Post on 22-Jan-2021
PARROCCHIA
SAN MAURIZIO
22 maggio - S. RITA da CASCIA
La SANTA AVVOCATA
dei “CASI IMPOSSIBILI”
Oggetto di straordinaria devozione, sposa, madre, vedova, suora agostiniana, grande mistica,
Rita è una Santa di notevole popolarità. Vicina alla gente per la normalità dell'esistenza quotidiana da lei vissuta,
viene invocata come patrona dei casi più disperati.
- PREGHIERE -
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NASCITA E INFANZIA DI SANTA RITA
S.Rita nacque nel 1381 nella piccola borgata di Rocca Porena, tra i
monti dell'Umbria, non lontano da Cascia. I suoi genitori erano già avanti negli anni quando ebbero la gioia di avere la figlia. Secondo la tradizione, uno sciame d’ api depose sulla bocca della neonata Rita
del miele, simbolico presagio della sua futura santità. Il popolare racconto della sua vita ricorda come la Santa, fin da bam-
bina, rifiutasse il latte materno di venerdì e, crescendo negli anni, desse altri segni di un’ evidente tendenza alla penitenza e alla morti-
ficazione. S.Rita inoltre, già da ragazza, diede dimostrazione di carità verso i poveri, amore al prossimo, attaccamento ai Sacramenti e alla preghiera quotidiana.
GIOVINEZZA DI SANTA RITA
Sin dai tempi della sua giovinezza, S.Rita comprese che il possesso
dei beni terreni e la conseguente felicità che ne può derivare, a nulla valgono rispetto alla salvezza dell’ anima. La giovane Rita avrebbe voluto entrare a far parte della comunità agostiniana della vicina cit-
tà di Cascia, ma Dio aveva ben altri progetti, volendo fare di lei un modello per diversi stati di vita.
S.Rita si sottomise così alla volontà dei due anziani genitori e accettò di fidanzarsi con un giovane del luogo, di casato benestante, per for-
mare una famiglia.
SANTA RITA SPOSA
Per imitare l'obbedienza di Gesù alla volontà del Padre, Rita si pre-parò ad essere una brava moglie, non volendo contrastare la divina
volontà. La preghiera, la docilità, la carità, l'umiltà, il sacrificio, il silenzio e la prudenza furono le virtù di Rita “sposa”. Specialmente
ella dovette esercitare grande pazienza e patire sofferenze a causa del marito che si dimostrò ben presto di carattere collerico e violento.
Rita offrì le sue sofferenze unite a quelle di Gesù, perdonando al marito i maltrattamenti subiti e Dio la ricompensò facendo sì che costui, col tempo, si convertisse.
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SANTA RITA, MADRE E VEDOVA
Il matrimonio di Rita fu allietato dalla nascita di due figli che ella
educò secondo il suo animo buono e cristiano. Grande fu il suo dolore quando seppe che il marito venne ucciso, mentre rincasava in piena notte, dai suoi ex-compagni ed amici, probabilmente a causa
del suo carattere violento e per rancori passati. Rita tuttavia, forte della sua fede in Cristo, non invocò giustizia né
vendetta, ma accordò un generoso perdono agli uccisori del coniuge. Rimasta vedova, continuò ad occuparsi dell'educazione dei figli, al-
levandoli con sentimenti di bontà e di perdono. Tanto grande era la santità di Rita che durante gli anni della sua vedovanza, accortasi che anche i due figli potevano essere coinvolti nelle violente faide di cui
già il marito era stato vittima, chiese al Signore di prendersi le sue creature, auspicando la loro morte, piuttosto che vederli responsabili
di atti di violenza che avrebbero dannato la loro anima. Così, poco tempo dopo, entrambi si ammalarono e morirono.
SANTA RITA RIFIUTATA IN MONASTERO
Rimasta sola, Rita potè esaudire quel desiderio che era in lei sin
dall'età della giovinezza: prendere i voti e dedicarsi completamente a Dio. Per tre volte chiese inutilmente di entrare presso il monastero di Santa Maria Maddalena a Cascia. Il suo stato vedovile e le implica-
zioni dell'omicidio del marito potrebbero averle ostacolato l'ingresso in monastero. Con grande dolore, ma con cristiana rassegnazione,
sopportò anche questa sofferenza, abbandonandosi totalmente al Si-gnore che avrebbe comunque realizzato in lei la sua volontà. In parti-
colare Rita affidò la sua preghiera ai suoi Santi protettori.
