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POESIE D’AUTORE

© Copyright by Poeti Contemporaneiproprietà letteraria riservata

IN COPERTINA«Auguste legge un libro a sua figlia»,di Mary Cassat (pittura a olio, 1910).

Collana eBook di Penna d’Autore - N. 13© Copyright: Edizione eBook Penna d’Autore 2013

A.L.I. Penna d’Autore - Casella Postale, 2242 - 10151 Torinohttp://www.pennadautore.ite-mail: [email protected]

Il presente file può essere usato esclusivamente per finalità dicarattere personale. Tutti i contenuti sono protetti dalla Legge suldiritto d’autore. L’A.L.I. Penna d’Autore declina ogniresponsabilità sull’utilizzo del file non previsto dalla legge.

- INDICE -

INDICEPrefazione di Nicola Maglione 3Ines Scarparolo «Palpiti di Luce» 5Antonella Sergi «Ho viaggiato» 6Anna Barzaghi «Uomini» 8Carmela Giarratana «Il tocco della farfalla» 9Marina Montagnini «Sorrideva e cantava» 10Marco Gandolfi «Pomeriggio d 'estate» 12Loredana De Cecco «Nelle viscere un tormento» 13Vittorino Tosato «Amorevole Madre» 14Lucia Borsotti «Sinergia» 16Massimiliano Zazzaro Galia «Essere» 17Maria Monica in Martino «Campania» 18Maria Rosaria Filangieri «La corsa del tempo» 20Giovanna Mulè «Mare» 21Luigi Golinelli «Terra (13-03-2013)» 22Giorgio Nidasio «Parole» 24Silvia Gelosi «Primavera» 25Osvaldo Crotti «Quel costante pensiero» 26Chiara Colasberna «Sfuggimi tempo» 27Stefania Laus «La forza dell’Amore» 28Sonia M.R. Gagliardelli «Lo sberleffo» 30Cinzia Fioroni «Fasci di silenzio» 31Denise Pietrella «Pensieri» 32Margherita Gallo «SMS? No, grazie!» 34Luigi Bernardi «Ritorna» 35Massimo Mezzetti «Pathos Cosmico» 36Laila Tromboni «L’illusione» 38Enzo Puglisi «Deposizione» 39Giovanni Renato Ortale «Ombre» 40Claudia M.C. Bertoldo «Papà» 42Pia Foglia «La Divina Pensione» 43

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Adalgisa Licastro «Se canti» 44Rosa Parlato «Nostalgia» 46Massimiliano Rendina «Giorgio Morandi vendesi» 47Sara Chessa «Tutto da scoprire» 48Daniela Rusconi «Lacrima di donna» 50Stefania Pellegrini «Oltre la luce» 51Santa Ganci «Mamma» 52Ermetina Formis Corradi «Sospiri di vita» 54Graziella Benatti «Un sussurro» 55Francesco Celi «Il treno dai cento vagoni» 56Roberto Guerrini «Il mendicante» 58Annamaria Buroni «Verso parole nuove» 59Federica Minozzi «Oltre: una nuova humanitas» 60Maria Teresa Bernhart «La valigetta» 62Vincenza De Ruvo «Buio negli occhi cuore a colori!»63Domenico Sidio Bruno «La zanzara ritrova la vita» 64Rosalba Pescosolido «Vorrei oggi...» 66Stefania Fiorin «Felicità» 67Gabriella Cozzani «La mia vita» 68Angelica Vece «L’assenza» 70Giuseppe Cantoni «La mia ombra» 71Mariaconcetta Laudani «Mare» 72Lina D’Incecco «Cavalli al galoppo» 74Rebecca Grima «La solitudine» 75Giuliano Patelli «A me stesso...» 76Antonio Cosentino «L'aquilone» 78Caterina Battilana «Una coperta di stelle» 79Maria Cervai «Non tenere il tuo dolore...» 80Silvia Matera «Chiocciola» 82Vincenzo Filannino «Senza lacrime» 83Luigi Antonio Pilo «Terra di Pianto» 84Mila Berchiolli «Ineluttabilità» 86

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Antonio Petrucciani «La nebbia sul lago» 87Maria Nadia Marconi «Un uomo semplice» 88Lucillo Dolcetto «Rosa di Novembre» 90Silvana Miori «Il Respiro del Mare» 91Angela Sanna «Madre» 92Luca Malgioglio «Da Casal Monastero...» 94Caterina Prato «Il pensionato» 95Monica Tiozzo «Scova la tua persona interiore» 96Paola Salvatori «Ad ali spiegate» 98Tecla Massarotti Metaxa «Rivelazione» 99Rosalba Griesi «I barconi di Caronte» 100Ulrico Coppola «L’incontro» 102Elisabetta Mancini «Piccola gemma» 103Elisabetta Ferraresi «Verso l’infinito» 104Sabrina Dalpasso «La via... insieme» 106Nicole Bai «Sacromonte» 107Caterina Lorenzetti «Occhi innocenti» 108Valentina Radic «Mi stai aspettando» 110Margaret Maggitti «Libera» 111Loretta Conte «Aiutami Mamma» 112Maria Soccavo «Piccola donna» 114Andrea Neviconi «Sull’acqua so camminare» 115Antonio Bini «Autunno» 116Mariuccia Lizza «Io credo» 118Daniela Cattani «Sul taglio della notte» 119Rita Angelina Dipino «Udrai...» 120Savino Matera «Rugiada» 122Velardita Roberto «Il treno per Auschwitz» 123Michele Galante «Il miracolo della virtù» 124Ezio Solvesi «Ombre d’amore» 126Imma Schiena «Goccia di vita» 127Giovanna Salucci «Portami con te» 128

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Rita Parravicini «Mi vesto di te» 130Luca Damonti «Nuovo addio» 131Silvia Borghi «Paure» 132Sabrina Girgenti «Attraverso l’universo» 133Rita Imperatori «Di quale pace» 134Sandra Ludovici «Al Vespro» 135Carmine Avagliano «Il mare» 136Maurizio Bacconi «Verso un altro cielo» 137Roberta Mormando «Attraversami» 138Mila Berchiolli «Ineluttabilità» 139Rossana Tasselli «Nascita» 140Greta Cipriani «Terra» 141Saverio Cristiani «La candela» 142Rosa Maria Corti «Invocazione» 143Maria Giusti «Verso nuove albe» 144Valerio D’Amore «Musa» 145Giovanni Filardo «A mia madre» 146Gabriella Vergnano «Sensazioni» 147

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LIBRO DA COLLEZIONE - a cura dell'A.L.I. Penna d'Autore

Poeti Contemporanei

POESIEPOESIEPOESIEPOESIEPOESIED'AD'AD'AD'AD'AUTOREUTOREUTOREUTOREUTORE

Il presente volume raccoglie le migliori poesie che si sono

classificate alla 20ª edizione del Premio Letterario Inter-

nazionale «Trofeo Penna d'Autore». I Poeti delle poesie

selezionate sono stati premiati con una Menzione d'Onore.

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PREFAZIONELa presente antologia raccoglie le poesie più significative sele-

zionate oltre il decimo posto alla ventesima edizione del PremioLetterario Internazionale «Trofeo Penna d’Autore». Si tratta diun premio particolare che la giuria ha assegnato a quei poeti che,pur non essendo entrati nell’olimpo dei primi dieci classificati,meritano ampiamente di ricevere un riconoscimento per l’operapresentata.

Penna d’Autore desidera ringraziare questi poeti che si sonocimentati con passione in componimenti di varie tematiche e perla facilità con cui sono riusciti a trasmettere le loro sensazioni, leloro emozioni. Grazie a tutti per averci regalato questa pioggia diversi con contenuti che vanno dritti al cuore e siamo certi cheanche i lettori condivideranno il nostro pensiero.

Il motivo per cui è nata l’antologia «Poesie d’Autore» è pro-prio questo: portare alla luce le meravigliose gocce di poesia dinostri poeti.

Il volume vuole essere la continuazione del ciclo editoriale trac-ciato dalla nostra Associazione nelle precedenti edizioni del pre-mio, in cui aveva proposto alcune collane; l'ultima in ordine dipubblicazione è stata «I Grandi Classici della Poesia Italiana»che ha riscontrato un successo senza precedenti. La collana con-templa otto volumi che fanno rivivere la storia della poesia italia-na: dal Duecento ai giorni nostri. In ogni volume sono state inse-rite le migliori poesie che hanno concorso alle precedenti edizio-ni del Trofeo Penna d’Autore e questo filone viene ripropostocon la presente edizione «Poesie d’Autore».

I poeti che sono rientrati in questa pubblicazione ricevono inregalo la trasformazione del volume cartaceo in formato eBook.Oggi, con l'avvento di tablet, smartphone e iphone, è quasi dive-

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nuto obbligatorio abbinare al tradizionale libro di carta quelloelettronico; è la naturale evoluzione dell'editoria che spinge lecase editrici a far conoscere le opere di Poeti e Scrittori attraversoquesto nuovo canale multimediale e noi di Penna d'Autore cer-chiamo di stare al passo coi tempi. L'eBook è scaricabile gratui-tamente dal nostro sito: www.pennadautore.it.

Nicola Maglione

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Palpiti di LuceSANTA PASQUA 2014

Ines Scarparolo

Notte... Notte d’attesa.Dormono i Cristi del mondosu legni di croceche più non gemmanofrutti d’amore.Lacrimedi Madri lacerate,s’adagiano con tenerezzasugli steli del prato:gocce di rugiadarosse, come il sanguedel Dio perseguitato.Non più canti di Gloriasulla terra martoriatadei vinti: s’odono soltantoi cupi rimbombidei Kalasnikov.Eppure, ancoralo sguardo innocentedi un bimboriflette gli azzurrisentieri del cieloove palpita la lucedella Resurrezione.

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ANTONELLA SERGINata a Gagliano del Capo (LE) il 20-08-1963.

Ancora bambina compone rime sui banchi di scuola, nascondendole poi gelosa-mente. In un tema d’italiano, alle scuole Medie nel 1976, scrive una poesia daltitolo “Tristezza di un bimbo malato”. L’insegnante ne rimane colpito e la fa pub-blicare su varie riviste locali. Per diversi anni è rimasta esposta nell’atrio della suascuola.

È autrice di tre libri di poesie: “Fra le braccia di Dio”, “L’immagine” e “L’intru-so”; ha scritto, inoltre, un libro di narrativa dal titoto “Per non dimenticarti”, dedi-cato a Fratel Michele Sergi missionario comboniano in Africa, grazie al quale haottenuto una Menzione di Merito al Concorso “Insieme Nel Mondo 2013”.

A quarant’anni si ammala di cancro e sente il bisogno di comunicare la suasofferenza e il suo disagio anche attraverso la poesia. È impegnata, attraverso varieassociazioni, nella sensibilizzazione e la prevenzione del cancro al seno.

Partecipa a diversi Concorsi Letterari Nazionali e Internazionali, con libri e po-esie singole edite ed inedite, ottenendo molte segnalazioni di Merito e tantissimiPremi. È presente in numerose Antologie, tra le più importanti «I Grandi Classicidella Poesia Italiana» nel volume Nove-cento.

Ha una pagina facebook: https://www.facebook.com/pages/Antonella-Sergi/195351117220365

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Ho viaggiatoHo viaggiato su un raggio di soleche scendeva sulla pianura,e non ho avuto parolee non ho avuto paura.Ho viaggiato sulla lunariflessa nel maree non ho avuta alcunaemozione particolare.Ho viaggiato nel vento,nel boato di un tuonoe, sorreggendomi a stento,ho viaggiato nel suono,ed ho visto la vitache scorreva in fretta,dalla morte inseguitae dal tempo sorretta.

Antonella Sergi

Uomini

Anna Barzaghi

Siamo confini di lucein quello spasmo di fragranzeche insaporano la terra.

Raccolti nel muschio del silenzioattendiamo pazientiil sussurrar delle stellee come bruchi assetatistrisciamo sul ventre del mondo.

Persi in un vicolo di ricordiabbracciamo foglie cadutedall’albero della vitae all’apparir della lunasolo pochi germogli di lucevivranno l’incanto del domani.

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Il tocco della farfalla

Carmela Giarratana

In tanti modi l’amorepuò arrivare al cuore.Violento, come un temporale estivo,infuocato, come un tramonto oprofondo e misteriosocome il mare.Leggero e delicatocome il tocco di una farfalla,sfiora l’anima e a sé la lega.Di breve duratapuò essere la sua vitama se lo lasci volarel’amore vivrà per sempre.

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MARINA MONTAGNINI

Medico psichiatra psicoanalista ordinaria della Società Psicoanalitica Italiana(S.P.I.) membro della International Psychoanalytical Association (I.P.A.). Ha pub-blicato molti articoli in riviste specializzate e il libro di psicoanalisi applicata: «Cro-ce e delizia. Per uno studio dei luoghi comuni». Scrive poesie e racconti.

Il libro di poesia «Eros Domine noster» ha vinto il primo premio nel PremioLetterario Internazionale San Marco - Città di Venezia XV edizione. Ha vinto altre-sì il primo premio per la silloge di poesia «Outsider» al XVI Premio LetterarioInternazionale La Rocca - Città di San Miniato. Ha vinto numerosi altri premi mi-nori per poesie e racconti.

Il racconto «Signom ni Rom» (Sono un Uomo) ha vinto il secondo premio nelconcorso «Amico Rom» promosso da Santino Santinelli.

Da molti anni cura una piccola casa di autoedizioni e ha pubblicato treracconti scritti per i genitori che conservano gli antichi e bellissimi riti dellananna, racconti scritti e illustrati con le figlie bimbe, ragazzine e oramai adulte: «Iltesoro di Mali Losini», «Signom ni Rom», «Cabeza de Novia».

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Sorrideva e cantavaNon so come facevasorrideva e cantavamia figlia Giuliettasorrideva e cantavadal palco trillava la sua vocee cadeva su di me come pioggia argentina.Poi la mia bella come un toro:è piombata Mariacon un ritardo di traversozaino pesante, maglioni a saccapelotra rabbia e riso e ciuffi di capellial viso. Il terzo non si è visto,il quarto miracolo è arrivato.Se il mio dado fortunatoè caduto su una sorte deliziosaresterò sola e in compagniae sarà il quinto. Ma tunon vedrai fiorire per quest’annol’erbaccia del mio vaso.

Marina Montagnini

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Pomeriggio d 'estate

Marco Gandolfi Pomeriggio d’estate.Un caldo melmoso,silente ci avvolge. Solo le cicalesi cercan frinendotra le spighe ormai alte del grano maturoche aspetta, domani,la falce. Ovattato, il rintoccodi campane lontane chiama al Vespro chi le odedalle basse casenella bruma nascoste.Poi di nuovo il silenzio.Finché, ecco, nell’indaco cielola prima stella che sale.E nell’aria più buia,con la notte che avanza,sono ora i grilli a cantare.

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Nelle viscere un tormento

Loredana De Cecco

Nelle viscere un tormento,nella mente idee confuse,nel petto un cuor che batte,il vuoto intorno a me.Medito la lunga agonia del mio amore:un lungo coma senza sbocco.Lontana è la via d’uscitao forse svanisce nell’eterno profondo.E la speranza alle volte apparee poi si perde nella rassegnazione,per poi tornare puntualmente,facendo passare lo spirito adolescente.Il mondo girae ti ha portato con luinell’oltreoceano senza il mio amoree cerco negli occhi della gentequello sguardo confuso,che il mio cuore ama,quelle mani dolci,che la mia mente ricorda,quella voce calda e soave,che il mio udito percepì,ma ora non sono altro che una chimera.Forse non ci vedremo mai piùe rimarrò agonizzantenel letto dei ricordiad aspettare la fine di una storiamai cominciata,ma che segnò la mia vita.

