Post on 29-May-2020
Liceo Scientifico “G. Da Procida” Salerno
www.liceodaprocida.gov.it
Dirigente Scolastico Prof. Anna Laura Giannantonio
Nucleo di AutovalutazioneD’Amico-Rubino-Iuliano-Di Guglielmo
Rapporto di
Autovalutazione
… una possibile guida
Salerno 02/02/2015
Normativa SNV
DPR 28 marzo 2013, n. 80Regolamento sul Sistema Nazionale di Valutazione
Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014Priorità strategiche del Sistema Nazionale di Valutazione per gli anni scolastici 2014/2015, 2015/2016 e 2016/2017
C.M. n. 47 del 21 ottobre 2014Priorità strategiche della valutazione del Sistema educativo di istruzione e formazione. Trasmissione della Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014
Opportunità Vincoli
Punti di Forza Punti di Debolezza
Lettura e analisi degli indicatoriGli indicatori consentono alla scuola di confrontare la propria situazione
con valori di riferimento esterni.
Riflessione attraverso le domande guida Le domane guida sono uno stimolo per riflettere su quanto realizzato in ogni
area, focalizzandosi sui risultati
Cosa fare?per ogni Area:
Individuazione di punti di forza e di debolezza Sono presenti campi aperti in cui la scuola descrive i punti di forza e di
debolezza per ogni area
Espressione del giudizio con la Rubrica di valutazione Per ogni area la scuola esprime un giudizio complessivo su una scala da 1 a 7
Opportunità Vincoli
1.1 Popolazione scolastica RAV a pag.6DATI dal questionario Scuola, punto 2.6 e da Scuola in chiaro
DATI da Scuola in chiaro
Domande GuidaQual è il contesto socio-economico di provenienza degli studenti? Qual è l'incidenza degli studenti con cittadinanza non italiana? Ci sono gruppi di studenti che presentano caratteristiche particolari dal punto di vista della provenienza socio economica e culturale?
Popolazione scolastica
Opportunità Vincoli
ESEMPIO: L’omogeneità sociale e territoriale dell’utenza facilita la progettazione e la comunicazione
ESEMPI:
L’elevato numero di scuole medie di provenienza, con le inevitabili differenze nell'impostazione didattica e nei livelli di preparazione di base, richiede grande impegno nell'organizzare il lavoro.
Gli studenti pendolari incontrano qualche difficoltà nelle attività extrascolastiche.
1.2 Territorio e capitale sociale RAV a pag.7
Domande guidaPer quali peculiarità si caratterizza il territorio in cui è collocata la scuola? Quali risorse e competenze utili per la scuola sono presenti nel territorio? Qual è il contributo dell'Ente Locale di riferimento?
Territorio e capitale sociale
Opportunità Vincoli
ESEMPIO Il Liceo effettua una indagine approfondita e sistematica delle risorse del territorio e questo permette di pianificare le collaborazioni anche su lungo periodo.
ESEMPIO Le contrazioni della spesa per l’ istruzione non permette una programmazione di lungo periodo su risorse finanziarie affidabili
1.3 RISORSE ECONOMICHE E MATERIALI RAV pag. 8DATI dal Questionario Scuola, punto 2.1 e 2.5
DATI da Scuola in chiaro
DATI da Scuola in chiaro e da questionario Scuola punto 2.5
Domande guidaQual è la qualità delle strutture della scuola?Qual è la qualità degli strumenti in uso nella scuola? Quali le risorse economiche disponibili?
Risorse economiche e materiali
Opportunità Vincoli
ESEMPIO
Le condizioni socioeconomiche dell’utenza della scuola permettono di richiedere contributi alle famiglie per i viaggi d’istruzione e attività facoltative
ESEMPIO
Le molte attività rendono difficile la pianificazione dei tempi di erogazione dei servizi
1.4 Risorse professionali RAV a pag.9DATI dal questionario Scuola, punto 2.7 e da Scuola in chiaro
Risorse professionali
Opportunità Vincoli
ESEMPIOin relazione all’indicatore: Caratteristiche degli insegnanti
Presenza di professionalità che permette di ampliare l’offerta formativa in relazione a bisogni particolari dell’utenza
ESEMPIOin relazione all’indicatore: Caratteristiche degli insegnanti
L’età piuttosto alta della maggior parte dei docenti
Punti di Forza Punti di Debolezza
2 Esiti RAv a pag.102.1 Risultati scolastici DATI da Scuola in chiaro
Risultati scolastici
Punti di forza Punti di debolezza
ESEMPIO I criteri di valutazione adottati dalla scuola sono adeguati a garantire il successo formativo degli studenti.
