EDIFICI IN MURATURA IN ZONA SISMICA - SM Ingegneria · 2019. 2. 5. · COMPORTAMENTO EDIFICI IN...

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Prof. Claudio Modena D IPARTIMENTO DI I NGEGNERIA C IVILE E DILE E A MBIENTALE D I C E A COSTRUIRE IN LATERIZIO CON ISOLAMENTO SISMICO Sicurezza ed efficacia energetica per uno sviluppo sostenibile EDIFICI IN MURATURA IN ZONA SISMICA 8 Maggio 2012

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  • Prof. Claudio Modena DIPARTIMENTO DI

    INGEGNERIA

    CIVILE

    EDILE E

    AMBIENTALE

    D

    I

    C

    E

    A

    COSTRUIRE IN LATERIZIO CON ISOLAMENTO SISMICO

    Sicurezza ed efficacia energetica per uno sviluppo sostenibile

    EDIFICI IN MURATURA IN ZONA SISMICA

    8 Maggio 2012

  • DANNEGGIAMENTO EDIFICI IN MURATURA

    Comportamento in funzione delle connessioni con

    le pareti e del tipo di solai

    Danneggiamento delle pareti

    per azioni nel piano

    Solai flessibili e pareti

    senza connessioni Solai flessibili e pareti

    con connessioni

    Solai rigidi con

    pareti connesse

    EARTHQUAKE RESISTANT DESIGN OF MASONRY BUILDINGS,

    Tomazevic, Imperial College Press, 1999

    Deformazione dell’edificio e

    danni agli elementi della

    struttura portante in muratura

  • Goriano Sicoli (AQ), 2009 L’Aquila, 2009

    DANNEGGIAMENTO EDIFICI IN MURATURA

  • DANNEGGIAMENTO EDIFICI IN MURATURA

    Villa Sant’Angelo (AQ), 2009

  • COMPORTAMENTO EDIFICI IN MURATURA

    L’edificio a muratura portante deve essere concepito

    come una struttura tridimensionale. I sistemi resistenti di

    pareti di muratura, gli orizzontamenti e le fondazioni

    devono essere collegati tra di loro in modo da resistere

    alle azioni verticali ed orizzontali.

    Ai fini di un adeguato

    comportamento statico e

    dinamico dell’edificio, tutti le

    pareti devono assolvere, per

    quanto possibile, sia la

    funzione portante che di

    controventamento.

    Gli orizzontamenti… devono

    assicurare, per resistenza e

    rigidezza, la ripartizione delle

    azioni orizzontali fra i muri di

    controventamento.

    L’organizzazione dell’intera

    struttura e l’interazione ed il

    collegamento tra le sue parti

    devono essere tali da

    assicurare appropriata

    resistenza e stabilità, ed un

    comportamento d’insieme

    “scatolare”.

  • COMPORTAMENTO EDIFICI IN MURATURA

    Muri ed orizzontamenti devono essere opportunamente collegati fra loro. Tutte le pareti

    devono essere collegate al livello dei solai mediante cordoli di piano di calcestruzzo armato e,

    tra di loro, mediante ammorsamenti lungo le intersezioni verticali. Devono inoltre essere

    previsti opportuni incatenamenti al livello dei solai, aventi lo scopo di collegare tra loro i muri

    paralleli della scatola muraria.

    Le pareti portanti sono considerate resistenti

    anche alle azioni orizzontali quando hanno

    una lunghezza non inferiore a 0,3 volte

    l ’ altezza di interpiano; e devono avere spessore minimo di:

    La buona concezione strutturale ed una

    corretta realizzazione dei dettagli strutturali

    garantisce un adeguato comportamento

    strutturale. Ciò è riconosciuto dalle NTC:

    ‘edifici semplici’.

  • ROTTURA PER PRESSOFLESSIONE

    Il meccanismo di rottura per pressoflessione è dovuto allo schiacciamento della muratura al

    lembo compresso delle sezioni estreme.

