Scola: nuova laicità in una società plurale

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10 SABATO14 MARZO 2009

La crisi taglia gli spot. Rai: ora sacrificiROMA. La crisi finanziaria èpiù grave del previsto, incidesugli introiti pubblicitari e laRai è chiamata ad ulteriorisacrifìci. Pertanto occorretagliare il budget di altri 60-70milioni di euro nel 2009, cheandranno ad aggiungersi ai 110milioni già previsti quando afine 2008 sono stati rifatti iconti di previsione dell'aziendaradiotelevisiva pubblica. Loafferma il direttore generaledella Rai Claudio Cappon inuna lettera inviata a tutti idipendenti dell'azienda. Nellalettera si ricorda lo sforzo deivertici aziendali, nonostante «lacomplessa fase di transizionedel Cda», per continuare agarantire il ruolo di verticedella Rai nel panorama delle

televisioni pubbliche europee,ma allo stesso tempo si chiedeuno sforzo collettivo aziendaleper affrontare la crisi. Sforzoche sarà necessario tradurre in«sacrifici personali» suglistraordinari, le trasferte, ipremi e le maggiorazioniorarie. Sacrifici che dovrannoessere sostenuti «anche dalsistema dell'indotto» e dallavarie strutture aziendali «connuovi e più stringenti obiettividi contenimento della spesa».Anche se, ha tenuto asottolineare il dg giunto altermine del suo mandato, «laRai affronta la crisi con unaposizione finanziaria sana, unabuona solidità patrimoniale erisultati economici equilibratianche nel 2008».

La Consulta «spiega» il caso PetroniROMA. Il governo non puòrevocare il consigliere Rai di suanomina senza il parere positivodella Commissioneparlamentare di vigilanza. Equanto si legge nella sentenzadella Corte Costituzionale, il cuidispositivo era stato reso notoil mese scorso, che accoglie ilricorso della stessa Vigilanza neiconfronti dell'allora ministrodell'Economia Tommaso PadoaSchioppa e del premier RomanoProdi. La vicenda riguarda ilconsigliere di amministrazioneAngelo Maria Petroni, nominatodal ministero dell'Economia delprecedente governo Berlusconie revocato nel 2007 dal governoProdi. Una vicenda tutta politica(cambiando il consiglierePetroni cambiava il colore della

Quando Padoa Schioppagli revocò l'incarico causòl'illegittima menomazionedelle attribuzioniassegnate al Parlamento

maggioranza nel Cda Rai), che siè trascinata per mesi e si èconclusa col reintegro diPetroni per via amministrativa.In sostanza la Consulta sostieneche la decisione di PadoaSchioppa determinò «unaillegittima menomazione delleattribuzioni del Parlamento, ilquale agisce, in questa materia,per il tramite della Vigilanza».Secondo la Corte, quindi, «non

spettava al ministrodell'Economia, d'intesa colpresidente del Consiglio,richiedere di votarenell'assemblea degli azionistidella Rai la revoca di unconsigliere di amministrazionein assenza di previadeliberazione adottata dallaCommissione». Un filtro, quellodella Vigilanza, necessario pergarantire «il controllo delParlamento» ed evitare che laRai «venga gestita dal governoin modo esclusivo epreponderante». Unamotivazione che è stata accoltapositivamente dalsottosegretario alleComunicazioni Paolo Romani,dall'allora presidente dellaVigilanza. Mario Landolfi e

dall'ex ministro delleComunicazioni MaurizioGasparri, dal quale prende ilnome la legge di riforma delsistema radiotelevisivo. Legge inbase alla quale uno dei noveconsiglieri del Cda Rai vienenominato dal ministerodell'Economia in qualità diazionista di maggioranza. Dallasentenza, ha detto Romani,«esce confermata la bontàdell'impianto della Gasparri, edemerge chiara la vantazionenegativa dell'operato di PadoaSchioppa». Immediata la replicadel capogruppo del Pd inVigilanza Fabrizio Morri:«L esultanza è immotivata. Lasentenza riguarda la revoca diPetroni. Le distorsioni dellaGasparri restano». (R. Zan.)

