Post on 17-Feb-2019
Prof. Andrea Borghesan
venus.unive.it/borg
borg@unive.it
Ricevimento:
Alla fine di ogni lezione
Modalità esame: scritto
1
SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI
Sistemi operazionali
I sistemi operazionali costituiscono l’infrastruttura informatica su
cui si appoggia l’attività esecutiva. Attività tipiche sono
progettazione, produzione, vendita di prodotti ed erogazione
servizi.
Sono inoltre utilizzate anche per attività di supporto come
amministrazione, pianificazione e controllo operativo.
Se potessimo semplificare al massimo la struttura di un sistema
operazionale potremmo dire che è semplicemente una base di
dati su cui agiscono procedure di aggiornamento,
interrogazione ed elaborazione
2
Funzioni principali Le funzioni principali di un sistema operazionale sono:
Automazione di attività procedurali, il computer diventa una
sorta di impiegato elettronico, esempio la redazione di fatture
Supporto alle attività aziendali, esempio conoscere la
disponibilità di un articolo
Raccolta di dati, permette ai livelli decisionali il controllo
dell’attività operativa, esempio le informazioni sull’evasione
degli ordini e sui pagamenti
Guida per l’operatore, si seguono procedure e flussi predefiniti
e controllati, con poche possibilità di incorrere in errori,
esempio l’inserimento di un movimento contabile prevede
controlli relativi al calcolo dell’IVA
3
La natura esecutiva del sistema
Il sistema operazionale ha natura essenzialmente esecutiva, ha
tendenza a strutturare i flussi e a standardizzare il
contenuto informativo per minimizzare la possibilità di
commettere errori e allo stesso tempo rendere le operazioni
aziendali di tutti i giorni fluide e rapide.
La sua struttura è ottimizzata per sostenere l’attività di un
numero potenzialmente elevato di persone che interagiscono
con la base di dati.
4
La natura dell’informazione Le caratteristiche dell’informazione utilizzata/immagazzinata dai
sistemi informazionali prevedono:
Accesso/aggiornamento/modifica/elaborazione interattiva
ai dati puntuali
Selezione di dati secondo lo stato/scopo, per facilitare e
guidare l’operatore nella sua attività. Il concetto di stato deriva
dalla dinamicità dei processi aziendali, ognuno dei quali può
essere effettuato solo se è stato completato quello precedente.
5
Carenze dei sistemi operazionali Il sistema operazionale incentrato sul concetto di transazione e/o di
processo, si è rivelato carente:
Nella produzione di dati di sintesi, presentati tramite una
reportistica molto rigida
Nella possibilità di interrogare facilmente la base di dati,
accessibile solo dai “tecnici”
Nella disponibilità di dati fondamentali per il processo
decisionale, esempio mancanza di strutture per la classificazione delle
informazioni
Nella coerenza del sistema, che può descrivere lo stesso oggetto in
processi diversi (dipende dalla visione d’impresa… funzione o processi)
Nella velocità di risposta alle interrogazioni
Nella copertura temporale, di solito ridotta per motivi di occupazione
di memoria di massa6
Schema delle differenze OLTP OLAP
Finalità Supporto all’operatività Supporto al processo decisionale
Utenti Molti utenti, operativi Pochi utenti, direzionali
Dati Analitici Sintetici
Modalità di utilizzo Guidata, per processi e stati
successivi
Interrogazioni ad hoc
Quantità di dati per
attività elementare
Bassa (centinaia di record per ogni
transazione)
Alta (milioni di record per ogni
diversa query)
Orientamento Per processo/funzione Per soggetto
Frequenza di
aggiornamento
Continua, tramite azioni Sporadica, tramite funzioni
esplicite
Copertura
temporale
Dati correnti Storica
Ottimizzazione Per accessi in lettura e scrittura
(modello normalizzato)
Per accessi in
lettura/interrogazione (modello
dfm e ipercubo)7
Finalità dei sistemi operazionali
Le finalità dei sistemi operazionali possono essere ricondotte a
quattro grandi categorie:
Registrazione delle transazioni
Pianificazione e controllo delle operazioni
Acquisizione e organizzazione della conoscenza
Elaborazione delle situazioni aziendali
Tutte queste funzioni sono di solito sviluppate attorno ad un unico
grande archivio che contiene in maniera organizzata l’insieme
di tutti i dati aziendali.
