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Scenari Digitali:Scenari Digitali:come cambia la Televisione come cambia la Televisione
Focus sulla tv digitale terrestre Focus sulla tv digitale terrestre
Teoria e Tecnica del Linguaggio Radiotelevisivo
A.A. 2009/2010Prof. Giancarlo Trapanese
a cura di Dott.ssa Eleonora Camaioni
Rivoluzione Digitale/1 Rivoluzione Digitale/1
Fino a 10 anni fa la TV ha subito solo cambiamenti marginali, non legati alla tecnologia:
1) COLORE dal Bianco&Nero al Colore
2) TELECOMANDO introduzione della multicanalità analogica
Con la TV DIGITALE cambia la tecnologia:
1^ fase (fine anni ’90-primi 2000): esplosione verso l’interno. Moltiplicazione dell’offerta di contenuti (trasmissione via cavo e satellite)
2^ fase (dopo il 2000): esplosione verso l’esterno. La TV esce dal televisore approdando anche sulle nuove piattaforme distributive (PC, decoder IP-TV, telefonino UMTS, handset 3G/DVB-H, I-Pod).
Rivoluzione Digitale/2 Rivoluzione Digitale/2
FATTORI TECNICI e PROCESSI IRREVERSIBILI
1) moltiplicazione delle reti di distribuzione
2) incremento delle prestazioni a costi decrescenti (capacità trasmissiva, di compressione, di calcolo)
3) crescente interoperabilità e interconnessione di reti e piattaforme
4) disponibilità di cache presso l’utente (DVR, I pod, Apple TV)
Televisione analogica
vs
Televisione digitale
Tecniche di trasmissione televisiva Tecniche di trasmissione televisiva
Televisione analogicaTelevisione analogica
Definizione: modalità di trasmissione di immagini e suoni consistente nell’invio di impulsi magnetici nell’etere.
Analogico(dal tardo latino: analogicus) che
procede per analogia= proporzione, rapporto o variazione, relazione e
somiglianza fra due o più cose per caratteristiche comuni.
Il termine analogico descrive e rappresenta una proprietà fisica
che varia continuamente. Rappresenta valori infiniti e continui in analogia con il
fenomeno che misura.
Caratteristiche della modalità di trasmissione in tecnologia
analogica:
- limitatezza delle frequenze
- esiguità nella creazione dei canali.
Televisione analogicaTelevisione analogica
1. Ripresa
2. Trasmissione
3. Riproduzione
Processo televisivo: le fasi
vidiconLinee di scansione
Televisione analogicaTelevisione analogicaBianco e neroBianco e nero
Ripresa
una telecamera riprende un’immagine che viene proiettata su una speciale superficie elettronica sensibile alla luce, il vidicon.
Il vidicon viene esplorato, mediante una scansione linea dopo linea, da un fascio di elettroni che, in base alla quantità di luce presente punto per punto, produce un segnale elettrico.
Tale segnale con il suo andamento riproduce quindi i toni di grigio dell’immagine istantanea.
Segnali elettrici derivanti dalla scansione a righe del vidicon
Trasmissione
Trasmissione del segnale costituito dalla sequenza dei segnali delle singole linee avviene utilizzando le onde
elettromagnetiche
Interruzioni di riga
prima riga seconda riga terza riga
Televisione analogicaTelevisione analogicaBianco e neroBianco e nero
Riproduzione/1
Avviene nel televisore
A - cannone emettitore elettroniB - deflettoriC - raggio di elettroniD - schermo fluorescente sensibile
Televisione analogicaTelevisione analogicaBianco e neroBianco e nero
Riproduzione/2
Il cannone elettronico (tubo a raggi catodici) invia un raggio di elettroni. L’intensità di tale fascio è regolata attimo per attimo
dal segnale che viene ricevuto dall’antenna;
due coppie di deflettori (orizzontali e verticali) deviano il raggio in modo che esso vada a colpire lo schermo fluorescente in modo ordinato, tramite una scansione dall’alto in basso e da sinistra a destra (nello stesso modo e con la stessa velocità con cui viene
scandito il vidicon);
lo schermo è composto da fosfori che si illuminano quando sono colpiti dal raggio elettronico. Essi hanno la proprietà di illuminarsi più o meno a seconda dell’intensità del raggio elettronico che li colpisce. In tal modo formano la stessa immagine presente nel
vidicon della telecamera.
