Spazio dello Spirito: esperienza del Meyer - Azienda Usl 4...

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Spazio dello Spirito: esperienza del Meyer

Roberta Rezoalli, Ufficio Stampa AOU Meyer

Un luogo sacro di silenzio e di ascolto della parola

Giovedì 27 novembre 2014

Lo Spazio

Un'area in condivisione, di tutti, da cui si accede ai

distinti luoghi di culto. Uno spazio per tutti, per la

preghiera e la riflessione che non si offre solo ai

genitori e ai bambini, ma a tutti gli operatori

dell’ospedale.

Lo Spazio dello Spirito è il luogo che condivide e racchiude parti destinate al culto Cattolico, Ortodosso, Cristiano Evangelico, Ebraico e Musulmano e anche di chi è laico.

Un progetto del Meyer con:

Studio CSPE di Firenze -Progettazione struttura e del complesso ospedalieroArchitetto Gianluca Soldi -Allestimento Spazio SpiritoArtista Filippo Rossi - Varie Opere presenti nello SpazioArtista Giovanni Piccirillo,icona Madonna del Perpetuo Soccorso

La strutturaLa dimensione circolare del luogo accoglie e

abbraccia chi vi sosta

Ingresso

• Nello Spazio dello Spirito si entra dalla grande porta di legno di abete. I dorsi laterali sono stati realizzati in vetro trasparente proprio per permettere di intravedere il lungo corridoio che conduce in questo luogo di silenzio e parola.

• Al centro, la porta ha una spaccatura che simboleggia la ferita che la malattia porta in ogni stagione della vita, piùintensa e lacerante quando attraversa l’alba dell’esistenza.

Ponte dorato

Le pareti del corridoio sono attraversate dalle tele dell’artista

Filippo Rossi. Tele solcate da una linea d’oro.

L’opera “ Ponte dorato” vuole significare per l’autore la

preghiera, come ponte che conduce alla riva di Dio.

La Fontana

Il corridoio conduce alla fontana da cui

scorga e scorre l’acqua fonte di Vita.

Il centro

Si arriva al grande spazio circolare, luogo comune a tutti i culti e alla riflessione laica.

Grandi porte scorrevoli custodiscono i vani

dedicati ai vari culti e offrono a tutti l’emiciclo

centrale.

Culto Cristiano Evangelico

• A porte chiuse lo spazio diventa, proprio grazie al leggio collocato in modo condiviso, lo spazio destinato ai Cristiani Evangelici e luogo di riflessione e/o preghiera.

Culto Cattolico e Ortodosso

A destra si accede allo spazio dedicato ai Cattolici e agli Ortodossi, dove due quinte semicircolari delimitano lo spazio delle rispettive sacrestie, mentre al centro di esse è collocato l’altare di pietra con dietro e sopra la grande Croce lignea dell’artista Filippo Rossi “Tesoro di Misericordia”.

Culto Cattolico

• Sul lato sinistro della cappella si incontra lo spazio Cattolico, dove al centro della quinta èsituato il Tabernacolo, cuore del Cattolicesimo per la custodia della S. Eucaristia, la cui piccola porta è sintesi e ripresentazione della tavola lignea del Crocifisso. I riquadri in colore Argento e Oro la incorniciano e la impreziosiscono.

Culto Ortodosso• Sul lato destro vi è la parte

Ortodossa, con al centro un’icona raffigurante la Madonna, detta del Perpetuo Soccorso, opera dell’artista Giovanni Piccirillo, collocata in modo simmetrico al Tabernacolo al centro della parete e anch’essa incorniciata con un telaio in argento e oro. Alla Madre di Dio, venerata sotto tale titolo, è dedicato lo spazio Ortodosso (e Cattolico) per la suggestione che evoca e la consolazione che suscita: il bambino ammalato (e non solo lui) è anche spaventato ed è portato a cercare sicurezza afferrandosi alle mani della mamma.

Culto Ebraico e Musulmano

• Al lato opposto incontriamo lo spazio dedicato alla religione Ebraica e Musulmana . Aprendo la parete scorrevole troviamo al centro un’opera lignea, sempre dell’artista Filippo Rossi, realizzata con la stessa tavola massiccia al cui centro è collocato un bastone ligneo dorato.

Culto Musulmano

• A destra è situato lo spazio per il culto della religione Musulmana. Qui troviamo il Mihrab una nicchia a forma absidale dove l’ Iman con il suo corpo posto all’interno rivolto verso “ la Mecca”, si rivolge a fedeli che partecipano alla preghiera. La nicchia realizzata in legno di ciliegio, è sempre racchiusa da una cornice in argento e oro.

Culto Ebraico

• A sinistra troviamo la zona per la religione Ebraica. L’Aron, un grande armadio realizzato in legno di ciliegio con dodici sfere dorate che simboleggiano le tribù d’Israele, che dovràcustodisce i rotoli della Toràh, cioè della Legge di Mosè.

L’oro e l’argento

• Tutti gli arredi sacri hanno i colori caratterizzanti i simboli di tutte le religioni: argento e oro. La loro presenza ripetuta ed evidenziata in ogni spazio sacro vuole trasmettere il senso dell’unità che nasce dalla condivisione dell’esperienza dolorosa: le identità religiose, sessuali, di età, di cultura, arricchiscono spiritualmente la persona.

