.P3ductal è stato testato secondo la normativaAFNOR NF F 16-101 rientrando nella classeF1. Anche in caso di sisma, il sistema P3ductalgarantisce elevati standard di sicurezza.

Fotografie fiera di Milano per gentile concessione dell’Archivio Fondazione Fiera di Milano - Fotografia diarchitettura Federico Bruneti

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Due know-howcomplementari per impiantiall’avanguardiaLa collaborazione tra OMSGroup di Verano Brianza (MI),leader nella costruzione dimacchine ed impianti per po-liuretano e, in particolare, diimpianti per la produzione dipannelli isolanti con substratiflessibili/rigidi, e il GruppoDelmac di Thiene (VI), spe-cializzato nella lavorazione delpannello, continua con eccel-

lenti risultati. OMS e Delmacoffrono soluzioni produttive in-tegrate ed impianti “chiavi inmano” che coprono l’intero ci-clo di produzione e di lavora-zione del pannello isolante:OMS è in grado di fornire laprima parte dell’impianto par-tendo dagli svolgitori dei sub-strati flessibili, al gruppo didosaggio dei componenti chi-mici fino al doppio nastro con-formatore con relativo siste-ma di riscaldamento e succes-siva sezionatrice, mentre

Delmac completa la linea consistemi di raffreddamento, disezionatura, di profilatura e diimballo finale dei pannelli se-condo le misure e i profili ri-chiesti.Questi impianti, completamen-te automatizzati, si contraddi-stinguono per l’altissima pro-duttività e per l’assoluta fles-sibilità di lavorazione riducen-do al minimo la presenza deglioperatori preposti agli impian-ti stessi.

Collaborazione italiana perimpianti innovativi

Eraldo Greco - Luca Zocca

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Il primo impianto OMS-Delmac risale al 2000con la fornitura di una linea completa ad altavelocità per un importante gruppo irlandese; adoggi sono stati forniti e installati molteplici im-pianti sia in Italia che all’estero, riconoscendo aidue gruppi una conoscenza specifica di pro-cesso, di tecnologia e di prodotto.Punto di forza nonché concreto vantaggio com-petitivo per il cliente è il know-how condiviso trale due aziende dove la ricerca e lo sviluppo diprodotto sono attività prioritarie e quotidiane.Di questa azione sinergica ne è esempio l’im-pianto di ultima realizzazione per il gruppoRecticel. Si tratta di una linea completa e dedi-cata alla produzione di pannelli isolanti in poliu-retano espanso. I pannelli sono rivestiti confogli di alluminio, carta, carta bitumata o rinfor-zata con fibra di vetro. Le dimensioni del pro-dotto finale variano in lunghezza da 450 a 3.000mm. ed in larghezza da 600 a 1.200 mm. conspessore fino a 220 mm. I pannelli sono lavoratisui quattro lati con 5 possibili e differenti profili.

Nuove funzioni e alte velocità produttive

L’impianto è da considerare innovativo e al-l’avanguardia in riferimento a:- unità di dosaggio/miscelazione dei compo-nenti chimici con l’utilizzo di nuove testemiscelatrici “autopulenti” che eliminano la ne-cessità di lavaggi a fine ciclo produttivo;- riutilizzo degli scarti polverizzati di poliuretanoreintroducendoli nella formulazione di base;- cambio di produzione, tipologia di formato e di

profilo dei pannelli richiesti in meno di 120 se-condi, in automatico e via rete;- assistenza tecnica via rete e tramite “web-cam”

Tutto ciò ad una velocità produttiva di 60m/min.Da ultimo ma non meno importante è la gestio-ne semplice ed immediata dell’impianto tramitepc supervisore di linea. L’operatore lancia ilpiano di produzione richiamando la distinta epuò monitorare l’impianto in ogni momento in-tervenendo sui PLC delle singole macchine pereventuali variazioni o correzioni di produzione.Al cambio di produzione o al variare della velo-cità della pressa a monte, le macchine in lineasi riassettano in automatico e in pochi minuti.Tra gli ultimi impianti “chiavi in mano” realizzatisi possono citare all’estero quelli per i gruppiKingspan, Hytherm/Xtratherm e Recticel, Efisol,Knauf, Poliuretanos e Firestone, oltre ai nume-rosi impianti forniti in Italia ai principali produtto-ri.