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VITT ORINO TOSATONato a Padova il 25-01-1963

Svolge a Padova la professione di autistadi autobus. Dopo una tragedia familiare siscopre poeta e inizia a comporre versi per darsfogo ai propri sentimenti. La passione per lapoesia si rafforza sempre più e da una primaproduzione di componimenti lirici dal tono

triste e struggente, col tempo allarga lo spettro dell’opera a poesie di varia naturaispirate dal suo passato di Carabiniere e dalle attuali esperienze lavorative, di vo-lontario di Protezione Civile e di socio Consigliere della Associazione NazionaleCarabinieri (A.N.C.) di Padova. Le sue poesie sono largamente apprezzate e trova-no spazio nella stampa e televisione locale in occasione di manifestazioni cittadine.Egli compone poesie con stili diversi, da quello libero, in rima baciata fino ai piùclassici sonetti. La sua raccolta “Penso, sorrido e scrivo” è stata ottimamente recen-sita da un’autorevole scrittrice come Sveva Casati Modignani. Prende parte an-nualmente ai “Recital dei Poeti di Palazzo Zacco” in cui vengono recitate pubblica-mente le opere dei maggiori esponenti della poesia patavina. Le sue poesie sonostate recitate con successo di pubblico anche in occasione delle feste natalizie pres-so l’Istituto di Riposo per Anziani “Alta Vita IRA”. Ha partecipato a numerosiconcorsi letterari, vincendo due primi premi in quelli indetti dall’ A.N.C. Veneto; haricevuto un attestato di stima presso l’Università dei Saggi-Franco Romanodell’A.N.C. di Roma e alcune Menzioni d’Onore per i concorsi “Trofeo Pennad’Autore” figurando nella collana “I Grandi Classici della Poesia Italiana”. Nel2011 si è classificato finalista nel 3° Concorso Nazionale “Poesie d’Amore” sezio-ne: “Amore Paterno, Materno, Filiale”. Nel 2012 è stato premiato dall’IspettoratoRegionale Veneto dell’A.N.C. “per avere con i propri componimenti poetici contri-buito a diffondere gli ideali ed i valori dell’Associazione”. Nel 2013 e 2014 ricevealtre due Menzioni d’Onore al “Trofeo Penna d’Autore” e il relativo attestato diFinalista per le poesie: “A mamma Silvia” e “Amorevole Madre”.

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Amorevole MadreUn tenerissimo fiore germogliaportando luce, bellezza smagliantenasce così l’adorata figliache ti rende felice e raggiante.

Graziosissimi sorrisi regalae l’amorevole madre gioisceinsieme alla nonna nella salaun delicato amore fiorisce.

Nella festosa, radiosa giornatadue rare gemme turchesi brillanodinanzi creatura angelica.

Del lieto evento emozionataper quell’immenso dono sovranoe solo Tu, amerai Veronica!

Vittorino Tosato

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Sinergia

Lucia Borsotti

Rivedo il tuo volto tra le stagioniincresparsi con l’aria più freddacolorirsi al caldo del solesfumarsi nel blu prima del tramonto

Rivedo il tuo volto tra le stagioniincupirsi al passare di un pensierodistendersi dopo l’amoredistrarsi al rumore del mare

Rivedo il tuo volto tra le stagioniritirarsi per un ricordoammorbidirsi per un sorrisolevigarsi per la fatica

Rivedo il tuo volto tra le stagionitante volte diversotante volte decisotante volte dubbioso

tante volte mio

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Essere

Massimiliano Zazzaro Galia

Nell’infinito Essere a volte mi perdo.Nelle sue mille fragilità che gridano Pietà.Nelle tremende e brutali forze,lontane presagi di Giustizia.Nelle lacrime versate per vegliarci,e tra le lacrime vedo,confuse e riflesse,sfumature di vita che fu,è e sarà.

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MARIA MONICA IN MARTINONata a Locri (RC), 6 gennaio 1939

Si è laureata in Giurisprudenza presso l’Univer-sità Federico II di Napoli; è abilitata all’insegna-mento di Materie giuridiche ed economiche, in-segnamento che ha esercitato per alcuni anni. Hacompiuto studi in Filosofia e Materie letterarie.

Ha pubblicato le sillogi di poesie «Momenti» (Il Sagittario Rosso, 1977), «Lescaglie» (Lalli Firenze, 1980), «Spessore d'Orizzonti» (Gianni-ni Napoli), il ro-manzo breve «La svolta» (Lalli Firenze, 1978), il saggio «Il Fanciullo e la Morte»(Congedo Galatina, 1980), i racconti «Volta a vela» (L’Autore Libri Firenze), lefavole «Dormici su» (Cantagalli Siena 2007), il volume di foto e racconti «La radadel cuore» e il volume di foto, poesie e racconti «L'arco di pietra» (FondazioneMario Luzi, 2013).

Ha tenuto Mostre di Fotografia sul tema «La Parola e l’Immagine» a Castellabate(SA), poi a Salerno a Palazzo Genovese, al Grand’Hotel Salerno, al Circolo CanottieriIrno, a S. Marco di Castellabate al 1° cir-colo didattico G. Vicinanza, al CasinoSociale, nella chiesa del Salvatore, al FAI nell’iniziativa portoni d’autore, aCastellabate nel Castello dell’Abate, a S. Marco di Castellabate e alla Provincia diSalerno.

Le sue fotografie sono stampate su tela ritoccate a tempera.Dipinge quadri a olio e esegue lavori di “chiacchierino” (frivolitè) con vari

soggetti tra cui delle Natività di cui una è esposta anche a Giffoni Valle Piana (SA)nella Mostra dei Presepi e a Cracovia.

Ha ricevuto notevoli Premi e riconoscimenti tra cui il Primo Premio al Concorsoletterario La Pulce letteraria a Villa d’Agri per la poesia “Fa Friddo” e a S. MartinoCilento 2012 per fotografia e lirica.

Con la poesia “A mio padre” si è classificata al terzo Concorso Nazionale Poesied’Amore indetto dall'A.L.I. Penna d’Autore e al Premio Internazionale Mario Luzi“Vola alta la Parola”; altri scritti sono per essere pubblicati dalla Fondazione Luzi.

È membro del Centro Studi Territoriale Area Campania “Franco Marenghi” del-l’Accademia Italiana della cucina,fondata da Orio Vergani,1953,istituzione cultu-rale riconosciuta dal Capo dello Stato.

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CampaniaTerra di terra e di mareDolcissima terra,terra dove i virgulti tra le pietrepiano sollevano il capo.Il cuore vivo batte ancorail cuore d’Orazio e di Virgilio,di tutti quelli che sotto questo cielohanno levato la loro voce arcana.Ferita pensa la madre d’andar via.Ma resta.Resta in questo Sud di dolore e di piantoresta e un sorriso tra le lacrime stanchele fugge.Ricorda il suo dolce fanciullo.Il suo volto è segnato di doloree le mani anche sue costruiscono ancora.Esilio è andarseneesilio è piangereesilio è ricomporre ancorasui volti tesi una speranza nuovauna fede lasciata e ritrovata.Sola.Esilio è credere che qui non ci sia Amorequell’Amore che segna e che perdonaperdona agli altriquanto a se stesso è duro.E nel silenzio ritrovare tra i rovil’armonia di un cielonascosto in una grottae ritrovato ancora tra i limoni.

Maria Monica

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La corsa del tempo

Maria Rosaria Filangieri

Scorre in fretta il tempoe non ce ne accorgiamo;smarriti e in ansia per qualche contrattempocorriamo, corriamo.

Fermarsi fa paura:è più facile seguire la correnteche rischiare di scoprire la brutturadi una sterile esistenza che scorre velocemente.

E mentre i più proseguono sbandatamente,cerco un’oasi solitaria e silenziosache dia ristoro al mio corpo e alla mia mente,refrigerio alla mia vita pensierosa.

Penetrando nei meandri oscuridella mia anima inquieta,proiettata agli eventi futurila pace, spero, la mia meta.

E quando dell’eterna essenzacomincio a goderne il profumorespirare non è più un’esigenzae con l’infinito mi sento un tutt’uno.

MareGiovanna Mulè

Non conoscevo il mare, eppuretutti mi dicevano,i tuoi occhi sono profondicome il mare, il colore è comequello del mare.Questo mare l’ho sognato,immaginato, disegnato,bello come quello illustratonelle cartine, calmo, coloratoche abbracciava la terra tutta,immenso infinito.Oltre le montagne ne sentivol’odore, il ruomre.Pensavo a quando il mio corpolo avrebbe conosciuto, come loavrei toccato e tra le dita trattenuto,bagnandomi il viso e assaporandoneil gusto, bagnato i capelli,schizzato coi piedi.Giostra di acqua e sale ècosì che lo immaginavo.Casa dei pesci e culla per le alghe.Ma un giorno il mare l’ho conosciuto,come SPERANZA.Ammassati sul barcone, il maremi è apparso nero, cattivo, agitato,tanto agitato come tutti quelli cheeravamo lì a chiedere aiuto per non morire.Ad un tratto un faro nell’oscuritàillumina il barcone, ma soprattutto, il maree lo rivedo come lo avevo sognato,azzurro come i miei occhi,che non dimenticheranno mai più chida quel mare ci ha salvati.

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Alcune sue poesie sono state inserite nell’antologia «L’angolo della poesia»(1994); successivamente ha pubblicato le sillogi «Il buio e la luce» (1997), «Accado»(2000), «I frutti del pensiero» (2004), «I lati della sfera» (2008) e «L’uomo invisibi-le» (2012).

Partecipando a vari concorsi letterari ha ottenuto il primo premio a “Città di SanMauro Mare” (1999 ), “La Tavolozza”, Sanremo (1999), “Ercole Labrone-Yorick”Firenze (1999 e 2004), “Il bosco degli gnomi”, Pavia con la silloge «Varuna» (2001), “Un mare d’inverno” Noli (SA) (2004), “I celi azzurri della libertà” Broni (PV)(2005), “Trofeo Titano RSM” (2005), “Polvere di stelle” Stella San Giovanni (SV)(2008), “Premio Andrea Vajola” Tindari Patti (ME) con la raccolta “I lati dellasfera” (2008), “Parole e poesia” Formigine (MO) con la raccolta edita “I lati dellasfera” (2009), “G. Morselli” Motegrotto Terme (PD) primo premio ex-aequo con laraccolta edita “I lati della sfera” (2012).

Si è classificato inoltre al secondo posto ai seguenti concorsi: Pompei (NA) nel2000, Concorso “I Colori” Savona nel 2007, “Rime sotto la luna”, Alberone (FE)nel 2008, “Sanremo Arte” Sanremo (IM) nel 2008, Sissa (PR) nel 2009, “Gliamici di Rivalto” (PI) con la raccolta “I lati della sfera” nel 2009, “L’arcobalenodella vita” Lendinara (RO) con la raccolta “I lati della sfera” nel 2009, “Bardi eMenestrelli” Casorate Sempione (VA) nel 2010.

Ha fatto parte della giuria nei seguenti concorsi: “Omaggio a...” di San Giovanniin Persiceto (BO), “La tavolozza” di Sanremo (IM), “Scrittura Creativa” di FinaleEmilia (Liceo Morandi - MO), “Il Trebbio” di Riolunato (MO), “Rime sotto laluna” di Alberone Cento (FE), “La casa delle farfalle” di Poggio Rusco (MN),“Sulla scia della cometa” di San Felice sul Panaro (MO), “Essere o sentire” diFinale Emilia (MO), “Poetry Slam” di Bologna (Giuria Tecnica), “A.L.I. Pennad’Autore” di Torino.

LUIGI GOLINELLINato a San Felice sul Panaro nel 1955

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Terra (13-03-2013)Continuo a guardareil firmamentoe chiedermidi altre vite.

Intanto ammirola nostra sfera,boschi verdie mari azzurri,il cielo, siparioche sempresi rinnovaed emoziona.

Grigie cittàdove uominicapricciosioffuscanosentimentie graffianobellezze.

Luigi Golinelli

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Parole

Giorgio Nidasio

Parole lanciate come sassi nel vento,chi prendono… prendono,e non tornano indietro.Possono ferire, sfiorareo persino ammazzare,non farti colpire da queste parole,scansati un po’ e lasciale passareaffinché se ne vadano senza far male.Frasi dette, frasi pensate,quante frasi nelle nostre giornate:parole, lettere e parole,parole per qualcuno o per niente,parole dette alla gente;possono colpire… feriree anche farci, un po’ morirele dobbiamo schivarese vogliamo camparesia nel bene o nel male.Frasi dette, frasi pensatefrasi fatte nostre e amate,parole passate accanto e già dimenticate.Quante parole dette per qualcosao dette per niente,che prendono corpo fin dalla mente.Pensa e pensa prima di dire,forse un giorno riuscirai a capire,pensa e pensa prima di parlare,c’è sempre qualcuno che sta ad ascoltarele può far sue, e te le può rilanciareParla nel silenzio, e riuscirai a volare.

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Primavera

Silvia Gelosi

Gocce lenteTrapassano spaziGrigioazzurri dai vetri.Rumori in centroPaese addormentato.Mollette colorate– sparse –Su pavimenti lucidi.Cuori rovinatiRicordi strappatiStorie raccontateDa occhi tristi.Ed il sole che tornaA sera –Davanti al neroDi pioggiaQuando luglio si spegne.

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Quel costante pensiero

Osvaldo Crotti

Non conosco ancora la mia identità.Sono una cavia dei tormentie della perplessità.Vivo per vocazione, con in corpociò che provoca tanta delusione.Ogni istante spreco inutili energie,per combattere quell’oscurocancro del nulla.La voce si fa afona,la pelle si accappona,la verità è una spinanel cuore che non si estrae.È difficile dividere i sogni dai pensieri.Fragile è questa mente cristallina,che in un lampo, decretala sentenza della tua rovina.

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Sfuggimi tempo

Chiara Colasberna

Grazie al tempo che passa,grazie all’infinito di particolariche si susseguono,grazie all’incertezza del mio futuro.

Una nave lascia il marequando arriva nel porto.Così il dubbio lascerà postoalla concretezza di un soloattimo,dono della gioia più bella.

Volami dalle mani, tempo.Sfuggimi via, lasciandosolo la traccia della tua presenza.Ricordi sgualciti e speranze scintillanti.

Tu corri. Io ti inseguo,guardandomi intorno.

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STEFANIA LAUSNata a Roma il 20 giugno 1961, vive a Cer-nusco sul Naviglio in provincia di Milano.Lavora presso un Istituto Scientifico Univer-sitario come impiegata amministrativa.

IL RITRATTO DELLA POETESSA“Io sono la mia voglia di essere,io sono il coraggio di chiedere anche quando è illecito farlo,io sono parole indicibili e frasi d’amore,io resto quella che sono...una donna che chiede, che scrive, che vive”.

Dal 2009 Stefania Laus cura un blog personale “La Croce del Sud” con lo pseu-donimo di Johakim (http://johakim.blogspot.it/).

HA PUBBLICATO:2009 Due racconti brevi nell’antologia “Facebook Caffè” (Ed. REI).2010 Due poesie nell’antologia “Ti coloro i pensieri” (Ed. ilmiolibro.it).2011 Il video/racconto “Orme di sabbia” - RaccontiOnAir di P. Garlaschelli

(IllogicheOrmeSabbia.m4v - YouTube).2012 “Come il profumo delle viole”, ISBN: 9788891010827 (Ed.ilmiolibro.it).2013 Finalista al torneo “Io Scrittore” con la poesia “Il giardino segreto”2013 Il racconto breve nell’antologia “Parole di Pane” (Ed. Farnesi).2014 Il racconto breve nella seconda edizione di “Parole di Pane”

(Ed. G. Perrone).

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La forza dell’AmoreI pensieri liberi senza barriere vagano,volteggiano come farfalle in un prato cosparso di fiori.La tua valigia si è riempita di sogni e le parole sono scese

/ dentro di te,come piccoli semi, a coltivare una terra inaridita dal tempo.Germogli verdissimi si sono fatti uno spazio

/ fra le zolle di pietra,rimuovendo l’inutile sabbia senza colore.Parole che come radici ti entrano dentro, scavandoti il cuoree tu che ti lasci portare, come in un viaggio sognato da tempo,sull’onda di questo destino.Un destino che vi ha visto incontrare l’una nelle braccia

/ dell’altro,dissolvendovi in respiri profondi.Amore,amore parlato, racchiuso in profondo silenzio.Amore urlato dietro agli angoli delle strade,implorato con l’anima in mano.Amore mai dato, strappato con forza,preteso da gente incurante, perduto dietro ai ricordi.E tu sei lì, col cuore in mano a regalare secchiate di vita,in cambio di un piccolo gesto d’amore.Amore per il gusto di amare, per la felicità che provi,per i suoi sorrisi che ti fanno viaggiare lontana.Questo ti vorrei regalare: una giornata d’amore.Da conservare dove vorrai,da tenere dentro le mani,da lasciare per i giorni a venire.Il mio pensiero d’amore da custodire dove vorrai.

