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1515Preghiere

Preghiere per gli

ammalati

Supplemento al n. 3 di SANT’ANNIBALE (luglio-settembre) 2016

PERIODICO TRIMESTRALE DI INFORMAZIONEPoste Italiane S.p.A - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 - comma 1 - Aut. GIPA/C/RomaRegistrazione presso il Tribunale di Roma, n. 473/99 del 19 ottobre 1999Direttore Responsabile: Salvatore Greco – Redazione: Agostino Zamperiniwww.difrancia.net – e-mail: [email protected]

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Della stessa serie

1. Preghiere a sant’Antonio 2. Preghiere per i defunti3. Novena alla Madonna di Lourdes4. Preghiere vocazionali5. Preghiere alla Madonna di Pompei6. Preghiere agli Angeli7. Preghiere del cristiano8. Preghiere a santa Rita da Cascia9. Preghiere alla Madonna de La Salette

10. Preghiere a san Giuseppe11. Preghiere al Sacro Cuore12. Preghiere alla Divina Misericordia13. Santo Rosario14. Novena di Natale


Sant’Annibale Maria Di Francia

Preghiere per gli ammalati

Curia Generalizia dei Rogazionisti - Roma

P.A.Oggi n.15_18 • 06.126 P.A.Oggi 26/01/17 10:01 Pagina 1

Le preghiere sono di sant’Annibale.

S. ANNIBALE M. DI FRANCIA (Messina 1851-1927).Fondatore degli Istituti Antoniani, dei Rogazionistidel Cuore di Gesù e delle Figlie del Divino Zelo. Pa-dre degli orfani e dei poveri, apostolo della preghie-ra per le vocazioni (= rogate). Canonizzato da sanGiovanni Paolo II il 16 maggio 2004.


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Prefazione

Il Signor nostro Gesù Cristo in tutto ilcorso della sua vita mortale disse e dimo-strò di essere venuto per sollevare l’uomodalle sue miserie. Il Profeta lo aveva detto:«Tu Signore vedi l’affanno e il dolore, tuttoguardi e prendi nelle tue mani». Gesù nellasinagoga di Cafarnao compie la profezia diIsaia che dice: «Lo Spirito del Signore mi hainviato a consolare coloro che soffrono».Mosso dalla carità del suo dolcissimo Cuo-re, Gesù non poteva sostenere la vista dellealtrui sciagure senza accorrere subito a sol-levarle. Aveva un trasporto particolare ver-so i più miseri, i più sofferenti e i più ab-bandonati. Vede piangere una donna vedo-va che ha perso il figlio unico, vede un idro-pico solo e senza chi lo aiuti ed egli inter-viene; i ciechi gli dicono: «Che io veda!» edegli ridona loro la vista; gl’infermi pensano:«Basta che tocchi un lembo del suo mantel-lo e sarò guarito»; qualche padre, qualchemadre, qualche sorella che avevano il figlio,o la figlia o il fratello infermi si gettavano aisuoi piedi ecc...

Insomma, Gesù è venuto a soccorrere lemiserie umane e a mostrare la sua compas-sione per quelli che soffrono.


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Cari fedeli, la preghiera è sempre neces-saria, in tutte le circostanze, specialmentenelle difficoltà e nelle infermità. Il Signoredisse di pregare sempre con fiducia, senzastancarci, ma mise una condizione sine quanon…! «Petite in nomine meo: Chiedete nelmio nome e vi sarà dato… ecc». Il nome diGesù è la persona di Gesù. Preghiamo dun-que nel nome di Gesù; con umiltà, fiducia,fede e perseveranza presentando i meriti diGesù Cristo Signor nostro.

SAC. ANNIBALE MARIA DI FRANCIA

Direttorio su pietà popolare e liturgia

237. Le varie forme di devozione popolare al-le reliquie dei Santi, quali sono il bacio dellereliquie, l’ornamento con luci e fiori, la bene-dizione impartita con esse, il portarle in pro-cessione, non esclusa la consuetudine di re-carle presso gli infermi per confortarli e avva-lorarne la richiesta di guarigione, devono es-sere compiute con grande dignità e per un ge-nuino impulso di fede. Si eviterà in ogni casodi esporre le reliquie dei Santi sulla mensadell’altare: essa è riservata al Corpo e al San-gue del Re dei martiri.


