Post on 14-Feb-2019
Workshop
IMPRESE COSTRUITE PER DURARE
Federico Butera, Fondazione IrsoPresidente Fondazione IrsoProfessore Ordinario, già Cattedra di Sociologia dell’Organizzazione Università di Milano Bicocca e La Sapienza Roma
Innovazione e rigenerazione delle imprese che competono
Federico Butera, Fondazione IrsoIl modello italiano di fare impresa
Le locomotive della crescita
Fiat, Olivetti, Italsider, Ferrovie dello Stato, Banca CommercialeItaliana, etc. nel 1962: economia e società
nella transizione da una società agricola a una industriale.
Era un tempo di buriana, ma queste e altre imprese ce l’hanno fatta a generare prosperità e democrazia nel Paese.
Sono state le locomotive della crescita.
Quale sistema di imprese oggi e per quale società?
Federico Butera, Fondazione IrsoIl modello italiano di fare impresa
Cinquant’anni di industria italiana:la successione dei modelli
Di fronte alla estrema varietà delle imprese per settore, dimensione, localizzazione geografica, è legittimo parlare
di un modello industriale italiano? Nel tempo sono state locomotive e caratterizzanti del sistema: nel dopoguerra
• la grande impresa a partecipazione statale• la grande impresa privata
negli anni ’80 • i distretti industriali• il Made in Italy
negli anni 2000• il miracolo delle medie imprese
e ora?
• l’Italian Way of Doing Industry
Federico Butera, Fondazione IrsoIl modello italiano di fare impresa
6 princìpi , estratti dalle lezioni apprese in aziende che sono riuscite a mantenere il successo nel tempo: Microsoft, Intel, GE, Toyota etc.
1. Leadership di piattaforma (complementors)2. Servizi innovativi (manufacturing + services, servitization)3. Valorizzazione di capabilities interne (interactive strategy, change, operations)4. Partire dal mercato (pull)5. Non competere sulle economia di scala (economy of scope) 6. Flessibilità strutturale (strategic & operational flexibility)
Come fanno le imprese a “tener duro”, Staying Power (Michael Cusumano, MIT)
Federico Butera, Fondazione IrsoIl modello italiano di fare impresa
L’Italia che compete‐ Italian Way of Doing Industry è un volume che racchiude i contributi di un ampio panel di studiosi e imprenditori:
Alessandra CariniGiorgio De MichelisStefano MicelliDaniele MariniRiccardo Varaldo Francesco SilvaAlessandro SinatraFernando G. AlbertiFederico ButeraGiuseppe TripoliFrancesco Verbaro e Tiziana LangBruno LamborghiniClaudio De AlbertisMichele TronconiFrancesco Mantovani e Roberto MaglioneElena ZambonTatiana Rizzante
L’Italian Way of Doing Industry
Federico Butera, Fondazione IrsoIl modello italiano di fare impresa
L’Italia è fra le maggiori potenze industriali del mondo
Alcune aziende grandi e medie sono leader nel mondo in alcuni settori (automazione, abbigliamento, alimentazione, arredamento, accoglienza) e si sviluppano in settori avanzati (aerospazio, biotecnologie e altre)
Il mondo riconosce all’Italia un patrimonio artistico e culturale incomparabile
Una qualità media della vita migliore di quasi tutti i Paesi evoluti, tanto da fare della Italian way of life oggetto realistico o irrealistico di desiderio
Le contraddizioni dell’economia italiana: +
Federico Butera, Fondazione IrsoIl modello italiano di fare impresa
La crescita del PIL italiano è il fanalino di coda dei Paesi sviluppati La produttività da oltre un decennio non cresce La presenza nei settori high‐tech è modesta L’Italia patisce profondi squilibri territoriali, sociali, di carenze di servizi, di gravi deficit di
legalità Il Nord Italia ha perfomance migliori dell’Italia nel suo complesso e costituisce una Global
City Region, ma anche il Nord è indietro rispetto ai Paesi europei per produttività e innovazione
Permane una forte instabilità politica e istituzionale Evasione fiscale, corruzione , criminalità sono da terzo mondo L’Italia non è attrattiva all’estero per investitori e risorse umane qualificate
La precaria tenuta del Sistema Italia finora è merito delle organizzazioni e dei lavori che creano valore: imprese che competono, Pubbliche Amministrazioni performanti,
professioni e mestieri di punta Ma queste portano come Atlante il peso delle debolezze del Sistema Italia:
forse non possono più farcela
Le contraddizioni dell’economia italiana: -
Federico Butera, Fondazione IrsoIl modello italiano di fare impresa
L’Italia manifatturiera in regresso
Notizia del 6 Giugno 2012Nella classifica per produzione manifatturiera l'Italia con una quota che scende dal
4,5 al 3,3% dal 2007 al 2011, passa dalla quinta all'ottava posizione, superata da India, Brasile e Corea del Sud".
In testa è salda la Cina.
