Post on 18-Jun-2020
PROTOCOLLO CONDIVISO DEL SETTORE MODA – 15 APRILE 2020
Antonio BaldiIncaricato Assocalzaturifici per le Relazioni Industrialirelazionindustriali@assocalzaturifici.it
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Carlo MascellaniDirettore Area Relazioni Industriali e Formazione di Confindustria Modac.mascellani@confindustriamoda.it
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Elena BonafèResponsabile Business Unit Ambiente e Sicurezza del lavoro di Punto Confindustria Srl, società di servizi di Confindustria Venezia
Componente del Comitato Nazionale dell'Albo Gestori Ambientali presso il Ministero dell'Ambiente in rappresentanza di Confindustria nazionale
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Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID-19 nelle imprese del settore Moda
▪ Sottoscritto il 15 aprile 2020
▪ Firmatari: Confindustria Moda, Assocalzaturifici, Assopellettieri, Sistema Moda
Italia, Unic, FILCTEM- CGIL, FEMCA - CISL , UILTEC-UIL.
▪ Riprende ed integra il protocollo generale del 14 marzo con alcune misure
specifiche per il settore moda
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Protocollo condiviso settore moda 15 aprile 2020
Le finalità del protocollo sono:
▪ preparare la ripartenza delle attività produttive, evitando che le stesse siano
occasione di contagi;
▪ dare evidenza della sussistenza degli adeguati livelli di prevenzione del contagio
attraverso il distanziamento interpersonale o l’adozione di dispositivi di protezione.
Il protocollo siglato tra le parti sociali:
▪ è uno strumento operativo;
▪ contiene indicazioni generali che devono essere adattate alle specificità di ogni
singola azienda («protocollo aziendale»).
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Comitato aziendale
Ogni azienda costituisce un comitato per:
▪ l’applicazione e la verifica delle regole del protocollo;
Il comitato è composta da:
▪ Datore di lavoro o suo delegato;
▪ Medico competente;
▪ Servizio di prevenzione e protezione (RSPP)
▪ RLS e rappresentanze sindacali.
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Comitato aziendale - Compiti
Il comitato aziendale:
▪ Coopera con il Datore di lavoro nella redazione del protocollo aziendale;
▪ Individua e propone modalità di informazione ai dipendenti;
▪ Verifica l’applicazione del protocollo aziendale e l’efficacia delle misure
adottate;
▪ Propone al datore di lavoro le modifiche e gli aggiornamenti al protocollo
aziendale;
▪ Collabora con il Comitato Paritetico Nazionale del settore moda.
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Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID-19 nelle imprese del settore Moda
Tratta i seguenti aspetti:
▪ informazione da dare ai lavoratori;▪ modalità di ingresso in azienda e di trasporto dei lavoratori;▪ modalità di accesso dei fornitori esterni;▪ pulizia e sanificazione in azienda;▪ precauzioni igieniche e personali;▪ dispositivi di protezione individuali;▪ gestione spazi comuni (mensa spogliatoi, aree fumatori, distributori di bevande e/o snack..);▪ organizzazione aziendale (turnazione, trasferte, ecc);▪ gestione entrata e uscita dei dipendenti;▪ spostamenti interni, riunioni, eventi e formazione;▪ gestione di persone sintomatiche in azienda;▪ sorveglianza sanitaria/medico compente/RLS.
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Protocollo 15 aprile 2020 – Settore modaInformazione sui comportamenti Deve essere prevista una o più modalità di informazione dei lavoratori presenti nel
luogo di lavoro e degli eventuali visitatori sui comportamenti da tenere:
1) impegno a restare a casa in caso di sintomi e di contattare il medico di famiglia o
l’autorità sanitaria;
2) obbligo di restare a casa se si sono avuti «contatti stretti» con persone con
sospetto contagio o con tampone positivo a Covid-19 e di contattare i numeri di
riferimento regionali o il 1500;
3) impegno ad osservare le disposizioni delle Autorità e del datore di lavoro e a
segnalare eventuali sintomi influenzali.
