Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

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Stress e coping: dalla valutazione all’intervento

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Stress e coping: dalla valutazione all’intervento

Stress e coping: dalla valutazione all’intervento

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Lo STRESSLo STRESS

Page 3: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

Le definizioni e le teorie sullo stress si sono evolute

storicamente attraverso diverse fasi. A partire

dalle prime elaborazioni teoriche che enfatizzavano

il ruolo dell’ambiente esterno e le caratteristiche

oggettive dello stimolo (approccio basato sullo

stimolo), i modelli successivi si focalizzarono sul

ruolo dei fattori interni all’individuo nel

determinare la risposta di stress (approccio basato

sulla risposta), fino alla elaborazione del modello

transazionale, basato sull’interazione fra

l’individuo e l’ambiente, secondo uno scambio

dinamico e reciproco (Zani e Cicognani, 2000).

Le definizioni e le teorie sullo stress si sono evolute

storicamente attraverso diverse fasi. A partire

dalle prime elaborazioni teoriche che enfatizzavano

il ruolo dell’ambiente esterno e le caratteristiche

oggettive dello stimolo (approccio basato sullo

stimolo), i modelli successivi si focalizzarono sul

ruolo dei fattori interni all’individuo nel

determinare la risposta di stress (approccio basato

sulla risposta), fino alla elaborazione del modello

transazionale, basato sull’interazione fra

l’individuo e l’ambiente, secondo uno scambio

dinamico e reciproco (Zani e Cicognani, 2000).

Lo STRESS: storia della teoriaLo STRESS: storia della teoriaLo STRESS: storia della teoriaLo STRESS: storia della teoria

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Lo STRESS: una definizioneLo STRESS: una definizioneLo STRESS: una definizioneLo STRESS: una definizione

Una definizione articolata ed esaustiva

dello stress,

che sintetizza in un’unica

formulazione

i contributi teorici di diversi autori

(Selye, Mason e Lazarus),

è stata proposta da

Pancheri (1979):

Una definizione articolata ed esaustiva

dello stress,

che sintetizza in un’unica

formulazione

i contributi teorici di diversi autori

(Selye, Mason e Lazarus),

è stata proposta da

Pancheri (1979):

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Lo STRESS: una definizioneLo STRESS: una definizioneLo STRESS: una definizioneLo STRESS: una definizione

“Lo stress è una risposta emessa dall’organismo

conseguentemente ad uno stimolo che ne altera

l’equilibrio omeostatico.

Tale risposta si manifesta sia a livello fisiologico

che a livello comportamentale ed è mediata da

un’attivazione emozionale indotta da una

valutazione cognitiva del significato dello stimolo.

Essa è relativamente aspecifica, nel senso che

un’ampia gamma di stimoli può innescarla, ma è

personalizzata in rapporto al significato dello

stimolo per il singolo individuo e alle sue modalità

di reazione psicofisica.

“Lo stress è una risposta emessa dall’organismo

conseguentemente ad uno stimolo che ne altera

l’equilibrio omeostatico.

Tale risposta si manifesta sia a livello fisiologico

che a livello comportamentale ed è mediata da

un’attivazione emozionale indotta da una

valutazione cognitiva del significato dello stimolo.

Essa è relativamente aspecifica, nel senso che

un’ampia gamma di stimoli può innescarla, ma è

personalizzata in rapporto al significato dello

stimolo per il singolo individuo e alle sue modalità

di reazione psicofisica.

ContinuaContinua

Page 6: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

Lo stress è di per sè una reazione

adattiva, che può tuttavia assumere

un significato patogenetico quando è

prodotta in modo troppo intenso o per

lunghi periodi di tempo o quando è

ostacolata nel suo normale

svolgimento”.

Lo stress è di per sè una reazione

adattiva, che può tuttavia assumere

un significato patogenetico quando è

prodotta in modo troppo intenso o per

lunghi periodi di tempo o quando è

ostacolata nel suo normale

svolgimento”.

Lo STRESS: una definizioneLo STRESS: una definizioneLo STRESS: una definizioneLo STRESS: una definizione

Page 7: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della

reazione di stress sono mediate prevalentemente

dal sistema nervoso autonomo e dall’asse

ipotalamo-ipofisi-surrene. I sistemi coinvolti

determinano complessivamente un aumento del

rilascio di adrenalina, noradrenalina,

glucocorticoidi (tra cui il cortisolo, riconosciuto

come ormone dello stress per eccellenza),

mineralcorticoidi e modificazioni nei livelli di altri

ormoni e neurotrasmettitori, tra i quali la

prolattina, il GH (ormone della crescita), gli

oppioidi endogeni, l’acetilcolina, la dopamina, ecc.

Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della

reazione di stress sono mediate prevalentemente

dal sistema nervoso autonomo e dall’asse

ipotalamo-ipofisi-surrene. I sistemi coinvolti

determinano complessivamente un aumento del

rilascio di adrenalina, noradrenalina,

glucocorticoidi (tra cui il cortisolo, riconosciuto

come ormone dello stress per eccellenza),

mineralcorticoidi e modificazioni nei livelli di altri

ormoni e neurotrasmettitori, tra i quali la

prolattina, il GH (ormone della crescita), gli

oppioidi endogeni, l’acetilcolina, la dopamina, ecc.

La risposta di stressLa risposta di stressLa risposta di stressLa risposta di stress

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L’attivazione fisiologica, mediata prevalentemente dal

sistema catecolaminergico ha una valenza adattiva

importantissima in quanto predispone l’organismo alla

risposta di attacco-fuga rispetto al pericolo-minaccia.

L’attivazione fisiologica, mediata prevalentemente dal

sistema catecolaminergico ha una valenza adattiva

importantissima in quanto predispone l’organismo alla

risposta di attacco-fuga rispetto al pericolo-minaccia.

Stimoli

Valutazione

Cognitiva

EFFETTI SOMATICI

+ PA+ FC+ gettata cardiaca+ glicogenolisi+ lipolisi+ dilatazione bronchiale- Attività intestinale

Attivazione emozionale

Aumento delle

CATECOLAMINE

EFFETTI COMPORTAMENTAL

I

. Attivazione EEG

. Migliori prestazioni. Aumento dell’attenzione. Potenziamento della ritenzione mnestica

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•La valenza stressogena di uno stimolo non è una caratteristica intrinseca

dello stesso, ma dipende da come l’individuo lo valuta e reagisce ad esso.

•Lo stress è il risultato di una transazione influenzata e dall’individuo e

dall’ambiente. Il soggetto non è semplicemente vittima dello stress, ma

attore con ruolo attivo.

•La valenza e la nocività di uno stimolo stressante non dipendono pertanto

solo dalla intensità e durata della stimolazione, ma anche da fattori

individuali e socio-ambientali, come la valutazione cognitiva, i tratti di

personalità, le condizioni psicofisiche attuali, la resistenza allo stress, le

risorse e i meccanismi di coping utilizzati e dai condizionamenti di tipo

ambientale e familiare (Pruneti, 2004)

•La valenza stressogena di uno stimolo non è una caratteristica intrinseca

dello stesso, ma dipende da come l’individuo lo valuta e reagisce ad esso.

•Lo stress è il risultato di una transazione influenzata e dall’individuo e

dall’ambiente. Il soggetto non è semplicemente vittima dello stress, ma

attore con ruolo attivo.

•La valenza e la nocività di uno stimolo stressante non dipendono pertanto

solo dalla intensità e durata della stimolazione, ma anche da fattori

individuali e socio-ambientali, come la valutazione cognitiva, i tratti di

personalità, le condizioni psicofisiche attuali, la resistenza allo stress, le

risorse e i meccanismi di coping utilizzati e dai condizionamenti di tipo

ambientale e familiare (Pruneti, 2004)

ST

RE

SS

OR

Stimoli fisici

Stimoli psicosociali

Stimoli biologici

Valutazione cognitiva

Influenze genetiche e socio-ambientali

Attivazione emozionale

Programma psicobiologico

Programma comportamentale

Reazioni aspecifiche

Reazioni specifiche

Reazioni aspecifiche

Reazioni specifiche

Malattia somatica

Comportamento deviante

RinforziRinforzi

RinforziRinforzi

Fig. tratta e modificata da Pancheri (1979)Fig. tratta e modificata da Pancheri (1979)

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Il Coping:

stili, strategie, risorse

Il Coping:

stili, strategie, risorse

Page 11: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

•"Coping" significa, letteralmente, "far

fronte a, tener testa (con successo)".

•Modalità di risposta tendenzialmente

impiegata dal soggetto per fronteggiare i

problemi.

• Il coping può essere descritto come un

insieme di pensieri e di comportamenti che

l’individuo mette in atto

conseguentemente ad un evento

stressante per cercare di fronteggiarlo.

•"Coping" significa, letteralmente, "far

fronte a, tener testa (con successo)".

•Modalità di risposta tendenzialmente

impiegata dal soggetto per fronteggiare i

problemi.

• Il coping può essere descritto come un

insieme di pensieri e di comportamenti che

l’individuo mette in atto

conseguentemente ad un evento

stressante per cercare di fronteggiarlo.

COPING: che cos’è? COPING: che cos’è?

Page 12: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

COPING: una definizione COPING: una definizione

“gli sforzi della persona, sul piano cognitivo e comportamentale, per

gestire (ridurre, attenuare, dominare o tollerare) le richieste

interne ed esterne poste da quelle interrelazioni persona-ambiente

che vengono valutate come estenuanti o eccessive rispetto

alle risorse possedute”

“gli sforzi della persona, sul piano cognitivo e comportamentale, per

gestire (ridurre, attenuare, dominare o tollerare) le richieste

interne ed esterne poste da quelle interrelazioni persona-ambiente

che vengono valutate come estenuanti o eccessive rispetto

alle risorse possedute”Lazarus e Folkman (1984)Lazarus e Folkman (1984)

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COPING: caratteristiche COPING: caratteristiche

Caratteristiche del coping • valutazione cognitiva:

prerequisito • sforzo • comportamenti overt e covert• esito non necessariamente

positivo• risorse di coping: ruolo cardine

nell’attivazione, svolgimento ed esito della risposta-processo di coping

Caratteristiche del coping • valutazione cognitiva:

prerequisito • sforzo • comportamenti overt e covert• esito non necessariamente

positivo• risorse di coping: ruolo cardine

nell’attivazione, svolgimento ed esito della risposta-processo di coping

Schwarzer e Schwarzer (1996)Schwarzer e Schwarzer (1996)

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Stress e Coping: ruolo della valutazione dello stimolo

Modello transazionale dello stress e del coping di Lazarus e Folkman (1984)

Stress e Coping: ruolo della valutazione dello stimolo

Modello transazionale dello stress e del coping di Lazarus e Folkman (1984)

EVENTO/STIMOLO

Valutazione delle risorse e

capacità di far fronte alla minaccia

Valutazione delle risorse e

capacità di far fronte alla minaccia

Risposta di stress

Risposta di coping

Risposta di stress

Risposta di coping

Minaccia/pericolosfida

Minaccia/pericolosfida

Valutazione secondaria

irrilevanteirrilevante

positivopositivo

Valutazione primaria

InadeguateInadeguate

ESITOESITO

Page 15: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

COPING: modelli COPING: modelli

Lazarus e Folkman distinsero due stili

fondamentali di coping

1. Coping focalizzato sul problema o

strumentale finalizzato a gestire o

risolvere la situazione problematica

2. Coping centrato sull’emozione o

palliativo

volto a ridurre le emozioni negative

associate all’esperienza di stress

Lazarus e Folkman distinsero due stili

fondamentali di coping

1. Coping focalizzato sul problema o

strumentale finalizzato a gestire o

risolvere la situazione problematica

2. Coping centrato sull’emozione o

palliativo

volto a ridurre le emozioni negative

associate all’esperienza di stress

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Altri autori successivamente distinsero un’ulteriore strategia di coping:

COPING orientato all’evitamento,

che consiste nel mettere in atto

comportamenti sostitutivi o attività

distraenti rispetto alla situazione stressante

Altri autori successivamente distinsero un’ulteriore strategia di coping:

COPING orientato all’evitamento,

che consiste nel mettere in atto

comportamenti sostitutivi o attività

distraenti rispetto alla situazione stressante

COPING: modelli COPING: modelli

Page 17: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

COPING: modelli COPING: modelliStrategie centrate sul problema

(ricerca d’informazioni, presa di decisione, azione diretta, ecc.)

Eventi percepiti come controllabili e modificabili

Strategie centrate sull’emozione e sull’evitamento

(accettazione, compromesso, distacco mentale e/o comportamentale negazione, ecc.)

Eventi percepiti come immodificabili, al di fuori del proprio controllo

Strategie centrate sul problema (ricerca d’informazioni, presa di decisione, azione diretta,

ecc.)

