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Chi non disse fermati a un momento, io non lo intendo,io che vorrei fermar tanti momenti e farli eterni.
Juan Maragall
Bisogna tornare a camminare sull'erba. Bastano parole semplici come queste per spalancare il mondo dentro di me e trovare appoggio. Finalmente.Leggerti, cara Virginia, non porta lontano a scoprire chissà che, ma porta fantasticamente vicino, dove è più difficile arrivare: porta dentro, porta nel cuore e rende la gioia possibile e la nostra valle di lacrime vivibile.I tuoi occhi diventano tatto e il nulla prende corpo. Ed io intuisco la speranza.Conosco la sorella, ma mi lascio avvicinare da una sconosciuta che mi offre la sua poesia e mi diventi nuova e mi nutri come una natura che non ci abbandona mai.Tutte le poesie di questa raccolta sono fuse tra loro come un unico sparti-to, le cui note si abbandonano al mio ritmo per realizzare la mia armonia. Grazie,Virginia.
Lisetta
Vivo in una frazione che mi offre infiniti spunti per cantare la bellezza del cielo, del profilo azzurro dei monti, dei vigne-ti, dei campi, del canto degli uccelli.Ma so che se vivessi altrove troverei sempre l’occasione per descrivere, con lo stesso sguardo, e con poche paro-le, e senza punteggiatura, come piace a me, anche solo un quadratino di cielo o un soffio di vento.Molte poesie sono nate da quell’attimo di contemplazione della natura che non volevo perdere, altre non sono che pensieri, riflessioni, preghiere.Credo che tutto abbia come comune denominatore una frase che amo e che ho a mia volta ereditato “In ogni cosa rendete grazie”.
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Restare cosìin silenziomentre passano i giornile ore le nubi la lucerestare così immobilia contemplare i giornile ore le nubi la lucee intanto fare e riposarecostruire e seminarein silenzioin un cuore sempliceche conosce il segreto della gioia
12 novembre 2010
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Il colore dei campi aratiil dondolio delle foglie sui ramii cumuli soffici e accartocciati
l’autunno ti saziafino all’ultima foglia
12 novembre 2010
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Novena
di propositi e promesse
Tu sei con mee mi solleciti
“Impegnatie ti esaudirò”
28 dicembre 2010
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Alba
Un rosa pallidoscende dai montisui campi gelatitra i rami nudidegli alberiche sul cielodisegnanosottilireticolati neri
29 dicembre 2010
11
Il cuore si dilatanella gratitudinee così ricco di leggerezzaogni gesto diventa un sorriso
29 dicembre 2010
12
Anche dopoci sarannopioggia e nebbievento gelo e neveperché li amoe non cadranno più nidi né i rami si spezzeranno
ciò che ora è violenzadiventerà armonia
29 dicembre 2010
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Quando arriveraisaprò dire subito “sì!”o chiederò "ti pregoancora un attimoper presentarmi in ordinee portare con mequalcosa almeno?"
Ogni giornomi sto preparandoa quel Sì… subito… eccomi!e sulle mani non porterò nulla.