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Protocollo 15 aprile 2020 – Settore modaInformazione e formazione
L’azienda adotta un programma di:
▪ Informazione e formazione, preventiva rispetto alla ripresa del lavoro,
• sulle misure di sicurezza adottate per prevenire il contagio
• sulle misure che i lavoratori devono adottare nel tragitto casa-lavoro.
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Protocollo 15 aprile 2020 – Settore modaInformazione sulle misure igieniche
Deve essere prevista una o più modalità di informazione dei lavoratori e dei
visitatori presenti nel luogo di lavoro sulle misure igieniche (raccomandazione di
lavarsi le mani) mediante:
▪ cartelli affissi nei servizi igienici;
▪ messa a disposizione di gel disinfettanti nei luoghi comuni e agli ingressi.
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Protocollo 15 aprile 2020 – Settore modaModalità di ingresso in aziendaDeve essere prevista una modalità di verifica della situazione sanitaria di tutti
coloro che accedono ai luoghi di lavoro.
Tale verifica può essere effettuata
▪ con la rilevazione della temperatura con termometri a infrarosso,
▪ prevedendo che una persona con temperatura > 37,5° non possa accedere
agli ambienti di lavoro, ma sia rimandata a casa e invitata a contattare il medico
curante.
Qualora si opti per questa modalità, vanno rispettate le norme sulla privacy.
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Protocollo 15 aprile 2020 settore modaModalità di ingresso in azienda
Si prevede sempre
▪ L’obbligo dei dipendenti di controllare la temperatura prima di lasciare il
domicilio e, in caso di febbre, l’obbligo a rimanere a casa.
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Protocollo 15 aprile 2020 – Settore modaModalità di ingresso in aziendaPuò esser richiesto a chi entra di dichiarare, sotto la propria responsabilità,
▪ di non aver frequentato zone a rischio indicate dall’OMS nei 14 giorni
precedenti,
▪ di non aver avuto contatti stretti con persone positive al COVID 19 e
▪ di non avere sintomi sospetti (febbre, tosse, difficoltà respiratorie, ecc.).
La gestione delle informazioni relative agli spostamenti, a meno che non siano
dovuti a motivi lavorativi, e allo stato di salute costituisce trattamento dei dati
personali, per cui vanno osservate le norme sulla privacy.
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Protocollo 15 aprile 2020 settore modaTragitto casa - lavoro
Si prevede che
▪ i lavoratori utilizzino preferibilmente mezzi propri, meglio se individualmente;
▪ se si utilizzano mezzi pubblici: obbligo di indossare mascherina protettiva e
applicazione delle migliori norme per ridurre le occasioni di contagio;
▪ coordinamento aziendale con le autorità locali (sindaci o azienda dei trasporti)
per idonea organizzazione dei trasporti.
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Protocollo 15 aprile 2020 – Settore modaGestione entrata e uscita dei dipendenti
Va organizzata l’entrata e uscita dei dipendenti in modo da evitare assembramenti
▪ contingentando i gruppi di lavoratori e
▪ mettendo a disposizione i prodotti detergenti agli ingressi.
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Protocollo 15 aprile 2020 – Settore modaAccesso di fornitori esterniDevono essere organizzate anche le modalità di accesso dei fornitori esterni, prevedendo
▪ per gli autotrasportatori:
▪ divieti di discesa dell’autista;
▪ servizi igienici dedicati;
▪ punti di consegna della documentazione senza contatto con personale dell’ufficio;
▪ divieti di accesso all’interno dell’azienda.
▪ per i lavoratori delle imprese appaltatrici:
▪ le medesime misure previste per i lavoratori della committente.
