Prof.ssa Lia Zola lia.zola@unito.it Ricevimento Studenti: VENERDI dalle 11 alle 13 Via Giolitti...

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Prof.ssa Lia Zola

lia.zola@unito.it

Ricevimento Studenti:

VENERDI’ dalle 11 alle 13 Via Giolitti 21/E, studio Prof.ssa

Bonato

Corso di Antropologia

Culturalea.a. 2012-2013

IL CORSO DI ANTROPOLOGIA CULTURALE

Programma d’esame: frequentanti e non frequentanti

1

Fabietti U., Malighetti R., Matera V. (2002), Dal tribale al globale. Introduzione all’antropologia, Milano, Mondadori.

Parte istituzionale:

2 Parte monografica. Lo studente sceglie un percorso e legge i tre testi indicati nel percorso scelto:

SCIAMANESIMO E GUARITORI

ANTROPOLOGIA ALPINA

L’IMMAGINARIO

1) Sibilla P. (2012), Approdi e percorsi. Saggi di antropologia alpina2) Zola L. (2011), Continuità rituale e problemi di riproposta in un carnevale alpino (scaricabile on line)

1) Numero monografico della rivista La Ricerca Folklorica, n. 36, 1997, (materiale scaricabile on line)

2) Dispensa (scaricabile on line) con:

Bonato Laura (2008), Il corpo della masca

Fassio Giulia (2009), La maschera tradizionale dell’orso in Piemonte tra politica culturale e immaginario

Zola Lia (2010), A spasso con gli gnomi. Politiche culturali dell’immaginario in alta Valle Susa,

3) Aime M. (2008), Il lato selvatico del tempo, Milano, Ponte alle Grazie.

1) Muller K.E. (2001), Sciamanismo. Torino, Bollati Boringhieri.

2) Nathan T. (1996), Medici e Stregoni, Torino, Bollati Boringhieri.

3) Zola L. (2012), Lo sciamano in vetrina, Milano, FrancoAngeli.

Struttura del corso:

Parte I:

Introduzione all’antropologia,

la ricerca sul campo

attraverso la storia della disciplina

(testo istituzionale)

Parte II:

Sciamanesimo

(I percorso a scelta)

Parte III:

L’immaginario e gli esseri fantastici

(II percorso a scelta)

Parte IV:

Antropologia alpina

(III percorso a scelta)

Parte conclusiva: sulla base dei singoli percorsi, teorizzazioni generali (testo istituzionale)

Obiettivi del corso

1 Comprendere come l’antropologia culturale possa essere utile e integrata ad più saperi linguistici

2 Far emergere i nodi tematici più rilevanti del dibattito antropologico

“Cos’è l’antropologia?” “…Boh!”

Difficoltà a dare una definizione unica (e univoca)

Anthros: uomo

Logos: studio

Cosa significa studiare l’uomo?

Antropologi e antropologia

Rappresentazioni comuni degli antropologi:

Ibridi a metà tra viaggiatori e avventurieri

Esploratori stile Indiana Jones

“Quasi tutti i miei colleghi raccontavano del campo come di una

romantica avventura. Per molti, un’esperienza di lavoro sul campo

significa la libertà di seccare il prossimo. Parenti e amici si mostrano un po’ delusi (o, al contrario, ne hanno abbastanza) se ogni conversazione, dal bucato alla cura del raffreddore

non viene condita con qualche reminiscenza etnografica” (N. Barley)

Cosa studiano gli antropologi? Qualche luogo comune

-studiano “i primitivi”

- studiano tutto ciò che è lontano, bizzarro, esotico, fuori dal normale

Gli antropologi studiano davvero i “i primitivi”?

“primitivo” e “selvaggio” utilizzati per designare

abitanti delle colonie inglesi al momento in

cui nasce l’antropologia (1850 circa, Inghilterra)

Per molto tempo l’antropologia è

stata una “scienza

cenerentola” =

Studio del “terzo mondo” fatto di

magia, superstizione,

credenze primitive

Società studiate dagli antropologi viste come, a-

storiche, cristallizzate nel tempo e nello

spazio

“Dice che la sua tribù non possiede la scrittura”

1900 (grandi cambiamenti socio-economici): ma se scompaiono i primitivi scompare anche l’antropologia?

Presa di coscienza dell’inesistenza di culture “primitive” e “selvagge”, di culture a-storiche

Culture: tutte le culture in movimento ed evoluzione continua, anche se con mezzi diversi

Gli antropologi studiano davvero tutto ciò che è esotico e bizzarro?

