Presentazione della Tesipazqo.altervista.org/documenti/presentazione.pdf · Title: Presentazione...

Post on 18-Oct-2020

4 views 0 download

Transcript of Presentazione della Tesipazqo.altervista.org/documenti/presentazione.pdf · Title: Presentazione...

Indice . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1

1 Il problema di Martin Gardner 2Le coccinelle innamorate . . . . . . . . . . . . . . . 3Generalizziamo! . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6Dobbiamo proprio fermarci? . . . . . . . . . . . . . 11

2 Il problema di Hugo Steinhaus 16Il problema delle navi . . . . . . . . . . . . . . . . . 17

3 Alcune proprieta generali sugli inseguimenti 20Il problema generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21Le equazioni ausiliarie . . . . . . . . . . . . . . . . . 23Applicazioni notevoli . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24

4 Dulcis in fundo... 27...alcune immagini! . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28

/ .

Cap. 1

Il problema di MartinGardner

Universita di Udine

Le coccinelle innamorate / 3 .

Le coccinelle innamorate / 3 .

Quattro coccinelle (A,B,C,D) occupano gli angoli di un qua-drato di venti centimetri di lato. A e C sono maschi, Be D sono femmine. Contemporaneamente A cammina di-rettamente verso B, B verso C, C verso D e D verso A.Camminando tutte alla stessa velocita costante le quattrococcinelle descrivono quattro spirali logaritmiche congruentiche si incontrano al centro del quadrato.

Le coccinelle innamorate / 3 .

Quattro coccinelle (A,B,C,D) occupano gli angoli di un qua-drato di venti centimetri di lato. A e C sono maschi, Be D sono femmine. Contemporaneamente A cammina di-rettamente verso B, B verso C, C verso D e D verso A.Camminando tutte alla stessa velocita costante le quattrococcinelle descrivono quattro spirali logaritmiche congruentiche si incontrano al centro del quadrato.Quanto deve camminare ogni coccinella prima dell’incontrocon le altre?

Le coccinelle innamorate / 3 .

Quattro coccinelle (A,B,C,D) occupano gli angoli di un qua-drato di venti centimetri di lato. A e C sono maschi, Be D sono femmine. Contemporaneamente A cammina di-rettamente verso B, B verso C, C verso D e D verso A.Camminando tutte alla stessa velocita costante le quattrococcinelle descrivono quattro spirali logaritmiche congruentiche si incontrano al centro del quadrato.Quanto deve camminare ogni coccinella prima dell’incontrocon le altre?Il problema puo essere risolto senza calcoli.

Le coccinelle innamorate / 4 .

A

BC

D

Le coccinelle innamorate / 4 .

1-1

1

-1

A

BC

D

Le coccinelle innamorate / 4 .

1-1

1

-1

A

BC

D

Le coccinelle innamorate / 4 .

-1 1

-1

1

A

B

C

D

Le coccinelle innamorate / 4 .

-1 1

-1

1

A

B

C

D

Le coccinelle innamorate / 4 .

-1 1

-1

1

A

B

C

D

Le coccinelle innamorate / 4 .

-1 1

-1

1

AB

C D

Le coccinelle innamorate / 4 .

-1 1

-1

1

AB

CD

Le coccinelle innamorate / 4 .

-1 1

-1

1

AB

CD

Le coccinelle innamorate / 4 .

-1 1

-1

1

A

B

C

D

Le coccinelle innamorate / 5 .

Gardner non chiede di trovare la traiettoria delle coccinelle,ma solo la distanza percorsa dalle coccinelle prima di in-contrarsi. In questo caso il problema e sorprendentementesemplice.

Le coccinelle innamorate / 5 .

Gardner non chiede di trovare la traiettoria delle coccinelle,ma solo la distanza percorsa dalle coccinelle prima di in-contrarsi. In questo caso il problema e sorprendentementesemplice.Per simmetria, in ogni istante le 4 coccinelle si trovano aivertici di un quadrato il cui lato si va restringendo. Il per-corso di una coccinella inseguitrice sara sempre perpendi-colare a quello della coccinella inseguita. Ma allora mentreA si avvicina a B, non c’e alcuna componente del moto di Bche la avvicini o la allontani da A e dal punto di vista di A,B potrebbe benissimo stare ferma. Quindi A raggiungera Bnello stesso tempo che occorrerebbe se B rimanesse ferma.

Le coccinelle innamorate / 5 .

Gardner non chiede di trovare la traiettoria delle coccinelle,ma solo la distanza percorsa dalle coccinelle prima di in-contrarsi. In questo caso il problema e sorprendentementesemplice.Per simmetria, in ogni istante le 4 coccinelle si trovano aivertici di un quadrato il cui lato si va restringendo. Il per-corso di una coccinella inseguitrice sara sempre perpendi-colare a quello della coccinella inseguita. Ma allora mentreA si avvicina a B, non c’e alcuna componente del moto di Bche la avvicini o la allontani da A e dal punto di vista di A,B potrebbe benissimo stare ferma. Quindi A raggiungera Bnello stesso tempo che occorrerebbe se B rimanesse ferma.Allora la lunghezza di ogni braccio di spirale e pari allalunghezza del lato del quadrato iniziale e cioe 20 cm.

Generalizziamo! / 6 .

Generalizziamo! / 6 .

E abbastanza naturale chiedersi cosa succede se invece di 4coccinelle abbiamo n insetti che si comportino nello stessomodo.

Generalizziamo! / 6 .

E abbastanza naturale chiedersi cosa succede se invece di 4coccinelle abbiamo n insetti che si comportino nello stessomodo.ProblemaSiano dati n insetti disposti ai vertici di un n-agono regolareunitario (cioe inscritto in un cerchio di raggio 1) al tempot = 0. Ciascun insetto si muove verso quello che lo precedein senso antiorario (oppure in verso orario, il problema esimmetrico).

Generalizziamo! / 6 .

E abbastanza naturale chiedersi cosa succede se invece di 4coccinelle abbiamo n insetti che si comportino nello stessomodo.ProblemaSiano dati n insetti disposti ai vertici di un n-agono regolareunitario (cioe inscritto in un cerchio di raggio 1) al tempot = 0. Ciascun insetto si muove verso quello che lo precedein senso antiorario (oppure in verso orario, il problema esimmetrico).Trovare la distanza percorsa da ciascun insetto

Generalizziamo! / 7 .