Il percorso

2005

Consapevole del ruolo dello spirito nel processo di guarigione fisica, nonché dell’esigenza dei sofferenti e familiari di speranza, forza interiore e consolazione, la Direzione del Meyer voleva realizzare un luogo adatto alla preghiera personale e alle celebrazioni collettive. Universale è l’esperienza traumatica di malattia come di quella della guarigione, a prescindere da differenziazioni etniche, sociali e religiose.

27 giugno 2007

Il 27 giugno del 2007, cinque mesi prima del trasferimento

dell’Ospedale Pediatrico nella nuova sede di viale

Pieraccini, il Meyer dedica una giornata allo spazio dello Spirito che viene inaugurato

alle 12,30

Un punto di arrivo ma anche di partenza

La Giornata che il Meyerdedica allo Spazio dello Spirito è il punto di approdo di un percorso fatto insieme alle Comunità religiose di Firenze e la Fondazione Giorgio La Pira.

Il principio ispiratore

Mario Primicerio presidente della Fondazione Giorgio La Pira, nella sua

introduzione, evidenzia come con questa struttura si sia voluto, “portare in luce la dimensione inter-religiosa di Assisi, quando nell’ottobre del 1986 i

rappresentanti di più religioni si riunirono su invito di Giovanni Paolo II”.

«La Santa Sede desidera contribuire a suscitare un movimento mondiale di preghiera per la pace che, oltrepassando i confini delle singole Nazioni e coinvolgendo i credenti di tutte le Religioni, giunga ad abbracciare il mondo intero» (Insegnamenti di Giovanni Paolo II, 1986, vol. i, p. 198)

Le parole e i gesti per un unico spirito

Le «parole» e i «gesti» con cui le diverse religioni esprimono l' «unico spirito»

umano, ha impegnato i rappresentanti della varie comunità religiose presenti in città, da monsignor Timothy Verdon, al

rabbino capo Joseph Levi, all'imam Izzeddin Elzir, a padre Georghe Blatinski

della Chiesa ortodossa russa, alla pastora della Chiesa Valdese Gianna Sciclone,

oltre a Lisa Palmieri-Billig del Religions forpeace American Jewish Committee.

Gioia e dolore nell’unico spirito, è il tema della

sessione pomeridiana a cui partecipano oltre all’allora

assessore regionale Enrico Rossi, una mamma,

Benedetta Fantugini e Roberto Benigni, regista

“poetico” che ricorderà«come, per aiutare

un bambino, sia sempre necessario ridiventare

bambini»

In cammino

Dopo quel momento il dialogo con le Comunità è proseguito per rendere lo Spazio dello Spirito un luogo sacro per tutti. Un percorso avvenuto all’interno dell’Azienda, che ha coinvolto vari operatori e che si è articolato in fasi alterne.

In cammino

E’ nel solco di questa esperienza, culmine di un percorso, che il dialogo con i rappresentanti delle Comunità religiose èproseguito. Il Meyer nel frattempo ha maturato anche esperienze Multiculturale con il Gruppo HPH, mediante iniziative di formazione degli operatori. Tra i temi c’è la dimensione religiosa, che si estrinseca non solo nel seminare la cultura della conoscenza e del rispetto. In tale contesto si colloca ad esempio il calendario Multiculturale, con le festivitàreligiose quali quelle cristiane, islamica, ebraica, hindu, buddista..

Lo spazio dello Spirito

prende vita“Dopo cinque anni di

discussione, progettazione e lavoro, verrà finalmente

celebrata, la benedizione del nuovo spazio di preghiera del Meyer, alla

presenza dell’Arcivescovo di Firenze mons. Giuseppe Betori, con la

Dedicazione dell’altare”Timothy Verdon*

Centro Diocesano per l’Ecumenismo e il Dialogo Inter-religioso

Dedicazione dell’Altare

• Il 17 novembre del 2010 l'Arcivescovo di Firenze e Cardinale Giuseppe Betori ha presieduto la Santa Messa con Dedicazione dell'Altare alla Madre di Dio presso lo Spazio dello Spirito. Durante la liturgia sono state deposte le reliquie di San Crescenzo Martire, martirizzato a 11 anni sotto Diocleziano. L’unzione si è limitata alla sola mensa dell’Altare, e non le pareti come avviene nelle chiese, in quanto lo Spazio dello Spirito ècondiviso con altre confessioni religiose.

Lo Spazio Musulmano prende vitaSuccessivamente alla Dedicazione dell’Altare anche la parte Musulmana viene resa viva dalla presenza del Corano, dei

tappeti e dalla partecipazione dei fedeli

Accesso ai ministri di culto per l’assistenza delle famiglie

• L’Ospedale Pediatrico Meyer vuole agevolare l’accesso ai ministri del proprio culto per le famiglie dei bambini ricoverati.

• Il percorso fatto con lo Spazio dello Spirito ha sensibilizzato gli operatori che a vario titolo lavorano in ospedale, agevolando la possibilità di accedere alle proprie funzioni religiose, mediante il coinvolgimento dei vari ministri di culto presenti a Firenze.

Un cammino che continua

Lo Spazio dello Spirito forse non è esattamente identico a come si voleva che fosse, ma è uno spazio di vita, fulcro per tante famiglie, per tanti operatori e per chiunque senta il bisogno di raccoglimento e preghiera. Per un cammino che non ha ancora fine.

Sintesi di Parole e Gesti, diversi per tradizione e cultura, ma uguali nell’amore per il bambino.

Segno dell’alleanza fra tutti gli ospedali pediatrici del mondo, uniti nell’obiettivo comune di vincere la malattia e costruire la

pace ovunque nasca e viva un bambino.

Lo Spazio dello

Spirito

Grazie