Post on 06-Feb-2018
Progetto Vivere in Italia. L'italiano per il lavoro e la cittadinanza
Convenzione di Sovvenzione n. 2011/FEI/PROG-101909
CUP ASSEGNATO AL PROGETTO E82I12000230007
QCER e didattica delle lingue moderne in una
prospettiva europea. I livelli del QCER:
familiarizzazione e attività di laboratorio.
Prova C – laboratorio
Daniela Bertocchi
GISCEL Gruppo di Intervento e Studio nel Campo dell'Educazione
Linguistica
SCALETTA DELLA RELAZIONE
Politica linguistica COE: un inquadramento
QCER: caratteristiche, scopi, struttura
QCER: descrittori livello A2
“Profilo della lingua italiana”
Lo scopo dell’incontro è quello di una prima familiarizzazione con i documenti di riferimento europei essenziali per la formulazione di un sillabo e per la conoscenza e scelta di metodologie didattiche. Questo anche in funzione del superamento di un esame, il che comporta necessariamente studio e approfondimento personale.
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IL QUADRO COMUNE EUROPEO DI
RIFERIMENTO PER LE LINGUE (QCER)
APPRENDIMENTO
INSEGNAMENTO
VALUTAZIONE 3
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Common European Framework for
Languages (CEFR) – COE 2001
PRIMA DEL QUADRO 1971 Progetto Lingue Moderne
anni ‘80 Livelli Soglia
1991 Convegno di Rüschlikon Svizzera) Portfolio
1993 – 1996: due ricerche per l’elaborazione dei descrittori come “enunciati trasparenti” condotte dal Consiglio Nazionale Svizzero per la Ricerca Scientifica: da un repertorio iniziale di descrittori alla loro precisazione e validazione con l’intervento di insegnanti (circa 300) per l’analisi delle prestazioni di 2800 studenti.
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DOPO IL QUADRO
Molti materiali di sviluppo e applicazione, tra cui
Manual Relating Language to the CEFR: a Manual (COE, 2009)
I Referenziali linguistici Tra di essi Profilo della lingua italiana (2010)
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CONTENUTI DEL QUADRO
1. Scopi, obiettivi, funzioni 2. L’approccio (uso linguistico) 3. I livelli comuni di riferimento
4. L’uso della lingua (scale) 5. Le competenze (scale) 6. Apprendimento e insegnamento (opzioni
metodologiche) 7. I compiti 8. Il curricolo (diversificazione linguistica) 9. La valutazione
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GLI INTERROGATIVI DI BASE DEL QUADRO Che cosa facciamo precisamente quando parliamo
con qualcuno e quando scriviamo? Che cosa ci mette in condizione di agire in quel
modo? Quante cose dobbiamo imparare quando
cerchiamo di usare una nuova lingua? Come definiamo i nostri obiettivi e registriamo i
progressi nel percorso che ci porta dalla completa ignoranza all’effettiva padronanza di una lingua straniera?
Come si realizza l’apprendimento di una lingua? In che modo possiamo agevolare l’apprendimento
di una lingua, il nostro e quello di altri?
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I DESTINATARI DEL QUADRO
Insegnanti
Discenti
Esaminatori
Autori di materiale didattico
Formatori di formatori
Decisori
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I CRITERI A CUI SI ATTIENE IL QCER
esaustivo trasparente coerente Ma anche - multifunzionale - flessibile, aperto, dinamico - amichevole - non dogmatico
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QUADRO 6 LIVELLI DI DESCRITTORI POSITIVI DI AZIONE (I CAN DO/ SONO IN GRADO DI.., /RIESCO A… )
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parlante = apprendente
I 6 LIVELLI Livello elementare A1 Contatto
(Breakthrough)
A2 Sopravvivenza (Waystage)
Livello intermedio B1 Soglia (Threshold)
B2 Progresso (Vantage)
Livello avanzato C1 Efficacia (Effective Operational Proficiency)
C2 Padronanza (Mastery)
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QUADRO PLURILINGUISMO, INTEGRAZIONE TRA LE LINGUE
Didattica tradizionale monolingue
lingue separate
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DIDATTICA TRADIZIONALE ABILITÀ
Quadro attività linguistiche
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DEFINIZIONE DI ATTIVITÀ LINGUISTICA
La competenza linguistico-comunicativa viene utilizzata nel compiere attività linguistiche che coinvolgono la ricezione, la produzione, l’interazione e la mediazione e che possono realizzarsi mediante testi orali oppure scritti.
