Preghiera al Beato Bonaventura da Potenza 2012

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Preghiera al Beato Bonaventura da Potenza 2012

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PreghieraO beato Bonaventura da Potenza, di-scepolo fedele del Signore nostroGesù Cristo, sei per noi e per tutta laChiesa un modello umile e semplice diobbedienza al Padre e di amore versoi fratelli e il prossimo: aiutaci a cammi-nare secondo la verità del Vangelo e acercare, come il Poverello di Assisi,Dio negli ultimi e negli ammalati. Tu,instancabile messaggero di pace e digioia, sacerdote innamorato del Croci-fisso e dell’Eucaristia, fa’ che le nostrefamiglie e le comunità religiose risco-prano la fede, la via della sapienza edella perfezione evangelica. Chiedi alSignore, per noi, il dono della guari-gione e della conversione: perché gliinfermi ritrovino la salute e i peccatorisperimentino la gioia del perdono. PerCristo nostro Signore. Amen.

Beato Bonaventura da Potenza

Il beato Bonaventura nacque a Potenza il4 gennaio 1651, da Lelio Lavanga e CaterinaPica, genitori di esemplari virtù cristiane.Entrò nell’Ordine dei Frati Minori Conven-tuali a 15 anni e, nella professione religiosa,cambiò il nome di Antonio Carlo GerardoLavanga in quello di fra Bonaventura. Vissela sua totale consacrazione al Signore e il suoimpegno sacerdotale e pastorale per i con-venti campani: Aversa, Maddaloni, Amalfi,Ischia, Nocera Inferiore (qui fu maestro deinovizi), Sorrento, Napoli e, infine, Ravello.

Il beato Bonaventura da Potenza fu unesempio di umiltà e di carità per i suoi con-fratelli e per le famiglie che visitò durante ilsuo ministero di predicatore e di sacerdote.Instancabile operaio della vigna del Signore,il beato Bonaventura si distinse per la sua ca-pacità di ascolto nei confronti della volontàdi Dio, da qui il titolo di “martire dell’obbe-dienza”, e per l’azione caritatevole verso gliinfermi e i poveri. Egli colpiva per la profon-

dità teologica della sua predicazione e si ado-però molto per la riconciliazione dei peni-tenti. A lui sono attribuiti numerosi prodigi.Vide l’anima della sorella salire in cielo, guarìun lebbroso. A Napoli, nel convento diSant’Antonio a Porta Medina, il suo mistici-smo si manifestò con numerose elevazioni daterra. Si prodigò anche per gli appestati.

Uomo contemplativo, vissuto in sempli-cità e letizia, confidò molto nell’aiuto della di-vina provvidenza. All’inizio del 1710, ormaivecchio e malato, con i postumi di unacruenta operazione chirurgica per una can-crena a una gamba, subita a Napoli, fu inviatoal convento di Ravello ove morì il 26 ottobredel 1711, fra il pianto dei fedeli e dei confra-telli. Fu beatificato da papa Pio VI il 26 no-vembre 1775. Il suo corpo riposa a Ravello(Sa), presso il Convento S. Francesco (San-tuario), ed è meta di molti pellegrinaggi.Per informazioni e la diffusione del culto, rivolgersi ai fratidel Convento S. Francesco in Ravello (Sa). Tel. 089857146.

Nel terzo centenario del Beato Bonaventura da Potenza 1711 - 2012