I VALORIE L'IMPEGNO

li Patriarca è intervenutoieri all'incontro del Pdldi Riva del Gardae ad aprile parlerà

alla consulta delPUdc«La lettera del Papaè una lezione di umiltàanche per i politici»

II cardinale Angelo Scola,Patriarca di Venezia

Scola: nuova laicitàin una società plurale«I cattolici non si rassegnino cfflirrikvcmza»DAL NOSTRO INVIATOA RIVA DEL GARDA (TN)PAOLO VIANA

_ _ • a lettera del Papa è una# # B lezione di umiltà anchemm ^ B per i politici». Le pole-

miche sul caso Williamson appro-dano a Riva del Garda, dove ieri si èaperta con una relazione del Pa-triarca di Venezia l'assemblea di Re-te Italia. Il cardinale Angelo Scola,chiamato dai cattolici del Pdl a ri-flettere sul rapporto tra Chiesa e po-litica, dopo aver ricordato la dichia-razione «di intenso affetto collegia-le» dei vescovi italiani, ha usato pa-role drammatiche per chiudere il ca-so: meditate tutti, ma soprattutto ipolitici, ha detto, sulla lettera di Be-nedetto XVI «che non si para dietro

Intervento del cardinaledi Venezia all'assemblea4i Rete Italia del Pdl«Chi crede rendapubblicamente ragionedella fecondità socialedella propria fede»

ad un ruolo ma comunica se stesso.Tenete conto di cosa significa che unPapa si autoesponga in questi ter-mini».Tinte forti, insomma, per introdur-re una riflessione che e andata benoltre l'ambito politico per investireil rapporto tra la Chiesa e la società«plurale», alle prese con il meticcia-to e con il rischio del «nuovo ridu-zionismo». In questo scenario, Sco-la ha rivendicato ai cristiani uno spa-zio - «l'Italia ha il vantaggio di avereuna ricchezza di società civile, chealtri Paesi europei non hanno, an-che se a qualcuno non piace perchéal di là degli "ismi" del passato nonè facile ascoltare il popolo» - e allaChiesa un ruolo: «In una società plu-rale, tutti promuovano - ha chiesto- la configurazione di una sfera pub-

blica plurale e religiosamente qua-lificata, in cui le religióni svolganoun ruolo di soggetto pubblico, benseparato dall'istituzione statuale edistinto dalla stessa società civilebenché all'interno di essa». Insom-ma Stato, Chiesa e società distintesenza essere segregate. Quanto aicontenuti, ha parlato di una «nuovalaicità» che «individua nella societàcivile plurale lo spazio in cui tutti isoggetti incessantemente racconta-nola loro esperienza, in vista di unriconoscimento reciproco».Scola ha esortato i cristiani a un nuo-vo impegno politico, «la nuova ge-nerazione» invocata dal Papa, Ta-cendo di questa nuova laicità la chia-ve del dialogo con il resto della so-cietà: «Una nuova laicità che partedai beni spirituali e materiali che sia-mo chiamati a condividere con tut-ti, prima di affidarci alle procedurepattuite necessarie in uno stato didiritto per dirimere i conflitti, noncerto eliminabili, anzi in una societàplurale destinati a crescere». Quan-do le posizioni si divaricano, in-somma, invece di andare allo scon-tro in punta di diritto bisogna con-centrarsi sul contenuto, anche di-stinguendo tra i diritti «quali sonofondamentali, quali sono solo dirit-ti (e su questi quando è necessariosi può chiedere un sacrificio) e qua-li sono solo diritti presunti».Inquadrate le regole della nuova lai-cità, il Patriarca ha indicato le formeconcrete dell'impegno politico. Ar-chiviando il partito unico dei catto-lici, ha sottolineato che essi «non de-vono rassegnarsi all'irrilevanza» ma«concorrere al bene comune ren-dendo pubblicamente ragione del-la fecondità sociale della propria fe-de». L'obiettivo, ha indicato, e la «ri-cerca di un compromesso nobile,con il realismo di chi sa che non sida convivenza civile senza sacrifici».Insomma, «lo scopo non può esse-re la realizzazione della società per-fetta», per quanto, «operando in par-titi diversi, i laici cattolici dovrannopraticare il decisivo principio di di-stinguere nell'unità». Ossia, «non

dovranno perdere il senso della co-mune appartenenza ecclesiale emostrare che in necessariis (ci vuo-le) unitas» E «in dubiis (quando so-no in gioco questioni di principio)libertas. In ogni caso non farà venirmeno in omnibus càrìtas». La rifles-sione proseguirà il 24 aprile a Vi-cenza, dove il Patriarca parlerà allaconsulta cattolica dell'Udc.

