Presentazione Propriocezione SUISM 2005-02-02 per...

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Paola Trevisson

UNIVERSITA’ DI TORINOSCUOLA UNIVERSITARIA INTERFACOLTA’ IN SCIENZE MOTORIE

Torino, 02-02-2005

• Propriocettivo il più rapido

• Visivo il più preciso

• Vestibolare il più tardivo e violento

*

* Sistema di precisione

* Sistema di emergenza

*

Controllo posturale e gestione del disequilibrio

Sistemi coinvolti

Sherrington 1906

Che cos’è la propriocezione?E’ il flusso di segnali che nasce da muscoli, tendini, articolazioni, ……

Attualmente si ritiene che la sensibilitàpropriocettiva abbia origine dalla integrazione

dei segnali provenienti dai recettori:

MUSCOLARITENDINEI

ARTICOLARI

CUTANEI

Negli anni dal 1972 al 1985 molti Autori(Goodwin 1972, Barrack 1983) mettono in dubbio l’importanza dei recettori articolari.

I RECETTORI PROPRIOCETTIVI

sono ridondanti

Shirley Peterson NZ73 anni

Tor Magnusson S80 anni

RISERVA FUNZIONALE

Per capire facciamo un passo indietro….

Scimpanzé: 97% dei geni uguali all’uomo

Le zone più antiche del Sistema Nervoso dell’Uomo (in nero) sono comuni anche

agli altri Vertebrati

Propriocezione: due componenti

coscienteincosciente

* Dalla periferia solo UN segnale su un milione riesce a passare il filtro e a raggiungere il livello cosciente

V-proprioception HF

Proprioperception1

1.000.000

Flusso di segnali

propriocettivi HF

Segnali visivi HF

DANNOSTRUTTURALE

Deficitpropriocettivo

Instabilità funzionale

DOLORE

IPOCINESI

IPOCINESI

Riva et al., 1999

Deficitpropriocettivo

Selezione dicompiti motori

semplificati

Instabilità articolare e posturale

STABILOMETRICI

OSCILLANTI

BASCULANTI-ROTOLANTI

ad alta frequenza

a bassa frequenza

LETTORI POSTURALI

SISTEMI ELETTRONICI DI VALUTAZIONE

I sistemi STABILOMETRICI descrivono i micro-movimentidel baricentro del soggetto in stazione eretta (statica).

Riva D., Soardo G.P., 1999

BASCULANTI-TRASLANTI OSCILLANTI AMMORTIZZATE

TAVOLE OSCILLANTI AMMORTIZZATE

Punto di appoggio fisso

Struttura pneumatica gonfiabile

Centro di rotazione fissoCoincidenti

MOLLE

AMMORTIZZATORI OLEODINAMICI

SISTEMA OSCILLANTE

Test dinamico

Monopodalica Seduto

STRATEGIE POSTURALI

Propriocettivo-visiva

Propriocettivo-vestibolare

Arti superiori come mezzo di stabilizzazione

VisivaCasi speciali:� Propriocettiva

Campione del mondo

Giovane pattinatore

Atleta di basso-medio livello

(priorità invertite)Anziano

OBIETTIVI

PRESTAZIONE

PREVENZIONE

RIABILITAZIONE

STABILITA’ FUNZIONALE SOTTOSISTEMI(arto inferiore, colonna bacino, arto superiore)

STABILITA’ DI SISTEMA

ARTICOLARE

POSTURALE

di distretto

di macrosistema

FUNZIONALEdi sottosistema

arto inferiorecolonna- bacino

cingolo toraco- scapolo- omerale

STABILITA’

VALUTAZIONE ACUITA’ PROPRIOCETTIVA

TestCon FB

Senza FBSenza FB

Patologia di CAVIGLIA

25 soggetti

Patologia di GINOCCHIO e ANCA20 soggetti

VALUTAZIONE ACUITA’ PROPRIOCETTIVA

SANI20 soggetti

indistinguibili

Gradi di Errore

3,93,6

2,4

0

1

2

3

4

5

6gr

adi

cavigliaginocchio-ancasani

cavigliaginocchio-

anca sani

p < 0.001

n.s.