1-1

1

-1

A2

A3

A4

A5

A6

A7

A1

Generalizziamo! / 8 .

Vediamo di analizzare cosa accade dinamicamente. Comeprima, dobbiamo considerare qual e la velocita con cui uninsetto si avvicina all’insetto precedente, notando che:

Generalizziamo! / 8 .

Vediamo di analizzare cosa accade dinamicamente. Comeprima, dobbiamo considerare qual e la velocita con cui uninsetto si avvicina all’insetto precedente, notando che:

� In ogni istante, per simmetria, le coccinelle si trovanoai vertici di un n - agono regolare.

Generalizziamo! / 8 .

Vediamo di analizzare cosa accade dinamicamente. Comeprima, dobbiamo considerare qual e la velocita con cui uninsetto si avvicina all’insetto precedente, notando che:

� In ogni istante, per simmetria, le coccinelle si trovanoai vertici di un n - agono regolare.

�L’angolo esterno e pari a 2πn e possiamo considerarlo

sempre compreso tra 0 e π

Generalizziamo! / 8 .

Vediamo di analizzare cosa accade dinamicamente. Comeprima, dobbiamo considerare qual e la velocita con cui uninsetto si avvicina all’insetto precedente, notando che:

� In ogni istante, per simmetria, le coccinelle si trovanoai vertici di un n - agono regolare.

�L’angolo esterno e pari a 2πn e possiamo considerarlo

sempre compreso tra 0 e π

�La lunghezza del lato e 2 sin πn, e quindi, usando le

formule di bisezione,√

2(1− cos 2πn ).

Generalizziamo! / 8 .

Vediamo di analizzare cosa accade dinamicamente. Comeprima, dobbiamo considerare qual e la velocita con cui uninsetto si avvicina all’insetto precedente, notando che:

� In ogni istante, per simmetria, le coccinelle si trovanoai vertici di un n - agono regolare.

�L’angolo esterno e pari a 2πn e possiamo considerarlo

sempre compreso tra 0 e π

�La lunghezza del lato e 2 sin πn, e quindi, usando le

formule di bisezione,√

2(1− cos 2πn ).

Sia α = 2πn , per comodita (e anche per un motivo che vedre-

mo dopo...).

Generalizziamo! / 9 .

1-1

1

-1

A2

A3

A4

A5

A6

A7

A1

Generalizziamo! / 9 .

1-1

1

-1

A2

A3

A4

A5

A6

A7

A1

Generalizziamo! / 9 .

1-1

1

-1

A2

A3

A4

A5

A6

A7

A1Α

Generalizziamo! / 9 .

1-1

1

-1

A2

A3

A4

A5

A6

A7

A1ΑΒ=Π - Α������������2

Generalizziamo! / 9 .

1-1

1

-1

A2

A3

A4

A5

A6

A7

A1Α

Γ=Π + Α������������2

Β=Π - Α������������2

Generalizziamo! / 9 .

1-1

1

-1

A2

A3

A4

A5

A6

A7

A1Α

Α

Β=Π - Α������������2

Γ=Π + Α������������2

Generalizziamo! / 10 .

◦ La velocita dell’insetto A sia v in modulo. L’angolo tra la direzionedel suo moto e la direzione del moto del ‘fuggitivo’ B e pari all’angoloesterno del poligono. Quindi la componente del moto di B lungo ladirezione del moto di A e v cos α.

Generalizziamo! / 10 .

◦ La velocita dell’insetto A sia v in modulo. L’angolo tra la direzionedel suo moto e la direzione del moto del ‘fuggitivo’ B e pari all’angoloesterno del poligono. Quindi la componente del moto di B lungo ladirezione del moto di A e v cos α.

◦ La velocita con cui A si avvicina a B e v(1− cos α). Il rapporto tra lavelocita di A e la velocita di avvicinamento e 1

1−cos α.

Generalizziamo! / 10 .

◦ La velocita dell’insetto A sia v in modulo. L’angolo tra la direzionedel suo moto e la direzione del moto del ‘fuggitivo’ B e pari all’angoloesterno del poligono. Quindi la componente del moto di B lungo ladirezione del moto di A e v cos α.

◦ La velocita con cui A si avvicina a B e v(1− cos α). Il rapporto tra lavelocita di A e la velocita di avvicinamento e 1

1−cos α.

◦ Come nel caso delle 4 coccinelle, la lunghezza totale del percorso sarapari alla lunghezza del lato del poligono, moltiplicata per il fattore diproporzione delle velocita.

Generalizziamo! / 10 .

◦ La velocita dell’insetto A sia v in modulo. L’angolo tra la direzionedel suo moto e la direzione del moto del ‘fuggitivo’ B e pari all’angoloesterno del poligono. Quindi la componente del moto di B lungo ladirezione del moto di A e v cos α.

◦ La velocita con cui A si avvicina a B e v(1− cos α). Il rapporto tra lavelocita di A e la velocita di avvicinamento e 1

1−cos α.

◦ Come nel caso delle 4 coccinelle, la lunghezza totale del percorso sarapari alla lunghezza del lato del poligono, moltiplicata per il fattore diproporzione delle velocita.√

2(1− cos α)

1− cos α=

√2

1− cos α

Dobbiamo proprio fermarci?/ 11 .

Dobbiamo proprio fermarci?/ 11 .

Oramai sappiamo calcolare la lunghezza di una spirale loga-ritmica di un qualche tipo, cioe di quelle corripondenti all’inseguimento di n insetti. Tuttavia:

Dobbiamo proprio fermarci?/ 11 .

Oramai sappiamo calcolare la lunghezza di una spirale loga-ritmica di un qualche tipo, cioe di quelle corripondenti all’inseguimento di n insetti. Tuttavia:

�La formula per la lunghezza della spirale dipende daα, che fino ad ora aveva un preciso significato.

Dobbiamo proprio fermarci?/ 11 .

Oramai sappiamo calcolare la lunghezza di una spirale loga-ritmica di un qualche tipo, cioe di quelle corripondenti all’inseguimento di n insetti. Tuttavia:

�La formula per la lunghezza della spirale dipende daα, che fino ad ora aveva un preciso significato.

�La funzione che esprime la lunghezza√2

1− cos α

e continua in α 6= 0.