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Protocollo 15 aprile 2020 – Settore modaPulizia
Va prevista una modalità per la pulizia degli ambienti di lavoro, “ordinaria” per
tutto il periodo dell’emergenza, ma più frequente ed accurata rispetto a quella
eseguita “ordinariamente” in tempi normali,
▪ con detergenti ordinari, ma
▪ con particolare attenzione per le parti maggiormente toccate (maniglie, volanti,
pulsantiere, tavoli, servizi igienici, ecc.).
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Protocollo 15 aprile 2020 – Settore modaSanificazione
La sanificazione va effettuata, secondo gli indirizzi della circolare del Ministero
della salute n. 5443 del 22 febbraio 2020:
▪ lavando le superfici con detergenti ordinari;
▪ successivamente detergendo con ipoclorito di sodio 0,1% o con etanolo al 70%.
La sanificazione
▪ va effettuata di norma settimanalmente, ma
▪ deve essere effettuata qualora si verifichi un caso positivo a COVID 19.
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Protocollo 15 aprile 2020 – Settore modaDispositivi di protezione individuale
La regola primaria è
mantenimento della
DISTANZA INTERPERSONALE DI ALMENO 1 METRO
Qualora non si possa mantenere questa distanza
▪ i lavoratori devono essere dotati di dispositivi di protezione individuale (dPCM
11 marzo 2020).
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Mascherine e dispositivi di protezione individualeSono di tre tipi1) mascherine chirurgiche:
• non proteggono la persona che le indossa ma proteggono chi sta nell’ambiente
circostante. Possono essere utilizzate negli ambienti di lavoro dove non sia prevista
una protezione individuale delle vie respiratorie per altri rischi lavorativi.
• devono essere dispositivi medici, oppure
• devono essere prodotte a seguito del rilascio dell’autorizzazione da parte dell’Istituto
Superiore di Sanità ai sensi dell’art. 15 del d.l. n. 18/2020.
e mascherine chirurgiche sono considerate dispositivi di protezione individuale ai sensi
dell’articolo 74, comma 1, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n.81, per quanto riguarda la
protezione da COVID-19, come previsto dall’articolo 16, comma 1, del d.l. n. 18/2020.
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Mascherine e dispositivi di protezione individualeSono di tre tipi2) mascherine di protezione FFP2 o FFP3
• se non sono dotati di valvola, proteggono sia la persona che li indossa sia chi
sta nell’ambiente circostante.
• se sono dotati di valvola, proteggono solo la persona che li indossa ma non
chi sta nell’ambiente circostante
• se sono marcate CE , sono dispositivi di protezione individuale ai sensi
dell’articolo 74, comma 1, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n.81,
• se sono prodotte a seguito del rilascio dell’autorizzazione da parte di INAIL ai
sensi dell’art. 15 del d.l. n. 18/2020.
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Mascherine e dispositivi di protezione individualeSono di tre tipi3) gli schermi di protezione (cosiddetti “mascherine filtranti”)
• non rispondono né alle caratteristiche delle mascherine chirurgiche né delle
mascherine con protezione FFP2 o FFP3,
• non sono dispositivi di protezione individuale
• non possono quindi essere utilizzate negli ambienti di lavoro come misure di
protezione sostitutiva del rispetto della distanza interpersonale di almeno 1
metro, come ribadito anche nella citata circolare del Ministero della Salute n.
3572.
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Protocollo 15 aprile 2020 – Settore modaGestione spazi comuni
Le regole di separazione interpersonale devono essere garantite in tutti gli spazi
comuni:
▪ mense,
▪ zone ristoro,
▪ spogliatoi,
▪ servizi igienici e docce.
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Protocollo 15 aprile 2020 – settore moda Gestione spazi comuni
Se i locali mensa, gli spogliatoi, le aree fumatori non possono consentire adeguati
livelli di distanziamento tra i lavoratori:
▪ è consigliata la chiusura
▪ delle mense, con la predisposizione di servizi alternativi,
▪ degli spogliatoi,
Si può prevedere l’utilizzo di spazi più ampi e l’utilizzo temporaneo di aree fumatori
esterne.
