Post on 16-Apr-2017
“Le realizzazioni concrete vanno ben al di là del quadro organizzativo e investono la vita che le persone
riescono – o non riescono – a vivere. Nel considerare la natura della vita umana, abbiamo motivo di interessarci
non soltanto alle tante cose che riusciamo a fare, ma anche alla nostra effettiva libertà di scelta tra vari tipi di
vita”
Amartya Kumar Sen
PREMESSAACCORDO DI PROGRAMMA PROVINCIALE 2009-2012
FORMAZIONE: •ICF, PEI ON LINE, inclusione scolastica, didattica speciale, DSA•RICERCA TRIENNALE Progetto in rete Imperia-Genova ICARE
aa.ss. 2007-10il terzo anno è stato dedicato al rapporto scuola-famiglia
ATTIVITA’:•a.s 2009-2010 laboratorio teatrale “il tempo della memoria” in rete verticale mista•a.s. 2010-2011 laboratorio multidisciplinare di integrazione in rete verticale
PREMESSALE PARTI CONVENGONO QUANTO SEGUE
Campo di applicazione e finalità:
“RECEPIRE L’ICF, International Classification of Functioning, CHE SI PROPONE COME UN MODELLO ANTROPOLOGICO DI
CLASSIFICAZIONE BIO-PSICO-SOCIALE DECISAMENTE ATTENTO ALL’INTERAZIONE TRA LA CAPACITA’ DI FUNZIONAMENTO DELLA PERSONA ED IL CONTESTO AMBIENTALE, SOCIALE, CULTURALE E
PERSONALE IN CUI ESSA VIVE”
(da Accordo di Programma per l’integrazione, l’inclusione sociale e il successo formativo 2009-2012
pag. 7 Provincia di Imperia)
Elenco dei partner N. Denominazione Sede Tipologia1 (capof.) Liceo Artistico Imperia Istituto scolastico
2 MIUR Ufficio VI – ambito territoriale di Imperia
Imperia Ministero Istruzione Università Ricerca
3 ProteoFareSapere Imperia Associazione
4 ANFFAS Imperia Associazione
5 CE.S.P.IM Imperia Associazione
6 ASL 1 Imperiese Imperia Ministero Salute
“La disabilità viene definita come la conseguenza o il risultato di una complessa relazione tra la condizione di salute
dell’individuo e i fattori personali, e i fattori ambientali che rappresentano le circostanze in cui vive l’individuo”
ICF-CY Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute, ed. Erickson, pag. 43
1. Fornire un linguaggio comune agli operatori del settore educativo socio-assistenziale firmatari dell’accordo di programma e costituenti la rete territoriale
1. Fornire strumenti operativi necessari
2. Valorizzare il contesto ambientale e socioculturale orientata alla cultura del ben-essere
3. Supporto alle famiglie (parent training e family learning)
4. Collegamento con le associazioni territoriali
Finalità
1. Far conoscere il linguaggio ICF elaborato dall’OMS
2. Facilitare la comprensione del cambiamento del paradigma culturale dato dal modello antropologico biopsicosociale di ICF nell’individuazione delle persone con disabilità e bisogni educativi speciali
3. Migliorare la condivisione delle co-responsabilità educative
4. Potenziare le competenze nelle strategie di apprendimento fra pari
5. Sviluppare nei genitori e negli operatori una cultura metodologica-didattica condivisa
Obiettivi
1. Famiglie degli allievi con disabilità
2. Volontariato socio-educativo (come previsto nell’Accordo di Programma)
3. Personale educativo-assistenziale che opera all’intero delle istituzioni scolastiche
4. Personale delle istituzioni firmatarie dell’Accordo di Programma
5. Tutors – ragazzi che, sulla base di quanto previsto dall’Accordo di Programma, avranno il compito di “prendersi cura di una persona quasi coetanea in situazione di difficoltà per svolgere attività di supporto all’integrazione” (punto 2.6 – Tutor nella scuola superiore, Accordo di Programma 2009-2012)
A chi è rivolto il progetto
Corso di formazione (21 incontri di 2 ore settimanali)
Parent training (1 incontro di presentazione e 10 incontri con le famiglie)
Sportello (chiarimenti e approfondimenti in mini gruppo a richiesta-media 6 incontri)
Tirocinio (60 ore – presso scuole e associazioni)
STRUTTURA
1. Dialogica
2. Ricerca-azione
3. Specifica per il parent training
4. Tutoring
5. Coaching (sportello)
6. Supervisione progetto
Metodologia
1° fase: avvio del progetto – attività di comunicazione e promozione
2° fase: formazione sui fondamenti dell’ICF e della cultura dell’integrazione - introduzione al Parent Training
3° fase: formazione metodologica e didattica dialogica volta all’integrazione – inclusione; Parent Training per le famiglie
4° fase: attività di tirocinio (per tutor e operatori sociali)
5° fase: analisi del percorso
Le fasi progetto
Sett-Ott. 2011
Promozione e organizzazione
progettoe sito dedicato
Ott.-Nov-2011
Comunicaz. attraverso il sito dedicato*
formazione su ICFe stili
educativi
Sportello* Tirocinio*
Dic2011
Comunicaz. attraverso il sito dedicato*
formazione su ICFe stili
educativi
Parent Training
(introduz.)