PRODIGIOSO INGRESSO IN MONASTERO
Secondo la tradizione, l'ingresso avvenne per un fatto miracoloso: si narra che una notte Rita, come al solito, si era recata a pregare sullo "Scoglio" (sperone di montagna che s'innalza al di sopra del villaggio
di Rocca Porena) e che qui ebbe la visione dei suoi tre Santi protetto-ri (Agostino d’Ippona, Giovanni Battista e Nicola da Tolentino) i
quali la trasportarono a Cascia, introducendola nel monastero. Era l'anno 1407. Quando le suore la videro in orazione nel coro del con-
vento, nonostante le porte chiuse, convinte dal prodigio e dal suo sor-riso, l’accolsero fra loro.
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SANTA RITA IN MONASTERO
Di grandissimo esempio fu la vita condotta da Rita nel monastero di
Cascia, adempiendo con dedizione e umiltà ai più umili servizi che le venivano richiesti. Uno dei tanti prodigi che si verificarono in que-gli anni è rimasto celebre tra i fedeli. La superiora un giorno ordinò a
Rita di piantare nel terreno un bastone secco e di averne cura, fatto assurdo e privo di senso! Ma Rita, pur di non venir meno al voto di
obbedienza, fece quanto richiesto. Il bastone miracolosamente ger-mogliò e nacque una vite che si arricchì di foglie e di grappoli, tanto
da essere ammirata da chi veniva in visita al convento. Grande era anche la carità che S. Rita esercitava a favore dei poveri che numero-si venivano a bussare alle porte del monastero. Spesso si privava del
suo sostentamento per darlo a chi nulla aveva da mangiare. Anche persone bisognose di aiuto spirituale si recavano a chiedere consiglio
a Rita e tornavano rassicurate dalle sue parole, ispirate d’ amore e grande fede.
IL MIRACOLO DELLA SPINA
Devota della Passione di Cristo, desiderò condividerne i dolori e ciò costituì il tema
principale delle sue meditazioni e preghiere. Gesù esaudì questo suo desiderio: era il Ve-
nerdì Santo del 1432, S. Rita tornò in Con-vento profondamente turbata, dopo aver sen-
tito un predicatore rievocare i patimenti della morte di Gesù e rimase a pregare davanti al crocifisso in contemplazione. In uno slancio
di grande amore S. Rita chiese al Signore di partecipare almeno in parte alle sue sofferen-
ze. Avvenne allora il prodigio: la Santa fu trafitta da una delle spine della corona di Gesù, che la colpì alla fron-
te. Fu uno spasimo senza fine. La spina le procurò una profonda
piaga che lei portò per 15 anni come sigillo d’ amore.
S. Rita si era talmente immedesimata nella Croce che visse gli ultimi
15 anni nella sofferenza: logorata dalle fatiche, dal dolore, dai digiu-ni e dall’uso dei flagelli; negli ultimi quattro anni si cibava così poco,
che l’Eucaristia rimase il suo unico sostentamento e fu costretta a re-stare coricata sul suo giaciglio sino alla morte.
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IL PRODIGIO DELLA ROSA
IL BEATO TRANSITO di SANTA RITA
Il 22 maggio 1447 (o 1457, come viene spesso ritenuto) S. Rita si
spense, mentre le campane da sole suonavano a festa, annunciando la sua “rinascita” in Cielo.
IL CORPO di SANTA RITA
I resti della Santa sono conservati all’interno della Basilica-Santuario di “Santa Rita da Cascia”, a Cascia. Il corpo, rivestito dall’abito agostiniano, si trova in una teca trasparente, posto nella cappella.
Recenti ricognizioni mediche hanno confermato la presenza, sulla zona frontale sinistra, di tracce di una lesione ossea aperta.