Perdono quota di produzione gli Stati Uniti (‐3,9 punti), Francia e Regno Unito (entrambi ‐0,9), Spagna (‐0,7) e Canada (‐0,4)
Fonte: Ufficio Studi della Confindustria
Federico Butera, Fondazione IrsoIl modello italiano di fare impresa
a. Un declino che ci porta ad una crescente marginalità e al disastro dei conti
b. Un rilancio che ci porta a dare un colpo di reni e a giocare un ruolo decisivo nel dopo crisi
Agire subito per gestire la crisi
e riprendere l’espansione all’uscita dalla crisi
La nostra proposta: ripartire dal basso, trovare le locomotive, valorizzare il modello
emergente di Italian Way of Doing IndustryRivitalizzare e innovare i sistemi organizzativi pubblici e privati
Il bivio
Federico Butera, Fondazione IrsoIl modello italiano di fare impresa
Piattaforme industriali
Reti di impresa
Singole imprese
I tre livelli dell’Italian Way of Doing Industry
Agroalimentare di qualitàGreen Italy
Agenda digitalePorti e logistica del Nord ItaliaIl campo della ricerca del Nord
Sistema Moda Aerospazio
BiotecnologieTelemedicina
Arredo Turismo
Istruzione tecnica…
Fiat e il suo indottoBoeing e il suo indotto
Ikea e il suo indottoCoop e il suo indotto
Le medie imprese italiane e i loro fornitoriIl distretto allargato del legno‐arredo della
Brianza…
La grande impresaLa media impresaLa piccola impresaLa falsa impresa
Federico Butera, Fondazione IrsoIl modello italiano di fare impresa
Alessi, fabbrica del design italiano, nasce nel 1921 nel distretto del casalingo di Omegna e propone oggi una vera e propria “Enciclopedia del design” attraverso i suoi oltre 2.000 prodotti a catalogo e la sua rete di oltre 3000 designer: alta gamma, nicchia globale.
Illycaffè (nata nel 1933 a Trieste) sviluppa una strategia che i greci antichi chiamerebbero di kalokagathìa (ovvero del bello inscindibile dal ben fatto). Le innovazioni di Illy hanno cambiato l’industria del caffè a livello mondiale: macchina per espresso, la tecnica di pressurizzazione e i sistemi porzionati in cialde.
Geox (1989) ha saputo combinare il saper fare del distretto della scarpa di Montebelluna con le tecnologie più sofisticate, sconvolgendo il settore calzaturiero mondiale, fino ad allora abituato a competere con una differenziazione fondata sul fattore moda e non su quello tecnico.
Luxottica ha radici nel distretto del Cadore, dove è nata nel 1961, ma una catena del valore che sa cogliere le opportunità di mercato, finanziarie e distributive su scala globale.
Alberti F.G., Sciascia S., Tripodi C., Visconti F. (2008),Entrepreneurial growth in industrial districts. Four italian cases, Edward Elgar Publishing, Cheltenham (UK)
Come hanno fatto a crescere: 4 casi di aziende normali nate piccole (Alberti)
Federico Butera, Fondazione IrsoIl modello italiano di fare impresa
Imprese che:
1. cambiano in sintonia con i loro clienti;
2. trasformano i mercati in cui operano;
3. fanno cose sempre nuove, fatte ad arte;
4. sono radicate nel territorio, ma anche nodi di reti molto ampie;
5. hanno come mercato il mondo.
Come fanno per competere le imprese dell’Italian Way of Doing Industry
Federico Butera, Fondazione IrsoIl modello italiano di fare impresa
Traiettorie evolutive, in cui la crescita si accompagna a mutamenti strategici
Dialogo con i clienti, che dà luogo ad una vera e propria co‐evoluzione
Dalla competizione sui costi a quella sulla qualità distintiva
Innovazione costante nella consumer experience
1.Imprese che cambiano in sintonia con i loro clienti
Federico Butera, Fondazione IrsoIl modello italiano di fare impresa
Creazione di canali che garantiscono un rapporto diretto con i clienti
Creazione di brand conosciuti a livello mondiale
Acquisizione di quote crescenti del valore aggiunto
Sviluppo della personalizzazione dei prodotti e arricchimento del servizio che li accompagna
Protagonismo nel layout delle città e nei media
2. L’Italian Way è fatta di imprese che trasformano i mercati in cui operano
Federico Butera, Fondazione IrsoIl modello italiano di fare impresa
Non technology push, non market pull, ma design driven innovation
Aziende guidate da imprenditori carismatici che hanno bisogno di manager a 360 gradi (business design)
Aziende che hanno organizzazioni flessibili pronte a cambiare e sempre in evoluzione
Aziende che danno grande spazio alle nuove professioni e al lavoro della conoscenza
3. L’Italian Way è fatta di imprese che fanno un’innovazione diversa
Federico Butera, Fondazione IrsoIl modello italiano di fare impresa
Alto tasso di nuovi prodotti per anno
Qualità distintiva dei prodotti (estetica, materiali, funzionalità, personalizzabilità)
Fusione della capacità di fare cose che funzionano (scarpe che calzano bene, macchine che fanno buoni gelati) con quella di fare cose belle, innovative, affascinanti, etc.