Sportello Tirocinio*
Gen2012
Comunicaz. attraverso il sito dedicato*
Sportello Analisi progetto in itinere
Formazione le metodologie e la didattica
Parent training
Tirocinio
FebbMarApr 2012
Comunicaz. attraverso il sito dedicato*
Sportello Formazione le metodologie e la didattica
Parent training
Tirocinio
MagGiu2012
Comunicaz. attraverso il sito dedicato*
Sportello* Tirocinio Analisi conclusiva progetto e
documentazione finale
GANTT effettivo del progetto
Comunicazione Pubblicizzazione Documentazione
Formazione in presenza
Parent training
1 Essere genitori 2 L'attivazione delle risorse 3 La famiglia4 Il progetto educativo - ICF5 Proiezione film6 La famiglia e il sociale7 Crescita e autonomia 8 La sessualità 9 Il "dopo di noi" 10 Incontro conclusivo
tirocinio e sportello
L ’alternanza tra studio e lavoro nell’ambitodei processi formativi è una metodologia
qualificante e proficua
Tirocinio monitorato attraverso l’azione dei tutor e le relazioni finali degli enti e dei corsisti
Partecipanti
Nr. 18 genitori Nr. 4 ASL 1 Imperiese Nr. 10 docenti Nr. 14 educatoriNr. 5 studenti- tutor Nr. 1 collaboratore scolastico
Marco Braghero supervisione Franca Natta docente (ProteoFareSapere)Claudia Giordano coordinatrice corso (Liceo Artistico -
tutor)Fontana Francesco formatore (ANFFAS)Chiara Bianchi psicologa-psicoterapeutaCristina Siccardi tutor parent training
Risultati attesiA. Formazione
• Fornire una base di conoscenza del modello antropologico biopsicosociale ICF
• Fornire un servizio alle famiglie-territorio (rete)• Formare un piccolo gruppo di giovani neo diplomati quali tutor (con
certificato di competenze) di studenti con bisogni educativi speciali• Formare un piccolo gruppo di volontari che prestino la loro attività in
contesto scolastico in qualità di tutor in progetti interistituzionali di rete concordati con gli istituti scolastici
B. Tutoring e coaching• Fornire nella fase operativa un supporto ai partecipanti
C. Documentazione• Analisi e monitoraggio del processo in itinere
D. Supervisione del progetto• Analisi dei punti di forza e di debolezza e valutazioni conclusive
con restituzione
Monitoraggio e Valutazione del corso
• Iniziale: test a risposta multipla (restituzione partecipata in aula)
• In itinere: test di gradimento del corso - domande a risposta multipla su temi trattati durante gli incontri – SWOT in minigruppo
• Conclusivo: questionario di gradimento e valutazione complessiva da parte dei corsisti;
attività in minigruppo (3-4 persone): redazione di un PEI-ICF (da Diagnosi Funzionale fornita dai conduttori) e restituzione al gruppo Riunione di staff conclusiva.
Esempi di questionario su conoscenza ICF (monitoraggio in itinere)
Esempi di questionario su conoscenza ICF (monitoraggio in itinere)
Esempi di questionario di gradimento corso(monitoraggio in itinere)
Monitoraggio in itinereSWOT Schema di sintesi (valori comuni gruppi)
S. PUNTI DI FORZA•Integrazione di figure professionali diverse•Competenza dei formatori•Disponibilità degli organizzatori/relatori•Gratuità del corso
W. PUNTI DI DEBOLEZZA• Trattazione modello ICF
troppo legata alla formazione degli insegnanti
• Poco spazio per esercitazioni / dibattito rispetto al programma
O. OPPORTUNITA’• Maggiori competenze e
opportunità lavorative• Conoscenza dell’ICF• Possibilità di mettere in pratica
quanto appreso
T. MINACCE/RISCHI• Stanchezza, poca
concentrazione a fine giornata• Rischio di non spendere
adeguatamente le competenze acquisite
Monitoraggio e valutazione conclusiva
Descrittore mediaINTERESSANTE 4,44UTILE 4,2CONCRETO 4,20833333CHIARO 4,16LOGICO 4 EQUILIBRATO 3,8DOCENZA 4,88METODOLOGIA 4,28MATERIALI 4,12DUCUMENTAZIONE 4,8ORGANIZZAZIONE 4,16
Monitoraggio e valutazione conclusiva
Monitoraggio e valutazione conclusiva
Prospettive future
Proposte partecipanti:
• Pei su base ICF (supporto informatizzato – on line) partecipato e interdipendente
• Parent training e parent learning compartecipato e integrato con gli operatori
• Ruolo e relazione educatore-scuola
• Pedagogia dialogica
• Progetto di vita
Prospettive futureProposte partecipanti:
•Formazione specifica di assistenti familiari per l’accudimento temporaneo dei figli in modo tale che i genitori abbiano il tempo di ritagliarsi spazi per coltivare i propri interessi e per partecipare a momenti di informazione-formazione.
Realizzazione di un percorso di formazione ad hoc di educatori e giovani laureati in psicologia e scienze dell’educazione.
Prospettive futureProposte partecipanti:
•Creazione di un apposito blog per le sorelle e i fratelli, le compagne e i compagni di scuola degli studenti con disabilità per dare loro uno spazio di autonomia e confronto, garantito dall’anonimato, al fine di riconoscere e manifestare i sentimenti di disagio e di difficoltà relazionali supportate dalla presenza di un moderatore-psicopedagogista.
Realizzazione sperimentale del blog in 6 regioni diverse (una scuola per regione tra quelle partecipanti al progetto nazionale ICF)