Post on 15-Feb-2019
La vita di ognuno è costellata di racconti: amici e conoscenti ci
raccontano di continuo quello che hanno fatto, quello che hanno visto,
quello che hanno sognato e migliaia di altre cose. E noi facciamo lo
stesso con loro: raccontiamo.
Da una parte il racconto è lo strumento che ci consente di partecipare alla complessità e
alla vastità dell'esperienza umana;
dall'altra è lo strumento attraverso il quale permettiamo agli altri di accedere al nostro
mondo, anche quello più privato e intimo.
Sotto forma di racconto conserviamo e trasmettiamo la nostra memoria individuale, ma
in questo stesso modo conserviamo e trasmettiamo anche la nostra memoria collettiva: la memoria
d'intera società e, ad un livello ancora superiore, quella di un'intera civiltà
E' sotto forma di racconto che i popoli dell'antichità ci hanno trasmesso il proprio modo
di vedere e conoscere il mondo,
ed è sottoforma di racconto che le società tradizionali ci hanno trasmesso costumi e
credenze attraverso le fiabe.
Il mondo contemporaneo ha affiancato a racconti collettivi, come miti e fiabe, altri
racconti: le cosi dette leggende metropolitane o le barzellette, che se anche sembrano appartenere
ad un genere meno degno, tuttavia, svolgono la loro stessa funzione: quella di dare voce alle nostre
gioie e paure.
Se è vero che tutti
gli uomini praticano il racconto, alcuni si sono specializzati in questa
attività più di altri, fino a trasformare il racconto in un vero e proprio genere
letterario. Ossia una narrazione in prosa di misura breve, che può avere come oggetto fatti e
personaggi sia reali che immaginari.
All'interno del racconto si sono sviluppati nel tempo diversi generi - da quello comico a
quello d'azione, e così via-, ciascuno dei quali caratterizzato da elementi contenutistici, formali e
stilistici ben precisi.
Il testo narrativo presenta una serie di azioni, avvenimenti, eventi, che
seguono uno sviluppo nel tempo e hanno al centro dei personaggi che
agiscono in un determinato ambiente.
In ogni narrazione è possibile individuare una struttura:
(elenco puntato a scomparsa)
Situazione iniziale:
o sono presentati l'ambiente, i personaggi e le loro
abitudini, in genere in una situazione di "normalità", di
equilibrio.
Rottura dell'equilibrio:
o il sopraggiungere di un evento che ostacola o
interrompere il normale evolversi della situazione
iniziale
Sviluppo della storia
o Rappresenta l'evolversi delle azioni compiute dai
personaggi che caratterizzano l'intreccio
Scioglimento:
o uno o più avvenimenti decisivi permettono di
risolvere i diversi elementi in gioco e di condurre a
compimento la vicenda.
Epilogo
o E' la conclusione della vicenda che si risolve con il
ripristino dell'equilibrio iniziale.
I personaggi sono elementi fondamentali di un testo narrativo. Possono agire
o rimanere immobili per tutto il racconto, ma sono indispensabili per farlo
funzionare.
Ecco come possiamo classificarli in relazione alle loro funzioni
Protagonista
o E' il personaggio intorno al quale
ruotano gli eventi principali; in
alcuni casi non si tratta di un
singolo personaggio, ma di un
gruppo di personaggi a cui viene
assegnato lo stesso valore.
L'antagonista
o rappresenta l'ostacolo che si
oppone alla volontà e all'azione
del protagonista; da questo
contrasto scaturisce e si sviluppa
la storia;
L'oggetto desiderato
o alcune volte può essere costituito da un
personaggio verso il quale sono indirizzati, per
esempio, il sentimento amoroso, o la volontà di
possesso di altri personaggi;
L'aiutante
o supporta l'azione del protagonista o
dell'antagonista; può anche
configurarsi come falso aiutante
quando inganna o tradisce;
E' importante sottolineare che un personaggio può svolgere anche più di una funzione e che le
funzioni, inoltre, possono cambiare nel corso della vicenda.