Eventi percepiti come controllabili e modificabili

Strategie centrate sull’emozione e sull’evitamento

(accettazione, compromesso, distacco mentale e/o comportamentale negazione, ecc.)

Eventi percepiti come immodificabili, al di fuori del proprio controllo

Page 18: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

Secondo Likewise e Aldwin (1994), le strategie di coping

centrate sulle emozioni sono più efficaci in situazioni di perdita o danno morale, mentre le abilità centrate sul problema risultano

più funzionali in caso di situazioni stressanti attese/previste.

Secondo Likewise e Aldwin (1994), le strategie di coping

centrate sulle emozioni sono più efficaci in situazioni di perdita o danno morale, mentre le abilità centrate sul problema risultano

più funzionali in caso di situazioni stressanti attese/previste.

Strategie di coping centrate

sull’emozione

Strategie di coping centrate

sull’emozione

Page 19: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

COPING: il ruolo della

negazione

COPING: il ruolo della

negazione• strategia orientata all’evitamento: mantenere il distacco, razionalizzare, illudersi, ecc.

• negazione: totale o parziale

• ci sono situazioni in cui la risposta di fronteggiamento più adattiva è non fare nulla

• potenziale valore adattivo della negazione rispetto a situazioni in cui non è possibile esercitare alcun controllo

• negazione valenza autoprotettiva: favorisce l’esposizione graduale agli eventi ed evita al soggetto di sentirsi sopraffatto, preserva la speranza e l’autostima

• disadattiva se permane nel tempo, diviene la strategia d’elezione di fronteggiamento, procastina la soluzione del problema

• strategia orientata all’evitamento: mantenere il distacco, razionalizzare, illudersi, ecc.

• negazione: totale o parziale

• ci sono situazioni in cui la risposta di fronteggiamento più adattiva è non fare nulla

• potenziale valore adattivo della negazione rispetto a situazioni in cui non è possibile esercitare alcun controllo

• negazione valenza autoprotettiva: favorisce l’esposizione graduale agli eventi ed evita al soggetto di sentirsi sopraffatto, preserva la speranza e l’autostima

• disadattiva se permane nel tempo, diviene la strategia d’elezione di fronteggiamento, procastina la soluzione del problema

(Lazarus, 1984)(Lazarus, 1984)

Page 20: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

La Canadian Mental Health Association

individua tre stili di coping come

caratteristiche tendenzialmente stabili:

• task-oriented: caratteristico dei soggetti

che tendono ad analizzare la situazione e

ad affrontarla in maniera diretta;

•emotion-oriented: caratteristico dei

soggetti che affrontano, invece della

situazione, le proprie reazioni emotive e

cercano un supporto sociale;

•distraction-oriented: è propria di coloro

che si immergono nel lavoro, nelle attività,

per non pensare alla situazione stressante.

La Canadian Mental Health Association

individua tre stili di coping come

caratteristiche tendenzialmente stabili:

• task-oriented: caratteristico dei soggetti

che tendono ad analizzare la situazione e

ad affrontarla in maniera diretta;

•emotion-oriented: caratteristico dei

soggetti che affrontano, invece della

situazione, le proprie reazioni emotive e

cercano un supporto sociale;

•distraction-oriented: è propria di coloro

che si immergono nel lavoro, nelle attività,

per non pensare alla situazione stressante.

COPING: modelli COPING: modelli

(Schwarzer e Schwarzer, 1996)(Schwarzer e Schwarzer, 1996)

Page 21: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

Brandstädter (1992) distinse il coping in

• coping "assimilative" (assimilativo): strategie di fronteggiamento finalizzate al cambiamento dell’ambiente per adattarlo a se stessi

• coping "accomodative" (accomodativo): strategie di fronteggiamento finalizzate al cambiamento di noi stessi per adattarci all’ambiente .

Brandstädter (1992) distinse il coping in

• coping "assimilative" (assimilativo): strategie di fronteggiamento finalizzate al cambiamento dell’ambiente per adattarlo a se stessi

• coping "accomodative" (accomodativo): strategie di fronteggiamento finalizzate al cambiamento di noi stessi per adattarci all’ambiente .

COPING: modelli COPING: modelli

(Schwarzer e Schwarzer, 1996)(Schwarzer e Schwarzer, 1996)

Page 22: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

Klauer e coll (1989), in riferimento a malattie

croniche, ipotizzano una struttura

multidimensionale alla base del coping

rappresentata:

• dal fuoco dell’attenzione, se cioè l’attenzione

è diretta alla malattia o ad altro;

• dalla socievolezza, se cioè il soggetto è

eterodiretto o socialmente isolato;

• dal livello di risposta che descrive se il coping

si esprime attraverso un comportamento

overt o covert.

Dalla diversa combinazione di queste dimensioni

derivano

otto possibili strategie di coping.

Klauer e coll (1989), in riferimento a malattie

croniche, ipotizzano una struttura

multidimensionale alla base del coping

rappresentata:

• dal fuoco dell’attenzione, se cioè l’attenzione

è diretta alla malattia o ad altro;

• dalla socievolezza, se cioè il soggetto è

eterodiretto o socialmente isolato;

• dal livello di risposta che descrive se il coping

si esprime attraverso un comportamento

overt o covert.

Dalla diversa combinazione di queste dimensioni

derivano

otto possibili strategie di coping.

COPING: modelli COPING: modelli

(Schwarzer e Schwarzer, 1996)(Schwarzer e Schwarzer, 1996)

Page 23: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

Krohne (1993) ha elaborato un modello multidimensionale di tipo

gerarchico del coping:

Krohne (1993) ha elaborato un modello multidimensionale di tipo

gerarchico del coping:

COPING: modelli COPING: modelli

(Schwarzer e Schwarzer, 1996)(Schwarzer e Schwarzer, 1996)

Strategie caratterizzate da un’accentuata ricezione ed elaborazione di informazioni minacciose

L’evitamento cognitivo L’evitamento cognitivo (cognitive avoidance) (cognitive avoidance) L’evitamento cognitivo L’evitamento cognitivo (cognitive avoidance) (cognitive avoidance)

Due dimensioni ortogonali dell’attenzione orientata, tratti stabili

Due dimensioni ortogonali dell’attenzione orientata, tratti stabili

Vigilanza(vigilancVigilanza(vigilance) e) Vigilanza(vigilancVigilanza(vigilance) e)

Strategie caratterizzate dall’allontanamento da situazioni di possibile minaccia

Strategie di coping

Superstrategie

Azioni e reazioni specifiche

Page 24: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

Beehr e McGrath (1996) hanno distinto il coping in

funzione della dimensione temporale, individuando

5 livelli in rapporto al fatto che venga messo in atto

prima che l’evento stressante si realizzi, quando si

verifica e dopo che si è verificato:

• preventivo, agito molto prima che l’evento

stressante si verifichi o si possa verificare

• anticipatorio, agito quando l’evento è

prossimo a verificarsi

• dinamico, agito mentre l’evento si verifica

• reattivo, agito dopo che l’evento si è verificato

• residuale, agito a distanza di tempo dal

verificarsi dell’evento per contrastare gli effetti

a lungo termine

Beehr e McGrath (1996) hanno distinto il coping in

funzione della dimensione temporale, individuando

5 livelli in rapporto al fatto che venga messo in atto

prima che l’evento stressante si realizzi, quando si

verifica e dopo che si è verificato:

• preventivo, agito molto prima che l’evento

stressante si verifichi o si possa verificare

• anticipatorio, agito quando l’evento è

prossimo a verificarsi

• dinamico, agito mentre l’evento si verifica

• reattivo, agito dopo che l’evento si è verificato

• residuale, agito a distanza di tempo dal

verificarsi dell’evento per contrastare gli effetti

a lungo termine

COPING: modelli COPING: modelli

(Schwarzer e Schwarzer, 1996)(Schwarzer e Schwarzer, 1996)

Page 25: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

Occorre distinguere

le risposte di coping

dalle risorse di coping.

Quest’ultime possono essere

interne o personali

oppure esterne o ambientali.

Occorre distinguere

le risposte di coping

dalle risorse di coping.

Quest’ultime possono essere

interne o personali

oppure esterne o ambientali.

COPING: risposte e risorseCOPING: risposte e risorse COPING: risposte e risorseCOPING: risposte e risorse

Page 26: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

RISPOSTE di coping

coping orientato al problema

coping orientato alle

emozionistrategie

di evitamento

RISORSE di coping

interne o personali

esterne o ambientali

Page 27: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

Risorse di coping Risorse di coping

Importanza delle risorse sia reali che

percepite

A parità di risorse e di evento stressante una percezione negativa delle proprie risorse si associa ad una maggiore vulnerabilità allo stress, mentre una percezione positiva rappresenta un fattore prognosticamente favorevole.

Importanza delle risorse sia reali che

percepite

A parità di risorse e di evento stressante una percezione negativa delle proprie risorse si associa ad una maggiore vulnerabilità allo stress, mentre una percezione positiva rappresenta un fattore prognosticamente favorevole.

Page 28: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

Le risorse interne comprendono:

1.risorse individuali quali lo stato di salute ed il livello d’energia;

2.particolari configurazioni e tratti di personalità: propensione all’ottimismo, hardiness (impegno-controllo-cambiamento), ecc.;

3.Believes, schemi cognitivi: autostima, autoefficacia, percezione di controllo, ecc.;

4.competenze e abilità (capacità di problem solving e abilità sociali).

Le risorse interne comprendono:

1.risorse individuali quali lo stato di salute ed il livello d’energia;

2.particolari configurazioni e tratti di personalità: propensione all’ottimismo, hardiness (impegno-controllo-cambiamento), ecc.;

3.Believes, schemi cognitivi: autostima, autoefficacia, percezione di controllo, ecc.;

4.competenze e abilità (capacità di problem solving e abilità sociali).

Risorse di coping Risorse di coping

Page 29: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

Le risorse esterne comprendono:

risorse materiali e socio-

ambientali

(disponibilità economica,

sostegno sociale, ecc.)

Le risorse esterne comprendono:

risorse materiali e socio-

ambientali

(disponibilità economica,

sostegno sociale, ecc.)

Risorse di coping Risorse di coping

Page 30: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

• STABILITÀ

• GENERALITÀ

• Coping: stato o tratto?

• Coping e Personalità

• Dimensioni del coping: quante e quali?

• Diversi modelli teorici diversi strumenti

di valutazione• Esistono strategie più efficaci in specifiche situazioni?

Letteratura scarsa, necessità di ulteriori studi

• STABILITÀ

• GENERALITÀ

• Coping: stato o tratto?

• Coping e Personalità

• Dimensioni del coping: quante e quali?

• Diversi modelli teorici diversi strumenti

di valutazione• Esistono strategie più efficaci in specifiche situazioni?

Letteratura scarsa, necessità di ulteriori studi

(Schwarzer e Schwarzer, 1996)(Schwarzer e Schwarzer, 1996)

COPING: problemi inerenti

la concettualizzazione, valutazione e

misurazione del costrutto

COPING: problemi inerenti

la concettualizzazione, valutazione e

misurazione del costrutto

Page 31: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

• Strategie di coping: predisposizioni

innate, abilità apprese? Prospettiva

interazionista

Le differenze interindividuali nei

comportamenti di coping sono spiegate

dalla simultanea azione di fattori genetici e

ambientali (Busjahn et al., 1999).

• Strategie di coping: predisposizioni

innate, abilità apprese? Prospettiva

interazionista

Le differenze interindividuali nei

comportamenti di coping sono spiegate

dalla simultanea azione di fattori genetici e

ambientali (Busjahn et al., 1999).

(Schwarzer e Schwarzer, 1996)(Schwarzer e Schwarzer, 1996)

COPING: problemi inerenti

la concettualizzazione, valutazione e

misurazione del costrutto

COPING: problemi inerenti

la concettualizzazione, valutazione e

misurazione del costrutto

Page 32: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

Non esiste un rapporto biunivoco tra le diverse

strategie di coping e il risultato in termini di

adattamento.

L’efficacia ai fini dell’adattamento delle diverse

strategie di coping dipende dalla natura

dell’evento, dal momento nel tempo, dal contesto e

dalle caratteristiche individuali.

Non esistono, modalità di gestione dello stress

intrinsecamente funzionali/disfunzionali.

Rapporto complesso e circolare fra stress,

strategie di coping ed esito.

Ai fini dell’adattamento è importante disporre di un

repertorio ampio e flessibile di strategie di coping.

Non esiste un rapporto biunivoco tra le diverse

strategie di coping e il risultato in termini di

adattamento.

L’efficacia ai fini dell’adattamento delle diverse

strategie di coping dipende dalla natura

dell’evento, dal momento nel tempo, dal contesto e

dalle caratteristiche individuali.

Non esistono, modalità di gestione dello stress

intrinsecamente funzionali/disfunzionali.

Rapporto complesso e circolare fra stress,

strategie di coping ed esito.