    Per bassi valori del carico assiale N si sviluppano ampie fessure flessionali e il muro tende a

    sviluppare un cinematismo di ribaltamento simile a quello di un blocco rigido (Rocking).

    Semplificazioni:

    • Muratura non reagente a trazione;

    • Distribuzione "stress-block" delle compressioni;

    Equilibrio alla traslazione verticale

    +

    Equilibrio alla rotazione

  • ROTTURA PER TAGLIO

    La rottura per taglio è dovuta all’effetto delle tensioni tangenziali causate dalle forze

    orizzontali in combinazione con le tensioni normali.

    Si distinguono due tipi principali di rottura per taglio:

    1) Taglio-scorrimento 2) Fessurazione diagonale

    Criterio "alla Coulomb" Criterio della massima tensione di trazione

  • TIPOLOGIE STUDIATE

    MURATURA NON ARMATA

    TM: Muratura

    rettificata

    TG: Muratura

    ad incastro

    Po: Muratura con

    tasca di malta

    Blocchi a fori

    verticali

    Blocchi a fori

    orizzontali

    MURATURA ARMATA

  • PRINCIPALI TEST DI LABORATORIO

    Compressione monoassiale Compressione diagonale

    Test sui componenti Test sui micro assemblaggi

    Compressione e taglio ciclica

  • MURATURA RETTIFICATA

    PRINCIPALI VANTAGGI:

    1. Ottimizzazione del processo di costruzione

    2. Riduzione dell’uso di malta

    3. Miglioramento delle prestazioni

    INTRODUZIONE NEI PAESI EUROPEI:

    1. Germania, 1981

    2. Austria, 1994

    3. Francia, 1995

    4. Belgio, 2001

    5. Svizzera, 2001

    6. Italia, 2002

    7. Rep. Ceca, 2003

    8. Slovacchia, 2003

    9. Danimarca, 2003

  • PROVE CICLICHE NEL PIANO

    • Condizioni di vincolo a mensola

    • Carico verticale costante: 17, 21, 27,

    33% smax • Spostamento ciclico orizzontale

  • +8.75/-7.5 mm

    MURATURA NON ARMATA: COMPORTAMENTO

    QUATTRO STATI LIMITE:

    Stato limite flessionale - Hf, df Stato limite critico - Hcr, dcr Resistenza massima - Hmax, dHmax Spostamento ultimo - Hdmax, dmax

    ± 2.5 mm

    ± 2.0 mm

    ± 10.0 mm

    TM (0,27): rettificato

  • MURATURA NON ARMATA: MODALITÀ DI ROTTURA

    TM (0,27): muratura rettificata TG(0,27): muratura ad incastro Po(0,27): con tasca di malta

    TMC(0.27) - Cyclic test

    -180

    -150

    -120

    -90

    -60

    -30

    0

    30

    60

    90

    120

    150

    180

    -25 -20 -15 -10 -5 0 5 10 15 20 25

    d (mm)

    H (kN)

    TGC(0.27) - Cyclic test

    -180

    -150

    -120

    -90

    -60

    -30

    0

    30

    60

    90

    120

    150

    180

    -25 -20 -15 -10 -5 0 5 10 15 20 25

    d (mm)

    H (kN)

    PC2 - Cyclic test (0.27)

    -180

    -150

    -120

    -90

    -60

    -30

    0

    30

    60

    90

    120

    150

    180

    -25 -20 -15 -10 -5 0 5 10 15 20 25

    d (mm)

    H (kN)

  • MURATURA NON ARMATA: MODALITÀ DI ROTTURA

    Rotazione dei blocchi

    Apertura delle fessure anticipata (2.5÷7.5 mm)

    Propagazione delle fessure diagonali dal centro

    MU

    RA

    TU

    RA

    R

    ET

    TIF

    ICA

    TA

    A

    LT

    RE

    TIP

    OL

    OG

    IE

    Rocking a bassa precompressione

    Effetto piede compresso

    Apertura delle fessure posticipata (circa 4.5÷12.5 mm)

  • MURATURA NON ARMATA: RISULTATI SPERIMENTALI

    • Ai diversi stati limite, q (Po) > q (TG) > q (TM). Questo indica un miglior comportamento, anche se la maggiore tendenza dei TG e Po al rocking dovrebbe essere presa in esame.