(Da QCER p.17) 14
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L‘USO LINGUISTICO
L’uso della lingua, incluso il suo apprendimento,
comprende le azioni compiute da persone che, in quanto individui e attori sociali, sviluppano una gamma di competenze, sia generali sia, nello specifico, linguistico-comunicative. Gli individui utilizzano le proprie competenze in contesti e condizioni differenti e con vincoli diversi per realizzare delle attività linguistiche.
(da QCER, p.12)
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Queste implicano i processi linguistici di produrre e/o ricevere testi su determinati temi in domini specifici, con l’attivazione delle strategie che sembrano essere più adatte a portare a buon fine i compiti previsti. Il controllo che gli interlocutori esercitano su queste azioni li porta a rafforzare e a modificare le proprie competenze.
(da QCER, p.12)
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CONTESTO SITUAZIONALE D’USO
DESCRITTO IN BASE A
luoghi
istituzioni
persone
oggetti
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Tav. 5 (pp.60-61) – contesti
raggruppati nei 4 domini
“DOMINIO”
Con dominio si designano gli ampi settori
della vita sociale in cui operano gli attori
sociali.
I quattro domini
Educativo
Personale
Pubblico
Professionale
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TIPI DI SCALE NEL QCER
Scala globale che descrive il “saper fare” per
ognuno dei 6 livelli di riferimento (p. 32)
Scala globale distinta per attività
linguistica, in funzione di autovalutazione (pp.
34-35)
Scala qualitativa (esempio sull’uso della lingua
parlata, pp.36-37)
Scale analitiche (situazione/tipo di testo) per
ognuna delle attività linguistiche (pp.71-107)
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ASPETTI QUALITATIVI DELL‘USO
DELLA LINGUA
Lingua parlata:
estensione
correttezza
fluenza
interazione
coerenza
Griglia tav. 3 (pp.36-37)
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LE SCALE 1
Comprensione orale generale
Comprendere una conversazione tra parlanti nativi
Ascoltare come componente di un pubblico
Ascoltare annunci e istruzioni
Ascoltare mezzi di comunicazione audio e registrazioni
Guardare la TV e i film
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LE SCALE 2
Comprensione generale di un testo scritto
Leggere la corrispondenza
Leggere per orientarsi
Leggere per informarsi e argomentare
Leggere istruzioni
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LE SCALE 3
Interazione orale generale
Comprendere un interlocutore parlante nativo
Conversazione
Discussione informale (tra amici)
Discussioni e incontri formali
Cooperazione finalizzata a uno scopo
Transazioni per ottenere beni e servizi
Scambio di informazioni
Intervistare ed essere intervistati 23
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LE SCALE 4
Interazione scritta generale
Corrispondenza
Appunti, messaggi, moduli
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LE SCALE 5
Produzione orale generale
Monologo articolato: descrivere esperienze
Monologo articolato: argomentare (ad es. in un dibattito)
Annunci pubblici
Discorsi rivolti a un pubblico
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LE SCALE 6
Produzione scritta generale
Scrittura creativa
Relazioni e saggi
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SCHEMA DELLA COMUNICAZIONE
COORDINATE
SPAZIO-TEMPORALI
SFERA D’AZIONE O
(DOMAIN)
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ATTIVITA’
LINGUISTICO COMUNICATIVA
MESSAGGIO
/ TESTO
RICEVENT
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CANALE /
RUMORE
CONTENUTO/
TEMA
CODICE
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DESCRITTORI DI LIVELLO A2 TRATTI DA
scala globale
griglia di autovalutazione
interazione orale
scale analitiche
interazione orale generale
conversazione
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LIVELLO A2 DELLA SCALA
GLOBALE
Riesce a comprendere frasi isolate ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza (ad es. informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro). Riesce a comunicare in attività semplici e di routine che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali. Riesce a descrivere in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.
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INTERAZIONE ORALE A2
(DALLA GRIGLIA DI
AUTOVALUTAZIONE)
Riesco a comunicare in compiti semplici e
di routine che richiedano solo uno scambio
semplice e diretto di informazioni su
argomenti e attività consuete. Partecipo a
brevi conversazioni, anche se di solito non
capisco abbastanza per riuscire a sostenere
la conversazione.
