Stress e malattia. Processi psicologici rilevanti per la salute: la componente cognitiva 1) Stress...

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Stress e malattiaStress e malattia

Processi psicologici rilevanti per la Processi psicologici rilevanti per la salute: la componente cognitivasalute: la componente cognitiva

1) Stress (strategie di coping)

2) Controllo

3) Percezione del rischio

Concetto chiave della P.S.: STRESSSTRESS.

Contesto privilegiato per indagare il legame tra fattori biologici, psicologici e sociali

collegato a questo:

Concetto di COPINGCOPING: le strategie con le quali le persone affrontano le situazioni potenzialmente stressanti

Stress e copingStress e coping

Modello teorico dominante: il modello di Lazarus e Folkman (1984)

La percezione soggettiva dello stress è più importante nell’incidere sullo stato di salute che l’evento stressante (importanti anche gli eventi della vita quotidiana)

Stress e coping (Lazarus e Folkman, Stress e coping (Lazarus e Folkman, 1984)1984)

Duplice valutazione:

La persona è un agente attivo in grado di influenzare l’impatto degli eventi mediante strategie EMOTIVE, COGNITIVE, COMPORTAMENTALI

- Valutazione del significato dell’evento e del probabile effetto sul benessere

- Valutazione degli effetti delle risposte

Stress e coping (Lazarus e Folkman, Stress e coping (Lazarus e Folkman, 1984)1984)

- Centrato sul problema (strumentale)

Individuati diversi stili di coping:

- Centrato sulle emozioni (palliativo)

- Orientato all’evitamento

Relazione stress-malattiaRelazione stress-malattia

1) Lo stress provoca malattie

2) Le malattie provocano stress

3) Riducendo lo stress si riduce il rischio di esacerbazioni di malattie esistenti

1) Lo stress provoca malattie1) Lo stress provoca malattie

• Effetti diretti dello stress psicologico cronico sul corpo attraverso iperstimolazioni dei meccanismi ormonali malfunzionamento dei sistemi (es. endocrino, immunitario…)

• Comportamenti disfunzionali in risposta allo stress (fumo, alcol…), per ridurre tensione

2) Le malattie provocano stress 2) Le malattie provocano stress

• Malattia (ad es. cronica) richiede sforzi di adattamento notevoli in molti ambiti dell’esistenza (malattia come “stressor”)

• Quando le richieste che la malattia pone superano le risorse che il paziente ritiene di avere la malattia diviene fonte notevole di stress

3) Riducendo lo stress si riduce il 3) Riducendo lo stress si riduce il rischio di esacerbazioni di malattie rischio di esacerbazioni di malattie esistenti esistenti

Nelle persone affette da malattie ridurre il livello di stress esistente consente di migliorare la reazione alla malattia e ridurre il rischio di esacerbazione di, ad es., sintomi più gravi attraverso una buona adesione terapeutica o l’accettazione dei cambiamenti imposti da malattia e trattamenti (prevenzione secondaria)

Stress e copingStress e coping

Due aspetti dello stesso fenomeno

Selye (1956): Teoria della sindrome generale di adattamento: quando un organismo si trova di fronte ad un agente stressante si mobilita per ristabilire la la condizione precedente (risposta non specifica). Per l’Autore ha maggior peso il modo in cui si prendono o si accettano i fatti (“the way you take it”) rispetto ai fatti stessi.

Stress e copingStress e coping

Fisher (1986): stress come prodotto di un processo cognitivo che confronta la minaccia percepita con la possibilità percepita di controllarla

Stress come deficit, difficoltà di controlloAccento sulla percezione

Componenti principali dello stress: 1) ampiezza della richiesta esterna e 2) difficoltà, incertezza, fatica percepita a farvi fronte

Stress e copingStress e coping

Lazarus e Folkman (1984): stress come “transazione fra la persona e l’ambiente nella quale la situazione è valutata dall’individuo come eccedente le proprie risorse e tale da mettere in pericolo il suo benessere”

Importante la relazione tra individuo e ambiente: il soggetto è visto come agente attivo che valuta: 1) lo stressor e 2) le proprie abilità

Stress e copingStress e coping

Lazarus e Folkman (1984): coping come “sforzi cognitivi e comportamentali delle persone per gestire (ridurre, minimizzare padroneggiare o tollerare) le richieste interne ed esterne del rapporto transazionale fra persona e ambiente che vengono valutate come gravose o eccedenti”

Strategie di copingStrategie di coping

Coping centrato sul problema: sforzi rivolti a cambiare il problema il problema esterno o la fonte interna della sua intensità (la sua formulazione cognitiva)

Coping centrato sull’emozione: rivolto a cercare un sollievo dagli effetti spiacevoli o disagevoli del problema

Evitamento: strategie che consistono in distrazioni o diversivi

Coping: strategie o stili?Coping: strategie o stili?