NEWS

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Assemblea annuale ANPELo scorso 26 maggio si è svolta a Sirmione (BS)la diciassettesima assemblea annuale dei sociANPE.La riunione ha consentito di esaminare l’attivitàsvolta nel corso dell’anno e di tracciare le lineedi indirizzo delle azioni future. Il Presidente,Paolo Stimamiglio, ha sottolineato l’importanza,per l’intero settore, della nuova fase normativainauguratasi nell’agosto del 2005 con il recepi-mento della Direttiva europea sull’efficienzaenergetica in edilizia.I nuovi parametri di efficienza energetica, giàoperativi in questa fase di regime transitorio, eancor più le pratiche virtuose che potranno

essere stimolate dal meccanismo della certifi-cazione energetica, potranno finalmente inci-dere in modo positivo sul livello di isolamentotermico degli edifici italiani.In questa fase di particolare attenzione del mer-cato ai temi del risparmio energetico e dellariduzione di emissioni nocive in atmosfera saràquindi essenziale sostenere e rafforzare il ruolodell’associazione nazionale.Ai lavori dell’assemblea hanno partecipato an-che i produttori di materie prime associati adANPE, Bayer Spa, Coim Spa e Huntsman Italy

Soci AggregatiHanno recentemente aderito all’ANPE, nella ca-tegoria dei Soci Aggregati, le Società:

- Claudioforesi Srl di Osimo (AN). La Societàopera, dal 1979, nel settore dell’applicazione inloco di sistemi poliuretanici. Oltre all’isolamentoa spruzzo di coperture o pavimentazioni ha svi-luppato l’applicazione, per iniezione, di poliure-tano espanso in intercapedini vuote di paretiperimetrali. Questa tecnica di isolamento risultaparticolarmente efficace per ottenere significa-tivi risparmi energetici anche nelle ristruttura-zioni di edifici abitati.

- Inter Trading Srl di Rastignano - Pianoro(BO). Dal 1987 Inter Trading, grazie anche aduna partnership ventennale con Bayer MaterialScience, commercializza, in Italia materie primeper l’industria chimica principalmente poliureta-nica.Nella gamma Inter Trading sono compresi gliisocianati MDI e TDI, varie tipologie di poliolipoliesteri e polieteri.

Il Consiglio Direttivo ANPE, dà un caloroso ben-venuto ai nuovi associati.

NEWS

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Srl, che hanno presentato relazioni relative al-l’andamento del mercato del poliuretano neidiversi settori (Gianmario Beretta - Bayer) eagli importanti investimenti destinati dall’indu-stria chimica ai temi dell’impatto ambientale,della salute e della sicurezza (Andrè Verrayken- Huntsman) . In quest’ambito ISOPA (Associa-zione Europea tra produttori di Isocianato) hasviluppato il programma “Walk the Talk” con ilquale si impegna a fornire alle industrie di tra-sformazione strumenti di formazione del perso-nale finalizzati al miglioramento continuo deilivelli di salute e sicurezza nelle industrie ditrasformazione del poliuretano.I lavori dell’assemblea si sono conclusi con latradizionale colazione conviviale sulle spondedel Lago di Garda.

Isolamento termico eprotezione dalle ondeelettromagneticheSi è svolto venerdì 23 giugno, presso la salaconferenze di Palazzo Bonin Longare un con-vegno di aggiornamento e informazione tecnicadedicato al settore dell’edilizia e centrato suitemi dell’efficienza energetica e della protezio-ne dalle onde elettromagnetiche.La prima parte dell’incontro, organizzato dallaSocietà Stif Spa di Ramon di Loria, è stata

