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Quotidiano on line - Registrato al Tribunale di Campobasso Direttore Responsabile: giuseppe Saluppo VimarFa ediZioni sede legale via Garibaldi, 21 86100 campobasso redazione tel: 0865.915466 email: [email protected] www.gazzettamolisana.com E-mail: [email protected] anno ii - n° 0 martedi’ 26 Settembre 2017 L’Oscar del giorno lo asse- gniamo a Tecla Boccardo. La se- gretaria regionale della Uil ci prova a mantenere vivo un con- fronto su proposte e idee per il ri- lancio del territorio molisano. Anche rispetto al silenzio delle altre organizzazioni sindacali che tacciono da tempo. IL NOSTRO TAPIRO Il Tapiro del giorno lo diamo a Pie- tro Maio. L’assessore comunale ai Lavori Pubblici del Comune di Campobasso non riesce proprio ad avvedersi della situazione disa- strosa dei marciapiedi. Sono diven- tati pericolosi e non danno, di sicuro, una bella immagine alla stessa città. Pietro Maio Se i cittadini si allontanano dalla politica L’Ardire di Giuseppe Saluppo I n queste ore si sta parlando con sempre maggiore fre- quenza della necessità di rive- dere il sistema istituzionale a partire dalla rappresentanza poli- tica. La riflessione sulla rappresen- tanza si collega così naturalmente a quella sul criterio di prossimità: chi vuol servire il bene comune nell’agire politico deve essere vi- cino alla gente, ascoltarla, accom- pagnarla, promuovere la qualità della vita di tutti in maniera soli- dale ed efficace. Figure carismati- che della politica del passato, che avevano sposato la causa del terri- torio di cui erano espressione e si rendevano presenti in esso di con- tinuo con piena disponibilità al- l’ascolto e alla soluzione dei problemi, oggi non esistono più. Il cittadino comune non sa chi possa essere voce delle proprie istanze, e più in generale viene da doman- darsi chi possa dar voce a chi non ha voce, per patrocinarne la causa secondo giustizia e solidarietà. Se principio di prossimità vuol dire relazione continua e feconda fra rappresentanti e rappresentati, non c’è dubbio che questo rapporto si realizzi più e meglio lì dove le isti- tuzioni hanno dimensioni territo- rialmente contenute, come avviene a livello comunale e potrebbe av- venire a livello di provincia. Che oggi, però, si stanno cancellando o mettendo nelle condizioni di non potere agire con il taglio a servizi e fondi. E chi penserà a chi abita an- cora nei centri più interni? E morti questi, cosa resterà dell’altra parte del territorio? Sono interrogativi che, al momento, non trovano ri- sposte e, purtroppo, rischiano di non trovarne nemmeno nei pros- simi mesi visto e considerato l’an- dazzo della politica in base alle scelte fatte. IL NOSTRO OSCAR Seguici anche Su Facebook e twitter www.gazzettamolisana.com Primo incontro tra i partiti e i movimenti del centrosinistra Assenti, Niro e Leva (Mdp) Frattura da ricandidare? Tecla Boccardo Servizio a pagina 3

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Quotidiano on line - Registrato al Tribunale di Campobasso Direttore Responsabile: giuseppe SaluppoVimarFa ediZioni sede legale via Garibaldi, 21 86100 campobassoredazione tel: 0865.915466email: [email protected]

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anno ii - n° 0 martedi’ 26 Settembre 2017

L’Oscar del giorno lo asse-gniamo a Tecla Boccardo. La se-gretaria regionale della Uil ciprova a mantenere vivo un con-fronto su proposte e idee per il ri-lancio del territorio molisano.Anche rispetto al silenzio dellealtre organizzazioni sindacaliche tacciono da tempo.

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Il Tapiro del giorno lo diamo a Pie-tro Maio. L’assessore comunale aiLavori Pubblici del Comune diCampobasso non riesce proprio adavvedersi della situazione disa-strosa dei marciapiedi. Sono diven-tati pericolosi e non danno, disicuro, una bella immagine allastessa città.