    • Per i campioni TM, du/dcr ha un valore alto ma ciò è dovuto al basso valore di dcr (qcr 0,32%);

    il valore limite dell’inter-storey drift per la verifica SLD è fissata per normativa al 0,30%.

    • In termini di ft, le differenze tra le tre serie di campioni sono limitate.

    • La capacità di dissipare energia è bassa per tutti i tipi di muratura.

    0

    30

    60

    90

    120

    150

    180

    0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 1.2 1.4 1.6

    (%)

    H (kN)

    PC(0.27)

    TGC(0.27)

    TMC(0.27)Max drift interpiano SLD

    0

    5

    10

    15

    20

    25

    30

    0 5 10 15 20 25 30 35 40 45step

    Ehys/Einp (%) TMC(0.27)

    TGC(0.27)

    PoC(0.27)

    8

  • MURATURA NON ARMATA: MODELLAZIONE ANALITICA

    Modena, 1982

    H/Hmax rapp. carico attuale / massimo δ/δs rapp. spost. attuale / s.l. elastico ideale l = δp/δs rapp. spost. s.l. sperimentale/elastico ideale m = δHmax/δs rapp. di duttilità al carico massimo

    • I diagrammi sono approssimativamente

    simmetrici;

    • il ramo lineare iniziale finisce per valori di

    δ=1/4÷1/7 δHmax; • il ramo iniziale di ogni ciclo d’isteresi

    approssimativamente ricalca il ramo

    iniziale;

    • successivamente, ad ogni incremento di

    spostamento imposto, avviene una

    riduzione rilevante di rigidezza.

    • Riproduce l’area relativamente piccola di

    ogni ciclo;

    • riproduce la perdita improvvisa di

    resistenza e rigidezza dopo Hmax. • Altri modelli disponibili, molti dei quali

    sono stati sviluppati per muratura armata,

    sono caratterizzati da valori più elevati di

    energia dissipata e da più alta stabilità dei

    cicli.

    S

    S

    H

    H

    d

    d

    lm

    ld

    d

    m

    m

    lm

    1

    max

    1

  • MURATURA NON ARMATA: ANALISI DINAMICHE

    Media sui diversi tipi di suolo - tutti i campioni

    0,0

    0,5

    1,0

    1,5

    2,0

    2,5

    3,0

    3,5

    0,15 0,20 0,25 0,30 0,35 0,40 0,45 0,50

    Tn [s]

    R

    TMC

    TGC

    PoC

    TM suolo tipo A TG suolo tipo A Po suolo tipo A

    TM suolo tipo B, C, E TG suolo tipo B, C, E Po suolo tipo B, C, E

    TM suolo tipo D TG suolo tipo D Po suolo tipo D

    • In generale: Rm(Po) > Rm(TG) > Rm(TM)

    • Differenze non sensibili per suoli più rigidi (tipo A) e per T < 0,25 s

    • Su tutti i suoli e i periodi, in termini di m-s e m: Rm(Po)=2,0÷2,2; Rm(TG)=1,8÷2,0;

    Rm(TM)=1,7÷1,9

  • MURATURA ARMATA

    Caratteristiche:

    • Armatura verticale concentrata

    • Blocchi a fori orizzontali

    Vantaggi:

    • Durabilità dell’armatura

    • Facilità di costruzione

    • Isolamento termo-acustico

  • MURATURA ARMATA: RISULTATI SPERIMENTALI

    Limit States - all specimens

    0

    50

    100

    150

    200

    250

    0 1 2 3 4 5

    ψ (%)

    Load (

    kN

    )

