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RACCOLTA POST I più cliccati del 2010, divisi per aree
tematiche
di Cristina Rigutto
ANIMAZIONI
ANIMAZIONI POWER POINT GRATUITE
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i siti che mettono a disposizione materiali
liberamente utilizzabili.
SMART ART, COME ANIMARE
DIAGRAMMI E PROCESSI CON POWER
POINT
Elenchi, matrici, processi, diagrammi di flusso,
gerarchie. Crearli con Power Point è semplice ed
intuitivo, basta cliccare sull’icona Smart Art dal
menu “inserisci” e scegliere quello che fa al caso
nostro dal ricco menu a tendina che si apre.
Decisa la forma e inserito il testo, le informazioni
vengono visualizzate graficamente, in modo
rapido ed automatico. Ma c’è sempre spazio per
migliorare.
Il menu “Strumenti Smart Art” che si apre quando
clicchiamo sulla forma, ci permette di
cambiare forme, colori, spessore delle linee,
disporre gli elementi in primo piano o sullo
sfondo.
Inoltre per enfatizzare la sequenza delle
informazioni possiamo ricorrere
alle animazioni facendo apparire le forme una
alla volta. Basta selezionare il riquadro che
abbiamo creato, scegliere il tipo di ingresso
(veloce, dissolvenza, animato) dal menu
“Animazioni”, e decidere in quale modo far
apparire ognuna delle forme che compongono il
nostro diagramma o processo, dal menu a
tendina “Opzioni effetto”.
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INFORMAZIONE GRAFICA
LA MATEMATICA NELLE SLIDE: LE
QUOTE PERCENTUALI
Preferiamo rappresentare le cifre con le slide
zen piuttosto che con le forme più tradizionali?
Assicuriamoci però di dare i numeri giusti!
Visualizzare le informazioni quantitative è spesso
più complesso di quanto sembri a prima vista.
Trasmettere l’informazione che si cela dietro ai
numeri, trasformare tabelle in notizie, scegliere la
corretta forma grafica per rappresentare i dati, o
sintetizzare tutti i dati in un unico numero,
protagonista della nostra slide, richiede una
conoscenza di base dei modelli matematici e
statistici atti a mutare le basi di dati in
informazioni grafiche.
Ma quando si tratta di quote percentuali non
serve essere matematici provetti per
rappresentare correttamente i dati, bastano
pochi semplici calcoli. Ciò che è importante è
però trovare la forma di visualizzazione più
appropriata per trasmettere efficacemente il
messaggio. Per saperne di più
scarica gratuitamente il mio nuovo ebook
PUNTI ELENCO: QUANDO PROPRIO NON POSSIAMO FARNE A MENO
La nuova generazione di presentazioni zen, ci ha
abituati a sostituire i concetti con le immagini, a
limitare lo scritto all'essenziale e soprattutto ci ha
messo addosso la fobia dei punti elenco. Una
ragione c'è: gli elenchi puntati vengono quasi
sempre usati a beneficio del relatore, gli servono
per ricordarsi cosa deve dire, e non per aiutare il
pubblico a capire, a fissare le idee. Ecco perchè
slide ricche di punti elenco si traducono quasi
sempre in presentazioni di scarsa efficacia
comunicativa. Sono pensate per il relatore, non
per il pubblico.
Ma ci sono dei casi in cui l'uso di elenchi non solo
è accettabile, ma anche consigliato: per brevi
elenchi, per indicare gli argomenti principali della
nostra presentazione, per evidenziare dei
concetti chiave, per ricordare i passaggi principali
di un processo, per permettere al pubblico di
fissare le idee all'interno di una presentazione
complessa, o paradossalmente troppo zen.
Come fare allora per usare elenchi, e nello stesso
tempo comunicare efficacemente? Basta usare
qualche piccolo accorgimento grafico per rendere
la slide più leggibile e l'informazione
immediatamente accessibile. Vediamo un
esempio rielaborando una slide tradizionale:
Per prima cosa eliminiamo il segno grafico
del punto elenco, poi creiamo una tabella a due
colonne e inseriamo a sinistra la parola chiave di
ogni paragrafo (in grassetto) e a destra il testo di
riferimento. Coloriamo lo sfondo delle righe in
modo alternato e otteniamo una slide
graficamente più organizzata, migliorando la sua
efficacia comunicativa:
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Una trattazione più completa dell'argomento sarà
pubblicata a breve nella sezione ebook , dove
sarà possibile scaricarne una copia
gratuitamente.
