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Francesco Bianco Le proposizioni modali in Maurizio Dardano (ed.), Sintassi dell'italiano antico. La prosa del Duecento e del Trecento, Carocci, Roma 2012, pp. 466-477 Stable URL: www.francescobianco.net/linguistica/arsil/modali.htm Francesco Bianco © 2013. All rights reserved. www.francescobianco.net/linguistica

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Francesco Bianco

Le proposizioni modaliin Maurizio Dardano (ed.), Sintassi dell'italiano antico. La prosa del Duecento e del Trecento, Carocci, Roma 2012, pp. 466-477

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Carocci editore

Sintassi dell’italiano antico

La prosa del Duecento e del Trecento

A cura di Maurizio Dardano

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La pubblicazione di questo volume è stata finanziata dal Rettorato dell’Università Roma Tre.

a edizione, dicembre

© copyright by Carocci editore S.p.A., Roma

Realizzazione editoriale: Omnibook, Bari

Finito di stampare nel dicembre

dalla Litografia Varo (Pisa)

ISBN ----

Riproduzione vietata ai sensi di legge(art. della legge aprile , n. )

Senza regolare autorizzazione,è vietato riprodurre questo volume

anche parzialmente e con qualsiasi mezzo,compresa la fotocopia, anche per uso interno

o didattico.

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Indice sommario

Introduzione IX

di Maurizio Dardano

The Syntax of Early Italian XII

by Maurizio Dardano

. Il campo della ricerca

di Maurizio Dardano

. Il verbo tra sintassi e semantica

di Maurizio Dardano e Gianluca Colella

. Tipi di frase

di Gianluca Lauta

. Coordinazione e subordinazione

di Ilde Consales

. La subordinazione completiva

di Maurizio Dardano

. Le proposizioni relative

di Elisa De Roberto

. Le proposizioni temporali

di Francesco Bianco e Rosarita Digregorio

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VIII SINTASSI DELL’ITALIANO ANTICO

. Le proposizioni causali

di Gianluca Frenguelli

. Le proposizioni consecutive

di Gianluca Frenguelli

. Le proposizioni finali

di Matteo D’Arienzo e Gianluca Frenguelli

. Le proposizioni condizionali

di Gianluca Colella

. Le proposizioni concessive

di Ilde Consales

. Le proposizioni comparative

di Adriana Pelo

. Le proposizioni modali

di Francesco Bianco

. Le costruzioni assolute

di Elisa De Roberto

. Il discorso riportato

di Gianluca Colella

Bibliografia

Indice analitico

Gli autori

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* Di Francesco Bianco.. Cfr. i saggi raccolti in Guimier () e Leeman (). Per approfondire il tema delle moda-

li si raccomanda la lettura del CAP. (Le proposizioni comparative), di argomento contermine. La bi-bliografia ivi citata può essere integrata con le indicazioni seguenti: per l’it. mod., Serianni (, p.), Dardano, Trifone (, pp. -), Mazzoleni (); le modali esplicite, in it. ant., sono trat-tate da Mazzoleni (in GIA, pp. -); per il gerundio modale in Dante cfr. Ageno (e, p. ).Altre lingue romanze: nell’ambito delle relazioni comparative, Buridant (, parr. -, pp. -) si occupa di alcune proposizioni classificabili come modali; il gerundio di maniera in sp. mod. ètrattato in RAE (parr. .b-f, pp. -; per interferenze semantiche con le relazioni temporali e con-dizionali cfr., rispettivamente, parr. .a, pp. -, e .n, p. ).

Le proposizioni modali*

.Premessa

Sono considerate modali quelle proposizioni subordinate circostanziali che in-dicano il modo in cui si realizza ciò che è detto nella reggente:

() Giulia fa gli gnocchi seguendo la ricetta di sua madre;

() Giulia fa gli gnocchi come [li faceva] sua madre.

Alcuni linguisti (Mazzoleni, in GIA, pp. -; Mazzoleni, , p. ) conside-rano modali solo i costrutti introdotti da come (), usati per esprimere compa-razione di analogia (cfr. PAR. .). Tuttavia, questo tipo di relazione logico-se-mantica può essere espresso anche attraverso un connettivo analitico “preposi-zione + SN + relativa”, del tipo nel[lo stesso] modo in cui:

() Giulia fa gli gnocchi nel[lo stesso] modo in cui li faceva sua madre.

Serianni (, p. ) colloca tali proposizioni fra le comparative, riservando l’e-tichetta di modali a proposizioni implicite, al gerundio o, più raramente, all’in-finito retto da preposizione, come in () e ():

() Scoppiò un applauso fra grida e un agitare di cappelli, uno sventolare di fazzolet-ti, mentre il maestro cercava di radunare i bandisti col battere la bacchetta soprauno dei leggii a stecche, disposti in circolo sul prato (Oriani Disfatta, VIII, p. ,cit. in Serianni, , p. );

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. LE PROPOSIZIONI MODALI

() A teatro quando si è in scena ci si carica con l’ascoltare, a intervalli regolari, le ri-sate del pubblico (“la Repubblica”, ottobre , p. ).

Quest’ultima scelta presenta il vantaggio di classificare come modali proposizio-ni in nessun caso ascrivibili al tipo comparativo. Come è stato osservato (Pelo,, pp. -), oltre a condividere un medesimo introduttore (la congiunzionecome), comparative e modali esplicite esibiscono proprietà comuni, potendosi at-tribuire all’uno o all’altro tipo una stessa costruzione. La descrizione della ma-niera in cui si realizza un evento può infatti essere espressa attraverso il confron-to qualitativo, reale o ipotetico, con un altro evento con cui si vuole stabilire unarelazione o di cui si presuppone il destinatario abbia maggior conoscenza.

L’affinità fra le comparative e le modali è colta in molte grammatiche dell’italiano,che considerano l’una come una sottoclasse dell’altra o viceversa (Pelo, , p. ):è il caso di Fornaciari (, p. ), Trabalza, Allodoli (, p. ), Regula, Jernej(, p. ). La posizione di Battaglia, Pernicone (, p. ) tiene conto della dif-ferenza formale tra la struttura correlativa del tipo così... come..., tipica del costruttocomparativo, e quella priva di puntelli avverbiali, che esprime il senso di un parago-ne in modo più “blando”. Così, in anni più recenti, anche Dardano, Trifone (,pp. - e -), i quali, pur senza negare l’affinità fra i due tipi, trattano distinta-mente le costruzioni con uno o con due operatori. Seguendo tale criterio, è possibi-le ordinare i costrutti modali e comparativi lungo una scala, ai cui poli si trovereb-bero da un lato il gerundio di maniera, dall’altro le comparative con ripresa (o anti-cipazione) avverbiale correlativa nella reggente; nel mezzo i costrutti introdotti dacome di senso modale. In questa sede non operiamo una distinzione netta fra com-parative e modali esplicite, preferendo piuttosto pensare a un continuum come quel-lo cui si è appena accennato e non dimenticando il ruolo giocato da fattori semanti-ci e pragmatici nell’interpretazione delle singole occorrenze di un costrutto. Inoltreva ricordato come nella classificazione delle subordinate intervengano, «soprattuttoper fini didattici, criteri di carattere pratico e legati a credenze diffuse» (ivi, p. ).

In it. mod. anche il gerundio può esprimere valore modale come avverbiale dipredicato (); il gerundio di frase, al contrario, si presta piuttosto a veicolare rap-porti di causalità, nelle sue diverse articolazioni: causale (), ipotetica () e con-cessiva (; GGIC, vol. II, pp. -):

() È tornato a casa barcollando;

() Barcollando, non è riuscito ad arrivare in tempo;

() Barcollando, non sarebbe mai riuscito a tornare a casa;

() [Pur] Barcollando, è riuscito a tornare a casa.

La modale implicita di senso negativo si costruisce con l’infinito introdotto dasenza ():

() È tornato a casa senza barcollare.

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SINTASSI DELL’ITALIANO ANTICO

.Modali esplicite

Le subordinate modali esplicite sono riconducibili ai rapporti di comparazione(di analogia o ipotetici) di uguaglianza. Per questo, alcuni aspetti di carattere sin-tattico e semantico sono stati trattati più analiticamente nel CAP. . Il più fre-quente introduttore del costrutto modale esplicito è come:

() E colui al quale da costui fu lasciato tenne simigliante ordine ne’ suoi discendenti,e così fece come fatto avea il suo predecessore (Dec I, , , p. );

() E questo cotale difendere è appellato Vendetta, ed è la ragione che il nimico con-tro al suo nimico puote usare; ed usandola come ho detto ed offendendo il nimicoin sua difensione, è sanza pena niuna, e però è appellata Vendetta questa via (Giam-boni Virtù, XV, , p. );

() [La maggiore parte delli uomini] ogni cosa fanno come pargoli, sanza uso di ragio-ne (Cv I, IV, -, p. );

() E però lo dolcissimo signore, lo quale mi signoreggiava per la virtù della gentilissi-ma donna, nella mia ymaginatione apparve come peregrino leggieramente vestito edi vili drappi (VN IV, , pp. -).