IL CONVEGNO

Oggi parla FormigoniDopo gli "spunti" offerti dal cardinaleScola, I assemblea di Rete Italia a Rivadel Garda affronta oggi e domani legeometrie politiche del nascituro Pdl.Due sono i nodi e riguardano lanatura di quest'associazione dipolitici cattolici e la sua mission. Perquanto promossa da amministratorie parlamentari di estrazione "ciellina",Rete Italia ambisce ad essere più diuna "corrente cattolica" in seno alPdl. Il modello è quello del forum perpolitici cattolici e laici, con l'obiettivodichiarato di influenzare l'agenda delnuovo partito. I contenuti sono quelli"storici ' di quest'area politica:sussidiarietà, bioetica, famiglia... Lirichiamerà in mattinata il governatoredella Lombardia Roberto Formigonie ne parlerà anche il ministro deiWelfare Maurizio Sacconi, exsocialista, amico di Marco Biagi, chenon è l'unico ministro vicino a ReteItalia. Se per Franco Frattini, titolaredegli Esteri, che si confronterà inserata con il vicepresidente delparlamento europeo Mario Mauro, sipuò parlare di una reciproca stima, èpiù forte la liaison tra quest'area eMariastella Gelmini, ministrodell'istruzione e il GuardasigilliAngelino Alfano, che discuteranno diriforme con Raffaele Fitto, ministrodelle Regioni, e il sindaco di RomaGianni Alemanno. Poco dopo, ilvideomessaggio di Berlusconi e leconclusioni ai Formigoni.

Caso Battisti: il Brasile ora «raddoppia»Verso l'asilo per l'ex Nar Pierluigi BragaliaDA ROMA

S e il Brasile non vuoleridare all'Italia ilterrorista rosso

Cesare Battisti non è permotivi politici. E perdimostrarlo il ministrodella Giustizia Tarso Genrointenderebbe dare asiloanche all'ex Nar PierluigiBragaglia, detenuto da unanno a San Paolo, per ilquale l'Italia ha già chiesto1 estradizione.A indicare il nome dell'exmilitante neofascista è ilquotidiano O Globo che daun nome al terrorista neroindicato dal guardasigilli

brasiliano l'altroieri alledue commissioni delSenato. Bragaglia, 50 anni,è stato arrestato il 5 luglio2008 vicino San Paolo,dopo 26 anni di latitanza.Pochi giorni dopo l'Italiane aveva chiestol'estradizione al Supremotribunale federale. Devescontare 13 anni per bandaarmata, sequestro dipersona, rapina,detenzione di armi. Genrodichiara di non avere«alcun pregiudizio» verso ilgoverno italiano: non è luia cercare di influire sul casoBattisti, come invece «stacercando di fare» il

ministro della DifesaIgnazio La Russa.«Abbiamo grande rispettoper la magistraturabrasiliana - replica LaRussa - ma non per ladecisione presa in sedepolitica» dal ministro dellaGiustizia che lo considera«un rifugiato politico». Ilegali dell'ex terroristaintanto ne hanno chiesto lascarcerazione perché i suoicrimini sarebbero infattiprescritti. Ma il procuratoregenerale ha chiesto il«carcere preventivo»finquando il tribunale nonsi sarà pronunciato.

(Lliv.)