Stefania Laus

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Lo sberleffo

Sonia Maria Roberta Gagliardelli

Angoli di cielosi aprono sull’infinito,colori esplodonoin tonalità variegate.Profumi impregnanol’aria.Veramente il mondosarebbe così,quasi perfettonella sua totalità.Ma pur rimanela disillusa inconscia veritàche così non potràmai essere.Riaffiora a tal pensieroun sorriso, una sorte di smorfia,unica traccia,unica sfidaal panoramadella vita.

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Fasci di silenzio

Cinzia Fioroni

Ho desiderio di te,nulla attraela mente sopita.Concedo attimi fugaci,istanti consumati dalle spighestese nei campi a bruciare,l’odore acreavvolto nell’aria.

Ho desiderio di te,palpito delle giovani lucertolefredde al sole,veloci e scattantial primo rumore.Ho desiderio di te,batter di ciglidel primo bacio d’amore,trepidante ed inatteso,zuccherose labbrafino ad allora sconosciute.Esitail mio respiro ancora caldo,effuso in fasci di silenzioondeggiante,come argentee lenzuolaancora stese ad asciugare.

Ho desiderio di te,primavera della vita…In spiragli di luce riflessaè ormai autunno.

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DENISE PIETRELLANata ad Ancona, nelle Marche

Attualmente studia e lavora nelle Marche. Nel terzo anno delle Superiori si èclassificata al primo posto al concorso letterario nazionale «Amedeo Fanesi» ban-dito dall’AIART (Associazione Spettatori). Nel quinto anno delle Superiori si èclassificata al primo posto del medesimo concorso bandito dall’AIART e ha vintoil concorso letterario «Etica e Società» bandito dal Rotary Club di Osimo.

Nel 2013 la giovane scrittrice, che dimostra già di avere un talento naturale perla poesia, approda all’universo poetico vincendo il primo posto al concorso «LaFreccia di Cupido» bandito dalla Hermes Academy con la poesia «Forse vorrestecapire questo distacco»; nel corso della stessa stagione vince il primo premio alconcorso letterario «Tropico del Cancro», anch’esso bandito dalla Hermes Acamedy,con la poesia: «Pensieri».

L’anno successivo vince il primo posto al concorso «Le campane dell’abisso»bandito dalla Hermes Academy con la poesia «Musica» e si si classifica al primoposto ai concorsi «Sul filo dell’anima»,«Come una libellula»,«Ebrezza azzurra»,«La freccia di Cupido», «Tropico del Cancro», «Lembi di Carta», «Alla mensa deisogni», «Anima di latta», «La verità solitaria», «Goccia nella tempesta» banditidalla Hermes Academy rispettivamente con le poesie: «Forse vorreste capire que-sto distacco», «Speranza», «Schiavi», «Incubo», «Sto da me», «Per te». Oggi con-tinua a scrivere poesie e partecipare a concorsi letterari.

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Pensierii miei pensieri sono come acquaesposta a forti variazioni climaticherimangono congelati nei periodi freddie poi si sciolgono in quelli caldiassumono ogni voltala forma dell’involucro che li contieneforme di energia gravitazionale

ma verrà un bel giornoche l’acqua si troverà vicino al fuocoi due elementi si fonderannoil pensiero espanderàl’energia gravitazionale vincerà

come vapore nell’ariauniversale diventeràe al conformismo dei pensieridall’alto in basso guarderàdi cielo in cielo viaggeràin una nuova dimensione vivrà

vola vola pensiero mionon ti fermare non ti canalizzarenon restare dentro l’involucrodel conformismo mentale

Denise Pietrella

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SMS? No, grazie!

Margherita Gallo

Tutti questi baci,che corrono senza sosta,vanno e ritornano,cavalcando leggerile onde dei telefonini,si insinuano nei pensieri,invadono i sogni,ancora si fermano un poco,sulle labbra umide...chissà dove andranno,dove si ricaricheranno...forse in un paese fantastico,dove gli amanti non si incontrano mai,dove le frasi d’amoresaziano e dissetanocreature magiche,diverse da me!

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Ritorna

Luigi Bernardi

Ritorna quel canto di madre ogni seracol respiro ormai stanco, con soave preghieraal tramonto di un giorno che prepara un’attesala flebile luce consuma la ceraun pianto sopito, un ricordo lontanoun caro saluto velato d’addiono... no.... madre mia! Ritorna al tuo cantoquella supplica a Dio, di guardarmi dal maledai torbidi affanniuna vita serena, per sempreper gli anni... a venire...lontani dai tuoi che conobbi assai duricon la fame ed il freddo a bussare alla portagiovinezza mancata d’amore, d’affettisfuggita la vitatrovasti nei figli i tesori diletti.La notte disperde ogni vivida luceogni lunga parola al silenzio conduce.Già notte là fuori, foriera d’ingannibisbiglio nel vento quel canto, quegli anniun soffio la storia d’un tempo perdutoné sonno, né buio potrà mai turbarequella veglia di madre, quel cuore d’amare.

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MASSIMO MEZZETTI , autore di poesie Haiku, ha partecipato al PremioLetterario Nazionale di Poesia Haiku Edizione 1992; la sua poesia premiata è statapubblicata e tradotta in giapponese: «Haiku negli anni» (Empirìa, 2005).

Partecipa al Festival «Le voci della Poesia 2006» indetto dal Comune di Capoliveri(Isola d’Elba), presente nel volume «Un mare di Cento Haiku» (Comune diCapoliveri, 2006); un'altra sua composizione è stata pubblicata nell’antologia poe-tica «Tra un fiore colto e l’altro donato» (Aletti, 2006).

Nel 2007 esordisce con il volume «Frammenti-Haiku-Particelle di luce» nellacollana «Gli Emersi» di Poesia (Aletti) e nel 2010 pubblica nella stessa collana lanuova raccolta poetica «Segnalibri».

Premiato al Festival Internazionale «Le voci della Poesia 2007» indetto dal Co-mune di Capoliveri nel volume «Una Fantastica Ondata di Haiku» (Comune diCapoliveri, 2008).

È presente nei volumi «Haiku a Gonfie Vele verso l’Elba» (2008), «Sulla Rottadegli Haiku verso l’Elba» (2009), «Haiku in volo sui boschi dell’Elba» (2010),«Gemme di Haiku nella Miniera Calamita» (2011) e «Lucciole e Haiku a Capoliveri»(2012) editi dal Festival Internazionale «Le Voci della Poesia» del Comune diCapoliveri (Isola d’Elba). Finalista ai Concorsi di Poesia «Il segreto delle fragole»,nei volumi «Poetico Diario» (2009) e «Poetico Diario» (2012), editore LietoColle,e all'8ª edizione del Premio Letterario Internazionale «Arché», di Anguillara SabaziaCittà d’Arte, per l’opera edita «Segnalibri».

Nel 2010 è stato nuovamente premiato alla 25° Premio Letterario Nazionale diPoesia Haiku e le sue poesie sono state tradotte in giapponese con il commentocritico della poetessa Momoko Kuroda.

Nel 2013 riceve il Diploma d’Onore alla ventesima edizione del Premio Lettera-rio Internazionale «Trofeo Penna d’Autore» di Torino.

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Pathos CosmicoForse il big bang dell’universofrantumò l’amore di quel dio perfettoscomponendo il tempo in più fasi.La velocità della luceritornò alle originitrascinando quell’eterno desiderionell’immenso stupore della creazione.Ci allontanammoper sempre dal magnifico mosaicorivisitato, travisato,la primordiale sofferenzacoprì di generazioni il pianetaera il dono sacrificale per gli dei:si lasciavano morire bambinele bambine che divenivano donnequei volti che divenivano madri,e la violenza rigirava il mondoarrampicandosi ferocesulle rarefatte ferite delle tradizioni:ragazze infibulate,lapidazioni che urlano ancora da millenni,stupri , sopraffazioni, assenza di pietà.

La galassia che genera amore è rimasta sola,miliardi di mani tese formano stelle,attendono risposte,forse in quelle tremule lucidalla notte di ognunosorgerà il nuovo giorno.

Massimo Mezzetti

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L’illusione

Laila Tromboni

L’illusione di averti qui accanto e di stringere la tua mano...L’illusione di un tuo sorrisostrappato in sogno...Il tuo destino che non fa più parte del mio..e il mio... segnato dall’illusione di non farcela senza di te...

Viaggerò nella mia mente e nel cuoreper non dimenticare mai ciò che sei stato...e ciò che la tua amicizia mi ha dato!!

Dimmi tutto quello che ancora ti lega al mio tempo...e poi, lasciami andare...Non servirà farci del male in questa fragile vita...Perché sarà solo un’illusione il viverci accanto!

Noi, ci ritroveremo al di là della luce...per non separarci mai più...e insieme, troveremo la pace...Senza più....alcuna illusione!

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Deposizione

Enzo Puglisi

Il vuoto delle paroleE la promessa violataPer deporreAll’orlo di un abissoL’imponderabileChe contemplo.Tu fuggi altroveO vai verso.

A me un passo arretroPer deporre il silenzioCui mi ero legato.

Sciolgo il nodoPer lasciare liberaLa tua voce.

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GIOVANNI RENATO ORTALENato a Torino nel 1960

Vive e lavora nella sua città di origine che ama profondamente. Ha iniziato ascrivere nell’adolescenza per passione e piacere personale con l’intento di espri-mere, con le parole, le sue emozioni, le sue sensazioni. Successivamente, con lamaturazione personale, le sue poesie sono diventate più riflessive e intime, maanche fermi immagine di piccoli accadimenti quotidiani e descrittive della sua per-sonale osservazione di ciò che lo circonda. Piccoli spunti diventano subito fonte diispirazione per le parole che di getto scrive per fermare il momento, che altrimentisi perderebbe. Cerca sempre di essere semplice nelle parole e nel modo di scrivereper coinvolgere, per quanto possibile, chi lo legge, ad essere partecipe della suagioia di scrivere. Ha partecipato a due edizioni del Premio Letterario InternazionaleTrofeo Penna d’Autore con le poesie Mille volte innamorato (2011) e Abbraccio(2012), entrambe pubblicate dalle edizioni dell'A.L.I. Penna d’Autore nella collana«I Grandi Classici della Poesia Italiana».

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OmbreRapide e sfuggenti,corrono sui muri le ombrecreate dalla Luna.Svanisconose una nube si frappone.Torna il buio assolutoportando nuova solitudine.Non più compagnedel mio andare,resto solocon la mia malinconia.Io unica ombradi questa notteche tutto avvolgecon la sua oscurità.Io unica ombradi me stesso.

Giovanni Renato Ortale

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Papà

Claudia Maria Celeste Bertoldo

Sottile il confine tra cielo e marelieve il limite tra vita e morte

Piume leggere ti girano intornoleggiadre, celatelentamente si posano sul tuo gentile esistereimpercettibili ali ti abbraccianoti stringonoma non conoscono dolcezza.

Polvere di dolore si deposita sul tuo respirovelo di rabbia accarezza i tuoi pensieripaura profonda trasmettono i tuoi occhinella morsa della sofferenzaossigenato dalla tua serenità d’animoti appresti...

Delirio di vita.Nella solitudine dei tuoi ultimi attimiti lasci andare

Inesorabile silenzio.Scivoli via

Salpi nel mare che ti condurrà lontanoinghiottito dall’infinitomarinaio dei tuoi giornigetti la tua ancora nel mio cuore.

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La Divina Pensione

Pia Foglia

A fine del cammin di nostra vitaattiva, ci troviam in oasi beataché la passata via abbiam oblìta.

Tant’è la gioia che ogni or’ ci assalesì tale la pena per chi ancor filaper quella strada che porta al finale.

Andate con gaudio verso l’uscita,la vita è bella e va appien vissutasolitamente come lieta gita.

Noi v’attendiam per uniti cantare:“Basta il lavoro, niente più fatica,Siamo alfin cicale, tutti a danzare!”

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ADALGISA LICASTRONata a Messina, vive a Bari

Insegnante, Senatore dell’Accademia Internazionale deiMicenei, Accademico per meriti letterari (Il Convivio), hainiziato il suo percorso letterario con la poesia per la qualeannovera numerosi riconoscimenti, in piano nazionale edinternazionale. Pari apprezzamenti le sono stati attribuitiper la pubblicazione dei romanzi: “Piccola blu” (Albatrosil Filo 2008), “Profumo d’aranci”, “Lacrime nere” e “Il

silenzio dell’anima” (Il Convivio 2010), “La siepe del biancospino” (Albatros 2010),“Note senza fine” (Albatros 2011), “Le due facce della luna” (Il Convivio 2012) e“Sapore d’antico” (Il Convivio 2013) qualificatisi primi in numerosi concorsi ita-liani ed europei.

Ultimi, ma non meno importanti per l’impegno culturale, il messaggio sociale, lapassione e le emozioni suscitati nei lettori, i romanzi: “Maria Mai più come unavolta” (Il Convivio 2012) e “La casa dai mattoni rossi” (WIP 2013). Nella XIVEdizione del Premio Letterario Internazionale di Poesia “Tra le parole e l’infinito”(2013), le è stato conferito il Riconoscimento alla Carriera “Labore Civitatis”. Nu-merosi suoi racconti sono pubblicati su importanti riviste culturali. È presente nel-l’Antologia del '900 “I Grandi Classici della Poesia Italiana” (2013), nel “Diziona-rio degli Autori Siciliani” (2012/2013), nell’imminente pubblicazione dell’Enci-clopedia Palatina (Symposiacus 2014). Prossima l’edizione del libro di poesie “Traluci ed ombre” (Ismecalibri Editrice).

Collabora per la recensione di romanzi e fa parte della giuria nei concorsi indettidall’Accademia Internazionale “Il Convivio”.

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Se cantiPoeta e cantore che, guardando la luna,entri lieve nei misteri del cielo,canti del mondo la bellezza, la gioia, la tristezza.Canti dei tuoi sogni peregrini,di lusinghe, d’inganni o di storie passate,di guerrieri e di fanti dalle eroiche virtù.Canti per ritrovar nel mondochi condivida la bellezza del marequando dolce lambisce l’indifesa spiaggia,o quando l’azzurro suo colorad’evanescente spuma.Reciti di quei fiori che olezzano nel pratoe richiamano con i gai colorii bruni insetti a fecondar la vita,poi racconti coi versidelle danze tribalidi folletti invaghiti, di ninfe addormentatenel silenzio del bosco.Ti riempi di gioia se l’anima vibra dentro il pettoo se, colmo di speranze, sogni l’amore,i baci, le carezze e gli abbandoniforieri di felicità.Poi lasci che chi i tuoi versi ascolta,si unisca al cantoe, non più solo,avido scopra tra le tue righe,quel che di sé non conosce ancora.

Adalgisa Licastro

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Nostalgia

Rosa Parlato

Ci sono posti nella vitache restano vuotianche quando vengonooccupati da mille altri:posti che non si possono sostituirecome fiori in un vaso.Ci sono voltiche restano farianche quando sono lontani:volti che parlano d’altrocome i voli a Primavera.Ci sono paroleche tornano alla menteanche quando il silenzioti rimbomba nel cuore:parole che danno senso alla vitae verso la luce spingono il cuore.C’è una nostalgiache entra a farti compagniaanche quando la tua porta è chiusa:una nostalgia che non ti lascia scampoe scava fino a scorticarti vivoe mentre invochi la pacee ti ci vorresti buttare dentroe mai più risalire

il Bene torna

ti scuote fin nelle radicie più testardo della morteti rinchioda alla vita.

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Giorgio Morandi vendesi

Massimiliano Rendina

Del naturista, ho qui tre opere sole,Natura morta con vaso blu, eccola qui:però, quel pane, più vivo di così…altro che morto, quel desco vita vuole!Natura Morta c’è, anno ventinove,quella dei vasi colorati in varie forme,la differenza in questo quadro è proprio enormetra vecchie brocche e le fioriere nuove.Natura morta con conchiglie è molto strana,è del quaranta, sebbene sembri assorta,il mare e i frutti non son mai natura morta,il mare vita dalle onde sempre emana.Queste delizie posso offrirvi del maestro,famoso certo per i quadri inanimati,la vostra casa arricchiranno, se acquistati,intanto voi berrete al tavolo dell’estro.