dedicata all’esame dei nuovi livelli di isola-mento termico previsti dal Decreto Le-gislativo 192 del 18 agosto 2005e alla illustrazione di esempidi strutture edilizie chesoddisfano i requi-siti di efficienzaenergetica pre-visti per la zonaclimatica dellaprovincia di Vicenza.Tra le soluzioni proposte uno spazio maggioreè stato attribuito ai pannelli termoisolantiTEKNOROOF per coperture a faldemicroventilate. Da questa linea, di recente in-troduzione nella gamma produttiva dell’azien-da, sono derivati i pannelli ONDABLOCK cheoltre ad assicurare un elevato isolamento ter-mico svolgono anche il ruolo di schermo per leonde elettromagnetiche.L’elettromagnetismo, determinato dal moltipli-carsi delle fonti di emissione (ripetitori, antenneper telefonia, ecc.) presenti nelle aree urbane,rappresenta un fattore di rischio al quale l’edili-zia consapevole attribuisce una notevole im-portanza.Alla valutazione di questo fenomeno e alle mo-dalità di prova utilizzate per valutare le presta-zioni dei pannelli ONDABLOK è stata dedicatala seconda relazione “Valutazione tecnico-scien-tifica delle capacità di schermo alle radiazionielettromagnetiche dei pannelli ONDABLOK”svolta dal prof. Gianantonio Della Mea, Re-

sponsabile scientifico per il Di-partimento di Ingegneria

dei Materiali e Tec-nologie Industria-li dell’Università diTrento.Per maggiori in-formazioni si con-sulti il sito:www.ondablok.it

ISCRIZIONI 2006Per essere più rappresentativi,

per contribuire di più allo sviluppo tecnico e normativo,per comunicare meglio,

dobbiamo essere di piùPer questo è stata istituita la categoria dei

soci aggregatialla quale possono iscriversi:

✔ piccole e medie aziende di trasformazione del poliuretano espanso✔ produttori di materiali e accessori per l’impermeabilizzazione e l’edilizia in genere✔ produttori di impianti e macchine per poliuretano✔ applicatori e tecnici dei sistemi per coperture✔ applicatori di poliuretano espanso rigido a spruzzo✔ produttori di materie complementari per la trasformazione del poliuretano espanso✔ produttori di celle e banchi frigoriferi

La quota associativa per questa categoria, fissata, per l’anno 2006, a soliEuro 1.000, dà diritto a:

✔✔✔✔✔ collaborazione con le Commissioni e i Gruppi di Lavoro ANPE attiviin ambito normativo (UNI, CTI, CEN) e con la Redazione dellarivista POLIURETANO

✔ 10 copie delle pubblicazioni realizzate da ANPE nel corso dell’anno✔ sconto del 20% sul costo delle pagine pubblicitarie della rivista POLIURETANO✔ link dal sito dell’Associazione (www.poliuretano.it) a quello del socio aggregato

Per informazioni:Segreteria ANPE tel. 0444 327206

NEWS

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Nuovo impianto Cannon per laproduzione di pannelli curvi isolatiLa società Landini, leader nel settore delle la-stre per copertura in fibrocemento con una pro-duzione annua superiore ai 9 milioni di metriquadrati, ha scelto di investire anche nella pro-duzione di coperture metalliche coibentate sce-gliendo il Gruppo Cannon come partner tecno-logico per la realizzazione del pannello curvo“GorLand”.L'esigenza di produzione "just-in-time" di que-ste coperture - richieste dal mercato in varielunghezze, con raggi di curvatura da 3 a oltre 6metri richiede una soluzione industriale flessi-bile. La tecnologia utilizzabile è quella dell'inie-zione di schiuma in discontinuo con l’esigenzadi una gestione efficiente del parco stampi.L'impianto studiato da Cannon per Landini pre-vede una soluzione innovativa per la movimen-tazione dei grandi stampi. Diversi carrelli moto-rizzati filoguidati (AGV) trasportano - in modali-tà completamente autonoma - una combinazio-ne di stampi da una stazione di schiumatura aquella di polimerizzazione. Dopo alcuni minutigli stampi vengono inviati ad una stazione diestrazione, in cui i pannelli curvi vengono impilatiin pacchi ed avviati al confezionamento. L'im-pianto, completo di una linea automatica diprofilatura e taglio del rivestimento interno delpannello, permette di produrre in modalità mi-sta pannelli isolati con Poliuretano o con lana diroccia.