Pietro Maio

Se i cittadini

si allontanano

dalla politica

L’Ardire

di Giuseppe Saluppo

In queste ore si sta parlandocon sempre maggiore fre-quenza della necessità di rive-dere il sistema istituzionale a

partire dalla rappresentanza poli-tica. La riflessione sulla rappresen-tanza si collega così naturalmentea quella sul criterio di prossimità:chi vuol servire il bene comunenell’agire politico deve essere vi-cino alla gente, ascoltarla, accom-pagnarla, promuovere la qualitàdella vita di tutti in maniera soli-dale ed efficace. Figure carismati-che della politica del passato, cheavevano sposato la causa del terri-torio di cui erano espressione e sirendevano presenti in esso di con-tinuo con piena disponibilità al-l’ascolto e alla soluzione deiproblemi, oggi non esistono più. Ilcittadino comune non sa chi possaessere voce delle proprie istanze, epiù in generale viene da doman-darsi chi possa dar voce a chi nonha voce, per patrocinarne la causasecondo giustizia e solidarietà. Seprincipio di prossimità vuol direrelazione continua e feconda frarappresentanti e rappresentati, nonc’è dubbio che questo rapporto sirealizzi più e meglio lì dove le isti-tuzioni hanno dimensioni territo-rialmente contenute, come avvienea livello comunale e potrebbe av-venire a livello di provincia. Cheoggi, però, si stanno cancellando omettendo nelle condizioni di nonpotere agire con il taglio a servizi efondi. E chi penserà a chi abita an-cora nei centri più interni? E mortiquesti, cosa resterà dell’altra partedel territorio? Sono interrogativiche, al momento, non trovano ri-sposte e, purtroppo, rischiano dinon trovarne nemmeno nei pros-simi mesi visto e considerato l’an-dazzo della politica in base allescelte fatte.

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Primo incontro tra i partitie i movimenti del centrosinistra

Assenti, Niro e Leva (Mdp)Frattura da ricandidare?

Tecla Boccardo

Servizio a pagina 3

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226 settembre 2017

TAagliolto

Il processo di decomposi-

zione della politica regio-

nale, il suo rendersi

sempre più lontana e

ostica alla gente comune,

il personalismo esaspe-

rato di chi si trova ai posti

di comando, la irrespira-

bilità dell’aria per assenza

di democrazia nelle istitu-

zioni, stanno aprendo

scenari inaspettati. Tra le

ipotesi che si vanno for-

mulando intorno all’esi-

genza di un rinnovamento

che sia tale, e non la pa-

rodia interpretata e realiz-

zata dalla coalizione di

centrosinistra con l’ingag-

gio, a titolo oneroso, di

Paolo di Laura Frattura

prelevato dal suo habitat

naturale di imprenditore e

progettista di marca libe-

rale, ne sta lievitando una

che se davvero dovesse

lievitare, si proporrebbe

dirompente, crac di tutte

le storie e le vicende poli-

tiche molisane, tsunami

contro ogni forma di resi-

stenza al cambiamento.

Abbiamo una naturale

comprensibile ritrosia ad

esporla questa ipotesi,

così e semplicemente alla

cronaca, nonostante sia

solleticante oltre che am-

mirabile per la dose di

coraggio, di forza

d’animo, di determina-

zione che esprimerebbe e

significherebbe. Ritrosia,

per non comprometterla,

ad offrirla anzitempo alle

manovre destabilizzatrici

del potentato dei partiti, ai

cavalli di Frisia che ver-

rebbero predisposti per

frenarne l’avanzata

nella valutazione e nel

gradimento dei molisani.

Il corpo flaccido del con-

testo sociale regionale,

reso tale dalla dose quo-

tidiana di qualunquismo

che gli viene artatamente

propinato dalle istituzioni

e dal circuito dei media,

alla notizia di un possibile

mutamento dello stato

delle cose e alle implica-

zioni politiche, sociali,

culturali che ne derive-

rebbero, non potrebbe sot-

trarsi a una inopinata

energia che lo scuota in

profondità e lo renda re-

attivo. Proviamo pertanto

a darla questa ipotesi, con

chiaro benefico d’inventa-

rio, ma con un sotteso,

quanto auspicabile augu-

rio che accada. Che ac-

cada cioè la candidatura

di una donna alla guida

della Regione Molise: sa-

rebbe la rottura dello

schema storico della pre-

valenza della componente

maschile in politica, patri-

monio genetico (oltre che

di genere) mai messo in

discussione. Difatti, mai

messo in discussione da

quando è stata istituita la

ventesima Regione ita-

liana. Ma il mondo cam-

bia, e (incredibile) ciò

vale anche per il Molise.

