Scuola digitale che fare? Linee guida per il Dirigente …...(costruzionismo socio- culturale,...

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Scuola digitale che fare?Linee guida per il Dirigente scolastico e il suo staff

per una progettazione a misura della propria scuola

Prof. Paolo Ferri

Il circuito dell’editoria mass nell’età dei mass media

• Il contesto della comunicazione è nazionale e fortemente

Autori/Istituzioni cultullturalidi validazione/Sistema Universitario

Editoria libraria, Quotidiani, Periodici, Radio, Televisione

fruitori

fruitori

fruitori

fruitori

CENTRO

PERIFERIA

UNO

MOLTI

Accesso a internet in italia per fasce di età

Dall’apprendimenti alfabetico per accumulazione

Possibilitàescluse

Sintesi memoriale 4 P

Possilità aperte

f

s1s2

s3

Dal book all’eBook

All’apprendimento multitasking per navigazione/cooperazione

1 Testualità lineare

∞ infinito

Lessìe

1/28/2009 13

Activity diagram: Overall online pursuits

Generations Online in 2009

Source: Qualitatively based on the combination of activities pursued by the majority (at least 50%) of each generation, based on type of activity. See next slide for more detail.

Una specie in via d’apparizione

Nascono già circondati dalla tecnologia digitale

La banda Internet l’infrastruttura fondamentale

. Il setting didattico digitalmente aumentato: le infrastrutture: banda, setting d’aula, devices

20 Mgbit di banda sincrona cioè sia in upload che indownload sono ampiamente sufficienti, anche 15 Mgbitposso bastare il fatto è che al di sotto questa quantità sirischia di non garantire un servizio corretto a tutti gli attoridel sistema scuola.

La banda larga

La banda Internet l’infrastruttura fondamentale

Il laboratorio portatile

Copertura wireless in aula

Copertura wireless del campus

wireless

La trasformazione del setting d’aula

Non più aule ma laboratori

Nuove architetture e nuovi spazi

Un modello di insegnamento a stili multipli richiede spazi multipli

Aula laboratorio e spazio aperit

Lavorare insieme

La cava per la riflessione

Sono gli stenti a fare domande

I device e le infrastrutture software

La Lim i proiettori interattivi e gli apprendimenti

Uno scenario: il quadrante di posizionamento strategico delle

organizzazioni

Legami deboli:Leadership/empower

ment

Legami forti Gerarchia-controllo

Bassa tecnologia Forte Tecnologia

Comunitàsociale

Comunità socio-elettronica

C D

A B

Burocrazia Burocrazia elettronica

Seguendo le direttrici dello schema, si evidenzia come sia in atto un processo di transizione organizzativa verso il quadrante D (Comunità socio-elettronica), cioè verso l’adozione di modelli di gestione e di organizzazione a rete (Wenger, 1999) dove le forme di auto-imprenditorialità delle persone tendono a prevalere sullo “stare nei ranghi” e sulla razionalità burocratica.

Paradigma industriale

Fordismo (fiducia nella razionalità e nelle opportunità offerte dalla tecnologia)

Taylorismo (divisione del lavoro, specializzazione dei compiti, ottimizzazione dei tempi e dei metodi)

1. Servizio al centro del sistema

2. Competenza critica = formazione

3. Utenti = mercato (entità astratta e passiva)

PSTD

Fallacia tecnologicaFigure si sistemaAggiornamentoProgrammazione per obiettiviInformatizzazione

Service Management

1. Base di clientela al centro del sistema

2. Competenza critica = gestione dei rapporti con la clientela (fidelizzazione, marketing relazionale, qualità...)

3. Cliente = dal mercato come bacino al cliente come fonte

Autonomia

Scuola-aziendaComunicazione esternaDiffusione delle retiCapitale umanoTraining on th jobCertificazione

Una visione dinamica

Apprendimento Comunicazione/communità

Identità

Finalizzazione

Rafforzamento

Integrazione

Innovazione

Creazione di conoscenza

Visibilità riconoscimento

Organizzazione

Dirigere le organizzazioni: tre fattoria. Learnig organization b. KM: organizzazione/comunicazione Identità/visione

strategicac. Identità visone strategica

a. Learning organization: formazione digitale

• implica sia l’impiego di tecnologie evolute che una concezione psicologico-sociale del processo di apprendimento orientata e guidata dalle esigenze dei formandi (costruzionismo socio-culturale, Varisco 2002).