Ai fini dell’adattamento è importante disporre di un

repertorio ampio e flessibile di strategie di coping.

COPING: specificità e

flessibilità

COPING: specificità e

flessibilità

Page 33: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

COPING: specificità e

flessibilità

COPING: specificità e

flessibilitàLe strategie basate

sull’evitamento, tuttavia, come la

negazione e il disimpegno, il

prendere le distanze o la fuga,

sebbene possano essere utili, in

alcune circostanze, nelle fasi

precoci dell’adattamento a eventi

traumatici, se utilizzate

sistematicamente, diventano

disadattive

Le strategie basate

sull’evitamento, tuttavia, come la

negazione e il disimpegno, il

prendere le distanze o la fuga,

sebbene possano essere utili, in

alcune circostanze, nelle fasi

precoci dell’adattamento a eventi

traumatici, se utilizzate

sistematicamente, diventano

disadattive

Page 34: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

•La scelta della strategia di coping situazione-specifica, tra quelle disponibili nel repertorio del soggetto, è funzione della valutazione dell’evento, mentre le strategie di coping disponibili, la predispozione e la probabilità di selezionarne ed impiegarne talune rispetto ad altre dipendono, oltre che dalla storia di apprendimenti, anche da determinati tratti e/o configurazioni di personalità.

• Studi sui gemelli hanno evidenziato relazioni significative tra le strategie di coping e tratti di personalità come nevroticismo ed estroversione, con un 20% della varianza del coping spiegato dalla personalità.

•La scelta della strategia di coping situazione-specifica, tra quelle disponibili nel repertorio del soggetto, è funzione della valutazione dell’evento, mentre le strategie di coping disponibili, la predispozione e la probabilità di selezionarne ed impiegarne talune rispetto ad altre dipendono, oltre che dalla storia di apprendimenti, anche da determinati tratti e/o configurazioni di personalità.

• Studi sui gemelli hanno evidenziato relazioni significative tra le strategie di coping e tratti di personalità come nevroticismo ed estroversione, con un 20% della varianza del coping spiegato dalla personalità.

Coping e personalità Coping e personalità

Busjahn, Faulhaber, Freier, Luft (1999).Busjahn, Faulhaber, Freier, Luft (1999).

Page 35: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

• Le persone ottimiste tendono ad usare strategie di coping centrate

sul problema quando la situazione è controllabile, mentre fanno

uso dell’accettazione (strategia centrata sull’emozione) quando la

situazione è percepita come incontrollabile (Todranik, Heth,

Somerb, 2002).

• I soggetti caratterizzati da alti valori di nevroticismo tendono ad

impiegare strategie di coping inadeguate che perpetuano ed

incrementano i livelli di stress; mostrano bassi livelli di problem

solving e alti livelli di evitamento. In generale, la loro instabilità

emotiva, con prevalenza di emozioni negative interferisce con

l’abilità di selezionare appropriate strategie di coping. Tali

difficoltà sono maggiori in presenza di eventi stressanti di natura

interpersonale che coinvolgono altri significativi e relazioni intime

(Delongis, Holtzman, 2005).

• Le correlazioni tra coping e personalità non sono necessariamente

unidirezionali e il coping può, a sua volta, esercitare influenze sullo

sviluppo della personalità (Busjahn, Faulhaber, Freier, Luft, 1999).

• Le persone ottimiste tendono ad usare strategie di coping centrate

sul problema quando la situazione è controllabile, mentre fanno

uso dell’accettazione (strategia centrata sull’emozione) quando la

situazione è percepita come incontrollabile (Todranik, Heth,

Somerb, 2002).

• I soggetti caratterizzati da alti valori di nevroticismo tendono ad

impiegare strategie di coping inadeguate che perpetuano ed

incrementano i livelli di stress; mostrano bassi livelli di problem

solving e alti livelli di evitamento. In generale, la loro instabilità

emotiva, con prevalenza di emozioni negative interferisce con

l’abilità di selezionare appropriate strategie di coping. Tali

difficoltà sono maggiori in presenza di eventi stressanti di natura

interpersonale che coinvolgono altri significativi e relazioni intime

(Delongis, Holtzman, 2005).

• Le correlazioni tra coping e personalità non sono necessariamente

unidirezionali e il coping può, a sua volta, esercitare influenze sullo

sviluppo della personalità (Busjahn, Faulhaber, Freier, Luft, 1999).

Coping e personalità Coping e personalità

Page 36: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

La valutazione degli stili e delle risorse di coping è un momento

importante dell’assessment ai fini della definizione del problema e della

programmazione dell’intervento psicologico e/o psicoterapeutico.

Valutazione multimodale (da diversi punti di vista): impiego di diversi

strumenti, procedure, metodiche di raccolta delle informazioni

tra cui l’osservazione, il colloquio, test standardizzati, ecc.

La valutazione degli stili e delle risorse di coping è un momento

importante dell’assessment ai fini della definizione del problema e della

programmazione dell’intervento psicologico e/o psicoterapeutico.

Valutazione multimodale (da diversi punti di vista): impiego di diversi

strumenti, procedure, metodiche di raccolta delle informazioni

tra cui l’osservazione, il colloquio, test standardizzati, ecc.

Coping:valutazione Coping:valutazione

Page 37: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

Perché è importante

una valutazione degli stili e delle

risorse di coping?

• Stili e risorse di coping come obiettivi dell’intervento

• Stili e risorse di coping come prerequisiti per programmare l’intervento

• Diagnosi multiassiale DSM-IV TR: analisi dei meccanismi di difesa

Perché è importante

una valutazione degli stili e delle

risorse di coping?

• Stili e risorse di coping come obiettivi dell’intervento

• Stili e risorse di coping come prerequisiti per programmare l’intervento

• Diagnosi multiassiale DSM-IV TR: analisi dei meccanismi di difesa

Coping:valutazione Coping:valutazione

I meccanismi di difesa (o stili difensivi) sono processi psicologici automatici che proteggono l’individuo di fronte all’ansia e alla consapevolezza di pericoli o fattori stressanti interni o esterni. Le persone spesso non si accorgono del funzionamento di questi processi. I meccanismi di difesa mediano le reazioni dell’individuo nei confronti dei conflitti emozionali e dei fattori stressanti interni ed esterni.

I meccanismi di difesa (o stili difensivi) sono processi psicologici automatici che proteggono l’individuo di fronte all’ansia e alla consapevolezza di pericoli o fattori stressanti interni o esterni. Le persone spesso non si accorgono del funzionamento di questi processi. I meccanismi di difesa mediano le reazioni dell’individuo nei confronti dei conflitti emozionali e dei fattori stressanti interni ed esterni.

Page 38: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

•Stili di coping rigidi, poco flessibili,

deficit nelle strategie e abilità di

coping, risorse (reali o percepite)

come inadeguate possono

rappresentare un ostacolo al

cambiamento, possono rientrare tra

le cause che mantengono il

problema.

• Intervento: potenziamento delle risorse e delle strategie adattive, cambiamento degli stili disadattivi, all’acquisizione di un repertorio eterogeneo e flessibile.

•Stili di coping rigidi, poco flessibili,

deficit nelle strategie e abilità di

coping, risorse (reali o percepite)

come inadeguate possono

rappresentare un ostacolo al

cambiamento, possono rientrare tra

le cause che mantengono il

problema.

• Intervento: potenziamento delle risorse e delle strategie adattive, cambiamento degli stili disadattivi, all’acquisizione di un repertorio eterogeneo e flessibile.

Coping: stili e risorse di coping come obiettivi dell’intervento

Coping: stili e risorse di coping come obiettivi dell’intervento

Page 39: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

•Gli stili di coping influenzano sia

l’aderenza al trattamento che l’illness

behaviour (comportamento di malattia).

•L’impostazione dell’intervento, dunque,

non può prescindere dalla valutazione

delle strategie di coping prevalenti (coping

esteriorizzante-coping interiorizzante;

coping orientato al problema, all’emozione

o all’evitamento).

Soggetti interiorizzanti interventi

cognitivi

Soggetti esteriorizzanti interventi

comportamentali

•Gli stili di coping influenzano sia

l’aderenza al trattamento che l’illness

behaviour (comportamento di malattia).

•L’impostazione dell’intervento, dunque,

non può prescindere dalla valutazione

delle strategie di coping prevalenti (coping

esteriorizzante-coping interiorizzante;

coping orientato al problema, all’emozione

o all’evitamento).

Soggetti interiorizzanti interventi

cognitivi

Soggetti esteriorizzanti interventi

comportamentali

Coping: stili e risorse di coping come prerequisiti per la

programmazione dell’intervento

Coping: stili e risorse di coping come prerequisiti per la

programmazione dell’intervento

Pruneti (2004)Pruneti (2004)

Page 40: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

Coping: strumenti di

valutazione

Coping: strumenti di

valutazione1.Miller Behavioral Style Scale (MBSS). Di Suzanne M. Miller (1987).

. Valutazione del coping secondo due dimensioni distinte sulla base dello stile attentivo:

monitoring stile attentivo vigilante

blunting stile evitante

. Prende in considerazione quattro situazioni ipotetiche, due riferite al pericolo fisico e due a quello psichico.

. Per ogni situazione di possibile pericolo presentata (ad esempio: "Immaginiamo che lei abbia paura di volare e che debba andare da qualche parte in aereo") sono previste otto opzioni di coping,

quattro che riflettono lo stile attentivo vigilante (nel caso specifico, una delle risposte è: "Leggerei attentamente le istruzioni sui sistemi di sicurezza dell’aereo") e quattro quello evitante (ed in

questo caso una delle risposte è: "Guarderei il film che proiettano a bordo anche se lo avessi già visto").

. Composta da 32 item, 16 per ciascun tipo di coping.

. Il totale è dato dalla somma degli item specifici per ciascun tipo di coping.

. La scala si è mostrata utile e valida nel distinguere le due dimensioni esaminate.

. Limite: applicabile solo in situazioni che suscitano ansia, no situazioni di conflitto, ecc.

. No standardizzazione italiana

1.Miller Behavioral Style Scale (MBSS). Di Suzanne M. Miller (1987).

. Valutazione del coping secondo due dimensioni distinte sulla base dello stile attentivo:

monitoring stile attentivo vigilante

blunting stile evitante

. Prende in considerazione quattro situazioni ipotetiche, due riferite al pericolo fisico e due a quello psichico.

. Per ogni situazione di possibile pericolo presentata (ad esempio: "Immaginiamo che lei abbia paura di volare e che debba andare da qualche parte in aereo") sono previste otto opzioni di coping,

quattro che riflettono lo stile attentivo vigilante (nel caso specifico, una delle risposte è: "Leggerei attentamente le istruzioni sui sistemi di sicurezza dell’aereo") e quattro quello evitante (ed in

questo caso una delle risposte è: "Guarderei il film che proiettano a bordo anche se lo avessi già visto").

. Composta da 32 item, 16 per ciascun tipo di coping.

. Il totale è dato dalla somma degli item specifici per ciascun tipo di coping.

. La scala si è mostrata utile e valida nel distinguere le due dimensioni esaminate.

. Limite: applicabile solo in situazioni che suscitano ansia, no situazioni di conflitto, ecc.

. No standardizzazione italiana

Conti (2006)Conti (2006)

Page 41: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

Coping: strumenti di

valutazione

Coping: strumenti di

valutazione2.Mainz Coping Inventory - MCI . Di Krohne et al. (2000).

. Valutazione del coping secondo due "superstrategie", la vigilanza e l’evitamento cognitivo

. Composto di otto ipotetiche situazioni di minaccia (quattro fisiche e quattro psichiche) ritenute capaci di indurre ansia (ad esempio, per il pericolo fisico viene chiesto di immaginare "di essere

seduto sul sedile anteriore di una macchina guidata da un autista chiaramente inesperto in una strada in cattivo stato per la neve ed il ghiaccio", mentre per quello psichico viene chiesto di immaginare "di dover sostenere un esame molto importante tre settimane dopo").

. Per ogni situazione sono previste 18 risposte di coping che riflettono, per metà la vigilanza e per l’altra metà l’evitamento cognitivo.

. La somma dei punteggi viene fatta separatamente per ogni tipo di situazione e di coping per cui si ottengono quattro subscale:

• vigilanza nelle situazioni di minaccia psicologica,

• evitamento cognitivo nelle situazioni di minaccia psicologica,

• vigilanza nelle situazioni di minaccia fisica,

• evitamento cognitivo nelle situazioni di minaccia fisica.

. Anche questa scala, come la precedente, è applicabile solo per situazioni di minaccia, di pericolo, ma non per le altre. No standardizzazione italiana.

2.Mainz Coping Inventory - MCI . Di Krohne et al. (2000).