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Novena per una persona inferma

1. O Gesù che passasti in mezzo agli uomi-ni beneficando, e ora dimori in mezzo a noinel divin Sacramento per aiutarci e conso-larci, io ripeto ciò che un tempo ti disse lasorella di Lazzaro: «Colui che tu ami è in-fermo». Perciò oso invocare in suo favore lapietà del tuo cuore misericordioso e chiede-re che la sua malattia non sia per la morte,ma serva per la tua gloria e la sua santifica-zione. Io credo che tu sei il Figlio del Dio vi-vente venuto nel mondo; credo che sei la ri-surrezione e la vita; credo che tutti coloroche vivono e credono in te risorgeranno daimorti e non moriranno mai più. Ti prego dimoltiplicare i giorni della persona che tiraccomando. Confido che per tua graziariacquisterà la salute.

Pater, Ave, Gloria.

2. Cuore misericordioso di Gesù, che du-rante la tua vita mortale guaristi tanti infer-mi, muovendoti a compassione di coloroche t’invocavano. Questa bontà accresce erafforza la mia fiducia in te. È vero che nonmerito di presentarmi al tuo cospetto, e nonsono degno di essere ascoltato. Riconoscoche il pane dei figli non deve essere gettato


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ai cani, ma è anche vero che i cagnolinimangiano le briciole che cadono dalla men-sa dei loro padroni. O Cuore dolcissimo diGesù, se tu vuoi puoi guarire la persona cheti raccomando: di’ una sola parola e senzadubbio sarà guarita.

Pater, Ave, Gloria.

3. Cuore tenerissimo di Gesù, guarda la pe-na che mi affligge, sono molto preoccupatoper la vita di una persona a me tanto cara.Deh! guarda la mia pena, osserva la miapreoccupazione, abbi pietà di me, posa iltuo sguardo su …. (si dice il nome dell’am-malato). Allontana la malattia che tanto loaffligge e conservalo all’affetto di coloroche gli vogliono bene. Tu hai suscitato nelmio cuore sentimenti di compassione e fi-ducia che mi spingono a chiedere la suaguarigione. Deh! asseconda dunque i miesentimenti, perché tu solo lo puoi.

Pater, Ave, Gloria.

4. O dolce Consolatore dei bisognosi e degliammalati, solo in te pongo la mia fiducia, si-curo di non restare deluso. O supremo Be-nefattore, mi sento consolato al pensieroche tu puoi tutto. Tu sei l’amico più tenero efedele, il solo vero amico. Deh! non permet-tere che io perda la persona che tanto amo.


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Concedi alla mia fede la grazia che chiedo, eben presto mi sia data la gioia di veder rifio-rire la salute a chi, tramite le mie preghiere,si rivolge alla tua infinita clemenza.

Pater, Ave, Gloria.

5. O Cuore di Gesù, questa persona infer-ma che ti raccomando spera solo nel tuoaiuto; sei tu che fai morire e rivivere, scen-dere agli inferi e risalire, solo tu puoi salva-re. Deh! esaudiscimi nel giorno dell’affli-zione, salva chi confida in te, e donami lagioia di poterti lodare ancora quaggiù neltuo santo tempio, per poi benedirti in eter-no nel Cielo.

Pater, Ave, Gloria.

6. O Cuore di Gesù non negarmi la graziache ti chiedo. Non mi allontanerò da te fin-ché non mi rivolgerai quelle dolci parole:«Lo voglio, sii guarito!». E come potrestinon ascoltarmi, tu che a tutti fai grazia?Non respingere le mie suppliche tu che tan-to facilmente ti lasci commuovere. O Ma-ria, la più dolce di tutte le mamme, per iltuo cuore tanto affettuoso e compassione-vole, parla a Gesù per me, ed ottienimi lagrazia che gli domando con tanta insisten-za. Cuore di Maria aiutami! Cuore di Gesù,ascoltami! Così sia.