Televisione analogicaTelevisione analogicabianco&nerobianco&nero
Televisione analogicaTelevisione analogicaa coloria colori
Funziona in modo analogo alla tv in b/n con qualche particolarità
cambia il vidicon: è composto di tre strati intercalati da filtri, uno per ogni colore primario;
si differenzia il modo di comporre il segnale per la trasmissione poiché trasporta l’informazione dei tre colori primari;
è diverso il televisore: il cannone elettronico emette tre diversi raggi elettronici che colpiscono lo schermo in punti adiacenti. Lo schermo è formato da numerosi punti composti da fosfori rossi, verdi e blu. In base all’intensità del raggio elettronico con cui è
colpito, ciascun fosforo emette più o meno luce, dando luogo alla composizione dei diversi colori.
Televisione digitaleTelevisione digitale
Definizione: modalità di trasmissione basata su impulsi numerici binari in cui è possibile tradurre ed elaborare qualsiasi tipo di segnale scomposto e ridotto sostanzialmente ad una stringa di numeri.
Digitale(dall’inglese digit = cifra; dal latino digitus = dito utilizzato per contare)
rappresentazione di valori, grandezze e dati in formato
numerico discreto. Il formato numerico può
essere su base decimale o binaria.
In quest’ultimo caso le cifre sono chiamate bit.
[1] N. Negroponte, Essere digitali, Sperling e Kupfer editore, Milano, 1995, pg. 73
0 e 1 sono chiamati Bit (binary digit) e sono i morfemi del linguaggio digitale. Il bit è “il più piccolo elemento atomico del DNA dell’informazione digitale”[1],
indica la quantità di informazione fornita dalla scelta fra due alternative diverse (la
cosiddetta scelta binaria), considerate come ugualmente probabili.
Qualsiasi informazione di natura diversa e complessa (immagini, suoni, filmati, ecc.) può essere trasformata in forma binaria.
Televisione digitaleTelevisione digitale
Caratteristiche del linguaggio
Omogeneità: tutti i dati e le informazioni sono tradotti nello stesso linguaggio e possono essere trattati allo stesso modo. L’omogeneità del linguaggio offre la possibilità di usare dati di
natura diversa su un’unica piattaforma.
Modificabilità o manipolabilità: dovute alla natura del linguaggio binario che permette di costruire messaggi, modificarli,
farli interagire atomo per atomo, bit per bit.
Sinteticità: consiste di due ulteriori elementi, la densità cioè vengono eliminate le ridondanze, le repliche da qualsiasi
informazione grazie alle tecniche di compressione e la discontinuità dell’informazione.
Tv digitale: tecnologie di Tv digitale: tecnologie di trasmissionetrasmissione
Cavo [DVB-C]Cavo [DVB-C]
Satellite [DVB-S]Satellite [DVB-S]
Digitale terrestre [DVB-T]Digitale terrestre [DVB-T]
Di seguito le tecnologie di trasmissione audio/video di tipo digitale:
WEB tv WEB tv
Tv mobile [DVB-H]Tv mobile [DVB-H]
Tv via cavoTv via cavo
Tecnologia di trasmissione supportata da cavo coassiale o a fibre ottiche anziché da antenne.
L’utente finale è connesso direttamente tramite un cavo all’emittente, con conseguente aumento di costi per l’emittente
che deve raggiungere singolarmente ogni utente.
DVB-C: digital video broadcasting cableDVB-C: digital video broadcasting cable
Tv satellitareTv satellitare
L’emittente invia i dati video ad un satellite posto in orbita geostazionaria.