compromette la stabilità dell’intero sistema funzionaleper “deafferentazione”

delle terminazioni nervose e dei meccanocettori

TRAUMA DISTRETTUALE

recidive+

nuovi traumi articolazioni limitrofe

DEFICIT PROPRIOCETTIVO

OBIETTIVO

PREVENZIONE

LA STABILIZZAZIONE ARTIFICIALE

TutoriTaping

Calzature sportive

Negli anni 80 in campo sportivo…

… finalità preventive nei confronti dei sempre più frequenti

traumi distorsivi

STABILIZZAZIONE ARTIFICIALE

regressione funzionale

INSTABILITA’ ARTICOLARE e POSTURALE

PEGGIORAMENTO PRESTAZIONE

Stabilizzareartificialmente

Destabilizzafunzionalmente

Sindrome da “non uso”+

Stimolazione inadeguata dei S.P.

regressione funzionale collateralesuperiore all’entità del danno

NON dipendente dalla lesione anatomica

Disabili/Soggetti patologici

ATTIVAZIONE VISUO-PROPRIOCETTIVAAD ALTA FREQUENZA

(AVP AF)

Affinare cap. coordinative - Mantenere cap. prestative

Aumentare forza e trofismo muscoli stabilizzatori(stabilizzare le articolazioni = ridurre rischio infortunio)

Rallentare i processi degenerativi (artrosi)Attivare la riserva funzionale

Migliorare la qualità della vita

ANATOMICA (RMN – TAC)

FUNZIONALEArticolare e Posturale

CLINICA

STABILITA’

Instabilità Anatomica

Attivazione visuo-propriocettivaad alta frequenza

Stabilità funzionale

Ottimale

Insufficiente S.A. obbligata+ AVPAF

S.A. + AVPAF

S.A. AVPAF

Instabilità Funzionalesenza instabilità anatomica

OttimaleStabilità funzionale

Attivazione visuo-propriocettivaad alta frequenza

S.A.

STABILIZZAZIONE ARTIFICIALE

Indispensabileattivazione visuo-propriocettiva ad alta frequenza

…quindi in caso di

evitare la regressione della stabilità funzionale

ridurre i rischi di lesioni legamentose

mantenere le capacità prestative

OBIETTIVO

RIABILITAZIONE

Ricostruzione LCA arto inferiore sinistro

Sutura menisco laterale sinistro

Atleta snowboard - livello internazionale

Ottava sedutaPrima seduta

Atleta snowboard di livello internazionale: ricostruzione LCA - sx

Con

trollo

pos

tura

le d

inam

ico

Arto sano e patologico: indistinguibili

Livello di partenzaSEDENTARIO

ATLETALivello di partenzaArto sano

Arto patologico

Atleta (maschio)

Età: 21 anni

Altezza: 185 cm

Peso: 80 Kg

Sport: canottaggio

Anamnesi: lombalgie recidivanti

TRATTAMENTO LOMBALGIE

19/09/2002(prima dell’infortunio)

18/02/2003(dopo l’infortunio)

11/03/2003(dopo attivazione V-propriocettiva)

11/03/2003(Follow-up a 9 mesi)

Lombalgie recidivanti

Pre-infortunio

Post-infortunio

Attivazionev-propriocettiva

Follow-upa 9 mesi

2° POSTO Campionati Italiani 2003

OBIETTIVI

Analizzare caratteristiche ed effetti dell’attivazione VPAF(visuo-propriocettiva ad alta frequenza) all’interno di un protocollo riabilitativo classico in fase prechirurgica

La riabilitazione visuo-propriocettiva pre-post ricostruzione del LCA

Attivazione visuo-propriocettivaad alta frequenza (AVPAF)