Il costrutto in () esibisce un doppio operatore; l’analisi di strutture di questotipo, dal carattere marcatamente comparativo, è approfondita nel PAR. ... In() si opera un riferimento intratestuale: la subordinata introdotta da come evi-ta all’autore di ripetere una sequenza, rinviando al cotesto di sinistra per il re-cupero delle informazioni; () esibisce una struttura comparativa ridotta, cuisoggiace la frase come fanno i pargoli, che fornisce informazioni sul comporta-mento di due classi di individui (gli uomini e i pargoli); la riduzione di () rin-via invece, più probabilmente, a una struttura di tipo comparativo-ipotetico (co-me se fosse peregrino...), struttura che peraltro potrebbe soggiacere anche a ()(come se fossero pargoli).

Anche la comparativa ipotetica (su cui cfr. PAR. .), così come la compara-tiva di analogia reale, può esprimere senso modale. In tal caso è normale l’im-piego del congiuntivo, secondo le norme che regolano la presenza e la distribu-zione dei tempi nelle proposizioni secondarie:

() la camera sanza libamina trovò tanto odorifera, come se di tutte cose odorifere fos-se piena, sì fattamente che mai Ruberto né la moglie tanto odore mai non sentiro-no, e lebbroso cerco che venuto v’era, non conobbero, maravigliandosi oltre mi-sura il marito e la moglie di tanta maraviglia (Villani G. Cronica, V, , p. );

() E quando egli furo istati bene .ij. anni, eglino erano molto amato dal re per lo bel-lo servigio ch’egli gli avean fatto, e ’l re facea di loro come se tutti e .vij. fossero ista-ti suoi figliuoli (Milione, , , p. ).

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. LE PROPOSIZIONI MODALI

Il connettivo come quando, seguito dal presente atemporale, è usato per fornireinformazioni su una circostanza particolare mettendola in relazione con un fe-nomeno generale:

() Questa è la seconda principale parte del capitolo, dove introduce un’altra ghirlan-da di spiriti beati; e dice, che venne a guisa d’uno splendore, come quando l’oriz-zonte, cioè il levante rischiara (Ottimo, Pd XIV, , vol. III, p. ).

Le modali in forma di comparative di analogia reale hanno normalmente il ver-bo all’indicativo, come mostrano gli esempi (), () e ancora ():

() Ella non è come ella ti pare (Dec I, , , p. ).

Alcuni casi di comparative di uguaglianza introdotte da come al congiuntivo sonostate oggetto di un vivace dibattito che ha visto protagonisti Rohlfs (-), Blü-cher () e Ulleland (); persuasi, i primi due, che «il congiuntivo è richiestodal fatto che il contenuto della frase non è pensato come una realtà, bensì sempli-cemente come una supposizione, o una concezione soggettiva» (Rohlfs, -,vol. III, par. ). Ulleland (), rifiuta tale ipotesi e l’utilità stessa di categorie va-ghe come oggettività e obbiettività; attraverso il congiuntivo il locutore marche-rebbe la propria distanza non tanto da un punto di vista cui si sente estraneo, nédal contenuto dei due termini di paragone, quanto dalla validità del paragone stes-so. Si consideri il passo seguente:

() Uno borghese di Francia avea una sua mogllie molto bella. Un giorno era a una fe-sta con altre donne della villa; e avevavi una molto bella donna la quale era moltosguardata dalle genti. E la moglie del borghese diceva infra se medesima: – S’ioavesse così bella cotta com’ella, io sarei altresì sguardata com’ella: perch’io sono al-tressì bella come sia ella (Nov XXV, -, pp. -).

La moglie del borghese, portatrice del pensiero espresso in (), non intenderebbenegare la bellezza dell’altra donna, quanto rifiutare il confronto fra quest’ultima e séstessa: «si considera dunque la più bella di due donne belle» (Ulleland, , p. ).

Particolarmente fortunata e rispondente al gusto retorico medievale è la formu-la come colui che, vero e proprio connettivo attraverso il quale si costruisconoimmagini complesse; in () si osserva la variante con relativo analitico:

() E ciascuno mi combattea tanto, che mi facea stare quasi come colui che non sa perqual via pigli lo suo camino, e che vuole andare e non sa onde sen vada (VN VI, ,p. );

() Intra operarii e artefici di diverse arti e operazioni ordinate a una operazione od ar-te finale, l’artefice o vero operatore di quella massimamente dee essere da tutti obe-dito e creduto, sì come colui che solo considera l’ultimo fine di tutti li altri fini (CvIV, VI, -, p. );

() per che, come colui il qual pareva d’aver bisogno di risposta per la quale preso nonpotesse essere, aguzzato lo ’ngegno, gli venne prestamente avanti quello che dir do-vesse (Dec I, , , p. ).

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. Il Gradit, tuttavia, attribuisce a tale locuzione la marca d’uso comune.. Esempio citato in GDLI, vol. XVIII, s.v. secondoché, p. ; a questo lemma si rimanda anche

per ().

SINTASSI DELL’ITALIANO ANTICO

Secondo che, introduttore che appare in regresso nell’it. mod. , è ben attestatoin it. ant.:

() Adunque provedere dee il buono dittatore che, similemente come saluta l’uno uo-mo l’autro trovandolo in persona, così il dee salutare in lettera mettendo et ador-nando parole secondo che la condizione del ricevente richiede (B. Latini Rettorica,, , -, p. );

() Questi sono li kapitali nuovi sokondo ke ’ntendrete innanthi (Compagnia Boni, ,p. ) ;

() secondo che l’acqua stingie ’l fuoco ardente, così la limosina stingie ’l peccato e con-trasta al peccato (A. da Grosseto Albertano, III, , p. ).

A differenza dei due esempi che lo precedono, () esibisce una secondaria pro-lettica, ripresa mediante un avverbio correlativo (così). La subordinata di ()come già quella vista in (), opera un riferimento intratestuale, stavolta di tipocataforico. Mazzoleni (, p. ) osserva che la locuzione secondo che è «strut-turalmente parallela ai SP dal senso simile costituiti da secondo + SN», con cuipuò alternarsi nello stesso testo come elemento di microvariazione sintattica:

() E secondo questo modo di prudenza si può dar consiglio in questo modo: che coluiche consiglia truovi una bella maestria d’utilità in sul fatto sopra ’l quale si consi-glia, e dia nel suo consiglio la via e ’l modo come si possa fare. [...] E è detta iusti-zia una ferma volontà d’animo, per la quale si muove l’uomo a rendere la ragionsua a ciascheduno, secondo l’essere suo. E consigliasi per via di iustizia in sei modi,secondo che sei sono le virtù che nascono di lei, cioè: religione, pietà, grazia, ven-detta, osservanza, e verità. / Per via di religione si rende a Dio la ragion sua dallegenti. E consigliasi per questa via quando il consigliatore, nel consiglio che pone,dà per consiglio cosa laonde si servi la fede di Dio o ubidiscansi le sue comanda-menta, o altre cose si faccino per le quali Dio sia dalle genti servito e ubidito, se-condo che la Scrittura comanda (Giamboni Fiore, -, pp. -).

In () si nota: a) l’alternanza fra la costruzione preposizionale e quella subordi-nante; b) la diversa coloritura semantica delle due occorrenze di secondo che; se nel-la seconda, di sapore schiettamente formulare, il valore è pienamente modale, laprima sembra inclinare verso una sfumatura modale-causale.

Il complementatore che può essere anche assente; ciò accade soprattutto quandoil connettivo introduce una formula con verbum dicendi; si osservi, in () e (),la posizione incidentale (all’interno della reggente) della subordinata modale:

() Ché, secondo dice lo Filosofo nel secondo dell’Anima, «le cose convengono esseredisposte alli loro agenti, e a ricevere li loro atti» (Cv IV, XX, , p. );

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. Esempio citato in GDLI, vol. XVIII, s.v. secondamenteché, p. .

. LE PROPOSIZIONI MODALI

() Ma, avanti che più inanzi si proceda, è da sapere che, secondo che i poeti dicono,Plutone, il quale i Latini chiamano Dispiter, fu figliuolo di Saturno e di Opis e nac-que ad un medesimo parto con Glauca; e, secondo che Lattanzio dice, egli ebbe no-me Agesilao, e, secondo dice Eusebio in libro Temporum, il nome suo fu Aidoneo(Boccaccio Esposizioni, If VII [I], , p. ).