Analizzando la distribuzione degli studenti per fascia di voto conseguito all'Esame di Stato, una parte consistente si colloca nelle fasce più alte
ESEMPIO
I debiti formativi si concentrano in determinate discipline e in alcune sezioni
RAV a pag.12 2.2
Risultati nelle prove standardizzate nazionali
Punti di forza Punti di debolezza
ESEMPIO
Buon posizionamento della scuola nelle prove di matematica, grazie ad una programmazione dipartimentale efficace
ESEMPIO
Risultati negativi nelle prove di italiano di una classe, a causa di un elevato turnover e di ritardi nelle nomine dei docenti
RAV a pag.15 2.3
Competenze chiave di cittadinanza
Punti di forza Punti di debolezza
ESEMPIOIl Liceo ha una consolidata e sistematica pratica di progetti di volontariato con una forte ricaduta nel sociale.La valutazione ed il monitoraggio dei processi prendono esplicitamente in considerazione le competenze di cittadinanza
ESEMPIO La valutazione ed il monitoraggio dei progetti sono ancora focalizzati principalmente sulle conoscenze e sulle abilità
RAV a pag.18 2.4
...
Tasso di ex studenti occupati in attività
lavorative coerenti con gli studi COMETA
Altro indicatore in aggiunta a quelli indicati
Risultati a distanza
Punti di forza Punti di debolezza
ESEMPIO
La presenza di una analisi precisa dei bisogni lavorativi non solo del territorio, ma a più largo raggio
ESEMPIO
Un curricolo poco articolato e poco flessibile, che non indirizza verso la capacità di riconvertire e riallineare le competenze alle richieste durante il percorso scolastico superiore e l’inserimento nel mondo del lavoro.
3 A) Processi – Pratiche educative e didattiche
3.1 Curricolo, progettazione e valutazione
RAV a pag.21
L’area è articolata al suo interno in tre sottoaree:
Curricolo e offerta formativadefinizione e articolazione del curricolo di istituto e delle attività di ampliamento dell’offerta formativa
Progettazione didatticamodalità di progettazione
Valutazione degli studentimodalità di valutazione e utilizzo dei risultati della valutazione
RAV a pag.22 3.1
Curricolo e offerta formativa
Punti di forza Punti di debolezza
ESEMPIOin relazione all’indicatore:
Condivisione del curricolo
La scuola pratica una forma di
progettazione bottom-up, che
assicura la rappresentanza di
tutte le istanze.
ESEMPIO in relazione all’indicatore:
Condivisione del curricolo con il territorio
La progettazione del curricolo
appare ‘scollata’ dalle istanze e
dai bisogni del territorio perchè
sono carenti gli strumenti di
ascolto
DATI dal questionario Scuola, punto 3.2
Curriculo ed azione didattica
DATI dal questionario Scuola, punto 3.2
RAV a pag.22 3.1
Progettazione didattica
Punti di forza Punti di debolezza
ESEMPIO
La scuola destina la maggior
parte delle ore di attività dei
dipartimenti alla progettazione
didattica
ESEMPIO
La valutazione per competenze e
l’utilizzo di rubriche di
valutazione
Valutazione degli studenti RAV a pag.23
Valutazione degli studenti
Punti di forza Punti di debolezza
ESEMPIO
La scuola ha una visione
sistemica della valutazione,
utilizzando una congrua parte
del tempo dedicato alle attività
collegiali per l’analisi dei risultati
ESEMPIO
La scuola progetta strumenti di
valutazione comuni, ma non
effettua un’analisi sistematica e
condivisa dei risultati
3 A Processi – Pratiche educative e didattiche
3.2 Ambiente di apprendimento
RAV a pag.26
L’area è articolata al suo interno in tre sottoaree:
Dimensione organizzativa RAV a pag.26flessibilità nell'utilizzo di spazi e tempi in funzione della didattica (laboratori, orario scolastico, ecc.)
Dimensione metodologica RAV a pag.27promozione e sostegno all’utilizzo di metodologie didattiche innovative (gruppi di livello, classi aperte, ecc.)
Dimensione relazionale RAV a pag.27definizione e rispetto di regole di comportamento a scuola e in classe, gestione dei conflitti con gli studenti
3. 3 Area Inclusione e differenziazione
RAV a pag. 30
Inclusione RAV a pag. 30 Modalità di inclusione degli studenti con disabilità, con bisogni educativi speciali e degli studenti stranieri da poco in Italia. Azioni di valorizzazione e gestione delle differenze.