In altri casi l'ambiente entra in rapporto
con lo stato d'animo del personaggio, gli fa
da specchio come quando una persona
triste si trova in un bosco d'autunno, sotto
una lieve pioggerellina e sente
corrispondenza fra la propria malinconia e
il paesaggio.
Ci sono poi racconti in cui il luogo è semplicemente lo sfondo delle azioni,
non ha molto importanza e merita solo una citazione e non ampie descrizioni
Quando si considera lo svolgersi di una vicenda raccontata nel
tempo, bisogna fare attenzione all'ordine che viene seguito.
La storia può svolgersi:
in un tempo passato, collocabile in una
determinata epoca storica,
nella contemporaneità rispetto al momento in cui lo scrittore
scrive, oppure nel futuro.
In ogni caso è importante sapere che esiste un rapporto fra
la quantità di tempo occorso agli eventi per verificarsi (
un'ora, un giorno, un anno, un decennio ), detto tempo
della storia e la quantità di tempo che il narratore si
riserva per raccontarli, detto tempo del racconto.
Prerogativa del narratore è quella di
scegliere di raccontare i fatti.
Può farlo secondo l'ordine in cui si
immagina che le vicende si siano svolte
nella realtà ( fabula), oppure in un ordine
differente, a seconda delle intenzioni con
le quali ha ideato il racconto.
Per esempio: si può presentare il fatto principale, un
personaggio ricorda i precedenti e, se il narratore li conosce,
possono essere inserite delle proiezioni sul futuro ( es.:il
simpatico Pierino, in seguito, si pentirà della sua
leggerezza.)
le incursioni nel passato sono in genere chiamate, con un termine
del linguaggio cinematografico, flash-back; le proiezioni nel
futuro vengono, invece, dette anticipazioni.
Fabula Intreccio
1. Litigio fra amici 3. ritrovamento del cadavere
2. omicidio 4. inizio indagini
3. ritrovamento del cadavere 5. interrogatorio dei testimoni
4. inizio indagini ricostruzione dei fatti:flash-back
5. interrogatorio dei testimoni 1. Litigio fra amici
6. scoperta del colpevole 2. omicidio
6. scoperta del colpevole
Un testo narrativo è costituito da diverse sequenze, cioè blocchi
di racconto, che sono caratterizzate da un'unità di azione, di
tempo, di luogo, di presenza di personaggi.
le sequenze possono essere di tipo diverso:
narrative: in cui si trovano azioni, avvenimenti, eventi che
si svolgono nel tempo;
descrittive: in cui si descrive un luogo, una persona, un
oggetto, uno stato d'animo, una situazione: il tempo è
fermo;
dialogate: in cui si svolge il dialogo fra due o più persone;
riflessive in cui si espongono riflessioni del personaggio o
del narratore;
Se proviamo a smontare un testo in sequenze potremo capire
come l'autore ha trattato i vari avvenimenti, quale ordine ha
stabilito, come ha costruito l'intreccio della sua storia, quale
peso dato alla descrizione, alla riflessione, al dialogo,.
Se assegniamo ad ogni sequenza un titolo di poche parole,
otteniamo in modo semplice un riassunto del racconto chiaro
ed essenziale.
L'autore di un
racconto è lo scrittore, persona in carne ed ossa, che lo ha
scritto e che lo firma.
Il narratore è la persona che, nella finzione narrativa, racconta
la storia
Tal volta l'autore del racconto coincide con il suo narratore.
La narrazione può essere condotta in prima persona o in terza
persona:
Prima persona: in questo caso il narratore racconta le azioni
compiute da lui in quanto personaggio (narratore interno), per
cui usa i verbi in prima persona ( singolare se è da solo,
plurale se è insieme ad altre persone). Altri elementi che ci
segnalano questo tipo di narratore sono l'uso dell'aggettivo
possessivo mio e il pronome personale
me.
Terza persona: in questo caso il narratore
racconta le azioni compiute da persone
diverse da lui ( narratore esterno) per cui
usa i verbi in terza persona ( singolare se è
da sola, plurale se è insieme ad altre persone).
