Psicologia clinica dello sviluppo

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Psicologia Clinica dello Psicologia Clinica dello SviluppoSviluppo

Non sempre è possibile tracciare un confine tra quella che può essere considerata una crisi transitoria nel

percorso maturativo e ciò che costituisce invece un vero e proprio disturbo

Ogni età ha le sue problematiche transitorie la cui presenza non costituisce elemento

psicopatologico a meno che la frequenza di comparsa e l’intensità

siano davvero eccessive

Concetto di “Disturbo” in età Concetto di “Disturbo” in età evolutivaevolutivaNon esiste linea di confine tra “normalità” e “disturbo”A differenza della malattia fisica: Un determinato disturbo non è detto che sia psicopatologico

dipende dalla frequenza e dall’intensità. Tutto dipende dai modelli di riferimento

Modelli ottimali di Adattamento Principi statistici elementari (stabilisce a priori)

Presenti in una data % della popolazione In riferimento alla permanenza del disturbo nel tempo In riferimento:

Età Sesso

In riferimento all’ambiente in cui vive Ambiente Familiare Ambiente Sociale

Classificazioni Classificazioni Classificazioni Categoriali

◦DSM-IV TR e ICD-10 Vantaggi:

◦maggiore chiarezza ◦ possibilità di ricondurre casi diversi ad una famiglia

comune di disturbi Svantaggi:

◦semplificazione e l’appiattimento in una situazione in cui conta poco l’individuo,

◦non considera la Comorbidità ◦utilizza l’ “Etichettatura”◦grado di continuità, non considera le vie di mezzo e la

gradualità del sintomo specifico (c’è o non c’è)

Classificazioni DimensionaliNon accettano la tassonomicità né la continuità

Elaborate dalla ricerca psicologica in base ad analisi psicometriche che hanno evidenziato una serie di dimensioni psicologiche possono aiutare a descrivere la problematica psichica del soggetto;

Sono state così individuate delle Scale di valutazione psicopatologiche comunemente utilizzate per descrivere il problema specifico dell’individuo;

Forniscono informazioni riguardo a numerosi aspetti potenzialmente problematici;

Esempio è la Scala Child Behavior Checklist (CBCL) ideata da Achenbach e coll. (1988)

Scala Child Behavior Checklist (CBCL)Scala Child Behavior Checklist (CBCL)

Insegnanti e genitori hanno osservato e valutato centinaia di bambini in relazione ad una serie di tratti senza una specifica preparazione clinica

Ottennero valutazione circa numerosi aspetti potenzialmente problematici che vennero ricondotti a due tipi di sintomi◦Internalizzanti (che non esibisce)

◦Ansie -Fobie -Eccessivo Autocontrollo◦Preoccupazioni -Timidezza -Somatizzazioni

◦Esternalizzanti (diretti verso l’ambiente)◦Aggressività -Disobbedienza -Oppositività -Iperattività

Altra Categoria può essere l’Autocontrollo◦Eccessiva Timidezza -Iperattività e Impulsività

Contapposizione natura/culturaContapposizione natura/cultura

Di fronte a un disturbo psicologico presentato da un bambino, ci domandiamo da cosa dipenda….entrambi sono importanti a seconda dell’orientamento del clinico: Familiarita: dislessiaSindrome Down

Teorie nei Disturbi Psicologici dello Teorie nei Disturbi Psicologici dello SviluppoSviluppo

Contrapposizione tra Biologico ed Ambientale◦Approccio biologico

Malattie genetiche o cromosomiche Studi sui gemelli omozigoti (Schizofrenia) Ricerca Psicobiologica (enuretici, depressi)

◦Psicofisiologia◦Neuropsicologia

Ricerca Cognitivista◦Eziologica (Quali cause)◦Funzionale (Quali effetti)

Teorie dello Stress:predisposizione al disturbo sfocia in patologia solo se si verificano determinate condizioni

◦Approccio Sociale, comportamentista e psicodinamico Maggiore fiducia nella possibilità di cambiamento e

nel trattamento psicoterapico Approccio Comportamentista lega lo sviluppo

psicologico e la comparsa di problemi a processi sottostanti l’Esperienza

Approccio Cognitivo-Comportamentale Approccio della Teoria Socio-Motivazionale dell’Apprendimento (Bandura 1989) problemi psicologici dipendono dall’intererazione tra fattori esperenziali, motivazionali e sociali

Teoria Psicoanalitica (esperienze consce ed inconsce) Fasi precoci dello Sviluppo◦Teorie delle relazioni d’oggetto madre-bambino ◦Dimensione dell’Attaccamento (affettività)