In () la modale è il principale puntello retorico-argomentativo: serve a modulare ildiscorso, costruendo attraverso l’anafora (secondo che... secondo che... secondo...) e ilpoliptoto (dicono/dice) uno studiato parallelismo tra le completive rette dalla princi-pale (è da sapere che). Al tempo stesso, sul fronte dell’argomentazione, gli inserti mo-dali introducono le auctoritates su cui si fonda la spiegazione del testo dantesco. L’as-senza del complementatore e l’inversione fra soggetto e verbo nella terza modale co-stituiscono un elemento di variatio non casuale in un raffinato prosatore qual è Boc-caccio. In un altro passo della medesima opera (), la stessa alternanza (secondo vssecondo che), assieme all’iperbato Eusebio in libro Temporum dice (vs Eusebio dice inlibro Temporum di poche righe prima), costituisce ancora l’elemento perturbante, indue sequenze dagli studiati parallelismi (“predicato + determinazione spaziale + de-terminazione temporale nella principale”) e rovesciamenti (strutturale: “principale +modale” vs “modale + principale”; tematica: morì vs nacque):

() [Orazio] Morì in Roma d’età di cinquantasette anni, secondo Eusebio dice in libroTemporum, l’anno XXXVI dello ’mperio d’Ottaviano Augusto. [...] E, secondo che Eu-sebio in libro Temporum dice, egli [= Ovidio] nacque nella patria sua il secondo an-no del triumvirato di Ottaviano Cesare (Boccaccio Esposizioni, If IV [I], , p. ).

Anche secondamente che può introdurre una subordinata modale all’indicativo(GIA, p. ):

() Lo core dice: «Fie tua vita greve, / secondamente ch’al nostro Amor piace» (CinoS’io smagato -, in Poeti stil novo, p. ) ;

() salvo se questa cotale persona fosse fuori di Firenze o se fosse povera persona, alaquale debbiano i capitani provedere secondamente che parrà a lloro, se vorrà stareala Compagnia (Capitoli S. Gilio, I, , p. ).

Sono usati per esprimere una determinazione modale anche sintagmi costituitida un complemento di modo (“preposizione + SN”) e da una relativa restrittiva:

() Ora il priega che egli si congiunga teco nel modo che egli si congiugne con Giuno-ne (Teseida, Chiose, V, , , p. );

() Ed ecco intorno, di chiarezza pari, / nascere un lustro sopra quel che v’era, / perguisa d’orizzonte che rischiari (Pd XIV, -);

() Quando gli ambasciadori ebbero assegnato a Fabio il senatoconsulto, ed ebbergliparlato nella maniera che si conveniva, il consolo abbassò gli occhi a terra, e par-

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. Esempio citato in GIA, p. .

SINTASSI DELL’ITALIANO ANTICO

tissi dagli ambasciadori in tal modo, ch’elli non potero sapere certamente quelloch’egli dovesse fare (Deca prima T. Livio, vol. II, p. ).

In () si osserva ancora un caso di microvariazione sintattica: rispetto alla propo-sizione nella maniera che si conveniva, la secondaria introdotta da in tal modo, cheinclina piuttosto verso un senso consecutivo, sottolineato dalla coocorrenza del-l’indefinito tale, tipico dei costrutti consecutivi (cfr. PAR. ..), e del verbo al per-fetto (non dell’imperfetto, che rinvia a circostanze abituali di cui lo scrivente sup-pone che il lettore abbia conoscenza), attraverso cui si introduce un evento nuovonarrativamente saliente.

Quanto alla topologia, come mostrano gli esempi citati finora, prevale l’antepo-sizione della reggente; più rari sono i casi in cui la secondaria è anteposta o ap-pare, come incidentale, all’interno della reggente:

() Apresso ciò non molti dì passati, sì come piacque al glorioso Sire, lo quale non negòela morte a·ssé, colui che era stato genitore di tanta maraviglia quanta si vedea ch’e-ra questa nobilissima Beatrice, di questa vita uscendo, alla gloria eternale sen gioveracemente (VN XIII, , p. ) ;

() e, come la fortuna volle, il dì seguente [Anichino] vide questa donna a una festa etroppo più bella gli parve assai che stimato non avea (Dec VII, , , p. ).

Fra gli introduttori, secondo che mostra una maggior flessibilità rispetto a come,trovandosi più spesso in posizione incipitale assoluta o incidentale, come appa-re in (), (), () e, più avanti, () e ().

.Modali implicite

La frequenza del gerundio che esprime valore modale rientra nel più ampio fe-nomeno della diffusione delle forme nominali del verbo in it. ant. Queste forme,inserite quasi sempre in strutture prive di operatore, affidano alla capacità dellettore la ricostruzione del rapporto logico-semantico che le lega alla proposi-zione reggente:

() A tanto si partìe, e andò a la sua chiesa correndo, per rafermare nel suo cuore, chegiammai in tale peccato non cadarebbe in die de la sua vita; e così se ne botoe a Dio(Conti morali, , p. );

() Infra le quali parole no essendo esaudito, con doloroso pianto traendo guai morì, el’anima fu portata da’ diavoli alle pene dello ’nferno (Passavanti Specchio, V, , p. ).

Ciò mostra come l’interpretazione modale possa entrare in concorrenza con al-tre ipotesi: in traendo guai il sottosenso temporale convive con quello modale,

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. LE PROPOSIZIONI MODALI

sebbene l’adiacente complemento con doloroso pianto abbia già funzione moda-le. La possibilità di interpretare un gerundio in senso modale è da escludere nelcaso di un costrutto assoluto (cfr. CAP. ). Osserviamo ora un esempio di ge-rundio preposizionale:

() Perché, se·lla parola sarà nella favella dignitosa, il parlator dicerà il detto suo conlevando e menando un poco la man dritta (Giamboni Fiore, LXXII, , p. ).

La modale implicita può essere costituita anche da un’infinitiva retta da con (),costrutto parallelo a quello appena visto (per il gerundio e per l’infinito introdottida con cfr. CAP. ); la modale esplicita di senso negativo assume invece la formadi un’infinitiva retta da senza (), (); in () convivono entrambe le forme:

() E [la sententia] puossi fare in due modi: l’uno, dicendo il detto suo sanza rendere ra-gione; l’altro, con rendere ragione di quello che dice (Giamboni Fiore, XIII, , p. );

() Allor con gli occhi vergognosi e bassi, Temendo no ’l mio dir gli fosse grave, cioè noio-so, Infino al fiume, d’Acheronte, di parlar mi trassi, cioè senza parlare mi condus-si (Boccaccio Esposizioni, If III [I], , p. ).

La gerundiale introdotta da non assume, piuttosto, altri valori logico-semantici,ad esempio temporale o causale:

() E a certo tempo, stando egli allora in solitudine rinchiuso e non parlando altrui,Marziano, proposto e signore de’ cavalieri dello imperadore venne e picchiò all’u-scio pregandolo che uscisse fuori, e pregasse Iddio per la sua figliuola, che era in-demoniata (Cavalca Eremiti, Vita di Antonio, XI, , pp. -).

.Funzioni testuali delle subordinate modali

Non di rado la proposizione modale è usata per operare rinvii intratestuali; ilcollegamento può riferirsi a porzioni di testo precedente () oppure a ciò cheseguirà ():

() e a me si fa infino a mezzanotte e talora infino a matutino aspettare nella manierache mi trovaste (Dec VII, , , p. );

() e così chiusa [Beatrice] mi rispuose / nel modo che ’l seguente canto canta (Pd V,-).

In () le parole di monna Sismonda si riferiscono alla situazione narrativa (ar-rivati in casa, il marito e i fratelli hanno trovato la donna sola), di cui i lettori so-no già al corrente. In () si opera un esplicito riferimento metatestuale, allu-dendo alla struttura dell’opera attraverso l’uso della deissi seguente canto. Conquesta espressione si chiude il quinto canto del Paradiso, introducendo e po-nendo nel massimo rilievo le parole di Beatrice, che occuperanno l’intero cantoseguente: la modale funge da cerniera metatestuale.

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SINTASSI DELL’ITALIANO ANTICO

Spesso le modali contengono riferimenti (più o meno precisi) a una deissiinterna (GIA, pp. -); in tale maniera si ottengono anche collegamenti a di-stanza. Gli esempi seguenti, così come (), esibiscono l’anticipazione di un te-ma che sarà svolto in modo analitico in seguito, ma di cui lo scrivente ritiene uti-le richiamare alcuni particolari:

() E però egli primieramente dalla sua puerizia nella propria patria si diede agli stu-di liberali e in quelli maravigliosamente s’avanzò, per ciò che, oltre alla prima arte,fu, secondo che appresso si dirà, maraviglioso loico e seppe retorica, sì come nellesue opere apare assai bene (Boccaccio Esposizioni, Accessus, , p. );

() E per le dette cagioni e per altre, come si dirà tosto, la nostra città di Firenze rice-vette gran crollo e male stato universale non guari tempo apresso (Villani G. Cro-nica, XII, , p. ).