8
Registrazione delle transazioni Il concetto di transazione è molto ampio: comprende infatti tutte le
operazioni elementari che rappresentano eventi che si manifestano
in un dato momento e che l’azienda ha interessa a memorizzare.
Esempi di transazione sono: ordini cliente e fornitore, prelievo da
magazzino per la produzione, spedizione della merce, aggiornamenti
anagrafici.
Le transazioni possono essere semplici se registrate solo all’interno del
sistema informativo oppure complesse se oltre al dato sono “legate” a
documenti fisici.
La struttura aziendale incide sul volume dei dati generato dalle transazioni
perché ad una informazione è legata a cascata altra informazione.
Esempio, la lavorazione affidata all’esterno genera almeno 3 transazioni
(uscita del materiale, avanzamento della lavorazione, rientro del
prodotto). La lavorazione interna può essere registrata con una sola
transazione9
Pianificazione e controllo delle
operazioni Spesso i processi sono tra loro concatenati, è quindi naturale pensare di
utilizzare dati provenienti da processi a monte per pianificare attività
da svolgere a valle.
I programmi vengono utilizzati non solo per razionalizzare l’attività e
semplificare la concatenazione tra processi ma anche per misurare la
capacità aziendale di rispettare gli obiettivi fissati.
L’uso dei sistemi informativi rende possibile l’adozione di modelli
complessi di pianificazione e consente il monitoraggio continuo dello
stato dei processi tramite l’analisi delle transazioni di avanzamento
registrate.
Lo scostamento tra piano e consuntivi può far emergere
tempestivamente le eccezioni, dare una misura dell’efficienza
aziendale ed evidenziare punti critici su cui concentrare l’attenzione.
10
Pianificazione e controllo delle
operazioni Schema di generazione di un piano di produzione
11
Informazioni da
processi diversi
Ordini cliente aperti
Stato del magazzino
…
Informazioni di
struttura del processo
Struttura prodotto
Centro di lavoro
Fasi di lavoro
Piano di produzione del 23/05/2010
Articolo Quantità Centro di
lavoro
Persona Istruzioni
aggiuntive
Fase di
lavorazione
Durata
lavorazione
Organizzazione della conoscenzaUna funzione primaria dei sistemi operazionali è l’archiviazione
organizzata della conoscenza aziendale.
Lo scopo è trattare in modo centralizzato tutte le informazioni di
supporto all’attività, questo permette ai diversi settori aziendali di
avere a disposizione informazioni comuni nella versione più
aggiornata.
Le informazioni dei sistemi operazionali hanno 2 caratteristiche
comuni:
Sono strutturate, cioè riconducibili a un insieme di caratteristiche
predeterminate che descrivono ogni elemento archiviato. La
struttura dipende dal modello adottato dall’azienda per
rappresentare la realtà
Sono correlate, per esempio la distinta base è correlata agli articoli,
il cliente alla sua catena di agenzia12
Elaborazione delle situazioni aziendali
La sintesi di tutte le funzioni svolte dal sistema informativo aziendale è
la possibilità di elaborare indicatori dello stato della conoscenza
aziendale.
La conoscenza dello stato aziendale permette ai decisori di agire sul
sistema azienda tramite leve opportune (piani di produzione,
approvvigionamenti).
Possibili indicatori di stato sono: le giacenze degli articoli nel
magazzino, l’elenco degli ordini inevasi, il fatturato corrente o il
livello di saturazione dei reparti produttivi.