Per singolare privilegio il suo corpo non fu mai sepolto, in qualche modo trattato secondo le tecniche dell’epoca, fu deposto in una cassa
di cipresso, andata persa a causa di un incendio, mentre il corpo mi-racolosamente ne uscì indenne e venne posto in un artistico sarcofa-go ligneo, opera di un falegname di Cascia, devoto risanato per inter-
cessione della Santa. Il sarcofago è oggi conservato nella nuova Ba-silica, costruita negli anni 1937-1947.
S. Rita da Cascia venne beatificata 180 anni dopo il suo decesso da papa Urbano VII. Il 24 maggio 1900, a 453 anni dalla sua morte,
papa Leone XIII la proclamò santa. La venerazione di Rita da Cascia da parte dei fedeli iniziò subito do-po la sua morte e fu caratterizzata dall’elevato numero e dalla qualità
di eventi prodigiosi, riferiti alla sua intercessione, tanto che acquisì
l’appellativo di “ Santa degli impossibili ”.
In Italia viene invocata come patrona dei “ casi difficili ”, particolar-mente quelli che hanno attinenza con la vita matrimoniale.
In questa fase finale della sua vita avvenne un altro prodigio: essendo immobile a letto, ricevette la visita di
una parente che nel congedarsi le chiese se desiderasse qualcosa dalla sua casa di Rocca Porena. S. Rita manifestò il desiderio di
poter avere una rosa. Era inverno, tra i monti innevati dell’Umbria, in giardino la donna trovò una rosa sbocciata, come Rita aveva det-
to e gliela consegnò. Così la santa vedova, madre e suora, divenne la santa della “Spina” e la santa della “Rosa” e nel giorno della sua festa questi fiori vengono benedetti e distribuiti ai fedeli.
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PREGHIERE A SANTA RITA
1. ATTO DI AFFIDAMENTO A SANTA RITA
Carissima Santa Rita, voglio essere anch'io tra i tuoi numerosi de-
voti, perciò da ora, ti eleggo come mia speciale protettrice e avvoca-ta. A te voglio manifestare i miei bisogni spirituali e temporali e tu,
come madre affettuosa, rispondi sollecita alle mie preghiere. La grazia di Dio mi renda simile a te nell'amore verso Gesù croci-fisso. Ottienimi di imitarti nelle virtù, nel disprezzo dei piaceri fuga-
ci e soprattutto, nell'amore a Dio e al prossimo. Ottienimi l'obbedienza, la castità, l'umiltà, la pazienza e l'abban-
dono al volere di Dio. Ti affido anche i miei bisogni temporali: fa' che Dio mi conceda quanto è necessario al conseguimento del mio
ultimo fine. 3 Gloria ...
2. A SANTA RITA, MODELLO DI VITA
Oh Santa Rita da Cascia, modello delle spose, delle madri e delle religiose, io ricorro alla tua intercessione in questo difficile momento
della mia vita. Tu sai che spesso la tristezza mi opprime, perché non so trovare pace, serenità e rassegnazione in tante situazioni dolorose. Ottienimi dal Signore le grazie di cui ho bisogno, specialmente
l’abbandono fiducioso in Lui e la calma interiore del cuore. Fa' che io imiti la tua dolce mitezza, la tua forza nelle prove e la tua eroica
carità. Chiedi infine al Signore che l’offerta delle mie sofferenze possa
giovare a tutti i miei cari, per la loro salvezza eterna. Amen.
3 Gloria ...
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3. PREGHIERA A SANTA RITA
Sotto il peso del dolore, a te, cara Santa Rita, ricorro fiducioso di
essere esaudito. Libera, ti prego, il mio povero cuore dalle angustie che l’opprimono e ridona la calma al mio spirito ricolmo di affanni. Tu che fosti prescelta da Dio come avvocata dei casi più disperati,
impetrami la grazia che ardentemente ti chiedo … ( si esprime la grazia che si desidera )
Se le mie colpe sono di ostacolo al compimento dei miei desideri, ottienimi da Dio la grazia del ravvedimento e del perdono mediante
una sincera confessione. Oh santa della “spina” e della “rosa”, premia la mia grande spe-
ranza in te, e dovunque farò conoscere le grandi tue misericordie ver-
so gli animi afflitti. Amen.
Padre nostro... Ave Maria... Gloria al Padre...
