Tumori colo-rettali V. Cavallari. Tumori epiteliali Polipi Adenomi Carcinomi.

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Tumori colo-rettali

V. Cavallari

Tumori epiteliali

• Polipi

• Adenomi

• Carcinomi

Polipi non neoplastici

Sporadici, localizzati prevalentemente nel colon

• Polipi iperplastici

• Polipi amartomatosi

• Polipi infiammatori e linfoidi

Polipi iperplastici

• Rallentato ricambio delle cellule epiteliali delle cripte, che si accumulano alla superficie.

• Lesioni di dimensioni generalmente inferiori a 5 mm, aspetto endoscopico di rilievi della mucosa con superficie vellutata.

• I polipi di piccole dimensioni hanno probabilità minime di trasformazione neoplastica.

Polipi amartomatosi

• Età giovanile• Dimensioni medio-grandi (1-3 cm), peduncolati• Aspetto isologico regolare, lamina propria

contenente ghiandole normoconformate.• Forme geneticamente determinate• Poliposi giovanile• Sindrome di Peutz-Jeghers• Trasformazione neoplastica possibile

Adenomi

Neoplasie intraepiteliali potenzialmente maligne.

Forme familiari con elevato rischio di trasformazione neoplastica

Adenomi

• Tubulari (90%)

• Tubulo-villosi (5-10%)

• Villosi (meno di 1%)

Adenomi tubulari

• Prevalente localizzazione nel colon

• Sessili o peduncolati

• Sfondati ghiandolari con lamina propria interposta, e basso grado di displasia.

• Possibilità di trasformazione neoplastica parziale

Adenomi villosi

• Grandi dimensioni, prevalente localizzazione al retto-sigma

• Sessili• Architettura arborescente per la presenza di

assi connettivo-vascolari rivestiti da più file di epitelio.

• Frequenti atipie ed elevata probabilità di trasformazione neoplastica.

Displasia di grado elevato

• Se limitata alla superficie della lesione non comporta pericolo di diffusione, dato che i vasi linfatici sono localizzati in prevalenza al disotto della muscularis mucosae.

• Necessaria l’attenta valutazione della base d’impianto dell’adenoma.

Sindromi familiari

• Poliposi adenomatosa familiare

• Sindrome non poliposica del carcinoma colorettale ereditario

Poliposi adenomatosa familiare

• Mutazioni del gene APC. • Differenti modalità di presentazione:• Forma classica, con presenza di centinaia di

adenomi• Forma attenuata, con presenza di alcune decine di

adenomi• Sindrome di Gardner (poliposi+osteomi e

fibromatosi)• Sindrome di Turcot (poliposi + tumori del SNC)

Sindrome non poliposica del carcinoma colorettale ereditario

• Sindrome autosomica dominante con elevata suscettibilità all’insorgenza di tumori maligni del colon e anche di altre sedi (endometrio).

• I carcinomi non sono correlati ad adenomi preesistenti

Aspetti molecolari della cancerogenesi colo-rettale

• Mutazioni del gene APC, un gene oncosoppressore localizzato in 5q21 che regola l’adesione cellulare e i livelli di -catenina.

• Queste alterazioni sono presenti in circa l’80% dei tumori colorettali.

Aspetti molecolari della cancerogenesi colo-rettale

• Mutazioni di K-RAS (più frequenti negli adenomi)• Mutazioni in 18q21 (SMAD)• Perdita di P53• Attivazione della telomerasi, con conseguente

immortalizzazione della linea cellulare proliferante

• Alterazione dei geni coinvolti nella riparazione del DNA e conseguente instabilità dei microsatelliti.

Carcinoma colorettale

• Età avanzata (60-80 anni)• Modesta predilezione per il sesso maschile

(1.2:1)• Fattori predisponenti: obesità, inattività

fisica, eccesso di calorie alimentari, diete povere in fibre.

• La RCU comporta un rischio elevato di cancerogenesi.

Carcinoma colorettale

• Localizzazione ceco-ascendente 22%, trasverso 11%, retto-sigma 55%, altre dedi 6%.

• I tumori del colon destro si sviluppano come masse vegetanti e non provocano ostruzione.

• I tumori distali tendono ad essere infiltranti e stenosanti.

Carcinoma colorettale

• Istologia: adenocarcinomi (3 gradi di differenziazione).

• Possibile differenziazione endocrina (10% dei casi)

• Forme gelatinose ad anello con castone. I carcinomi mucinosi dissociano più facilmente lo stroma e si diffondono con rapidità.