Lazarus: coping come reazione dinamica e situazione-specifica allo stress percepito (strategia)

Miller, Parker e Endler: le persone hanno delle strategie preferite di coping (stili) che tendono ad adottare in diverse situazioni

Probabilmente sia gli stili che le determinanti situazionali influenzano l’effettiva strategia di coping di volta in volta adottata

Stressors:

Fattori ambientali,

eventi di vita

Risposte

di coping:

Atteggiamenti

Fattori ambientali ed eventi di vitaFattori ambientali ed eventi di vita

Natura e gravità dell’evento (lutto, eventi catastrofici, disoccupazione…)

Effetto accumulo

Eventi fondamentali: quelli che comportano cambiamenti e richiedono sforzo di adattamento

Risposte di coping Risposte di coping

Rinuncia-condanna:

l’atteggiamento di impotenza-disperazione

Lo spirito combattivo

Spirito combattivo e vissuto di Spirito combattivo e vissuto di padronanza degli eventi: il controllopadronanza degli eventi: il controllo

Costrutto centrale nello studio del comportamento e dell’esperienza umana

Produce effetti sulla salute:

• Direttamente: influendo sull’esperienza di stress

• Indirettamente: influenzando l’adozione di comportamenti di salute

ControlloControllo

Diversi aspetti del controllo:

• Proprietà del contesto (eventi più o meno controllabili)

• Caratteristiche della persona (personalità, stile cognitivo)

• Prodotto dell’interazione fra persona e contesto

In letteratura:

Locus of Control (Rotter, 1966)

Impotenza appresa (Seligman, 1975)

Self Efficacy (Bandura, 1995)

Hardiness (Kobasa, 1979)

ControlloControllo

Locus of ControlLocus of Control

Teoria dell’apprendimento sociale (Rotter, 1966)

Locus of control: aspettativa generalizzata circa una relazione fra le proprie azioni e determinati risultati

• Locus interno: eventi sono conseguenza delle proprie azioni

• Locus esterno: le cause degli eventi riguardano fattori al di fuori del controllo personale (es. fortuna o altre persone)

Quanto più si ritiene che la propria salute possa essere determinata dai propri comportamenti tanto più vi si porrà attenzione (l’opposto se si è convinti che la salute o la sopravvivenza siano dovute al caso)

• Rapporto diretto con la compliance

• Rapporto diretto con informazione e con l’utilizzo dell’informazione (che deve essere adeguatamente elaborata per accrescere senso di controllo)

Locus of ControlLocus of Control

Impotenza appresaImpotenza appresa

Concetto nato dalle ricerche di Seligman in laboratorio con animali (1975) per spiegare comportamenti e processi psicologici in atto nella depressione

Seligman scoprì che le persone possono apprendere di non avere controllo (impotenza) su ciò che accade loro in alcune situazioni

Impotenza appresaImpotenza appresa

Il sentimento di impotenza appresa produce conseguenze a livello cognitivo, motivazionale ed emozionale, può ridurre l’autostima e condurre alla depressione

Due aree rilevanti:Depressione

Pazienti ospedalizzati

Self EfficacySelf Efficacy

La capacità delle persone di esercitare un controllo sugli eventi che riguardano la loro vita (Teoria sociocognitiva di Bandura, 1995)

Il senso di efficacia personale esercita effetti importanti nella salute su almeno due aspetti:

• Fronteggiare eventi stressanti

• Modificare comportamenti nocivi

Self EfficacySelf Efficacy

Fronteggiare eventi stressantiIl senso di efficacia personale può attivare sistemi biologici che agiscono come mediatori tra salute e malattia (sentire l’evento come meno stressante)

Modificare comportamenti nociviLa credenza di poter modificare i comportamenti a rischio attraverso l’azione personale migliora indirettamente la salute

Self EfficacySelf Efficacy

Più le persone sono convinte di poter agire efficacemente più elevati saranno gli scopi che si proporranno e maggiore sarà l’impegno e la perseveranza che metteranno nell’esecuzione delle azioni anche di fronte alle difficoltà e ai fallimenti

Enfasi sull’apprendimento del controllo approcci di educazione e promozione della salute