. Valutazione del coping secondo due "superstrategie", la vigilanza e l’evitamento cognitivo

. Composto di otto ipotetiche situazioni di minaccia (quattro fisiche e quattro psichiche) ritenute capaci di indurre ansia (ad esempio, per il pericolo fisico viene chiesto di immaginare "di essere

seduto sul sedile anteriore di una macchina guidata da un autista chiaramente inesperto in una strada in cattivo stato per la neve ed il ghiaccio", mentre per quello psichico viene chiesto di immaginare "di dover sostenere un esame molto importante tre settimane dopo").

. Per ogni situazione sono previste 18 risposte di coping che riflettono, per metà la vigilanza e per l’altra metà l’evitamento cognitivo.

. La somma dei punteggi viene fatta separatamente per ogni tipo di situazione e di coping per cui si ottengono quattro subscale:

• vigilanza nelle situazioni di minaccia psicologica,

• evitamento cognitivo nelle situazioni di minaccia psicologica,

• vigilanza nelle situazioni di minaccia fisica,

• evitamento cognitivo nelle situazioni di minaccia fisica.

. Anche questa scala, come la precedente, è applicabile solo per situazioni di minaccia, di pericolo, ma non per le altre. No standardizzazione italiana.

Conti (2006)Conti (2006)

Page 42: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

Coping: strumenti di

valutazione

Coping: strumenti di

valutazione3.Ways of Coping Questionnaire - WCQ

. Di Folkman e Lazarus (1988)

. Composto da 50 item valutati su una scala a 4 punti (da 0 = strategia non usata, a 3 = strategia usata moltissimo) che vanno a costituire otto fattori:

• Confrontive Coping: comprende 6 item e descrive gli sforzi energici per modificare la situazione e comprende anche un certo grado di ostilità e di rischio (es.: "Resto nella mia posizione e lotto per ciò che io voglio").

• Distancing: comprende 6 item e descrive gli sforzi per distaccarsi da se stesso e per minimizzare il significato della situazione (es.: "Passo oltre come se non fosse successo niente").

• Self-Controlling: composto da 7 item, descrive gli sforzi per controllare le proprie sensazioni ed azioni (es.: "Mi sforzo di tenere per me le mie sensazioni").

• Seeking Social Support: descrive gli sforzi per cercare un supporto informativo, concreto ed emotivo (es.: "Parlo con qualcuno per saperne di più circa la situazione"): è composto da 6 item.

• Accepting Responsibility: comprende 4 item che fanno riferimento al riconoscimento del proprio ruolo nel problema con un concomitante sforzo volto a cercare di aggiustare le cose (es.: "Sono autocritico con me stesso").

. No standardizzazione italiana

3.Ways of Coping Questionnaire - WCQ. Di Folkman e Lazarus (1988)

. Composto da 50 item valutati su una scala a 4 punti (da 0 = strategia non usata, a 3 = strategia usata moltissimo) che vanno a costituire otto fattori:

• Confrontive Coping: comprende 6 item e descrive gli sforzi energici per modificare la situazione e comprende anche un certo grado di ostilità e di rischio (es.: "Resto nella mia posizione e lotto per ciò che io voglio").

• Distancing: comprende 6 item e descrive gli sforzi per distaccarsi da se stesso e per minimizzare il significato della situazione (es.: "Passo oltre come se non fosse successo niente").

• Self-Controlling: composto da 7 item, descrive gli sforzi per controllare le proprie sensazioni ed azioni (es.: "Mi sforzo di tenere per me le mie sensazioni").

• Seeking Social Support: descrive gli sforzi per cercare un supporto informativo, concreto ed emotivo (es.: "Parlo con qualcuno per saperne di più circa la situazione"): è composto da 6 item.

• Accepting Responsibility: comprende 4 item che fanno riferimento al riconoscimento del proprio ruolo nel problema con un concomitante sforzo volto a cercare di aggiustare le cose (es.: "Sono autocritico con me stesso").

. No standardizzazione italiana

Conti (2006)Conti (2006)

Page 43: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

Coping: strumenti di

valutazione

Coping: strumenti di

valutazione3.Ways of Coping Questionnaire – WCQ

6. Escape-Avoidance: questo fattore descrive, in 8 item, il desiderio e gli

sforzi per sfuggire o evitare il problema (es.: "Spero che accada un

miracolo").

7. Planful Problem Solving: composto da 6 item, descrive gli sforzi centrati

sul problema, mirati a modificare la situazione, associati ad un approccio

analitico alla risoluzione del problema (es.: "Faccio un piano d’azione e lo

seguo").

8. Positive Reappraisal: comprende 7 item e descrive gli sforzi per creare

atteggiamenti positivi mirati alla crescita personale (es.: "Cerco di

cambiare o di crescere come persona nella giusta direzione"), compresa

anche una dimensione religiosa.

. Bassa correlazione tra i fattori (o subscale), relativamente indipendenti

. No standardizzazione italiana

3.Ways of Coping Questionnaire – WCQ

6. Escape-Avoidance: questo fattore descrive, in 8 item, il desiderio e gli

sforzi per sfuggire o evitare il problema (es.: "Spero che accada un

miracolo").

7. Planful Problem Solving: composto da 6 item, descrive gli sforzi centrati

sul problema, mirati a modificare la situazione, associati ad un approccio

analitico alla risoluzione del problema (es.: "Faccio un piano d’azione e lo

seguo").

8. Positive Reappraisal: comprende 7 item e descrive gli sforzi per creare

atteggiamenti positivi mirati alla crescita personale (es.: "Cerco di

cambiare o di crescere come persona nella giusta direzione"), compresa

anche una dimensione religiosa.

. Bassa correlazione tra i fattori (o subscale), relativamente indipendenti

. No standardizzazione italiana

Conti (2006)Conti (2006)

Page 44: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

Coping: strumenti di

valutazione

Coping: strumenti di

valutazione4.Coping Strategy Indicator – CSI, di Amirkhan (1990).costruito su base empirica

. composto di 33 item

. tre subscale: problem solving, seeking support e avoidance

. proprietà psicometriche non soddisfacenti

5. Life Situation Inventory – LSI, di Feifel e

Strack (1989) . costruito su base empirica

. tre strategie di coping: risoluzione dei problemi, evitamento e

rinuncia

. campione normativo: soggetti anziani

. composto di 28 item

. fa riferimento a situazioni reali piuttosto che a scenari ipotetici

4.Coping Strategy Indicator – CSI, di Amirkhan (1990).costruito su base empirica

. composto di 33 item

. tre subscale: problem solving, seeking support e avoidance

. proprietà psicometriche non soddisfacenti

5. Life Situation Inventory – LSI, di Feifel e

Strack (1989) . costruito su base empirica

. tre strategie di coping: risoluzione dei problemi, evitamento e

rinuncia

. campione normativo: soggetti anziani

. composto di 28 item

. fa riferimento a situazioni reali piuttosto che a scenari ipotetici

Conti (2006)Conti (2006)

Page 45: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

Coping: strumenti di

valutazione

Coping: strumenti di

valutazione6.Proactive Coping Inventory - PCI di Greenglass et al. (1999)

. approccio multidimensionale alla valutazione del coping

proattivo . è composto da 55 item valutati su una scala a quattro punti (da 1 = assolutamente non vero a 4 = assolutamente vero) che vanno a comporre 7 subscale:1. coping proattivo: (14 item di cui 3 con punteggio invertito) combina

la messa a punto di obiettivi autonomi con l’autoregolazione cognitiva e comportamentale del raggiungimento dello scopo

2. coping riflessivo: (11 item) descrive la simulazione mentale e la valutazione delle diverse alternative comportamentali, l’analisi dei problemi e delle risorse, ipotizza piani d’azione;

3. pianificazione strategica: (4 item) si riferisce al processo di generare dei piani d’azione orientati alla soluzione del problema;

4. coping preventivo: (10 item) si riferisce all’anticipazione di potenziali eventi stressanti ed alla loro prevenzione prima che l’evento si realizzi completamente;

5. ricerca del supporto strumentale: (8 item) è orientata verso l’ottenimento, dalle persone del proprio gruppo sociale, di notizie, informazioni e feedback per affrontare gli eventi stressanti;

6. ricerca del supporto emotivo: (5 item) mira alla regolazione degli stress emotivi attraverso l’apertura ai sentimenti degli altri e cercando supporti nel proprio gruppo sociale;

7. coping di evitamento: (3 item) prende in considerazione l’evitamento dell’azione quando le situazioni richiederebbero, invece,

un intervento.

6.Proactive Coping Inventory - PCI di Greenglass et al. (1999)

. approccio multidimensionale alla valutazione del coping

proattivo . è composto da 55 item valutati su una scala a quattro punti (da 1 = assolutamente non vero a 4 = assolutamente vero) che vanno a comporre 7 subscale:1. coping proattivo: (14 item di cui 3 con punteggio invertito) combina

la messa a punto di obiettivi autonomi con l’autoregolazione cognitiva e comportamentale del raggiungimento dello scopo

2. coping riflessivo: (11 item) descrive la simulazione mentale e la valutazione delle diverse alternative comportamentali, l’analisi dei problemi e delle risorse, ipotizza piani d’azione;

3. pianificazione strategica: (4 item) si riferisce al processo di generare dei piani d’azione orientati alla soluzione del problema;

4. coping preventivo: (10 item) si riferisce all’anticipazione di potenziali eventi stressanti ed alla loro prevenzione prima che l’evento si realizzi completamente;

5. ricerca del supporto strumentale: (8 item) è orientata verso l’ottenimento, dalle persone del proprio gruppo sociale, di notizie, informazioni e feedback per affrontare gli eventi stressanti;

6. ricerca del supporto emotivo: (5 item) mira alla regolazione degli stress emotivi attraverso l’apertura ai sentimenti degli altri e cercando supporti nel proprio gruppo sociale;

7. coping di evitamento: (3 item) prende in considerazione l’evitamento dell’azione quando le situazioni richiederebbero, invece,

un intervento.

Conti (2006)Conti (2006)

Page 46: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

Coping: strumenti di

valutazione

Coping: strumenti di

valutazione7.Coping Inventory for Stressfull Situations

(CISS). di Endler e Parker (1990) . è composto da 48 item. sistema di risposta scala likert relativa alla frequenza di emissione di un dato comportamento di fronteggiamentoin situazioni di stress. tre strategie di coping indagate da altrettante subscale di 16 item ciascuna:

1.coping orientato al problema

2.coping orientato alle emozioni 3.strategie di evitamento:

suddivisa in strategie di distrazione e strategie orientate al supporto social

. 5 punteggi: 3 scale + 2 subscale della scala di evitamento

. Versione italiana a cura di Pedrabissi e Santiniello (1994)

. Soggetti con ansia di tratto elevata, minor benessere, maggior esaurimento emotivo, e

scarso controllo personale sono risultati utilizzare maggiormente le strategie orientate

alle emozioni e in misura minore quelle orientate al problema.. Non sono state evidenziate differenze significative nell’uso di

strategie di evitamento tra soggetti con diversi livelli di benessere, burnout e locus of

control.

7.Coping Inventory for Stressfull Situations (CISS). di Endler e Parker (1990) . è composto da 48 item. sistema di risposta scala likert relativa alla frequenza di emissione di un dato comportamento di fronteggiamentoin situazioni di stress. tre strategie di coping indagate da altrettante subscale di 16 item ciascuna:

1.coping orientato al problema

2.coping orientato alle emozioni 3.strategie di evitamento:

suddivisa in strategie di distrazione e strategie orientate al supporto social

. 5 punteggi: 3 scale + 2 subscale della scala di evitamento

. Versione italiana a cura di Pedrabissi e Santiniello (1994)

. Soggetti con ansia di tratto elevata, minor benessere, maggior esaurimento emotivo, e

scarso controllo personale sono risultati utilizzare maggiormente le strategie orientate

alle emozioni e in misura minore quelle orientate al problema.. Non sono state evidenziate differenze significative nell’uso di

strategie di evitamento tra soggetti con diversi livelli di benessere, burnout e locus of

control.