USARE POWER POINT
COME RAGGRUPPARE LE SLIDE IN CARTELLE, ALL'INTERNO DI UNA PRESENTAZIONE
Inserire tutte le slide in un unico file che funge da
master, ha il vantaggio di permetterci di
preparare velocemente una presentazione
personalizzata, assemblando solo le diapositive
che ci servono. Il rovescio della medaglia è che
quando le slide sono tante, diventa difficile
gestirle, perché si è obbligati ad uno scorrimento
continuo per trovare ciò che ci interessa.
Power Point 2010, ha un’interessante funzione
che permette di ovviare a questo problema,
raggruppando le diapositive in una struttura a
cartelle, all'interno di una presentazione.
Alla funzione si può accedere sia dalla modalità di
visualizzazione normale che da quella di
visualizzazione in sequenza. È sufficiente
posizionare il cursore sopra la prima diapositiva
da raggruppare e dal menu a tendina del tasto
destro scegliere “aggiungi sezione”
Alla sezione va dato un titolo con il tasto
rinomina sezione, disponibile sempre dal menu a
tendina del tasto destro del mouse.
Si prosegue in questo modo fino a che tutte le
sezioni sono state formate, quindi da entrambi i
menu di visualizzazione sarà possibile
comprimere o espandere le diapositive
raggruppate, spostare un’intera sezione, copiarla
in un nuovo file o eliminarla.
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COME INSERIRE ANCHE LE IMMAGINI TROPPO PICCOLE NELLE SLIDE
Come fare se le immagini sono troppo
piccole per la nostra slide? Ingrandirle, ottenendo
un effetto pixelato? Inserirle cercando di riempire
il più possibile gli spazi?
Esiste un'altra soluzione, che è quella di allinearle
scegliendo un effetto grafico che le renda
visivamente come un'immagine intera, come le
tre foto dell'esempio qui sotto.
Ricostruire quest'immagine è semplice e lo si può
fare direttamente con Power Point, senza
bisogno di ricorrere a software grafici. Vediamo
come:
Inserire un’immagine in una diapositiva
vuota, selezionarla e cliccare con il tasto
destro del mouse; scegliere dimensioni e
posizione dal menu a tendina e
ridimensionare l’immagine riducendola a 6
cm in altezza e circa 8 in larghezza (il valore
della larghezza viene reso in automatico)
Sempre con l’immagine selezionata, scegliere
lo stile immagine rilievo con riflesso nero dal
menu formato
Creare due copie dell’immagine con i
comandi copia e incolla
Selezionare una copia alla volta e sostituire
l’immagine dal menu formato - cambia
immagine. Assicurarsi che le nuove immagini
mantengano la stessa dimensione, in caso
contrario modificarle come al primo punto.
Allineare le tre immagini orizzontalmente
nella slide
Selezionare tutte le immagini e, dal
menu home - disponi, effettuare i seguenti
allineamenti: Allinea rispetto alla diapositiva -
Allinea al centro - Distribuisci
orizzontalmente - Raggruppa
Ruotare l’immagine dal menu Effetti – forma
- rotazione 3d – prospettica - prospettiva 8
Aggiustare la posizione dell’immagine
spostandola in modo da centrarla nella
diapositiva
· Scegliere formato sfondo dal menu a tendina che
appare cliccando con il tasto destro del mouse, e
settare il riempimento dello sfondo copiando le
impostazioni dell'immagine e scegliendo il colore
nero, testo 1,5% più chiaro.
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Sempre nella stessa finestra selezionare dal menu
a tendina interruzione 2, scegliere il colore Blu
scuro testo 2,25% più scuro, e seguire il settaggio
della seconda figura
RISPARMIARE TEMPO, E LAVORO, CON LE PRESENTAZIONI PERSONALIZZATE DI POWER POINT
A chi non è mai capitato di dover scorrere la
propria presentazione più velocemente di quanto
programmato, o di saltare delle slide perchè
il tempo a disposizione era inferiore al previsto?
oppure di aver fatto una copia del file
modificando solo la posizione o il numero delle
slide, per riutilizzare la presentazione in un
contesto diverso?
