UN MONUMENTO UN NOME PER RICORDARE

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UN MONUMENTO UN NOME PER RICORDARE. Istituto Tecnico Industriale Statale “Marconi” Lugo- Ravenna Classe 2B Docenti: Paola dalla Valle/Golfera Silvia. YAD VASHEM. Conserverò nella mia casa e dentro le mie mura UN MEMORIALE E UN NOME…. - PowerPoint PPT Presentation

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UN MONUMENTO UN NOME PER RICORDARE

Istituto Tecnico Industriale Statale “Marconi”

Lugo- Ravenna

Classe 2B

Docenti: Paola dalla Valle/Golfera Silvia

Conserverò nella mia casa e dentro le mie mura

UN MEMORIALE E UN NOME….darò loro un nome eterno che non sarà

mai cancellato”Isaia 56.5

INSEGNARE LA SHOAH: COMBATTERE RAZZISMO E

PREGIUDIZIO

YAD VASHEM

GERUSALEMME

Yad Vashem é il principale museo dell’Olocausto, collocato sulle pendici del monte HarHaZikaron

il Monte del Ricordo Progettato in Israele nel 1953 per perpetrare la memoria delle vittime della Shoah. Documenta la storia degli Ebrei prima e durante l'Olocausto

per tramandarne il ricordo alle future generazioni.

Un progetto importante per la giovane nazione israeliana. per i suoi cittadini e per tutti i

sopravissuti.

YAD VASHEM

COSTRUITO NEL 1953 IL PIU’ IMPORTANTE MUSEO DELL’OLOCAUSTO

SORGE A GERUSALEMMESUL MONTE HERTZ

RESTITUIRE UN NOME E UN VOLTO AI 6000000 DI EBREI UCCISI NELLA SHOAH

RACCOGLIERE E TRASMETTERE LA MEMORIA DELLE VITTIME

INGRESSO

MEMORIALE DELL’OLOCAUSTO E DEGLI EROI

YAD VASHEM

OPERA DELL’ARCHITETTO

MOSHE SAIDE

MOSTRARE

LA SHOAH

CONOSCERE LA VITA EBRAICA PRIMA DEL

NAZISMO

“Ho voluto mettere accanto ai nomi degli sterminati i volti di quando erano vivi”15 marzo 2005

La forma triangolare dell’edificio rappresenta la metà inferiore della stella di David. Ricorda come la popolazione ebraica fu

dimezzata con l’Olocausto

ogni sala è dedicata ad un capitolo diverso dell’olocausto

Lungo 180 metri

In 10 sale sotterranee sonoesposte opere d’arte, fotografie

effetti personali

MUSEO STORICO DELL’OLOCAUSTO

É una esposizione sotterranea che narra la Shoah vista dagli ebrei.

Racconta dove vivevano e dove sono morti.

Le foto sono accompagnate da immagini, testimonianze, documenti, dipinti.

STRUTTURA DEL MUSEOIl percorso del museo è a

zig zag, gallerie disposte cronologicamente

rappresentano le fasi dell'ebraismo europeo. Il percorso inclinato dà

l'impressione di una discesa ad inferos.

Le pareti laterali convergono verso l'alto

da dove, debole e fioca,

proviene la luce.

Interno del museo

Alla fine si arriva nella Stanza dei nomi, un

cono di dieci metri con testimonianze e lettere

delle vittime conosciute dell'Olocausto;

simmetricamente, sotto terra, un altro cono è dedicato alle vittime

senza nome.

STANZA DEI NOMI

Nella roccia scavata si

ricordano le 5000 comunità

ebraiche distrutte dai nazisti, di 22

paesi che furono.

VALLE DELLE COMUNITA’

COMUNITÁ

ITALIANE

PIAZZA DEL GHETTO DI VARSAVIA

LA RIVOLTA DEL GHETTO

Incastonate nel muro del

ricordo due sculture

simboleggiano

La marcia allo

sterminio

L’artista raffigura i nazisti senza volto muniti solo di armi ed elmi

La rivolta del ghetto

L’artista ha voluto

evidenziare nei volti la fierezza e il coraggio di

coloro che si sono ribellati

al l’oppressione

nazista

PIAZZA DI KORCZAK

In memoria di un grande educatore

polacco che raccolse nel ghetto di Varsavia circa 200 orfani. Con

loro fu deportato a Treblinka

nell’agosto del 1942

Dedicato ai milioni di ebrei ammassati in carri bestiame e verso lo sterminio. Il vagone esposto

è stato donato dalla Polonia. Il

vagone è sospeso nel vuoto perché non c’è ritorno

IL CARRO BESTIAME

MEMORIALE DEI BAMBINI

Una sala buia scavata nel terreno, punteggiata di luci, moltiplicate da specchi. Una voce scandisce i nomi delle vittime, l’ età ed il campo in cui sono state

uccise. In ricordo di un 1.500.000 di piccoli martiri

L’ appello da il senso di individualità e totalità …..in silenzio si avanza nel buio e ci si trova

in uno spazio dove sembra brillino milioni di stelle

Georges Andre Kohn

12 anni Francia

Jacqueline Mongersten

13 anni Francia

Eduard Horneman 12 anni Olanda

Ruchla Zyberberg 9 anni Polonia

Sergio de Simone 8 anni

Italia

Maria Altman 5 anni Polonia

Hall of Remembrance Una struttura in cemento armato a forma di tenda

commemora l'uccisione di intere comunità ebraiche.

La Hall of Remembrance, in cemento armato a forma di tenda, commemora l'uccisione di intere comunità. Dinanzi a una fiamma eterna, sono scolpiti a terra i nomi di 22 campi di sterminio; nella

Tenda sono sepolte le ceneri di vittime dei forni crematori.

In memoria dei partigiani

La scultura si chiama “For is the

tree of the field man”.

Lo scultoreha scelto un albero

a simbolo dei combattenti

partigiani, nascosti nelle foreste.

I loro alberi erano un luogo sicuro

GIARDINO DEI GIUSTI FRA LE NAZIONI

Il giardino e stato costruito in onore

delle migliaia di non ebrei che,

rischiando la vita, hanno salvato ebrei durante l’Olocausto.

STRADA DEI GIUSTI FRA LE NAZIONI

Sono stati piantati intorno allo Yad Vashem degli

alberi in onore di coloro che, non

ebrei, hanno salvato

dall’olocausto molte persone.

Gli alberi dei giusti sono carrubi che producono frutti dopo

tanto tempo. Le future

generazioni li coglieranno per trarne esempio.

“Al mondo molte sono le atrocità e moltissimi i pericoli. Ma … il male peggiore è

l’indifferenza……É contro questa che bisogna combattere con tutte le nostre forze.

E un’arma esiste: l’educazione. Bisogna praticarla, diffonderla, condividerla,

esercitarla sempre e dovunque.

Non arrendersi mai.” Elie Wiesel