Importanza dello studio

delle differenze

Problema dell’alterità, dell’

altro: tutte le società umane sanno chi

sono e chi non sono

Importanza dell’alterità per

riflessione critica interna alla nostra società: perché si

ha bisogno di creare l’alterità?

Una cosa è certa: gli antropologi studiano l’uomo

Uomo = parte di due milioni di specie viventi

Unica specie ad essere

intervenuta in modo massiccio

sul proprio ambiente

attribuendogli SIGNIFICATO

Nel mondo delle specie umane ogni

evento, ogni momento della loro vita assume

significato

Attribuzione di significato = uso della CULTURA

Cultura o culture?

Cultura si manifesta in ogni

società come cultura specifica di

coloro che nascono in una

determinata società

Cultura è un dato universale, comune a tutto il genere umano: le culture

Cos’è la cultura

“La cultura, o civiltà, intesa nel suo senso etnografico più ampio, è quell’insieme

complesso che include le conoscenze, le credenze, l’arte, la morale, il diritto, il costume e qualsiasi altra capacità e abitudine acquisita

dall’uomo in quanto membro della società” (E.B. Tylor, 1871)

L’uomo è un animale incompleto che si completa con la cultura

Per cominciare, due domande

Se questo è vero, perché ci sono tante differenze tra i gruppi umani? Perché la nostra storia ha conosciuto tassi di sviluppo così diversi nei vari continenti?

Perché la nostra storia ha conosciuto tassi di sviluppo così diversi nei vari continenti?

Risposta1

Perché alcune RAZZE

sono biologicamente più avanzate di altre

L’uomo e la sua evoluzione

Gorilla, scimpanzè, scimpanzè bonobo = parenti più stretti dell’uomo

7 milioni di anni fa: l’uomo inizia la sua storia come specie separata dalle scimmie

Posizione eretta: 4 milioni di anni fa

Aumento della corporatura e del cervello: 3 milioni e mezzo di anni fa

Australopitecus Africanus, Homo Abilis, Homo Erectus (1,7 milioni di anni fa)

Per 5/6 milioni di anni, Homo Erectus non esce dall’Africa. Ritrovamenti in Indonesia (uomo di Giava, 1 milione di anni fa)

Homo Erectus si evolve in Homo Sapiens (500 000 anni fa o forse anche prima) i cui ritrovamenti lo collocano già in Europa

Homo sapiens diverso da noi in qualche particolare dello scheletro, nelle dimensioni del cervello.

Piuttosto arretrati nell’uso di attrezzi, ma introducono una novità “culturale”: il fuoco

Tra i 130 000 e i 40 000 anni fa Homo Sapiens subisce alcune modifiche e si differenzia dagli abitanti dell’Asia. Nasce una sottospecie separata: l’Homo Neandertalensis

L’uomo di Neandertal aveva un cervello più grande del nostro e fu il primo a mostrare segni di rispetto per i morti e cure per i malati

35.000 anni fa = improvvisa accelerazione dell’umanità: Il Grande Balzo in Avanti. Formazione di una nuova cultura (Europa meridionale, Asia orientale, vicino oriente): uomini di Cro Magnon

Cultura di Cro Magnon: più evoluta di quella di Neandertal,maggiore complessità culturale, uso di armi più sofisticate = scomparsa dei Neandertal. Grandi interrogativi sulla presenza di ibridi tra i gue gruppi

CAUSE SCATENANTI DEL GRANDE BALZO IN AVANTI

Modifiche negli scheletri e

muscolatura dei Cro Magnon: possibile

nascita del linguaggio e della creatività

Zona geografica di riferimento: Europa come

luogo di nascita della cultura di CroMagnon e poi

espansione

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Australia e Nuova Guinea = due tra le prime mete dell’uomo di Cro Magnon (probabile utilizzo imbarcazioni). Primo sterminio di massa perpetrato dall’uomo verso gli animali

Animali esistenti prima dell’arrivo dei Cro Magnon: marsupiali carnivori simili a leopardi, uccelli di 200 kg come gli struzzi ecc…

Migrazione verso la Siberia (20.000 anni fa circa), estinzione di rinoceronte lanoso, mammut ecc….

Migrazione nelle Americhe settentrionali e Alaska (tra 14 000 e il 12 000 anni fa)

Migrazioni in Messico e Stati Uniti (11 000 anni fa circa), cultura di Clovis