29 gennaio 2010
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Gelido mattino
Dove avanza il solesi scioglie il ghiaccioe l’erba brillacome di rugiada
29 dicembre 2010
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Una carezza di soleal termine di un giornogrigio e freddoe quei due canisul pratol’hanno cercata
3 gennaio 2011
17
Tace l’alberoimmerso nella nebbiae tende i raminudi e neri
oltre non c’è colore né disegno
e giganteggiain questo impenetrabile silenzio
12 gennaio 2011
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Ciacole
Un incessante fastidioso brusioin fondo alla chiesa“Son due colombi”mi sono dettae l’ho accettato
14 gennaio 2011
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Mattutino
E con passo lieveentro nel segreto del giornocon propositie speranzaperché credoche attimo dopo attimonon cesserò di amarepaziente e lietaogni momento
20 gennaio 2011
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Gustareogni frammentoe pur correndoparlando lavorandoascoltare e seguirenel respiro cadenzatoil ritmo del mio tempo
26 gennaio 2011
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“Furtiva e beffardami vuoi cogliereintenta in cucinao mentre salgo le scale
Fa’ pureso che tutto devo lasciare incompiutose non oggi domanieapriranno i miei cassettie i fogli si spargeranno
Sì, sono prontanella mia vita ormai lungaho imparato a scuotere le maniper non attaccarmi a nulla
È il cuore il mio unico cassetto”
29 gennaio 2011
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Non c’è posto per Ulissenelle nostre case sigillate
“Chi sei straniero?Racconta la tua storiaecco per te cibo e giaciglio”
I tempi dell’ospitalitàsono passati
“Tutti da parte di Zeus
vengono gli ospiti e i poveri” Odissea XIV, 59
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Nebbia rosavoli e cantidi uccellipolvere biancadi gelo
Nasce coloratocosìil secondo giorno di febbraio
2 febbraio 2011
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Preludio dell’albaè il canto di un merloche zufola e gorgheggiasul ramo del nocedistante appenadalla mia finestrane ascolto incantatal’armoniosochiacchierioche allo spuntar del giornosubito tace
8 febbraio 2011
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Tenerezza dei riti
Quei gesti sempre uguali
ogni giorno
eppureche dramma perdere il passo
11 febbraio 2011
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“…rendete grazie”
Sono ancorata cosìalla tua Parola,e allora scivolopazientetra le prove
Credo nel benenella semplicitànella sobrietà
Credo nell’amore
13 febbraio 2011
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Mi basta una parolain essa m’immergoe mi sazia
“La tua parola è per mepiù che ricchezza
d’oro e d’argento” Salmo 118
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Non cercoparole difficilima ascolto il canto degli uccellile piante che germoglianole vocile macchine che passanoposo su tuttouno sguardo semplicee m’incanto
18 febbraio 2011
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Conservarsi puriper poterin ogni istanteaccogliere il doloree lenirlo con la preghiera potentedell’unione con Te
19 febbraio 2011
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Si anima di merliil noce e oscillano i ramiquandodall’altosi tuffanoper affidarsi all’aria
19 febbraio 2011
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Credo che quando tutto diventa difficilebisognaaprire le bracciae tenderletenderletenderlecome ramidi alberi nudi
22 febbraio 2011
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Se il cuorecontiene ciò che “né terre né cieli contengono”allora le lacrimesono germogli
22 febbraio 2011
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Io possosolo offrireciò che guardoche sentoche pensoche amo
solo un piccolo nientenello spazio immenso
e alloraoffrociò che guardoche sentoche pensoche amo
22 febbraio 2011
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Inseguoogni giornoil segretodella leggerezza
Eppure la parolada ricordareè solo“Silenzio”
“Ho posto un freno alla mia bocca” Sl 38,2-3
23 febbraio 2011
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L’avevo perdutae per un sorrisol’ho ritrovata
È semplicenon è polemicaè mitearrendevolepaziente
alberganel cuoreliberopoverolieto
È proprio vero,frate Francesco,
“Se non mi sarò conturbataquesta è perfetta letizia!”
27 febbraio 2011
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Che donoamare la tua Parolae conoscere uominiche hanno moltiplicatoin Te i loro talenti
Con tanti amiciaffronto il giornoe nel dolorenel buionella nebbiacon loro grido“Tu fai nuovetutte le cose!”
3 marzo 2011
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Un manto accecante di lucericopre oggiil fango di ierigioia inattesa che asciuga al soleogni grigio pensiero
Domenica, 6 marzo 2011
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Amo d’invernosostaresul perosul caco sul gelso
Alla soglia della primaveragià pensoche avrònostalgia di questirami nudi
È tramontatostaserafiammante il soledietro un ventagliodi scarabocchi neri
10 marzo 2011
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Facilericonosceretra i rami la macchia nerache canta nel freddola sua primavera
Ondeggia il beccoe alla finestra chiusa gioiosa bussala consolantearmonia
11 marzo 2011
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Scende dall’altoun ragnettoappesoa un invisibilefilo
Non sache l’ho seguitoincantatafin che è atterratosulla scrivania
11 marzo 2011
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Gratitudine
Si vive l’oggisenza goderele mille occasioni
Che grande dono scoprirsi a piangered’amore
13 marzo 2011
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Una serata brillante
Rimbombano ancorale parole abbondanti di ieri
E allora mi lascio nasconderedal brontolio della pioggiaper ritrovarein silenziola povertà che amo
16 marzo 2011
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Una cappa quello sguardoche soppesagesti e parole
Amo lo sguardo che illuminae salvache vede e non vedeche ascoltama non ascolta
Uno sguardo buonoche primadi perdonare gli altriha imparato a perdonare se stesso
19 marzo 2011
“Chi può abitare presso un fuoco divorante?”