Dobbiamo proprio fermarci?/ 11 .

Oramai sappiamo calcolare la lunghezza di una spirale loga-ritmica di un qualche tipo, cioe di quelle corripondenti all’inseguimento di n insetti. Tuttavia:

�La formula per la lunghezza della spirale dipende daα, che fino ad ora aveva un preciso significato.

�La funzione che esprime la lunghezza√2

1− cos α

e continua in α 6= 0.

•Questo ci suggerisce che e possibile trovare unaformula semplice per la lunghezza di una spiralelogartmica qualsiasi.

Dobbiamo proprio fermarci?/ 12 .

� In generale, una spirale logaritmica ha equazione po-lare (e−θt, t), con θ > 0. La corrispondente equazionecartesiana sara

(e−θt cos t, e−θt sin t) (1.1)

Dobbiamo proprio fermarci?/ 12 .

� In generale, una spirale logaritmica ha equazione po-lare (e−θt, t), con θ > 0. La corrispondente equazionecartesiana sara

(e−θt cos t, e−θt sin t) (1.1)

•Sto considerando solo spirali che passano per ilpunto (1, 0) all’istante 0. Dovrebbe essere sufficien-te una moltiplicazione, per ottenere la soluzionenel caso generale.

Dobbiamo proprio fermarci?/ 13 .

�Nel problema degli n insetti conosciamo il coefficienteangolare della tangente nel punto (1, 0), che e − ctg α

2 .

Dobbiamo proprio fermarci?/ 13 .

�Nel problema degli n insetti conosciamo il coefficienteangolare della tangente nel punto (1, 0), che e − ctg α

2 .

� Il coefficiente angolare della retta tangente alla spirale1.1 in t = 0 e dato dal rapporto delle derivate dellecomponenti calcolate in quel punto:

y′

x′

∣∣∣∣∣t=0

=−θe−θt cos t− e−θt sin t

−θe−θt sin t + e−θt cos t

∣∣∣∣∣∣t=0

= −1

θ

Dobbiamo proprio fermarci?/ 13 .

�Nel problema degli n insetti conosciamo il coefficienteangolare della tangente nel punto (1, 0), che e − ctg α

2 .

� Il coefficiente angolare della retta tangente alla spirale1.1 in t = 0 e dato dal rapporto delle derivate dellecomponenti calcolate in quel punto:

y′

x′

∣∣∣∣∣t=0

=−θe−θt cos t− e−θt sin t

−θe−θt sin t + e−θt cos t

∣∣∣∣∣∣t=0

= −1

θ

�Pertanto:

− ctgα

2= −1

θ

Dobbiamo proprio fermarci?/ 13 .

�Nel problema degli n insetti conosciamo il coefficienteangolare della tangente nel punto (1, 0), che e − ctg α

2 .

� Il coefficiente angolare della retta tangente alla spirale1.1 in t = 0 e dato dal rapporto delle derivate dellecomponenti calcolate in quel punto:

y′

x′

∣∣∣∣∣t=0

=−θe−θt cos t− e−θt sin t

−θe−θt sin t + e−θt cos t

∣∣∣∣∣∣t=0

= −1

θ

�Pertanto:

ctgα

2=

1

θ

Dobbiamo proprio fermarci?/ 13 .

�Nel problema degli n insetti conosciamo il coefficienteangolare della tangente nel punto (1, 0), che e − ctg α

2 .

� Il coefficiente angolare della retta tangente alla spirale1.1 in t = 0 e dato dal rapporto delle derivate dellecomponenti calcolate in quel punto:

y′

x′

∣∣∣∣∣t=0

=−θe−θt cos t− e−θt sin t

−θe−θt sin t + e−θt cos t

∣∣∣∣∣∣t=0

= −1

θ

�Pertanto:

tanα

2= θ

Dobbiamo proprio fermarci?/ 13 .

�Nel problema degli n insetti conosciamo il coefficienteangolare della tangente nel punto (1, 0), che e − ctg α

2 .

� Il coefficiente angolare della retta tangente alla spirale1.1 in t = 0 e dato dal rapporto delle derivate dellecomponenti calcolate in quel punto:

y′

x′

∣∣∣∣∣t=0

=−θe−θt cos t− e−θt sin t

−θe−θt sin t + e−θt cos t

∣∣∣∣∣∣t=0

= −1

θ

�Pertanto:tan

α

2= θ

�Riassumendo:

θ = tan α2 e α = 2 atan θ

Dobbiamo proprio fermarci?/ 14 .

Quindi, a partire dall’equazione della spirale, possiamo ot-tenere l’angolo tra il primo e il secondo insetto. Questo nonsignifica che ci troviamo nella stessa situazione del problemainiziale. Infatti abbiamo le seguenti possibilita:

Dobbiamo proprio fermarci?/ 14 .

Quindi, a partire dall’equazione della spirale, possiamo ot-tenere l’angolo tra il primo e il secondo insetto. Questo nonsignifica che ci troviamo nella stessa situazione del problemainiziale. Infatti abbiamo le seguenti possibilita:

◦ Se α = α(θ) divide 2π, allora siamo nella situazione iniziale (nell’esem-pio, α = 2π

7 ):

Dobbiamo proprio fermarci?/ 14 .

-1 1

-1

1

Dobbiamo proprio fermarci?/ 14 .

-1 1

-1

1

Dobbiamo proprio fermarci?/ 14 .

-1 1

-1

1

Dobbiamo proprio fermarci?/ 14 .

-1 1

-1

1

Dobbiamo proprio fermarci?/ 14 .

-1 1

-1

1

Dobbiamo proprio fermarci?/ 14 .

-1 1

-1

1

Dobbiamo proprio fermarci?/ 14 .

-1 1

-1

1

Dobbiamo proprio fermarci?/ 14 .

Quindi, a partire dall’equazione della spirale, possiamo ot-tenere l’angolo tra il primo e il secondo insetto. Questo nonsignifica che ci troviamo nella stessa situazione del problemainiziale. Infatti abbiamo le seguenti possibilita:

◦ Se α = α(θ) divide 2π, allora siamo nella situazione iniziale.

Dobbiamo proprio fermarci?/ 14 .