    HS 0.4 HS 0.6

    TRHS 0.4 TRSH 0.6

    SRSH 0.4 SRSH 0.6

    TRSa 0.4 TRSa 0.6

    SRSa 0.4 SRSa 0.6

    TRSb 0.4 TRSb 0.6

    SRSb 0.4 SRSb 0.6

    Tutti i campioni

    - quattro stati limite

    - fess. per flessione 1÷2 mm

    Serie Sa (TRSa-SRSa)

    - fess. a taglio, drift ~0.30%

    - res. max, drift ~0.80 %

    Serie Sb (TRSb-SRSb)

    - fess. a taglio, drift >0.60%

    - res. max, drift >1.20%

  • MURATURA ARMATA: MODALITÀ DI ROTTURA

    rocking snervamento e crushing taglio e instabilità

    Blocchi a fori orizzontali e solo

    armatura orizzontale

    Sistema completo

    Campioni progettati per rottura a taglio

    TRHS 0.6 - Cyclic test

    -125

    -100

    -75

    -50

    -25

    0

    25

    50

    75

    100

    125

    -20 -15 -10 -5 0 5 10 15 20

    δ (mm)

    H (

    kN

    )

    TRSa 0.6 - Cyclic Test

    -250

    -200

    -150

    -100

    -50

    0

    50

    100

    150

    200

    250

    -20 -15 -10 -5 0 5 10 15 20

    δ (mm)

    H (

    kN

    )

    TRSb 0.6 - Cyclic test

    -125

    -100

    -75

    -50

    -25

    0

    25

    50

    75

    100

    125

    -60 -40 -20 0 20 40 60

    δ (mm)

    H (

    kN

    )

    Serie HS Serie Sa Serie Sb

    Sistema completo

    Campioni progettati per rottura a flessione

  • MURATURA ARMATA: MODELLAZIONE ANALITICA

    Osservazioni sperimentali:

    • La fase di carico si divide in due parti: la prima a rigidezza

    maggiore (0-A), la seconda a rigidezza minore (A-B). La

    transizione tra queste due fasi avviene in prossimità del

    primo stato limite e decresce all’aumentare dello

    spostamento;

    • La fase di scarico è divisa in tre parti: la prima caratterizz.

    da elevata rigidezza che determina l’apertura del ciclo (B-

    C), la seconda (C-D) nella quale la rigidezza è simile a

    quella del tratto A-B, infine la rigidezza aumenta

    nuovamente ottenendo la tipica forma ad S dei cicli

    d’isteresi.

    • Inviluppo quadri-lineare (Stati Limite)

    • 4 punti (A, B, C e D) e i loro

    simmetrici

    • Equivalenza energetica (C1 e C2)

  • MURATURA ARMATA: ANALISI DINAMICHE

    Gerarchia delle resistenze Rμ = 3

    Altrimenti Rμ = 2,5

    NTC 2008:

    Media sui diversi suoli - rottura a taglio

    0,5

    1,0

    1,5

    2,0

    2,5

    3,0

    3,5

    4,0

    4,5

    5,0

    5,5

    0,10 0,15 0,20 0,25 0,30 0,35 0,40 0,45 0,50

    T [s]

    Rm 0.6 N/mm2

    0.4 N/mm2

    Media sui diversi suoli - rottura a flessione

    0,5

    1,0

    1,5

    2,0

    2,5

    3,0

    3,5

    4,0

    4,5

    5,0

    5,5

    0,10 0,15 0,20 0,25 0,30 0,35 0,40 0,45 0,50

    T [s]

    Rm

    0.6 N/mm2

    0.4 N/mm2

  • MODELLAZIONE AGLI ELEMENTI FINITI

    Complete System Columns Horizontal Holes

    Po TG TM

    Squat specimen at s0= 0.6 MPa

    TM

    s0=27% fc

    Slender specimen at s0= 0.6 MPa

    Standard Tests Prove a compressione e taglio

    Mu

    ratu

    ra in

    la

    terizio

    co

    n v

    arie

    tip

    olo

    gie

    di b

    locco

    e g

    iun

    to

    Mu

    ratu

    ra a

    rma

    ta (

    sis

    tem

    a

    mis

    to a

    fo

    ri v

    ert

    . e

    d o

    riz.)