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SARA CHESSAPoetessa, attrice teatrale e autrice del blog “La civetta poetica”, inizia a scrivere versi

e fiabe fin da bambina, pubblicando il suo primo racconto a soli dieci anni nell’antolo-gia “Viva il Verde - Viaggio nella Natura”, dedicata al tema della protezione dell’am-biente. Negli anni si appassiona sempre più alla poesia, leggendo autori che prediligo-no i temi della spiritualità orientale e medio-orientale. A 17 anni per la prima voltarecita in teatro, nella commedia “Sonnu trumbullau” di Antonio Garau, iniziando nelcontempo a frequentare il circolo di poesia “Logos” di Iglesias, nel quale condivide lesue poesie con altri autori, senza tuttavia mai pubblicarle.

Nel 2006 partecipa come volontaria ad un progetto di cooperazione della ONG ArciCultura & Sviluppo in Kosovo e collabora con la testata online www.isardi.net e RadioSintony. Nel 2008 inizia a lavorare come conduttrice televisiva presso l’emittente sardaTcs. Nel 2011 recita nello spettacolo “E se non fossero vizi”, musical ironico sui pecca-ti capitali diretto da Roberta Locci. Nello stesso anno consegue la laurea specialistica inScienze Sociali e Cooperazione allo Sviluppo, con una tesi sul carattere moderatodell’Islam in Kosovo e sulla spiritualità sufi. Nel 2013 partecipa a “L’ultima lacrima”,trasposizione teatrale dell’omonima raccolta di racconti di Stefano Benni. Nel 2014,diretta dal regista Beppe Arena, interpreta la Dea in “Anfitrione”, commedia di Plauto.Tornerà sul palcoscenico nell’autunno 2014 nel ruolo di Titania, all’interno della com-media shakespeariana “Sogno di una notte di mezza estate”.

Finalmente decisa a pubblicare le sue poesie, Sara Chessa partecipa all’edizione2014 del Premio Letterarario “Trofeo Penna d’Autore”, ottenendo una menzione d’onoreper la poesia “Tutto da scoprire”. Al momento è al lavoro sulla realizzazione di unaraccolta di liriche e su un romanzo urban fantasy.

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Tutto da scoprireRegalami una mappa misteriosaper sfuggire a chi crede di saperee mai esser contagiata da chi vagacerto che non vi sia niente da scoprire.

Regalami un enigma che cattura,che mi spinga a solcare sette maripur di cogliere i fiori vellutatiche saranno il mio unico vestito.

E quando mandi a svegliarmi il sole caldo,ci sia fascino e sorpresa nei miei occhi:per lui voglio essere folle gioco nel desertoe pace nel frastuono di un paese di balocchi.

Sara Chessa

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Lacrima di donna

Daniela Rusconi

Quanti pensieri si nascondononella lacrima di una donna!Quanti ricordi,vengono lavati viada quella lacrima.I primi pianti di bambina,di quando cadendoci siamo sbucciate le ginocchia.Il primo amore di adolescente,al quale non siamo piaciute.Il nostro sì davanti all’altare,la nascita di un figlio,il dolore di una perdita cara.Nella lacrima di una donna,c’è l’infinito.Nella lacrima di una donnasi può vedere la gioia,si può toccare il dolore,si può superare il male.Con una lacrima,una donna può raccontarela sua vita.Con una lacrima,una donna può far fiorirela pace.Con la purezza di una lacrima,la Vergine Maria ha lasciato tornaresuo figlio al Padre.Con una lacrima,una donna potrà guarire il mondo.

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Oltre la luce

Stefania Pellegrini

Oltre la luce andare làdove tramonta il marea catturare segretiche l’anima nascondenell’incontenibile baglioreche offusca e copre l’oltre.Andare là verso un puntoche il tutto contiene.Assaporare la perfezioneche altri infiniti racchiudeper scoprirsi partedel mistero che tutto avvolge.

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SANTA GANCINata a Palermo il 06/10/1979.

È laureata in Scienze della Formazione Primaria e ha acquisito, anche, la secon-da Laurea in Scienze della Formazione Primaria (indirizzo Scuola dell’Infanzia),presso l’Università degli Studi di Palermo.

Possiede la Specializzazione per l’Integrazione dei Soggetti in Situazione di Han-dicap nella Scuola Primaria e nella Scuola dell’Infanzia.

Ha conseguito i Corsi di Perfezionamento Post Lauream in “La disabilità nel-l’apprendimento linguistico” e “Handicap e disabilità: elementi di didattica” pressoil Consorzio Interuniversitario “Formazione per la Comunicazione” - Roma. Haconseguito anche il Diploma di perfezionamento ne “Il recupero delle diverse abi-lità a scuola” presso il Consorzio Interuniversitario “Formazione per la Comunica-zione” - Roma. Ha conseguito il corso di perfezionamento in “Glottodidattica In-fantile con Fondamenti di Psicopedagogia del Linguaggio e della Comunicazione”presso La Sapienza - Università di Roma. Ha conseguito anche un master di I livel-lo in “L’uso didattico della narrazione e della metafora negli insegnamenti dellascuola dell’Infanzia”.

Ha partecipato a vari concorsi di poesia nonché al 1° Concorso di poesia “Emo-zioni Vaganti” nell’anno 2010 conseguendo il secondo premio.

È stata premiata nel 2012 dalla giuria dell’A.L.I Penna d’Autore con una men-zione d’onore e pubblicazione nel volume “I Grandi Classici della Poesia Italiana”.Ha pubblicato nel 2012 il suo primo libro: “Raccolta di Proverbi”. Nel tempo liberoscrive poesie e racconti. Attualmente insegna a Palermo.

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MammaUna parola piccola,ma con un significato grande.Mamma, tu mi hai datoalla luce e da allorati sei presa cura di me…Quanti sacrifici hai fatto e fai,quanto amore mi hai datoe mi dai ogni giorno.Con la tua dolcezza econ il tuo sorriso nelle difficoltàmi hai insegnato avivere e ad amare.I tuoi occhi sono grandie sinceri.Le tue mani a voltetrascurate, a voltegraffiate fanno parte dellatua vita e anche della mia.Sei buona e bella propriocome una stellae brilli di bontà.Per me seiun esempio,sei il mio modello:unico e perfetto!

Santa Ganci

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Sospiri di vita

Ermetina Formis Corradi

Scivola la notte umidasui tetti delle casead accarezzare tegole e nidi.

Escono dai caminii sospiri leggeridella vita addormentata.

A lievitar nell’ariaprofumi di fioriaromi speziatidi corpi allacciati.

Odore amaro di menzogne,odore acre di fatica e sudore.

Odor di amori giovanidi nostalgie e rimpianti.Profumo di vagitie di seni generosi.

Amori di vita veracelati nella notte.

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Un sussurro

Graziella Benatti

Eco di fine estategiallastri cieliriecheggiano nell’imbrunirdi un caldo amor,noi due abbracciatia quella finestra del mondo,in questa distesa di acqua,cantico di onde che si infrangononella nostra riva,ci porta nuovi sapori,nuove sensazioni,nel sorriso di lunaassaporo quel tuo dolce labbro,mordi questa pelleche senza più il solediventa fredda,diventa gelidasenza più lucecaloredi un amore...Orme che si posanosu sabbiacristalli baciati dalla lunabaciati dall’ardoredi una fine d’estate...

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FRANCESCO CELINato a Castiglioncello (LI) nel settembre del 1941.

Ha vissuto a Roma e ora è residente a Padova.Scrive poesie e racconti da circa trent'anni riscuotendo consensi, premi e men-

zioni d'onore a Torino, Catania, Castel di Farfa, Pontelongo, Padova.Dal 2003 fa parte del Gruppo Letterario «Caffè Pedrocchi» di cui è consigliere;

è Socio Emerito del «Tizzone», diretto dal prof. A. Arcifa, Accademico de «IlConvivio» di Catania.

Si è proposto anche come pittore ed è Vicepresidente dell'Associazione italo-francese «Arte e Incontro» di Padova.

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Il treno dai cento vagoniDi notte dormo solo le ore del vecchioperò ancora sogno e nei sogni a coloripassano treni con cento vagoni,non si fermano mai, non hanno stazione.In ognuno di essi c'è una piccola storia,uno spicchio di vita che resta in memoria.Il risveglio non mi trova più vecchioperché questi sogni a colori,mi portano indietro nel tempoe li osservo stipati in usurati vagoni,vagoni che hanno pareti di vetro.

Vedo bambini, coi loro aquiloniche galleggiano tra nuvole e cielo.Ci sono fantasmi di amori svanitiche non hanno trovato i giusti binari,non c'era fermata e nemmeno stazione.Sento voci tra rumori di ferragliae dai finestrini sporgono maniche tentano invano di sfiorare le mie,che provano anche a portarmi carezza.La rapida corsa non permette il contattoe aspetto che torni di nuovo la notteper dormire soltanto le ore del vecchiosapendo di avere una grande fortuna:sognare ancora dei sogni a coloriportati dal treno dai cento vagoni.

Francesco Celi

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Il mendicante

Roberto Guerrini

Un frullare di foglie, un mormorare di rami,l’aria si trasformava nella voce del ventoche della pioggia portava l’avvento.

I passi trascinavano l’uomo sulla stradaormai di troppi ostacoli divenuta stancantementre i bianchi capelli pesavano la schiena dolente.

Il tempo aveva trapassato la sua anima,piangeva di troppi anni di vita la solitudine,percepiva con sorpresa della fine il momento.

Il viso etereo di infinita fame sofferta,si contorceva nel dolore di un corpoconsunto nella ricerca di risposte negate.

Due occhi nell’oscurità della morte,miravano un cielo di colori assente,la luce sfuggiva fra speranze e desideri irraggiunti.

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Verso parole nuove

Annamaria Buroni

Non liberartida ciò che pensi sia una prigioneè solo un’attesa.

Aggrappati alla rete del tempoe a me.

Ascolta il segreto di una danza improvvisadi granelli di sabbiadi mani che abbraccianodi intese mai espresse.

Verrà il giornoche il mare porterà le sue parole bianchea noi comprenderne la gioiae dalla valigia chiusa consegnarle al ventoperché altrileggano la nostra danza.

La rete diverrà velonel camminoverso parole nuove.

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FEDERICA MINOZZINata a Carpi (Modena) nel 1974.

Si diploma al Liceo Classico e si laurea poi nel 1997 in Giurisprudenza.Leggere e scrivere poesie è la sua passione sin da ragazzina. Nel 2012 inizia a

inviare le sue opere ai principali concorsi italiani ed internazionali, classificandosiquasi sempre ai primi posti ed ottenendo, conseguentemente, la pubblicazione dellesue liriche su diverse antologie.

Nel 2012 vince la XXVIII edizione del Premio Internazionale “Nuove Lettere”,con la raccolta inedita “Frammenti Misti”, pubblicata nel 2013 dall’Istituto di Cul-tura Italiano di Napoli.

Nel 2013, a seguito della partecipazione al Premio Internazionale Mario Luzi,tre dei suoi componimenti vengono pubblicati all’interno dell’Enciclopedia di Po-esia Contemporanea.

Nell’aprile 2014, Federica riceve e accetta la proposta di una casa editrice per lapubblicazione della sua nuova raccolta di poesie dal titolo “Amore fa ancora rimacon cuore?”.

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Oltre: una nuova humanitasOltre…quest’oltre la materia,che semina minein menti inermi.Oltre…quest’oltre una dimensioneche mai oltrepassala superficie dell’oggetto.Oltre il visibile, oltre il tangibilesnoda l’intuito un sentiero solo agognato,una visione d’insieme perduta -virtuosa sapienzadi quanto ai più non esiste.Oltre la condizione d’esserossa, sangue e carne.Oltre la chimica dei composti,la scienza della sostanza.Oltre questo mero esistere,che più non ci basta.

Scoperchio il mio feretro fisico,sepolcro d’antichi splendori,ne leggo la sindone,ne recito i versi d’antica “humanitas”.Tocco i fili di lana dell’Essere -multicolori intrecci a tesserearmonici arazzi di sensi,legami d’umane essenze.L’Oltre sta qui,in questo fluido cerchio di sinestesie -innata percezione d’osmotica Umanità.

Federica Minozzi

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La valigetta

Maria Teresa Bernhart

Quella mia valigetta,che tenevo sempre prontaper fuggir viada prepotenti sofferenzerifiutate e alfin quietatenella pace di un ritorno,m’appare all’improvvisoquasi dimenticata.Incanutita dalla polvere,ferita nelle giunture logoree nei rinsecchiti manici,silenziosa randagia scortadel mio peregrinarein cerca di una meta,mi parla, anzi sussurradi un nuovo ultimo viaggio.Il vecchio bagagliopiù non esiste, s’è dispersonei sogni, nelle battaglie,in gioiose conquisteed anche in tristi delusioni.Come riempirla nuovamente?Ma essa è ancora lìfedele, che m’aspettaed io con me la porteròcosì com’è, piena di ricordi.Leggero il fardello,giusto è per l’occasione.Compagna della mia vita,quando vuoi, son pronta.

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Buio negli occhi cuore a colori!(a Carlo)(a Carlo)(a Carlo)(a Carlo)(a Carlo)

Vincenza De Ruvo

Canterai sorrisicon il buio negli occhied il cuore a coloripotrai volare...Sei una carezza che si perdenell’ombra dei silenzil’indelebile volo di un sogno...sfiorerai le paure del ventoquando il ventopulserà nei pensieridi chi ti è accanto.Canterai sorrisiper la tua famiglia...un grappolo di cuoriche respira insieme a tela vita.I ragazzi speciali come tesono puri nell’animarespiri di vita...angeli su di una terrada reinventare,loro non hanno ali per volarenon hanno vocené occhi per guardarefragili raggi di sole...I ragazzi speciali come tesi nutrono del nostro amorehanno il buio negli occhima una girandola di colorinel loro cuore!

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BRUNO DOMENICO SIDIONato a Mottafollone (CS), 01-01-1933.

Insegnante di scuola primaria; docente di discipline letterarie, di filosofia e sto-ria e dal 1981 al 1999 dirigente scolastico nei licei.

Autore della raccolta in versi: “L’Ascolto”, S.B.C. Edizioni, in cui è motivodominante la fiducia nella capacità di redenzione dell’umanità, tesa a combattere il“Male”, assunto a funzione di “moto che presta all’amore” e finalizzata a ricono-scere il “TU” ragione suprema dell’esistenza avanzante nel Regno dello Spirito.

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La zanzara ritrova la vita«Gabriele - Greta - Sofia: unità sentimentale»«Gabriele - Greta - Sofia: unità sentimentale»«Gabriele - Greta - Sofia: unità sentimentale»«Gabriele - Greta - Sofia: unità sentimentale»«Gabriele - Greta - Sofia: unità sentimentale»

Umida sera di estate finita.La zanzara svolazza guardinga di bimbiche con palmo di mano ad arco foggiata,per darle ristoro dell’afa opprimentetentano benigna cattura.Divertita regge l’incontrofinito con essere presae chiusa nel pugnoche pian piano crea finestra,avvertita, ché fugga lontanosul piano di vita ove il diritto la pose:ecco il seme di Dioquando nasce fanciullo,prima che causa del proprio diventie avanti che il maletarlo del cuore alloggio vi trovi.Vita, distesa tra semee ancor seme,è all’uomo donata:non frutto al Dio che pervienepuò forza tradire del vivente sorgiva.Annullino, gli uomini,il legame che è male,fuorviante ponte tra pilastri di bene,veri sostegni del mondoper archi congiunti del felice salireche all’aria più purasalda il richiamo.

Domenico Sidio Bruno

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Vorrei oggi...

Rosalba Pescosolido

Vorrei... vorrei,con le fole più belle dilettarti,baciarti,rimboccarti ogni sera le copertee nel tuo sonno tranquillo guardarti,giocar con te a nascondino,esserti ognor vicino,attendere oggi,sia pur con molta ansia,il tuo ritorno a casa,supportarti in eventuali dubbi,dissipandoli,dar risposta alle tue domande,aggiornarmi sulle tue giornate,aiutarti a stabilir altre basi futuree gioire,gioir con te.

Con il rapido fluird’una fiumara di giorni, mesi, anni,l’esperienza e la saggezza in te hanno,sì, fortunatamente,ben preso il mio postonella fitta rete della tua vita.Oggi amo tutto ciò che attui,i tuoi tanti progetti,con struggenti palpiti del cor mio,sovente tormentoso e nostalgico.