Per non dare l'impressione di aver "riciclato" la
presentazione, o di aver calcolato male i tempi, è
sempre meglio avere a disposizione più
versioni della stessa presentazione. Una versione
integrale, e una, o più, ridotte, da dibattere in
minor tempo.
Microsoft Power Point offre, dalla versione 2007,
la possibilità di creare più versioni della stessa
presentazione, accessibili dallo stesso file.
Vediamo come.
Aprire il file principale. Dal menu
"presentazione", selezionare "presentazione
personalizzata", quindi "nuova"
assegnare un titolo, ad esempio "20 minuti", e
selezionare le slide da includere nella nuova
presentazione, inserendole con il tasto
"aggiungi".
Una volta di fronte al nostro pubblico, sarà
sufficiente accedere nuovamente al menu
"presentazione personalizzata" del file che ci
interessa, e scegliere la presentazione che
riteniamo più adatta all'occasione.
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TRE BUONI MOTIVI PER USARE IL FONT VERDANA
Usare un font accessibile, significa usare un font
facilmente leggibile da tutti. Si
considerano leggibili tutti quei font che risultano
comprensibili coprendo con la mano la metà
inferiore della riga di un testo.
Immagine tratta da Questione di leggibilità
Tra i font cosiddetti accessibili, rientrano
senz'altro tutti i caratteri tipografici "sans serif",
ovvero senza trattini di chiusura delle aste, e i
font con caratteri molto arrotondati.
Secondo lo studio "Questione di
Leggibilità" promosso dal Comune di Venezia, i
caratteri "san serif" (senza grazie) sono i più
adatti alla lettura di singole parole o di testi
brevi, al contrario i testi "serif" (con grazie) sono
più leggibili se usati per testi molto lunghi.
Immagine tratta :da Questione di leggibilità
Ma allora quale carattere scegliere per le slide?
sicuramente un font arrotondato e sans serif, di
quelli abitualmente usati per il web, come
Verdana, Tahoma o Trebuchet, ma per tre buone
ragioni la scelta dovrebbe ricadere sul Verdana.
Questo font infatti ha la caratteristica grafica di
distinguere tra la lettera "i" maiuscola, la lettera
"l" minuscola e la cifra "1". Un esempio pratico è
riportato nella figura qui a lato.
Per saperne di più visitate il sito del Progetto
Lettura Agevolata.
PRESENTARE
COMUNICARE CON I TASTI DI SCELTA RAPIDA - 1
Power point offre una selezione di tasti di scelta
rapida che, usati in modalità presentazione,
offrono interessanti spunti comunicativi:
Per passare ad un altra slide, in un altro
punto della presentazione, non è necessario
tornare alla visualizzazione normale per cercare il
punto che ci interessa. Senza lasciare la modalità
presentazione basta digitare il numero della slide
che interessa seguito da invio, ad esempio per
tornare alla prima slide è sufficiente scrivere 1
seguito da INVIO
Premere il tasto b (o punto) per passare
ad una schermata nera, premere w (o virgola)
per passare ad una schermata bianca. Questo
espediente è utile quando si disserta davanti a
grandi platee, e si ha bisogno di attirare
l'attenzione su di sè. In questo
caso interrompere il supporto visivo e continuare
a parlare crea un senso di prossimità con chi ci
ascolta, le persone hanno la percezione che
stiamo interagendo con loro e questo
contribuisce ad aumentare il senso di fiducia nei
nostri confronti e la nostra credibilità.
Il puntatore del mouse può essere
trasformato in una penna che ci consente di
scrivere annotazioni sulla slide, evidenziare
parole, sottolineare frasi, disegnare. Per attivare
lo strumento penna premere i tasti CTRL P
Altri tasti di scelta rapida sono elencati nel menu
di aiuto sotto la voce "Tasti di scelta rapida per
l'esecuzione di presentazioni in PowerPoint" .
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COMUNICARE CON I TASTI DI SCELTA RAPIDA – 2
Usare la penna in modalità presentazione, è utile
per sottolineare, enfatizzare, puntare
l’attenzione su un punto ben preciso della slide.