Il narratore, dunque, nel raccontare gli eventi assume di volta
in volta un particolare punto di vista detto anche
Focalizzazione:
focalizzazione zero: il narratore ne sa di più di ogni
personaggio: narratore onniscente.
focalizzaione interna: il narratore ne sa quanto il
personaggio
focalizzazione esterna: il narratore racconta una
vicenda di cui sa meno di quanto non sappiano i
personaggi narratore ignorante
Alcuni racconti forzano la realtà, altri rappresentano situazioni
estreme, costruiscono mondi diversi dal nostro. E' possibile tracciare,
qui in breve, gli elementi più rilevanti di questi generi letterali
Genere Rapporto con la
realtà
Caratteristiche Scopo
Realistico Mondo reale
Vicende di vita
reale, attenzione alla
psicologia dei
personaggi
Far partecipare, far
riflettere
Avventura
Mondo reale in
situazioni difficili,
rischiose
Personaggi
coraggiosi che
sfidano vari pericoli;
cacce, battaglie
Creare emozioni
forti
Fantasia
Fantasy: mondo
inverosimile.
Tempo imprecisato,
atmosfere
medievali,
protagonisti con doti
soprannaturali, uso
di magia
Far sognare e
fantasticare
Fantascienza:
mondo irreale,
immaginato
generalmente
come futuro
Personaggi umani o
alieni, androidi,
robot; viaggi nello
spazio e nel tempo,
proiezione ne futuro
di tecnologia attuali
Far riflettere sul
presente,
immaginando il
futuro, stimolare la
fantasia
Giallo Mondo reale
Situazioni di
conflitto, delitti,
indagini per trovare
il colpevole, enigmi
da sciogliere Far emozionare,
stimolare la
partecipazione alle
indagini per la
soluzione
Horror
Mondo al limite
del reale, con
elementi
paranormali
Personaggi dotati di
strane facoltà,
presenze inquietanti
(fantasmi, vampiri),
fatti agghiaccianti e
inspiegabili
Suscitare paura e
scaricare la paura
stessa con la
soluzione o con il
pensiero che si
tratta di finzione.
Comico
Mondo reale con
situazioni
paradossali ed
equivoche
Personaggi umani,
fuori dal comune,
incapaci di adattarsi
alle situazioni, goffi
e ridicoli.
Suscitare ilarità e
atteggiamenti
positivi verso la
realtà
Il gusto di raccontare ha sempre coinciso, nelle letterature di tutti i
popoli dall'antichità ad oggi, con storie di carattere avventuroso:
imprese straordinarie i cui protagonisti, più o meno lontani dalla
normalità quotidiana, si trovano ad affrontare situazioni pericolose ed
esperienze emozionanti in cui il lettore immediatamente si identifica,
lasciandosi trasportare dalle ali della fantasia.
La struttura del romanzo di avventura
Situazione iniziale: l’eroe entra in scena: viene descritta una situazione
calma e conosciuta; sono presentate le circostanze, il luogo e il tempo
della vicenda.
Complicazione: il fatto che modifica la situazione iniziale:
improvvisamente accade all’eroe un “qualcosa” che lo
pone in una situazione nuova e difficile, che lo
costringe ad affrontare l’ignoto; può essere un
viaggio in paesi lontani e misteriosi, un nemico che si
fa avanti, una forza della natura che si scatena.
Sviluppo della vicenda: l’eroe deve lottare per difendersi dal nemico o
per superare le situazioni pericolose.
Finale:di solito è lieto. L’eroe riesce nella sua impresa, conquista
un premio o può tornare a casa, alla sua normalità
Gli ingredienti del romanzo d’avventura
Luogo
Spesso i romanzi d’avventura sono ambientati in paesi lontani ed
esotici. Giungle intricate, ghiacci estremi, deserti pietrificati, oceani
tempestosi, abissi marini sono gli scenari più frequenti delle storie
d’avventura, proprio perché in paesaggi così inconsueti è più facile
trascinare il lettore verso il pericolo e l’ignoto.