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Felicità

Stefania Fiorin

Scivolo, scivolo,infinito respiropensieri impazienti.

Scivolo, scivolo,emozione vitaleocchi che chiedono.

Scivolo, scivolo,desiderio ardentesinghiozzo d’amore.

Scivolo, scivolo,incanto assolutofelicità di un momento.

E sono prigioniera di te.

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GABRIELLA COZZANI

Nata e cresciuta nel “Golfo dei Poeti”, ha sempre amato il mare, spesso presentenei suoi testi.

Per lei la “poesia” è una forma d’arte eccelsa, è una parte fondamentale della suavita perché le permette di esprimere sentimenti ed emozioni nella speranza di riusci-re a dar vita ai suoi pensieri.

La poetessa è grata alla sua famiglia perché le ha saputo trasmettere l’amore perla scrittura, una passione che resiste nel tempo…

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La mia vitaRespiro dalla nascital’aria salmastra del mio golfo.Amo gli scogli, i sassi, la sabbia,amo i pesciolini che guizzano,amo le miriadi di gocce di mare,amo il sole, le nuvole, il vento.La mia barca immaginariami porta lontano e mi fa scoprireun mondo nuovo.Vorrei conoscere altre realtà,

mi avventuro fiduciosa, non mi fermo,però mi manca la mia casa... Mi manca la mia vita...Il viaggio è finito:sono di nuovo nel mio piccolo mondo che amo.

Gabriella Cozzani

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L’assenza

Angelica Vece

Cose sepolte, passate,inattese,riemergono improvvisein un incontro casuale.

L’approccio fantastico,la comunicazione da sogno.

Corre come in una favolail lieto fine, ricchezza interiore,di un ricordo ormai lontano.

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La mia ombra

Giuseppe Cantoni

Trascinandomi per i miei sentieriimparo il mestiere duro d’invecchiareinosservato, spoglio dei miei trastulli,soltanto la mia ombra mi seguefino agli ultimi bagliori, pietosa.

Dai giorni delle corse nel cortile della scuolane ha perso di scatto ed ora riposavolentieri sotto l’ombra più grandedi un tiglio d’un rubino o d’una quercia.

Sarà pur smorta e un po’ aggobbitama è il mio ritratto sputato contro il muroo steso a terra, crudo, senza fronzoli,la mia sfumatura leggera cui sono affezionato.

La lascerò su qualche uscioo accanto alla finestra preferita.Ma poi dove andrà a finirequando sarà tutt’ombra o tutta luce?

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MARIACONCETT A LAUDANINata a Catania il 19-03-2000.

Vive a Valverde (CT).Sin da piccolissima ha manifestato l’amore verso la lettura e la poesia tanto che

già a nove anni scrive i primi versi, pubblicando successivamente, nel gennaio 2011,una poesia nella rivista parrocchiale “La Rosa di Valverde” a quel tempo diretta daPadre Lorenzo Sapia, parroco nonché Poeta. Oggi, studente liceale, continua a col-tivare l’interesse per i libri e, durante il tempo libero, ama scrivere pensieri, riflessio-ni e poesie.

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MareAffondo i miei piedinel terreno argillosoin cerca del fresco riposoe, forse, di un mondoche ipocrisia non abbia.

Scivola dolcemente via dalle mie manila sabbiae mi sembra di sfiorarecon la punta delle ditaun’intera estatedalla fredda stagione un tempo rapita,come se queste manifossero la clessidra della mia vitache mi riporta indietro nel tempoed il dolce salatosulle mie labbra nuovamente sento.Le onde battono il tempoe, di sottofondo, il fruscio di granelli doratiportati via dal vento.

Increspa la mia chiomal’acqua del mare,i miei occhi il blu orizzontesono intenti ad osservareed io distesail sole non smetto di aspettare.

Mariaconcetta Laudani

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Cavalli al galoppo

Lina D’Incecco

Ho visto 2 cavalli sulla spiaggia,2 cavalli neriandare al galoppoverso ponente.Era un meriggio di sole,il mare una tavolozzadi svariati toni di cielo.All’orizzonte una parete di lucecon le colline violae su di esse un ventaglio di nubi.Una bella giornatanel cuore dell’inverno.La spiaggia assolataaveva riflessi di rame.I due cavalli al galoppoavevano la foga delle passioni,spinti da impulsi ancestraliche il freno a stento domava.Correvano, scalpitavanosulla bagnasciuga,gli zoccoli sguazzanti nell’acqua.Con ritmo serratosi lanciavano versoinvisibili bersagli.E man mano che avanzavanodiventavano due puntini neri.Poi venivano assorbiti dalla luce.Il meriggio vagheggiavaimpetuose cavalcate.

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La solitudine

Rebecca Grima

… conoscerti, non sei indulgentesei anche paradossale, patetica…Mi hai soffocata con i tuoi riflessi sinteticicon la gravità silenziosa ed autenica.Almeno, parlami con i tuoi sguardi funebrio stai bene chiusa dentro me come un narcotico?Il tuo magnetismo di nasconderti nelle anime,come il macabro d’ambre,sei una dinastia di dimensioni.Cosa pretendi di rubare da me?La mia libertà disturbata!, la mia gratitudine?Sento la disagevolezza accettarti.La tua forza fantasmatica piena di sobrietà.Sono affascinata con la tua esaltazionepoi l’esposizione irraggiungibile e sublime.Forse un giorno accetterò la tua forte moralitàe l’abitudine di vivere con la tua anima mistica.

Ma… senti, io, amo un'altra sensazione.

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GIULIANO P ATELLINato a Milano il 03/10/1957.

Ha maturato significative esperienze in ambito Customer Care e ComunicazioneAziendale presso importanti Aziende multinazionali e di interesse nazionale.

Collaboratore free-lance per conto di un Network Multimediale francese. È so-cio dell'A.L.I. Penna d'Autore che ha premiato le sue poesie con due Menzionid’Onore e la pubblicazione nei volumi «I Grandi Classici della Poesia Italiana (vo-lume Novecento) e «Poesie d'Amore» (quarta edizione). Un'altra sua poesia è statapubblicata da Aletti Editore nel volume «Parole in Fuga» (nona edizione) e due suoiracconti fanno parte della raccolta antologica «100 Parole per Raccontare», di Cartae Penna Editore.

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A me stesso,senza più mentire

Provo a scriverepoesie,per ingannare me stesso.

Provo a scriverepoesie,per lenire il mio dolorerancore inespressod’occasioni perdute.

Provo a scriverepoesie,per mitigare la pauradi una fine immatura.

Provo a scriverepoesie,asfissiato tra quatto muramentre fuori,mostro meticciodi vite globalizzatedepreda certezzedi antichi costumi,la mia gioventù.

Giuliano Patelli

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L'aquilone

Antonio Cosentino

Strade deserte,campi bruciati,visi solcatidal caldo e dalla fame,corpi mutilati,l’Apocalisse è arrivata;ormai da troppo tempopiovon solo lacrime e bombesu questa terra tradita e abbandonata;di tanto in tantosi vede passare qualche caneche senza pacecontinua a cercareil proprio padronetra le carcasse delle auto bruciate;poi di nuovo boati, urlae nuvole di fumo all’orizzonte;non mi resta che aspettare la fine,chiudo gli occhi e inizio a pregare,quando improvvisamenteun pianto infantilerompe quel breve momento di silenzio;c’è un bambino in mezzo alla stradache rincorre disperato l’aquiloneche gli è scappato di mano,e ora vola alto,sospinto da un’improvvisa brezza serale,vola sempre più in altocome i sogni che ci hanno distrutto,come il futuro che ci hanno strappato,verso un cielo mai così cupoche forse, domani, ci salverà.

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Una coperta di stelle

Caterina Battilana

Ho rovistato traforcine e bottonicercando una vite.

Ho scavato la sabbia bagnatae terra odorosainnestando gioia con dolore.

Ho rincorso stelle cadentie palpiti sincerisperimentando emozioni.

Ho costruito con calce e convinzionela dimora dell’anima ed il centro degli affettiscoprendo l’amore.

Ancora sogno sotto il padre cieloe confondo la stella con l’aereocontando i desideri.

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MARIA CERVAINata a Orsera (Pola) il 13-10-1939

È poetessa e pittrice, esule istriana.Dopo il triste esodo nel 1947 fu ospitata al Centro Raccolta Profughi di Tortona

(AL). Da lì, dopo alcuni anni, si trasferì con la famiglia a Torino.Conseguito il diploma di abilitazione magistrale ha insegnato nelle scuole ele-

mentari di Torino. Oggi è in pensione e frequenta il Corso di ritratto e figura all’Uni-versità della Terza Età di Torino.

Nel 2008 ha pubblicato la sua prima silloge poetica «L’approdo felice».Ha partecipato a numerosi concorsi letterari e vinto diversi premi. Con la poesia

“Crocefisso” ha vinto il premio letterario internazionale di poesia “Ulivo d’Oro”L.I.D.H. e ha meritato numerose Menzioni d’Onore al Premio Letterario Internazio-nale “Trofeo Penna d’Autore”.

Nel XIX Premio Letterario Internazionale “Trofeo Penna d’Autore” 2012, havinto il premio speciale del Presidente nella sezione della Poe-sia Religiosa.

Le sue poesie sono pubblicate su varie riviste.

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Non tenereil tuo dolore nascosto

Non tenere il tuo dolore nascosto,donna, violentata, umiliata, ferita,ma con coraggio esci dalle muradella tua prigionia a vitae balla assieme alle compagne di sventura.Balla sulle piazze del mondo e cantala tua gioia di vivere, donna,figlia, sorella, madre, non sei sola,ma siete tante, siete una forzapacifica nel mondo a dar voceal miliardo di donne vittime di abusi,siete tante nel mondo per sostenerela lotta contro la violenza sulle donne!Balla sulle piazze del mondo e cantacosì, donna, femerai il tuo dolorenel giorno dedicato all’amore:l’urlo d’angoscia a lungo soffocatoun canto di gioia diventerà nel creatosarà una giornata di riscatto!Dal fuoco della sofferenza, donna,più bella, più forte risorgeraise con forza i soprusi denunceraicausa della tua millenaria sofferenza...La tua rabbia e indignazionedarà vita così a una pacifica rivoluzioneche farà conoscere a ogni istituzioneche è giunta l’ora di difenderei diritti e la dignità delle donne.

Maria Cervai

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Chiocciola

Silvia Matera

Escilenta e sicurada un’ombra di fogliadi un verdesuperbamente vivido,elegante e sinuosalucida di stilleche scivolanosulla tua pelle bruna.Scintillacome diamantela scia che ti segue,silenziosa percorril’umido sottoboscoe ad un toccorientri rapidanel tuo guscio screziato.Vorrei, come te,poter rientrarein un nido sicuro,quando l’ansiami stringee non osovivere.

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Senza lacrime

Vincenzo Filannino

Che strano,quante volte ho pensatoche mia madre potesse morirecosa avrei fatto.Ci ha lasciati in un giorno di soledel mese d’agosto.Mentre guidavo con la radio accesaper distrarmi, uno squillouna notizia triste, l’aspettavo,l’aspettavo, ma non ero prontonon volevo esser pronto.Agitazione e ansia si mescolanovorrei piangere, ma non riesco.Al suo corteo tanta gentealcuni li conosco, altri nosono stupitonon riesco a piangerenon so!Come in un sognoirreale, assurdoquasi non credo sia veroma è successo, mi mancanon sai quantoma ancora non ho pianto.

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LUIGI ANTONIO PILONato a Furci Siculo (ME), 18-06-1964.

Si appassiona alla poesia già all’età di quindici anni con gli studi classici liceali eda allora realizza i primi componimenti, ove sono infusi la prima gioventù e i fremitidel cuore. Arrivano quindi le opere della maturità con l’influsso delle correnti ro-mantiche dei grandi autori ottocenteschi successivamente contestualizzate nel cli-ma del contemporaneo, ove avviene una sintesi tra il sentire classico-romantico e lenuove tendenze disincantate delle attuali correnti letterarie prive di orpelli e ricerca-tezze stilistiche. La produzione poetico-letteraria attuale a partire dall’anno 2013 atutt’oggi è presente in varie antologie legate a concorsi poetici nazionali e interna-zionali, in enciclopedie poetiche di autori contemporanei e in diverse collane poeti-che curate dalla Casa Editrice Pagine di Roma. Parte delle citate opere sono già stateinsignite di premi e riconoscimenti vari in numerosi concorsi, tra i quali nel corsodel 2013 si possono annoverare i seguenti titoli: 3° posto al “Delia - Città di BovaMarina”; Menzione d’Onore al “Città di Borgetto” Palermo; Finalista al “Merano-Europa” del Passirio Club; 1° posto ex equo a “Il Cavaliere” di Modena. Nel corsodel 2014 seguono: 2° posto al “Premio Poesia dell’Anno” di Quartu Sant’Elena(CA); 2° classificato a “Il Lago e la Rupe”; 9° classificato alla terza edizione delPremio “Opera Prima”, giornata mondiale della poesia (Unesco) di Firenze; Premiospeciale della giuria al 2° concorso “Caterina Martinelli” di Roma; Menzione dellaGiuria al “Piemonte Poesia” di Torino; Menzione speciale al “San Valentino” QuartuSant’Elena (CA); 2° classificato al 1° concorso letterario “Avv. Giuseppe La Fran-ca” di Partinico (PA); Premio speciale al IX concorso “Voci - Città di Abano Terme”di Padova. Lo stile della citata produzione è a carattere classico, con l’innesto diespressioni auliche ricercate su un tessuto narrativo lirico-melodico.

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Terra di PiantoGuardali o terra, i tuoi figli relittisu neri aquiloni dispersi nel vento,tu terra straziata da infami delitti

tu madre che piangi su un cuore già spento!Fermale o terra, le mani assassinech’ovunque han recato dolore e tormento

raccogli dal fango tra grida e rovinequei miseri resti, quei fiori spezzatinon odi invocar da quei letti di spine

furor di vendetta a sì atroci peccati?Tu porti nel grembo una neve infuocatatu porti la guerra e i suoi neri soldati

tu schiava bandiera nel sangue gettatadegli orfan tuoi figli di patria e d’affettispogliata, tradita, ed ancor calpestata

nel nome di un’unica schiera di elettisolleva stremata quegli occhi di piantoserrati al dolor di quei dì maledetti

riaccendi l’orgoglio e la forza di un cantonel cuor dei tuoi ultimi figli diletti!

Luigi Antonio Pilo

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Ineluttabilità

Mila Berchiolli

Affido a teche con silente rumoremi guardiquando anche rimuginitumulti d’odio e d’amorela mia boccache tramanda pensieri.Affido a tevertiginid’ansia di paesaggi remoti,e folli corsee passioni ignote.Affido a teanchedesideri illimitati edestini da unire e dividere,e moti lentie tempeste alte e intense.Affidomarea te me stessatra ricami di sabbiae respiri infiniti.

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La nebbia sul lago

Antonio Petrucciani

L’albore non s’annuncia,è naturale all’ora del mattino,non si rileva né lungo la riva,né tra gli alberi e siepi...tutto è strano nella nebbia!Tutto e ognuno è solo.

La nebbia sul lago è pieno d’ombre,non fa vedere gli amici,fa immaginare il mondo dei misterie la vita di ognuno è poco chiara:è la nebbia che lentamente calae il mondo intorno scompare.

Si vede solo l’agitato bianco!È la nebbia che tutto annulla,anche il saggio è nessuno,ma non si annulla il divinoché non conosce il buio:il silenzio che dona amore.

Nella nebbia regna la pace!Il vagare non fa rabbia ma paura,fa vivere la solitudine e il meditare,la verità giace col lago, paesi e monti,l’essere non conosce l’altro essere:è il silenzio, il buio senza splendore.

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MARIA NADIA MARCONINata a Voghera il 25-01-1956.

Formatrice Interna di Poste Italiane, appassionata di letteratura, arte e teatro,dopo una formazione classica nella città natale si è laureata in Giurisprudenza pres-so l’Università di Pavia nel 1983.

Negli anni degli studi ha scritto occasionalmente per la stampa locale e in parti-colare su tematiche religiose, essendo anche stata, nel medesimo periodo e ancoraper diversi anni, catechista. Fin dal tempo del liceo ha preso parte a spettacoli teatra-li dilettantistici, passione che avrebbe poi trasmesso ai figli.