Recupero e Potenziamento RAV a pag. 30
Modalità di adeguamento dei processi di insegnamento ai bisogni formativi di ciascun allievo
Continuitàazioni intraprese dalla scuola per assicurare la continuità educativa nel passaggio da un ordine di scuola all’altro
Orientamentoazioni intraprese dalla scuola per orientare gli studenti alla conoscenza del sé e alla scelta degli indirizzi di studio
3. 4 Continuità e orientamento RAV a pag. 34
3. 4 Continuità RAV a pag. 34
Punti di forza Punti di debolezza
ESEMPIO
Alto livello di condivisione della
progettazione didattica fra gli
insegnanti
ESEMPIO
Il Liceo non effettua un’analisi
sistematica e condivisa del
livello di congruità e coerenza fra
le articolazioni del curricolo
Formulazione di traguardi di competenze in entrata e
in uscita dalle diverse classi (descrittore: si/no)
COMETA
3. 4 Orientamento RAV a pag. 35
Punti di forza Punti di debolezza
ESEMPIOin relazione all’indicatore:
Anagrafe delle risorse esterne coinvolte
nell’attività didattica
Didattica orientativa basata sulla
conoscenza delle risorse e dei
bisogni del territorio
ESEMPIO in relazione all’indicatore:
Anagrafe delle risorse esterne coinvolte
nell’attività didattica
Non sempre si riesce a usufriure
delle risorse formative e
lavorative del territorio
Anagrafe delle risorse esterne
(descrittore: si/no)
COMETA
DATI da Scuola in chiaro e da www.eduscopio.it
3. B Processi – Pratiche gestionali e organizzative
3.5 Orientamento strategico e organizzazione della scuola
Missione e obiettivi prioritariindividuazione della missione, scelta delle priorità e loro condivisione interna e esterna
Controllo dei processiuso di forme di controllo strategico e monitoraggio dell'azione intrapresa dalla scuola per il conseguimento degli obiettivi individuati (es. pianificazione strategica, misurazione delle performance, autovalutazione).
Organizzazione delle risorse umaneindividuazione di ruoli di responsabilità e definizione dei compiti per il personale Gestione delle risorse economiche – assegnazione delle risorse per la realizzazione delle priorità
3.5 Missione e obiettivi prioritari RAV a pag. 38
Punti di forza Punti di debolezza
ESEMPIO
Condivisione sistematica della
politica e della missione, sia a
livello della progettazione che
della comunicazione.
Proiezione efficace
dell’immagine del Liceo
all’esterno.
ESEMPIO
Non sono ancora chiaramente
definiti criteri oggettivi di
riferimento per decidere le
priorità di cambiamento da
apportare alla struttura
dell’organizzazione.
Non sono ancora sviluppate
modalità finalizzate a tradurre gli
obiettivi strategici e operativi in
corrispondenti piani e compiti
all’interno dell’organizzazione
4.1 Come è composto il Nucleo di autovalutazione che si occupa della compilazione del RAV?
4.2 Nella fase di lettura degli indicatori e di raccolta e analisi dei dati della scuola quali problemi o difficoltà sono emersi?
4.3 Nella fase di interpretazione dei dati e espressione dei giudizi quali problemi o difficoltà sono emersi?
L’area 4 “Il processo di autovalutazione”, è articolata in domande a risposta aperta o chiusa
4.5 Nello scorso anno scolastico la scuola ha effettuato attività di autovalutazione e/o rendicontazione sociale?
Sì No4.5.1 Se Sì, la scuola ha utilizzato un modello strutturato di autovalutazione e/o rendicontazione sociale?
• No, la scuola ha prodotto internamente i propri strumenti (es. questionari di gradimento, griglie di osservazione, ecc.)
• Sì (specificare di quale modello si tratta, es. ISO 9000, CAF, modelli elaborati da reti di scuole,modelli elaborati da USR, altro)
4.5.2 Se sì, come sono stati utilizzati i risultati dell’autovalutazione? (es. i risultati dell’autovalutazione sono stati presentati al Consiglio di istituto, sono stati pubblicati sul sito, sono stati utilizzati per pianificare azioni di miglioramento, ecc.)(max 100 caratteri spazi inclusi)
Esperienze pregresse di autovalutazione
L’area, “L’individuazione delle priorità”, contempla l’individuazione di priorità, obiettivi generali che devono portare ai traguardi di lungo periodo (3 anni) ovvero i risultati attesi; sia le priorità sia i traguardi si riferiscono agli Esiti degli studenti.
Le priorità si riferiscono agli obiettivi generali che la scuola si prefigge di realizzare nel lungo periodo attraverso l’azione di miglioramento. Le priorità che la scuola si pone devono necessariamente riguardare gli esiti degli studenti.
I traguardi di lungo periodo riguardano i risultati attesi in relazione alle priorità strategiche. Si tratta di risultati previsti a lungo termine (3 anni). Essi articolano in forma osservabile e/o misurabile i contenuti delle priorità e rappresentano le mete verso cui la scuola tende nella sua azione di miglioramento. Per ogni priorità individuata deve essere articolato il relativo traguardo di lungo periodo.
“…il futuro è decisamente aperto. Esso dipende da noi… da quello che facciamo e faremo, oggi, domani, dopodomani…”
K. L. Popper