Fattori Sociali e SociologiciFattori Sociali e Sociologici

Un concorso di fattori di origine sociale possono produrre un valore di rischio cumulativo che, se supera una certa soglia, produrrà un problema

FAMIGLIA e suoi cambiamenti tra cultura, instabilità e conflittualità

SVANTAGGIO SOCIOCULTURALE Difficoltà familiare e rete sociale

Figli di donne con Ritardo Mentale Conseguenze

◦Carenze legate alla povertà di mezzi◦Mancanza di risorse culturali ed intellettuali◦Emarginazione della famiglia o di gruppi interi◦Aumento di incidenza di Maltrattamenti ed Abusi

Attenzione: i Maltrattamenti e gli abusi si riscontrano anche in classi sociali abbienti

TipologiaTipologia dell’Abusodell’AbusoMaltrattamento: Fisico

Psicologico

carenza di cure Incuria: Fisica dis-curia

Psicologica iper-curia

Abuso sessuale: Extra-familiare *Intra-familiare

Abusato Abusante Famiglia

Munchausen p.p.Chemical abuseMedical shopping

Psicopatologie riscontrate negli AbusiPsicopatologie riscontrate negli AbusiGenitori

◦Personalità Borderline◦Psicosi◦Gravi depressioni e fobie◦Tossicodipendenze◦Alcolismo◦Disturbi delle pulsioni◦Perversioni

Bambino◦Patologie delle condotte

alimentari e sfinteriche◦Nevrosi ◦Psicosi◦Comportamenti

disturbati◦Perversioni

1. Elemento “patologizzante” non è la psicopatologia dei genitori ma l’effetto:

• sulle relazioni• sul bisogno delle cure fisiche e psicologico-affettive dei figli

2. Non è l’abuso a determinare i quadri patologici, ma sono i meccanismi di difesa utilizzati in modo rigido per evitare:

Angoscia, Depressione, “Senso di Colpa Primario” e Vergogna

Altri disagi socioculturaliAltri disagi socioculturali

BullismoTossicodipendenzeDelinquenza giovanile

Caratteristiche dell’adolescente Caratteristiche della famiglia Influenza dei compagni (il gruppo ed il branco) Caratteristiche dell’ambiente complessivo

Bullismo: il ruolo dei partecipantiBullismo: il ruolo dei partecipanti Bullo = prende attivamente iniziativa nel

fare prepotenza ai compagni Aiutante = agisce in modo prepotente

ma con una posizione secondaria nel ruolo di “seguace” del bullo

Sostenitore = chi agisce in modo da rinforzare il comportamento del bullo, ad esempio ridendo, incitando o semplicemente stando a guardare

Difensore = chi prende le difese della vittima consolandola o cercando di far cessare le prepotenze

Esterno = chi non fa niente, cercando di rimanere fuori dalle situazioni di prepotenza

Vittima = chi subisce più spesso le prepotenze

Disturbo della condotta (DC)Disturbo della condotta (DC)

Delinquente socializzatCondivide con altri compagni il suo

comportamento delinquenzialeNon socializzato psicopaticoAgisce da solo, sfida le autorità,è

aggressivo, non ha sensi di colpaNevrotico-disturbato agisce da solo ma

esprime inibizione, timidezza, isolamentoCollegamento con profitto scolastico!

Principali disturbi che compaiono inPrincipali disturbi che compaiono in Età Evolutiva Età Evolutiva

Ritardo Mentale *Disturbi dell’ApprendimentoDisturbi delle capacità MotorieDisturbi della comunicazioneDisturbi Generalizzati dello Sviluppo *Disturbo da Deficit Attenzione /Iperattività *Disturbo della Condotta *Disturbo Oppositivo-Provocatorio *Disturbi della Nutrizione ed AlimentazioneDisturbi da TicDisturbi dell’EvacuazioneDisturbo d’Ansia di SeparazioneMutismo SelettivoDisturbo reattivo dell’Attaccamento

Disturbi che compaiono anche in Età EvolutivaDisturbi che compaiono anche in Età Evolutiva

Disturbi correlati a SostanzeSchizofreniaDisturbi dell’Umore *Disturbi d’Ansia *Disturbi SomatoformiDisturbi DissociativiDisturbi sessuali e dell’identità di genereDisturbi dell’AlimentazioneParasonnie

Ritardo Mentale 1Ritardo Mentale 1 Q.I. < 70 Deficit o compromissione del

funzionamento adattativo in almeno due delle seguenti aree: comunicazione, cura della propria persona, vita in famiglia, capacità sociali/interpersonali, uso delle risorse della comunità, autodeterminazione, capacità di funzionamento scolastico, lavoro, tempo libero, salute e sicurezza.

Esordio prima dei 18 anni.