Quindi, a partire dall’equazione della spirale, possiamo ot-tenere l’angolo tra il primo e il secondo insetto. Questo nonsignifica che ci troviamo nella stessa situazione del problemainiziale. Infatti abbiamo le seguenti possibilita:

◦ Se α = α(θ) divide 2π, allora siamo nella situazione iniziale.

◦ Se α divide un multiplo intero di 2π, allora siamo in un problema conun numero finito di insetti che si inseguono, ma questi non si seguononecessariamente nell’ordine, ma a salti costanti (nell’esempio, α = 3π

7 ):

Dobbiamo proprio fermarci?/ 14 .

-1 1

-1

1

Dobbiamo proprio fermarci?/ 14 .

-1 1

-1

1

Dobbiamo proprio fermarci?/ 14 .

-1 1

-1

1

Dobbiamo proprio fermarci?/ 14 .

-1 1

-1

1

Dobbiamo proprio fermarci?/ 14 .

-1 1

-1

1

Dobbiamo proprio fermarci?/ 14 .

-1 1

-1

1

Dobbiamo proprio fermarci?/ 14 .

-1 1

-1

1

Dobbiamo proprio fermarci?/ 14 .

-1 1

-1

1

Dobbiamo proprio fermarci?/ 14 .

-1 1

-1

1

Dobbiamo proprio fermarci?/ 14 .

-1 1

-1

1

Dobbiamo proprio fermarci?/ 14 .

-1 1

-1

1

Dobbiamo proprio fermarci?/ 14 .

-1 1

-1

1

Dobbiamo proprio fermarci?/ 14 .

-1 1

-1

1

Dobbiamo proprio fermarci?/ 14 .

-1 1

-1

1

Dobbiamo proprio fermarci?/ 14 .

Quindi, a partire dall’equazione della spirale, possiamo ot-tenere l’angolo tra il primo e il secondo insetto. Questo nonsignifica che ci troviamo nella stessa situazione del problemainiziale. Infatti abbiamo le seguenti possibilita:

◦ Se α = α(θ) divide 2π, allora siamo nella situazione iniziale.

◦ Se α divide un multiplo intero di 2π, allora siamo in un problema conun numero finito di insetti che si inseguono, ma questi non si seguononecessariamente nell’ordine, ma a salti costanti.

Dobbiamo proprio fermarci?/ 14 .

Quindi, a partire dall’equazione della spirale, possiamo ot-tenere l’angolo tra il primo e il secondo insetto. Questo nonsignifica che ci troviamo nella stessa situazione del problemainiziale. Infatti abbiamo le seguenti possibilita:

◦ Se α = α(θ) divide 2π, allora siamo nella situazione iniziale.

◦ Se α divide un multiplo intero di 2π, allora siamo in un problema conun numero finito di insetti che si inseguono, ma questi non si seguononecessariamente nell’ordine, ma a salti costanti.

◦Nel caso in cui α non divida un multiplo intero di 2π, ci sono infinitiinsetti e quindi il problema non sarebbe piu applicabile, almeno inteoria (nell’esempio, α = 1.7 radianti):

Dobbiamo proprio fermarci?/ 14 .

-1 1

-1

1

Dobbiamo proprio fermarci?/ 14 .

-1 1

-1

1

Dobbiamo proprio fermarci?/ 14 .

-1 1

-1

1

Dobbiamo proprio fermarci?/ 14 .

-1 1

-1

1

Dobbiamo proprio fermarci?/ 14 .

-1 1

-1

1

Dobbiamo proprio fermarci?/ 14 .

-1 1

-1

1

Dobbiamo proprio fermarci?/ 14 .

-1 1

-1

1

Dobbiamo proprio fermarci?/ 14 .

-1 1

-1

1

Dobbiamo proprio fermarci?/ 14 .

-1 1

-1

1

Dobbiamo proprio fermarci?/ 14 .

-1 1

-1

1

Dobbiamo proprio fermarci?/ 14 .

-1 1

-1

1

Dobbiamo proprio fermarci?/ 14 .

-1 1

-1

1

Dobbiamo proprio fermarci?/ 14 .

-1 1

-1

1

Dobbiamo proprio fermarci?/ 15 .

•Tuttavia la soluzione dipendeva solamente dall’an-golo formato tra le traiettorie di due insetti che siinseguono. Quindi non ci interessa la disposizioneglobale di tutti gli insetti.

Dobbiamo proprio fermarci?/ 15 .

•Tuttavia la soluzione dipendeva solamente dall’an-golo formato tra le traiettorie di due insetti che siinseguono. Quindi non ci interessa la disposizioneglobale di tutti gli insetti.

◦ L’unico aspetto che ci interessa e che in ogni istante sia preservatol’angolo iniziale.

Dobbiamo proprio fermarci?/ 15 .

•Tuttavia la soluzione dipendeva solamente dall’an-golo formato tra le traiettorie di due insetti che siinseguono. Quindi non ci interessa la disposizioneglobale di tutti gli insetti.

◦ L’unico aspetto che ci interessa e che in ogni istante sia preservatol’angolo iniziale.

•Ma questo e vero per simmetria. E quindi la lun-ghezza della spirale logaritmica 1.1 e√

2

1− cos(2 atan θ)

Dobbiamo proprio fermarci?/ 15 .

•Tuttavia la soluzione dipendeva solamente dall’an-golo formato tra le traiettorie di due insetti che siinseguono. Quindi non ci interessa la disposizioneglobale di tutti gli insetti.

◦ L’unico aspetto che ci interessa e che in ogni istante sia preservatol’angolo iniziale.

•Ma questo e vero per simmetria. E quindi la lun-ghezza della spirale logaritmica 1.1 e√

2

1− cos(2 atan θ)

• ovvero, usando le formule trigonometriche note:√√√√ 2

1− 1−tan2 atan θ1+tan2 atan θ

Dobbiamo proprio fermarci?/ 15 .

•Tuttavia la soluzione dipendeva solamente dall’an-golo formato tra le traiettorie di due insetti che siinseguono. Quindi non ci interessa la disposizioneglobale di tutti gli insetti.

◦ L’unico aspetto che ci interessa e che in ogni istante sia preservatol’angolo iniziale.

•Ma questo e vero per simmetria. E quindi la lun-ghezza della spirale logaritmica 1.1 e√

2

1− cos(2 atan θ)

• ovvero, usando le formule trigonometriche note:√√√√ 2

1− 1−θ2

1+θ2

Dobbiamo proprio fermarci?/ 15 .

