Progetto Cibo. La forma del gusto

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VISIONARI E FUTURISTI

Visionari per provare a dar forma al mondo e futuristi per trovare una forma di mondo e per raccogliere gli appelli dei territori del progetto dove non è in crisi la passione per il futuro, dove c’è sempre spazio per il desiderio e per la sua essenza rivoluzionaria.Vogliamo un museo vitale e di respiro globale che rappresenta l’energia dei luoghi e delle persone, che gioca un ruolo attivo nella vita del paese nel presente e nel futuro, un museo che sia un centro di eccellenza e una meta accogliente, ricca di emozioni, sorprendente e innovativa. Un museo aperto che promuove nuove idee, incoraggia il dibattito, gli scambi e le collaborazioni, plurale che da voce a opinioni e prospettive diverse attraverso programmi e attività che interpretano la complessità e la densità della società contemporanea, internazionale e ad altissimo grado di connettività. Un museo intraprendente, che cerca nuove alleanze, indaga nuove attitudini e stimola il dibattito, esemplare nella gestione e nell’applicazione delle buone pratiche, sostenibile grazie a comportamenti responsabili verso l’ambiente, impegnato negli ambiti in cui i musei hanno un disperato bisogno di innovazione: mercato, relazioni, economia, esperienza nei quali si misura la capacità di attrarre e interessare le persone, di esplorare nuove modalità per interagire e trasmettere contenuti e raccontare storie. I valori su cui costruire questa attitudine sono le alleanze, la ricerca, obiettivi, perseguiti con onestà, integrità e fiducia, le collezioni, la qualità in tutto ciò che facciamo.Penso che la più bella e insuperata definizione di museo sia ancora quella data da David Thorp nel 2001: “Mi aspetto da un’istituzione artistica del XXI secolo che sia flessibile, sincera, democratica, multiculturale, contraddittoria e audace. Splendida quando è ricca, eroica quando non ha denaro. Deve avere la testa fra le nuvole, funzionare in maniera esemplare, avere lo spirito di squadra, i piedi per terra e un cuore grande così. Mi aspetto che ami gli artisti, si prenda cura del pubblico, tolleri il fumo e rimanga aperta sino a tardi”.

Cristiana Collu

VISIONARI E FUTURISTI

Visionari per provare a dar forma al mondo e futuristi per trovare una forma di mondo e per raccogliere gli appelli dei territori del progetto dove non è in crisi la passione per il futuro, dove c’è sempre spazio per il desiderio e per la sua essenza rivoluzionaria.Vogliamo un museo vitale e di respiro globale che rappresenta l’energia dei luoghi e delle persone, che gioca un ruolo attivo nella vita del paese nel presente e nel futuro, un museo che sia un centro di eccellenza e una meta accogliente, ricca di emozioni, sorprendente e innovativa. Un museo aperto che promuove nuove idee, incoraggia il dibattito, gli scambi e le collaborazioni, plurale che da voce a opinioni e prospettive diverse attraverso programmi e attività che interpretano la complessità e la densità della società contemporanea, internazionale e ad altissimo grado di connettività. Un museo intraprendente, che cerca nuove alleanze, indaga nuove attitudini e stimola il dibattito, esemplare nella gestione e nell’applicazione delle buone pratiche, sostenibile grazie a comportamenti responsabili verso l’ambiente, impegnato negli ambiti in cui i musei hanno un disperato bisogno di innovazione: mercato, relazioni, economia, esperienza nei quali si misura la capacità di attrarre e interessare le persone, di esplorare nuove modalità per interagire e trasmettere contenuti e raccontare storie. I valori su cui costruire questa attitudine sono le alleanze, la ricerca, obiettivi, perseguiti con onestà, integrità e fiducia, le collezioni, la qualità in tutto ciò che facciamo.Penso che la più bella e insuperata definizione di museo sia ancora quella data da David Thorp nel 2001: “Mi aspetto da un’istituzione artistica del XXI secolo che sia flessibile, sincera, democratica, multiculturale, contraddittoria e audace. Splendida quando è ricca, eroica quando non ha denaro. Deve avere la testa fra le nuvole, funzionare in maniera esemplare, avere lo spirito di squadra, i piedi per terra e un cuore grande così. Mi aspetto che ami gli artisti, si prenda cura del pubblico, tolleri il fumo e rimanga aperta sino a tardi”.

Cristiana Collu

Bruno Barbieri

Moreno Cedroni

Igles Corelli

Daniel Facen

Felice Lo Basso

Gualtiero Marchesi

Claudio Sadler

Davide Scabin

Luigi Taglienti

Roberto Valbuzzi

Progetto CiboLa forma del gustowww.mart.tn.it/progettocibo9 febbraio 2013 / 02 giugno 2013