Hardiness Hardiness (“capacità di resistenza”) (“capacità di resistenza”) Kobasa (1979): Kobasa (1979):

Costrutto articolato in tre dimensioni

Commitment (impegno): la capacità di impegnarsi pienamente nelle varie dimensioni della vita

Control (controllo): la convinzione che la vita possa essere influenzata dal sé piuttosto che essere alla mercé di forze esterne

Challenge (sfida): la sensazione che la normalità stia nel cambiamento piuttosto che nella stabilità

Hardiness Hardiness (“capacità di resistenza”) (“capacità di resistenza”) Kobasa (1979): Kobasa (1979):

Dalle ricerche le misure di hardiness non risultano tanto direttamente collegate di per sé allo stato di salute quanto, piuttosto, in grado di modificare la risposta dell’individuo agli eventi (ad es. le persone dotate di alta hardiness sembrano ricercare e utilizzare il sostegno ambientale in modo trasformativo, le persone con bassa hardiness sembrano utilizzarlo, invece, in modo regressivo

Percezione del rischioPercezione del rischio

No rischio oggettivo ma percezione del rischio, rischio soggettivo

Distinzione tra:

• Percezione del rischio (processi cognitivi)• Assunzione del rischio (comportamenti)• Propensione al rischio (personalità)

Variabile centrale nella spiegazione dei comportamenti di salute

Percezione del rischio e vulnerabilitàPercezione del rischio e vulnerabilità

La credenza di essere personalmente vulnerabili nei confronti di determinate minacce alla salute: considerata fattore motivazionale nei modelli e nelle teorie

NB: le ricerche non dimostrano con certezza la relazione tra percezione del rischio/vulnerabilità e comportamenti di salute

Probabilità di compiere l’azione raccomandata, comportamenti di salute

Valutazione dei benefici e dei costi dell’azione

preventiva

Valutazione del grado di minaccia della malattia

Variabili demografiche e sociopsicologiche

(moderatori)

Percezione della propria vulnerabilità

Percezione di gravità della malattia

Induttori dell’azione (campagne di

informazione, consigli di altri, avvisi…)

Modello delle credenze sulla salute (HBM) Modello delle credenze sulla salute (HBM)

(Rosenstock, Becker, Maiman, 1975)

Percezione del rischio e vulnerabilitàPercezione del rischio e vulnerabilità

Distinzione tra:

• Valutazione dei rischi a livello cognitivo

• Valutazione di tipo emozionale (paura)

Motivazione a mettere in atto l’azione compare solo dopo il raggiungimento di un certo grado di attivazione emotiva

Percezione del rischio e vulnerabilitàPercezione del rischio e vulnerabilità

Risultati di ricerca:

• Percezione del rischio varia enormemente tra le persone

• Scarsa corrispondenza con dati epidemiologici e statistiche ufficiali

• Giudizi sono soggetti a vari bias

Percezione del rischio e vulnerabilitàPercezione del rischio e vulnerabilità

Risultati di ricerca:

• Anche quando riconoscono l’associazione tra comportamento e rischio le persone sono riluttanti a considerarsi personalmente a rischio

- variabili cognitive (bias, euristiche)- variabili motivazionali (ridurre ansia e paura)- fattori contestuali

Percezione del rischio, Coping e Percezione del rischio, Coping e OttimismoOttimismo

• Disposizione (tratto di personalità)

• Stile attribuzionale

• Bias cognitivo

• Illusione diffusa

OttimismoOttimismo

Tre linee teoriche:

• Carver e Scheier (1990): ottimismo come tratto di personalità stabile

• Prospettiva attribuzionale (Weiner, 1986): ottimismo come stile attribuzionale relativamente stabile (a. esterne, specifiche, instabili)

• Social Cognition: ottimismo come esito di un processo imperfetto di valutazione cognitiva dei rischi, un bias a favore del sè

Ottimismo irrealisticoOttimismo irrealistico

Spiegazioni del bias ottimistico: fattori cognitivi

• Percezione di controllo• Bias egocentrico• Esperienza personale• Credenze stereotipiche

Ottimismo irrealisticoOttimismo irrealistico

Spiegazioni del bias ottimistico: fattori motivazionali

• Difesa dell’autostima• Negazione difensiva

OttimismoOttimismo

• Effetti benefici dell’ottimismo

• Effetti nocivi dell’ottimismo

Prossima lezione: Prossima lezione:

Emozioni e salute Emozioni e salute