il magistero del nostro Arcivescovo, Angelo Scola

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anno 25 - num. 9 (851) 1 marzo 2015 «Convertitevi e credete al Vangelo»: questa formula di conio recente che accompa- gna il rito delle ceneri ci ri- chiama sic et simpliciter alla fede. Credete cioè con tutta la vostra anima - intelligen- za, cuore, volontà - alla lieta notizia portataci dal Figlio di Dio incarnato, crocifisso per noi e risorto che ora vive con il suo vero corpo alla destra del Padre e ci aspetta. La conversione, prima che la decisione di correggere qualche nostro difetto, è una deci- sione di fede. Nel cammino penitenziale, cui la Chiesa ancora una volta ci invita, viene in un certo senso «rinnovata» la nostra identità cristiana che la nostra debo- lezza originale e le varie tentazioni assecondate avevano sottoposto ad un’usura quotidiana. E questo secondo una triplice scansione. L’uomo ritorna sincero con se stesso, rientra in sé (come è detto del figliol prodigo in Lc 15,17), si conosce nella sua verità. Poi fa una rinnovata esperienza della misericordia di Dio; allora la vita battesi- male rinasce, la linfa della grazia riprende a circolare nell’anima, lo Spirito che «dà la vita» comincia ad agire liberamente in tutte le fibre del nostro io e ad illuminare il nostro giudizio sulla realtà (abbiamo il pensiero di Cri- sto). È la risurrezione pasquale che si attua in noi con una pienezza e una letizia nuove. Infine il percorso di conver- sione e di penitenza ci riporta alla perfetta comunione con la Chiesa. E la Chiesa, sposa feconda del Signore Gesù - attraverso la parola di Dio, i sacramenti e l’impeto della sua carità - giorno dopo giorno ci incalza maternamente «finché arriviamo tutti - come dice San Paolo - … alla unità della conoscenza del Figlio di Dio, fino all’uomo perfetto, fino a raggiungere la misura della pienezza di Cristo» (Ef 4,13). Se nel tempo di Natale, infatti, abbia- mo contemplato il mistero del Dio Bambino e nel tempo dopo l’Epifania ne abbiamo celebrato i primi segni della manifestazione al mondo, con la Quaresima contemplia- mo in Lui l’uomo vero, l’uomo maturo a cui siamo chia- mati a conformarci. Nel vangelo di ognuna delle domeni- che di questo «tempo favorevole», infatti, potremo con- templarne i tratti costitutivi. Oggi, il Vangelo di Matteo ci descrive la lotta tra Gesù e il tentatore, il diavolo, nel de- serto. Alle soglie della vita pubblica, cioè all’inizio della sua missione, il Figlio di Dio ci dice che salverà il mondo non per la via della secolarizzazione che esclude Dio dal- la vita, come se il «pane», cioè i beni mondani, bastassero da soli a saziare la fame del cuore dell’uomo; non per la via del potere, del successo e del consenso universale. Il Signore Gesù non si è lasciato trasportare sui pinnacoli dell’orgoglio e dell’idolatria (che si trasforma presto in egolatria). Gesù salirà liberamente sulla croce per atti- rare nella libertà dell’amore gli uo- mini a Sé. Tutto ciò ci è stato richiama- to, con parole parti- colarmente efficaci, da Papa Francesco: «Nell’incarnazione, nella vita terrena, nella morte e risur- rezione del Figlio di Dio, si apre defi- nitivamente la porta tra Dio e uomo, tra cielo e terra. E la Chiesa è come la mano che tiene a- perta questa porta (…) Tuttavia, il mondo tende a chiu- dersi in se stesso e a chiudere quella porta attraverso la quale Dio entra nel mondo e il mondo in Lui. Così la mano, che è la Chiesa, non deve mai sorprendersi se viene respinta, schiacciata e feri- ta» (Messaggio per la Quaresima 2015). Card. Angelo Scola, Arcivescovo di Milano il magistero del nostro Arcivescovo, Angelo Scola

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anno 25 - num. 9 (851) 1 marzo 2015