•Tuttavia la soluzione dipendeva solamente dall’an-golo formato tra le traiettorie di due insetti che siinseguono. Quindi non ci interessa la disposizioneglobale di tutti gli insetti.

◦ L’unico aspetto che ci interessa e che in ogni istante sia preservatol’angolo iniziale.

•Ma questo e vero per simmetria. E quindi la lun-ghezza della spirale logaritmica 1.1 e√

2

1− cos(2 atan θ)

• ovvero, usando le formule trigonometriche note:√2(1 + θ2)

1 + θ2 − (1− θ2)

Dobbiamo proprio fermarci?/ 15 .

•Tuttavia la soluzione dipendeva solamente dall’an-golo formato tra le traiettorie di due insetti che siinseguono. Quindi non ci interessa la disposizioneglobale di tutti gli insetti.

◦ L’unico aspetto che ci interessa e che in ogni istante sia preservatol’angolo iniziale.

•Ma questo e vero per simmetria. E quindi la lun-ghezza della spirale logaritmica 1.1 e√

2

1− cos(2 atan θ)

• ovvero, usando le formule trigonometriche note:√2(1 + θ2)

1 + θ2 − 1 + θ2

Dobbiamo proprio fermarci?/ 15 .

•Tuttavia la soluzione dipendeva solamente dall’an-golo formato tra le traiettorie di due insetti che siinseguono. Quindi non ci interessa la disposizioneglobale di tutti gli insetti.

◦ L’unico aspetto che ci interessa e che in ogni istante sia preservatol’angolo iniziale.

•Ma questo e vero per simmetria. E quindi la lun-ghezza della spirale logaritmica 1.1 e√

2

1− cos(2 atan θ)

• ovvero, usando le formule trigonometriche note:√2(1 + θ2)

2θ2

Dobbiamo proprio fermarci?/ 15 .

•Tuttavia la soluzione dipendeva solamente dall’an-golo formato tra le traiettorie di due insetti che siinseguono. Quindi non ci interessa la disposizioneglobale di tutti gli insetti.

◦ L’unico aspetto che ci interessa e che in ogni istante sia preservatol’angolo iniziale.

•Ma questo e vero per simmetria. E quindi la lun-ghezza della spirale logaritmica 1.1 e√

2

1− cos(2 atan θ)

• ovvero, usando le formule trigonometriche note:√1 + θ2

θ2

Dobbiamo proprio fermarci?/ 15 .

•Tuttavia la soluzione dipendeva solamente dall’an-golo formato tra le traiettorie di due insetti che siinseguono. Quindi non ci interessa la disposizioneglobale di tutti gli insetti.

◦ L’unico aspetto che ci interessa e che in ogni istante sia preservatol’angolo iniziale.

•Ma questo e vero per simmetria. E quindi la lun-ghezza della spirale logaritmica 1.1 e√

2

1− cos(2 atan θ)

• ovvero, usando le formule trigonometriche note:

1

θ

√1 + θ2

/ .

Cap. 2

Il problema di HugoSteinhaus

Universita di Udine

Il problema delle navi / 17 .

Il problema delle navi / 17 .

La nave P vede la nave Q che naviga con rotta perpendico-lare a PQ e che anche in seguito continua a navigare nellastessa direzione. P insegue Q puntando costantemente sudi essa; entrambe le navi hanno in ogni momento la stessavelocita (ma essa puo variare nel tempo).

Il problema delle navi / 17 .

La nave P vede la nave Q che naviga con rotta perpendico-lare a PQ e che anche in seguito continua a navigare nellastessa direzione. P insegue Q puntando costantemente sudi essa; entrambe le navi hanno in ogni momento la stessavelocita (ma essa puo variare nel tempo).E evidente che P descrive una linea curva e che, se l’insegui-mento dura a lungo, la scia della nave inseguitrice si portasu quella della nave inseguita.

Il problema delle navi / 17 .

La nave P vede la nave Q che naviga con rotta perpendico-lare a PQ e che anche in seguito continua a navigare nellastessa direzione. P insegue Q puntando costantemente sudi essa; entrambe le navi hanno in ogni momento la stessavelocita (ma essa puo variare nel tempo).E evidente che P descrive una linea curva e che, se l’insegui-mento dura a lungo, la scia della nave inseguitrice si portasu quella della nave inseguita.Qual e a questo punto la distanza PQ, se all’inizio era ugualea 10 miglia nautiche?

Il problema delle navi / 18 .

PQS

P0Q0=S0

Α

Il problema delle navi / 18 .

PQS

P0Q0=S0

Α

Α

Il problema delle navi / 18 .

P

Q

SP0Q0=S0

Α

Α

Il problema delle navi / 18 .

P

Q

S

P0Q0=S0

Α

Α

Il problema delle navi / 18 .

P

Q

S

P0Q0=S0

Α

Α

Il problema delle navi / 18 .

P

Q

S

P0Q0=S0

Α

Α

Il problema delle navi / 18 .

P

Q

S

P0Q0=S0

Α

Α

Il problema delle navi / 18 .

P

Q

S

P0Q0=S0

Α

Α

Il problema delle navi / 18 .

P

Q

S

P0Q0=S0

Α

Α

Il problema delle navi / 18 .

P

Q

S

P0Q0=S0

Α

Α

Il problema delle navi / 19 .

Indichiamo con α l’angolo che la direzione PQ forma istanteper istante con la scia della nave Q e con v la velocita dellenavi P e Q nello stesso istante.

Il problema delle navi / 19 .

Indichiamo con α l’angolo che la direzione PQ forma istanteper istante con la scia della nave Q e con v la velocita dellenavi P e Q nello stesso istante.L’avvicinamento delle navi dipende dalla velocita della naveP diretta verso Q e dalla componente v cos α della velocitadella nave Q, lungo la direzione PQ; pertanto la distanza frale navi diminuisce con velocita v(1− cos α).

Il problema delle navi / 19 .

Indichiamo con α l’angolo che la direzione PQ forma istanteper istante con la scia della nave Q e con v la velocita dellenavi P e Q nello stesso istante.L’avvicinamento delle navi dipende dalla velocita della naveP diretta verso Q e dalla componente v cos α della velocitadella nave Q, lungo la direzione PQ; pertanto la distanza frale navi diminuisce con velocita v(1− cos α).La proiezione S del punto P sulla scia della nave Q si spostalungo questa scia con velocita v cos α e la nave Q scappacon velocita v, quindi la distanza SQ cresce con velocitav(1− cos α).