Isaia 33,15
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La lunagrande e luminosapercorre il cieloe a passo lento e silenziosovede dall’altole miserie umanee altro non puòche offrire compassione
20 marzo 2011
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Nel fervore di un mattino di fierala sagoma azzurra del duomoe unica dolce lineache sale le turrite curvedel castello
Grandi sul cielo opacoquasi trasparenti
La storia si è fermata
Commossali ho guardatitra le macchine in codainsieme a quei tanti che ho sentitovicini
Montichiari,venerdì 25 marzo 2011
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Anche senza notizieil doloregridato o nascosto c’è sempreallora lascio salire da ogni gesto amatouna veglia incessante di preghiera
Camminavo a capo chino al solee ho visto rincorrersiattorno alla mia ombraombre canoredi uccelli in volo
Ovunque incontropresenze di gioia
Domenica 27 marzo 2011
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Il rosario
Su e giùlentamenteper la stradina sassosa
le margheritetappeto biancodi giornochiuse e addormentate
puntini bianchiche non ho calpestato
spazio e silenzioil fascino della notte
pausa di notizie
nella stanza illuminataho ripreso a leggere
4 aprile 2011
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“Santa Madre deh voi fate”
Ad ogni stazionedue bambinesi sono chinatea raccoglierefiorellini gialli
e i teneri pioppie i verdi cipressivibravanodi gorgheggi
Sulla via della croceoggiha camminatola speranza
venerdì, 8 aprile 2011
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Nascosta nel silenziooffro pensieri di gratitudinedi pacedi amore
È questala mia vocazione
10 aprile 2011
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Un passoe poi un altroconsapevolee attentoe vincerecosì fretta e ansiaattesa e avidità
15 aprile 2011
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Poesie
Il tempo cancelleràogni parolama è l’essenza che contaed è questa“amo amare”
15 aprile 2011
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“Adoro Te”
Tre amichedevotamenteinginocchiatel’unaaccantoall’altratre storiedi mogliedi madredi figlia
per un attimo solo
ho vistoil Suo sguardoabbracciaredi ciascunale prove
Lunedì Santo, 18 aprile 2011
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Mattino
“Hai salutato il solee il volo degli uccellie ascoltato il loro canto?”“Sì io saluto il solee ascoltodegli uccelliil canto”
24 aprile 2011
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Forse cheil cieloha bisogno di altri coloriper essere bello?
O i fiori di nuove corolle?
È per questo,Signore,che non ti hanno riconosciuto.
Tu non riappari con segni trionfali
Tu risortoseicome eri.
Mercoledì dopo Pasqua, 27 aprile 2011
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Immobileaccanto alla finestracon gli occhi chiusie i gomiti puntati
e mentre lungo la strada scorrono i rumoricircoscrivo nel silenzio del cuoreuno spaziototalmente vuoto
è questo il segretoche custodisce nella paceil giorno
29 aprile 2011
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Puòuna sola parolavarcare il tempoe lo spazioe risuonare immensa e per sempre
“Non abbiate paura”
6 maggio 2011
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Notizie infinitee desolantidettatequasi senza respiro
scandisco di questo mio piccolo spazioogni istante
e ne colgoricchezzedi voci e colori
annientata dal tropposalvata dal poco
6 maggio 2011
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Sembra dormano ancorai filari di viti germogliatetra i campi arati sotto il cielo finalmente grigio
Oggi il mattino è sospeso nell’attesa
9 maggio 2011
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Mi muoverei danzando
senza faticasenza stanchezza
se colorassid’azzurroogni mio gesto
11 maggio 2011
66
“La sedia spostata...la luce accesa...il tappetino fuori posto”
Eppure succederà
La sediaresterà spostatala luce accesail tappetinofuori posto
13 maggio 2011
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Per la mia contrada
La notte accarezzai muri addormentati delle casee lungo la stradala luna rischiararitagli di cieloe il profilo dei montie degli ortie dei campi
Si perde questo silenzio azzurrorapiti da uno schermo sempre acceso
E passa così rumorosametà della vitadal fascino ai più sconosciuto
13 maggio 2011
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Ero anch’iogioia dei tuoi occhicome quella bimbain braccio alla sua nonna
visetto e occhionimanine e movenze