Anche i luoghi di vita quotidiana vengono colti in momenti particolari (
notte, silenzio, temporale…) e descritti ad arte, spesso solo per indizi,
accenni, informazioni indirette. Altre volte, al contrario, per
“trasportare” il lettore in luoghi lontani le descrizioni sono
particolareggiate.
L’eroe protagonista
E’ sempre buono, è un personaggio positivo, che solo per
necessità può ricorrere alla violenza; è coraggioso, forte
e giusto.
E’ animato da sentimenti semplici e nobili: la lotta per la giustizia, la
lealtà verso gli amici, l’audacia e lo sprezzo del pericolo in nome di un
ideale.
Il nemico antagonista e la lotta
Spesso il pericolo è costituito da esseri malvagi che vogliono
danneggiare l’eroe. Tanto il protagonista è buono e sincero, quanto il
nemico è crudele e senza scrupoli. Nei romanzi d’avventura il bene e il
male sono spesso nettamente separati e ben riconoscibili, cosa che
accade raramente nella vita quotidiana. La vicenda si sviluppa in una
lotta emozionante e ben accanita tra protagonista e antagonista.
Rischi e pericoli
Sono elementi sempre presenti. Spesso il pericolo è enorme e il rischio
è la vita
Disavventure e peripezie
Le avventure sono ricche di azioni mozzafiato e di sorprese: proprio
quando tutto sembra perduto si apre la possibilità di salvezza.
Viaggio
E’ un tema ricorrente in quanto proprio nella
situazione di viaggio è più facile andare incontro a
fatti inusuali, a pericoli inattesi.
La lingua
Il linguaggio nei romanzi d’avventura è di facile comprensione, con frasi
ricche d’azione e di movimento. Frequenti sono le descrizioni
suggestive di luoghi e personaggi. La lingua è semplice ed immediata:
soprattutto nei momenti dedicati all’azione, le frasi sono brevi e spesso
vengono usati i punti esclamativi. Poiché il racconto sottolinea l’azione
vi sono molti verbi di movimento.
Il ritmo della narrazione
Il ritmo della narrazione è un elemento importante: a momenti
emozionanti e coinvolgenti, ne susseguono altri in cui prevalgono
descrizioni e dialoghi, interrotti nuovamente da colpi di scena
Tra gli autori d'avventura più letti ricordiamo:
Emilio Salgari, scrittore di ben 85 romanzi d'azione e più di 100
racconti ambientati in luoghi esotici e molto noto per racconti come: Il corsaro nero; I misteri della giungla nera e Sandokan, la tigre della malesia.
Robert Louis Stevenson, laureato in legge ma affermatosi come
autore di romanzi d'avventura e fantastici tra cui L'isola del tesoro.
Jules Verne affascinato dalle nuove scoperte scientifiche fu uno dei
precursori delle fantascienza. Lo ricordiamo per i suoi libri più famosi:
Dalla terra alla luna, Ventimila leghe sotto i mari, Il giro del mondo in 80 giorni e Viaggio al centro della terra.
La narrazione realistica è quella più utilizzata nel tempo
dagli scrittori, proprio perchè mettere in scena la realtà
ha da sempre costituito uno degli stimoli più interessanti
per scrittori e lettori. Abbiamo un racconto realistico
quando questo si sforza di trasferire sulla pagina scritta
situazioni, vicende e personaggi che vogliono apparire al
lettore assai simili a come potrebbero essere nella realtà.
Ingredienti del racconto realistico
Contesto:
se i fatti narrati devono apparire verosimili, è necessario che siano collocati
in un preciso ambiente storico e sociale che determinano le scelte e i
comportamenti dei personaggi, la loro mentalità, gli avvenimenti storici che
accompagnano quelli privati e così via.
Per rappresentare adeguatamente il reale, la narrazione realistica è
disponibile ad accogliere anche il mondo della quotidianità, quello delle
classi meno abbienti e socialmente subordinate, così come di quelle più
ricche e socialmente dominanti.
Personaggi:
sono loro a svolgere un ruolo di primo piano per cui è necessario possedere
una buona conoscenza della psicologia umana e una notevole capacità di
comprendere e di descrivere le dinamiche umane e sociali.