Il problema delle navi / 19 .

Indichiamo con α l’angolo che la direzione PQ forma istanteper istante con la scia della nave Q e con v la velocita dellenavi P e Q nello stesso istante.L’avvicinamento delle navi dipende dalla velocita della naveP diretta verso Q e dalla componente v cos α della velocitadella nave Q, lungo la direzione PQ; pertanto la distanza frale navi diminuisce con velocita v(1− cos α).La proiezione S del punto P sulla scia della nave Q si spostalungo questa scia con velocita v cos α e la nave Q scappacon velocita v, quindi la distanza SQ cresce con velocitav(1− cos α).Dato che, come abbiamo gia notato, la distanza PQ decrescee la distanza SQ cresce con la stessa velocita, la sommaPQ + SQ e costante e risulta uguale a 10 miglia marine.

Il problema delle navi / 19 .

Indichiamo con α l’angolo che la direzione PQ forma istanteper istante con la scia della nave Q e con v la velocita dellenavi P e Q nello stesso istante.L’avvicinamento delle navi dipende dalla velocita della naveP diretta verso Q e dalla componente v cos α della velocitadella nave Q, lungo la direzione PQ; pertanto la distanza frale navi diminuisce con velocita v(1− cos α).La proiezione S del punto P sulla scia della nave Q si spostalungo questa scia con velocita v cos α e la nave Q scappacon velocita v, quindi la distanza SQ cresce con velocitav(1− cos α).Dato che, come abbiamo gia notato, la distanza PQ decrescee la distanza SQ cresce con la stessa velocita, la sommaPQ + SQ e costante e risulta uguale a 10 miglia marine.Dopo molto tempo P si avvicinera alquanto a S e avremo,per tempi molto grandi, 2PQ = PQ + SQ = 10 miglia, da cuiPQ = 5 miglia.

/ .

Cap. 3

Alcune proprieta generalisugli inseguimenti

Universita di Udine

Il problema generale / 21 .

Il problema generale / 21 .

Il problema puo essere generalizzato nel seguente modo:

Il problema generale / 21 .

Il problema puo essere generalizzato nel seguente modo:Sia dato un corpo A che si muove in Rn con traiettoriarappresentata parametricamente da x(t).

Il problema generale / 21 .

Il problema puo essere generalizzato nel seguente modo:Sia dato un corpo A che si muove in Rn con traiettoriarappresentata parametricamente da x(t).Sia B un altro corpo posto nel punto (a, b) all’istante t = 0,la cui traiettoria (incognita) sara y(t).

Il problema generale / 21 .

Il problema puo essere generalizzato nel seguente modo:Sia dato un corpo A che si muove in Rn con traiettoriarappresentata parametricamente da x(t).Sia B un altro corpo posto nel punto (a, b) all’istante t = 0,la cui traiettoria (incognita) sara y(t).La traiettoria di A deve puntare verso B, in ogni istante.

Il problema generale / 21 .

Il problema puo essere generalizzato nel seguente modo:Sia dato un corpo A che si muove in Rn con traiettoriarappresentata parametricamente da x(t).Sia B un altro corpo posto nel punto (a, b) all’istante t = 0,la cui traiettoria (incognita) sara y(t).La traiettoria di A deve puntare verso B, in ogni istante.Inolre, per coerenza coi problemi studiati, le velocita diinseguitore e inseguito vogliamo che siano uguali in norma.

Il problema generale / 21 .

Il problema puo essere generalizzato nel seguente modo:Sia dato un corpo A che si muove in Rn con traiettoriarappresentata parametricamente da x(t).Sia B un altro corpo posto nel punto (a, b) all’istante t = 0,la cui traiettoria (incognita) sara y(t).La traiettoria di A deve puntare verso B, in ogni istante.Inolre, per coerenza coi problemi studiati, le velocita diinseguitore e inseguito vogliamo che siano uguali in norma.L’equazione differenziale risultante sara:

y′(t) =x(t)− y(t)

‖x(t)− y(t)‖∥∥x′(t)

∥∥

Il problema generale / 22 .

Poniamo z(t) := x(t)− y(t). Avremo anche z′(t) = x′(t)− y′(t).

Il problema generale / 22 .

Poniamo z(t) := x(t)− y(t). Avremo anche z′(t) = x′(t)− y′(t).Quindi, aggiungendo le condizioni iniziali e usando la nuovanotazione, l’equazione precedente diventa:

y′(t) =x(t)− y(t)

‖x(t)− y(t)‖∥∥x′(t)

∥∥

Il problema generale / 22 .

Poniamo z(t) := x(t)− y(t). Avremo anche z′(t) = x′(t)− y′(t).Quindi, aggiungendo le condizioni iniziali e usando la nuovanotazione, l’equazione precedente diventa:

y′(t) =z(t)

‖z(t)‖∥∥x′(t)

∥∥

Il problema generale / 22 .

Poniamo z(t) := x(t)− y(t). Avremo anche z′(t) = x′(t)− y′(t).Quindi, aggiungendo le condizioni iniziali e usando la nuovanotazione, l’equazione precedente diventa:

z′(t)− x′(t) =z(t)

‖z(t)‖∥∥x′(t)

∥∥

Il problema generale / 22 .

Poniamo z(t) := x(t)− y(t). Avremo anche z′(t) = x′(t)− y′(t).Quindi, aggiungendo le condizioni iniziali e usando la nuovanotazione, l’equazione precedente diventa:

z′(t) = x′(t) +z(t)

‖z(t)‖∥∥x′(t)

∥∥

Il problema generale / 22 .

Poniamo z(t) := x(t)− y(t). Avremo anche z′(t) = x′(t)− y′(t).Quindi, aggiungendo le condizioni iniziali e usando la nuovanotazione, l’equazione precedente diventa: z′(t) = x′(t)− z(t)

‖z(t)‖∥∥x′(t)

∥∥z(0) = z0 6= 0

Il problema generale / 22 .