Tecnologia di prodotto ed artigianalità; design e ingegneria; passato e futuro
4. L’Italian Way è fatta di imprese che fanno cose sempre nuove, fatte ad arte
Federico Butera, Fondazione IrsoIl modello italiano di fare impresa
I distretti sono cambiati, ma la localizzazione della produzione è rimasta
Tra i distretti si sviluppano legami sia orizzontali che verticali
Le imprese distrettuali si connettono anche alle grandi metropoli
Vi sono anche imprese che nascono nella grande città e poi inglobano imprese distrettuali
Il radicamento nel territorio si traduce sempre più spesso anche in cura dello stesso
5. L’Italian Way è fatta di imprese radicate nel territorio, ma anche nodi di reti molto ampie
Federico Butera, Fondazione IrsoIl modello italiano di fare impresa
Le imprese italiane, anche quando di piccole dimensioni, esportano (multinazionali tascabili)
Potrebbero fare di più, ma il mondo sta diventando troppo grande
Le imprese italiane hanno marchi di grande visibilità. Non sono i marchi più noti nel mondo, ma i marchi italiani sono davvero tantissimi
Le imprese italiane fanno fronte, pur con molte inefficienze, ad una presenza in mercati dispersi
6. L’Italian Way è fatta di imprese che hanno come mercato il mondo
Federico Butera, Fondazione IrsoIl modello italiano di fare impresa
Quello che conta è la loro appropriatezza e la loro integrazione
Le variabili chiave dell’impresa capace di gestire il cambiamento
Federico Butera, Fondazione IrsoIl modello italiano di fare impresa
Filiere di imprese indipendenti
L’impresa rete
Nuovi distretti allungati, distretti tecnologici, consorzi, accordi di rete
Sistemi e piattaforme di imprese di dimensioni e settori diversi: il sistema moda, il sistema dell’aerospazio in settori
Le nuove reti organizzative meticce di settori diversi (industria, servizi, commercio) e entità diverse (imprese, istituzioni, professioni)
I territori sono crocevia di reti di impresa globali, si sviluppa un modo glocale di produzione
Le nuove forme di organizzazione: le reti
Federico Butera, Fondazione IrsoIl modello italiano di fare impresa
Modelli organici di organizzazione basati attivati da cooperazione spontanea, condivisione di conoscenze, comunicazione estesa, comunità di lavoro (4C)
Forme di organizzazione centrate su processi
Comunità di pratiche
Interazione fra professionisti e imprese
Microstrutture operative autoregolate
Broad profession dei knowledge worker
Mestieri artigiani
Le nuove forme di organizzazione: gli organismi
Federico Butera, Fondazione IrsoIl modello italiano di fare impresa
Imprese:
che funzionano come organismi
che sono in rete fra loro e con le istituzioni del territorio;
che perseguono in modo integrato elevate performance economiche e sociali;
che agiscono concretamente per proteggere e sviluppare l’integrità degli stakeholder e dell’ambiente fisico, economico e sociale;
che hanno condotte eticamente integre.
Le nuove forme di organizzazione: le imprese integrali built to last
Federico Butera, Fondazione IrsoIl modello italiano di fare impresa
L’impresa integrale: oltre l’idea dell’impresa responsabile
NON È
MA È
la “responsabilità sociale dell’imprenditore”, l’“impresa responsabile”, l’“impresa illuminata”, concetti affetti da connotazioni moralistiche e idealistiche che inducono a ritenere l'impresa un soggetto con “obblighi morali”
una “impresa normale” che può possedere o meno aggettivi qualificativi ma che…
Federico Butera, Fondazione IrsoIl modello italiano di fare impresa
1. Sviluppa, produce e commercializza beni o servizi socialmente utili 2. Pratica ascolto e persegue benessere per tutti gli stakeholder3. Tende ad essere fra le best in class nel suo settore o nel suo mercato4. Si difende dalle diseconomie esterne e promuove economie esterne5. Persegue l’eccellenza del processo di concezione, realizzazione e consegna del
prodotto e servizio6. Si assume spontaneamente responsabilità riguardante l’ambiente, la
comunità, la clientela, i membri dell’organizzazione7. Attiva reti di soggetti economici, istituzionali e di persone 8. Attrae l’apprezzamento di investitori, fornitori e clienti, comunità, e accumula
nel tempo un consistente capitale sociale9. Produce persone vere 10.Ha valori effettivamente praticati a tutti i livelli 11.Sviluppa il bello, il buono, il gusto12.Dà valore a tutti soggetti dell’impresa
Essa si attua non adottando un modello, ma attraverso un processo
Che cos’è l’impresa integrale