  • MODELLAZIONE ELEMENTI FINITI: ANALISI PARAMETRICHE

    Estensione dei risultati – analisi parametriche

    Dopo aver verificato la capacità dei vari approcci di modellazione di cogliere i vari aspetti del

    comportamento meccanico, si sono scelti i più stabili e affidabili e si è proceduto ad eseguire

    dei test parametrici per estendere i risultati dei test sperimentali

    Muratura ordinaria

    Per studiare l’influenza della resistenza del

    blocco sul comportamento globale a taglio si

    sono ripetute le analisi per resistenze a

    compressione dei blocchi di 20, 15, 10, 5

    N/mm2 in due differenti configurazioni:

    - lo stesso carico verticale usato nelle prove

    sperimentali (e numeriche) già eseguite;

    - lo stesso rapporto tra carico verticale e

    resistenza a compressione del pannello di

    muratura.

    Muratura armata

    Per studiare il comportamento della muratura

    in esame si sono eseguite prove facendo

    variare i principali parametri dei modelli a

    disposizione.

    Si sono quindi eseguite prove variando:

    -il carico verticale applicato;

    - il rapporto di snellezza geometrico;

    - la percentuale di armatura verticale.

  • MODELLAZIONE ELEMENTI FINITI: ANALISI PARAMETRICHE

    Po - Parametric shear compression

    0

    20

    40

    60

    80

    100

    120

    140

    160

    180

    0.0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 3.0 3.5

    Max Drift [%]

    Ma

    x L

    oa

    d [

    kN

    ]

    Po 22 %Po 27 %Po 349 kNPo 429 kN

    TG - Parametric shear compression

    0

    20

    40

    60

    80

    100

    120

    140

    160

    180

    0.0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 3.0 3.5

    Max Drift [%]

    Ma

    x L

    oa

    d [

    kN

    ]

    TG 22 %TG 27 %TG 371 kNTG 456 kN

    TM - Parametric shear compression

    0

    20

    40

    60

    80

    100

    120

    140

    160

    180

    0.0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 3.0 3.5

    Max Drift [%]

    Ma

    x L

    oa

    d [

    kN

    ]

    TM 22 %TM 27 %TM 451 kNTM 554 kN

    Muratura semplice con varie

    tipologie di giunto

    In rosso le prove con carico verticale come nelle

    prove sperimentali

    In blu con carico verticale proporzionale alla

    resistenza della muratura

  • MODELLAZIONE ELEMENTI FINITI: ANALISI PARAMETRICHE

    0.0

    0.1

    0.2

    0.3

    0.4

    0.5

    0.6

    0.7

    0.8

    0.9

    0.0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5

    s0 [N/mm2]

    t ma

    x [

    N/m

    m2]

    SQUAT_MIN SQUAT_EXP SLEND_MIN SLEND_EXP

    0.0

    0.2

    0.4

    0.6

    0.8

    1.0

    1.2

    1.4

    1.6

    0.0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5

    s0 [N/mm2]

    Dri

    ft [

    %]

    SQUAT_MIN SQUAT_EXP SLEND_MIN SLEND_EXP

    0.0

    0.1

    0.2

    0.3

    0.4

    0.5

    0.6

    0.7

    0.0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5

    H/L [%]

    t ma

    x [

    N/m

    m2]

    MIN_04 MIN_06 EXP_04 EXP_06

    0.0

    0.2

    0.4

    0.6

    0.8

    1.0

    1.2

    1.4

    1.6

    0.0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5

    H/L [%]

    Dri

    ft [

    %]

    MIN_04 MIN_06 EXP_04 EXP_06

    0.00

    0.10

    0.20

    0.30

    0.40

    0.50

    0.60

    0.70

    0.00 0.05 0.10 0.15 0.20 0.25 0.30

    Vert. reinf ratio [%]

    t ma

    x [

    N/m

    m2]