«Convertitevi e credete al

Vangelo»: questa formula di

conio recente che accompa-

gna il rito delle ceneri ci ri-

chiama sic et simpliciter alla

fede. Credete cioè con tutta

la vostra anima - intelligen-

za, cuore, volontà - alla lieta

notizia portataci dal Figlio di

Dio incarnato, crocifisso per

noi e risorto che ora vive

con il suo vero corpo alla

destra del Padre e ci aspetta. La conversione, prima che la

decisione di correggere qualche nostro difetto, è una deci-

sione di fede. Nel cammino penitenziale, cui la Chiesa

ancora una volta ci invita, viene in un certo senso

«rinnovata» la nostra identità cristiana che la nostra debo-

lezza originale e le varie tentazioni assecondate avevano

sottoposto ad un’usura quotidiana. E questo secondo una

triplice scansione. L’uomo ritorna sincero con se

stesso, rientra in sé (come è detto del figliol prodigo in Lc

15,17), si conosce nella sua verità. Poi fa una rinnovata

esperienza della misericordia di Dio; allora la vita battesi-

male rinasce, la linfa della grazia riprende a circolare

nell’anima, lo Spirito che «dà la vita» comincia ad agire

liberamente in tutte le fibre del nostro io e ad illuminare il

nostro giudizio sulla realtà (abbiamo il pensiero di Cri-

sto). È la risurrezione pasquale che si attua in noi con una

pienezza e una letizia nuove. Infine il percorso di conver-

sione e di penitenza ci riporta alla perfetta comunione con

la Chiesa. E la Chiesa, sposa feconda del Signore Gesù -

attraverso la parola di Dio, i sacramenti e l’impeto della

sua carità - giorno dopo giorno ci incalza maternamente

«finché arriviamo tutti - come dice San Paolo - … alla

unità della conoscenza del Figlio di Dio, fino all’uomo

perfetto, fino a raggiungere la misura della pienezza di

Cristo» (Ef 4,13). Se nel tempo di Natale, infatti, abbia-

mo contemplato il mistero del Dio Bambino e nel tempo

dopo l’Epifania ne abbiamo celebrato i primi segni della

manifestazione al mondo, con la Quaresima contemplia-

mo in Lui l’uomo vero, l’uomo maturo a cui siamo chia-

mati a conformarci. Nel vangelo di ognuna delle domeni-

che di questo «tempo favorevole», infatti, potremo con-

templarne i tratti costitutivi. Oggi, il Vangelo di Matteo ci

descrive la lotta tra Gesù e il tentatore, il diavolo, nel de-

serto. Alle soglie della vita pubblica, cioè all’inizio della

sua missione, il Figlio di Dio ci dice che salverà il mondo

non per la via della secolarizzazione che esclude Dio dal-

la vita, come se il «pane», cioè i beni mondani, bastassero

da soli a saziare la fame del cuore dell’uomo; non per la

via del potere, del successo e del consenso universale. Il

Signore Gesù non si è lasciato trasportare sui pinnacoli

dell’orgoglio e dell’idolatria (che si trasforma presto in

egolatria). Gesù

salirà liberamente

sulla croce per atti-

rare nella libertà

dell’amore gli uo-

mini a Sé. Tutto ciò

ci è stato richiama-

to, con parole parti-

colarmente efficaci,

da Papa Francesco:

«Nell’incarnazione,

nella vita terrena,

nella morte e risur-

rezione del Figlio

di Dio, si apre defi-

nitivamente la porta

tra Dio e uomo, tra

cielo e terra. E la

Chiesa è come la

mano che tiene a-

perta questa porta (…) Tuttavia, il mondo tende a chiu-

dersi in se stesso e a chiudere

quella porta attraverso la quale Dio entra nel mondo e il

mondo in Lui. Così la mano, che è la Chiesa, non deve

mai sorprendersi se viene respinta, schiacciata e feri-

ta» (Messaggio per la Quaresima 2015).