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V/. O Cuore eucaristico di Gesù, che ardid’amore per noi.

R/. Accendi i nostri cuori d’amore per te.

O Padre, che nel Cuore del tuo amato Figlioci dai la gioia di ricordare le grandi operedel tuo amore per noi, fa’ che da questa fon-te inesauribile attingiamo l’abbondanza deituoi doni. Per il nostro Signore Gesù Cristo,tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con tenell’unità dello Spirito Santo. Amen.

Al nome di Gesù per impetrare guarigioni

Dal Vangelo secondo Giovanni(15,5-8; 16,23-24)5Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, eio in lui, porta molto frutto, perché senza di menon potete far nulla. 6Chi non rimane in me vie-ne gettato via come il tralcio e secca; poi lo rac-colgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. 7Serimanete in me e le mie parole rimangono invoi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. 8Inquesto è glorificato il Padre mio: che portiatemolto frutto e diventiate miei discepoli. [...]23In verità, in verità io vi dico: se chiederetequalche cosa al Padre nel mio nome, egli ve ladarà. 24Finora non avete chiesto nulla nel mio


nome. Chiedete e otterrete, perché la vostragioia sia piena.

Dagli atti degli Apostoli (3, 1-8)1Pietro e Giovanni salivano al tempio per lapreghiera delle tre del pomeriggio. 2Qui di soli-to veniva portato un uomo, storpio fin dalla na-scita; lo ponevano ogni giorno presso la portadel tempio detta Bella, per chiedere l’elemosinaa coloro che entravano nel tempio. 3Costui, ve-dendo Pietro e Giovanni che stavano per entra-re nel tempio, li pregava per avere un’elemosi-na. 4Allora, fissando lo sguardo su di lui, Pietroinsieme a Giovanni disse: «Guarda verso dinoi». 5Ed egli si volse a guardarli, sperando diricevere da loro qualche cosa. 6Pietro gli disse:«Non possiedo né argento né oro, ma quelloche ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Na-zareno, àlzati e cammina!». 7Lo prese per lamano destra e lo sollevò. Di colpo i suoi piedi ele caviglie si rinvigorirono 8e, balzato in piedi,si mise a camminare; ed entrò con loro nel tem-pio camminando, saltando e lodando Dio.

1. O adorabilissimo Gesù, con immensa fi-ducia nel tuo santo nome che significa luce,via, verità e vita, noi ti supplichiamo: deh!fa’ risorgere a nuova vita questo infermo,risanandolo dall’infermità che lo affligge edabbatte. Amen.

Pater, Ave, Gloria.

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2. O Gesù sommo bene, eleviamo inni di lo-de al tuo nome perché nei tre anni di vitapubblica guaristi migliaia di infermi afflittida qualsiasi malattia. Deh! per il tuo santis-simo nome, che commoveva tutti i cuori inogni città in cui entravi, guarisci pietosa-mente quest’infermo che confida nell’onni-potenza del tuo nome. Amen.

Pater, Ave, Gloria.

3. O dolcissimo Gesù, si avverino in noi letue divine promesse, quando dicesti: «Fino-ra non avete ottenuto perché non avetechiesto nel mio nome, chiedete nel mio no-me e otterrete, e la vostra gioia sarà piena».Confidando in queste parole, ti diciamo:deh! per i tuoi divini meriti, per la carità deltuo divino Cuore, risana quest’infermo perla tua maggior gloria e il maggior bene del-la sua anima. Amen.

Pater, Ave, Gloria.

4. O Gesù, figlio del Dio vivente, ricordatiche guaristi benignamente tutti coloro checon fede invocavano il tuo adorabilissimonome; ecco che anche questo infermo tiprega con fede, e noi con lui t’invochiamo:manifesta l’onnipotenza del tuo nome, oGesù, e si dilegui il male che lo affligge e ne

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resti completamente libero per meglio ser-virti ed amarti». Amen.