I personaggi possono essere di due tipi:
personaggi individuali: che possiedono caratteristiche ben
riconoscibili rispetto agli altri (Rosso Malpelo), su di loro si focalizza
l'attenzione prevalente del lettore e dello scrittore.
tipi: personaggi che rappresentano categorie sociali, delle quali le
caratteristiche sono perfettamente riconoscibili dal lettore, in questa
tipologia possiamo inserire anche i
personaggi collettivi ( la popolazione di
un paese come Gente di Dublino)
Narrazione:
per garantire un effetto di verosimiglianza, il testo
deve fornire un'impressione di oggettività: la
realtà deve essere rappresentata come ci si immagina che sia realmente. Essa
avviene in terza persona attraverso un narratore onniscente, oppure
"ignorante" che scopre la storia insieme al suo lettore.
Il linguaggio:
la narrazione realistica utilizza un linguaggio adeguato alle storie che
rappresenta per cui il registro linguistico è spesso quello medio con
presenza, talvolta, di parlate dialettali o gergali
Tra gli autori realistici più letti ricordiamo:
Giovanni Verga, precoce scrittore di novelle e racconti quali La lupa e Rosso
Malpelo, è noto come autore dei celebri romanzi Mastro Don Gesualdo e I
Malavoglia
Guy de Maupassant: fu uno dei principali scrittori francesi dell'800, autore di
romanzi quali Una vita e Forte come la morte.
Italo Calvino: uno fra gli autori del Realismo dell' 900 ( Neo realismo) la cui
fama è legata anche alla trilogia Il barone rampante, Il cavaliere inesistente e
Il visconte dimezzato.
Che cosa è un racconto fantastico? Secondo Isaac Asimov, nel senso più
vasto del termine, si tratta di una qualsiasi opera prodotta dalla nostra
immaginazione, qualsiasi vicenda che non sia realmente accaduta, ma sia
stata inventata dal narratore stesso.
In realtà ogni narrazione è in parte frutto della fantasia, perchè anche le
storie più realistiche sono spesso inventate dai loro autori.
Tuttavia è possibile fare un' importante distinzione indicando diversi
sottogeneri
storie "fantasy", di creature con alcune
caratteristiche umane e altre inventate ( nani, elfi,
folletti...)
storie di fantascienza, nelle quali si
immagina il futuro che l'uomo potrà costruire
grazie alla scienza, gli esseri viventi che
incontrerà, i pianeti che scoprirà;
storie di animali che parlano o di persone che hanno poteri
straordinari
A tutti capita, almeno una volta, di avere paura per qualche motivo e in
genere non si tratta di una sensazione gradita. Eppure ci sono
occasioni in cui la paura ci fa sentire un sottile piacere, per
esempio quando leggiamo un racconto che ci emoziona e ci dà
qualche brivido, si tratta di quello che oggi chiamiamo
comunemente genere Horror
Il racconto dell'orrore come genere letterario autonomo nasce
nell'Ottocento ad opera di Edgard Allan Poe, esso narra una vicenda
i cui elementi fondamentali (luoghi, tempo, personaggi, situazioni)
creano un'atmosfera talmente tesa, inquietante, angosciante, da
suscitare nel lettore una reazione di paura, se non addirittura di
terrore vero e proprio.
Gli ingredienti del racconto
( attenzione l'elenco puntato è a scomparsa)
fenomeni strani: o avvenimenti che non si riesce a spiegare, al limite del
paranormale o del magico, imprevisti e coincidenze quasi
impossibili,avvenimenti che fanno supporre la presenza di
forze occulte, potenze malvagie, ignote; disgrazie:
o incidenti, catastrofi, fatti di violenza; fatti che
potrebbero accadere a chiunque, ma anche eventi poco
comuni, eccezionali,che ciascuno teme possano
accadere proprio a lui;
luoghi che incutono paura:
o senso di mistero, timore di perdersi, di essere
aggrediti, che fanno pensare a disgrazie e alla morte,
come cimiteri, case abbandonate, luoghi disabitati,
tetri e solitari;
inquietudine:
o atmosfere di mistero, senso di minaccia, che
mettono in dubbio le nostre certezze, come il dubbio
della notte, la solitudine, il silenzio, condizioni e luoghi
che generano tensione, suspance, rumori improvvisi,
lamenti, vento forte, violenti
temporali;
personaggi inquietanti e mostruosi:
o cadaveri, fantasmi, vampiri, animali che d
imostrano un'intelligenza quasi umana e un'incredibile
malvagità, personaggi che spariscono e poi riappaiono
che si trasformano, misteriosi, dall'identità
sconosciuta.