• nell’e-learning Internet abilita lo studente (insieme agli altri attori del processo conoscitivo) a partecipare attivamente al processo di co-produzione della conoscenza.

• questo perché internet abilita allo sviluppo di ambienti virtuali ad alto tasso di interattività e di cooperazione sociale. Ne consegue che la rete consente al formatore ed ai formandi di accedere a nuovi modelli d’interazione e di apprendimento.

– LIM – EBOOK– LCMS - VLE– BANDA LARGA

Fuori e oltre l’aula la comunicazione organizzativa

(a cura R. C. D. Nacamulli, Apogeo, Milano Settembre 2004)

DENTRO L’AULA(l’altro ieri: anni settanta ed ottanta)

FUORI DALL’AULA(ieri:anni novanta

e primi anni duemila)

OLTRE L’AULA(oggi/domani: dai primi anni del

duemila ed oltre )

SFIDA Verso la formazione manageriale “pull” Verso l’empowerment e la comunicazione

Verso la produzione di capitale intellettuale operativo e strategico

METODOLOGIA Monopolio dell’aula: casi, esercizi, discussioni, business game, ecc.

Concorrenza “fuori dall’aula” vs. “aula”: outdoor, indoor,cinema, analogie, computer based training, comunicazione interna, ecc.

Partnership/ri-mediazione “aula” e “fuori dall’aula”: combinazione di diversi metodi:aula tradizionale, metodi attivi, outdoor ed indoor, e-learning, knowledge management, comunicazione interna, ecc.

RUOLI OPERATIVI -back office: progettisti di esercizi,casi, incident, “lucidi”, teaching note, ecc.- front office: docenti “attivi”

-back office: progettisti di , giochi, simulazioni, reperimento e montaggio di materiale “trasversale” (ad es. spezzoni cinematografici, brani di letteratura, ecc.), costruzione software, ecc.- front office: animatori/facilitatori:

- back office account, del team di progetto; ruoli specialistici; content provider, pedagogisti, , tecnici, ecc.- front office: docenti, coacher, tutor,

operatori desk, tecnici, ecc. LCMS BANDA LARGA LIM

STAKEHOLDER Direzione Risorse Umane Direzione Risorse UmaneDirezione Comunicazione

Direzione Risorse Umane e ComunicazioneLinea IndividuiL

RISULTATI ATTESI La formazione è uno strumento di integrazione e di supporto al sistema di carriere

La formazione è un “veicolo” per la flessibilità e una leva per l’allineamento strategico delle risorse umane

La formazione una componente fondamentale della catena del valore

Social network, accoppiamentostrutturale di tre fattori:

b. knowledge management

il knowledge management ha per oggetto la gestione sistematica della conoscenza anche attraverso processi abilitati dall’info-tech.

più specificamente lo sviluppo del knowledge management si propone di rendere rintracciabile ed utilizzabile la conoscenza a livello di sistema organizzativo.

questo attraverso la promozione entro l’organizzazione di una cultura orientata al trasferimento ed allo sviluppo della conoscenza ed al sostegno delle relazioni fra le persone che appartengono alle medesime comunità di pratica (Davenport e Prusak: 1998; Wenger:1999 ).

La corrente “fredda”:

Il ciclo del Knowledge Management

Identificare le conoscenze

critiche e le loro fonti 1Verificare e stimolare l’apprendimento e raccogliereil feedback della comunità professionale

4

Aggiornare le conoscenze critiche e le loro fonti, riorganizzare il processo e generare nuova conoscenza

5Acquisire, Classificare e organizzare i datie le informazioni2

Sviluppare, erogare e diffondere le conoscenze

all’interno dell’organizzazione

3

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Strumenti per la gestione della didattica e del processo

amministrativo

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Gestionali interattivi per la didattica

Un modello risultante per l’e-learning

Identificare le aree tematiche su cui generare conoscenza1

Verificare e stimolare l’apprendimento e raccogliereil feedback della comunità professionale

4

Generare nuovaconoscenza

5Progettare luoghi per la socializzazione e lo scambio di esperienze

2

3

Facilitare la diffusione della conoscenza attraversolo scambio di esperienze e favorire il passaggio della conoscenza da tacita a esplicita

La corrente “calda”:Il ciclo del Knowledge Management

VLE e amineti vituali di apprendimentowww.iuline.it

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Servizi di comunicazione per la famiglia

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Gestionali integrati per la scuola