Card. Angelo Scola, Arcivescovo di Milano

il magistero del nostro Arcivescovo, Angelo Scola

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” AIUTACI AD AIUTARE”

O.F.T.A.L. (opera federativa trasporto ammalati a Lourdes)

INIZIA LA TRADIZIONALE VENDITA DI UOVA DI PASQUA CHIESE S. MARIA E S. DESIDERIO

SABATO 7 E DOMENICA 8 MARZO

SABATO 14 E DOMENICA 15 MARZO - ORARI SANTE MESSE

IL RICAVATO SERVIRA’ AD AIUTARE MALATI E DISABILI A

PARTECIPARE AD UN PELLEGRINAGGIO DI SPERANZA A LOURDES

adottate dal 1 al 28 febbraio al 2015 :

- n°1 Blockfloete €. 200,00 offerta da R. G.;

- n° 39 Geigendprincipal 8' €. 50,00 offerta da R. T.;

- n° 34 Nachthorngedakt 16' €. 200,00 offerta da fam. M.;

- n° 1 Musette 8' (cornamusa) €. 500,00 offerta da N. R. in ricordo di Alvaro;

- n° 14 Musette 8' (cornamusa) €. 300,00 offerta da scala 11/G di via Duccio da Boninsegna in ricordo di Alvaro;

- n° 25 Musette 8' (cornamusa) €. 200,00 offerta da amiche e amici del Centro Anziani in ricordo di Alvaro.

dall’1 al 28/02 €. 1.450,00

alla meta 242.305,00

da domenica 8 marzo

poi tutte le seconde domeniche del mese raccolta straordinaria tramite buste che si troveranno sulle panche della chiesa così

possono contribuire coloro che non se la sentono di “adottare una canna” intera

La liturgia della Parola culmina nella proclamazione del Van-

gelo da parte del diacono o dello stesso sacerdote che presiede

il rito eucaristico. Al Vangelo segue l’omelia, che ha il compi-

to di aiutare i fedeli ad appropriarsi in modo vitale

dell’annuncio fatto mediante le letture bibliche, favorendo in

ogni modo l’opera dello Spirito Santo in noi, il nostro Maestro

interiore.

Da sola però, l’omelia, per quanto ben fatta, non produce un

reale ascolto della Parola, una sua piena assimilazione orante e

una sua messa in pratica nella vita quotidiana. Perché questo

accada, alla predicazione deve accompagnarsi un tempo di si-

lenzio di interiorizzazione, grazie al quale ciascun fedele possa

fare proprio il dono della Parola, affidandosi alla sua potenza

rinnovatrice.

Ecco perché la norma liturgica raccomanda con forza che, al

termine dell’omelia, venga lasciato «qualche momento di si-

lenzio», un inizio e un anticipo di quel tempo più prolungato di

riflessione e di preghiera che ciascun fedele dovrà impegnarsi

a trovare nel corso della settimana per non perdere la grazia di

quanto ha ascoltato la domenica.

Tenendo conto del ritmo complessivo di una celebrazione, il

silenzio dopo l’omelia è bene che si estenda per almeno uno o

due minuti. È poco più di una breve pausa, ma sufficiente, se

ben utilizzata, perché ciascun fedele, mentre è ancora seduto

nella posizione del discepolo che ascolta, dopo avere invocato

lo Spirito Santo, incominci a domandarsi: «Che cosa mi è stato

detto? Quale messaggio oggi il Signore mi affida? Su quale

parola dovrò tornare nel corso della settimana perché porti re-

almente frutti di vita in me? Quali motivi di preghiera mi sono

stati suggeriti?».

Se si decide di fare seriamente questo piccolo, ma intenso eser-

cizio di meditazione, il tempo di silenzio a disposizione non

basterà e verrà naturale prospettare la sua prosecuzione in un

tempo successivo.

Al contrario, se ci si metterà in attesa che il silenzio termini e

la celebrazione riprenda, quella pausa risulterà interminabile,

fastidiosa e irritante. Sarebbe allora il caso di non sottovalutare

il segnale che ne viene: forse abbiamo perso la capacità di a-

scoltare la Parola e di farle spazio nell’intimo del nostro cuore;

forse, prima ancora, abbiamo perso l’umana capacità di con-

centrarci su un messaggio che ci è stato comunicato mediante

la parola e di interiorizzarlo con la riflessione.