Le tecniche narrative
Il narratore di racconti mistery e Horror, per dare credibilità alle vicende più
improbabili, favorire l'identificazione del lettore nella figura del protagonista,
in genere parla in prima persona e analizza con cura le percezioni e tutti i
mutamenti del corpo e della mente.
Per la stessa ragione, e per aumentare la suspance, le
descrizioni son ricche e minuziose. Per tenere il fiato
sospeso inoltre alle tecniche per creare suspance si
aggiungono sorprese e colpi di scena e solo raramente la
storia viene conclusa con una spiegazione logica, più
spesso rimane sospesa nell'incertezza, lasciando al
lettore stupito il piacere di fantasticare o il compito di
trovare una sua interpretazione.
Tra gli autori di Horror più letti ricordiamo:
Edgar Allan Poe: poeta e scrittore statunitense, ha portato i
racconti del terrore ad una forma di straordinaria efficacia. E'
noto soprattutto per i suoi racconti del terrore.
Robert Lois Stevenson: scrittore inglese che ispirandosi anche alle
sue vicende biografiche scrisse romanzi quali Lo strano caso del Dottor Jekyll e del signor Hyde.
Stefen King: notissimo autore americano di romanzi come Misery non deve morire, Shyning.
Bram Stoker: scrittore irlandese diventato famoso per il celebre
romanzo Dracula, il vampiro
Nato circa due secoli fa, questo genere continua ad
appassionare lettori di tutte le età. Di esso si apprezza sempre
lo stile incisivo e asciutto e gli effetti di suspance che
riescono a mantenere appesi ad un filo fino all'ultima parola.
Tante forme di giallo
I gialli d'azione: discendono dal romanzo d'avventura: in esse ciò che
risalta maggiormente è l'azione, i pericoli e i rischi corsi dal
protagonista;
I gialli-enigma: , detti anche gialli di indagine,
ruotano intorno ad un problema da risolvere,
per lo più un delitto, di cui si deve scoprire il
movente e il colpevole. La narrazione si svolge
intorno all'indagine svolta dall'investigatore, che non necessariamente si identifica con il
protagonista. Il lettore viene messo al
corrente di numerosi indizi, alcuni dei quali
sono determinanti per scoprire il colpevole, altri, invece depistano
l'indagine e i sospetti, creando false interpretazioni.
I gialli di suspense: sono racconti brevi, la loro forza sta nella
capacità dell'autore di creare un'ambientazione suggestiva, con
colpi di scena tali che il lettore avverta, sin dall'inizio, forte
coinvolgimento e tensione.
Alcune regole fondamentali che dovrebbero caratterizzare la
struttura narrativa del poliziesco:sono state definite dallo
scrittore Van Dine
la presenza di almeno una vittima e di un investigatore
per le indagini
un colpevole e comunque un personaggio importante nella vita
della vittima, che mette in moto l'azione
nessuna casualità nell'evento criminale
un'indagine condotta privilegiando la logica e la deduzione
stesse possibilità per il lettore del romanzo e per l'investigatore
del crimine di risolvere il mistero
soluzione evidente del mistero
nessuna storia d'amore troppo interessante, né troppe
descrizioni tali da distrarre il lettore dallo sviluppo
dell'intreccio
Gli ingredienti del racconto giallo
Il luogo
Il luogo (ambientazione) in un giallo è un elemento essenziale, in
quanto se non si crea l'atmosfera adatta, non è possibile
catturare l'attenzione, creare la tensione.