Nel momento in cui la po-

litica declinata al ma-

schile ha raggiunto il

livello più basso, la sua

peggiore espressione, la

sua totale incapacità a in-

terpretare la

propria missione di go-

verno, sono le donne a es-

sere “maestre di

pensiero”, leader d’intra-

prendenza, alternativa alla

rassegnazione, orgoglio

dell’appartenenza. Nel

Molise, dalla segreteria

regionale

dell’Uil Tecla Boccardo

n’è un esempio. Cataliz-

zatrice della cronaca lo-

cale e delle residue

speranze di dare al Molise

una nuova energia e una

nuova identità. Seguita e

apprezzata nell’esercizio

delle sua missione sinda-

cale, dispensa il cronista

dall’ulteriore descrizione

delle qualità che al popolo

molisano non afflitto dalla

dipendenza del clienteli-

smo politico ne farebbero

una candidata credibile, a

sostegno della voglia e

della possibilità di cam-

biamento, di rinnova-

mento.

Liberare il campo della

politica da giudizi e pre-

giudizi, renderlo aperto

alla novità, alla compren-

sione di quanto sia neces-

sario e

produttivo introdurre

nello squinternato mecca-

nicismo

politico/amministrativo

che da decenni ammorba

la società civile e l’eco-

nomia, elementi di novità

tarati su eccellenti livelli

professionali che inclu-

dano esperienza e impe-

gno, oltre che capacità di

analisi e di gestione, sa-

rebbe il viatico migliore

per sollecitare

una riflessione e, nel caso

della Boccardo, a spin-

gerla ad osare, a provare a

creare l’attesa di un cam-

biamento vero, profondo,

“rivoluzionario e liberta-

rio”. Si dirà: la politica

squinternata che sta am-

mazzando il Molise, per

non inabissarsi potrebbe a

sua volta ricorrere allo

stratagemma di proporre

uno dei suoi volti femmi-

nili presuntamente estra-

neo alle camarille, al

voltagabbanismo, ai ri-

tuali del falso consenso,

della falsa costruzione

d’identità.

Potrebbe. Ovvero tentare

di affidarsi, chessò, Mi-

caela Fanelli. Ma sarebbe

l’ennesima patacca rifilata

all’elettorato molisano e

al Molise.

Dardo

E se alla presidenza della Regionevenisse eletta una donna?

Nel momento in cui la politica declinata al maschile ha raggiunto il livello più basso, la sua

peggiore espressione, la sua totale incapacità a interpretare la propria missione di governo,

solo una donna potrebbe essere l’alternativa alla rassegnazione

L’Assessore regionale

alle Politiche Agricole e

Forestali, Vittorino Fac-

ciolla, unitamente alle

maggiori rappresentanze

agricole della Regione

Molise ha richiesto un

incontro urgente ad

Agea, relativo al man-

cato rispetto del crono-

programma dei

pagamenti circa la mi-

sura del Programma di

Sviluppo Rurale

2014/2020, an-

n u a l i t à

2015/2016.

“I contributi, a so-

stegno degli agri-

coltori che hanno

assunto l’onere a

convertire o a

mantenere la pro-

pria azienda in re-

gime biologico-

dichiara Fac-

ciolla- devono essere an-

cora parzialmente liqui-

dati, nonostante il

cronoprogramma preve-

desse il pagamento di tutti

già al 14 agosto, per la

campagna 2015 e al 14

settembre per la campagna

2016. Pertanto, in data 22

settembre, è stato richiesto

con urgenza un incontro

con l’ente pagatore per ca-

pire le ragioni del ritardo”.

Facciolla: “Perchè Agea non paga?”