Il satellite trasmette il segnale ad un’area (footprint) molto vasta comprendente anche intere nazioni.
L’utente finale, per ricevere la trasmissione, deve dotarsi di un’antenna parabolica che raccoglie e amplifica il debole segnale
proveniente dal satellite e lo invia ad un decoder collegato al televisore.
DVB-S: digital video broadcasting satelliteDVB-S: digital video broadcasting satellite
Tv Mobile Tv Mobile
DVB-H: digital video broadcasting handheldDVB-H: digital video broadcasting handheld
Questa tecnologia permette la ricezione di immagini televisive su terminali portatili.
Lo standard è stato pensato come diretta evoluzione del DVB-T.
Categorie di terminali DVB-H Note
1 Terminale integrato in auto Ricezione Mobile; antenna esterna
2a/2b Tv portatile/tascabile
Ricezione portatile indoor/outdoor; antenna esterna
3 Terminale “handheld”
Ricezione portatile indoor/outdoor; antenna interna
Web Tv Web Tv
Tecnologia che sfrutta la banda larga di Internet (Adsl o connessione via cavo) per consentire all’utente finale di ricevere
contenuti multimediali direttamente sul pc o sulla tv di casa (tramite apposito decoder)
Tv digitale terrestreTv digitale terrestre
DVB-T: digital video broadcasting terrestrialDVB-T: digital video broadcasting terrestrial
sistema di distribuzione del segnale televisivo in formato digitale terrestre.
Per la ricezione del segnare l’utente deve dotarsi di decoder digitaleper DTT (digital terrestrial television); non è necessaria la parabola poiché il segnale proviene da satelliti terrestri che lo ridistribuiscono direttamente
alle antenne coassiali utilizzate anche nella trasmissione analogica
.
Per gli utenti i principali benefici derivanti dall’introduzione della TdT sono:
MULTICANALITA’: maggior numero di programmi disponibili (mentre in analogico si può trasportare un solo programma*, in digitale ne possono essere trasportati da 5 a 7 e in prospettiva, con tecniche di compressione sempre più evolute, fino a 10);
MIGLIORE QUALITA’ AUDIO/VIDEO: la trasmissione digitale rispetto a quella analogica è particolarmente robusta ai disturbi quali echi, interferenze;
INTERATTIVITA’: possibilità di partecipazione attiva e immediata ai programmi televisivi (espressione di preferenze, selezione di prodotti) con semplici azioni sul telecomando, invece che con l’effettuazione di telefonate o l’invio di SMS e di usare il mezzo televisivo per l’utilizzo di servizi di informazione e di pubblica utilità ora accessibili solo con mezzi più complessi (ad esempio, reti aziendali oppure PC domestico collegato a Internet);
MINORE INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO: la TdT richiede potenze di trasmissione inferiori rispetto a quella analogica.
Tv digitale terrestre: vantaggi Tv digitale terrestre: vantaggi
*così vengono superati i limiti del sistema analogico che non consente l’introduzione di ulteriori programmi TV
Tv digitale terrestre: servizi offerti*Tv digitale terrestre: servizi offerti*
Servizi informativi: guida elettronica ai programmi (epg) e in generale tutto ciò che è collegato a dati,
statistiche e notizie aggiuntive sulla programmazione.
Servizi interattivi: possibilità di inviare e-mail, fare pubblicità interattiva attraverso i banner, giochi,
televoto, fino alla scelta dell’evoluzione di una fiction tra una serie di trame prestabilite [adaptive tv]
Servizi transattivi: applicazioni che abilitano lo spettatore televisivo a condurre vere e proprie
transazioni via televisore.Esempi: T-Commerce, T-Government, T-Banking
*Palombini G., Digital television. La tv del futuro, editrice Cinetecnica, Faenza, 2003, p. 167
Lanciata nel dicembre 2003, la piattaforma digitale terrestre in Italia conta attualmente 27 canali gratuiti. A livello di composizione per genere editoriale, l’Italia presenta un’offerta piuttosto diversificata.