4. PREGHIERA per il giorno della FESTA - 22 MAGGIO -
O Santa Rita, tu hai passato la vita terrena portando la tua croce die-tro a Gesù, non solo nel compimento fedele dei tuoi doveri di figlia,
di sposa, di madre e di religiosa, ma anche nell’esercizio eroico delle virtù cristiane, fino a patire le sofferenze a causa di un marito irasci-
bile e violento, fino a perdonare gli uccisori del tuo sposo, fino ad invocare la morte corporale dei tuoi figli per evitare che continuasse-
ro la catena di vendette di cui era stato vittima il loro padre, fino a mettere pace fra i tuoi parenti e i parenti degli uccisori, fino a chiede-re a Gesù di partecipare ai dolori della sua Passione, fino a donarti a
Dio e al prossimo nel quotidiano sacrificio del monastero. E dopo la prova d’ amore, sigillata da una spina della corona della Passione di
Cristo, sei entrata nella gloria del tuo Signore che ti ha esaltata, per la tua umiltà, presso tutti i popoli. O Santa Rita, intercedi per noi, af-
finchè sappiamo rispondere ogni giorno con amore all’Amore del Padre nostro che è nei Cieli e vivere con pienezza la vocazione cri-stiana, imitando Gesù nella comunione della Chiesa, perché Egli so-
lo è la Via della salvezza, Egli solo è la Verità che ci rende liberi, Egli solo è la Vita Eterna. Amen.
Padre nostro... Ave Maria... Gloria al Padre...
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5. PREGHIERA per la PACE in FAMIGLIA
O Dio, autore della pace e custode amoroso della carità, guarda
benevolo e misericordioso la nostra famiglia. Vedi, o Signore, com’ è spesso in discordia e come la pace si allontana da essa. Abbi pietà di noi e fa' che ritorni tra noi la pace, perché Tu solo ce la puoi conce-
dere. O Gesù, Re della pace, ascoltaci, per i meriti di Maria Santissima
e per i meriti della tua serva fedele Santa Rita che arricchisti di tanta carità e dolcezza da essere angelo di pace ovunque vedesse discordia.
E tu Santa Rita, operatrice di pace, prega per ottenere questa gra-zia dal Signore per la nostra famiglia e per tutte le famiglie in difficol-
tà. Amen. 3 Gloria …
6. PREGHIERA della SPOSA
O gloriosa Santa Rita, che fosti amorevole sposa cristiana e madre
esemplare, ottieni anche a me l'aiuto di Dio, perché possa vivere be-ne la mia vita matrimoniale. Prega perché abbia la forza di mante-
nermi fedele a Dio e al mio sposo. Abbi cura di noi e dei figli che il Signore vorrà donarci; a te affidiamo gli impegni e le fatiche che do-vremo affrontare. Difendi l’amore e la concordia all’interno della
nostra casa; accresci il rispetto, la comprensione e la carità tra i mem-
bri di questa famiglia e delle famiglie più bisognose. 3 Gloria …
7. PREGHIERA della MAMMA
O Vergine Immacolata, Madre di Gesù e madre mia, per interces-sione di Santa Rita, aiutami nella dolce responsabilità di essere mam-
ma. A te affido, o Madre, i figli che amo tanto e per cui trepido, spe-ro e gioisco. Insegnami a guidarli come Santa Rita, con mano sicura per la via di Dio. Rendimi tenera senza debolezze e forte senza du-
rezze. Ottienimi quell’amorosa pazienza che non si stanca mai e tut-to offre e sopporta per la salvezza eterna delle sue creature.
Plasma il mio cuore a immagine del tuo e fa' che i miei figli vedano in me un riflesso delle tue virtù, affinché, dopo aver imparato da me
ad amarti e a seguirti in questa vita, giungano un giorno a lodarti e benedirti in Cielo. Maria, Regina dei Santi, ti affido i miei figli e disponi per loro anche
la protezione di Santa Rita. Amen. Ave Maria …
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8. PREGHIERA degli INFERMI
O gloriosa Santa Rita, ascolta benigna la preghiera che fiduciosi deponiamo innanzi alla tua venerata immagine. Un largo stuolo di ammalati, di sofferenti, di bisognosi, implorano ogni giorno di essere
a te raccomandati. O gloriosa Santa, per quell’ardentissima carità che ti portava al capezzale di ogni infermo, per quegli spasimi che
provasti quando una spina venne a ferire la tua fronte, per quei dolori che nei quattro anni di malattia pazientemente sopportasti, volgi il
tuo sguardo pietoso verso di loro e intercedi per essi presso la Miseri-cordia di Dio. Sono corpi e anime angosciate dal male, sono i predi-letti di Gesù che ti supplicano: dona loro conforto, infondi maggior
fiducia nei loro cuori e fa’ che la loro e nostra preghiera trovi in te un valido appoggio presso il Signore e il loro desiderio, se a Dio piace,
sia pienamente esaudito. Amen. Pater, Ave e Gloria...