Sanavio e Sica (1999)Sanavio e Sica (1999)

Page 47: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

8.Coping Orientations to

the Problems Experienced

(COPE)

8.Coping Orientations to

the Problems Experienced

(COPE)

Page 48: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

Coping Orientations to the Problems Experienced (COPE)

Coping Orientations to the Problems Experienced (COPE)

• Di Carver, Scheier e Weintraub (1989)Di Carver, Scheier e Weintraub (1989)

• Versione italiana a cura di Sica e coll (1997)Versione italiana a cura di Sica e coll (1997)

• Questionario di autovalutazioneQuestionario di autovalutazione

• Somministrazione individuale o collettivaSomministrazione individuale o collettiva

• Tempo richiesto per la compilazione: 5-10 minutiTempo richiesto per la compilazione: 5-10 minuti

• Valutazione delle modalità di coping tendenzialmente Valutazione delle modalità di coping tendenzialmente

impiegate impiegate

• 60 item, 4 per ciascuna delle 15 scale che compongono il test60 item, 4 per ciascuna delle 15 scale che compongono il test

• Valutazione della frequenza con la quale il soggetto mette in Valutazione della frequenza con la quale il soggetto mette in

atto, in situazioni problematiche/stressanti, una determinata atto, in situazioni problematiche/stressanti, una determinata

modalità di copingmodalità di coping

• Modalità di risposta: scala likert da 1 (di solito non lo faccio) Modalità di risposta: scala likert da 1 (di solito non lo faccio)

a 4 (lo faccio quasi sempre)a 4 (lo faccio quasi sempre)

• Di Carver, Scheier e Weintraub (1989)Di Carver, Scheier e Weintraub (1989)

• Versione italiana a cura di Sica e coll (1997)Versione italiana a cura di Sica e coll (1997)

• Questionario di autovalutazioneQuestionario di autovalutazione

• Somministrazione individuale o collettivaSomministrazione individuale o collettiva

• Tempo richiesto per la compilazione: 5-10 minutiTempo richiesto per la compilazione: 5-10 minuti

• Valutazione delle modalità di coping tendenzialmente Valutazione delle modalità di coping tendenzialmente

impiegate impiegate

• 60 item, 4 per ciascuna delle 15 scale che compongono il test60 item, 4 per ciascuna delle 15 scale che compongono il test

• Valutazione della frequenza con la quale il soggetto mette in Valutazione della frequenza con la quale il soggetto mette in

atto, in situazioni problematiche/stressanti, una determinata atto, in situazioni problematiche/stressanti, una determinata

modalità di copingmodalità di coping

• Modalità di risposta: scala likert da 1 (di solito non lo faccio) Modalità di risposta: scala likert da 1 (di solito non lo faccio)

a 4 (lo faccio quasi sempre)a 4 (lo faccio quasi sempre)

Page 49: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

Coping Orientations to the Problems Experienced (COPE)

Coping Orientations to the Problems Experienced (COPE)

Il questionario valuta 15 diversi tipi di coping:Il questionario valuta 15 diversi tipi di coping:

1.1.ATTIVITATTIVITÀÀ: intrapendere un’azione per eliminare lo : intrapendere un’azione per eliminare lo stress o attutirne gli effettistress o attutirne gli effetti

2.2.PIANIFICAZIONEPIANIFICAZIONE:: riflettere, pianificare, elaborare riflettere, pianificare, elaborare strategie per superare il problemastrategie per superare il problema

3.3.SOPPRESSIONE DI ATTIVITÀ COMPETITIVESOPPRESSIONE DI ATTIVITÀ COMPETITIVE:: mettere da parte ogni altra attività, evitare distrazioni mettere da parte ogni altra attività, evitare distrazioni per poter affrontare più efficacemente il problemaper poter affrontare più efficacemente il problema

4.4.CONTENIMENTOCONTENIMENTO:: aspettare l’occasione opportuna aspettare l’occasione opportuna per affrontare lo stress, trattenendosi dall’agire per affrontare lo stress, trattenendosi dall’agire impulsivamenteimpulsivamente

5.5.RICERCA DI INFORMAZIONIRICERCA DI INFORMAZIONI: chiedere consigli, : chiedere consigli, assistenza, informazioniassistenza, informazioni

Il questionario valuta 15 diversi tipi di coping:Il questionario valuta 15 diversi tipi di coping:

1.1.ATTIVITATTIVITÀÀ: intrapendere un’azione per eliminare lo : intrapendere un’azione per eliminare lo stress o attutirne gli effettistress o attutirne gli effetti

2.2.PIANIFICAZIONEPIANIFICAZIONE:: riflettere, pianificare, elaborare riflettere, pianificare, elaborare strategie per superare il problemastrategie per superare il problema

3.3.SOPPRESSIONE DI ATTIVITÀ COMPETITIVESOPPRESSIONE DI ATTIVITÀ COMPETITIVE:: mettere da parte ogni altra attività, evitare distrazioni mettere da parte ogni altra attività, evitare distrazioni per poter affrontare più efficacemente il problemaper poter affrontare più efficacemente il problema

4.4.CONTENIMENTOCONTENIMENTO:: aspettare l’occasione opportuna aspettare l’occasione opportuna per affrontare lo stress, trattenendosi dall’agire per affrontare lo stress, trattenendosi dall’agire impulsivamenteimpulsivamente

5.5.RICERCA DI INFORMAZIONIRICERCA DI INFORMAZIONI: chiedere consigli, : chiedere consigli, assistenza, informazioniassistenza, informazioni

Str

ate

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Page 50: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

Coping Orientations to the Problems Experienced (COPE)

Coping Orientations to the Problems Experienced (COPE)

6.6.RICERCA DI COMPRENSIONERICERCA DI COMPRENSIONE: ottenere supporto : ottenere supporto morale, rassicurazioni, comprensionemorale, rassicurazioni, comprensione

7.7.SFOGO EMOTIVOSFOGO EMOTIVO: esprimere emozioni, dare sfogo : esprimere emozioni, dare sfogo ai propri sentimentiai propri sentimenti

8.8.REINTERPRETAZIONE POSITIVA E CRESCITAREINTERPRETAZIONE POSITIVA E CRESCITA: : elaborare l’esperienza critica in termini positivi e/o elaborare l’esperienza critica in termini positivi e/o di crescitadi crescita

9.9.ACCETTAZIONEACCETTAZIONE: accettazione della situazione e/o : accettazione della situazione e/o della propria incapacità nell’affrontarladella propria incapacità nell’affrontarla

10.10.DEDICARSI ALLA RELIGIONEDEDICARSI ALLA RELIGIONE: cercare aiuto o : cercare aiuto o conforto in un credo religiosoconforto in un credo religioso

11.11.UMORISMOUMORISMO: prendersi gioco della situazione, : prendersi gioco della situazione, riderci e scherzarci sopra.riderci e scherzarci sopra.

6.6.RICERCA DI COMPRENSIONERICERCA DI COMPRENSIONE: ottenere supporto : ottenere supporto morale, rassicurazioni, comprensionemorale, rassicurazioni, comprensione

7.7.SFOGO EMOTIVOSFOGO EMOTIVO: esprimere emozioni, dare sfogo : esprimere emozioni, dare sfogo ai propri sentimentiai propri sentimenti

8.8.REINTERPRETAZIONE POSITIVA E CRESCITAREINTERPRETAZIONE POSITIVA E CRESCITA: : elaborare l’esperienza critica in termini positivi e/o elaborare l’esperienza critica in termini positivi e/o di crescitadi crescita

9.9.ACCETTAZIONEACCETTAZIONE: accettazione della situazione e/o : accettazione della situazione e/o della propria incapacità nell’affrontarladella propria incapacità nell’affrontarla

10.10.DEDICARSI ALLA RELIGIONEDEDICARSI ALLA RELIGIONE: cercare aiuto o : cercare aiuto o conforto in un credo religiosoconforto in un credo religioso

11.11.UMORISMOUMORISMO: prendersi gioco della situazione, : prendersi gioco della situazione, riderci e scherzarci sopra.riderci e scherzarci sopra.

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Page 51: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

Coping Orientations to the Problems Experienced (COPE)

Coping Orientations to the Problems Experienced (COPE)

12.12. NEGAZIONENEGAZIONE: rifiutare l’esistenza della situazione : rifiutare l’esistenza della situazione critica, tentando di reagire come se lo stress non critica, tentando di reagire come se lo stress non esistesseesistesse

13.13. DISTACCO COMPORTAMENTALEDISTACCO COMPORTAMENTALE: corrisponde a : corrisponde a una situazione di helplessness, si riducono gli sforzi una situazione di helplessness, si riducono gli sforzi per fronteggiare la situazione problematica, si per fronteggiare la situazione problematica, si abbandonano I tentativi di risoluzione, aspettandosi abbandonano I tentativi di risoluzione, aspettandosi scarsi risultati dai propri tentativi di fronteggiamentoscarsi risultati dai propri tentativi di fronteggiamento

14.14. DISTACCO MENTALEDISTACCO MENTALE: è il contrario della : è il contrario della soppressione delle attività competitive, implica soppressione delle attività competitive, implica distrarsi, sognare ad occchi aperti, dormire più a distrarsi, sognare ad occchi aperti, dormire più a lungo, ecc.lungo, ecc.

15.15. USO DI DROGHE O ALCOLUSO DI DROGHE O ALCOL: uso di sostanze per : uso di sostanze per tollerare lo stresstollerare lo stress

12.12. NEGAZIONENEGAZIONE: rifiutare l’esistenza della situazione : rifiutare l’esistenza della situazione critica, tentando di reagire come se lo stress non critica, tentando di reagire come se lo stress non esistesseesistesse

13.13. DISTACCO COMPORTAMENTALEDISTACCO COMPORTAMENTALE: corrisponde a : corrisponde a una situazione di helplessness, si riducono gli sforzi una situazione di helplessness, si riducono gli sforzi per fronteggiare la situazione problematica, si per fronteggiare la situazione problematica, si abbandonano I tentativi di risoluzione, aspettandosi abbandonano I tentativi di risoluzione, aspettandosi scarsi risultati dai propri tentativi di fronteggiamentoscarsi risultati dai propri tentativi di fronteggiamento

14.14. DISTACCO MENTALEDISTACCO MENTALE: è il contrario della : è il contrario della soppressione delle attività competitive, implica soppressione delle attività competitive, implica distrarsi, sognare ad occchi aperti, dormire più a distrarsi, sognare ad occchi aperti, dormire più a lungo, ecc.lungo, ecc.

15.15. USO DI DROGHE O ALCOLUSO DI DROGHE O ALCOL: uso di sostanze per : uso di sostanze per tollerare lo stresstollerare lo stress

Str

ate

gie

pote

nzi

alm

en

te

Str

ate

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isad

att

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dis

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Page 52: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

Coping Orientations to the Problems Experienced (COPE)

Coping Orientations to the Problems Experienced (COPE)

• In genere modalità di coping focalizzate sul In genere modalità di coping focalizzate sul

problema correlano positivamente con ottimismo, problema correlano positivamente con ottimismo,

autostima, resistenza e comportamento di tipo A.autostima, resistenza e comportamento di tipo A.

• Mentre si associano negativamente con l’ansia di Mentre si associano negativamente con l’ansia di

tratto tratto

• Anche la scala di reinterpretazione positiva e Anche la scala di reinterpretazione positiva e

crescita presenta analoghe associazionicrescita presenta analoghe associazioni

• Le scale di negazione e distacco comportamentale Le scale di negazione e distacco comportamentale

, invece, correlano negativamente con ottimismo, , invece, correlano negativamente con ottimismo,

autostima, resistenza, tipo A e positivamentw con autostima, resistenza, tipo A e positivamentw con

l’ansia di trattol’ansia di tratto

• In genere modalità di coping focalizzate sul In genere modalità di coping focalizzate sul

problema correlano positivamente con ottimismo, problema correlano positivamente con ottimismo,

autostima, resistenza e comportamento di tipo A.autostima, resistenza e comportamento di tipo A.