Ritardo Mentale 2Ritardo Mentale 2 Lieve Q.I. da 50-55 fino a 70

◦ Sviluppo P-M nella norma Difficoltà scolari

◦ Non acquisisce il Pensiero Formale. ◦ Instabilità ed Inibizione

Moderato Q.I. da 35-40 fino a 50-55 Grave o Severa Q.I. da 20-25 fino a

35-40 ◦ Livello Mentale di 6-7 aa Pensiero

Preoperatorio Gravissimo o Profondo Q.I < 20-25

◦ Livello mentale di 2-3 aa ◦ Alterazioni Relazionali Gravissime con

isolamento e stereotipie ( Limite Q.I. da 70 fino a 85)

Disturbi d’Ansia in età Evolutiva 1Disturbi d’Ansia in età Evolutiva 1Paure associate a diverse età

◦8 mesi- due anni: Ansia di separazione dalla mamma o dalla persona che si prende cura

◦2- 4 anni: Animali e Buio◦4- 6 anni: Fantasmi, Mostri, suoni strani durante

la notte◦6- 13 anni:Timore di essere attaccati-feriti,

morte, catastrofe◦Adolescenza:Paura di non essere accettati dagli

altri

Disturbi d’Ansia in età Evolutiva 2Disturbi d’Ansia in età Evolutiva 2

Disturbo d’Ansia Generalizzato Penoso stato di apprensione e sofferenza non

transitorio e non giustificato dal contesto Disturbo Ossessivo-Compulsivo

Ripetere pensieri o atti con la solo necessità di ridurre la tensione che li precede. Conosce appieno l’inutilità dell’atto ma non riesce ad evitarlo

In netto aumento Maggiormente incentrati su tematiche di

contaminazione e religiose

Disturbi d’Ansia in età Evolutiva 3Disturbi d’Ansia in età Evolutiva 3

Disturbo d’Ansia di Separazione◦Il bambino ha paura di essere separato dalla

persona che si prende cura di lui dimostrando disagio grave e difficoltà severa ad affrontare la vita di tutti i giorni

◦Insicurezza◦Teorie dell’Attaccamento◦Dall’Ansia di Separazione alla Fobia Scolare o

Sociale

Attaccamento Sicuro

Io mi fido di lui Lui si fida di me ( Io valgo ) ( Lui vale ) AMABILE AMATO

LIBERO DI ESPLORARE ED ATTACCARSI

Attaccamento Insicuro Ambivalente

Io mi fido di lui Lui non si fida di me (Io non valgo) ( Lui vale) NON AMABILE AMATO

ATTACCAMENTO OBBLIGATO

Disturbi dell’Umore in Età Disturbi dell’Umore in Età EvolutivaEvolutiva

1. Eccessive frustrazioni derivanti dall’ambiente2. Perdita ruolo di rinforzo o supporto al fragile “IO” del bambino

Limitazione AmbientaleRealtà individuale

Sviluppo della personalità del bambino

Sintomatologia Depressiva in Età Sintomatologia Depressiva in Età EvolutivaEvolutiva

Mancanza di valide cornici di riferimento “Regressioni”

◦ ( enuresi, disturbi comportamentali, crescita stentata)

Maggiore suscettibilità alle infezioni ricorrenti.

Paura della “perdita” e conseguente componente ansiosa

◦ Tristezza, paura, idee di morte, pianto frequente, irrequietezza, irritabilità, instabilità attentiva, senso di inadeguatezza, scarsa autonomia e socialità.

◦ Preoccupazione per l’aspetto fisico con perdita di appetito e di peso

◦ Difficoltà di Apprendimento ( Autostima bassa ) ◦ Fobia scolare◦ Suicidio nei bambini più grandi ◦ Problema Droga e Comportamenti Socialmente

Devianti Sintomi Somatici ( Disturbi Psicosomatici )

◦ Cefalea di tipo Emicranico (100 %)◦ Dolori Addominali Ricorrenti◦ Parestesie◦ Dolori muscolari

Segni “spia” di sintomatologia Segni “spia” di sintomatologia depressivadepressiva

Fino a 3 anni: ◦ Disturbi dell’alimentazione e del sonno,

irritabilità, apatia, dolori addominali Da 3 a 6 anni:

◦ Alternanza di apatia e aggressività, rifiuto dell’asilo

Da 6 a 12 aa:◦ Cefalea, faticabilità intellettuale,

ipercinesie, fobie, tic, balbuzie, fobia scolare, disinteresse ludico e scolastico

Da 12 a 18 aa:◦ Cefalea, vertigini, dolori addominali,

faticabilità intellettuale, opposizione o conformismo esasperato, cenestopatie.