Si è infatti sposata nel 1986 ed è madre di due figli.Dopo alcuni anni di esperienza presso uno studio legale, è entrata in Poste Italia-

ne, e dopo un periodo come Responsabile Risorse Umane di Filiale, è passata adoccuparsi di Formazione e Comunicazione interna, lavoro che svolge tutt’ora.

Dopo lungo tempo trascorso senza scrivere nulla, pur continuando a coltivare lapropria passione per la lettura, spinta da eventi familiari che le hanno ridestato ildesiderio di esprimere e condividere le proprie emozioni, è tornata a scrivere poe-sie, principalmente autobiografiche o d’amore.

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Un uomo sempliceOggi potrei amaresolo un uomo semplicegiunto alla pienezza degli anniilleso da vane lusinghe di potereun uomo cheattraverso sentieri imperviabbia saputo ritrovarequel luogo dell’animanascosto e segretoin cui assaporarel’essenza delle cose.

Da lui potrei ascoltareparole scarne, potenti di vitacapaci di toccarmi il cuore.Allora la mia manocome un gabbiano stancosi poserebbe lieve a riposarenel caldo incavo della sua.

Maria Nadia Marconi

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Rosa di Novembre

Lucillo Dolcetto

Già di Novembre la fine è vicina,e una rosa ancora si mostra.Se pur la rugiada brilla a mattina,di non soffrirla ancora dimostra.

Non più sfarzosa, ma ancora carina,la vedi ondeggiare come la giostraquando nel moto s’alza e s’inchina;sferza del vento ancor non la prostra.

Tutto d’intorno è già giunto a sera;i frutti fur’ colti in abbondanzada sementi sparse a Primavera.

Anche per la rosa è cosa vera:non val cullare alcuna speranza,seppure, oggi, la vedi sì altera.

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Il Respiro del Mare

Silvana Miori

Passi solitari su spiagge deserteRichiami di astri lontaniAneliti all’Eterno infinito.Remote profondità dell’EssereVertigini d’immenso.È il Respiro del MareAvvolge surreali nuditàinconsce ancestrali paureVisioni di un cosmico nullascaturite dalla notte del tempo.Mare Respiro primordialeSei l’arcano L’infinitoche è in ognuno di noiAbissi dell’anima. Mistero.

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ANGELA SANNANata a Simala (OR), il 09/09/1949.

Ha conseguito il diploma di laurea in Lettere Moderne presso l’Università degliStudi di Cagliari.

È docente di discipline umanistiche nella scuola primaria “Marcello Serra” diCagliari.

Ha partecipato a numerosi convegni e corsi di aggiornamento in ambito musica-le, pittorico e linguistico-espressivo.

Nel corso del 2013 ha ricevuto la Menzione d'Onore per la poesia “Madre” allaventesima edizione del Premio Letterario Internazionale “Trofeo Penna d'Autore”di Torino. La poesia è stata pubblicata nell’antologia “Poesie d’Autore” .

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MadreIl tuo volto,le tue mani ruvide e buone raccontanoil cammino della tua vita.Sei bella, Madre,con i tuoi capelli d’argentoil passo sicuro e lento, il tuo sorriso dolce.Eri bella, Madre,avvolta nello sciallecontro il vento sferzante d’inverno.Eri bellaquando lavavi i vetri e cantavi;quando nell’orto piante e fiori coltivavile tue mani piene di vita, di terra, di olive;nella vendemmia mi mostravi gli acini dorati al solee tutto intorno un profumo di rose e viole.

Il tuo profumosa di sole, di vento, di acqua: l’acqua del fiumedove affondavi le mani e quasi giocavia lavare i panni con le tue compagne.Panni profumati stesi al rovo scaldato dal sole.Eri bella, Madre,nella gioia e nel dolore, nel sorriso e nel pianto.Fonte di ricchezza e di valori inseguiti e, come fogliefatti ricadere su di me. Speciale… grazie Madrenon ti perderò mai, ma ti dirò semplicementeche ti voglio bene… Madre!

Angela Sanna

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Da Casal Monasteroalla Stazione Trastevere

Luca Malgioglio

Qual è l’uomo più famoso della terra?O Cristo, capitano di un vascellovagolante per l’Universoqui, in questo bar travestito da osteria,risuona chissà perché il tuo nome,cantano il vino e il sesso,risuona il nome dell’amore…

ancora esseri umani…

e un tremito dentromi parla del mio essere così friabile di carne e di tempocon un cuore che passa dalla tomba alla culla,e scrivo sperando di strapparesempre un ultimo lembodi vita al nulla.

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Il pensionato

Caterina Prato

Stanco e acciaccatova il pensionato al mareper riposarema per miracolo o per magiagli acciacchi volano via,così d’incanto si ritrovaringiovanito e risanato.Prodigioso è il mare,la brezza marinae l’aria che si respiro.Le lunghe passeggiatesui lidi dorati,il sole che riscalda e abbronza,il dolce riposo sotto l’ombrellone solareinvita a sognare.L’ottima cucina di cui è servito,il sangiovese, la musicae tanta allegria e splendoredi questa riviera dellaRomagna in fiore.

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MONICA TIOZZO ALIAS MARGHERIT A PINK

Trentina di nascita e toscana d’adozione. Vive a Sesto Fiorentino ed è sposatacon due figli. Attualmente ricopre il ruolo di consigliere delegato (area amministra-tiva) presso l’azienda di famiglia.

Ha cominciato a lavorare giovanissima nel periodo delle vacanze estive, si èdiplomata ed ha seguito “il suo cuore” recandosi in Toscana; lì ha avuto modo difrequentare diverse associazioni di categoria e gruppi imprenditoriali, confrontan-dosi e ampliando le sue conoscenze. Rimane fedelmente innamorata della monta-gna e dei suoi splendidi spazi, ribadendo che l’Italia è la terra più bella del nostropianeta.

Ha fatto sua la frase di Ghandi: «Essere il cambiamento che desideri nel mondo».Per questo crede che ognuno di noi possa essere parte attiva in questo importantemomento storico mondiale, dove appunto è necessario un cambiamento interno adogni uomo e donna. Da qui la spinta per costituire con le sue sorelle e amicheAGAPEforlife, associazione che ha come scopo il «risvegliare nelle persone la con-sapevolezza della bellezza della vita» (www.agapeforlife.org). Ha scritto altre poe-sie e brevi brani alcuni pubblicati in raccolte antologiche. Ha pubblicato due libri:“Come sopravvivere alla propria azienda, essere madre, moglie e se stessa oltreche presidente” edito da Este (giugno 2010) e “Ricordati di Te”, di Margherita Pinkedito da Intento (settembre 2013).

Bisognerebbe fermarsi ad ascoltare il proprio cuore battere, e la perfezione delnostro corpo... e ricordarci più spesso di noi!

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Scova la tua persona interioreScova la tua persona interiore,è sigillata dentro la tua figuraè come un fiore che si deve ancora scoprireil suo profumo è intenso e la sua corolla composta da dodici

/ petali doratitu lo sei, ma non sai come farti sbocciare.Perditi dunque in te e sussultaguarda la bellezza del tuo viso, è la dentro il solee la voce parla il suo linguaggioe la vita ti vuole, e la gioia ti sente, e la porta si apree la gente si prende per mano,e l’amore si prende e l’odio si spegnee l’ugola canta così forte che anche gli uccellistanno a sentirtihan cantato finora per dirciamatevi gli uni con gli altrie avrete sempre l’eterno sapore del vento divino.Nel frattempo ogni volta che ti pieghi su te stesso, amatiamati tanto per averti fatto così male,nulla è perduto, solo spostatotu ora danza la voglia di vivere e di esser l’umano perdono,di espanderti all’infinitotutto è già qui non c’è nulla che manchi,solo sapere di averlo, all’interno del tuo fisico-scafoti deve ritemprare.Dentro c’è un immenso tesoro lo puoi usare è tuo.Rilassa le membra e respirati, dolcemente duttile saraipercepirai il sonno nel quale sei stato e sarai risvegliatodal torpore sul quale ti eri adagiato.

Monica Tiozzo

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Ad ali spiegate

Paola Salvatori

Dalla lontana terra natia sei scesacorrendo verso la valle del Signorecon il bagaglio dei ricordi d’infanzia e sofferenzatra le difficoltà della vita.Come l’aquilone nel cielohai librato in aria verso il soleplanando in un effluvio di luce e di grazia:l’anima tua ad ali spiegate!Hai proseguito con vigore sulla via del Signorerallegrando il tuo spirito.Hai ascoltato la sua voce attraversando il maresulle acque profonde della vita interioree osservato il silenzioimmergendo l’anima pura di pace.Nella preghiera hai trovato la forza per lo spiritoe ti sei offerta a Dio, tuo eterno sposo,con semplicità e umiltàcome una bimba spensierata e feliceche offre un fiore al padrein segno del suo amore.Ti sei unita a Diocome un candido fiore tra tanti fiori immacolatinel giardino immensodel suo amore.Con gioia,hai aperto i petali del tuo cuore in aiuto del prossimoeffondendo il tuo canto di giubilo al Signoree il profumo di fede e felicitàin mezzo a noi.

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Rivelazione

Tecla Massarotti Metaxa Musicaper l’aria si spande...scende nel cuore.Cascata fresca di notedisseta l’anima.Cullala dolce melodia.Movimento armonioso,leggero fluttuarcome d’azzurra nube.Un’onda carezzevolemi circonda,vaga leggera intorno,sosta...tepida nubemi avvolgein una cappa vellutata.Sfiora carezza leggeracalda come raggio di solei riccioli bruni.Fresca rugiadasulla calda guanciaappena si posa;è petalo che sfioravolando. (Gallarate, febbraio 1958)

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ROSALBA GRIESINata a Roma il 2/5/1958

Vive in un piccolo centro della Lucania, nei pressi di Venosa, patria del vateOrazio.

Dal 2003 ad oggi ha partecipato a numerosi concorsi letterari, nelle varie partid’Italia conseguendo premi e riconoscimenti. Ultimo quello del Premio Internazio-nale di Poesia “Guerino Cittadino”, patrocinato dal Ministero degli Interni, dal Co-mune di Rende e dall’Universum Academy Switzerland, al quale si è classificata alprimo posto. Ha conseguito il primo posto, anche alla 1ª edizione del premio dinarrativa “Lo sguardo oltre L’orizzonte” Rapolla.

Le sue liriche sono state inserite in più antologie, tra le quali: “In Punta di Penna”(Pagine s.r.l., 2004), “Cose a Parole” (Giulio Perrone Editore), “Poe-sie e Raccon-ti” (Cerabona Editore). È autrice di due libri di poesie: “Il Viaggio” (classificatosi al4° posto al Premio Internazionale di poesia di San Fele - IX edizione) e “Nel maredel Tempo” (premio speciale della giuria alla 2ª edizione del concorso letterarioPremio Artist & Creatives 2011 “Omaggio a Emilio Greco”), editi l’uno nel 2004,l’altro nel 2009, da Pianetalibro Editori.

Collabora al periodico locale “Libero Accesso” curando l’aspetto antropologicodegli usi e tradizioni, costumi, dialetto e proverbi lucani, con un ampio sguardo allacultura del Sud. Tale attività è stata apprezzata dall’associazione dei lucani di Toronto(Canada), che ha inteso consegnarle una preziosa targa di riconoscimento.

Il 25 marzo 2014 ha conseguito la laurea in Lettere Moderne presso l’Uni-versitàagli Studi della Basilicata di Potenza. Il percorso universitario è stato desiderato esentito a tal punto da sormontare ogni tipo di difficoltà e di osta-coli, dovuti al suoessere donna lavoratrice e madre.

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I barconi di CaronteS’alza l’ondamira e tornala sua voce sol si odemare ombroso il cielo reggenella nottela paura si rifugia.S’alza l’ondamira e tornasu speranze ormai sospesesugli sguardi laceratinelle mani rassegnate.S’alza l’ondamira e tornasu quel legno infraciditoocchi spenti come notticome canne braccia dritte.S’alza l’ondamira e tornasullo squarcio d’un vagitosulle bocche mute ed arsela salsedine non sfamané l’attesa rinnegata.S’alza l’ondamira e tornasui barconi di Carontesull’ignoto traghettaresulle coltri di bianche nebbiesulle acque taciturnesolo il ritmo cadenzatodi una notte senza fiato.

Rosalba Griesi

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L’incontro

Ulrico Coppola

Ti incontroper caso volutoper strada, mentre piovee fa freddo. Un saluto sfuggente, da perfetto imbecille. Chissà se ti accorgidi quel fiume di stelleche l’animami ha attraversato.

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Piccola gemma

Elisabetta Mancini

Stringo i denti, serro la bocca,vado avanti in questo momentocosì particolare, così enorme,così carico di dolore e lacrimeche copiose scendono sul mio viso.Non riesco a fermarle,il mio animo, la mia esistenzaormai portano questa ferita lacerante...Ma tu che mi vedi...tu... piccolo tesoro, piccola gemmaper poco, per troppo poco protettanelle mie carni... non sei riuscitaa rimanermi aggrappata,come io lo ero a tenella splendida speranzadi una nuova mia rinascita in te.Guardami ora, così piegata e spenta...Potrò mai ritrovare il sorriso,darmi aperta alle esigenzedella quotidianità... senza te?!Il tempo, il tempo e la forza mi aiuteranno,forse,a riprendermi, in nome dell’immensoamore per tee per chi, è qui... che guardandomi,mi sorride e comprende,nella sua dolcissima innocenza...!

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ELISABETT A FERRARESINata a Roma il 21-06-1984

Dopo circa dieci anni trascorsi nel piccolo paese del padre, nel 2003 si ritrasferiscenella Capitale, dove intraprende gli studi di sinologia presso la Facoltà di StudiOrientali dell’Università La Sapienza.

Alla fine del 2008 consegue la laurea specialistica in Lingue e Civiltà orientali,coronando così un percorso appassionante che le ha dato modo di viaggiare moltoanche attraverso la Cina, dove perfeziona la conoscenza della lingua frequentandoi corsi della Beijing Foreign Studies University. Ha inoltre modo di avvicinarsiulteriormente alla cultura di quel Paese viaggiando attraverso città e villaggi più omeno conosciuti, fino ad arrivare nella remota provincia dello Xizan, nota ai piùcome Tibet.

Terminati gli studi si trasferisce per un anno nella città cinese di Qinhuangdao,nella provincia dello Hebei dove, presso l’Univesrità Yanshan, assume l’incarico didocente di lingua italiana per i corsi tenuti dall’ateneo.

Di nuovo in Italia dal 2010 e dopo aver accumulato varie esperienze professio-nali, continua ad occuparsi di Cina lavorando presso un’associazione internazio-nale.

Nel febbraio del 2013 è stato pubblicato il suo romanzo d’esordio, intitolato«Autunno» edito da 0111Edizioni.

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Verso l’infinitoNel dono che mi fai del tuo corpo,nell’attimo sublime in cui,due, ci fondiamo in uno solo,il tuo odore conquista tutti i miei pensieri,il tuo alito riscalda intero il mio universo.E così, la nostra lega più preziosa dell’oro,fonte di vitae germe di arcane felicità,esplode nei raggi del soleo nel respiro scuro dell’ennesima notte.Nello scintillio del tuo sguardo perduto,all’ombra di folte cigliacustodi del riverbero della tua puerile innocenza,campi madidi di rugiadaaccolgono i miei sospirivelati di un innato pudore.Nei tuoi occhi che si arrendonoho visto il mare.

Elisabetta Ferraresi

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La via... insieme

Sabrina Dalpasso

So che non mi domanderaie le parole quelle presentilasceranno posto a lieti pensieri.

Noi due e la gente attornofallo per melascia che l’amor ci nutreche compiaccia i sensi che or paian sterili.

Un uomo è quello che èsenza il senso d’essere in due.Capita di radere al suoloquel che è stato d’una vitache non volevamo esser la nostra.

Ma or son sicuro che la frescae umile coerenza ci renderà piùconsapevoli e uniti nel condividerela viasenza paura alcuna.

La luce del sole la vedoÈ là!Ed io mi elevo verso essa.Oltrepasso il confine del mio limite.È così che mi ritrovo come oraDi fronte a te.