• Mentre si associano negativamente con l’ansia di Mentre si associano negativamente con l’ansia di

tratto tratto

• Anche la scala di reinterpretazione positiva e Anche la scala di reinterpretazione positiva e

crescita presenta analoghe associazionicrescita presenta analoghe associazioni

• Le scale di negazione e distacco comportamentale Le scale di negazione e distacco comportamentale

, invece, correlano negativamente con ottimismo, , invece, correlano negativamente con ottimismo,

autostima, resistenza, tipo A e positivamentw con autostima, resistenza, tipo A e positivamentw con

l’ansia di trattol’ansia di tratto

Page 53: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

Coping Orientations to the Problems Experienced (COPE)

Coping Orientations to the Problems Experienced (COPE)

Per la versione italiana gli autori (Sica e coll, 1997) Per la versione italiana gli autori (Sica e coll, 1997)

consigliano di fare riferimento ai 5 fattori derivanti consigliano di fare riferimento ai 5 fattori derivanti

dall’analisi fattoriale di secondo ordine eseguita sul dall’analisi fattoriale di secondo ordine eseguita sul

campione italiano, data l’insoddisfacente consistenza campione italiano, data l’insoddisfacente consistenza

interna di alcune scale del questionario. Per analisi interna di alcune scale del questionario. Per analisi

approfondite è comunque possibile ricorrere alle singole approfondite è comunque possibile ricorrere alle singole

scale del COPE:scale del COPE:

1.1. SUPPORTO SOCIALESUPPORTO SOCIALE: ricerca di informazioni (5) + : ricerca di informazioni (5) + ricerca di comprensione ricerca di comprensione (6) + sfogo emotivo (7) (6) + sfogo emotivo (7)

2.2. EVITAMENTOEVITAMENTO: umorismo (11) + negazione (12) + distacco : umorismo (11) + negazione (12) + distacco comportamentale (13) + distacco mentale (14) + uso di comportamentale (13) + distacco mentale (14) + uso di droghe o alcol (15)droghe o alcol (15)

3.3. ATTITUDINE POSITIVAATTITUDINE POSITIVA: contenimento (4) + reinterpretazione : contenimento (4) + reinterpretazione positiva e crescita (8) + accettazione (9)positiva e crescita (8) + accettazione (9)

4.4. ATTIVITÀATTIVITÀ: attività (1) + pianificazione (2) + soppressione di : attività (1) + pianificazione (2) + soppressione di attività attività competitive (3)competitive (3)

5.5. RELIGIONERELIGIONE: dedicarsi alla religione (10): dedicarsi alla religione (10)

5 F

ATTO

RI

(vers

ion

e

5 F

ATTO

RI

(vers

ion

e

italian

a)

italian

a)

5 F

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RI

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a)

italian

a)

Page 54: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

Coping Orientations to the Problems Experienced (COPE)

Coping Orientations to the Problems Experienced (COPE)

Scoring: Scoring: il COPE è composto di 60 item raggruppabili in 17 scale il COPE è composto di 60 item raggruppabili in 17 scale

fattorialifattoriali

Scoring: Scoring: il COPE è composto di 60 item raggruppabili in 17 scale il COPE è composto di 60 item raggruppabili in 17 scale

fattorialifattoriali1. ATTIVITÀ: 5+25+47+58

2. PIANIFICAZIONE: 19+32+39+56

3.SOPPRESSIONE DI ATTIVITÀ COMPETITIVE: 15+33+42+55

4.CONTENIMENTO: 10+22+41+49

5.RICERCA DI INFORMAZIONI: 4+14+30+45

6.RICERCA DI COMPRENSIONE: 11+23+34+52

7.SFOGO EMOZIONALE: 3+17+28+46

8.REINTERPRETAZIONE POSITIVA E CRESCITA: 1+29+38+59

1. ATTIVITÀ: 5+25+47+58

2. PIANIFICAZIONE: 19+32+39+56

3.SOPPRESSIONE DI ATTIVITÀ COMPETITIVE: 15+33+42+55

4.CONTENIMENTO: 10+22+41+49

5.RICERCA DI INFORMAZIONI: 4+14+30+45

6.RICERCA DI COMPRENSIONE: 11+23+34+52

7.SFOGO EMOZIONALE: 3+17+28+46

8.REINTERPRETAZIONE POSITIVA E CRESCITA: 1+29+38+59

Page 55: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

9. ACCETTAZIONE: 13+21+44+54

10. DEDICARSI ALLA RELIGIONE: 7+18+48+60

11. UMORISMO: 8+20+36+50

12. NEGAZIONE: 6+27+40+57

13. DISTACCO COMPORTAMENTALE: 9+24+37+51

14. DISTACCO MENTALE: 2+16+31+43

15. USO DI DROGHE E ALCOL: 12+26+35+53

16. SUPPORTO SOCIALE: 4+11+14+23+30+34+45+52

17. STRATEGIE FOCALIZZATE SUL PROBLEMA:

5+19+25+32+39+56+58

9. ACCETTAZIONE: 13+21+44+54

10. DEDICARSI ALLA RELIGIONE: 7+18+48+60

11. UMORISMO: 8+20+36+50

12. NEGAZIONE: 6+27+40+57

13. DISTACCO COMPORTAMENTALE: 9+24+37+51

14. DISTACCO MENTALE: 2+16+31+43

15. USO DI DROGHE E ALCOL: 12+26+35+53

16. SUPPORTO SOCIALE: 4+11+14+23+30+34+45+52

17. STRATEGIE FOCALIZZATE SUL PROBLEMA:

5+19+25+32+39+56+58

Coping Orientations to the Problems Experienced (COPE)

Coping Orientations to the Problems Experienced (COPE)

Page 56: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

Coping Orientations to the Problems Experienced (COPE)

Coping Orientations to the Problems Experienced (COPE)

INTERPRETAZIONEINTERPRETAZIONE::

• IL PUNTEGGIO ALLE SCALE DEL COPE AUMENTA AL CRESCERE DELLE IL PUNTEGGIO ALLE SCALE DEL COPE AUMENTA AL CRESCERE DELLE

ABILITABILITÀ RIFERITE DAL SOGGETTO, PER CUI A PIÙ ALTI PUNTEGGI À RIFERITE DAL SOGGETTO, PER CUI A PIÙ ALTI PUNTEGGI

CORRISPONDONO PICORRISPONDONO PIÙÙ ADEGUATE ABILITÀ DI COPING ADEGUATE ABILITÀ DI COPING

• NON ÈNON È PREVISTO UN PUNTEGGIO TOTALE DI ABILITÀ DI COPINGPREVISTO UN PUNTEGGIO TOTALE DI ABILITÀ DI COPING

• PER L’INTERPRETAZIONE DELLE SINGOLE SCALE E DEI 5 FATTORI VEDI PER L’INTERPRETAZIONE DELLE SINGOLE SCALE E DEI 5 FATTORI VEDI

DESCRIZIONI PRECEDENTIDESCRIZIONI PRECEDENTI

• PARTICOLARE ATTENZIONE VA RIVOLTA A PUNTEGGI ELEVATI NELLE PARTICOLARE ATTENZIONE VA RIVOLTA A PUNTEGGI ELEVATI NELLE

SCALE DI EVITAMENTO, RELIGIONE E SUPPORTO SOCIALE. A SECONDA SCALE DI EVITAMENTO, RELIGIONE E SUPPORTO SOCIALE. A SECONDA

DEI CASI, INFATTI, L’USO PROLUNGATO DI TALI STRATEGIE POTREBBE DEI CASI, INFATTI, L’USO PROLUNGATO DI TALI STRATEGIE POTREBBE

COMPORTARE SCARSO BENESSERE, SCARSO SENSO DI EFFICACIA COMPORTARE SCARSO BENESSERE, SCARSO SENSO DI EFFICACIA

PERSONALE, FATALISMO E COMPROMISSIONE DELLA QUALITÀ DELLA PERSONALE, FATALISMO E COMPROMISSIONE DELLA QUALITÀ DELLA

VITAVITA

• AL CONTRARIO ELEVATI PUNTEGGI ALLE SCALE ATTITUDINE POSITIVA, E AL CONTRARIO ELEVATI PUNTEGGI ALLE SCALE ATTITUDINE POSITIVA, E

ORIENTAMENTO AL PROBLEMA IN GENERE RAPPRESENTANO MODALITÀ ORIENTAMENTO AL PROBLEMA IN GENERE RAPPRESENTANO MODALITÀ

FUNZIONALI ED ADATTIVEFUNZIONALI ED ADATTIVE

INTERPRETAZIONEINTERPRETAZIONE::

• IL PUNTEGGIO ALLE SCALE DEL COPE AUMENTA AL CRESCERE DELLE IL PUNTEGGIO ALLE SCALE DEL COPE AUMENTA AL CRESCERE DELLE

ABILITABILITÀ RIFERITE DAL SOGGETTO, PER CUI A PIÙ ALTI PUNTEGGI À RIFERITE DAL SOGGETTO, PER CUI A PIÙ ALTI PUNTEGGI

CORRISPONDONO PICORRISPONDONO PIÙÙ ADEGUATE ABILITÀ DI COPING ADEGUATE ABILITÀ DI COPING

• NON ÈNON È PREVISTO UN PUNTEGGIO TOTALE DI ABILITÀ DI COPINGPREVISTO UN PUNTEGGIO TOTALE DI ABILITÀ DI COPING

• PER L’INTERPRETAZIONE DELLE SINGOLE SCALE E DEI 5 FATTORI VEDI PER L’INTERPRETAZIONE DELLE SINGOLE SCALE E DEI 5 FATTORI VEDI

DESCRIZIONI PRECEDENTIDESCRIZIONI PRECEDENTI

• PARTICOLARE ATTENZIONE VA RIVOLTA A PUNTEGGI ELEVATI NELLE PARTICOLARE ATTENZIONE VA RIVOLTA A PUNTEGGI ELEVATI NELLE

SCALE DI EVITAMENTO, RELIGIONE E SUPPORTO SOCIALE. A SECONDA SCALE DI EVITAMENTO, RELIGIONE E SUPPORTO SOCIALE. A SECONDA

DEI CASI, INFATTI, L’USO PROLUNGATO DI TALI STRATEGIE POTREBBE DEI CASI, INFATTI, L’USO PROLUNGATO DI TALI STRATEGIE POTREBBE

COMPORTARE SCARSO BENESSERE, SCARSO SENSO DI EFFICACIA COMPORTARE SCARSO BENESSERE, SCARSO SENSO DI EFFICACIA

PERSONALE, FATALISMO E COMPROMISSIONE DELLA QUALITÀ DELLA PERSONALE, FATALISMO E COMPROMISSIONE DELLA QUALITÀ DELLA

VITAVITA

• AL CONTRARIO ELEVATI PUNTEGGI ALLE SCALE ATTITUDINE POSITIVA, E AL CONTRARIO ELEVATI PUNTEGGI ALLE SCALE ATTITUDINE POSITIVA, E

ORIENTAMENTO AL PROBLEMA IN GENERE RAPPRESENTANO MODALITÀ ORIENTAMENTO AL PROBLEMA IN GENERE RAPPRESENTANO MODALITÀ

FUNZIONALI ED ADATTIVEFUNZIONALI ED ADATTIVE

Page 57: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

Stress Inoculation Training-SIT

Meichenbaum (1977)

Stress Inoculation Training-SIT

Meichenbaum (1977)

Page 58: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

Stress Inoculation Training-

SIT

Stress Inoculation Training-

SIT• concezione transazionale dello stress e del

coping

• focus sul contesto cognitivo-

interpersonale

• gestione dello stress inteso come

processo

• obiettivo: no eliminazione dello stress

(ineliminabile), sviluppo e potenziamento di

abilità e risorse per affrontare

efficacemente lo stress e viverlo come una

sfida, senza esserne soppraffatti.

• concezione transazionale dello stress e del

coping

• focus sul contesto cognitivo-

interpersonale

• gestione dello stress inteso come

processo

• obiettivo: no eliminazione dello stress

(ineliminabile), sviluppo e potenziamento di

abilità e risorse per affrontare

efficacemente lo stress e viverlo come una

sfida, senza esserne soppraffatti.

(Meichenbaum, 1990)(Meichenbaum, 1990)

Page 59: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

Stress Inoculation Training-

SIT

Stress Inoculation Training-

SIT• analogia con la vaccinazione: anticorpi coping skills; richiami, ecc.

• approccio sia preventivo che terapeutico

• destinatari: applicabile a popolazioni cliniche e non (atleti, operatori sanitari, insegnanti, vittime di violenza, ecc.)

• intervento sul singolo, di coppia, di gruppo

• durata: variabile. Nella maggior parte dei casi prevede 12- 15 sedute, più quelle supplementari e di estensione, che vengono progressivamente in un arco di tempo che va dai 6 ai 12 mesi

• analogia con la vaccinazione: anticorpi coping skills; richiami, ecc.

• approccio sia preventivo che terapeutico

• destinatari: applicabile a popolazioni cliniche e non (atleti, operatori sanitari, insegnanti, vittime di violenza, ecc.)

• intervento sul singolo, di coppia, di gruppo

• durata: variabile. Nella maggior parte dei casi prevede 12- 15 sedute, più quelle supplementari e di estensione, che vengono progressivamente in un arco di tempo che va dai 6 ai 12 mesi

(Meichenbaum, 1990)(Meichenbaum, 1990)

Page 60: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

Stress Inoculation Training-

SIT

Stress Inoculation Training-

SIT• Assessment e intervento: processi

circolari e continui

• Clinico: atteggiamento socratico, modello.

• si articola in tre fasi interdipendenti,

parzialmente sovrapponibili, no sequenza

rigida:

1. CONCETTUALIZZAZIONE

2. ACQUISIZIONE DELLE ABILITÀ E

REHEARSAL

3. APPLICAZIONE E RICHIAMO

• Assessment e intervento: processi

circolari e continui

• Clinico: atteggiamento socratico, modello.

• si articola in tre fasi interdipendenti,

parzialmente sovrapponibili, no sequenza

rigida:

1. CONCETTUALIZZAZIONE

2. ACQUISIZIONE DELLE ABILITÀ E

REHEARSAL

3. APPLICAZIONE E RICHIAMO

(Meichenbaum, 1990)(Meichenbaum, 1990)

Page 61: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

1. FASE DELLA

CONCETTUALIZZAZIONE

1. FASE DELLA

CONCETTUALIZZAZIONE• 1/3-1/6 del training

• Obiettivi:

1. Buona relazione, collaborazione

2. Raccolta d’informazioni per la definizione e comprensione del problema: colloquio, valutazione basata sull’immaginazione, automonitoraggio, assessment comportamentale, test standardizzati.