Pater, Ave, Gloria.

5. O Gesù, nome soavissimo e desideratissi-mo, tu sei il conforto degli afflitti, la spe-ranza e la salvezza di chi t’invoca. Per l’o-nore del tuo divino nome, concedi a questoinfermo, che t’invoca con tutta la fiduciapossibile, la desiderata salute a gloria deltuo adorabilissimo nome.

Pater, Ave, Gloria.

Preghiere a Gesù per un cieco

1. O Gesù, sole che sorge per illuminarequelli che siedono nelle tenebre e nell’om-bra di morte, per il tuo santissimo nome,che vuol dire luce eterna, dona a questo in-fermo la luce degli occhi di cui è stato pri-vato (fin dalla nascita/per incidente), e cheraccomandiamo alla tua divina misericor-dia.

Pater, Ave, Gloria.

2. O Gesù, medico compassionevole, chesulla via di Gerico incontrasti il cieco chegridava: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietàdi me!». Tu lo accogliesti benignamente di-


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cendo: «Cosa vuoi che io ti faccia?». Edavendo risposto: «Signore, che io veda», glidicesti: «Vedi!», e gli si aprirono gli occhi evide la luce. Deh! con quella stessa pietà ri-dona la vista a questo infermo che insiemea noi invoca il tuo santissimo nome.

Pater, Ave, Gloria.

3. O Gesù, onnipotente Iddio, che mosso acompassione guaristi il cieco nato; facestidel fango con la saliva, lo spalmasti sui suoiocchi dicendogli: «Va alla fontana di Siloe elavati». Egli andò, si lavò e tornò che ci ve-deva. Deh! rinnova lo stesso miracolo inquesto infermo ridonandogli la vista pervirtù del tuo santissimo nome.

Pater, Ave, Gloria.

4. O Gesù, benefattore divino, che a tantialtri ciechi donasti la vista nel tempo dellatua vita mortale, quando passasti facendodel bene a tutti, per cui tu stesso alle inter-rogazioni dei discepoli di Giovanni rispon-desti: «Dite a Giovanni che i ciechi vedono,gli storpi camminano, i sordi odono, i mor-ti risorgono». Deh! per virtù del tuo nomesantissimo intervieni in favore di questo in-fermo che ti raccomandiamo e ridonagli lavista perduta.

Pater, Ave, Gloria.


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5. O Gesù, il più bello tra i figli degli uomi-ni, che con tutta la dolcezza, la soavità e labellezza dei tuoi divini occhi guardasti laMaddalena e Pietro convertendoli; deh!guarda amorosamente questo povero infer-mo, e apri nuovamente i suoi occhi alla lu-ce. Lo chiediamo per il tuo santissimo no-me che vuol dire salute e salvezza.

Pater, Ave, Gloria.

6. O Gesù, che hai compassione delle no-stre miserie, per i tuoi santissimi occhi, perle lacrime versate sulla tomba di Lazzaro,per cui tutti esclamarono: «Ecco quanto l’a-mava!», deh! con una sola di quelle lacri-me, bagna gli occhi spenti di questo infer-mo e aprili alla luce.

Pater, Ave, Gloria.

7. O Gesù che per amor nostro sei divenu-to l’uomo dei dolori, per cui neppure i tuoiocchi furono risparmiati dal dolore, essen-do stati percossi, traforati dalle spine, of-fuscati dal sangue e dalle tenebre, addolo-rati alla vista di tua Madre; deh! ungi conuna sola goccia del tuo preziosissimo san-gue gli occhi di questo infermo e vedano laluce.

Pater, Ave, Gloria.


8. O Gesù, ti contempliamo crocifisso eagonizzante sulla croce, mentre rivolgi alPadre l’ultimo sguardo implorando miseri-cordia per tutto il genere umano e con ungrido consegni il tuo spirito; noi rivolti altuo divin Padre esclamiamo: «O Padre delsignor nostro Gesù Cristo e Padre nostro,per suo amore, per il suo santissimo nome,per quell’ultimo supplichevole sguardo, perquel grido di misericordia, deh! ridona lavista a questo infermo.