ero biondae dolce e gentile
bello sapere che in un periodoalmenosono stata innocente
Oraanche Tunon dimenticare
13 maggio 2011
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Giugno
Onde di spighe biondelungo i bordi delle stradecornice doratadi campi aratierbe altesottili flessuosedocili a un soffioinfinite sorelleche con lo sguardoaccarezzo e dietro loroi campi verdii monti azzurrie il cieloe le nubi bianche
30 maggio 2011
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Un intervallo di sole
tra una notte di pioggiae un cielo già grigio
ha acceso il campodi verde splendente
e su quella catasta di legnabagliori di luceche pareva un tesoroho visto luccicare di vitaquanto non erapiù in vita
aspetto ancora la pioggiae poi la luce del sole
5 giugno 2011
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Luce suoni profumidi un fresco e umidogrigio mattinoaffido a questa armoniai miei pensieri
non spero nel solema nella tenerezza
10 giugno 2011
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Magia del sonno
Quell’attimomai coltoche sorprendee rapisce
pausa di fatiche e di pensieri
gira per noi la pagina del giornoe la riapre al mattinocon speranze nuove
15 giugno 2011
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Nascostasotto il velodel cielo dell’aria dei cantipossoin segreto dire“Sono felice”
25 giugno 2011
78
Semprevigile e poveraper non perdere maii gemiti e i piantidell’immenso doloredi ieri e di oggi
25 giugno 2011
79
Quando tuttoè difficilee confusosono sulla giusta via
Tu ami capovolgere le situazionie aspettare da mefede e speranza
27 giugno 2011
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Tante le penenascoste nel cuoremale combatto cosìcol sorriso e la preghiera
“Benedirò il Signorein ogni tempo”
Sl.33
1° luglio 2011
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Questo è il mio cieloi miei alberiqui amici e conoscentima io vado oltre e oltree sento mio quanto non vedo e non conoscoquanto eraed èe sarà
“nessun uomo è un’isola”T. Merton
3 luglio 2011
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Nel puro silenziosi fonde l’animacon la poesia del belloe strumento armoniosodiffondeovunqueil suo cantoaccogliendonella cavità vuotal’infinito spazio
4 luglio 2011
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Quella parolafrutto di uno sguardoche non amal’ho coltama ignorataper potersubitocoprirequella nudità
19 luglio 2011
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“Che gioia!”e si vincono fatichepensieripaure
“Che gioia!”e si cammina speditial soleall’acquaal buio
Che gioiaquando la vitacol cantodiventa leggera
19 luglio 2011 “l’allegrezza vi brilli sul volto”
Eccl. 35,8
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Mattutina come sempre, attirata dalla pioggia insistente, ho spostato all’acqua le piante più piccole e poi, seduta sotto un nido di rondini, sono rimasta a guardare.Una musica il tamburellare crescente delle gocce, sulle foglie e sulle pozzanghere, tra la ghiaia dissestata del cortile.Tante le voci di rondini e rondinini nei tredici nidi sotto le travi del portico.Colgo questi attimi, ventilati dall’aria fresca, e li assaporo intanto che posso non iniziare ancora i riti del giorno.
23 luglio 2011
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L’attesa
Un piazzale asfaltato, deserto, in una zona industriale, su cui si affacciano i muri bassi e tatuati di fabbriche chiuse e in disuso. Costeggiato, oltre un confine scandito da alcuni tronchi segati alla base, le cui radici hanno disselciato la pavimen-tazione, da una strada moderatamente trafficata.Ogni lunedì vi passeggio per una mezzoretta in attesa della mia ragazza che termina il lavoro alle 17,30 ed esce puntuale dall’unica fabbrica attiva e tinteggiata. Non è ancora abbastanza pronta per affrontare la tangenziale.Nella strada che fiancheggia la fabbrica, all’ombra di un pioppo, posteggio la macchina.Arrivo sempre in grande anticipo perché dista dal mio paese trentatre chilometri e per timore di qualche inevitabi-le contrattempo dovuto al traffico dell’ora di punta.Sola sola, a passo lento, e con la coroncina nella destra, passo davanti al grande caseggiato colorato dall’indicazio-ne “Slot machines”. Parecchie le vetture posteggiate attorno all’ingresso che non lascia intravedere l’interno.Sopraggiunge di tanto in tanto una macchina, scende un uomo, entra, ne esce un altro. Ognuno con la stessa aria circospetta, indifferente, esitante, annoiata.