Change management e management of change

VALORI

VISIONE STRATEGICA

CONOSCENZE

DIGITAL COMMUNITYABILITATA DALLE

TECNOLOGIE

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Il sito della scuola al centro del processo

Km e software integrati per la gestione dei processi e delle persone

il caso SAP

Pianificazione delle risorse analisi e gestione delle carriere

Governo della struttura informazione e cooperazione tra le persone

Gestione degli obiettivi ERP

Gestione integrata contabile e controllo gestione @ l’esempio di SAP

Gestire approvvigionamenti e contratti senza burocrazia

Gestione del processo di lavoro

Gestione della relazione con la famiglia e i docenti

Immigranti e nativi digitali. Capacità comunicative e stili di ammprendimento

(P. Ferri, S. Mantovani, 2006, 2008; H. Jenkins, 2010 P. Ferri 2011; JWT, 2012; P.C. Rivoltella, A. Garavaglia, S. Ferrari, P. Ferri, 2012; P. Ferri, S. Moriggi, 2012)

Digital immigrantsCodice alfabeticoApprendimento lineareStile comunicativo uno a moltiApprendimento per assorbimentoInternalizzazione riflessioneAutorità del testoPrimo leggere

Digital nativeCodice digitaleApprendimento MultitaskingCondividere e creare la conoscenza (Mp3 Wikipedia)Apprendere ricercando giocando esplorando Esternalizzazionie dell’apprendimentoComunicazione versus riflessioneNo autorità del testo multicodicalitàConnettersi navigare ed esplorare

La plasticità neurale

Quando interagiamo con l’ambiente, le connessioni sinaptiche iniziano a cambiare: ne vengono create alcune nuove, quelle utili vengono rafforzate mentre quelle usate di rado si indeboliscono fino anche a scomparire.

Le sinapsi attive e quelle che si modificano attivamente vengono mantenute, le altre vengono potate. Il principio secondo cui plasmiamo il futuro del nostro cervello è una sorta di se non lo usi lo perdi.

http://www.braincampaign.org/Pub/Pub_Main_Display.asp?LC_Docs_ID=4600

Antonio Battro: intelligenza digitalenuova forma di intelligenza

- Opzione click- Euristica digitale-Intelligenza pragmatica

Experience-dependent plasticity

Intelligenza digitalenuova forma di intelligenza

1. Deve poter essere rilevata o attraverso prove “obiettive” - ad esempio le mappaturedelle funzioni cerebrali (mediante PET e RNMI) - che permettano di verificare differentimappature cerebrali rispetto quelle che caratterizzano le intelligenze tradizionali oppureattraverso il manifestarsi di un lesione cerebrale che inibisce questa particolare forma diintelligenza (Battro, 2007, Cap 1-5) ?

2. Deve poter essere ricostruita una sua storia evolutiva specifica. Si possono cioèrintracciare nel mondo pre-digitale le prove della sua esistenza in “potenza” ad esempioattraverso l’analisi di come venivano utilizzati strumenti “binari”, caratterizzati cioè dalmeccanismo acceso/spento di natura analogica (Battro 2007, cap 2)

3. Deve poter essere articolata e cioè strutturata e ramificata in almeno due sotto-domini,che ne specifichino le funzioni e il dinamiche di funzionamento (Battro, 2007, Cap.3).

Intelligenza digitalenuova forma di intelligenza

4) L’intelligenza presa in esame deve poter essere codificata inun sistema simbolico particolare. come, ad esempio, quellodella musica che viene identificata dalla sua notazionespecifica e che varia a secondo della sua epoca.5) Deve poter essere ricostruibile il suo sviluppo e cioè il suoarticolarsi dal semplice al complesso dal più esperto al menoesperto.

Intelligenza digitalenuova forma di intelligenza

6) Devono esistere in questo dominio - l’intelligenza digitale - , “casi eccezionali” e cioè casi ditalenti precoci, e deveono esistere “incapacità” a sviluppare un intelligenza digiale e cioè delledisabilità digitali che possono inibire lo sviluppo di questo tipo di intelligenza (Battro, Capitolo5)?

7) Può interferire o perturturbare il funzionamento di altre intelligenze o si può trasferire inmaniera proattiva ad altre intelligenze ? Si tratta cioè di comprendere se l’intelligenza digitalepuò essere soggetta ad interferenze come ad esempio per noi “nativi gutemberg” è difficileeseguire un calcolo a mente se nel frattempo stiamo parlando o se può migliorare e potenziarealtre intelligenze.