Utility e presentazione dinuovi prodotti nel sitowww.isolparma.it

Il rinnovo del sito della Società Isolparma haprevisto l’inserimento di un’interessante utilityper calcolare on line il valore della trasmittanzatermica delle strutture edilizie. A disposizionedegli utenti anche la banca dati dei Gradi Gior-no e delle relative Zone Climatiche di tutti iComuni italiani per una rapida verifica dellarispondenza delle strutture ai parametri previstidal DLgs. 192.All’interno del sito vengono inoltre presentatele novità produttive dell’azienda: dai pannelliisolanti (sia in doghe che piani o con incisionirealizzate su misura) accoppiati a membranebituminose, al nuovo adesivo poliuretanico Kfix.Questo sistema consente la perfetta adesione,a freddo, dello strato isolante al supporto; tra ivantaggi più significativi: la facilità di applicazio-ne, l’eliminazione difonti di calore o ap-plicazioni a fiamma,l’aumento della pro-duttività, le elevateprestazioni di resi-stenza a trazione,elasticità e resisten-za all’erosione, l’ec-cellente durabilità.

NEWS

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Associazione Nazionale Poliuretano Espanso rigidoCorso A. Palladio n. 155 - 36100 Vicenza - tel. e fax 0444 327206

WebSite: www.poliuretano.it - e-mail: [email protected]

SOCI ORDINARI

BRIANZA PLASTICA SpaVia Rivera, 50 - 20048 Carate Brianza (MI)tel. 0362 91601 - www.brianzaplastica.it

DUNA CORRADINI SrlVia Modena - Carpi, 388 - 41019 Soliera (MO) tel. 059 893911 - www.dunacorradini.it

P3 SrlVia Don G. Cortese, 3 - 35010 Ronchi di Villafranca (PD)tel. 049 9070301 - www.p3italy.it

STIF SpaVia Brentelle, 11 - 31037 Ramon di Loria (TV) tel. 0423 485841- www.stif.com

STIFERITE SrlViale Navigazione Interna, 54 - 35129 Padova tel. 049 8997911 - www.stiferite.com

SOCI SOSTENITORI

BAYER Spa - Viale Certosa, 12620156 Milano (MI) - www.bayer.de

COIM Spa - Via Ricengo, 21/2326010 Offanengo (CR) - www.coimgroup.com

HUNTSMAN ITALY Srl - Via Mazzini, 5821020 Ternate (VA) - www.huntsman.com

SOCI AGGREGATI - ONORARI

CANNON AFROS Spa - Via G. Ferraris, 6521042 Caronno Pertusella (VA) - www.cannon.it

CLAUDIOFORESI Srl - Via Fosso 2/4 - S. Biagio60027 Osimo (AN) - www.claudioforesi.it

DELMAC Spa - Via Della Fisica, 16/1836016 Thiene (VI) - www.delmac.it

EIGENMANN & VERONELLI Spa - Via Wittgens, 320123 Milano - www.eigver.it

EURO. PAN Srl - Via Vegliaturo sn, Piano Lago87050 Figline Vegliaturo (CS) - www.europan.com

EURO POLIURETANI Sas - Via Castellana, 6835010 Trebaseleghe (PD) - www.europoliuretani.com

DEGUSSA GOLDSCHMIDT ITALIA Srl - Via Falconera, 726025 Falconera (CR) - www.goldschmidt.com

IMPIANTI OMS Spa - Via Sabbionetta, 420050 Verano Brianza (MI) - www.omsgroup.it

INTER TRADING Srl - Via Andrea Costa, 11440067 Rastignano - Pianoro (BO)

ISOLPARMA SrlVia Mezzavia, 134 - 35020 Due Carrare (PD)tel. 049 9126213 - www.isolparma.it

METECNO Spa - Via Cassino, 1920067 Tribiano (MI) - www.metecno.com

POLYSYSTEM Srl - Via San Rocco, 1421013 Gallarate (VA) - www.polysystem.it

PU. MA. Srl - Via Germania, 535020 Tribano (PD) - www.pumasrl.com

SILCART Srl - Via Spercenigo, 5 Mignagola31030 Carbonera (TV) - www.silcartcorp.com

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