Il silenzio dopo l’omelia ci offre dunque l’opportunità di riatti-

vare l’uso delle nostre facoltà interiori (il pensiero,

l’immaginazione, il sentimento, l’emozione) per conoscere il

pensiero di Cristo, per farlo diventare faro che illumina le no-

stre scelte di vita, per metterlo al centro della nostra preghiera

e della nostra azione.

Il silenzio dopo l’omelia è un momento davvero favorevole

perché anche noi – come dice Gesù –siamo tra quelli che han-

no «orecchi per intendere» e lasciamo che il nostro cuore, co-

me quello dei discepoli di Emmaus, torni ad ardere di amore

per il Signore.

Dal silenzio dopo l’omelia scaturisce infine il prosieguo della

liturgia della parola (il canto, la preghiera universale,

l’orazione sacerdotale, lo scambio della pace) e tutta la liturgia

eucaristica (la presentazione dei doni, la grande preghiera di

consacrazione, i riti di comunione).

Page 3: il magistero del nostro Arcivescovo, Angelo Scola

ORATORIo “santa maria”

PROSSIMI APPUNTAMENTI

Lunedì 2\3 ore 17.00: cat. 3a elem. Mercoledì 4\3 ore 17.00: cat 5a elem. Giovedì 5\3 ore 17.00: cat 4a elem Venerdì 6\3 ore 17:00: cat. 1a Media

INCONTRO PREADOLESCENTI

Venerdì 6 marzo ore 19.15

INCONTRO ADOLESCENTI Lunedì 2 marzo ore 21:00

INCONTRO GENITORI RAGAZZI

DI 5A ELEM.

GIORNATA COMUNITARIA

Domenica 8 marzo

SECONDA DOMENICA DI

QUARESIMA

E’ la domenica in cui facilmente o più facil-mente ricordiamo che c’è una sete che può essere placata solo dall’incontro con Gesù Cristo. L’uomo porta con sé tanta “sete”, sete di vita, sete di felicità, sete di buone re-lazioni, sete di una vita nuova. Il Signore vuole colmare la sete della donna samarita-na e vuole colmare la nostra. Ci muove così ad essere coloro che hanno il coraggio di rivolgersi a lui e di ascoltarlo, di dire la no-stra sete, certi che in alcuni momenti egli si fa bisognoso perché noi stessi possiamo attingere alla sua sorgente. I bambini si rivolgono a lui molto più facilmente, molto più spontanea-mente, da loro dobbiamo imparare, come è accaduto a Martina, nella foto qui accanto, che ad un certo punto il giorno della festa di carne-vale avevamo perso di vista. L’abbiamo ritrovata pochi metri più in là, rispetto al salone, mentre baciava e abbracciava Gesù nella cappellina dell’oratorio. Ci ha detto tutto! Lei quel giorno di festa lo ha vissuto molto bene, e ci ha indicato la direzione giusta il modo giusto per ini-ziare e vivere la nostra quaresima, occasione vera per stare ed abbrac-ciare Gesù.

QUARESIMA DI CARITA’ IN SENEGAL

Progetto internazionale per il soste-gno allo sviluppo sanitario extrao-spedaliero del comune di Niakhene.

Per rispondere ad una richiesta diretta Perché esiste a livello governativo un

progetto di sviluppo locale più am-pio. Perché il Governo Senegalese e il Comune di Niakhene sono garanti del progetto stesso

Vogliamo sostenere il progetto CONTRIBUENDO all’acquisto di

DUE ZAINI DI SOCCORSO per

L’analisi della carta sanitaria della comunità di Niakhene mostra l’esistenza di due postazioni sanitarie principali e otto seconda-rie. Il personale sanitario locale è costituito da un infermiere professionale, da alcuni assistenti socio sanitari e alcune don-ne che si occupano prevalentemente di puericultura ed assi-stenza al parto (matrones).Risulta assente personale medico e infermieristico specializzato. Le postazioni sanitarie sono ca-renti in materiali e mezzi e solo da marzo 2013 è presente un’ambulanza donata dalla Croce Verde A.P.M. Il comune ha una popolazione di 11.000 abitanti