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Un giorno vidi rallentare una macchina. Scese un aitante giovanotto e mi sorrise. Ero ancora inesperta riguardo alla strada e gli chiesi, indi-candogliela, se quella stradina che deviava sulla destra, là in fondo, portava alla tangenziale.“Venga... l’accompagno…!” E insistette ancora “Venga… l’accompagno io...” finché non mi allontanai senza più girarmi.Un’altra volta vidi entrare nel piazzale, nel luogo più appartato, quello su cui si affacciano le fabbriche dismes-se e contro le cui saracinesche si sono accumulate foglie e sporcizie, un grosso camion con rimorchio che rimase posteggiato col motore acceso.Poco dopo ecco attraversare il piazzale a grandi passi una bella giovane donna con la gonnellina molto corta e la camicetta pure.Salì sul camion che continuò a rimanere acceso ed io intan-to raggiunsi la mia macchina e non mi girai più finché non mi raggiunse la mia ragazza: “Ciao, mamma!”Tranne quella volta non ho più incontrato nessuno e sempre lentamente passeggio in quello spazio di silenzio e l’asfalto mi piace quanto un tappeto erboso. E il vuoto mi piace. E mi riposo. E non mi stanco di aspettare perché penso.
19 luglio 2011
89
Il giornoio lo inizio così
immobileaccanto alla finestracon gli occhi chiusie i gomiti puntati
E mentre fuori scorrono i rumoricircoscrivo uno spaziototalmente vuotoe poisia che camminio che stia fermasia che parlio che ascoltiquesto silenziomi accompagna
29 luglio 2011
90
Compiacersi del già fatto è chiudersi in un cerchio, non creare più, fermarsi.Solo se povera posso creare ancora.Protesa a conoscere, guardare ed ascoltare, accolgo nel vuoto di me l’altrui ricchezza che non può mai saziare.È così che ho capito che amare è assoluta povertà.L’amore è sempre nuovo, arricchisce, dilata. Lascia uno spazio vuoto che non si colma mai.
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Sono partita con una zavorra di pensierie li ho seminatilungo la stradasulle curve alte dei montidove il verdes’incontra con l’azzurro
Agosto 2011
93
Tra i cespugli di moree il profumo di mentaad ogni passo un grazie
ho rivissuto l’infanziacon mio padre accanto
Arpino, 18 agosto 2011
96
Felicile mie piante
dissetate al mattinoe alla sera
curate e amate
eppurenell’ammirarle
non c’è volta che io non pensia quandoaltre mani
che non le conosconoe che non avranno tempo
le dimenticheranno
Anche la loro storia è una parentesi
28 agosto 2011
97
Domenica
Che bello intorno al tavolocondividere il pastoe dialogare
coi ricordi affioranopresenze di persone care
preludio del grande banchettoin cuisenza difeseci racconteremo
29 agosto 2011
98
Intentadi primo mattinoa curare le piantecontemplotra le fogliel’armoniadei gesti semplici e calmie poi al giorno che incalzane rammento la sapienza
4 settembre 2011
100
Gestilineamentivocepensieritutto ho ereditato
Eccoio portoun tesoro anticodi fraternità
6 settembre 2011
101
Ciò che uno perdel’altra lo acquista
o viceversa
I doninel bisognopassano discretidall’uno all’altra
o viceversa
È la vita che forma la coppia
21 settembre 2011
102
Anche col cielo copertoil granoturco maturorisplende
Rettangolo doratoincorniciatodi verde
11 settembre 2011
104
Sai quella pianta selvaticache non volli estirpare?Quella che nasce libera nei campi e lungo i sentierie coi suoi chicchi nutre gli uccelli?Trionfa ora nel mio giardino. Non più solo un fusto,ma tanti, e robusti, e foglie verdi,e grappoli viola, e chicchi neri. Fiera di leiaspetto gli ultimi raggi,quando, così illuminata,si trasfigura.E come il sole scivola vial’incanto finisce.
23 settembre 2011
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Riunione nel parco“Il sinodo: proposte e progetti”
Mi distrae quel sentierosottile tra gli ulivie quella maestosa robiniae gli uccelli.