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INTERAZIONE ORALE GENERALE (A2)
È in grado di comunicare in attività semplici e compiti di routine, basati su uno scambio di informazioni semplice e diretto su questioni correnti e usuali che abbiano a che fare con il lavoro e il tempo libero. Gestisce scambi comunicativi molto brevi, ma raramente riesce a capire abbastanza per contribuire a sostenere con una certa autonomia la conversazione.
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CONVERSAZIONE (A2)
- È in grado di gestire scambi comunicativi molto brevi, ma raramente riesce a capire abbastanza per contribuire a sostenere con una certa autonomia la conversazione se non ha l’aiuto dell’interlocutore.
- È in grado di usare semplici formule convenzionali per salutare e rivolgere la parola a qualcuno.
- È in grado di fare inviti, dare suggerimenti, chiedere scusa e di rispondere a mosse analoghe.
- È in grado di dire ciò che gli/le piace o non piace.
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LETTURA LIVELLO A2
(DALLA GRIGLIA DI AUTOVALUTAZIONE)
So leggere testi molto brevi e semplici
e trovare informazioni specifiche e
prevedibili in materiale di uso
quotidiano, quali pubblicità,
programmi, menu e orari. Comprendo
lettere personali semplici e brevi.
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Livelli di riferimento del
QCER A1, A2, B1, B2
Profilo della lingua italiana (2010)
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I PROFILI LINGUISTICI: PERCHÉ
I profili linguistici ,o referenziali (esistenti
per varie lingue, non solo per l’italiano, ma
anche per francese, tedesco ecc.), sono delle
“Descrizioni per le lingue dei Livelli di
Riferimento”. Danno cioè delle articolate
descrizioni del materiale linguistico che, in
quella lingua, serve a mettere
concretamente in atto la competenza
specifica di un determinato livello.
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“Profilo della lingua italiana”
declina i descrittori del QCER, che definiscono le competenze degli apprendenti ad un dato livello e per una data attività, attraverso il materiale linguistico necessario a mettere in atto tali competenze
si inserisce nella tradizione dei “Livelli soglia”
orienta e facilita le selezioni da operare
favorisce la coerenza tra programmi educativi, materiali didattici, esami e certificazioni che vi fanno riferimento
“Profilo della lingua italiana” contenuti principali
• Inventario dei generi testuali
• Contenuti linguistici illustrati attraverso inventari di:
• Lessico
• Funzioni linguistiche
• Nozioni generali
• Nozioni specifiche
• Strutture linguistiche
(i contenuti linguistici di un livello superiore contengono tutti quelli del livello inferiore)
• Inventario della fonetica e della fonologia
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ESEMPI DI GENERI TESTUALI A2 Ricezione scritta
Semplici testi pubblicitari / promozionali
Programmi es. teatro, manifestazioni culturali
Inserzioni
Menu
Orari
Cartelli e avvisi di uso corrente
Brevi articoli di cronaca
Semplici informazioni ordinarie quali direzioni, avvisi di pericolo
Regolamenti, es. relativi alla sicurezza
Semplici istruzioni relative ad attrezzature / strumenti della vita di tutti i giorni (es. ricarica telefonica) o relative a medicinali
Brochure, es. servizi ristoranti o alberghi
Brevi e semplici articoli di giornale che descrivono eventi
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ESEMPI DI GENERI TESTUALI A2
Ricezione orale
Annunci brevi, chiari e semplici
Semplici messaggi telefonici
Semplici ricette di cucina
Istruzioni routinarie, es. utilizzando i mezzi
pubblici, alla dogana, orari e aule delle lezioni
Notizie prevedibili alla TV (con il supporto di
immagini)
Presentazioni semplici (con supporto di immagini
e diagrammi)
Semplici informazioni durante una visita
turistica guidata
Frasi ed espressioni semplici su cose importanti
per chi parla (bisogni immediati e concreti). 39
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INTEGRAZIONE TRA QCER E
“PROFILO” PER L’ELABORAZIONE DI
UN SILLABO
Descrittori dei livelli di competenza del QCER + bisogni
domini
tematiche da affrontare
PROFILO
tipi di testo
funzioni linguistiche
lessico: nozioni generali e nozioni specifiche
strutture grammaticali 40
Grazie per l’attenzione
daniela0148@gmail.com
NB. Le diapositive di questa presentazione sono
state in parte elaborate in collaborazione con
Franca Quartapelle, che qui si ringrazia
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