Se si escludono i 7 canali analogici in simulcast, il genere più rappresentato è l’informazione, con 5 canali Tdt a novembre 2008. Con tre canali ciascuno, hanno una presenza rilevante anche i generi musica e sport (quest’ultimo è una peculiarità dell’offerta Tdt italiana, in altri Paesi il genere è assente o scarsamente presidiato).
Al contrario di altri Paesi (Regno Unito soprattutto), l’Italia mostra però un’offerta meno ricca sul versante dei “nuovi” canali di intrattenimento (fiction, mini-generalisti). Il lancio di Iris (novembre 2007) e Rai 4 (luglio 2008) sembra però preludere a un progressivo ampliamento dell’offerta. Da segnalare la presenza di due canali per bambini nati per la piattaforma Tdt, Boing e Rai Gulp (il primo prodotto da Mediaset in joint venture con Turner e il secondo prodotto da Rai).
Offerta Offerta freefree su Tdt in Italia su Tdt in Italia
Numeri e generiNumeri e generi
Offerta free su Tdt in ItaliaOfferta free su Tdt in Italia
Numeri e generiNumeri e generi
L’offerta della TDT in Italia al novembre 2008
Generalisti News Musica Bambini Ragazzi
EducazioneCultura
Sport Mini-Gen.
Film Televendite Altro
Fonte: e-Media Institute © e-Media Research Ltd.
TV a pagamento su Tdt (gennaio 2005)
due servizi Mediaset Premium e La7 Cartapiù. Entrambi con un innovativo modello Pay per view tramite carta prepagata ricaricabile, che permetteva l’accesso a “singoli titoli” e su decoder unico (ossia non proprietario). Inizialmente limitata alle partite di serie A, l’offerta veniva successivamente allargata ad altri generi (film, serie Tv).
Offerta Offerta paypay su Tdt in Italia su Tdt in Italia
Light e flessibile Light e flessibile
A partire dall'inizio del 2008, Mediaset Premium si è arricchita di 3 nuove proposte: Joi, Mya e Steel (intrattenimento, con prevalenza di fiction e film) a cui si è aggiunto Disney Channel (luglio 2008). Questi 4 servizi, più le rispettive versioni time-shifted, sono confluiti nel pacchetto Premium Gallery, a cui si affianca il pacchetto Premium Calcio (Calcio 24 e accesso a singoli eventi sportivi). A dicembre 2008, Mediaset Premium ha allargato l’offerta con Premium Fantasy, dedicato a bambini e ragazzi (Cartoon Network, Disney Channel, Playhouse Disney e Hiro).
Nel dicembre 2008, Telecom Italia Media ha perfezionato la cessione delle proprie attività pay su Tdt all’operatore svedese AirPlus TV, specializzato nella fornitura di servizi pay su Tdt e già attivo in Finlandia.
Infine, il mercato pay su Tdt in Italia comprende un terzo player, Pangea, che fornisce a editori terzi soluzioni tecnologiche (mantenimento, head-end, sicurezza) a supporto della gestione di servizi di pay.
Offerta pay su Tdt in Italia Offerta pay su Tdt in Italia
Light e flessibileLight e flessibile
Le principali offerte di pay tv via Tdt presenti in Italia
Operatore Offerta Contenuti
Joy, Mya, Steel, Disney Channel+ versioni time-shifted (+1)
Calcio 24 (informativo) + singoli
eventi sportivi in ppv
Cartoon Network, Disney Channel,
Playhouse Disney e Hiro.
Offre eventi sportivi, film e Serie TV in PPV
con carta prepagata ricaricabile.
Fonte: e-Media Institute su dati degli operatori.