Aumento dei flussi propriocettivicon l’utilizzo di

tavola basculante + tracking visivo

DELOS POSTURALPROPRIOCEPTIVE

SYSTEM

Gruppi di osservazione

G1 - AVPAF pre e post chirurgica

G2 - Riabilitazione Classica

G3 - AVPAF post chirurgica

TEST

XXXG3

XXG2

XXXXG1

POSTchirurgicoPREchirurgico

T3T2T1T0

T0 (30 gg prima dell’intervento)T1 (1 gg prima dell’intervento - dopo 6 sedute di AVPAF)T2 (50 gg dopo l’intervento)T3 (90 gg dopo l’intervento)

Andamento G1

29,7

10,2

5,5

30,0

6,3

2,0

30,0

6,8

1,8

30,0

5,9

1,1

0

5

10

15

20

25

30

35

seco

ndi

0

5

10

15

20

25

30

35

grad

i

Test0Test1Test2Test3

Autonomia posturale Instabilità uomo-tavola Cono posturale

T0 T1 T2 T3

Andamento G1

Autonomia posturale Instabilità uomo-tavola Cono posturale

Andamento G2

28,3

13,7

7,1

29,3

10,7

5,2

0,00

5,00

10,00

15,00

20,00

25,00

30,00

35,00

seco

ndi

0

5

10

15

20

25

30

35

grad

i

Test1Test2

Autonomia posturale Instabilità uomo-tavola Cono posturale

n.s.

p < 0,0001

p < 0,0001

T2 T2T2T1 T1T1

Andamento G2

Autonomia posturale Instabilità uomo-tavola Cono posturale

Andamento G3

27,4

10,8

5,5

27,1

9,4

4,8

29,0

7,3

3,4

0

5

10

15

20

25

30

35

seco

ndi

0

5

10

15

20

25

30

35

grad

i

Test1Test2Test3

Autonomia posturale Instabilità uomo-tavola Cono posturale

n.s.

p < 0,0001

p < 0,0001

T2 T2 T2T1 T1 T1T3T3

T3T1 T1 T1T2 T3 T2 T2 T3

Andamento G3

Autonomia posturale Instabilità uomo-tavola Cono posturale

Confronto PRE G1 finale-G2-G3

30,0

5,8

2,0

28,3

13,7

7,1

27,4

10,8

5,5

0

5

10

15

20

25

30

35

seco

ndi

0

5

10

15

20

25

30

35

grad

i

G1 finaleG2G3

Autonomia posturale Instabilità uomo-tavola Cono posturale

p < 0,0001

p < 0,05

p < 0,001

p < 0,0001

p < 0,005p < 0,0001

p < 0,005p < 0,0001

p < 0,0001

T1 (giorno precedente l’intervento): confronto G1 G2 G3

Autonomia posturale Instabilità uomo-tavola Cono posturale

G3G1 G2

Confronto POST 50 gg G1-G3

30,0

6,8

1,8

27,1

9,4

4,8

0

5

10

15

20

25

30

35

seco

ndi

0

5

10

15

20

25

30

35

grad

i

G1G3

Autonomia posturale Instabilità uomo-tavola Cono posturale

p < 0,01

n.s.

n.s.