Il luogo dove si muove il personaggio è descritto per indizi,
accenni, informazioni indirette: tutto deve lasciar supporre che
qualcosa accadrà, qualcosa di insolito, di cui non si può
prevedere la natura. L'ambientazione quindi deve preparare la
sorpresa, il …colpo di scena.
I personaggi
Poiché l'attenzione del lettore deve essere conquistata dal
meccanismo dell'intreccio (com'è accaduto? qual è il movente?
chi è stato?) è prevalsa l'abitudine di costruire i
personaggi in modo semplice e schematico. Dei
personaggi è sufficiente tratteggiare i contorni:
nome, condizione sociale, relazioni interpersonali:
mentre la psicologia e i motivi reali del loro agire
sono ricostruiti dall'indagine investigativa.
Una regola generale è che ogni personaggio
può e deve essere sospettabile, e il colpevole deve essere il
meno sospettabile.
Nella maggior parte dei casi l'investigatore , un individuo
spesso eccentrico o indimenticabile per alcune stravaganze,
fissazioni…Incarna le doti dell'uomo o donna geniale, con doti
intellettuali eccezionali, capace di cogliere ciò che agli altri
sfugge e che ha successo dove la polizia ufficiale è perdente.
La polizia può interpretare sia la parte della protagonista
(es. nell'ispettore Maigret, dove la polizia dimostra di sapersi
muovere per assicurare alla giustizia il colpevole) sia
l'antagonista (es. nei romanzi di Doyle, dove la
polizia tende a sottovalutare prove ed indizi,
propone grossolane ipotesi, dimostra un volto poco
rassicurante).
In conclusione i personaggi essenziali sono sostanzialmente
quattro:
la vittima , che coinvolge nel sospetto tutto l'ambiente umano
nel quale è vissuta e suscita in esso il senso di colpa
l'assassino o il colpevole di altro crimine, allo stesso tempo
insospettabile e unico possibile colpevole
i sospettati sovente colpevoli potenziali, perché in un modo o
nell'altro si trovano nella condizione di avere o il movente o
l'opportunità
l'investigatore il genio esterno o la polizia ufficiale, capace di
risolvere il caso con la forza dell'intelligenza e della
determinazione
Le tecniche narrative
Prevalgono tecniche quali la suspance, il colpo di scena e il
finale a sorpresa.
Infatti ciò che conta in questo genere di romanzo è catturare
il lettore nel gioco della deduzione e del ragionamento ed
evocare passioni umane elementari: la paura, il coraggio, la
volontà di potere, l’abnegazione, l’istinto di vita e di morte,
l’amore. Riproducendole si porta il lettore a riviverle.
LA SUSPANCE
La suspance è una tecnica usata per raccontare i fatti in
modo tale che la curiosità del lettore sia sempre stimolata
tanto da spingerlo ad andare per vedere come si risolve un
certo problema, si evolve la situazione… E’, quindi, l’arte di
creare nel lettore uno stato di tensione e di emozionante
attesa rispetto allo sviluppo della vicenda.
IL COLPO DI SCENA - il colpo di scena viene utilizzato tutte le
volte che lo scrittore vuole sorprendere, stupire, emozionare
il lettore. Si inserisce nel corso della narrazione come
momento di inaspettata e inattesa sorpresa.
IL FINALE A SORPRESA - è una forma di colpo di scena. Lo
scrittore costruisce il modo da creare una situazione
normale e tranquilla, anche se il lettore sa che qualcosa
dovrà accadere.
La lingua
Il linguaggio del giallo è sostanzialmente semplice e diretto.
Tuttavia nelle fasi in cui l'investigatore "spiega" , dipana
l'enigma, spesso fa ricorso a linguaggi specifici, quale quello
medico. Nei momenti dedicati all’azione, le frasi sono brevi e
spesso vengono usati i punti esclamativi. Il dialogo fra i
personaggi, fra l'investigatore e il suo assistente viene usato
spesso come strumento per riportare riflessioni circa gli indizi.