Poniamo z(t) := x(t)− y(t). Avremo anche z′(t) = x′(t)− y′(t).Quindi, aggiungendo le condizioni iniziali e usando la nuovanotazione, l’equazione precedente diventa: z′(t) = x′(t)− z(t)

‖z(t)‖∥∥x′(t)

∥∥z(0) = z0 6= 0

Questo e un problema di Cauchy che e molto difficile darisolvere nel caso piu generale.

Il problema generale / 22 .

Poniamo z(t) := x(t)− y(t). Avremo anche z′(t) = x′(t)− y′(t).Quindi, aggiungendo le condizioni iniziali e usando la nuovanotazione, l’equazione precedente diventa: z′(t) = x′(t)− z(t)

‖z(t)‖∥∥x′(t)

∥∥z(0) = z0 6= 0

Questo e un problema di Cauchy che e molto difficile darisolvere nel caso piu generale.Tuttavia possiamo fare alcune considerazioni sulla distanzatra i due corpi e sull’angolo tra le traiettorie.

Le equazioni ausiliarie / 23 .

Le equazioni ausiliarie / 23 .

Poniamo ρ(t) = ‖z(t)‖ e σ(t) =⟨

x′(t)‖x′(t)‖,

z(t)‖z(t)‖

⟩.

Le equazioni ausiliarie / 23 .

Poniamo ρ(t) = ‖z(t)‖ e σ(t) =⟨

x′(t)‖x′(t)‖,

z(t)‖z(t)‖

⟩.

La funzione ρ(t) rappresenta la distanza tra i due corpi.

Le equazioni ausiliarie / 23 .

Poniamo ρ(t) = ‖z(t)‖ e σ(t) =⟨

x′(t)‖x′(t)‖,

z(t)‖z(t)‖

⟩.

La funzione ρ(t) rappresenta la distanza tra i due corpi.La funzione σ(t) rappresenta il coseno dell’angolo tra le di-rezioni del moto dei due corpi.

Le equazioni ausiliarie / 23 .

Poniamo ρ(t) = ‖z(t)‖ e σ(t) =⟨

x′(t)‖x′(t)‖,

z(t)‖z(t)‖

⟩.

La funzione ρ(t) rappresenta la distanza tra i due corpi.La funzione σ(t) rappresenta il coseno dell’angolo tra le di-rezioni del moto dei due corpi.Studiando ρ(t), si giunge alla seguente legge di conservazio-ne:

ρ(t) +

∫ t

0

∥∥x′(s)∥∥ (1− σ(s)) ds = ρ(0) = ‖z0‖ . (3.1)

Le equazioni ausiliarie / 23 .

Poniamo ρ(t) = ‖z(t)‖ e σ(t) =⟨

x′(t)‖x′(t)‖,

z(t)‖z(t)‖

⟩.

La funzione ρ(t) rappresenta la distanza tra i due corpi.La funzione σ(t) rappresenta il coseno dell’angolo tra le di-rezioni del moto dei due corpi.Studiando ρ(t), si giunge alla seguente legge di conservazio-ne:

ρ(t) +

∫ t

0

∥∥x′(s)∥∥ (1− σ(s)) ds = ρ(0) = ‖z0‖ . (3.1)

Studiando θ(t), otteniamo:

σ′ =

⟨d

dt

x′

‖x′‖,

z

‖z‖

⟩+

∥∥x′∥∥

ρ(1− σ2). (3.2)

Le equazioni ausiliarie / 23 .

Poniamo ρ(t) = ‖z(t)‖ e σ(t) =⟨

x′(t)‖x′(t)‖,

z(t)‖z(t)‖

⟩.

La funzione ρ(t) rappresenta la distanza tra i due corpi.La funzione σ(t) rappresenta il coseno dell’angolo tra le di-rezioni del moto dei due corpi.Studiando ρ(t), si giunge alla seguente legge di conservazio-ne:

ρ(t) +

∫ t

0

∥∥x′(s)∥∥ (1− σ(s)) ds = ρ(0) = ‖z0‖ . (3.1)

Studiando θ(t), otteniamo:

σ′ =

⟨d

dt

x′

‖x′‖,

z

‖z‖

⟩+

∥∥x′∥∥

ρ(1− σ2). (3.2)

Ovviamente NON dimostrero queste formule!

Le equazioni ausiliarie / 23 .

Poniamo ρ(t) = ‖z(t)‖ e σ(t) =⟨

x′(t)‖x′(t)‖,

z(t)‖z(t)‖

⟩.

La funzione ρ(t) rappresenta la distanza tra i due corpi.La funzione σ(t) rappresenta il coseno dell’angolo tra le di-rezioni del moto dei due corpi.Studiando ρ(t), si giunge alla seguente legge di conservazio-ne:

ρ(t) +

∫ t

0

∥∥x′(s)∥∥ (1− σ(s)) ds = ρ(0) = ‖z0‖ . (3.1)

Studiando θ(t), otteniamo:

σ′ =

⟨d

dt

x′

‖x′‖,

z

‖z‖

⟩+

∥∥x′∥∥

ρ(1− σ2). (3.2)

Ovviamente NON dimostrero queste formule!Pero vediamo come si applicano ai nostri problemi.

Applicazioni notevoli / 24 .

Applicazioni notevoli / 24 .

Nel problema degli insetti, l’angolo tra le traiettorie rima-neva costante. Quindi σ(t) ≡ cos α.

Applicazioni notevoli / 24 .

Nel problema degli insetti, l’angolo tra le traiettorie rima-neva costante. Quindi σ(t) ≡ cos α.Usando questo fatto assieme alla formula 3.1, abbiamo:

ρ(t) +

∫ t

0

∥∥x′(s)∥∥ (1− σ(s)) ds = ‖z0‖ .

Applicazioni notevoli / 24 .

Nel problema degli insetti, l’angolo tra le traiettorie rima-neva costante. Quindi σ(t) ≡ cos α.Usando questo fatto assieme alla formula 3.1, abbiamo:

ρ(t) +

∫ t

0

∥∥x′(s)∥∥ (1− cos α) ds = ‖z0‖ .

Applicazioni notevoli / 24 .

Nel problema degli insetti, l’angolo tra le traiettorie rima-neva costante. Quindi σ(t) ≡ cos α.Usando questo fatto assieme alla formula 3.1, abbiamo:

ρ(t) + (1− cos α)

∫ t

0

∥∥x′(s)∥∥ ds = ‖z0‖ .