Questo espediente è efficace a livello
comunicativo solo se non si ricorre in
continuazione al menu in basso per cambiare il
puntatore, scegliere la gomma, nascondere o
visualizzare le annotazioni, altrimenti rischia solo
di annoiare chi ascolta. Qual è l’alternativa al
menu? Ancora una volta i tasti di scelta rapida in
Power Point. Vediamo quali:
Per passare dal puntatore a quella penna è
sufficiente, in modalità presentazione, premere la
combinazione di tasti CTRL P , per ritornare al
puntatore freccia CTRL A, per nasconderli CTRL H,
per usare la gomma CTRL E, per svuotare lo
schermo da tutte le annotazioni C.
Altri suggerimenti sono contenuti nel precedente
post Comunicare con i tasti di scelta rapida - 1
LA REGOLA DEL TRE
“Veni, Vidi, Vici” chi non ricorda il messaggio di
Giulio Cesare?
La regola del tre stabilisce che le persone
tendono a ricordare solo tre cose in un discorso.
Ed è quindi secondo la regola del tre che
andrebbero costruite le presentazioni.
Tre i temi chiave attorno al quale costruire il
vostro messaggio principale, da definire con
chiarezza prima di pensare a come illustrarli. Se
identificate più di tre messaggi, cancellate quelli
meno rilevanti.
Tre le sezioni in cui va suddivisa la presentazione:
introduzione, corpo centrale e conclusione.
L’introduzione anticipa il messaggio chiave e
illustra la struttura della presentazione; il corpo
centrale, che occupa circa il 75% della
presentazione, serve a sviluppare la tesi; la
conclusione è il momento per un breve riepilogo
di quanto detto e per ribadire il concetto chiave.
Tre è anche il numero massimo di colori da usare
nelle slide. Il colore va usato per attrarre
l’attenzione, per evidenziare concetti importanti,
parole chiave. Se i colori sono troppi si ottiene il
risultato opposto e si crea confusione visiva.
QUANDO SCRIVERE UN HAND OUT
Dopo una presentazione, le persone desiderano
portarsi a casa qualcosa di tangibile, e di solito è
sufficiente fornire loro una copia delle slide. Ma
ci sono dei casi in cui è meglio prevedere la
stesura di un handout, di una relazione di sintesi,
da consegnare alla fine della relazione.
Un handout è particolarmente utile quando:
1. la presentazione è ricca di grafici,
per includere le tabelle e i dati rilevanti,
nel dettaglio
2. il relatore spiega le istruzioni per
fare qualcosa, e queste vengono illustrate
nel supporto cartaceo.
3. si vogliono fornire informazioni di
contatto o di risorse e indirizzi web, per
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non obbligare le persone a copiarli dalle
slide nel corso della presentazione.
Inutile dire che il documento dovrebbe
richiamare lo stile, i colori e i font usati nello
schermo.
DICONO DI NOI
L’attacco è il biglietto da visita di una
presentazione. Come per le prime pagine di un
libro il giusto attacco può catturare l’attenzione o
farla cadere completamente.
Sì ad un inizio con una domanda, una citazione
che stimoli la curiosità, il racconto di una
storia, un aneddoto, un filmato, un pizzico di
mistero ..
No assoutamente no, all’attacco che definisce la
mission aziendale. Non è interessante, non è
rilevante e spesso, troppo spesso è
autoreferenziale. Le persone che ci ascoltano ci
dedicano il loro tempo, vogliono spenderlo bene,
vogliono capire una tesi, uscire dalla sala con più
informazioni di quante ne avessero prima; non
sono interessate ad ascoltare ciò che hanno
sicuramente già letto nella brochure aziendale.
Ma se proprio non possiamo farne a meno, se ci
obbligano a parlare della mission, allora
scegliamo piuttosto un attacco che nella prima
slide riporti un breve trafiletto di giornale e
leggiamo cosa gli altri dicono di noi.
L'ULTIMA SLIDE
Ci sono molti modi di concludere una
presentazione.
Se al termine della vostra relazione è previsto un
dibattito, l’ultima slide conterrà un breve elenco
dei punti chiave della vostra esposizione. Questo
sarà utile al pubblico per raccogliere le idee ed
orientarsi nella discussione che seguirà.