Negli esempi seguenti, come anche in (), si rinvia invece a porzioni preceden-ti di testo; in () il punto di vista considerato è quello del destinatario (si fa ri-ferimento all’udito), mentre in (), () e () il riferimento è piuttosto «all’at-tività di codifica del mittente» (GGIC, vol. II, p. ):

() Lamentandomi duramente nella profundità d’una oscura notte nel modo che aveteudito di sopra, e dirottamente piangendo e luttando, m’apparve sopra capo una fi-gura, che disse (Giamboni Libro, II, , p. );

() O «voi che ’ntendendo» – cioè collo intelletto solo, come detto è di sopra, – «lo ter-zo cielo movete, udite il ragionare» (Cv II, VI, , p. ).

In () la modale sorregge la glossa metalinguistica dantesca, suggerendo al letto-re la direzione nella quale operare il collegamento; tornando a ritroso, si rintrac-ciano facilmente i passi che illuminano il testo qui considerato, dal quale essi sonoal contempo illuminati. La connessione è sottolineata dalla presenza di ricorrenzelessicali:

() «lo qual movimento, se esso è da intelletto alcuno...; [questi] movitori muovono, so-lo intendendo, la circulazione in quello subietto propio che ciascuno muove» (CvII, V, -, p. ).

Richiami di questo tipo sono frequenti nella prosa volgare dantesca, caratterizzatasovente dalla presenza di sottolineature metaletterarie e metalinguistiche:

() Onde, con ciò sia cosa che, come detto è di sopra, io mi sia quasi a tutti l’Italici apre-sentato, per che fatto mi sono più vile forse che ’l vero non vuole non solamente aquelli alli quali mia fama era già corsa, ma eziandio alli altri, onde le mie cose san-za dubbio meco sono alleviate (ivi, I, , , p. );

() Secondo che di sopra, nel terzo capitolo di questo trattato, si disse (cioè ch’a beneintendere la prima parte della proposta canzone convenia ragionare di quelli cielie delli loro motori), nelli tre precedenti capitoli è ragionato (ivi, II, , , p. );

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. LE PROPOSIZIONI MODALI

() Onde poi, ritornato a la sopradecta cittade, pensando alquanti die cominciai unacanzone con questo cominciamento, ordinata nel modo che si vedrà di sotto nellasua divisione (VN X, , pp. -).

I riferimenti possono essere anche di tipo intertestuale (GGIC, vol. II, pp. -)e richiamare in modo più o meno preciso opinioni, fonti, altri testi dello stessoo di altri autori ecc.:

() e se ella è suo atto, è sua cagione; e però che, sì come è scritto nel libro allegato del-le Cagioni, ogni cagione infonde nel suo effetto della bontade che riceve dalla ca-gione sua, infonde e rende al corpo suo della bontade della cagione sua, ch’è Dio(Cv III, VI, , p. );

() Et del facto di Gostantinopuli procurate anco secondo che dice lo privileo del papa(Promemoria Pisa, in Prosa origini, p. );

() Sì come ogni fiume, come detto è, àe origine e principio dal mare e torna al mare,come dicono li filosofi, così lo fiume dello Spirito Santo, lo quale è nell’anima, àeorigine d’amarore e àe fine d’amarore (Gi. da Pisa Prediche, , p. ).

In () si osserva un doppio riferimento operato attraverso una struttura moda-le: un primo, come detto è, intratestuale; un secondo, come dicono li filosofi, in-tertestuale generico. Il ruolo svolto dalle due categorie di riferimenti è differen-te: quelli intratestuali esercitano una funzione coesiva, facendo da trait d’unionfra le diverse partizioni di un documento oppure operando salti e collegamentia distanza, di natura tematica, che rischierebbero di essere oscurati dalla di-mensione lineare del testo; quelli intertestuali puntellano l’argomentazione, fa-cendo leva sull’auctoritas di soggetti diversi: Sacre scritture, sapienti e grandi au-tori del passato o, all’occorrenza, un non meglio precisato sentire comune.

Dal punto di vista dell’economia del testo, i riferimenti inter- e intratestualioffrono all’enunciatario o allo scrivente una duplice possibilità: consentono dirisparmiare un’enunciazione esplicita, evitando di ripetere un contenuto chepuò essere recuperato altrove (in altri luoghi del medesimo testo o negli altri do-cumenti cui il costrutto modale allude) o quanto meno riproponendolo in for-ma “ridotta”. Alternativamente, l’informazione richiamata può essere ripetuta,per produrre una sottolineatura discorsiva o per un’eventuale difficoltà nel re-cuperarne il contenuto.

.Costrutti temporali-modali

Il valore modale può essere espresso attraverso costrutti tipicamente dedicati al-l’espressione di altre relazioni logico-semantiche. Le strutture temporali-moda-li (Mäder, , p. ) sono formate da una subordinata di forma temporale (dicontemporaneità; cfr. PAR. .) e da una reggente avente soggetto coreferente(quando parla, grida); i due verbi designano la stessa azione, presentandola tut-tavia secondo diverse modalità:

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SINTASSI DELL’ITALIANO ANTICO

() Quando prendevo possesso della tavola lo facevo da monarca (Barbery Estasi, p. ).

La forma in cui si presenta questo tipo di subordinata in it. ant. è duplice: in for-ma esplicita, essa è introdotta quasi sempre da quando (), (), (); altre vol-te il valore temporale-modale è affidato a una gerundiale (), ():

() Quando rispuosi, cominciai: «Oh lasso, / quanti dolci pensier, quanto disio / menòcostoro al doloroso passo!» (If V, -);

() e mirando egli a terra, non vi vidde niuna novitade nella farina; e mirando nello let-to della reina e di Tristano, viddelo tutto insanguinato, e allora egli monta in gran-de sospetto (Tavola Ritonda, LXIV, p. );

() Onde dice san Gregorio narrando questo fatto che come li superbi si dilettano d’o-nore, così li umili di vergogna (Cavalca Esempi, , , p. );

() E questi ch’ànno queste nobile tavole, ànno per comandamento che tutte le voltech’eglino cavalcano, dibbiano portare sopra lo capo uno palio in significanza digrande segnoria, e tutte volte quando seggono, debbiano sedere in sedia d’ariento(Milione, , , p. );

() Questo reame àe grandi montagne, e quando piove, l’acqua viene ruvinando giùper queste montagne, e li uomini vanno cercando per la via dove l’acqua è ita, e truo-vane assai (ivi, , , p. ).

Come mostrano gli esempi, la subordinata può precedere o seguire la proposi-zione reggente. I verbi impiegati possono essere diversi e presentare una stessaazione sotto diversi aspetti, come in () (mirare/vedere); possono altresì pre-sentarla l’uno in forma neutra, l’altro in forma marcata (), talora con restrin-gimento di significato (dire/narrare); è possibile anche la ripetizione dello stessoverbo (), sia da solo sia inserito in una struttura modalizzante o accompagna-to da avverbiali che ne marcano e ne restringono il significato (se devi dire unabugia, dilla grossa); () mostra infine una soluzione più libera, in cui una peri-frasi verbale nella reggente descrive la modalità di compimento del semplice pio-vere della subordinata.

.Conclusioni

Quello della “maniera” e delle proposizioni modali è un dominio della gram-matica particolarmente instabile; in più ambiti si fanno sentire i limiti delle ca-tegorie e della terminologia tradizionali, inadeguati a una corretta descrizionedei fenomeni osservati. Per tale ragione, l’esistenza stessa di una classe definitadi proposizioni modali, aventi caratteristiche proprie e identificabile attraver-so un confronto contrastivo con altri tipi proposizionali, è stata messa in di-scussione. Gli esempi che si possono comprendere in questo tipo sintattico so-no stati assimilati alle proposizioni strumentali oppure sono stati assorbiti nel-

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. LE PROPOSIZIONI MODALI

la meglio definita categoria dei rapporti comparativi. Questa opzione non è sta-ta scartata del tutto neppure nella presente analisi, in cui si è cercato di evi-denziare gli stretti rapporti fra modali e comparative, così come la debolezzadel confine che separa la maniera da altre categorie logico-semantiche. Se ciò èvero in generale, tanto più deve essere considerato valido nell’it. ant., in cui laconvivenza di più relazioni logiche sembra essere una caratteristica strutturale(ciò appare in particolare nei costrutti impliciti). Si è inoltre cercato di consi-derare anche alcuni importanti fattori di ordine pragmatico e metalinguisticoche acquistano particolare rilievo in it. ant., favorendo la coesione e la struttu-razione delle unità testuali.