8) Deve poter essere misurata. Si può, cioè, in qualche modo, misurare l’intelligenza digitale evalutarne lo sviluppo

LA NUOVA CULTURA PARTECIPATIVA DEI NATIVI

GiocoSimulazionePerformanceAppropriazioneMultitaskingNegoziazioneConoscenza distribuitaIntelligenza collettiva Giudizio criticoNavigazione transmedialeNetworkig

http://digitallearning.macfound.org/atf/cf/%7B7E45C7E0-A3E0-4B89-AC9C-E807E1B0AE4E%7D/JENKINS_WHITE_PAPER.PDF

Paolo Ferri

Come deve trasformarso la scuola per i nativi digitali

And what about schools?

La banda Internet l’infrastruttura fondamentale

Copertura wireless in aula...

Nuovi ambienti virtuali di apprendimento

INSERIRE IMMAGINE AMBIENTE VIRTUALE TIPOITALIA SCUOLA O CLASSE VIVA INTERACTIVE al posto nostra foto classe viva lasciare schema sopra

Figura 5: Future Learning Enviroment per Wilson, 2005

Da dal libro, quaderno e lavagna….

… all’ipad e ai contenuti digitali

La trasformazione del setting d’aula

Non più aule, ma laboratori!

Le diverse tipologie di videogiochi

Un modello di insegnamento a stili multipli richiede spazi multipli...

Il nuovo ruolo dell’insegnante e dello studentedocente: da “istruttore” a “coach”studente: coopera attivamente coi pari

La Classe ribaltata (Flipped Classroom) J.F. Strayer, Ohio State University, Flipped Classroom Conference 2011,

Blended.classroom.blogspot.com(http://www.knewton.com/flipped-classroom/)

Il setting didattico digitalmente aumentato

“Così, non sbagliò quella persona spiritosa che definì la cultura con queste parole:

‘Cultura è ciò che rimane dopo che si è dimenticato

quanto si è imparato a scuola’”.

Sull’educazione (1936)

La classe come piccola comunità di ricerca

digitalmente “aumentata”

• Studiare è “fare esperienza” della pratica delconoscere attraverso le tecnologie

• Didattica come “logica della scoperta” (condivisa!)• Oltre l’abduzione: la logica dell’incerto...

Tool BoxCos’è?

E’ l’avvio del processo didattico:L’insegnante si vedrà impegnato nel delineare i tratticoncettuali essenziali alla comprensione dell'areatematica da affrontare, evidenziando - tantosincronicamente quanto diacronicamente - leconnessioni interdisciplinari e i nuclei problematicifondamentali...

a) una inevitabile una selezione dei contenutida proporre alla classeb) una approccio metodologico e critico all’indagine neidifferenti campi del sapere

Problem solving cooperativo

...e i suoi strumenti

Cos’è?

E-tivities ed esperienze situate di apprendimento:– webquest– fieldtrip– simulazioni interattive– role playing

Gli studenti saranno organizzati dall’insegnante in piccoligruppi e abilitati a lavorare all'interno di una classevirtuale (LCMS/VLE). Quindi, sulla base di una scelta di e-tivieties (attività cooperative on-line) tra quelle loroprospettata dal docente, dovranno approfondire,analizzare ed eventualmente risolvere i problemi emersidurante la Tool box

Situation RoomCos’è?

In questa terza fase, l’insegnante - come un capo di stato consulta i suoiesperti per gestire uno stato di crisi - allestisce di fatto una situation roomdigitalmente aumentata

La Classe di Bayese i suoi strumenti logici...

La logica bayesiana costituisce uno strumento razionale utile a discriminare tra ipotesi alternative (o in conflitto)

La formula di Bayes offre un metodo per modificare il livello di fiducia in una data ipotesi alla luce di nuova informazione

La probabilità (credenza) a posteriori, di conseguenza, combina le convinzioni che il ricercatore ha a priori con quelle derivanti dall'osservazione del dato

empirico.

L’approccio bayesiano (rigoroso) assume che non sia possibile assegnare aglieventi/ipotesi probabilità oggettive (scetticismo bayesiano)

Le probabilità si configurano come grado soggettivo di fiducia del ricercatore

Il teorema di Bayes è il criterio di razionalità (minima) che consente di valutare

come e quanto l’osservazione empirica dovrebbe rivedere l’ipotesi del ricercatore

È sommamente improbabile che individui diversi muovano dallo stesso grado diconfidenza soggettiva iniziale.