Diffusione della TdT in Diffusione della TdT in ItaliaItalia
2008, almeno 1 ricevitore
A fine 2008 la Tdt ha raggiunto 7,6 milioni (34% del totale abitazioni)la Tdt è più diffusa del satellite: le famiglie dotate di un ricevitore
satellitare sono 6,6 milioni (28% del totale), di cui 4,7 ricevono la pay tv
Fonte: IT Media
Consulting
Analogico ; 62%
Dtt+Satellitare; 38%
Satellitare ; 28%
Digitale Terrestre ;
34%
Diffusione della TDT in Diffusione della TDT in ItaliaItalia
2008, televisore principale
Fonte: IT Media
Consulting
Satellite Pay 20%
Satellite Free6,8%
IPTV 1,8%
Analogico 47,2%Tdt 24,2%
Lo spegnimento dell’analogico: Lo spegnimento dell’analogico: le date le date
2009 Norvegia e Danimarca
2010 Spagna
2011 Francia
2012 Regno Unito e ITALIA
Switch off italiano: profili Switch off italiano: profili normativi normativi In Italia/1
Legge Maccanico (L.249/97): introduce il concetto di televisione digitale terrestre nel corpo normativo nazionale. Prevede una riserva di quattrofrequenze per la trasmissione di programmi televisivi in tecnica digitale
Novembre 1998: l’Agcom costituisce il “Comitato per lo Sviluppo dei Sistemi Digitali” per definire obiettivi, condizioni e modalità di sviluppo della televisione digitale terrestre.
Libro Bianco (2000): dal lavoro del Comitato vennero presentati inoltre due scenari alternativi per la transizione al digitale terrestre. 1) “percorso definitivo” fissa quale data del passaggio entro il 2010. Prevede la formazione di quattro multiplex (16 canali televisivi) da utilizzare in parte per il simulcast di programmi esistenti (11 canali) e in parte per programmi nuovi (5 canali). Nei successivi quattro o cinque anni dall’avvio del simulcast si sarebbe giunti allo spegnimento delle frequenze analogiche .2) percorso a “macchia di leopardo” prevede l’avvio di servizi digitali nelle aree per le quali c’erano già frequenze disponibili da assegnare ai broadcaster esistenti. Uno scenario “tutto digitale” in cui si sarebbero resi disponibili da 40 a 90 programmi televisivi, arricchiti da applicazioni multimediali interattive, suddivisi tra programmi a diffusione nazionale e programmi a diffusione regionale e locale e che avrebbe portato ad accelerare notevolmente la chiusura delle frequenze analogiche .
Switch off italiano: profili Switch off italiano: profili normativi normativi In Italia/2
Legge 66/2001: definisce il primo quadro giuridico sistematico, anche se ancora parziale, per il passaggio al “tutto digitale” e lo standard di trasmissione in tecnica digitale su frequenze terrestri, DVB (digital video broadcasting) lo standard europeo attraverso il quale sarebbero stati trasmessi programmi televisivi, prodotti e servizi multimediali interattivi.Fissa la data per lo switch off al 31 dicembre 2006.
Delibera Agcom n. 435/01: regolamento relativo alla radiodiffusione terrestre in tecnica digitale.
LEGGE GASPARRI (Legge 112/04): “Norme di principio in materia di assetto del sistema radiotelevisivo e della Rai-Radiotelevisione italiana S.p.a., nonché delega al Governo per l’emanazione del testo unico della radiotelevisione”
Switch off italiano: profili Switch off italiano: profili normativi normativi In Italia/3
privatizzazione della Rai
tv locali
telepromozioni
concorrenza
Tutela minori
Sic (sistema integrato delle comunicazioni)
TV digitale terrestre:Art.22 obbliga l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni a tutelare l’utenza e valorizzare la sperimentazione.Art.23 disciplina l’attività di radiodiffusione nella fase di avvio delle trasmissioni in TdT. Art.25 progetta una transazione accelerata ovvia all’obbligo di spostare Rete 4 sul satellite e di togliere la pubblicità a Rai 3. Definisce il numero complessivo di programmi irradiabili da ogni soggetto del mercato televisivo.