“Tu che ne pensi?”
“Scusate...guardate…due merli …stanno bevendo!”
Abbazia di Maguzzano,25 settembre 2011
107
Dal campanilependononastri coloratiche ondeggianosul cielo azzurroin armoniosa danza
leggero e incantatolo sguardoli seguerapito
8 ottobre festa di Cantrina
108
A piedisenza frettada qui in piazzadalla piazza a qui
una sostapoi un'altra
potrei raccontaredi ogni incontrouna storia la vita cambiaquando si cammina
Giovedì 27 ottobre 2011
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Una gazzadondolavasul ramo del pinoe poi è scesa sull'erba
Quel che vedoè un frammentoeppure m'incanta
Il segreto è nel poconel nientenel piccolo
Me ne nutroed ecco checomunico col Tutto
3 novembre 2011
110
Ogni attimo c’è chi ride e chi è triste, chi soffre ed è disperato.Allora chi vuol consacrare la sua vita al bene e all’amore, indossa l’abito del silenzio, della preghiera, della penitenza. È vicino a chi è lieto e a chi soffre. Non dimentica. Non si distrae. Chi ama porta tutti con sé.
Mi permetto di chiudere queste pagine con una riflessione che può sembrare ingenua, ma credo profondamente che ambire allo spirito di povertà, di letizia, di gratitudine, sia la vocazione più bella.Di fronte all’immensità dei problemi, a cui non possiamo porre rimedio, sento che ho solo una possibilità, vivere con amore e passione questa mia unica breve vita.
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Dedica 3Restare così 7Il colore 8Novena 9Alba 10Il cuore si dilata 11Anche dopo 12Quando arriverai 13Gelido mattino 14Una carezza di sole 15Tace l’albero 17Un gesto 18“Cosa guardi?” 19Ciacole 20Mattutino 21Gustare 22Furtiva e beffarda 23Non c’è posto per Ulisse 24Nebbia rosa 25
Preludio dell’alba 26Tenerezza dei riti 27“...rendete grazie” 28Mi basta 29Non cerco 30
Conservarsi puri 31Si anima 32Credo 33Se 35Io posso 36Inseguo 37L’avevo perduta 38Che dono 39Un manto accecante 40Amo 41Facile 42Scende 43Gratitudine 44Prima 45Una serata brillante 46Una cappa 47La luna 48Nel fervore P49Anche senza notizie 50Per produrre 51Il rosario 52“Santa Madre deh voi fate” 53Nascosta 54Un passo 55
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Poesie 56“Adoro Te” 57Mattino 58Forse che 59Immobile 60“Non abbiate paura” 61Notizie infinite 62Sembra dormano ancora 63Il giorno 64Mi muoverei 65“La sedia spostata 66Per la mia contrada 67Dietro quella corazza 68Ero anch’io 69Giugno 70Un intervallo di sole 72La vita 74Luce suoni profumi 75Magia del sonno 76Nascosta 77Sempre 78Quando tutto 79Tante le pene 80Questo è il mio cielo 81Nel puro silenzio 82
Quella parola 83Che gioia 84Mattutina come sempre 86L’attesa 87Il giorno 89Compiacersi del già fatto 90Sono partita 91Sul cielo azzurro 92Tra i cespugli di more 93Così 94Contemplare 95Felici 96Domenica 97Intenta 98Bisogna 99Gesti 100Ciò che uno perde 101Anche col cielo coperto 102Sai quella pianta selvatica 104Riunione nel parco 106Dal campanile 107A piedi 108Una Gazza 109Ogni attimo 110
Tutte le immagini sono opera dell'autrice.In copertina "Vista di Cantrina"
Graphic design Margherita Ider
È bello scoprire che, anche da una sola poesia, c'è chi ha saputo cogliere, a mio avviso, ciò che spero caratterizzi anche le altre.
"Per la mia contrada". Testo poetico lirico ed essen-ziale, pulito, senza sbavature, di una semplicità disar-mante. Eppure contiene una grande e meravigliosa idea, una riflessione fondata. Di cosa viviamo, come riempiamo questo tempo irripetibile, quale attenzio-ne meriterebbe la nostra voglia di abitare lo spazio. Leggera e profonda insieme, questa poesia vale assai più di quello che dalle parole appare.
Giorgio Scroffi