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Sacromonte

Nicole Bai

A piccole ciocchela luce illuminavale chiare mura della sacra via.Sovente incontravo allegre famigliecon cani, bambini ecoppie gioviali.A fiotti le lacrimescendevano sul mio volto,a grandi respiriassaporavo il pulviscolodell’aria. Amare fino allo sfinimentoquesta è la mia vita.Non fu mai provato da medolore più dolce.

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CATERINA LORENZETTINata a Foligno il 30/08/1947.

Fin da bambina appassionata scrittrice di poesie, favole, racconti, ha sempretenuto le sue opere in un cassetto e spesso sono anche state distrutte.

Dopo 41 anni di lavoro in banca, ormai in pensione, nel 2010 partecipa al suoprimo concorso indetto dalla rivista 50&PIU’, ottenendo la farfalla d’argento conun’opera di prosa.

Da allora si sono susseguiti numerosi riconoscimenti in vari concorsi, sia per laprosa che per la poesia, con l’inserimento delle opere nelle relative pubblicazioni.

Caterina, che vive in Umbria, trae spunto dalla vita quotidiana, dalla rigogliosanatura della sua regione, da emozioni e sensazioni di particolari momenti, non tra-scurando racconti di fantasia e favole per bambini.

Un giorno potrebbero diventare un libro anche le sue apprezzate ricette di cuci-na, in particolare dolci, decorati con amore e fantasia.

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Occhi innocenti Si accendono al mondoi tuoi occhi.Incantato lo sguardodi chi scopre la vita,di chi esplora i confini.Tutto è nuovo per te,da conquistare.Anche per noi,disillusi e stanchiuno sprazzo di luce,di poesia.Anche per noiuna nuova vita si affaccia,regalandoci gioia, speranza.Nulla è perdutofinché due occhilimpidi e puri,si posano sul mondo,migliorandolocon il solo sguardo.

Caterina Lorenzetti

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Mi stai aspettando

Valentina Radic

Mi stai aspettandoQuasi ti nascondi dietro la tenda.Il sorriso ti scoprein tutta la sua bellezza il viso.

Sento il tuo profumomescolato a quello del caffè.La nostra chiacchierata è lungama sempre delicatamai senza un perché.

Mi stai chiedendo se sei invecchiata,se gli anni si vedono tutti.«Sei più bella di prima».Sorridi come una ragazzina,sul tuo volto scende una lacrima.

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Libera

Margaret Maggitti

Senza lacrime verepiango,senza colpa il doloporto,senza tempo su tamburibatto.Forte dentro teguardo,coraggiosa il tuo egosento,pronta le mie alispiego.Con meraviglia il mondocolgo,con sapore il gustoritrovo,con amore per meVivo.

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LORETT A CONTENata a Napoli ove attualmente risiede. Sin dalla giovane

età ha scritto sia in versi sia in prosa con l’opera “Il diario”.Docente di Economia aziendale nella scuola di Scampia-Napoli, dal 2011 è diventata socia dell’associazione “Rina-scita Artistica Partenopea” il cui presidente è Lino Cavallaro.Ha scritto diverse poesie in lingua e in vernacolo, poesieraccolte in due sillogi, nel libro “Lo sguardo del gabbiano”e nell’antologia dei poeti napoletani le cui edizioni sono sta-te curate dal poeta Nazario Napoli Bruno dell’Associazione

culturale “Salotto Striano”, presso la nota libreria Loffredo ed editate dallo stessoeditore. L’autrice ha partecipato a vari concorsi ed è inserita in alcune antologie.Ha partecipato tra l'altro con la lirica in lingua “Fiori recisi” all’evento contro laviolenza sulle donne, “Io non ci sto”, tenutosi a Bari il 25 novembre 2012. Lapoesia “Gemme preziose”, contro la violenza sui bambini, è stata selezionata epubblicata sul periodico mensile “Vivere” dell’Istituto San Paulus. La Poetessa hapartecipato a vari concorsi letterari con ottimi risultati di cui ne riportiamo i se-guenti: Prima classificata Premio Internazionale “Profumo di Marzo 2013” di Arona(NO), con la lirica “A mia madre”; Seconda classificata al Premio Nazionale“Carmine Capas-so 2013”, con la poesia in vernacolo “'A luce d'a vita” e premiataanche al concorso internazionale “Nestore-II edizione” indetto dal centro poliva-lente artistico e culturaleb “Nuovo Arcobaleno” di Savona. Terza classificata alPremio Internazionale di Poesia “Albatros 2013”, con la poesia in lingua “Pierrot”;Menzione Speciale al Premio Internazionale di Arte, Poesia e Narrativa “Ischia,l’Isola dei Sogni 2013”, con la lirica “S. Bernadetta”, indetta dall’Accademia Uni-versale “Giosuè Carducci”; Seconda classificata al Premio Internazionale “DonGiustino Russolillo 2013”, Sezione Narrativa, con il racconto “Il ferro da stiro…ed io continuo a stirare”; Finalista al Premio Internazionale “Albatros 2013”, con ilracconto “Il nido”; Premiata al Concorso Internazionale di Poesia e Fotografia

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Aiutami Mamma(dedicato a tutti i bambini mai nati)

Non lasciarmi cadere nel buiosilente del tuo spirito,ove terrore e angoscia sono nemicidell’Amore.

Lascia che io veda luce,respireremol’anelito della vita,la gioia solaredi farci compagnia,giocare,crescere,correre nei prati,amare i fratelli.

Aiutami mamma,fa che io apra gli occhialla vitagusteremo insiemeil nostro progetto d’Amore.

Loretta Conte

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Piccola donnaMaria Soccavo

Ricordo un balconeche incorniciava tramontie sere ebbre di silenzioche si assopivano frale ciglia di una madre.Faceva da maestra la lunaalle sue stelle raccoglievasillabe nel pugno e le sue lacrimecoloravano l’autunno.Carezze di ninna nannanel suon della sua voce eombre d’angelo tessevanelle sue preghiere.Volate, volate farfallenon di seta le sue vestiné gioielli alle sue ditasolo un piccolo cerchio d’orpegno di un grande amor.Strappò il male i giorni tuoicome petali di margheritarasserenò il tuo visoil Signor che ti sorrise.Solo allora ti arrendestipiccola donna che consemplice dignità aveviindicato ai figliil valore dell’onestà.E, quella notte in cui pianoti carezzò tuo figliopianto d’orfano bagnòi piedi della morte enel mio petto spine, spinedi croce trovarono un tetto.

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Sull’acqua so camminare

Andrea Neviconi

Sull’acqua so camminaree lo imparai per affrontare il mare,una passione che mi ha fatto innamoraredi un mondo creato per nuotare.Anche se impegnativo e faticosoio resto sempre fiduciosodi uno sport tanto grandioso.Quanti sorrisi, quante lacrime,un vieni e fuggi di molte anime!Quanti ricordi e insegnamentiin un mondo di vincentiche con l’acqua fredda e impuradi mantener rapporti non ebbero paura.Una squadra, una fratellanza,un valore, un’alleanza,una passione che sulle spalle pesama che non conoscerà mai la resa.

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ANTONIO BININato a Pescaglia (LU) il 25-05-1957.

Dopo aver conseguito il diploma di Licenza Media, ha iniziato a lavorare persostenere la precaria economia familiare, entrando così precocemente nella vita adulta.Per il piacere dello studio e della ricerca non ha mai abbandonato libri e quaderni,coltivando il bisogno di elevazione e il gusto dell’approfondimento. L’amore per laletteratura ha fatto germogliare in lui l’ardito desiderio di scrivere libri.

Per lunghi anni ha cercato di trattenere quell’aspirazione pensando fosse solo unavoglia di giovanile audacia. Proprio nell’età adulta, prodiga di saggezza e di ardorisopiti, quel desiderio è divenuto un bisogno insopprimibile, tanto che i suoi pensieri,più forti della sua volontà, lo hanno costretto a cercare ansiosamente spazi e superfi-ci su cui la penna potesse scorrere. Sposato, due figli, con varie esperienze educativesoprattutto in campo ecclesiale, si considera un tranquillo, inquieto, ironico, beffar-do, irriducibile sognatore.

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AutunnoL’albero amicocolora i suoi ramipiega le foglieinfine si arrendeè messo a nudoil suo corpo risplende.

L’uomo resistesi tinge la chiomala vanitànon accetta la resasfida il suo tempoma lui non perdona.

Amo nel grigioprofili di ramiamo le grinzedella mia pelleamo del tempociò che mi è dato.

Antonio Bini

(il tempo più bello… è il mio…)

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Io credo

Mariuccia Lizza

Il suono della radioarriva dall’altra stanza.Una voce che canta:andare lontano, lontano….Distesa in questo lettoda tanto tempo sogno di andarein un mondo diverso,in un mondo lontano.

Quando non riuscirò a parlare,quando non riuscirò a sentire,chi mi ama chieda di lasciarmi andare.Il Signore ha predisposto la mia vita!Se non sono viva se non sono morta,perché aspetto in questo limbo?Insieme aiutatemi;ad arrivare a quella porta.

Non c’è vita in questa stanza,Lui e la mia speranza.Lassù non troverò aghi flebo e sondemi sentirò libera e leggera,non ci sarà il mattino, non ci sarà la sera.Al di là c’è il Signore che mi aspetta,mi tenderà la manomi condurrà lontano.

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Sul taglio della notte

Daniela Cattani

Il verso è una feritasul seno immacolato di una verginel’impalpabile atto di coscienzaprimo a solcare inesistenti perfezioni

Ci si pensa immunitra l’anima spolpata e la carne unta al giogoscavando alle radici come caninascondendo sillabari sotto il letto

Ma in attesa s’acquatta la parolacon le sue crepe di silenzio scosse all’ecoscandendo al ramo cifre misteriose.E poi si prega

piegati cavalcionisul taglio scintillante della notte:ché la poesia si fa col sanguee un vortice di vento fra i capelli.

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RITA ANGELINA DIPINO

Originaria di Amalfi ha vissuto per anni a Castellabate (SA).Fin da bambina ha manifestato spiccate doti per la pittura. Efficace l’insegna-

mento di suo padre Giuseppe, pittore autodidatta, realizzatore di opere sacre digrande valore espressivo.

Rita discende da una famiglia storica di imprenditori della costiera. I suoi bi-snonni – la N.D. Giacomina Albino, zia del pittore Luca Albino di Maiori – il con-sorte “Paolo Russo” imprenditore di un rinomato pastificio di Minori. Docente diDisegno e Storia dell’Arte è stata allieva del M° Domenico Spinosa all’Accademiadi Belle Arti di Napoli. Nel 1966 prima mostra di pittura ad Amalfi. Nel 1976 emer-ge e si afferma anche nel campo della poesia.

Riconoscimenti: Maschio Angioino Napoli 1972, Montparnasse e Parigi 1978;Italia Spagna d’Oro - Madrid 1985. Il suo nome è presente in Enciclopedie e Anto-logie, tra cui “I Grandi Classici della Poesia Italiana” (Libri da Collezione) curatidall’A.L.I. Penna d’Autore di Torino, Calendari, Agende, Riviste d’Arte Nazionalie Internazionali. Le sue poesie sono state tradotte in sei lingue.

Hanno scritto di lei: Fortuné Icardò candidato al Premio Nobel in Francia, Giu-seppe Ripa, Annalisa Mancini, Pietro Rossi, Maria Totaro Pepe, Paola Rubino Vil-lani.

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Udrai...Aggrappati

al ramovecchio

Sentiraila saggezza

del tempoUdrai

parole perdutenel vento

Rita Angelina Dipino

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Rugiada

Savino Matera

Ti ho appena intravistae vivo,… della tua rugiada,come lumaca alle prime luci.

Scompari rapitadalle faccende del solee ingoio… la tua assenza.

Ti porto nel cuorerimando il tuo benee aspetto… la pioggia.

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Il treno per Auschwitz

Velardita Roberto

Nell’ombra traballante del vagone piombatocome stolide bestiesiamo condotte verso un macello lontano...Ma, intanto, un furbo spintonaper accaparrasi il tepore della stufa fumosa,due rabbiosi si contendono a sanguela misera razionementre una madre lascia al figlio la sua,fingendosi sazia,una persona gentilecede il giaciglio ad un anziano più stanco,due giovani si guardano a lungoe poi vanno a baciarsi nell’angolo oscuro,un avaro riconta gli spiccioliche il ladro è già pronto a rubare,un poeta scrive dei versidisturbato dalle grida di accaniti giocatori di carte,un romantico appeso al finestrinocanta sommessamente alla pianura innevatafinché la sera non la confonde al cielo…

Poi, nella notte,un fischio disumano sbrana a morsi i nostri sognilasciandoci appesi al gancio gelido della paura,nudinel buio.

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MICHELE GALANTENato a Sulmona (AQ) il 09-01-1992,

residente dalla nascita a Villalago (AQ).Si è diplomato presso il Liceo Classico “Ovidio” di Sulmona nel 2011, conse-

guendo la valutazione di 100/100 con lode. Nello stesso anno è entrato a far partedell’Albo Nazionale Indire delle Eccellenze Italiane MIUR. Attualmente è studenteal 3°anno del corso di laurea di “Lettere Classiche” presso la Facoltà di Lettere eFilosofia dell’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti. Dal 01/01/2014 èIstruttore di 1° Grado di Tennis (Iscritto all’Albo n°6188) e di 1°Livello di BeachTennis della FIT. La sua vocazione per la scrittura gli ha fatto conoscere, fin datenera età, l’universo della poesia. Nel 2005 ha vinto la 5ª Edizione del PremioRegionale di Poesia Dialettale “Romualdo Parente”, dopo essersi classificato alsecondo posto l’anno precedente; per questo è entrato a far parte dell’Antologia delPremio “Voci Antiche” (curata dall’Istituto Comprensivo “Valle del Sagittario”),che raccoglie poesie e prose premiate al Concorso nelle sue varie edizioni. Nel 2013ha partecipato al IV Concorso Nazionale di Poesia Inedita “Virtù in Versi” (organiz-zato dall’associazione internazionale Nuova Acropoli, con l’alto patrocinio del-l’UNESCO e del Comune e della Provincia di Pescara, in occasione della XII Gior-nata Mondiale della Filosofia e per il 2400° Anniversario della fondazione dell’Ac-cademia platonica), ricevendo la Menzione Speciale della Giuria per la stessa lirica,“Il Miracolo della Vir tù” , presente in questa Antologia. Un’altra sua poesia, ancorainedita, entrerà a far parte dell’Enciclopedia di Poesia Contemporanea del PremioInternazionale Mario Luzi 2014 (pubblicazione speciale per il Centenario della na-scita del Poeta Mario Luzi), riservata alla selezione delle migliori opere in concorso.Si è cimentato anche nel campo delle arti figurative: nel 2003 una sua opera è stataselezionata per la 1ª Rassegna Nazionale Giovanile d’Arte del Concorso “Cetraro:Città dei Muralini”, dal tema “Luce e Colori dei Popoli”.

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Il miracolo della virtùLo pensa Platone, lo dice Gesù:un vero miracolo è la Virtù.Del mondo Cesare fu il padrone,la sua Virtù fece eccezione.La corona pose a Giustiniano,con lui la legge perfezionò l’umano.A Dante lei diede intuizione,così il politico imparò la lezione.Il Buonarroti la dipinsee il pellegrin dal color l’attinse.In Galileo fu la scintillae la scienza divenne Sibilla.Per il Verdi fu ingrediente,tant’il suon rese stupefacente.Per essa il mondo s’è compiutoe lo sviluppo ha sempre avuto.Non la materia, non il denarorende dell’uomo la mente un faro.È la Virtù Empireo e baglioreda cui l’esser s’acceca d’amore.È la Virtù sposa miglioreper partorire ricchezza e stupore.Guarda, Madre di Roma, al bene passato,se il tuo futuro vorrai veder salvato etu rimembra, o Pluto, che brami a governar,sotto il giogo di Virtù, sempre, dovrai passar.

Michele Galante

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Ombre d’amore

Ezio Solvesi

Due ombre s’abbracciano,sul lago.Una complice lunaillumina un tenero bacio.Una panchina,due cuori,lo sciabordare del lago…Stanno così,abbracciati nel silenzio dei monti,carezzati dalla luce della luna,due ombre:ombre d’amore.In altoun loggione di stellesbircia invidioso dal blu.