Pater, Ave, Gloria.

9. O Gesù, vittima divina di eterna carità,per l’infinita bontà del tuo cuore adorabileper cui a Longino1, che con un colpo di lan-cia ti squarciò il costato, mandasti nell’oc-chio cieco uno spruzzo di sangue ed acquae gli donasti la luce illuminandogli anchel’anima; deh! con la virtù di quel sangueprezioso e di quell’acqua divina, tocca gliocchi di questo infermo e fa’ che vedano co-me prima, e la sua anima sia sempre più il-luminata dalla luce della fede e delle verità

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1 Secondo una tradizione orientale e greca, passatapoi anche in occidente, si trattava di un soldato cie-co da un occhio o comunque afflitto da un grave di-sturbo agli occhi, che sarebbe guarito al contatto colsangue sprizzato dal costato di Gesù.


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eterne. Tutto ciò domandiamo per i meritidel tuo santissimo nome, sottomettendociin tutto alla tua volontà. Amen.

Pater, Ave, Gloria.

Al nome di Gesù nella malattia

O nome onnipotente di Gesù, salvezza esalute spirituale e corporale, io t’invoco e ticonsidero come vera medicina che può dar-mi la salute necessaria per compiere i mieidoveri per la tua gloria e a vantaggio dellamia famiglia a te consacrata.

O Signore, invoco il tuo santo nomecon la stessa fede con cui lo invocarono iSanti guarendo gli infermi. O Gesù, per laforza del tuo santo nome anche la morte halasciato le sue prede, ti prego dunque per-ché con l’invocazione del tuo santo nomeretroceda l’infermità e il mio corpo si risol-levi dal suo abbattimento. Tutto questo tichiedo, o Signore, per la gloria del tuo no-me e per il maggior bene della mia anima.Amen.

Pater, Ave, Gloria.


A Gesù in Sacramento per ottenere la guarigione

O adorabilissimo nome di Gesù Signormio, ti adoro, ti benedico e ti desidero do-vunque sei impresso, o scritto o stampato,e dovunque io ti sento pronunziare. Innan-zitutto ti vedo e ti contemplo vivo e veronella sacrosanta Ostia consacrata, misteroineffabile del tuo infinito amore. Qui, o no-me divino, non c’è un’immagine, o suono,ma la sostanza del tuo corpo, della tua ani-ma, del tuo sangue, della tua divinità, quisei realmente presente: sei Gesù.

O nome santo, nome onnipotente, tiadoro e ti saluto come autore di ogni salu-te spirituale e corporale, al quale, afflittodall’infermità, ricorro fiducioso, per otte-nere il dono della salute. Se il tuo nome,che è sopra ogni nome, pronunziato con fe-de, ha risanato gl’infermi e risuscitato imorti, che cosa non potrà fare questo no-me sostanziale e divino presente nella san-ta Eucaristia? Che cosa non farà il tuo no-me, o Gesù, quando sarà preso degnamen-te e devotamente nella santa Comunioneeucaristica? Che cosa non farà quandoverrà in me vivo e vero, come ineffabile

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medicina dell’anima e del corpo? Quale in-fermità gli potrà resistere?

O nome eucaristico di Gesù, io t’in vocoe mi preparo a riceverti nella santa Comu-nione con la ferma fiducia che, col solo toc-carti, dissiperai il male che mi affligge. ONome adorabile, quando ti ricevo rinnovain me quelle guarigioni che operasti col so-lo toccare il lembo della tua veste. Com-prendo, o Signore, e confesso che la mia in-fermità corporale proviene dai miei pecca-ti; ma in questo santissimo Sacramento tusei l’agnello divino che toglie i peccati delmondo, sei l’agnello ucciso ma sempre vi-vo, come lo vide l’apostolo Giovanni nel-l’Apocalisse. Or dunque, nome di Gesùagnello immacolato, nome di Gesù ostia,sempre immolato e sempre vivente, deh! seti piace, concedimi innanzitutto la guari-gione spirituale; donami anche il tempo perfare penitenza e venire al tuo santo altarecon la risoluta intenzione di voler comin-ciare una vita nuova, sia che ottenga o no lasperata guarigione, dedicandomi al tuo ser-vizio, crescendo nel tuo amore, fuggendoogni peccato anche lievissimo, avanzandonelle sante virtù e in ogni buona opera.