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Bibliografia

Bibliografia primaria

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Albertano Trattati = Trattati di Albertano da Brescia volgarizzati (F. Faleri, Il volgarizza-mento Bargiacchi dei trattati di Albertano da Brescia, edizione a uso interno dell’OVI).

Alberto Volg. Boezio = Alberto della Piagentina, Volgarizzamenti di Boezio, Della filosofi-ca consolazione, e di Arrigo da Settimello, Trattato contro l’avversità della fortuna (Ar-righetto), a cura di S. Battaglia, UTET, Torino .

Amorosa visione = Boccaccio Giovanni, Amorosa visione, a cura di V. Branca, Sansoni,Firenze .

Anonimo fior. Fra’ Michele = Anonimo fiorentino, Storia di Fra’ Michele minorita, a cu-ra di E. Trevi, Salerno editrice, Roma .

Anonimo rom. = Anonimo romano, Cronica, a cura di G. Porta, Adelphi, Milano .Antichi cavalieri = Conti di antichi cavalieri, a cura di A. Del Monte, Cisalpino-Goliardi-

ca, Milano .Atto lucch. = Castellani Arrigo, Sull’atto lucchese in volgare del , in “Studi lin-

guistici italiani”, VII, -, pp. -.B. da S. Concordio Ammaestramenti = Bartolomeo da San Concordio, Ammaestramenti

degli antichi latini e toscani, a cura di V. Nannucci, Ricordi, Firenze .B. Latini Pro Ligario = Latini Brunetto, Volgarizzamento dell’orazione Pro Ligario, in Pro-

sa Duecento, pp. -.B. Latini Rettorica = Latini Brunetto, La Rettorica, testo critico di F. Maggini, Le Mon-

nier, Firenze (ed. or. ).B. Latini Tesoretto = Latini Brunetto, Il Tesoretto, in Poeti Duecento, II, pp. -.B. Latini Tresor = Latini Brunetto, Tresor, a cura di P. G. Beltrami, P. Squillacioti, P. Tor-

ri, S. Vatteroni, Einaudi, Torino .Barbery Estasi = Barbery Muriel, Estasi culinarie, trad. it. E/O, Roma . Bembo Pietro (), Prose della volgar lingua, in Id., Prose e rime, a cura di C. Dioni-

sotti, UTET, Torino, pp. -.Benzi Libro del biadaiolo = Benzi Domenico, Il libro del Biadaiolo. Carestie e annona a Fi-

renze dalla metà del ’ al , a cura di G. Pinto, Olschki, Firenze .Bescapè = Pietro da Bescapè, Sermone, a cura di E. Keller, Huber, Frauenfeld , pp.

-.Best. tosc. = Il bestiario toscano secondo la lezione dei codici di Parigi e di Roma, a cura di

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SINTASSI DELL’ITALIANO ANTICO

Bibbia volgare = La Bibbia volgare, a cura di C. Negroni, voll., Romagnoli, Bologna-.

Binduccio Storia = Binduccio dello Scelto, Storia di Troia, a cura di G. Ricci, Fondazio-ne Pietro Bembo/Ugo Guanda, Parma .

Boccaccio Comedia ninfe = Boccaccio Giovanni, Comedia delle ninfe fiorentine (Ameto),a cura di A. E. Quaglio, in Boccaccio Opere, vol. II, , pp. -.

Boccaccio Dec. = cfr. Dec.Boccaccio Ep. de’ Rossi = Boccaccio Giovanni, Epistola a Pino de’ Rossi, in Opere in ver-

si. Corbaccio. Trattatello in laude di Dante. Prose latine. Epistole, a cura di P. G. Ric-ci, Ricciardi, Milano-Napoli , pp. -.

Boccaccio Esposizioni = Boccaccio Giovanni, Esposizioni sopra la Comedia di Dante, a cu-ra di G. Padoan, in Boccaccio Opere, vol. VI, .

Boccaccio Filocolo = cfr. Filocolo.Boccaccio Filostrato = cfr. Filostrato.Boccaccio Ninfale = Boccaccio Giovanni, Il Ninfale fiesolano, a cura di V. Pernicone, La-

terza, Bari , pp. -.Boccaccio Opere = Tutte le opere di Giovanni Boccaccio, a cura di V. Branca, voll., Mon-

dadori, Milano -.Boccaccio Rime = Boccaccio Giovanni, Rime, in Id., Rime. Caccia di Diana, a cura di V.

Branca, Liviana, Padova , pp. -.Boccaccio Trattatello = Boccaccio Giovanni, Trattatello in Laude di Dante, a cura di P. G.

Ricci, Tallone, Alpignano .Bosone da Gubbio = Bosone de’ Raffaelli da Gubbio, Fortunatus Siculus o sia l’Avven-

turoso Ciciliano, a cura di G. F. Nott, Silvestri, Milano .Breve arte della lana Pisa = Breve dell’Arte della lana di Pisa, in Statuti inediti della città

di Pisa dal XII al XIV secolo, a cura di F. Bonaini, vol. III, Vieusseux, Firenze , pp.-, -.

Breve Montieri = Breve di Montieri (), in Prosa origini, pp. -.Buti Commento If / Pg / Pd = Commento di Francesco da Buti sopra la «Divina Comme-

dia» di Dante Alighieri, a cura di C. Giannini, voll., Nistri, Pisa -.C. da Siena Dialogo = Caterina da Siena, Il Dialogo della Divina Provvidenza ovvero Li-

bro della Divina Dottrina, a cura di G. Cavallini, Edizioni Cantagalli, Siena .C. da Siena Lettere = Caterina da Siena, Lettere, a cura di A. Volpato, in S. Caterina da

Siena, Opera omnia. Testi e concordanze, a cura di P. F. Sbaffoni, Provincia Romanadei Frati Predicatori, Pistoia .

C. da Siena Libro = Caterina da Siena, Libro della divina dottrina, a cura di M. Fiorilli, IIed. riveduta da S. Caramella, Laterza, Bari .

Canigiani, Ristorato = Canigiani Ristoro, Il Ristorato, a cura di L. Razzolini, TipografiaGalileiana, Firenze .

Capitolare Camerlenghi = Il capitolare dei Camerlenghi di Comun (Venezia, circa il ), acura di L. Tomasin, in “Italia dialettale”, LX, -, pp. -.

Capitoli Sant’Agostino = I capitoli di una Compagnia di Disciplina compilati nell’annoMCCCXIX, a cura di C. Guasti, in Miscellanea pratese di cose inedite o rare, antiche emoderne, vol. X, Guasti, Prato , pp. -.

Capitoli Sant’Antonio = Capitoli dei Disciplinati di Sant’Antonio di Città di Castello eRiformagioni, in Testi Città di Castello, pp. -.

Capitoli S. Gilio = Capitoli della compagnia di S. Gilio, in TF, pp. -.Carteggio Lazzeri = Chiappelli Luigi, Un carteggio di parte nera, in “Bollettino dell’Istitu-

to Storico Italiano per il Medio Evo”, XLIII, , pp. -.

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BIBLIOGRAFIA

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Cron. fior. = Cronica fiorentina compilata nel secolo XIII, in TF, pp. -.Cronichetta lucchese = Cronichetta lucchese, in Prosa Duecento, pp. -.Cuoco Saggio = Cuoco Vincenzo, Saggio storico sulla rivoluzione napoletana del , a cu-

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SINTASSI DELL’ITALIANO ANTICO

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luzzo, Firenze .Da Ponte Memorie = Lorenzo Da Ponte, Memorie, a cura di G. Gambarin, F. Niccolini,

Laterza, Bari .Datini Lettere = Datini Francesco, Le lettere di Francesco Datini alla moglie Margherita

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lingua, Bologna .De Amore volgarizzato = Anonimo, De Amore di Andrea Cappellano volgarizzato, a cura

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colo, a cura di C. Dalmazzo, vol. II, Stamperia Reale, Torino .Deca terza T. Livio = Anonimo, Le Deche di T. Livio, a cura di F. Pizzorno, vol. IV, Gli ul-

timi sei libri della terza Deca di Tito Livio volgarizzata, Sambolino, Savona .Destructione Troya = Libro de la destructione de Troya. Volgarizzamento napoletano tre-

centesco da Guido delle Colonne, a cura di N. De Blasi, Bonacci, Roma .Diatessaron tosc. = Il Diatessaron in volgare italiano. Testi inediti dei secoli XIII-XIV, a cu-

ra di V. Todesco, A. Vaccari, M. Vattasso, Biblioteca Apostolica Vaticana, Città delVaticano , pp. -.