DECRETO GENTILONI (n. 1825/2006): “Disposizioni per la disciplina del settore televisivo nella fase di transizione alla tecnologia digitale”
Switch off italiano: profili Switch off italiano: profili normativi normativi In Italia/4
Fornisce una visione d’insieme di tutto il sistema televisivo digitale: tutte le piattaforme televisive, il satellite free to air, il satellite a pagamento, la banda larga in fibra, la tv via adsl, il Dvb-h, l’Iptv e il Wi-max (tv su pc e televisori).
Promuove la progressiva separazione tra operatori di rete e fornitori di contenuti, di modo che agli operatori non venga data la possibilità di rilasciare concessioni a trasmettere e scegliere i suoi concorrenti come fornitori di rete (Art.1); garantisce la possibilità di accesso alla banda larga a tutti i competitori (Art.3); fissa la data dello switch off al 30 novembre 2012 (Art.2); stabilisce un tetto massimo di ricavi pubblicitari pari al 45% dei ricavi pubblicitari complessivi del settore televisivo, il superamento dei quali comporta, non una sanzione monetaria data dalla differenza tra la quota raggiunta e quella del 45%, ma l’abbassamento della quota dell’affollamento pubblicitario dal 18% al 16% orario, che apporterebbe un aumento dei prezzi e quindi un riequilibrio del mercato della pubblicità televisiva, o alternativamente la sanzione si concretizzerebbe nel trasferimento di una rete su piattaforma digitale (Art.2); prevede il riassetto delle frequenze e la rassegnazione delle stesse su precisa richiesta della commissione Europea (Art.3); prevede per i soggetti titolari di più di due emittenti televisive, il trasferimento su frequenze terrestri in tecnologia digitale, delle emittenti eccedenti la seconda (Art.3); abroga e modifica le disposizioni contestate dalla Commissione Europea del decreto legislativo n.117 del 2005 (Art.6).
Italia: piano di switch offItalia: piano di switch off
2008 II sem Sardegna
2009 I sem Valle d’Aosta
II sem Piemonte occidentaleTrentino e Alto Adige
LazioCampania
2010 I sem Piemonte Orientale e Lombardia
II sem Emilia RomagnaVeneto
Friuli Venezia GiuliaLiguria
2011 I sem MarcheAbruzzo e MoliseBasilicata, Puglia
2012 I sem Toscana e Umbria
II sem Sicilia e Calabria
Fonte: DGTVi
Italia: piano di switch offItalia: piano di switch off
Il 10 settembre 2008 l’Italia ha definito con Decreto Ministeriale (pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 238 del 10 ottobre 2008) il calendario per aree del
passaggio definitivo alla televisione digitale terrestre, processo che si compirà entro il 2012. Il decreto prevede una transizione progressiva delle varie regioni
italiane suddivise in 16 aree tecniche. Le prime due aree coinvolte dalla transizione sono regioni pilota: la Sardegna, che ha spento le trasmissioni
analogiche a fine ottobre 2008, e la Valle d’Aosta che completerà il processo di switch-off ad aprile 2009.
Italia: piano di switch offItalia: piano di switch off
Fonte: DGTVi
Numero di famiglie che passeranno al Digitale Terreste
- 2009*: 6,6 Milioni di famiglie (27% del totale Italia)* Il numero include anche le famiglie sarde (0,6 milioni), migrate al digitale nel 2008, pari al 3% del totale
- 2010: 16,4 Milioni di famiglie (68% del totale Italia)
- 2011: 19,8 Milioni di famiglie (81% del totale Italia)
- 2012: 24,3 Milioni di famiglie (100% del totale Italia)
Lancio di nuovi canali
Diffusione di decoder e ricevitori integrati nei televisori
Spegnimenti in alcune tra le maggiori regioni del paese
nell’anno in corso (2009)
Crescente livello di informazione sugli switch-off, operazioni di branding (pubblicitarie) e
comunicazione della piattaforma
Italia: possibili fattori Italia: possibili fattori dell’evoluzione del digitale dell’evoluzione del digitale
terrestreterrestre
Il caso: Regione MarcheIl caso: Regione Marche
Progetto sperimentale Progetto sperimentale DIGIMarche.DTDIGIMarche.DT
(Progetto sulla TV Digitale Interattiva di Servizio Pubblico della Regione
Marche)
Piattaforma di servizi della Pubblica Amministrazione sul canale della
TV digitale terrestre.