E. Il ritmo della narrazione
Il ritmo della narrazione è un elemento importante: a momenti
emozionanti e coinvolgenti, ne susseguono altri in cui prevalgono
dialoghi, riflessioni, osservazioni, interrotti nuovamente da
colpi di scena
Tra gli autori d'avventura più letti ricordiamo:
Ellery Queen: è il nome sia dell'autore che dell'investigatore
protagonista di molti racconti polizieschi, pseudonimo sotto il
quale si celano due cugini americani di origine polacca: Manfred
Lee e Frederick Dannay.
Arthur Conan Doyle: creatore del famoso detective Sherlock
Holmes, protagonista di romanzi quali Uno studio in rosso, Il Mastino di Baskerville e Le avventure di Sherlock Holmes.
Rayman Chandler: scrittore americano e creatore del famoso
detective Philip Marlowe e protagonista di romanzi come Il grande sonno e Il lungo addio
Tutti noi ridiamo, e ridiamo anche spesso: quando ci succede qualcosa di buffo,
quando ci viene raccontata una barzelletta, quando assistiamo ad uno spettacolo
divertente, ma anche quando notiamo semplicemente una
situazione diversa dal solito, comica.
Anche in letteratura ciò che fa ridere è definito comico.
La narrativa comico-umoristica è un genere letterario di
antica tradizione (si pensi alle commedie dell'autore latino
Plauto), praticato poi in tutte le epoche storiche e in
grado ancora oggi di riscuotere un elevato successo. Essa ha come principale scopo
quello di divertire il lettore, inducendolo a sorridere e magari anche a riflettere
sugli aspetti più curiosi, ma non per questo meno reali, dell'esistenza umana. .
Struttura narrativa
Il personaggio
L'eroe, se così possiamo chiamarlo, è strano, fuori dal comune, assume
comportamenti non adatti alla situazione che sta vivendo, reagisce in modo
contrario rispetto a quanto è considerato "normale",si veste o si comporta in modo
non adatto al suo "status", alla sua posizione;
La situazione
E' comune e quotidiana, e viene vista nella sua "ordinaria comicità", oppure è
"straordinaria" per la serie infinita di disavventure, imprevisti, disgrazie che la
caratterizzano;
Il linguaggio:
giochi di parole, espressioni equivoche, modi di dire, malintesi vengono utilizzati per
suscitare il riso o per generare situazioni comiche;
Il contrasto:
esso si crea tra il gruppo e il personaggio, tra la situazione e la reazione inadeguata
del personaggio, fra la realtà in cui avvengono i fatti e il comportamento del
personaggio; tutto questo è utilizzato sapientemente per rendere comica ogni
situazione all'interno della vicenda.
le tecniche narrative capaci di creare un effetto
comico
l'ironia : figura retorica , cioè dell'affermazione del
contrario di ciò che si vuole comunicare;
l'inserimento di un fatto del tutto imprevisto in una
situazione normale;
il manifestarsi di un evento opposto rispetto a ciò che il lettore si aspetta;
la presenza di un equivoco: meccanismo per cui un fraintendimento è alla
base di un disorientamento che fa ridere;
l'uso dell'esagerazione e della caricatura ( cioè l'esaltazione di alcune
caratteristiche fisiche o psicologiche di determinati personaggi );
beffa: orditura ed esecuzione di uno scherzo ai danni di uno o più
malcapitati, dei quali si ride;
parodia: componimento che si richiama ad un'opera conosciuta
contraffacendola con intento comico;
satira: forma aggressiva di comicità che mira a far riflettere su un
personaggio o su una situazione particolare, mettendo in evidenza i difetti
attraverso la tecnica della caricatura
il finale a sorpresa.
Tra gli autori comici più letti ricordiamo:
Stefano Benni:autore fra i più vivaci della narrativa italiana contempporanea
ha scritto, tra gli altri i romanzi I meravigliosi animali di Stranilandia e La compagnia dei celestini.
Achille Campanile: uno dei massimi protagonisti della scrittura umoristica di
cui sono noti romanzi quali Agosto moglie mia non ti conosco e raccolte di
racconti quali Gli asparagi e l'immortalità dell'anima.