Diretano bando = Lo diretano bando. Conforto e rimedio delli veraci e leali amadori, a cu-ra di R. Casapullo, Accademia della Crusca, Firenze .

Disticha = Disticha Catonis. Volgarizzamento dei “Disticha Catonis”: volgarizzamento to-scano, in Prosa Duecento, pp. -.

Distruzione Troia = Libro della distruzione di Troia, in TF, pp. -.Dittamondo = Fazio degli Uberti, Il Dittamondo e le Rime, a cura di G. Corsi, vol. I, La-

terza, Bari .Doc. molisano = Documento molisano, in Monaci (), p. .DVE = Dante Alighieri, De vulgari eloquentia, a cura di M. Tavoni, in Id., Opere, ed. di-

retta da M. Santagata, vol. I, Mondadori, Milano , pp. -.Esopo toscano = Esopo toscano dei frati e dei mercanti trecenteschi, a cura di V. Branca,

Marsilio, Venezia .F. da Barberino Reggimento = Francesco da Barberino, Reggimento e costumi di donna,

secondo la lezione dell’antico testo a penna barberiniano, a cura di C. Baudi di Vesme,Commissione per i testi di lingua, Romagnoli, Bologna .

Faba Gemma = Faba Guido, Gemma purpurea, in Prosa Duecento, pp. -.Faba Parlamenti = Fava Guido, Parlamenti in volgare, in Castellani (), pp. -;

in altre ed. Faba.Faba Parlamenti = Parlamenta magistri Guidonis Fabe et epistole ipsius, in Prosa Duecen-

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Romagnoli, Bologna .Fatti di Enea = Guido da Pisa, I fatti d’Enea: libro secondo della Fiorita d’Italia di frate

Guido da Pisa, a cura di D. Carbone, Barbera, Firenze .Fiammetta = Boccaccio Giovanni, Elegia di Madonna Fiammetta, a cura di F. Ageno, Tal-

lone, Paris .Filocolo = Boccaccio Giovanni, Filocolo, a cura di A. E. Quaglio, in Boccaccio Opere, vol.

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BIBLIOGRAFIA

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di F. Tassi, Baracchi, Firenze .Giamboni Trattato = cfr. Giamboni Libro.Giamboni Vegezio = Giamboni Bono, Dell’arte della guerra di Vegezio Flavio volgarizza-

ta libri IV, a cura di F. Fontani, Marenigh, Firenze .Giamboni Volg. Tesoro = Il Tesoro di Brunetto Latini volgarizzato da Bono Giamboni, a

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logna .Guinizzelli = Guido Guinizzelli, Rime, in Poeti Duecento, vol. II, pp. -.Guittone Canzoniere = Guittone d’Arezzo, Canzoniere. I sonetti d’amore del codice lau-

renziano, a cura di L. Leonardi, Einaudi, Torino . Guittone Lettere = Guittone d’Arezzo, Lettere, a cura di C. Margueron, Commissione per

i testi di lingua, Bologna .Guittone Rime = Le rime di Guittone d’Arezzo, a cura di F. Egidi, Laterza, Bari .Hist. Apollonii = Historia Apollonii Regis Tyri. Volgarizzamenti italiani, a cura di L. Sac-

chi, SISMEL-Edizioni del Galluzzo, Firenze .If = Inferno, Dante, Commedia ed. Petrocchi.Inchiesta S. Gradale = La inchiesta del San Gradale. Volgarizzamento toscano della “Que-

ste del Saint Graal”, a cura di M. Infurna, Olschki, Firenze .Intelligenza = L’Intelligenza. Poemetto anonimo del secolo XIII, a cura di M. Berisso, Fon-

dazione Pietro Bembo/Ugo Guanda, Parma .

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SINTASSI DELL’ITALIANO ANTICO

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sari, Ascoli Piceno .Lancia Eneide = Compilazione della Eneide di Virgilio fatta volgare per Ser Andrea Lancia

notaro fiorentino, a cura di P. Fanfani, in “L’Etruria”, I, , pp. -, -, -, -, -, -.

Leggenda Aurea = Beato Iacopo da Varagine, Leggenda Aurea. Volgarizzamento toscano delTrecento, a cura di A. Levasti, voll., Libreria editrice fiorentina, Firenze -.

Leggenda Gianni di Procida = Andrea Cappelli, Giovanni di Procida e il Vespro siciliano,in Miscellanea di opuscoli inediti e rari dei secoli XIV e XV, vol. I, Commissione dei te-sti di lingua-UTET, Torino , pp. -.

Lettera di Giachino = Lettera di Giachino a Baldo Fini e fratelli in Firenze, in Sette lettereinedite del secolo XIV, a cura di P. Dazzi, Sodi, Firenze , pp. -.

Lettere e istruzioni = Lettere e istruzioni della prima metà del secolo XIV dettate dai Can-cellieri [di Firenze] in lingua volgare, in D. Marzi, La Cancelleria della Repubblica Fio-rentina, Cappelli, Rocca San Casciano , pp. -.

Lettere Ricciardi = Lettere dei Ricciardi di Lucca ai loro compagni d’Inghilterra (-),a cura di A. Castellani, Salerno editrice, Roma .

Libro conti = Bigwood Georges, Les livres des comptes des Gallerani, a cura di A.Grunzweig, Académie Royale de Belgique, Bruxelles .

Libro della natura degli animali = Libro della natura degli animali, in Bestiari medievali, acura di L. Morini, Fondazione L. Einaudi, Torino , pp. -.

Libro dell’avere e del dare = Libro arancio DD dell’avere e del dare [di Iacopo e Bartolomeodi Caroccio degli Alberti e compagni], in Due libri mastri degli Alberti. Una grandecompagnia di Calimala -, voll., a cura di R. A. Goldthwaite, E. Settesoldi,M. Spallanzani, Cassa di risparmio di Firenze, Firenze , vol. I, pp. -.

Libro di conti di banchieri = Frammenti d’un libro di conti di banchieri fiorentini del ,in Prosa origini, pp. -.

Libro difenditore della pace = Il Libro del difenditore della pace e tranquillità volgarizzato(Marsilio da Padova, Defensor pacis, nella traduzione in volgare fiorentino del ), acura di C. Pincin, Fondazione Luigi Einaudi, Torino .

Libro Mattasalà di Spinello = Libro di Mattasalà di Spinello, a cura di A. Castellani, edi-zione a uso interno dell’OVI.

Libro segreto = Frammenti del libro segreto di Simone di Rinieri, in I Libri di commerciodei Peruzzi, a cura di A. Sapori, Treves, Milano , pp. -.

Libro segreto di Giotto = Libro segreto di Giotto di Arnoldo, in I libri di commercio dei Pe-ruzzi, a cura di A. Sapori, Treves, Milano , pp. -.

Libro Sidrach = Il Libro di Sidrach, testo inedito del secolo XIV pubblicato da Adolfo Bar-toli, Romagnoli, Bologna .

Lucano in prosa = Lucano tradotto in prosa, Riccardiano , in V. Nannucci, Manuale del-la letteratura del primo secolo della lingua italiana, vol. II, Barbera, Firenze , pp.-.

Malispini Istoria = Ricordano Malispini, Istoria fiorentina, in Prosa Duecento, pp. -.Maramauro Expositione = Maramauro Guglielmo, Expositione sopra l’Inferno di Dante

Alligieri (con l’appendice delle rime), a cura di P. G. Pisoni, S. Bellomo, Antenore,Padova .

Marchionne Cronaca = Marchionne di Coppo Stefani, Cronaca fiorentina, a cura di N. Ro-dolico, in Rerum Italicarum Scriptores, vol. XXX, parte I, Lapi, Città di Castello .

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Monte Andrea = Monte Andrea da Fiorenza, Le rime, a cura di F. F. Minetti, Accademiadella Crusca, Firenze .