Anche con probabilità a priori molto differenti, un numero sufficiente diosservazioni (e revisioni) conduce un gruppo di lavoro a probabilità a posteriorimolto vicine.

Il che presuppone che i ricercatori (gli studenti) non rifiutino a priori le ipotesialternative (o avversarie) alle loro; e che (dunque) assegnino probabilitàcondizionate (funzioni di verosimiglianza) simili.

I contenuti digitali per l’apprendimento

Oltre i libro misto: i data base per l’apprendimento

Legge n. 133/08, l’art. 15 “Costo dei libri scolastici”

1. A partire dall’anno scolastico 2008-2009, nel rispetto della normativa vigentee fatta salva l’autonomia didattica nell’adozione dei libri di testo nelle scuole diogni ordine e grado, tenuto conto dell’organizzazione didattica esistente, icompetenti organi individuano preferibilmente i libri di testo disponibili, in tuttoo in parte, nella rete Internet. Gli studenti accedono ai testi disponibili tramiteInternet, gratuitamente o dietro pagamento a seconda dei casi previsti dallanormativa vigente.2. Al fine di potenziare la disponibilità e la fruibilità, a costi contenuti di testi,documenti e strumenti didattici da parte delle scuole, degli alunni e delle lorofamiglie, nel termine di un triennio, a decorrere dall’anno scolastico 2008-2009,i libri di testo per le scuole del primo ciclo dell’istruzione, di cui al decretolegislativo 19 febbraio 2004, n. 59, e per gli istituti di istruzione di secondogrado sono prodotti nelle versioni a stampa, online scaricabile daInternet, e mista. A partire dall’anno scolastico 2011-2012, il collegio deidocenti adotta esclusivamente libri utilizzabili nelle versioni online scaricabilida Internet o mista.

Sono fatte salve le disposizioni relative all’adozione di strumenti didattici per isoggetti diversamente abili.(…)

Where dreams come true...

L’offerta “Made in Italy”...

Pearson Italiahttp://www.pearson.it/

Zanichelli scuolahttp://scuola.zanichelli.it/libri-e-risorse-digitali/

Mondadori Educationhttp://www.mondadorieducation.it/sta/Libro-Web

RCS – AULA DIGITALEhttp://www.auladigitale.rcs.it/#&panel1-2

... quanto ritardo!

L’e-textbook è già tra noi: “CourseSmart”, tra i migliori corsi per il college in formato digitale a 60% del costo

CourseSmart Provides Digital Editions of the Most Popular College Textbooks

On content Web Based, cooperare e costruire on-line

P. Ferri, Il Domenicale, Sole24Ore, 29/09/2013 (http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2013-09-27/istruzione-liberi-tutti-183339.shtml?uuid=AbrGJJdI)

http://www.agendadigitale.eu/egov/485_libri-digitali-rivoluzione-carrozza-l-adozione-e-libera.htm

Verso dove?

La Classe di Bayes: gli effetti

1) L’utilizzo di Internet in classe consente l’accesso diretto da parte degli studenti a una quantità di nozioni einformazioni impensabile in un setting gutemberghiano

2) L’elaborazione critica all’interno della classe virtuale dei materiali selezionati (a integrazione dei contenutiforniti dagli editori) facilita la tracciabilità condivisa della propria ricerca (Diario di Laboratorio). Il che, dunque,non solo incrementa la visibilità dei risultati ma documenta anche il processo metodologico e creativo che hapermesso al gruppo di raggiungerli

3) La dimensione pubblica della ricerca obbliga di conseguenza anche in questa fase diesposizione/discussione i singoli gruppi a documentare ogni passaggio del loro lavoro. Il che, tra l’altro, inducea una costante ostensione argomentata delle fonti

• La lezione di Dewey: la democrazia non esiste a priori: è un modello chenecessità di soggetti agenti

• La lezione di Einstein: svolta nel modello culturale da proporre, dal modelloenciclopedico/istruzionista a una didattica attiva

• Basi logiche e culturali per riformulare il concetto di cittadinanza (CittadinanzaScientifica). E’ una questione di approccio non di contenuti

• Pragmatismo e tecnologia: l’eterogenesi dei fini e le opportunità del presente(Dewey 2.0)

Democrazia ed educazione

Una didattica per (futuri) cittadini