Se non è previsto un dibattito, potete usare la
slide conclusiva per ribadire con una breve, ma
incisiva frase, la vostra tesi, il messaggio che
volete sia ricordato.
Se invece lo scopo della presentazione è anche
quello di farvi conoscere, o far conoscere la
vostra azienda, allora va benissimo una slide-
card, un biglietto da visita che raccolga con
una grafica chiara i vostri riferimenti web: nome
e cognome, indirizzo e-mail, sito, blog, feed,
pagine nei social.
Quello che sicuramente non deve mai apparire al
centro della vostra ultima slide é la scritta “Grazie
per la vostra attenzione”. Se vi sentite grati al
vostro pubblico per aver resistito fino alla fine
senza fuggire o addormentarsi in sala, ditelo a
voce: formalmente o con autoironia, scegliete
voi, ma non stampatelo in una slide.
PROIETTORI, ILLUMINAZIONE E LEGGIBILITA' DELLE SLIDES
Ci saremo senz'altro accorti che le nostre slides
non hanno sempre la stessa resa.
La loro leggibilità infatti, non è influenzata solo
da font, sfondo e colore, ma anche e soprattutto
da una serie di fattori ambientali. La grandezza
della stanza, il tipo di illuminazione, la grandezza
dello schermo, la distanza delle poltrone dallo
schermo, la risoluzione e luminosità
del proiettore, e anche l'età dei nostri
interlocutori, sono tutti elementi che possono
interferire pesantemente con la leggibilità delle
nostre slides.
Ovviamente non possiamo intervenire sulla
grandezza dell'aula o dello schermo, ma
possiamo decidere se accendere o spegnere le
luci nell'aula o abbassare le tapparelle,
modificando la luminosità dell'ambiente. Se
possediamo un proiettore o se siamo così
fortunati da poterne conoscere in anticipo marca
e modello, possiamo anche effettuare una
simulazione con tool gratuito di Projector
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Central e determinare in anticipo le condizioni di
illuminazione migliori per la nostra
presentazione.
I DETTAGLI TECNICI CHE DETERMINANO LA RIUSCITA (O IL FALLIMENTO) DI UNA PRESENTAZIONE
Ogni relatore dovrebbe poter fare un sopralluogo
prima della presentazione per verificare la
grandezza della sala, l’illuminazione e soprattutto
l’attrezzatura disponibile; oppure poter ottenere
via e-mail informazioni dettagliate al riguardo, ma
come ben sappiamo non succede quasi mai.
Se siamo del tutto ignari di come sarà la sala, è
meglio orientarsi su presentazioni minimaliste in
bianco e nero e molto semplici, per essere certi
che siano visibili sia in una sala troppo buia, che
in una troppo luminosa. Se invece preferiamo
usare i colori, è meglio verificare quale potrebbe
essere il risultato con un proiettore, o in
mancanza di questo, modificando la luminosità
dello schermo.
Se la presentazione è realizzata con Microsoft
Power Point 2007 o 2010, dobbiamo anche
verificare la compatibilità del software. La
maggior parte delle sale ha computer con
installate vecchie versioni di Power Point, e
spesso non sono nemmeno dotati della
configurazione necessaria per leggere i file
multimediali.
Salvare il file nella versione 2003 o versioni
precedenti, è una soluzione solo se il file è
semplice e non contiene SmartArt, animazioni e
multimedia, perché andrebbero persi o
compromessi con il salvataggio in formato
PPT. Meglio salvare il file con la funzione crea
presentazione per pacchetto cd, che si attiva
selezionando “salva e invia”, dal menu “File”. In
questo modo si salva su CD (o su chiavetta USB)
una copia della presentazione che può essere
letta su qualsiasi computer anche su quelli che
non hanno nemmeno la suite di Office
installata. Ovviamente portare sempre con sé il
proprio notebook non guasta, è una garanzia in
più per la buona riuscita della nostra
presentazione.
QUANDO IL PROIETTORE SMETTE DI FUNZIONARE
Il proiettore che si spegne è uno dei peggiori
incubi del relatore. Ed è un incubo che si avvera
più spesso di quanto si possa pensare.