Monte Aperto = La sconfitta di Monte Aperto, a cura di L. Spagnolo, Betti, Siena .Navigazione S. Brendano = La navigazione di San Brendano, a cura di M. A. Grignani,

Bompiani, Milano .Nov = Il Novellino, a cura di A. Conte, prefazione di C. Segre, Salerno editrice, Roma .NTF = Nuovi testi fiorentini del Dugento, a cura di A. Castellani, tomi, Sansoni, Firenze

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Oriani Disfatta = Oriani Alfredo, La disfatta, a cura di A. Anile, Cappelli, Bologna . Orlandi = Le rime di Guido Orlandi, a cura di V. Pollidori, in “Studi di Filologia italia-

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di Dante, a cura di A. Torri, voll., Capurro, Pisa -. Ovidio Ars = P. Ovidii Nasonis Artis amatoriae libri tres, éd. par H. Bornecque, Les Bel-

les Lettres, Paris .P. da Certaldo Libro = Paolo da Certaldo, Libro di buoni costumi, a cura di A. Schiaffini,

Le Monnier, Firenze .Palamedés pisano = Anonimo, Dal Roman de Palamedés ai cantari di Febus-el-forte, a cu-

ra di A. Limentani, Commissione per i testi di lingua, Bologna , pp. -.Panziera Trattati = Panziera Ugo, Trattati, Mischomini, Firenze .Passavanti Specchio = Passavanti Iacopo, Specchio di vera penitenza, in Varanini, Baldas-

sarri (), pp. -.Passio Bartholomaei, , , , in Acta apostolorum apocrypha post Constantinum, Ti-

schendorf denuo ediderunt Ricardus Adelbertus Lipsius et Maximilianus Bonnet, I,Olms, Hildesheim .

Pd = Paradiso, cfr. Dante, Commedia ed. Petrocchi.Pegolotti Pratica = Francesco Balducci Pegolotti, La pratica della mercatura, a cura di A.

Evans, The Mediaeval Academy of America, Cambridge (MA) .Pg = Purgatorio, Dante, Commedia ed. Petrocchi.Pieri Merlino = Pieri Paulino, La storia di Merlino, a cura di M. Cursietti, Zauli, Roma .Pirandello L., Il fu Mattia Pascal = Pirandello Luigi, Il fu Mattia Pascal, in Id., Tutti i ro-

manzi, a cura di G. Macchia, vol. I, Mondadori, Milano .Pirandello Tutto per bene = Pirandello Luigi, Tutto per bene, in Id., Maschere nude, a cu-

ra di A. D’Amico, vol. II, Mondadori, Milano , pp. -.Pistole Seneca = Volgarizzamento delle Pistole di Seneca e del Trattato della Provvidenza di

Dio, a cura di G. Bottari, Tartini e Franchi, Firenze .

Page 25:  · * Di Francesco Bianco. . Cfr. i saggi raccolti in Guimier ( ) e Leeman ( ). Per approfondire il tema delle moda-li si raccomanda la lettura del CAP .

SINTASSI DELL’ITALIANO ANTICO

Plauto, Truculentus, éd. A. Ernout, in Id., Comedies, VII, Les Belles Lettres, Paris .Poesia origini = Poesia italiana delle origini, a cura di V. Formentin, Carocci, Roma .Poeti Duecento = Poeti del Duecento, a cura di G. Contini, tomi, Ricciardi, Milano-Na-

poli .Poeti giocosi = Poeti giocosi del tempo di Dante, a cura di M. Marti, Rizzoli, Milano .Poeti Sic. = I poeti della scuola siciliana, voll., vol. I, Giacomo da Lentini, a cura di R. An-

tonelli; vol. II, Poeti della corte di Federico II, a cura di C. Di Gerolamo; vol. III, Poe-ti siculo-toscani, a cura di R. Coluccia, Mondadori, Milano .

Poeti stil nuovo = Poeti del dolce stil nuovo, a cura di M. Marti, Le Monnier, Firenze .Prosa Duecento = La prosa del Duecento, a cura di C. Segre, M. Marti, Ricciardi, Milano-

Napoli .Prosa origini = La prosa italiana delle origini. Testi toscani di carattere pratico, a cura di A.

Castellani, voll., vol. I, Trascrizioni, Pàtron, Bologna , pp. -.Pucci = Pucci Antonio, Libro di varie storie, a cura di A. Varvaro, in “Atti dell’Accademia

di Scienze Lettere ed Arti di Palermo”, s. IV, vol. XVI, parte II, fasc. II, , pp. -.Pucci Centiloquio = Pucci Antonio, Il centiloquio, in Delle poesie di Antonio Pucci, voll.,

a cura di I. di San Luigi, in Delizie degli eruditi toscani, voll. III-VI, Cambiagi, Firen-ze -.

Quaderno di ricordi = Il quaderno di ricordi di messer Filippo de’ Cavalcanti, a cura di M.Vitale, in “Studi di Filologia italiana”, XXIX, , pp. -.

Questioni filosofiche = “Questioni filosofiche” in volgare mediano dei primi del Trecento, acura di F. Geymonat, Scuola normale superiore, Pisa .

Reggimento de’ principi = Del reggimento de’ principi di Egidio Romano. Volgarizzamentotrascritto nel MCCLXXXVIII, a cura di F. Corazzini, Le Monnier, Firenze .

Regola frati = Regola dei frati e delle suore dell’ordine della penitenza, in Testi Città Ca-stello, pp. -.

Restoro Composizione = Restoro D’Arezzo, La composizione del mondo colle sue cascio-ni, a cura di A. Morino, Fondazione Pietro Bembo/Ugo Guanda, Parma .

RVF = Petrarca, Canzoniere, a cura di M. Santagata, Mondadori, Milano .Sacchetti Franco, cfr. Trecentonovelle.Sette savi = Il libro dei Sette Savj di Roma, a cura di A. D’Ancona, Nistri, Pisa (cfr.

anche la scelta a cura di C. Segre, in Prosa Duecento, pp. -).Simintendi Volg. Metamorfosi = Simintendi Arrigo, I primi cinque libri. Cinque altri libri.

Gli ultimi Cinque libri delle Metamorfosi d’Ovidio volgarizzate da Ser Arrigo Simin-tendi da Prato, a cura di C. Basi, C. Guasti, voll., Guasti, Prato -.

Sonetti anonimi = Sonetti anonimi del Vat. Lat. , a cura di P. Gresti, Accademia dellaCrusca, Firenze .

Sposizione Matteo = Anonimo, Sposizione del Vangelo della Passione secondo Matteo, acura di P. Palumbo, voll., Centro di studi filologici e linguistici siciliani, Palermo.

Statuti merciai = Statuti dell’arte dei merciai, pizzicaioli e speziali di Colle Valdelsa, in Ca-stellani (), pp. ss.

Statuti Perugia = Statuto del Comune e del Popolo di Perugia del in volgare, ed. criti-ca a cura di M. S. Elsheikh, voll., Deputazione di storia patria per l’Umbria, Peru-gia («Fonti per la storia dell’Umbria», -).

Statuti sen. = Statuto dell’Università ed Arte della Lana di Siena. Addizioni e aggiunte, inStatuti senesi scritti in volgare ne’ secoli XIII e XIV, vol. I, a cura di F.-L. Polidori, Ro-magnoli, Bologna , pp. -, -, -, -, -, -.

Statuto Arte Calimala = Statuto dell’Arte di Calimala del , in P. Emiliani-Giudici (a cu-ra di), Storia dei Comuni italiani, vol. III, Le Monnier, Firenze , pp. -.

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BIBLIOGRAFIA

Statuto Mercanzia = Lo statuto dell’Arte della Mercanzia senese, a cura di Q. Senigaglia,in “Bullettino senese di Storia patria”, XIV, , pp. -.

Statuto Palude d’Orgia = Statuto della Società del Piano del Palude d’Orgia, in Statuti se-nesi scritti in volgare ne’ secoli XIII e XIV, vol. II, a cura di L. Banchi, Commissione peri testi di lingua, Romagnoli, Bologna , pp. - e -.

Storia S. Gradale = La Storia del San Gradale. Volgarizzamento toscano dell’Estoire delSaint Graal, a cura di M. Infurna, Antenore, Padova .

Storie de Troja e de Roma = Monaci Ernesto, Storie de Troja et de Roma, altrimenti detteLiber Ystoriarum Romanorum, Società romana di storia patria, Roma .

Tavola Ritonda = La Tavola Ritonda, a cura di M.-J. Heijkant, Luni, Milano-Trento

(poi Carocci, Roma).Teseida = Boccaccio Giovanni, Teseida delle nozze di Emilia, a cura di A. Limentani, in

Boccaccio Opere, vol. II, , pp. -.Testi Città di Castello = Testi trecenteschi di Città Castello e del contado, a cura di F. Ago-

stini, Accademia della Crusca, Firenze .Testi padovani = Testi padovani del Trecento, a cura di L. Tomasin, Esedra, Padova .Testi pratesi = Testi pratesi della fine del Dugento e dei primi del Trecento, a cura di L. Se-

rianni, Accademia della Crusca, Firenze .Testi veneziani = Testi veneziani del Duecento e dei primi del Trecento, a cura di A. Stus-

si, Nistri-Lischi, Pisa .Testi veronesi = Testi veronesi dell’età scaligera, a cura di N. Bertoletti, Esedra, Padova .TF = Testi fiorentini del Dugento e dei primi del Trecento, a cura di A. Schiaffini, Sansoni,

Firenze .Torini Brieve Collezzione = Torini Agnolo, Brieve Collezzione della miseria della umana

condizione, in Vita e opere di A. T., a cura di I. Hijmans-Tromp, Universitaire PersLeiden, Leiden , pp. -.