O Gesù, donami la guarigione dell’ani-

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ma e del corpo, perché tu sei l’autore diogni salute, l’operatore di ogni prodigio, co-lui che ci consola in ogni nostra tribolazio-ne. A questa duplice guarigione, che implo-ro dalla tua misericordiosa onnipotenza,unisci l’abbondanza delle tue grazie perchésia fedele e costante nell’eseguire, fino al-l’ultimo respiro della vita, quanto promettoper la guarigione che imploro.

Se dovessi mancare a queste promesse,e mi servissi della salute per maggiormentepeccare e maggiormente affliggerti, o Cuo-re dolcissimo di Gesù sacramentato, e lamia anima dovesse averne detrimento, ioritiro questa mia supplica, rinunzio alla sa-lute corporale, anzi alla stessa vita, perchédesidero e voglio morire piuttosto che of-fenderti. O Gesù, con queste disposizioni econ la fiducia nel tuo santo nome posso es-sere guarito; imploro la potente interces-sione della Vergine Maria, degli Angeli edei Santi, preparandomi a ricevere il tuonome nella santa Comunione.

Amen. Deo gratias.


Alla Madonna per la guarigione spirituale

O dolcissima Madre, prostrato ai tuoipiedi chiedo di intercedere in mio favore.Non domando segni miracolosi come quellioperati nelle tue apparizioni, ma ti prego diguarire la mia anima da tutte le cattive in-clinazioni, di purificarla dalle macchie con-tratte col peccato. Illumina il mio intellettocon la luce della divina sapienza, accendinel mio cuore la fiamma del divino amore,rafforza la mia volontà perché mi impegni acompiere il bene ed evitare il male. Amen.

Alla Madonna di Lourdes

O Maria Immacolata che, per conferma-re le apparizioni di Lourdes, hai fatto scatu-rire l’acqua dalla grotta e donasti la vista aiciechi, la parola ai muti, ai sordi l’udito, lasalute gli infermi; deh! soccorrici nelle no-stre necessità, conforta gli ammalati, allon-tana da noi i divini castighi, preservaci so-prattutto dal peccato che è la causa di tuttii mali. Amen

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Servo di Dio

P. Giuseppe Marrazzo rcj5 Maggio 1917 - 30 Novembre 1992

Preghiera per impetrare grazieDio onnipotente e misericordioso, mi

rivolgo a Te con fiducia filiale: glorifica iltuo servo Padre Giuseppe Marrazzo e persua intercessione concedimi la grazia…(si dice quale) di cui ho tanto bisogno eguarda con amore quanti si rivolgono a Tecon fede sincera. Amen.


Nasce a S. Vito dei Normanni (Br) il 5 maggio1917. All’età di 13 anni entra nel seminario roga-zionista di Trani (Ba). È ordinato sacerdote il 9maggio 1943. Trascorre quasi tutta la vita esercitan-do il ministero della riconciliazione nel Santuario disant’Antonio in Messina. Il suo ideale si riassumenell’amare e farsi santo, seguendo lo spirito del fon-datore, sant’Annibale Maria Di Francia, e dedican-dosi alla confessione perché Messina diventi una se-conda Padova e il Santuario di sant’Antonio, nelquale amministrerà la misericordia di Dio per oltre40 anni, diventi un giardino profumato di virtù e disanti, santificandosi con le anime che il Signore gliaffida. Devotissimo della Madonna, invocata comemadre dei sacerdoti, ebbe una attenzione particola-re verso gli ammalati. Si spegne improvvisamente aMessina il 30 novembre 1992. A conferma della fa-ma della santità di cui godeva quand’era vivo, allanotizia della morte si diffonde subito la notizia che«è morto un santo!». La sua memoria è viva in mez-zo al popolo e crescente è la fama di santità. È incorso il Processo di Canonizzazione.