T2 (Post 50 gg): confronto fra G1 G3

Autonomia posturale Instabilità uomo-tavola Cono posturale

G3G1

OBIETTIVO

PRESTAZIONE

STRATEGIE POSTURALI NELLO SPORT

8,0

8,9 8,99,3 9,4 9,1

10,8

6,2

2,8

3,6 3,8 4,14,6 4,7 4,9 4,9 5,1

8,8

6,57,3

0,0

2,0

4,0

6,0

8,0

10,0

12,0

14,0

16,0

Naz. It

. Ginnas

tica R

itmica

Naz. It

. Sci

Alpino F

Naz. It

. Vela

Naz. It

. Sci

di Fondo M

Naz. It

. Sci

Alpino M

Naz. It

. Patt

inaggio Arti

stico

PALLAVOLO A1 F

CALCIO Finali

sta C

hampio

nsLea

gue 20

04

Nazionale

A SNOWBOARD

13,8

7,4Can

ottaggio giova

nile

12,8

7,4

Nuoto top 15

-18aa

16.6a

a±1.2

14,7

8,3

Istru

ttori s

ub

grad

i

Controllo PosturaleInstabilità totale Uomo-Tavola

Naz. It

. Ginnas

tica A

rtisti

ca

0,6

1,8

DANZA SU GHIACCIO

Campioni del mondo

0,9

1,8

SCI ALPIN

O

Campione mondiale e campione olimpico

1,0

2,2

CALCIO

Calciatore alto livello internazionale

0,7

1,5

PATTINAGGIO

ARTISTIC

O

Tricampione mondiale e campione olimpico

Dyn

amic

post

ural

con

trolTOP LEVEL ATHLETE

MIDDLE LEVEL ATHLETE

refined

roughSEDENTARY or healthy or pathological subject with low motor ability

ma che percentuale di questo potenziale è in grado di

esprimere l’atleta nelle varie situazioni di gara?

Possedere una grande potenza è importante

AUMENTO

FORZA ESPRIMIBILE

Valutazione dell’incremento della capacità di salto in seguito ad

attivazione visuo-propriocettivaad alta frequenza (AVP AF)

GRUPPODI LAVORON 30 soggetti

GRUPPODI CONTROLLO

N 23 soggetti

Test Salto

TestSalto

AVPAF*Delos system

10 giorni

Test Salto

TestSalto

10 giorni

Età media 25 ± 4 anni

* Attivazione visuo-propriocettiva ad alta frequenza

VALUTAZIONE CAPACITA’ DI SALTO

AVPAF (Attivazione Visuo-Propriocettiva Alta Frequenza)

3 CMJB bipo + 3 CMJB mono

3 sedute di allenamento(durata media: 23’)

DELOS Postural Proprioceptive System

OPTOJUMP

CMJ bipodalico

36,2

41,3

37,5

40,6

10

15

20

25

30

35

40

45

50

cmtest1test2

Gruppo di Lavoro Gruppo di ControlloTE

ST 1

TEST

1

TEST

2

TEST

2

p < 0,005

n.s.

CMJ monopodalico

18,9

21,9

19,7

21,5

0

5

10

15

20

25

30

35

cmtest1test2

Gruppo di Lavoro Gruppo di ControlloTE

ST 1

TEST

1

TEST

2

TEST

2

p < 0,05n.s.

Andamento Percentuale

4,1

5,0

-1,7

-1,3

-3 -2 -1 0 1 2 3 4 5 6

%

G. Controllo

G. Controllo

G. Lavoro

G. Lavoro

CMJ Bipo

CMJ Mono

Ritaratura/Affinamentocapacità di controllo coordinativo

Economizzazione/ottimizzazione dei gesti tecnici(riduzione dei movimenti superflui)

Aumento Trofismo/Forza muscoli stabilizzatori(miglior espressione del potenziale di forza disponibile)

Aumento fluidità del movimento(ottimizzazione intervento catene cinetiche)

Se i sistemi di controllo non vengono continuamente riprogrammati

“BLOCCO”del trofismo muscolare

L’inibizione del sistema propriocettivo inibisce la contrazione muscolare

L’aumentata stabilità del sistema articolare consente di esprimere al meglio laforza disponibile e di creare un “effetto transfert di riadeguamento immediato”del nuovo livello di forza assoluto raggiunto

L’EFFETTO TROFICO DEI FLUSSI PROPRIOCETTIVI

KENNEDY, 1982

Un versamento di 60 cc riduce del 40-50% lacontrazione del quadricipite evocata per via riflessa

Non bisogna dimenticare…

Aumento ore e carichi di allenamento

Maggior rischio di lesioni + patologie da sovraccarico

Riduzione e ottimizzazione carichi di lavoro

Aumento delle prestazioni