TR = Tristano Riccardiano, testo critico di Ernesto Giacomo Parodi (), a cura di M. J.Heijkant, Pratiche, Parma .

Trecentonovelle = Sacchetti Franco, Il Trecentonovelle, a cura di V. Marucci, Salerno edi-trice, Roma .

Tristan = Le Roman de Tristan en prose, a cura di R. L. Curtis, vol. I, Hueber, München; vol. II, Brill, Leiden ; vol. III, Brewer, Cambridge .

Tristano veneto = Il libro di messer Tristano (“Tristano veneto”), a cura di A. Donadello,Marsilio, Venezia .

Val. Max. Volg. = Valerio Massimo, De’ fatti e detti degni di memoria della città di Romae delle stranie genti [...], a cura di R. De Visiani, voll., Commissione per i testi dilingua, Romagnoli, Bologna -.

Varanini, Baldassarri () = G. Varanini, G. Baldassarri (a cura di), Racconti esemplaridi predicatori del Due e Trecento, voll., Salerno editrice, Roma .

Velluti Cronica = Velluti Donato, La cronica domestica, a cura di I. Del Lungo, G. Volpi,Sansoni, Firenze .

Villani F. Cronica = cfr. Villani M. Cronica.Villani G. Cronica = Villani Giovanni, Nuova Cronica, a cura di G. Porta, voll., Fonda-

zione Pietro Bembo/Ugo Guanda, Parma -.Villani M. Cronica = Villani Matteo, Cronica, con la continuazione di F. Villani, a cura di

G. Porta, voll., Fondazione Pietro Bembo/Ugo Guanda, Parma .Vite Santi = Le Vite di Santi del codice Magliabechiano XXXVIII. della Biblioteca Nazio-

nale di Firenze. Un leggendario volgare trecentesco italiano settentrionale, a cura di Z.Verlato, Niemeyer, Tübingen .

VN = Dante Alighieri, Vita nova, a cura di G. Gorni, Einaudi, Torino .

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SINTASSI DELL’ITALIANO ANTICO

Volg. Ars amandi = I volgarizzamenti trecenteschi dell’“Ars amandi” e dei “Remedia amo-ris”, a cura di V. Lippi Bigazzi, voll., Accademia della Crusca, Firenze .

Volg. Disciplina clericalis = Volgarizzamento della “Disciplina clericalis”, in Prosa Duecen-to, pp. -.

Volg. IV Catilinaria = Staccioli Giuliano, Sul ms. Hamilton di Berlino e sul volgarizza-mento della «IV Catilinaria» in esso contenuto, in “Studi di Filologia italiana”, XLII,, pp. -.

Volg. Mascalcia = La “Mascalcia” di Lorenzo Rusio nel volgarizzamento del codice Angeli-cano V.., a cura di L. Aurigemma, Edizioni dell’Orso, Alessandria .

Volgarizzamenti = Volgarizzamenti del Due e Trecento, a cura di C. Segre, UTET, Torino.

Z. Bencivenni Paternostro = Bencivenni Zucchero, Volgarizzamento dell’Esposizione delPaternostro, a cura di L. Rigoli, Piazzini, Firenze .

Z. Bencivenni Santà = Bencivenni Zucchero, “La santà del corpo”. Volgarizzamento del“Régime du corps” di Aldobrandino da Siena (a. ) nella copia coeva di Lapo di Ne-ri Corsini (Laur. Pl. LXXIII ), a cura di R. Baldini, in “Studi di Lessicografia italia-na”, XV, , pp. -.

Z. Bencivenni Spera = Bencivenni Zucchero, Il trattato de la spera volgarizzato da ZuccheroBencivenni, a cura di G. Ronchi, Accademia della Crusca, Firenze .

Zibaldone da Canal = Zibaldone da Canal. Manoscritto mercantile del sec. XIV, a cura di A.Stussi, Comitato per la pubblicazione delle fonti relative alla storia di Venezia, Ve-nezia .

Bibliografia secondaria

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modificazioni attraverso il tempo, in “Studi di Grammatica italiana”, VII, pp. -.. (b), Pronome relativo: sintassi, in ED App., pp. -.. (c), Congiuntivo, in ED App., pp. -.

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ablativo assoluto, , , ,

acciò che, causale, ; finale,

a condizione che, , -, ,

accusativo, , , ,

/complemento oggetto diretto,

– con l’infinito, , , , -, , -, -, , ,

– preposizionale,

accusativo assoluto,

adnominatio, (a)dunque, , , , , , , ,

,

adynaton,

affinché,

aggiunti liberi, -, -Aktionsart (azione verbale),

Alighieri Dante, , , , , , ,, , -, , , , , , ,, Commedia, , ,

Convivio, , , , , , , , ,, , , , , , , , -, , -, , ,

Monarchia, n Rime,

Vita nova, , , n, , , ,, -,

allocuzione, , , ,

allora, , , , , , ,

anafora (retorica),

associativa, n semianafora,

testuale, ,

Anonimo romano, , , ,

antitesi, , ,

antonimia, , , , ,

apodosi, , , ; cfr. anche condizio-nali, proposizioni

apposizione, , , , , , modale-associativa, ,

argomentale, struttura, -, -; cfr. an-che valenza

argomentazione, tecnica della, , ,

argomentativa, funzione, , -articolo, , , , , , , ,

con l’infinito, ,

asindeto, , , , , , , , ,, ,

aspetto verbale,

a ttanto (a fr. a tant), ,

atto linguistico, cfr. illocuzioneausiliare (verbo), , , -, , , ,

,

tmesi ausiliare / participio passato, ,,

avvegna che, , , , ,

avverbi (anche avverbiale sintagma), , ,, , , , , -, , , -,, , , , , , , ,

interrogativi, , -,

avverbiali, proposizioni, -, , ,,

avversative, congiunzioni, -, , , ,, ,

coordinazione, -, , , ,

relazione,

benché, , , ,

bestiario, forma del, -bi-affermativo, costrutto, -,

Indice analitico*

* Il presente indice è selettivo: si rinvia alle pagine in cui il fenomeno è definito.

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bicondizionale, costrutto, , ,

Boccaccio Giovanni, lingua di, , , , ,,

Decameron, , , n, , , ,, , , , , , , ,

Esposizioni, , nFilocolo, , , n

brevitas, ,

Cantar de meo Cid,

cataforico, nesso, , -, , , ,, , , , , , pronome, , n

causali, proposizioni, , , , -, ,, -

gerundiali,

intensificate,

interrogative,

causativa, costruzione,

causativi, verbi,

certamente,

Chanson de Roland, ,

che indeclinato, n, , , -

che relativo, , -relativo doppio, -ripetizione del, -subordinante, omissione del, -subordinazione che ... e che, -; cfr.

anche subordinazione multiplachi, -chiasmo, , , ,

cioè (ciò è) esplicativo, -circostanziali, elementi, , , , ,

con valore finale,

modalità, proposizioni, , , , , n,

climax,

colloquiale, registro, , , , , n,

come, introduttore di un’oggettiva,

di un’interrogativa indiretta,

relativo, , -, -,

come che, , ,

commentativa, funzione, , -Compagni Dino,

comparative, proposizioni, , , ,-

di analogia reale,

ipotetica,

complemento oggetto diretto, -indiretto, , , , , , , , ,

, , ,

posizione del, -completive, proposizioni, , , , ,

con l’infinito, cfr. infinitiva, proposi-zione

oggettive, ,

soggettive, -comportativo, verbo, ,

concessive, proposizioni, -

con ciò sia cosa che, causale,

concessivo, ,

concordanza dei tempi, ,

condivisione di relazioni, , , , -,n, , -, ,

condizionale, modo, cfr. verbali, modi condizionali, proposizioni (o periodo ipo-

tetico), , , , , , , , -

anankastico,

controfattuale, -, -,

controlegale, -deontico,

direttivo,

esclamativo,

fraseologico, -

imperativo, -interrogativo, -predittivo, , -, -

confrontativi, costrutti, , , , -congiuntivo, modo, cfr. verbali, modi congiunzioni

avversative, -, ,

coordinanti, -, ,

copulative, -; cfr. anche coordina-zione

coniunctio relativa, , , , , -, ,-, , , ,

connettivi, -, , , , , anaforici, ,

analitici,

avversativi, -cataforici, causali, , , ,

concessivi,

conclusivi, , ,

condizionali, -, -consecutivi, ,

coordinanti,

SINTASSI DELL’ITALIANO ANTICO