Cosa fare? Per prima cosa non farsi prendere dal
panico.
È possibile che i fori di ventilazione siano ostruiti
da una pila di brochure che avete
accidentalmente posato sulla scrivania, oppure
che il proiettore si sia semplicemente
surriscaldato, o che qualche cavo si sia
accidentalmente scollegato.
Fate un rapido controllo, provate a spegnere e
riaccendere il proiettore e se nonostante tutto
ancora non funziona, non perdete la calma. Non
dite mai nulla di negativo sulla situazione, sulla
strumentazione, sulla struttura che vi ospita.
Sorridete, raccogliete le idee e comunicate con le
parole, le espressioni, le mani, le braccia. Siate
più descrittivi di quanto avevate previsto e
cercate di trasmettere delle immagini mentali di
quanto dite. Tracciate grafici e diagrammi su fogli
di carta o su una lavagna, se disponibile.
Ma soprattutto non demoralizzatevi, andate
avanti con la vostra presentazione e il vostro
pubblico vi seguirà.
MINIGUIDE ON-LINE
LE MINIGUIDE DI TUTTOSLIDE: USARE I COLORI
Scarica la miniguida cliccando sul link il Significato
Del Colore
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LE MINIGUIDE DI TUTTOSLIDE: CAPIRE LE IMMAGINI DIGITALI
Clicca sul link per effettuare il downolad della
mini-guida grauita Immagini Digitali
LE MINIGUIDE SCARICABILI: OLTRE I PUNTI ELENCO
Gli elenchi puntati sono utili al relatore per
raccogliere le idee, ma, per la loro impostazione
grafica, tendono a peggiorare la comunicazione.
Esistono però delle alternative che soddisfano
relatore e pubblico. Questa breve guida
liberamente scaricabile, ne illustra alcune.
Oltre i Punti Elenco
ALTRE RISORSE UTILI
FATTORI DI LEGGIBILITÀ: IL CONTRASTO CROMATICO
Qual’è il contrasto cromatico tra testo e sfondo,
che garantisce la massima leggibilità delle slides?
La ruota della leggibilità, un tool di Giacomo
Mazzocato, permette di verificare in anteprima
come le nostre scelte cromatiche appaiono agli
occhi di normovedenti e ipovedenti.
Il tool con licenza creative è disponibile anche per
l’uso off-line.
RISORSE IN RETE: TEMPLATE GRATUITI
Powebacks è un sito che offre circa
120 template per power point, a tema e
liberamente scaricabili. A chi li usa, viene chiesto
solo un link di cortesia al sito.
Apprezzabili i template per le presentazioni
scientifiche, divisi in tre aree tematiche. Le
immagini contenute possono essere liberamente
utilizzate anche in siti e blog.
DOVE TROVARE, NEL WEB, IMMAGINI MEDICO-SCIENTIFICHE
Uno dei problemi
principali nella
realizzazione
delle presentazioni
medico-scientifiche, è
la reperibilità di
immagini di buona
qualità e liberamente
utilizzabili.
Oltre alla ricerca
attraverso i motori di ricerca descritti in un mio
precedentepost, è possibile scaricare immagini ed
animazioni di alta qualità attraverso i siti
della Yale Medical Library e del CDC . Alcune
sezioni permettono il download immediato, altre
richiedono la registrazione al sito.
Di particolare interesse è la sezione che
contiene immagini storiche della medicina
IMMAGINI IN RETE
Un modo semplice e rapido di trovare immagini
di buona qualità, con licenza Creative Commons,
ovvero liberamente riproducibili, da inserire nelle
proprie presentazioni, è operare una ricerca
attraverso Compfight.
La ricerca può essere effettuata nel nome file, o
tra i tag, e filtrata in base alla licenza.
Si ottengono maggiori risultati effettuando la
ricerca in inglese.
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PRESENTAZIONI SENZA RELATORE
The Girl effect un video ottenuto da una
presentazione. Uno dei rari casi in cui una
presentazione comunica efficacemente senza
relatore.
VIGNETTE A TEMA
Questa e altre vignette da inserire nelle
presentazioni possono essere scaricate dal
sito http://www.dilbert.com
PER MAGGIORI INFORMAZIONI
www.tuttoslide.com
rigutto@tuttoslide.com