INCONTRO GIOVANISSIMI Mercoledì ore 19.15

PIZZATA PREADOLESCENTI Venerdì 6 marzo

PIZZATA CHIERICHETTI

Martedì 3 marzo ore 18.30

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Is 31,9b-32,8; Sal 25; Ef 5,1-9; Mc 6,1b-5

Signore, amo la casa dove tu dimori - ore 8.15: lodi, s. messa, san Desiderio

- ore 18.00: s. messa di vigilia, s. Maria

1

domenica

II DOMENICA DI QUARESIMA Sett. II

Dt 5,1-2.6-21; Sal 18; Ef 4,1-7; Gv 4,5-42

Signore, tu solo hai parole di vita eterna

- ore 8.30: s. Desiderio

- ore 10.00, 11.30, 18.00: s. Maria

Gen 12,1-7; Sal 118; Pr 4,10-18; Mt 5,27-30

Beato chi cammina nella legge del Signore - ore 8.15: lodi, s. messa, san Desiderio

- ore 18.00: s. messa, vespri, sacra Famiglia

Gen 13,12-18; Sal 118; Pr 4,20-27; Mt 5,31-37

Guidami, Signore, sulla tua via - ore 8.15: lodi, s. messa, san Desiderio

- ore 18.00: s. messa, vespri, sacra Famiglia

4

mercoledì

Gen 17,18-23.26-27; Sal 118; Pr 6,6-11; Mt 5,38-48

Guidami, Signore, sulla via dei tuoi precetti - ore 8.15: lodi, s. messa, san Desiderio

- ore 17.30: adorazione eucaristica, sacra famiglia

Gen 18,1-15; Sal 118; Pr 7,1-9.24-27; Mt 6,1-6

La tua parola, Signore, è verità e vita - ore 8.15: lodi, s. messa, san Desiderio

- ore 18.00: s. messa, vespri, sacra Famiglia

6

venerdì

III DOMENICA DI QUARESIMA

Es 32,7-13b; Sal 105; 1Ts 2,20-3,8; Gv 8,31-59

Salvaci, Signore, nostro Dio

8

domenica

1 marzo 2015

SECONDA DI QUARESIMA

della Samaritana

FERIA ALITURGICA - ore 8.15: lodi, via Crucis, san Desiderio

- ore 16.45: via Crucis per i ragazzi, Santa Maria

- ore 20.30: cena povera

- ore 21.00: via Crucis, santa Maria

“COMUNITA’ IN CAMMINO”

Settimanale di informazione della

Parrocchia S. Desiderio via Carlo Alberto Dalla Chiesa,2 - 20090 Assago (MI)

Segreteria parrocchiale (da lunedì a venerdì ore 10-12;

16-18): 02-488.06.02.

Sede Caritas: via Giovanni XXIII,6; 342 7108160 Parroco: don Franco Colino: 02-488.06.02 - 334 5625581

Vicario: don Daniele Stocco: 02-45898207 - 3478581822

Diacono permanente: Gaetano Rindone: 339-5625485

Pubblicazione gratuita - Ciclostilato in proprio

www.parrocchiaassago.it

5

giovedì

7

sabato

La comunione con Dio è la vita,

e la separazione da Dio è la morte.

S. Ireneo di Lione, Contro le eresie, V, 27,2

cura di Davide Castronovo

3

martedì

2

lunedì

TESTIMONIANZE IN VISTA DEL

RINNOVO DEL CONSIGLIO

PASTORALE PARROCCHIALE

MESSE ORARIO FESTIVO

- ORE 15: CINEFORUM:

“NEBRASKA” DI A. PAYNE 2013

- ORE 16: CONFESSIONI;

OGGI VENERDI’ DI QUARESIMA:

ASTINENZA DALLE CARNI

- ORE 20.45: DUOMO DI MILANO:

VIA CRUCIS CON L’ARCIVESCOVO

PER LA NOSTRA ZONA PASTORALE

- ORE 21: GIUNTA DEL CONSIGLIO

PASTORALE PARROCCHIALE

- ORE 10: VISITA AGLI INFERMI;

- ORE 21: ADORAZIONE EUCARI-

STICA, SAN DESIDERIO