9. PREGHIERA PER I CASI IMPOSSIBILI E DISPERATI
O cara Santa Rita, Avvocata dei casi disperati, fa’ che Dio mi libe-
ri dalla mia presente afflizione … e allontani gli affanni che invado-no il mio cuore. Per l'angoscia che tu sperimentasti in tante simili occasioni, abbi
compassione della mia persona a te devota, che confidentemente do-manda il tuo intervento presso il Divin Cuore del nostro Gesù Croci-
fisso. O cara Santa Rita, avvalora le mie intenzioni, ascolta le mie umili
preghiere ed esaudisci questi miei ferventi desideri, se a Dio piace e per il bene dell’anima mia. Amen.
- Santa Rita, Patrona dei casi disperati
prega per noi. - Santa Rita, Avvocata dei casi impossibili
intercedi per noi.
Pater, Ave e Gloria ...
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O Santa Rita, santa dell'impossibile e avvocata delle cause disperate, ricorro a te sotto il peso della prova.
Libera il mio povero cuore dalle angosce che l'oppri-mono e rendi la pace al mio spirito affranto.
Tu che sei stata scelta da Dio come avvocata delle cau-se disperate, ottienimi la grazia che ora ti chiedo ...
NOVENA a SANTA RITA
PRIMO GIORNO
O Santa Rita, noi vogliamo unirci a te nel lodare Dio con spirito di
riconoscenza per tutti i benefici che ci ha dato: la vita naturale per la quale siamo uniti a tutte le creature che magnificano il Signore, la vita soprannaturale per la quale siamo figli di Dio e fratelli di Gesù
nella Santa Chiesa. Lo vogliamo lodare nella gioia e nella sofferenza, perché siamo certi che Egli ci dona tutto con amore e per il nostro
bene. Lo vogliamo lodare anche per la nostra morte corporale che ci apre le porte della partecipazione eterna alla sua felicità insieme con
Te e con tutti i Beati. Amen. Pater-Ave-Gloria
SECONDO GIORNO
O Santa Rita, aiutaci ad essere fedeli ai nostri doveri quotidiani: al
dovere dell’Adorazione che è la prima necessità per la nostra vita spi-rituale, al dovere che ci unisce agli altri, ai doveri particolari della
nostra vocazione, al dovere della carità materiale e spirituale, consa-pevoli che il dialogo con Dio è soprattutto nel fare la sua volontà e
che il dialogo con il prossimo è soprattutto nel compimento dei no-stri doveri quotidiani con spirito di fede e di carità. Amen.
Pater-Ave-Gloria
TERZO GIORNO
O Santa Rita, che hai affrontato con coraggio cristiano e con perseve-rante fiducia nella Provvidenza, gli impegni, le incomprensioni e le
sofferenze di sposa e di madre, mantenendoti sempre fedele alle tue promesse e al tuo dovere di amore, prega il Signore che protegga gli sposi cristiani e dia loro la forza di mantenersi fedeli al Sacramento
del matrimonio, per il quale si sono uniti come Gesù è unito alla Chiesa, e siano esempio costante di vita cristiana per i figli. Amen.
Pater-Ave-Gloria
- dal 13 al 21 maggio - o in qualsiasi altro periodo di necessità. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
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QUARTO GIORNO
O Santa Rita, ammiriamo il tuo coraggio e la tua costanza nell’imi-
tare Gesù nella testimonianza della fede e della carità, sia assolvendo fedelmente i tuoi impegni quotidiani, sia affrontando con fede e spe-ranza anche le situazioni più difficili. Proviamo vergogna per le no-
stre frequenti incertezze, per la nostra pigrizia e per la nostra incoe-renza: aiutaci a diventare responsabili del dono della fede per operare
sempre il bene con spirito cristiano, affinchè il nostro prossimo pos-sa più facilmente unirsi a noi nel lodare il Padre. Amen.