Applicazioni notevoli / 24 .

Nel problema degli insetti, l’angolo tra le traiettorie rima-neva costante. Quindi σ(t) ≡ cos α.Usando questo fatto assieme alla formula 3.1, abbiamo:

(1− cos α)

∫ t

0

∥∥x′(s)∥∥ ds = ‖z0‖ − ρ(t).

Applicazioni notevoli / 24 .

Nel problema degli insetti, l’angolo tra le traiettorie rima-neva costante. Quindi σ(t) ≡ cos α.Usando questo fatto assieme alla formula 3.1, abbiamo:∫ t

0

∥∥x′(s)∥∥ ds =

‖z0‖ − ρ(t)

(1− cos α).

Applicazioni notevoli / 24 .

Nel problema degli insetti, l’angolo tra le traiettorie rima-neva costante. Quindi σ(t) ≡ cos α.Usando questo fatto assieme alla formula 3.1, abbiamo:∫ t

0

∥∥x′(s)∥∥ ds =

‖z0‖ − ρ(t)

(1− cos α).

Quando t → ∞, gli insetti sono sempre piu vicini e quindiρ(t) → 0.

Applicazioni notevoli / 24 .

Nel problema degli insetti, l’angolo tra le traiettorie rima-neva costante. Quindi σ(t) ≡ cos α.Usando questo fatto assieme alla formula 3.1, abbiamo:∫ t

0

∥∥x′(s)∥∥ ds =

‖z0‖ − ρ(t)

(1− cos α).

Quando t → ∞, gli insetti sono sempre piu vicini e quindiρ(t) → 0.Abbiamo ottenuto esattamente la lughezza della spirale lo-garitmica: ∫ ∞

0

∥∥x′(s)∥∥ ds =

‖z0‖(1− cos α)

.

Applicazioni notevoli / 25 .

Per quanto riguarda il problema delle navi, il discorso e unpo’ piu complicato.

Applicazioni notevoli / 25 .

Per quanto riguarda il problema delle navi, il discorso e unpo’ piu complicato.L’angolo varia nel tempo. quindi l’integrale della 3.1 saradifficile da valutare.

Applicazioni notevoli / 25 .

Per quanto riguarda il problema delle navi, il discorso e unpo’ piu complicato.L’angolo varia nel tempo. quindi l’integrale della 3.1 saradifficile da valutare.Tuttavia si semplifica notevolmente la 3.2. Infatti, la tra-iettoria della nave inseguita e costante e la sua derivata enulla e possiamo assumere

∥∥x′(t)∥∥ ≡ 1

Applicazioni notevoli / 25 .

Per quanto riguarda il problema delle navi, il discorso e unpo’ piu complicato.L’angolo varia nel tempo. quindi l’integrale della 3.1 saradifficile da valutare.Tuttavia si semplifica notevolmente la 3.2. Infatti, la tra-iettoria della nave inseguita e costante e la sua derivata enulla e possiamo assumere

∥∥x′(t)∥∥ ≡ 1

Quindi:

σ′ =

⟨d

dt

x′

‖x′‖,

z

‖z‖

⟩+

∥∥x′∥∥

ρ(1− σ2).

Applicazioni notevoli / 25 .

Per quanto riguarda il problema delle navi, il discorso e unpo’ piu complicato.L’angolo varia nel tempo. quindi l’integrale della 3.1 saradifficile da valutare.Tuttavia si semplifica notevolmente la 3.2. Infatti, la tra-iettoria della nave inseguita e costante e la sua derivata enulla e possiamo assumere

∥∥x′(t)∥∥ ≡ 1

Quindi:

σ′ =1

ρ(1− σ2).

Applicazioni notevoli / 25 .

Per quanto riguarda il problema delle navi, il discorso e unpo’ piu complicato.L’angolo varia nel tempo. quindi l’integrale della 3.1 saradifficile da valutare.Tuttavia si semplifica notevolmente la 3.2. Infatti, la tra-iettoria della nave inseguita e costante e la sua derivata enulla e possiamo assumere

∥∥x′(t)∥∥ ≡ 1

Quindi:

σ′ =1

ρ(1− σ2).

Inoltre, derivando la 3.1, abbiamo:

ρ(t) +

∫ t

0(1− σ(s)) ds = ‖z0‖ .

Applicazioni notevoli / 25 .

Per quanto riguarda il problema delle navi, il discorso e unpo’ piu complicato.L’angolo varia nel tempo. quindi l’integrale della 3.1 saradifficile da valutare.Tuttavia si semplifica notevolmente la 3.2. Infatti, la tra-iettoria della nave inseguita e costante e la sua derivata enulla e possiamo assumere

∥∥x′(t)∥∥ ≡ 1

Quindi:

σ′ =1

ρ(1− σ2).

Inoltre, derivando la 3.1, abbiamo:

ρ′(t) + (1− σ(t)) = 0.

Applicazioni notevoli / 26 .

Abbiamo ottenuto il seguente sistema di equazioni differen-ziali: σ′ =

1

ρ(1− σ2)

ρ′ = σ − 1

Applicazioni notevoli / 26 .

Abbiamo ottenuto il seguente sistema di equazioni differen-ziali: σ′ =

1

ρ(1− σ2)

ρ′ = σ − 1

Ρ0

H-1,0L H1,0L

limtz¥ΡHtL=

Ρ0�������2

/ .

Cap. 4

Dulcis in fundo...

Universita di Udine

...alcune immagini! / 28 .

...alcune immagini! / 28 .

...alcune immagini! / 28 .

...alcune immagini! / 28 .

...alcune immagini! / 28 .

...alcune immagini! / 28 .

...alcune immagini! / 28 .

...alcune immagini! / 28 .

...alcune immagini! / 28 .

...alcune immagini! / 28 .

...alcune immagini! / 28 .

...alcune immagini! / 28 .

...alcune immagini! / 28 .

...alcune immagini! / 29 .

...alcune immagini! / 29 .

...alcune immagini! / 29 .

...alcune immagini! / 29 .

...alcune immagini! / 29 .

...alcune immagini! / 29 .

...alcune immagini! / 29 .

...alcune immagini! / 29 .

...alcune immagini! / 29 .

...alcune immagini! / 29 .

...alcune immagini! / 29 .

...alcune immagini! / 29 .

/

Fine