3. Valutazione delle aspettative sul training

4. Definizione obiettivi a breve e lungo termine

5. Intervento psicoeducativo orientato alla riconcettualizzazione dello stress. Proposta di un modello alternativo specifico in funzione del problema o del destinatario.

Natura transazionale dello stress e del coping. Ruolo delle cognizioni. Soggetto non vittima ma protagonista. Normalizzazione del condizione di stress. Percezione di controllo

6. Anticipazione di possibili resistenze e ricadute: inoculazione del fallimento

• 1/3-1/6 del training

• Obiettivi:

1. Buona relazione, collaborazione

2. Raccolta d’informazioni per la definizione e comprensione del problema: colloquio, valutazione basata sull’immaginazione, automonitoraggio, assessment comportamentale, test standardizzati.

3. Valutazione delle aspettative sul training

4. Definizione obiettivi a breve e lungo termine

5. Intervento psicoeducativo orientato alla riconcettualizzazione dello stress. Proposta di un modello alternativo specifico in funzione del problema o del destinatario.

Natura transazionale dello stress e del coping. Ruolo delle cognizioni. Soggetto non vittima ma protagonista. Normalizzazione del condizione di stress. Percezione di controllo

6. Anticipazione di possibili resistenze e ricadute: inoculazione del fallimento

(Meichenbaum, 1990)(Meichenbaum, 1990)

Page 62: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

2. FASE DELL’ACQUISIZIONE

DELLE ABILITÀ DI COPING

2. FASE DELL’ACQUISIZIONE

DELLE ABILITÀ DI COPING• Obiettivo:

acquisizione di un repertorio di coping flessibile e integrato, potenziando abilità già presenti, correggendo stili disadattivi, sviluppando nuove strategie di coping

• Intervento multidimensionale:

training di rilassamento

Interventi più cognitivi: ristrutturazione cognitiva e training al problem solving, training all’autoistruzione o autodialogo giudato

• Obiettivo:

acquisizione di un repertorio di coping flessibile e integrato, potenziando abilità già presenti, correggendo stili disadattivi, sviluppando nuove strategie di coping

• Intervento multidimensionale:

training di rilassamento

Interventi più cognitivi: ristrutturazione cognitiva e training al problem solving, training all’autoistruzione o autodialogo giudato (Meichenbaum,

1990)(Meichenbaum, 1990)

Page 63: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

3. FASE DELL’APPLICAZIONE

DELLE ABILITÀ DI COPING E

COMPLETAMENTO DEL TRAINING

3. FASE DELL’APPLICAZIONE

DELLE ABILITÀ DI COPING E

COMPLETAMENTO DEL TRAINING• Obiettivo:

generalizzazione ed implemento delle abilità acqusite

prevenzione e gestione delle ricadute e dei fallimenti

• Tecniche d’intervento:

rehearsal immaginativo e comportamentale, role playing, modeling, esposizione graduale

• Richiami e follow-up

• Obiettivo:

generalizzazione ed implemento delle abilità acqusite

prevenzione e gestione delle ricadute e dei fallimenti

• Tecniche d’intervento:

rehearsal immaginativo e comportamentale, role playing, modeling, esposizione graduale

• Richiami e follow-up(Meichenbaum, 1990)(Meichenbaum, 1990)

Page 64: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

Progetto di ricerca

“Andamento sintomatologico periopearatorio,

stili di coping e tratti di personalità

in un campione di donne sottoposte ad interventi chirurgici ginecologici”

Progetto di ricerca

“Andamento sintomatologico periopearatorio,

stili di coping e tratti di personalità

in un campione di donne sottoposte ad interventi chirurgici ginecologici”

Page 65: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

Considerata la grande variabilità interindividuale nel vissuto soggettivo e nel decorso clinico in riferimento ad interventi chirurgici ginecologici, conservativi e non,

il seguente studio si propone di verificare

l’esistenza di possibili correlazioni:• tra gli stili di coping e l’andamento

sintomatologico perioperatorio• tra i tratti di personalità e le

strategie di coping prevalenti

Considerata la grande variabilità interindividuale nel vissuto soggettivo e nel decorso clinico in riferimento ad interventi chirurgici ginecologici, conservativi e non,

il seguente studio si propone di verificare

l’esistenza di possibili correlazioni:• tra gli stili di coping e l’andamento

sintomatologico perioperatorio• tra i tratti di personalità e le

strategie di coping prevalenti

SCOPO SCOPO

Page 66: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

I soggetti (N= 58) sono stati consecutivamente reclutati presso l’U.O. di Ostetricia-Ginecologia

dell’Ospedale di Carpi, al momento dalla visita precedente

all’intervento, 15-10 giorni prima del ricovero

I soggetti (N= 58) sono stati consecutivamente reclutati presso l’U.O. di Ostetricia-Ginecologia

dell’Ospedale di Carpi, al momento dalla visita precedente

all’intervento, 15-10 giorni prima del ricovero

CAMPIONE CAMPIONE

Page 67: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

Criteri d’inclusione: • nazionalità italiana• età compresa tra i 28 e i 60

anni • livello d’istruzione non

inferiore alla licenza elementare

• sia in età fertile che in menopausa

• interventi ginecologici conservativi e non per patologie uterine ed annessiali benigne e prolassi

• modalità dell’intervento: laparotomia, laparoscopia e per via vaginale

Criteri d’esclusione:• interventi chirurgici

ginecologici per neoplasie, esami di cavità, sterilizzazione e complicazioni post-partum

Criteri d’inclusione: • nazionalità italiana• età compresa tra i 28 e i 60

anni • livello d’istruzione non

inferiore alla licenza elementare

• sia in età fertile che in menopausa

• interventi ginecologici conservativi e non per patologie uterine ed annessiali benigne e prolassi

• modalità dell’intervento: laparotomia, laparoscopia e per via vaginale

Criteri d’esclusione:• interventi chirurgici

ginecologici per neoplasie, esami di cavità, sterilizzazione e complicazioni post-partum

CAMPIONE CAMPIONE

N° soggettiN° soggetti 5858RANGERANGE 28-5828-58

MEDIAMEDIA(DS)(DS)

41,8641,86(± (± 8,688,68

))

CONSERVATIVICONSERVATIVIFreqFreq

. . (%)(%)

3030(51,7)(51,7)

NON NON CONSERVATICONSERVATI

VIVI

FreqFreq. .

(%)(%)

2828(48.3)(48.3)

ISTERECTOMIAISTERECTOMIATotale/subtotaleTotale/subtotale

FreqFreq. .

(%)(%)

2323(39,7)(39,7)

Interventi senza Interventi senza asportazione asportazione

dell’uterodell’utero

FreqFreq. .

(%)(%)

35 35 (60,3)(60,3)

Età

Tip

olo

gia

d

’in

terv

en

to

Page 68: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

MATERIALI e METODI MATERIALI e METODI

Symptom Questionnaire (SQ) di Fava e Kellner

test di stato, composto di 92 item a risposta dicotomica, 4

scale principali

(ANSIA, DEPRESSIONE, SINTOMI SOMATICI E OSTILITÀ) e 8

sottoscale

somministrato in tre diversi momenti:

15 giorni prima dell’intervento, forma settimanale (SQ1),

il giorno prima (SQ2) ), forma giornaliera

al momento della dimissione (SQ3), forma giornaliera

Symptom Questionnaire (SQ) di Fava e Kellner

test di stato, composto di 92 item a risposta dicotomica, 4

scale principali

(ANSIA, DEPRESSIONE, SINTOMI SOMATICI E OSTILITÀ) e 8

sottoscale

somministrato in tre diversi momenti:

15 giorni prima dell’intervento, forma settimanale (SQ1),

il giorno prima (SQ2) ), forma giornaliera

al momento della dimissione (SQ3), forma giornaliera

Valutazione dell’andamento sintomatologico

perioperatorio

Valutazione dell’andamento sintomatologico

perioperatorio

Page 69: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

MATERIALI e METODI MATERIALI e METODI

Sixteen Personality Factors Questionnaire – 5a

edizione

(16 PF-5) di Cattel (2000)

composto di 185 item a scelta obbligata con tre alternative di

risposta

misura 16 dimensioni o tratti stabili di personalità (fattori

primari), bipolari e relativamente indipendenti + 5 fattori

globali

somministrato 15 giorni prima dell’intervento

Sixteen Personality Factors Questionnaire – 5a

edizione

(16 PF-5) di Cattel (2000)

composto di 185 item a scelta obbligata con tre alternative di

risposta

misura 16 dimensioni o tratti stabili di personalità (fattori

primari), bipolari e relativamente indipendenti + 5 fattori

globali

somministrato 15 giorni prima dell’intervento

Valutazione dei tratti stabili di personalitàValutazione dei tratti stabili di personalità

Page 70: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

FATTORE Punteggi da 1 a 3

sten Punteggi da 8 a 10 sten

A ESPANSIVITÀ riservato,

impersonale, distaccato

espansivo, disinvolto, attento agli altri

B RAGIONAMENTO concreto astratto

C STABILITÀ

EMOZIONALE

reattivo, instabile, emozionalmente

mutevole

emozionalmente stabile, maturo, adattabile

E DOMINANZA remissivo,

cooperativo, evita i conflitti

dominante, energico, assertivo

F VIVACITÀ serio, misurato,

accurato vivace, esuberante, spontaneo

G COSCIENZIOSITÀ opportunista, non rispetta le regole

coscienzioso, ligio al dovere

H AUDACIA SOCIALE

timido, pavido, timoroso

socialmente audace, intraprendere, temerario, sfrontato, avventuroso

I SENSIBILITÀ utilitarista, non sentimentale, materialista

sensibile, esteta, sentimentale, romantico

L VIGILANZA fiducioso, non

sospettoso, accettante vigile, sospettoso, scettico, circospetto

M ASTRATTEZZA

pratico, aderente alla realtà, realista, orientato alla

soluzione

astratto, fantasioso, ideativo, orientato verso le idee

N PRUDENZA sincero, schietto, franco, genuino

prudente, discreto, guardingo, chiuso

O APPRENSIVITÀ sicuro di sè,

soddisfatto, tranquillo apprensivo, insicuro, preoccupato

Q1 APERTURA AL

CAMBIAMENTO tradizionalista, conservatore

aperto al cambiamento, sperimentatore

Q2 FIDUCIA IN SÈ dipendente dal

gruppo, affiliativo fiducioso di sè, solitario, individualista

Q3 PERFEZIONISMO tollerante il disordine,

approssimativo, flessibile

perfezionista, autodisciplinato, organizzato

Q4 TENSIONE rilassato, placido,

paziente teso, energico, impaziente, motivato

Page 71: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

FATTOREFATTORE PunteggioPunteggioda 1 a 3 stenda 1 a 3 sten

PunteggioPunteggioda 8 a 10 stenda 8 a 10 sten

EXEXestroversionestroversion

ee

introverso, introverso, socialmente socialmente

inibitoinibito

estroverso, estroverso, socialmente socialmente participativoparticipativo

AXAXansietàansietà

imperturbabile, imperturbabile, bassa ansietàbassa ansietà

ansioso, alta ansioso, alta ansietàansietà

TMTMdurezzadurezza

ricettivo, aperto, ricettivo, aperto, intuitivointuitivo

duro, risoluto, duro, risoluto, bassa empatiabassa empatia

ININindipendenzindipendenz

aa

acconidiscendentacconidiscendente, piacevole, e, piacevole,

altruistaaltruista

indipendente, indipendente, persuasivo, persuasivo,

volitivovolitivo

SCSCautocontrollautocontroll

oo

impulsivo, segue impulsivo, segue gli istintigli istinti

Controllato, Controllato, inibisce gli istintiinibisce gli istinti

Page 72: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

MATERIALI e METODI MATERIALI e METODI

Coping Orientations to the Problems Experienced

(COPE)

di Carver, Scheier e Weintraub (1989)

Valutazione di 15 strategie di coping distinte in

strategie focalizzate sul problema, sull’emozione e

potenzialmente disadattive + 5 fattori principalicomposto di 60 item, 4 per ciascuna delle 15 scale e 5 fattori

principali

Modalità di risposta scala likert sulla frequenza

somministrato 15 giorni prima dell’intervento

Coping Orientations to the Problems Experienced

(COPE)

di Carver, Scheier e Weintraub (1989)

Valutazione di 15 strategie di coping distinte in

strategie focalizzate sul problema, sull’emozione e

potenzialmente disadattive + 5 fattori principalicomposto di 60 item, 4 per ciascuna delle 15 scale e 5 fattori

principali

Modalità di risposta scala likert sulla frequenza

somministrato 15 giorni prima dell’intervento

Valutazione degli stili di coping prevalentiValutazione degli stili di coping prevalenti