Pater-Ave-Gloria
QUINTO GIORNO
O Santa Rita, tu hai tanto amato Gesù da chiedere ed ottenere la par-tecipazione ai dolori della sua Passione, aiutaci a capire che nel mi-
stero della nostra salvezza è essenziale la sofferenza e che lo sforzo per star bene e per sfuggire ai dolori ci impedisce di seguire Gesù e di
entrare nella gloria, che ha promesso a chi prende la sua croce e lo segue. Aiutaci a superare l’inquietudine delle gioie cercate senza Ge-sù e a vincere l’egoismo che ci rende insensibili alle sofferenze degli
altri. Amen. Pater-Ave-Gloria
SESTO GIORNO
O Santa Rita, che hai imitato Gesù nel perdonare gli uccisori del tuo
sposo, aiutaci a vincere l’orgoglio che ci fa’miseri e deboli, fino a ren-derci impossibile il perdono. Insegnaci a cercare la vera giustizia e a
voler essere simili al Padre del Cielo che ama e aiuta anche i peccato-ri, che ama e aiuta anche noi che lo offendiamo tanto spesso con la
nostra indifferenza e con la nostra ingratitudine. Insegnaci che il per-donare le offese è un dovere cristiano che ci rende degni della miseri-
cordia di Dio; insegnaci a pregare per chi ci offende e a far del bene
ai nostri nemici. Amen. Pater-Ave-Gloria
SETTIMO GIORNO
O Santa Rita, che seguendo l’esempio dei tuoi genitori, hai vissuto in pace con Dio e hai operato per la pace nella tua famiglia e tra coloro che seguivano la via dell’odio e della vendetta, e solo dopo aver con-
vinto al reciproco perdono le famiglie divise dalla violenta morte del tuo sposo sei entrata in monastero, noi ti preghiamo.
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Aiutaci a custodire la pace del Signore, ad essere tolleranti e in pace con tutti, affinchè la nostra preghiera e la nostra partecipazione al
sacrificio Eucaristico siano gradite a Dio e ci ottengano anche quei beni spirituali e materiali che senza la pace interiore ed esteriore non
si possono ricevere. Amen. Pater-Ave-Gloria
OTTAVO GIORNO
O Santa Rita, tu hai sempre unito la preghiera alla carità e prima di
condividere la Passione di Gesù, hai imparato pazientemente a por-tare la tua croce e a partecipare alla passione del tuo prossimo, at-
tuando sempre, con spirito di carità, le opere di misericordia. Noi
invece pensiamo al nostro benessere, a star bene più che a compiere
il bene e così siamo indifferenti ai bisogni e alle sofferenze altrui. Aiutaci ad essere cristiani coerenti e impegnati, imploraci coraggio e conforto nelle tribolazioni; ottieni per tutti i sofferenti piena fiducia
al Padre Celeste che li unisce alla Passione del suo Figlio per la sal-
vezza del mondo. Amen. Pater-Ave-Gloria
NONO GIORNO
O Santa Rita, che hai vissuto intensamente la tua vocazione cristiana anche nella pratica della povertà, dell’obbedienza e della castità nel- l’ Ordine Agostiniano e hai sempre lavorato per il Regno di Dio, uni-
sci le tue suppliche alle nostre, affinchè il Padre Celeste, per i meriti del Signore Gesù, chiami molti cristiani alla vita sacerdotale e reli-
giosa; dia ai chiamati il perseverante coraggio di una risposta genero-sa e fedele; benedica i sacrifici dei missionari e di tutti coloro che so-
no generosi testimoni della fede e della carità, così che la Parola re-dentrice di Gesù e della sua Santa Chiesa possa giungere a tutti gli uomini, ma specialmente ai piccoli e ai poveri in spirito. Amen.
Pater-Ave-Gloria
SANTA RITA da CASCIA
QUANDO L'IMPOSSIBILE
DIVENTA POSSIBILE !