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326settembre 2017

TAagliolto

E’ toccato alla segretaria

regionale del Partito de-

mocratico, Micaela Fa-

nelli, convocare il tavolo

del centrosinistra in Mo-

lise per aprire la discus-

sione sulle prossime

elezioni regionali. A par-

tire, proprio, dalla que-

stione del candidato a

presidente. Al tavolo, sep-

pure invitati, non si sono

presentati il consigliere

Vincenzo Niro che, pure,

ha fatto parte della mag-

gioranza uscente e il Mo-

vimento democratici e

progressisti che vede nel-

l’onorevole Danilo Leva

l’espressione politica più

alta in Molise. Al tavolo,

invece, tutti gli esponenti

che nella passata elezione

regionale appoggiarono,

con i loro movimenti la

candidatura a presidente

della Giunta di Paolo Frat-

tura. Ed ha fatto capolino

anche l’ex presidente

della giunta regionale,

Giovanni Di Stasi. Sul ta-

volo, è chiaro, c’è la que-

stione della ricandidatura

dell’esponente di giunta

uscente che continua a te-

nere banco. C’è chi ri-

tiene, infatti, che essendo

Frattura presidente

uscente la ricandidatura è

dovuta e chi, al contrario,

ritiene che bisogna pas-

sare per le Primarie per

consentire a tutti di parte-

cipare. E’ chiaro, come ha

evidenziato la segretaria

regionale del Pd, Fanelli,

che tutto deve passare at-

traverso il confronto pro-

prio su quanto fatto dal

presidente della Giunta e

della maggioranza

uscente. Una linea, però,

che vede proprio espo-

nenti dello stesso Pd chie-

dere una maggiore

apertura per cercare di ri-

trovare una reale e sostan-

ziale unità interna al

centrosinistra dopo,

anche, la posizione as-

sunta dal senatore Roberto

Ruta e dallo stesso Danilo

Leva che hanno dato vita

all’Ulivo 2.0. Non da ul-

time, poi, le dichiarazioni

di Antonio Di Pietro circa

la sua vicinanza al Movi-

mento democrati e pro-

gressisti che, però, al

tavolo non si è presentato.

Una discussione, però, che

non si chiude qui ma che

vedrà altri tavoli di con-

fronto.

Il Pd apre il tavolo di confrontoper le prossime elezioni regionali

“Chi si trova a rico-

prire ruoli più com-

plessi e importanti ha

maggiori responsabi-

lità ma dipende anche

di più dagli altri e dal

loro lavoro. Così,

Franco Gabrielli,

capo della Polizia, a

Campobasso per

l’inaugurazione del-

l’anno scolastico al

‘Pilla’. E’ la seconda

volta che Gabrielli

viene a Campobasso

sempre allo stesso

Istituto. Ha voluto

aprire un colloquio

diretto con i ragazzi

dicendo loro di non

lasciare in mano ad

altri il loro destino.

“Io – ha detto – vengo

da una generazione in

cui le aspettative di

vita dei figli erano

migliori di quelle dei

padri. Io stesso sono

figlio di operai e ho

visto la mia vita mi-

gliorare rispetto a

quella dei miei geni-

tori. Questa tendenza,

però, attualmente si è

invertita per tutta una

serie di motivi, sia

economici che so-

ciali”. Il Capo della

Polizia ha parlato,

poi, del territorio mo-

lisano e la sicurezza.

“Campobasso non ha

lo stress delle città

metropolitane ma non

bisogna sottovalutare

alcuni problemi che si

stanno avendo. Certi

comportamenti non

possono essere consi-

derati ragazzate”. Ga-

brielli ha toccato,

ancora, il tasto della

rete e dei Social. “In-

ternet va usato in ma-

niera consapevole e la

rete della solidarietà

con le persone che ci

sono intorno può fare

la differenza”.

“Ragazzi, siate arteficidel vostro destino”

Il Capo della Polizia, Franco Gabrielli, a Campobasso in visitaall’Istituto per Ragionieri, “Pilla”

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426 settembre 2017

TAagliolto

“La lotta all’evasione fi-

scale e contributiva deve

rappresentare per i Co-

muni italiani una fonte di

entrate economiche che

possono essere restituite

ai cittadini in termini di

servizi e alleggerimento

della tassazione locale.