13
Informazione operativa 1/3
L’informazione operativa è mantenuta in forma organizzata in un
archivio virtualmente unitario (anche se magari ripartito su più basi
fisiche).
Si distinguono alcune categorie di informazione omogenee per
struttura, modalità di gestione e destinazione d’uso:
Movimenti, sono informazioni che registrano le transazioni avvenute
(movimenti di magazzino o movimenti di prima nota contabile). Di
solito si caratterizzano per gli attributi di data, quantità ed entità a
cui si riferisce
Documenti di processo, anche queste informazioni descrivono
transazioni ma sono più complesse, di solito collegate a liste di
oggetti. Esempi sono l’ordine cliente (più articoli, condizioni di
vendita, spedizione, pagamento…)
14
Informazione operativa 2/3
Informazioni di stato, descrivono la situazione corrente del
sistema informativo e quindi di riflesso l’azienda.
Spesso derivano da elaborazioni. Esempio, il livello di giacenza di un
dato articolo ottenuto dalla somma algebrica di tutti i movimenti di
magazzino relativi all’articolo.
Le informazioni di stato si definiscono run-time se vengono
calcolate al momento della richiesta e dunque non sono salvati in
alcuna posizione dell’archivio
15
Informazione operativa 3/3
L’informazione operativa è caratterizzata da parametri strutturali e
funzionali che danno una misura della qualità dei dati a supporto dei
processi aziendali.
Le norme ISO 8402-1984 definiscono la qualità dei dati come “il
possesso della totalità delle caratteristiche che portano al
soddisfacimento delle esigenze, esplicite o implicite,
dell’utente”.
La qualità dei dati dipende in misura determinante da come
è stato progettato il sistema informativo
16
Scarsa qualità dei dati. Svantaggi
Le aziende che hanno affrontato l’informatizzazione in modo
discontinuo e senza una metodologia si trovano nella situazione di
dover integrare sottosistemi autonomi, non integrati e con
informazioni spesso duplicate innescando così processi di
allineamento e/o conversione dei dati per poter giungere ad una
visione unitaria aziendale.
La scarsa qualità dei dati si ripercuote in:
Difficoltà nell’introduzione dell’innovazione
Incapacità di reingegnerizzare i processi
Impossibilità di creare un data warehouse
17
Caratteristiche funzionali 1/2
I dati operativi hanno caratteristiche funzionali precise che influiscono
sulla qualità del sistema operazionale:
Completezza, che si riferisca ad un oggetto o ad un evento, un
sistema operazionale è tanto più completo tanto quanto più
dettagliate sono le informazioni raccolte. In un sistema informativo
“completo” non c’è necessità di memorizzare ulteriori dati.
Difficilmente la completezza totale del sistema può esser raggiunta
Correttezza, indica la corrispondenza tra dato e realtà. Dove
possibile la correttezza viene garantita da opportune procedure che
convalidano i dati prima di procedere alla registrazione (imputare
un’attività in un giorno festivo)
Precisione, indica l’approssimazione con cui il dato rappresenta la
realtà. La precisione riguarda soprattutto dati che rappresentano
misure18
Caratteristiche funzionali 2/2
Omogeneità, richiede che dati della stessa natura siano riportati
sulla stessa tipologia di struttura e vengano trattati con le stesse
funzioni di accesso (esempio, il formato delle date).
Fruibilità, si riferisce alla semplicità per l’utente di reperire,
acquisire e comprendere le informazioni disponibili in relazione alle
proprie finalità. Esempio, se per estrarre il valore di un insoluto di
un cliente il sistema impiega 20 minuti, difficilmente tale procedura
verrà utilizzata per un controllo interattivo durante una telefonata.
19
Rappresentazione dei dati
Uno dei modelli più diffusi per la rappresentazione concettuale della
struttura delle basi di dati è il modello Entità-Relazione o E-R.
Elementi fondamentali del modello:
Entità
Relazioni
Cardinalità delle relazioni
Attributi
(dispense sul modello E-R già viste a lezione)
20