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Staminali da placenta, esperti a Brescia:«Si va verso sperimentazioni cliniche»DAL NOSTRO INVIATO A BRESCIAENRICO NEGROTTI

Brescia è la culla della placenta. L'efficace im-magine che un congressista ha proposto alsecondo Workshop internazionale sulle cel-

lule staminali derivate dalla placenta, ben delineail ruolo di prima fila che il Centro di ricerca «Euge-nia Menni» di Brescia si è ritagliato in questo gene-re di studi nel corso degli ultimi anni. E Omelia Pa-rolini, direttrice del Centro che fa parte della Fon-dazione Poliambulanza, sottolinea i passi compiu-ti nella ricerca mondiale sulla cellule staminali neltempo trascorso dal precedente workshop, che sisvolse sempre a Brescia nel 2007: «Due anni fa ilcentro dell attenzione era trovare un terreno co-mune, definizioni e protocolli condivisi, e si stu-diava il potenziale delle cellu-le staminali tratte dalla pla-centa principalmente in vitto:fu una sorta di prima confe-renza di consenso tra i ricer-catori di tutto il mondo impe-gnati in questo campo di ri-cerca relativamente nuovo.Oggi che ci ritroviamo siamoun passo avanti: ci sono i pri-mi risultati delle sperimenta-zioni in vivo su animali e siguarda già a possibili speri-mentazioni cllniche. Noi ab-biamo trovato che nei topi le staminali della pla-centa riducono la fibrosi polmonare». Accanto aquesti risultati, gli esperti riuniti a Brescia hannoun'altra convinzione: oltre che ragioni etiche, ci so-no ragioni scientifiche per preferire l'utilizzo di cel-lule staminali da tessuti adulti, quali sono le cellu-le della placenta.

Ne sono convinti i rappresentanti dei numerosigruppi di ricerca presenti al workshop, che ven-gono da tutto il mondo: non solo italiani, ma an-che da Stati Uniti, Cina, Germania, Svizzera, Au-stria, Regno Unito, Francia, Belgio, Israele, India.E lo dimostrano i lavori sulle diverse aree in cui sistanno studiando le possibili applicazioni delle

Parolini (Poliambulanza):abbiamo verifìcato che nei topiqueste cellule hanno l'effettodi ridurre la fibrosi polmonareII neurologo Usa Hess:approvato dalla Fda il primotrial di fase I per l'ictus

staminali da placenta: malattie infiammatorie,neurologiche, cardiovascolari, epatiche, lesioni delmidollo spinale.Ai possibili impieghi delle staminali da placenta nel-le malattie delfegato si dedicaStephenStromall'U-niversità di Pittsburgh (Stati Uniti) : «Sono facilmentereperibili e non presentano generano tumori comequelle embrionali». Il suo collaboratore, l'italianoFabio Marenghi, aggiunge: «Crediamo che questecellule arriveranno m clinica presto, prima delle cel-lule embrionali e delle Ips. Adesso lavoriamo alladifferenziazione delle staminali della placenta pertrasformarle in cellule del fegato. Ma sarà possibileusarle anche per testare farmaci».Aggiunge Francesco Alviano (che lavora al Diparti-mento di Embriologia all'Università di Bologna conGian Paolo Bagnara) : «Dal punto di vista biologico,

le cellule della placenta sonovicine a quelle embrionali perla loro origine. Hanno anche ilvantaggio di essere facilmen-te disponibili e non hanno u-na maggiore efficienza dellecellule provenienti dagli adul-ti».Alle malattie neurologiche, ein particolare l'ictus, terza cau-sa di morte e principale causadi disabilità degli adulti neiPaesi sviluppati si dedica Da-vid Hess, direttore del Dipar-

timento di neurologia alla facoltà di Medicina del-la Geòrgia (Stati Uniti). Di fronte all'assenza di trat-tamenti efficaci (c'è solo un prodotto biotecnologi-co, che però deve essere assunto nelle prime oredopo la crisi), la via della medicina rigenerativa of-fre prospettive nuove: «Nessuno ha dato risalto alfatto che nel dicembre dello scorso anno la Foodand Drug Administration ha dato il via libera al pri-mo studio clinico (di fase 1) per l'ictus con cellulestaminali (brevettate) che verranno testate su seipazienti». «E nessuno dice che la ricerca sulle cel-lule staminali embrionali, non ha ancora alcunaprospettiva terapeutica, e per ora rischia solo di il-ludere i pazienti».

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