REGIONE MARCHE REGIONE MARCHE Progetto DIGIMarche.DT Progetto DIGIMarche.DT
Soggetti coinvolti nella sperimentazione
ENTE COORDINATORE
REGIONE MARCHEe
CORECOM MARCHE
UNIVERSITA’ Università Politecnica delle
Marche Università di CamerinoUniversità di Macerata
Università di Urbino
EMITTENTI
TVRSTVCentroMarche
RTM Picus TVTeleAdriatica
ENTE FINANZIATORE
CNIPA Centro Nazionale per l’informaticanella Pubblica Amministrazione
REGIONE MARCHE REGIONE MARCHE Progetto DIGIMarche.DT Progetto DIGIMarche.DT
Soggetti coinvolti
REGIONE MARCHE REGIONE MARCHE Progetto DIGIMarche.DT Progetto DIGIMarche.DT
Obiettivi della sperimentazione
- Realizzare un laboratorio di ricerca e sviluppo sul tema del Digitale Terrestre: struttura di consulenza, sviluppo e test dei servizi di T-government al servizio di tutti gli Enti Locali della Regione Marche e delle aziende che intenderanno approfondire e realizzare servizi con tale tecnologia;
- realizzare uno studio per il recupero automatico di informazioni da pubblicare sulla piattaforma digitale terrestre;
- realizzare un studio empirico cha analizzi e definisca “Linee guida” sul tema della usabilità e della gestione operativa dei servizi di T-government e promuovere e sostenere il sistema delle emittenti televisive regionali che hanno investito nelle tecnologie di trasmissione digitali;
- produrre e validare un piano strategico e un piano operativo (piano attività e piano economico-finanziaro) che consenta al progetto, in caso di positiva valutazione, di “sopravvivere” al cofinanziamento. Nello specifico tale studio dovrà misurare l’impatto del progetto in termini di:
a) costi di esercizio, economici e organizzativi, da parte degli enti e dei partner privati, del portale marchigiano dei servizi di T-government;
b) utilizzo effettivo dei servizi erogati sul canale tv digitale terrestre, da parte dei cittadini.
Progetto DIGIMarche.DT Progetto DIGIMarche.DT
Servizi Servizi
Le tipologie di servizi che sono offerti sono:• servizi ad interattività locale (informazioni di pubblica utilità, News, Bandi e concorsi, Offerta
formativa, Servizi Formazione e Lavoro, Agenda Eventi) • servizi interattivi (servizi per il turismo e la cultura ricerca informazioni)
Si prevede poi di praticare un’estensione includendo:
• servizi sanitari• servizi con l’utilizzo della Carta Raffaello
Progetto DIGIMarche.DT Progetto DIGIMarche.DT Interfacce GraficheInterfacce Grafiche
A/VMenù
•Voce1
•Voce 2
Giorno ed ora
Dettaglio
Abstract A/V
Giorno ed ora
Titolo
Progetto DIGIMarche.DT Progetto DIGIMarche.DT
Pattern di NavigazionePattern di Navigazione
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Indice Generale Indice Notizie
Notizia
Dettaglio NotiziaParams Params
NotiziaSezione
Verifica della CoperturaVerifica della Copertura
La Regione Marche è un’area sufficientemente coperta dal segnale digitale terrestre ricevendo sia emittenti nazionali che locali anche se la copertura in certe zone è a macchi di leopardo.
Nell’ambito del Progetto DIGIMarche.DT l’intento è quello di delineare le aree di copertura ed individuare possibili utenti marchigiani che ricevano almeno una delle quattro emittenti locali coinvolte.