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Goccia di vita

Imma Schiena

Gocce di vitaAttimidal celo cadentiinfaticabili certezzeistanti vissutibrevi momentiLe nostre giornateappese ad un filoda nostro SignorepredestinateOgni ora fluiscecome goccia nel mareimmenso,il nostro vissutonell’eternità infinitaèuna goccia di vita.

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GIOVANNA SALUCCINata a Cappelle dei Marsi (AQ).

Profondamente legata al suo paese d’origine, dovetuttora risiede, l’autrice ha ereditato dalla nonna pa-terna, Evelina, l’amore per le parole e la passione perla poesia che utilizza per fermare stati d’animoirripetibili. Insegnante di scuola primaria nel CircoloDidattico di Civitella Roveto, scrive racconti per i suoialunni, poesie per gli amici e ricorrenze. Ha iniziato apartecipare solo da qualche anno a concorsi letterari

ed è arrivata finalista ai concorsi “Parole d’Autore 2008” , “Karol il Grande II” e“Trofeo Penna d’Autore”. Nel 2009 si è classificata al 2° posto assoluto alla 16ªedizione del Premio Letterario Internazionale “Trofeo Penna d’Autore”, nella se-zione poesia a tema libero. La raccolta di poesia “… dalla mia anima” è stata inse-rita nella rosa dei segnalati al Premio Letterario Ibiskos 2010. Ha vinto il premio delPresidente di Giuria al Concorso Letterario Nazionale “Il Faro” (2010). Ha ricevutosegnalazioni di merito al Premio Letterario Nazionale “Valeria” (9ª/10ª/11ª edizio-ne) e ai concorsi Cavallari di Pizzoli (2011), F. Moro Sartirana Lomellina (2012) e“Città di Martinsicuro” (2012). Ha vinto il premio per Alti Meriti al concorso “Hodiritto a…” dedicato all’infanzia (2010). Si è classificata al terzo posto al ConcorsoLetterario Nazionale “Il Faro” (2012). Al “Premio Nazionale Airali” si è classificataal 1° posto nella sezione poesia a tema libero (2013) ed è giunta tra i primi diecinella sezione poesia a tema libero e seconda nella sezione poesia a tema (2012).

Si è classificata ancora al 5° posto al concorso letterario internazionale “Città diCattolica” (2013) e al 4° posto ex aequo al premio di poesia “Il club degli autori”(2012-2013, Trofeo U. Montefameglio). Ha ricevuto, inoltre, premi speciali, men-zioni d’onore e riconoscimenti. Numerose poesie sono state inserite su diverse an-tologie di autori italiani e riviste locali.

Quest’anno ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie “… dalla mia anima”.

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Portami con teA Orietta, Anna, NicolaA Orietta, Anna, NicolaA Orietta, Anna, NicolaA Orietta, Anna, NicolaA Orietta, Anna, Nicolae alla loro mammae alla loro mammae alla loro mammae alla loro mammae alla loro mammaRRRRRosina con profondo affettoosina con profondo affettoosina con profondo affettoosina con profondo affettoosina con profondo affetto

Portami con te, mamma,dentro la nebbia dei giorni dimenticatinell’abbandono senza più ritorno.Portami, fammi conoscere il tuo nuovo mondodi frammenti di vita confusi e solitari.Entrerò adagio nei tuoi lunghi silenzia passi lievi per non far rumore.Accarezzerò le tue inquietudini,come archetto le corde di violino,piano, per alleviarti un dolore.Proteggerò il tuo sonno tenendoti la manoper allontanare il buio che ti fa paura.Non piangere perché più non trovila bambola di pezza dai capelli neri,l’hai persa, mamma, svanita è dentro un sognodi bambina nel vento, sospesa sopra un’altalena.Come sei bella, con la tua chioma bianca,con gli occhi grandi smarriti chissà dove!Forse, giovane e forte, cammini ancorasui sentieri accecati di soledorati come le spighe, come il pane.Ma è già autunno, hai le spalle stanchee non conosci più stagioni,mi scruti e ho cento volti e nomiogni volta che mi chiami.Guardami, mamma, ti prego,cercami nel cuore, è lì che io sono,stringimi forte e portami con te.

Giovanna Salucci

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Mi vesto di te

Rita Parravicini

Mi vesto di tee scendoper le strade deserte della domenica.La città odoradi tronchi e mura bagnate.Scivola,sulle vetrine dei negozi disabitati,la mia ombra e viveil tormento della memoria.Con passi stanchisono arrivata alla casa paternae ti trovo.Mi sorridicon occhi verdi di muschio,dietro le rose,tra le fotografie di una famiglia numerosa.Educata dai padri del sudal silenzio della sofferenza,più della tua boccami parlano di tele cose che lasciasti.Gli anelli nel cassettoricordano segreti amori,che mai sapranno che sei andata via.Nell’armadio il cappotto rosso laccacon il collo di costoso cincillàancora grida la sua voglia di essere notato.Sul foglio a quadrettii battiti del tuo cuore,scritti,che nessuno seppe ascoltare.Una poltrona denuncia la tua assenza.Torna da me se puoi, parlami ora.

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Nuovo addio

Luca Damonti

Guardare oltre questo grigio,non è facile, non basta volerlo.Gli occhi opachi e spenti,rispondono timidamente a lampi bianchi.Poi arrivi e tutto esplode,i campi fioriscono a nuova vita,l’essere irretito d’un tratto s’espande,consapevole di prepararsi a un nuovo addio.Stendere le braccia cercandoti nel buio,slancio spasmodico per scampare al nulla...ed ecco che te ne vai.Onda placida di alta marea.L’anima dovrà di nuovo aspettare,la spuma leggiadra che la rinfrancherà.Di queste apparizioni mi nutro,del tuo essere eterea traggo forza.Ergendomi su troni d’alabastro,pronto per precipitare nell’oblio...Di un nuovo addio.

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Paure

Silvia Borghi

È una gabbiaquesto passato che mi accompagnae non trovo la chiaveper aprire i lucchetti di diffidenza.

Sono sbarree catenee camicie di forzai sentimenti in cui sono imprigionato.

Eppure passa il ventoe batte il soleodo le vocisento l’amore.

Cerco sempre una chiavema se avessi coraggioscoprirei che ogni pauraè fatta di burro.

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Attraverso l’universo

Sabrina Girgenti

In una notte senza tempomantello di una luna reginache dispotica non cede passo al solemi riparo da scie di lacrime comete sotto i portici d’un cielo di vellutoe imprimo l’unico desideriosul profilo metallico di un anelloche stretto al suo pianetagli promette amore eterno mentre nudo il mio anulare nascondo dentro al pugno di parole senza suonoche riecheggiano magone. Mi spoglio di macigni pensierigassosa mi infilo tra delicate orbite ellittichee rotolo su traiettorie oppostefino agli estremi di questa alcova borealema non trovo che corpi celestioggetti sterili di battito e calore.

Il mio moto di rivoluziones’interrompe improvvisoattorno all’assenza di tee aggrappata a una meteorain caduta liberaattraverso l’universoche inverso ora m’apparementre si consuma bruciando l’attesasulla scia di un’alba che non verrà.

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Di quale pace

Rita Imperatori

Non sa di pane, non gronda oliola pace che mi dici di volere;non spezza, da sola, le catenela parola che fa buoni se la dici.

È solo un guscio disseccato di lumacaper chi, dal marciapiede, anche dei cantidi chi sventola bandiereraccoglie le briciole minute.

Per gli ultimi la pace è latte per i figli,fieno per le capre e tetto per i vecchi;è terra da mettere a colturae scuola con i banchi e la lavagna.

Non è, la pace, il prezzo da pagareper avere gli avanzi di chi ha troppo;non è biennale festa di coloridegli onesti in marcia verso Assisi.

È, la pace, un altro modo di contenere l’altro:non immagine che irrompe dall’esternoma un sé diverso che ti abita da sempre.

Nell’uomo chino, rotto dagli stenti,ti riconosci come in uno specchioe per la pace combatti la sua guerra.

Non c’è bisogno di spargere altro sangue,può bastare un pensiero quotidiano:l’ingiustizia che insudicia la terranon l’ha voluta il Dio di tutte le creature.

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Al Vespro

Sandra Ludovici

Creste di ghiaccio collassanoin un disciolto amorecovato sotto la cenere,grigia pelle dell’anima.Le ore innaffiate dal tempocrescono le altere illusionidella realtà che fondenel fascino di umana follia.Nell’oscurità del sogno,orfano d’ogni memoria,un corso di vita in attesafraintende un flebile bagliore.Un marchio d’ostilità accompagnaun sussurrare di passi velociin un vagare di profonditàdi pensieri rapidi e leggeri.Rovesci salubri di silenzioinondano un canto spinosodi preghiera fredda e spoglia,vento umile al vespro della sera.L’alba ruba immagini di misteroal desco degli angeli in cielo,sotto un sudario d’antica solitudineil cuore impaziente invoca il martirio.34

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Il mare

Carmine Avagliano

Distesa d’acqua d’azzurro cobalto,che lambisce le coste e i litoralicol suo moto continuo e fluttuante,affascinato ne resta il mio guardare.Quanta vita racchiude tra acqua e sale,e quanti tesori ha nei suoi fondali.A volte cheto, quasi a riposare,ed altre tumultuoso con le sue alte onde,dalle creste imbiancate e spumeggianti.Alla battigia dona un ritmo frangente,cullato da quel suono, viaggio con la mente,ad occhi aperti comincio a sognare:«... solco veleggiando le tue acque,sul magico veliero della fantasia,immagino altre terre… nuova compagnia,con la spinta del vento, quello di scirocco,mentre si gonfia sull’albero la vela “fiocco”,che piena d’aria e di sole… a quel caloresi riscalda l’anima, si risveglia il cuore...».Osservo a pelo d’acqua un gabbiano planare,ed ancor di più si esalta… la bellezza del mare.

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Verso un altro cielo

Maurizio Bacconi

Luce di un faroche fendeva il buiodove ci eravamo persi,frutto prezioso,saldo sul suo alberoa dominare la valle,danza leggerasul filo dei suoni,impareggiabili ritmie frenetici sogni:era aperta la portaper fuggire infineda un’oscura prigionia.Forse non era per questa terralei che amava librarsi:ora l’aquila è volata viaverso un altro cieloe non cadràmai più…

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Attraversami

Roberta Mormando

Attraversamiil corpo ancorasii vinorossoprofondo che dischide le mie labbrabrucia la golaattorciglia le viscere.

Attraversamiil corpo ancorasii sanguedensometallico liquido che scorre le mie veneinonda il cuorepenetra nella testa.

Attraversamiil corpo ancorasii fiatocaldolieve pensiero che sussurra al mio orecchiosolletica la pelleparla alla bocca.

Restaminel corpo ancora.

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Ineluttabilità

Mila Berchiolli

Affido a teche con silente rumoremi guardiquando anche rimuginitumulti d’odio e d’amorela mia boccache tramanda pensieri.Affido a tevertiginid’ansia di paesaggi remoti,e folli corsee passioni ignote.Affido a teanchedesideri illimitati edestini da unire e dividere,e moti lentie tempeste alte e intense.Affidomarea te me stessatra ricami di sabbiae respiri infiniti.

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Nascita

Rossana Tasselli

Hanno subito chiestodovei tuoi occhi affioratida così interminabile viaggioda così lungo sonnovelatihanno subito chiestoperché.

E ioho soltantocredutodi saperti rispondere.

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Terra

Greta Cipriani

Custode dell’ombra,ancella del sole in giochi frattali di luce,il mio canto si aprecome un vulcano dalle rocce,il mio manto è il bacio sfuggito alla seramentre avvolge inavverati sogni.Sono terra, dalla nascita,dalla scrittura dell’alba ad annusare vocalialla fervida spada lanciata dal solead asciugare occhi taglienti di pianto.Ho ferite che al crepuscolo somigliano a foreste,vaporose come donne nella penombra,pungenti come falci di luna nel deserto.Ho voci addossate nelle caverne,canti invernali per nuove primavere,pungoli di roccia su cui spiccare i voli.Terra, dura, calpestata,terra derisa dalle stagioni,terra invidiata dai naviganti,terra amara, terra nera.Fino all’ultimo soffio di navi opalescenti,che mi cercano gridando il mio nome.Nutrimento della vita,ricchezza che s’impasta col vino,il mio nome risuona nelle feste piene di grano,caldo è l’umore serale,mentre ritmi arcani disperdono carezze.Solo un soffio, un tratto di mare arrabbiato,e mi sperdo nelle forme dell’universo,polvere rubata, terra rapita,terra vagheggiata.Solo allora sento l’odore vuotodella fine e dell’inizio che mi plasmò.

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La candela

Saverio Cristiani

L’ho accesa.Cinquanta centesimidi cera immobilea consumarefiato d’ossigenoin penombra ecclesiale.

Riflettedal vetro del Cristo distesoquel tenue calorecome fosse vitae non fiammaa tremare

E Dio– ed io –come statua fermoad aspettaremuoversi l’aria.

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Invocazione

Rosa Maria Corti

Tienici sospesi all’innocenza,al bianco della cartache accoglier d’ogni storiasa il recto e il verso.

Voci solinghe in cerca d’assonanza,pastori adusi a portare pesi,rendici degni di guidar paroledi sodalizio e pace in risorgenza.

Indicaci la traiettoria di salvezzain volo sopra il cielo rendici freccia,sii vivida fiamma che illumina la notte,sostegno al nostro andare a dubbi passi.

In sforzo d’equilibrionero seme seminandocome volo di colombe planerannoa ricucire strappi, gli opposti conciliando.

Nunc et semper.

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Verso nuove albe

Maria Giusti

Non calare lo sguardo,non rattristarti se il fiacco mio incederesegue il passo dell’invernoche vela i vetri (sazi di calore)dell’estate addormentata.Non ferirmi dei tuoi silenziaffogati nelle fiamme di questo fuocoche ancor si nutre di quella notte,quando del suo ardore (digiunando)consumammo ogni lingua.Sii tranquillo, non temeredell’usignolo l’uscita furtivae del suo canto esasperato sull’uscioche da sempre (allo stesso modo)dell’istante divora ogni forma.Allontana dall’iride la fiammainibisci del suo canto convulsoil ritmo (che scuote il cuore)digli che hai bisogno di tempoche l’inverno annaffia i fioriper l’estate innamorata.Dammi la mano, avvolgerò il tuo braccioviolando i contorni di questa corniceti accompagnerò e infagottati di ricordisazieremo dei nostri cuori l’appetito.È semplice, pura, naturale sensazioneun caldo insanabile refolo di ventoche ci accompagna nel fluire delle stagioniverso nuove albe, disciogliendoi nodi lasciati alle nostre spalle.

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Musa

Valerio D’Amore

Musa torna ancoraDevasta l’ordinarioIn un eterno attimoDi immenso bagliore

Scolpisci l’aria e il mareIn fondo al mio cuore

Ruggisci la notteNei bramosi attimiDi seduzione

Dipingi con le lacrime del mareil sangue e il dolore

Brucia, brucia, ardi senza timoreNon lasciare che cenere

Spaventa la vita acceca la sorteConduci l’animo mioFino alle porte…

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A mia madre

Giovanni Filardo

Mi piego salice sull’acqua e attendodell’imbrunire, l’ora di passaggio.Anche la tua voce, priva di colore,s’attarda nel bisbiglio dell’ombra.Mi sorprende il tuo invernocome schiaffo dato all’improvviso.L’eco del silenzio rapisce i tuoi pensieri;foglie cadute dopo il temporale.Declina il miglior tempo tra i ricordi;dettagli sparsi, frammenti di giornale.Affamata di voci mi avvolge la tua solitudine.Assonnata la stanza accoglie il tuo respiro.Maschera deforme tramonta la parola.

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Sensazioni

Gabriella Vergnano

Quando non so dove andarene cosa fare e pensoche tutto sia inutile,vorrei assomigliarea quelle donne fortiche sanno prenderel’iniziativa quandoè il momento.

Io sono sempre in bilico,mi lascio trasportaredai pensiericome una barca alla deriva.Vorrei trovare il tempoper dirti le parole che sento,lontane nel mio cuore, abbracciare quella bambinache sfugge al mio amoredarti quei baci e quelle carezzeche ormai sono quasi ricordi.

Non voglio ritrovarmiarida come i desertid’oriente,nel mio cuore palpitala voglia dicorrere incontro alla vita.E tu, non ti allontanareregalami ancoraquei momenticome rondini a primavera.