Offerta delle sofferenze

O Gesù, divino amante delle nostre anime,so che nulla ti è caro come il dolore, donoprezioso che tu fai a quelli che ti amano; tioffro tutti i sacrifici di ogni genere che vuoimandarmi oggi, e li offro per chiederti amo-re, amore! per darti maggiore amore e percomunicarlo alle anime che vorrai affidarmiogni giorno. Insieme con le mie meschine


sofferenze intendo raccogliere e fare mie lesofferenze di coloro che non ti conoscono;te le offro io per loro. Ti offro le sofferenzedei bimbi innocenti, dei giovani che devonolottare contro le prepotenti passioni, le sof-ferenze degli sposi che si sacrificano per lafamiglia, le sofferenze delle vedove sovrac-cariche di dolori nel duro cammino della vi-ta, le sofferenze dei vecchi per gli acciacchidell’età e la trascuratezza degli altri, le sof-ferenze degli ammalati guaribili ed inguari-bili, le sofferenze dei carcerati, degli affa-mati e tutte le sofferenze sconosciute e notesolo a te.Queste sofferenze di coloro che non ti cono-scono o non ti pensano o sono in peccato, oGesù, intendo raccoglierle io e portarle a te,come se fossero mie, nel sacrificio della Mes-sa per mescolarle con le tue e divinizzarle ecosì salvare tante, tante anime prive dellatua luce e del tuo amore. O Maria, guidami epresenta questa mia preghiera a Gesù.

A Gesù presente negli infermi

O Gesù, che ti sei nascosto negli infermi,dicendo: «Ero ammalato e mi avete visita-to», io vengo a visitarti. Perché, Gesù, haiscelto questa creatura dolorante per la tua


abitazione? Forse per farti amare di più?Gesù, presente in questo infermo, io ti amocon tutto il cuore, l’anima, la mente e le for-ze. Credo che sei presente in modo eminen-te nelle specie eucaristiche e in modo diver-so sei presente in questo infermo, tuo ta-bernacolo vivo. O Gesù, io ti amo. Dimmiin che cosa ti posso servire, dammi la gioiadi fare qualcosa per te. O Gesù, fortifica econsola questo infermo, che unisce i suoidolori ai tuoi per la propria santificazione,per la salvezza dei fratelli peccatori e per-ché i tuoi sacerdoti siano molti e santi. Infi-ne, o Gesù, guardami con gli occhi di que-sta tua privilegiata creatura, parlami con lasua bocca, amami con il suo cuore ed alza lasua mano per benedirmi.Grazie, Gesù, di tanta bontà.Vergine santissima, salute degli infermi, be-nedici questa tuo figlio (o tua figlia) e ma-ternamente confortala nelle sue sofferenze.Grazie con tutto il cuore. Ci benedica Gesùe Maria!

Chiunque riceva grazie per intercessione del Servo di DioP. Giuseppe Marrazzo è pregato di comunicarlo a:

Postulatore Generale dei RogazionistiVia Tuscolana 167 – 00182 ROMATel. 06 7020751 – Email: [email protected]


Indice

Prefazione 3

Novena per una persona inferma 5

Al nome di Gesù per impetrare guarigioni 8

Preghiere a Gesù per un cieco 11

Al nome di Gesù nella malattia 15

A Gesù in Sacramento per ottenere la guarigione 16

Alla Madonna per la guarigione spirituale 19

Alla Madonna di Lourdes 19

SdD P. Giuseppe Marrazzo rcj 20


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10. Preghiere a san Giuseppe11. Preghiere al Sacro Cuore12. Preghiere alla Divina Misericordia13. Santo Rosario14. Novena di Natale


1515Preghiere

Preghiere per gli

ammalati

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