RICCIOLI D’ORO

E I SETTE ORSI NANI

Émile Bravo

C’erano una volta sette orsi nani che lavoravano nelle miniere di sale. Una sera, mentre tornavano a casa esausti, non volevano che due cose:

La!

La! La

!

Mang

iar!

La! La

! La!

Dormir!

Oooh! Ci hanno derubati!

La dispensa è stata svaligiata!

Hanno mangiato dalla mia ciotola! Anche

dalla mia!AAH!

Venite a vedere in camera nostra!

Una gigantessa...

Si è presa tutti i nostri letti! Ahi! Ahi! Ahi! Che cosa faremo?!

Bisogna chiamare il principe ammazzagiganti!

E così partirono alla ricerca di aiuto.Bravo!

Il castello del principe si trovava a qualche lega...

Vorremmo parlare con il principe

ammazzagiganti.

Con chi? Il principe era, in realtà, un giovane boscaiolo che aveva ottenuto il castello liberando la contea

da un gigante. Non lavorava più e si annoiava...

PFFF!

... e portava una cintura sulla cui fibbia aveva fatto incidere:

“SETTE IN UN COLPO”.

Così, quando gli orsi gli raccon-tarono la loro disavventura,

non esitò un attimo.

Come? Una gigantessa? Finalmente succede

qualcosa!

AH! AH! E

sapete perché?

No, signore...

In realtà si chiamava “Riccioli d’oro” anche se, stranamente, aveva i capelli lisci...

Spiegò loro che aveva ucciso sette giganti in un colpo solo... Gli orsi nani, diffidenti per natura,

EHI! Aspettatemi!

non gli credettero...

Arrivarono ben presto a casa...

È là.

?

Capperi, è piccola, casa vostra.

Si pulisca i piedi!

Venga, per di qua.

Ma non è una gigantessa! È una bella signorina...

Be’, ma per noi è una gigantessa...

Dobbiamo sba-razzarcene!