Page 73: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

Andamento sintomatologico:

SQ-mediane

Andamento sintomatologico:

SQ-mediane

0

2

4

6

8

10

12

SQ1 SQ2 SQ3

ansia depressione sintomi somatici ostilità

Valo

re s

og

lia

Page 74: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

Profilo medio di personalità:

16 PF5-mediane

Profilo medio di personalità:

16 PF5-mediane

PROFILO MEDIO 16 PF-5

6

4

7

5

4

6

5 5

6

4

6 6

4

6

7

6

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

A B C E F G H I L M N O Q1 Q2 Q3 Q4

ste

n

Page 75: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

Stili di coping prevalenti:

COPE-mediane

Stili di coping prevalenti:

COPE-mediane

1

3

5

7

9

11

13

15

attiv

ità

pian

if

sopp

ress

cont

enimric

inf

ric co

mpr

sfogo

reinterp

acce

tazrelig

umor

ismo

nega

zione

dist

comp

dist

men

t

alcol-d

ro

Page 76: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

Risultati: correlazioni non parametriche “ rho di Spearman”

COPE e SQ

Risultati: correlazioni non parametriche “ rho di Spearman”

COPE e SQ

ATTIVITÀ

+ depressione-SQ3*

+ sintomi somatici-SQ3*

+ assenza di benessere fisico/affaticamento-SQ3*

P < 0.05*

P < 0.01**

PIANIFICAZIONE

+ sintomi somatici-SQ3*

+ lamentela somatica-SQ3*

+ assenza di benessere fisico/affaticamento-SQ3*

SOPPRESSIONE ATTIVITÀ COMPETITIVE

+ ansia e ansietà–SQ1*

+ incapacità ad essere contento-SQ1**

- mancanza di buona disposizione verso gli altri-SQ2*

+ depressione-SQ2* e SQ3*

+ sintomatologia depressiva-SQ3*

+ assenza di benessere fisico/affaticamento-SQ3*

STR

ATEG

IE F

OC

ALIZ

ZA

TE S

UL

PR

OB

LEM

A

Page 77: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

Risultati: correlazioni non parametriche “ rho di Spearman”

COPE e SQ

Risultati: correlazioni non parametriche “ rho di Spearman”

COPE e SQ

CONTENIMENTO

- ostilità-SQ2**

- mancanza di buona disposizione verso gli altri-SQ2*

+ depressione, lamentela depressiva e incapacità ad essere contento -SQ3*

P < 0.05*

P < 0.01**

RICERCA D’INFORMAZIONI

- ostilità e sintomi d’irritabilità–SQ1*

+ depressione-SQ2*

+ sintomi somatici-SQ3*

+ assenza di benessere fisico/affaticamento-SQ3*

STR

ATEG

IE F

OC

ALIZ

ZA

TE S

UL

PR

OB

LEM

A

Page 78: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

Risultati: correlazioni non parametriche “ rho di Spearman”

COPE e SQ

Risultati: correlazioni non parametriche “ rho di Spearman”

COPE e SQ

RICERCA DI COMPRENSIONE

+ depressione** e sintomi depressivi* -SQ2

+ sintomi somatici e lamentela organica-SQ2**

P < 0.05*

P < 0.01**

SFOGO

+ ansia-SQ1* *, ansia (A-a)-SQ2**, ansia (a)-SQ3*

+ depressione (D-d)-SQ1** e SQ2** e sintomi depressivi-SQ3*

+ incapacità a rilassarsi- SQ1e SQ2**

+ incapacità ad essere contento- SQ1**

+ ostilità (O-o)- SQ2**

+ sintomi somatici (S-s)-SQ2*

+ mancanza di buona disposizione verso gli altri-SQ2**

STR

ATEG

IE F

OC

ALIZ

ZA

TE

SU

LL’E

MO

ZIO

NE

Page 79: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

Risultati: correlazioni non parametriche “ rho di Spearman”

COPE e SQ

Risultati: correlazioni non parametriche “ rho di Spearman”

COPE e SQ

REINTERPRETAZIONE POSITIVA E CRESCITA

- Mancanza di buona disposizione verso gli altri-SQ2* e SQ3**

- ostilità-SQ3**

+ assenza di benessere fisico-SQ3*

P < 0.05*

P < 0.01**

ACCETTAZIONE

+ depressione-SQ1*

+ incapacità ad essere contento- SQ1**

- sintomi somatici-SQ3*

STR

ATEG

IE F

OC

ALIZ

ZA

TE

SU

LL’E

MO

ZIO

NE

UMORISMO - Mancanza di buona disposizione verso gli altri-SQ1*

Page 80: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

Risultati: correlazioni non parametriche “ rho di Spearman”

COPE e SQ

Risultati: correlazioni non parametriche “ rho di Spearman”

COPE e SQNEGAZIONE - Lamentela somatica (S e s)-SQ1**

P < 0.05*

P < 0.01**

DISTACCO COMPORTAMENTA

LE

+ depressione (D** e d*)-SQ1

+ sintomi somatici (S e s)-SQ1**

+ assenza di benessere fisico/affaticamento-SQ1*

STR

ATEG

IE P

OTEN

ZIA

LM

EN

TE

DIS

AD

ATTIV

E

DISTACCO MENTALE

- mancanza di buona disposizione verso gli altri-SQ1* e SQ3*

+ lamentela somatica (S e s)-SQ2*

+ sintomi depressivi-SQ2*

- ostilità (O** e o)-SQ3

USO DI ALCOL/DROGHE

+ ansia (A e a)-SQ1*

+ lamentela somatica (s)-SQ1*

Page 81: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

Risultati: correlazioni non parametriche “ rho di Spearman”

COPE e SQ

Risultati: correlazioni non parametriche “ rho di Spearman”

COPE e SQ

SUPPORTO SOCIALE

+ depressione -SQ1*

+ ansia e incapacità a rilassarsi-SQ2*

+ depressione (D e d)-SQ2**

+ lamentela somatica (S* e s**)-SQ2

P < 0.05*

P < 0.01**

FA

TTO

RI

PR

INC

IPA

LI

EVITAMENTO

+ depressione (D e d)-SQ1*

+ ansietà- SQ1*

+ sintomi somatici (S e s)-SQ1**

+ assenza di benessere fisico/affaticamento-SQ1*

+ ostilità-SQ2*

ATTITUDINE POSITIVA

- mancanza di buona disposizione verso gli altri-SQ2*

+ depressione (D e d)-SQ3*

Page 82: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

Risultati: correlazioni non parametriche

16PF-5 e COPE

Risultati: correlazioni non parametriche

16PF-5 e COPEA - ESPANSIVITÀ

+ Reinterpretazione*

+ Distacco comportamentale*

B - RAGIONAMENTO

- Negazione*

- Distacco comportamentale*

C – STABILITÀ EMOZIONALE

- Distacco comportamentale*

F – VIVACITÀ - contenimento*

P < 0.05*

P < 0.01**

Page 83: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

Risultati: correlazioni non parametriche

16PF-5 e COPE

Risultati: correlazioni non parametriche

16PF-5 e COPE

G - COSCIENZIOSITÀ

+ contenimento*

+ ricerca d’informazioni*

+ religione*

- distacco comportamentale*

+ attitudine positiva*

H - AUDACIA SOCIALE

- contenimento*

N – PRUDENZA

+ contenimento*

- ricerca di comprensione*

- sfogo**

- supporto sociale**

P < 0.05*

P < 0.01**

Page 84: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

Risultati: correlazioni non parametriche

16PF-5 e COPE

Risultati: correlazioni non parametriche

16PF-5 e COPE

L - VIGILANZA+ negazione**

+ evitamento*

M - ASTRATTEZZA

+ distacco comportamentale**

+ alcol-droghe*

+ evitamento**

Q2 – FIDUCIA IN SE’

+ negazione**

+ distacco comportamentale*

P < 0.05*

P < 0.01**

Page 85: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

Risultati: correlazioni non parametriche

16PF-5 e COPE

Risultati: correlazioni non parametriche

16PF-5 e COPE

Q3 - PERFEZIONISMO

+ contenimento*

Q4- TENSIONE

- distacco ricerca d’informazioni*

+ negazione*

+ distacco comportamentale*

+ evitamento*

P < 0.05*

P < 0.01**

Page 86: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

Discussione Discussione Si sono evidenziate associazioni

significative tra:

• tratti stabili di personalità e stili di

coping

• stili di coping e sintomatologia riferita

prima e dopo l’intervento Piano correlazionale: no relazioni di

causa-effetto, semplici

covariazioni Si è evidenziato come determinati tratti di

personalità si associno a stili di coping

prevalenti Si è evidenziato come l’impiego di

determinate strategie di coping correli con

la sintomatologia riferita nel periodo

perioperatorio

Si sono evidenziate associazioni

significative tra:

• tratti stabili di personalità e stili di

coping

• stili di coping e sintomatologia riferita

prima e dopo l’intervento Piano correlazionale: no relazioni di

causa-effetto, semplici

covariazioni Si è evidenziato come determinati tratti di

personalità si associno a stili di coping

prevalenti Si è evidenziato come l’impiego di

determinate strategie di coping correli con

la sintomatologia riferita nel periodo

perioperatorio

Page 87: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

BibliografiaBibliografia• Amirkhan, J.H. (1990). A factor analitically derived measure of

coping: The Coping Strategy Indicator. Journal of Personality and Social Psychology, 59, 1066-1071

• Brandtstädter, J. (1992). Personal control over development: Implications of self-efficacy. In R. Schwarzer R (Ed.), Self-efficacy: Thought Control of Action. Washington: Hemisphere.

• Busjahn, A., Faulhaber, H., Freier, K., & Luft, F. C. (1999). Genetic and environmental influences of coping styles: a twin study. Psychosomatic Medicine, 61, 469-475.

• Conti, L. (2006). Repertorio delle scale di valutazione in psichiatria (Ed). Fierenze: SEE.

• DeLongis, A. & Holtzman, S. (2005). Coping in context: the role of stress, social support, and personality in coping. Journal of Personality, 73 (6), 1633-1656.

• Endler, N.S., Parker, J.D.A. (1990). Multidimensional assessment of coping: A critical evaluation. Journal of Personality and Social Psychology, 58, 844-854.

• Feifel, H., Strack, S. (1989). Coping with conflict situations: Middle-aged and elderly men. Psychol Aging, 4, 26-36

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Page 88: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

BibliografiaBibliografia

• Folkman, S., Lazarus, R.S. (1988). Manual for the Ways of Coping

Questionnaire. Palo Alto: Consulting Psychologists Press.

• Greenglas ,E., Schwarzer, R., et al. (1999). The Proactive Coping

Inventory (PCI): A multidimensional research instrument. Paper

presented at the 20th International Conference of the Stress and

Anxiety Research Society (STAR), Cracow, July 12-14, 1999.

• Krohne, H.W. (1993). Vigilance and cognitive avoidance as

concepts in coping research. In H.W. Krohne (Ed.), Attention and

Avoidance: Strategies in Coping with Aversivness. Seattle: Hogrefe

& Huber.

• Krohne, H.W. et al. (2000). The assessment of dispositional

vigilance and cognitive avoidance: factorial structure,

psychometric properties and validity of the Mainz Coping

Inventory. Cognitive Therapy and Research, 24 (3), 297-311.

• Lazarus, R.S., Folkman, S. (1984). Stress, Appraisal and Coping.

New York: Springer.

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Inventory (PCI): A multidimensional research instrument. Paper

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Anxiety Research Society (STAR), Cracow, July 12-14, 1999.

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Page 89: Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping

BibliografiaBibliografia• Meichenbaum, D. (1990). Al termine dello stress. Prevenzione e

gestione secondo l’approccio cognitivo-comportamentale. Trento:

Erikson

• Miller, S.M. (1987). Monitoring and blunting: Validation of a

questionnaire to assess styles of information seeking under threat.

Journal of Personality and Social Psychology, 52 (2), 345-353.

• Pancheri, P. (1979). Stress emozioni e malattia. Introduzione alla

medicina psicosomatica. Milano: Arnoldo Mondadori Editore.

• Pruneti, C. (2004).Manuale di diagnostica e clinica

psicologica.Analisi e valutazione multidimansionale del

comportamento umano. Parma: Santa Croce.

• Sanavio, E., Sica, C. (1999). I test di personalità. Inventari

equestionari. Bologna: Il Mulino.

• Schwarzer, R. & Schwarzer, C. (1996). A critical survey of coping

instruments. In M. Zeidner, N.S. Endler (Eds), Handbook of Coping.

New York: Wiley.

• Zani, B. & Cicognani, E. (2000). Psicologia della salute. Bologna: il

Mulino.

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instruments. In M. Zeidner, N.S. Endler (Eds), Handbook of Coping.

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