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Protocollo 15 aprile 2020 – Settore modaSpostamenti interni riunioni
È necessario ridurre anche
▪ gli spostamenti del personale tra i reparti e
▪ le riunioni
con ricorso a
▪ sistemi telematici di comunicazione e
▪ videoconferenze.
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Protocollo 15 aprile 2020 – Settore moda Formazione
▪ La formazione in presenza è sospesa.
▪ Tutte le attività che richiedono un aggiornamento della formazione (carrellisti,
pronto soccorso, addetti alle attrezzature, ecc.) possono essere proseguite
anche in mancanza di aggiornamento.
▪ I lavoratori che mancano della formazione di base invece non possono essere
ammessi alla mansione senza completamento del percorso formativo. Questa
formazione può essere effettuata in videoconferenza.
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Protocollo 15 aprile 2020 – Settore moda Sorveglianza sanitariaLa sorveglianza sanitaria periodica (ed in particolare le visite periodiche) non va
interrotta, hanno priorità le seguenti visite mediche:
▪ di idoneità in fase pre-assuntiva;
▪ preventive di idoneità, nel caso in cui un lavoratore sia adibito per la prima volta ad
una nuova mansione;
▪ su richiesta del lavoratore;
▪ a seguito di assenza superiore a 60 giorni continuativi.
Alla ripresa dell’attività ordinaria, la programmazione delle visite mediche dovrebbe
necessariamente privilegiare quelle che per l’emergenza sono state eventualmente
differite.
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Protocollo 15 aprile 2020 – Settore moda Organizzazione del lavoro
Per quei reparti non indispensabili è possibile il ricorso agli strumenti contrattuali
che consentono l’astensione dal lavoro senza perdita di retribuzione:
▪ cassa integrazione;
▪ uso residuale delle ferie arretrate e non ancora fruite;
▪ rol, par, banca delle ore.
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Protocollo 15 aprile 2020 – Settore modaTrasferte
▪ Si deve prevedere la sospensione o l’annullamento di trasferte e viaggi di lavoro
non indispensabili.
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LE PROCEDURE DI EMERGENZA
Gestione di un’emergenza da COVID-19
Anche le procedure di emergenza (primo soccorso) aziendali dovranno essere
riviste includendo anche gli scenari di:
1. lavoratore sottoposto a quarantena che si presenta al lavoro;
2. lavoratore che, inizialmente asintomatico, durante il lavoro sviluppa febbre e
sintomi respiratori.
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Emergenza 1: lavoratore sottoposto a quarantena che si presenta al lavoro▪ Prevedere la seguente procedura (la quarantena deve essere stata notificata
all’azienda dall’ULSS o dal medico curante):
▪ bloccare la persona all’ingresso;
▪ non adibire ad attività lavorativa;
▪ far indossare al lavoratore la mascherina chirurgica e isolarlo il più possibile;
▪ dare indicazione di tornare al domicilio (senza prendere i mezzi pubblici);
▪ dare informazione alle autorità competenti.
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Emergenza 2: lavoratore inizialmente asintomatico che sviluppa febbre e sintomi respiratori▪ Prevedere la seguente procedura:
▪ far interrompere l’attività lavorativa;
▪ attivare la squadra di primo soccorso che prima di intervenire deve indossare
la mascherina chirurgica;
▪ far indossare al lavoratore la mascherina chirurgica e far allontanare il più
possibile altri lavoratori/persone presenti;
▪ contattare il 118.
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Segnalazioni di lavoratori positivi al COVID-19
Se all’azienda viene notificato dalle autorità sanitarie un caso positivo, il datore di
lavoro dovrà:
▪ collaborare con la ULSS mettendo a disposizione le informazioni necessarie ad
identificare eventuali contatti;
▪ prevedere la sanificazione dei locali/reparti dove il lavoratore ha operato.
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GRAZIE PER L’ATTENZIONE