    SQUAT_0.4 SQUAT_0.6 SLEND_0.4 SLEND_0.6

    0.0

    0.2

    0.4

    0.6

    0.8

    1.0

    1.2

    1.4

    1.6

    1.8

    0.00 0.05 0.10 0.15 0.20 0.25 0.30

    Vert. reinf ratio [%]

    Dri

    ft [

    %]

    SQUAT_0.4 SQUAT_0.6 SLEND_0.4 SLEND_0.6

    Sfo

    rzo

    di ta

    glio

    ma

    ssim

    o

    Sfo

    rzo

    di ta

    glio

    ma

    ssim

    o

    Sfo

    rzo

    di ta

    glio

    ma

    ssim

    o

    Drift

    m

    assim

    o

    Drift

    m

    assim

    o

    Drift

    m

    assim

    o

    Muratura armata

    Variazione del carico

    verticale applicato

    Variazione del rapporto

    di snellezza

    Variazione della percentuale

    di armatura verticale

  • COMPORTAMENTO CICLICO FUORI PIANO

    Edifici a destinazione commerciale e industriale

    Cantina cooperativa, Pratissolo di

    Scandiano, Reggio Emilia

    q = 25 kN/m

    Carico

    orizzontale

    Centro sportivo, Reggio Emilia

    • Edifici ad un piano

    • Solai deformabili

    • Comportamento fuori piano delle pareti alte

    • Schema a mensola

  • COMPORTAMENTO CICLICO FUORI PIANO

    Principali obiettivi:

    • Effetti P-Δ

    • Limiti di snellezza

    • Confronto tra due sistemi di muratura

    armata

    • Test dinamici

    Solaio pesante simula i carichi statici

    Telaio di contrasto per l’applicazione del

    carico orizzontale

    Storia di spostamento

    Condizioni di vincolo a mensola, con incastro alla

    base ed estremità libera di ruotare

    rmH ρv=0.08%

    rmC ρv=0.18%

  • COMPORTAMENTO CICLICO FUORI PIANO

    rmC rmH vs rmC - Envelop at Level 5

    0

    5

    10

    15

    20

    25

    30

    35

    40

    0 50 100 150 200 250 300 350 400 450

    Deflection (mm)

    Lo

    ad

    (kN

    )

    rmC+ rmC-

    rmH+ rmH-

    rmH

    - Apertura lesioni flessionali allo stesso

    spostamento per entrambi i sistemi

    - Rottura bilanciata per rmC, mentre rmH raggiunge

    il carico massimo solo quando le barre snervano

    - Lmax per rmC è circa il triplo di rmH

    - dLmax per rmC è circa il doppio di rmH

    Risultati sperimentali

    rmC-R - Wall A-B

    -40

    -30

    -20

    -10

    0

    10

    20

    30

    40

    -500 -400 -300 -200 -100 0 100 200 300 400 500

    Deflection (mm)

    Lo

    ad

    (kN

    )

    Level 2 B Level 2 ALevel 3 B Level 3 ALevel 4 B Level 4 ALevel 5 B Level 5 A

    rmH-R Wall A-B

    -15 000

    -10 000

    -5 000

    0

    5 000

    10 000

    15 000

    -250 -200 -150 -100 -50 0 50 100 150 200 250

    Deflection (mm)

    Lo

    ad

    (N

    )

    Level 2 B Level 2 ALevel 3 B Level 3 ALevel 4 B Level 4 ALevel 5 B Level 5 A

  • Prof. Claudio Modena DIPARTIMENTO DI

    INGEGNERIA

    CIVILE

    EDILE E

    AMBIENTALE

    D

    I

    C

    E

    A

    GRAZIE DELL’ATTENZIONE!

    COSTRUIRE IN LATERIZIO CON ISOLAMENTO SISMICO

    Sicurezza ed efficacia energetica per uno sviluppo sostenibile

    8 Maggio 2012