La UIL da diversi anni in-

dica la strada del contra-

sto incisivo alle evasione

fiscale e contributiva

come percorso necessario

e indifferibile, per il recu-

pero di risorse da desti-

nare ad una riduzione

strutturale delle tasse su

lavoratori, pensionati e

imprese. L’impegno dello

Stato nella lotta a questi

mali della società italiana,

non sempre è caratteriz-

zato, però, da un’azione

decisa e puntuale, attra-

verso le sue diverse arti-

colazioni centrali e

periferiche.”

Questa modalità di azione

fu introdotta nel 2010

quando si stabiliva che ai

Comuni venisse ricono-

sciuta una quota di quanto

recuperato dei tributi na-

zionali (IRPEF, IVA,

IRES, ecc.), mentre per le

imposte regionali (Addi-

zionale IRPEF, IRAP e

Bollo Auto) dovevano

fare una convenzione con

le Regioni. La materia è

rimbalzata più volte in

provvedimenti di legge,

ma sta di fatto che almeno

fino al 2019 ai Comuni

per la loro compartecipa-

zione al contrasto all’eva-

sione spetta un compenso

del 100% del recuperato.

Da un’elaborazione della

UIL Nazionale si evince

come rallenta, negli ul-

timi due anni, il totale del

premio riconosciuto: que-

st’anno le somme spet-

tanti ai comuni per l’anno

2016 ammontano a 13,3

milioni di euro a fronte

dei 17 milioni di euro del-

l’anno precedente, che

erano già in calo rispetto

al 2014 (dove si è toccato

l’apice con 21,2 milioni

di euro).

Lo scorso anno sono stati

517 i Comuni (il 6,7% del

totale dei Comuni esclusi

quelli ubicati in Trentino

Alto Adige che hanno una

loro legislazione), che

hanno partecipato con la

loro attività a contrasto

all’evasione.

Ecco i dati che ci riguar-

dano snocciolati da Tecla

Boccardo, leader della

UIL molisana: “Il premio

per la compartecipazione

dei Comuni al contrasto

all’evasione fiscale ha

portato in Molise solo

pochi spiccioli: 4.572

euro, distribuiti su una

manciata di municipi.

Meno del 10 % si sono at-

tivati su questo fronte: 12

comuni su 84 in provincia

di Campobasso, un solo

comune nella provincia

pentra (dove sono arrivati

50 €!). In molti altri con-

testi territoriali non si è

fatto di meglio, ma questo

certo non ci consola né ci

esime da richiamare tutte

le Amministrazioni co-

munali molisane a darsi

una mossa.”

“Quella che emerge dai

dati 2016 è la fotografia

di un’amministrazione

pubblica locale troppo

spesso distratta davanti a

questo impegno che, se

correttamente applicato,

riporterebbe a casa il

100% del montante irre-

golare accertato. Questi

dati, poi, sono assai delu-

denti se rapportati ai tassi,

davvero assai alti, di eva-

sione fiscale e di irregola-

rità contributiva che sono

presenti sul territorio mo-

lisano.”

La sollecitazione forte

della sindacalista: “I Co-

muni, in una fase econo-

mica contrassegnata da

un’elevata difficoltà per

le casse comunali, de-

vono fare molto in chiave

anti evasione, non solo

perché così si potrebbero

recuperare risorse per am-

pliare i servizi ai cittadini

o per abbassare le tasse al

livello locale. Una lotta

serrata all’evasione fi-

scale e contributiva, in un

periodo contrassegnato da

un pesante taglio della

spesa pubblica, permette

di ristabilire equità e giu-

stizia sociale.”

“Questo, del coinvolgi-

mento, dell’orientamento

e del coordinamento del-

l’azione dei comuni nella

lotta all’evasione contri-

butiva, sarebbe un bel-

l’impegno dell’ANCI

Molise.”

“I Comuni devono fare di piùcontro l’evasione”

L’intervento è della segretaria regionale Uil, Tecla Boccardo