Utenza coinvolta
Il gruppo di utenza U3 è costituito da due sottogruppi:
UTENTI 135
U3/A con decoder 13
U3/B senza decoder 50
GRUPPO U3/A già in possesso di Set Top Box (STB) per la ricezione del segnale in tecnologia digitale terrestre; GRUPPO U3/B non ancora in possesso di STB per la tv digitale terrestre.
Profilo utenza U3Profilo utenza U3
• Giovani: soggetti di età compresa tra i 18 e i 34 anni;
• Adulti: soggetti di età compresa tra i 35 e i 54 anni; • Anziani: soggetti di età superiori ai 55 anni.
Per ogni categoria si individuano inoltre variabili di status inerenti:
• livello d’istruzione;
• professione svolta.
Questionario
Lo strumento di rilevazione è composto da circa n.70 domande a risposta chiusa ed
alcune domande a risposta aperta.
E’ stato somministrato senza l’ausilio di un intervistatore, permettendo al campione di
esprimere un giudizio obiettivo e non influenzato.
Il monitoraggioIl monitoraggio
Il questionario comune proposto dal CNIPA è stato implementato con quattro batterie di domande inerenti l’utilizzo delle applicazioni del Portale Regionale e la soddisfazione nell’uso dei servizi offerti.
Le domande formulate riguardano: • valutazione servizi del Portale DIGIMarche.DT;• valutazione contenuti dell’interattività locale; • possibili sviluppi dei servizi interattivi del Portale;• telefonia e convergenza digitale.
Risultati della Rilevazione Risultati della Rilevazione
Risultati della Rilevazione Risultati della Rilevazione
Risultati della RilevazioneRisultati della RilevazioneSoddisfazione utenzaSoddisfazione utenza
Risultati della RilevazioneRisultati della RilevazioneAccessibilità e usabilità Accessibilità e usabilità
Risultati della RilevazioneRisultati della RilevazioneAccessibilità e usabilità Accessibilità e usabilità
BIBLIOGRAFIABIBLIOGRAFIA
Agcom, Libro Bianco sulla Televisione digitale terrestre, 2000Balboni G.P., Venuti G., DTT e servizi interattivi, Telecom Lab, Milano, 2004Benoit H., Manuale della televisione digitale, Hoepli, Roma, 2003Casetti F., Colombo F., Fumagalli A. (a cura di), La realtà dell’immaginario. I media tra sociologia e semiotica, V&P, Milano, 2003Colombo F., Tv and interactivity in Europe, V&P, Milano, 2004De Domenico F., Gavrila M., Preta A., Quella deficiente della tv, Franco Angeli, 2002 FTI, Verso la e-society. VIII Rapporto sulla tecnologia dell’Informazione e della comunicazione in Italia, Franco Angeli, 2002Giannotti F., Televisione su misura. Digitale e satellitare: fare e vedere la nuova tv, Lupetti editore, Milano, 2001Fleischner E., Somalvico B., (a cura di), La tv diventa digitale. Scenari per una difficile transizione, Franco Angeli, Milano, 2002Palombini G.P., Digital television. La tv del futuro, editrice Cinetecnica, Faenza, 2003Pinna P. M., "Televisione digitale terrestre", Gremese, Roma, 2008.Pugliese L., Next tv. La via italiana al digitale terrestre, Olivares edizioni, Milano, 2003Pulcini E., Dopo Internet, Castelvecchi editore, Roma, 1999Pulcini E., Click Tv. Come Internet e il digitale cambieranno la tv, Franco Angeli, Milano, 2006 Russo S., La televisione italiana verso il digitale terrestre: elementi di continuità e dinamiche evolutive, in Marinelli M., Adamoli P. (a cura di), Baskerville, Bologna, 2005 Santoro N., Nozzoli V., Content is the King, Di Renzo Editore, Roma, 2004Siliato F., "Televisione digitale", Maggioli Editore, Milano,2008Turri D., Borroni R., "La tv digitale terrestre", Franco Angeli, Milano, 2007