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M. Lustrino 27 febbraio 2017- Dip. Scienze della Terra, Sapienza Università di Roma
4a + 14N → 7 2
Possibili interazioni tra particelle a e la materia. Interazione con gli elettroni delle sostanze colpite e
trasferimento di dosi di energia.
1) Un elettrone può essere allontanato dall’orbitale e si crea uno ione: a + atomo → atomo+ (ione) + e- + a
2) Un elettrone resta nell’atomo ma sale di orbitale, dando origine a un atomo eccitato (indicato con *) e poi ritorna nello stato iniziale cedendo l’energia (in nanoseccondi) sotto forma di fotoni (raggi g):
a + atomo → atomo* + a → atomo + g 3) L’atomo emette un neutrone:
4a + 27Al → 13 2
In questo modo furono scoperte la radioattività artificiale e il neutrone
4) L’atomo emette un protone:
30P + 1n 15 0
17O + 1p 8 1
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Possibili interazioni tra neutroni e la materia. I neutroni possono arrivare a colpire i nuclei degli atomi.
1) L’interazione con il neutrone può portare all’espulsione di una particella a:
2) L’interazione con il neutrone può portare all’espulsione di un protone:
1n + 10B → 5 0
1n + 3He → 2 0
3) L’interazione con il neutrone può portare solo alla cessione parziale di energia: n + p → n + p
4) L’interazione con il neutrone può portare all’attivazione di un atomo (diventa radioattivo):
4a + 7Li 3 2
1p + 3H 1 1 [p = 1H]
1
1n + 59Co → 60Co 0 27 27
M. Lustrino 27 febbraio 2017- Dip. Scienze della Terra, Sapienza Università di Roma
Possibili interazioni tra neutroni e la materia.
In che modo si può generare un flusso di neutroni?
1) Interazione di fotoni g con i nuclei atomici:
g + 2H → p + n 1
2) Interazione di particelle a con i nuclei atomici: 4a + 9Be → 4 2
Come emettitori di particelle a si utilizzano 226Ra, 241Am, 239Pu, 210Po, 242Cu, etc.
L’energia del futuro nelle centrali a fusione atomica verrà generata producendo neutroni:
2H + 3H → 4He + n 1 1 2
Sorgente di n per gli esperimenti di Fermi
12C + n 6
M. Lustrino 27 febbraio 2017- Dip. Scienze della Terra, Sapienza Università di Roma
Possibili interazioni tra neutroni e la materia.
I neutroni che verranno prodotti nelle centrali nucleari a fusione genereranno altri isotopi, alcuni dei quali saranno radioattivi.
Questo vuol dire che anche in questo caso non potremo parlare di energia
“pulita”.
L’energia del futuro nelle centrali a fusione atomica verrà generata producendo neutroni:
2H + 3H → 4He + n 1 1 2
M. Lustrino 27 febbraio 2017- Dip. Scienze della Terra, Sapienza Università di Roma
Possibili interazioni tra fotoni g e la materia. I fotoni possono essere creati e distrutti liberamente.
1) Effetto Fotoelettrico - Il fotone trasferisce l’energia all’atomo che la trasforma in lavoro per liberare un elettrone.
g + atomo → atomo+ (ione) + e-
2) Effetto Compton - Il fotone non è completamente assorbito ma comunque ionizza l’atomo e viene riemesso a frequenza (energia) minore.
g + atomo → g/x + atomo+ (ione) + e-
3) Materializzazione del fotone - Il fotone si trasforma in elettrone e positrone.
g + atomo → atomo + e- + e+ E = m*c2
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Varie unità di misura della radioattività: Unità di misura Significato - Becquerel (Bq) 1 disintegrazione al secondo. ATTIVITA’
- Curie (Ci) 37 GBq (attività di 1 g di 226Ra); non più usato.
- Coulomb/kg (C/kg) Carica elettrica trasportata in 1 secondo dalla corrente di 1 Ampère/kg)
- Röntgen (R) 2,58*10-4 C/kg; non più usato.
IONIZZAZIONE
- Gray (Gy) Radiazione che deposita l’energia di 1 J/kg (dove 1J = 1N*m = 1 kg*m2/s2). 1 Gy = m2/s2
- Rad (Rad) 100 erg/g = 0,01 Gy; non più usato
DOSE ASSORBITA
- Sievert (Sv) Stessa unità di misura del Gy = 1 J/kg.
- Röntgen equivalent in man (rem) 1 rem = 10 mSv = 0,01 Sv; non più usato.
DOSE EFFETTIVA
- Becquerel/m3 (Bq/m3) CONCENTRAZIONE DI ATTIVITA’
- Becquerel/kg (o g) (Bq/kg (o g)) ATTIVITA’ SPECIFICA
Quantità di radiazione che produce una determinata quantità di coppie ioni-elettroni.
Energia depositata in una data massa di materia.
Energia depositata sulla base del tipo di radiazione.
Caratteristica specifica di ogni radionuclide.
- Sievert/h (Sv/h) TASSO DI DOSE
DOSE EQUIVALENTE Danno provocato nel tessuto.
M. Lustrino 27 febbraio 2017- Dip. Scienze della Terra, Sapienza Università di Roma
I Bq (o i Ci) indicano il numero di disintegrazioni di radionuclidi secondo (ATTIVITA’).
I Rt indicano l’energia rilasciata dalla radiazione g dai radionuclidi in unità di tempo (IONIZZAZIONE).
(Funzione del tipo di radiazione ionizzante e dell’attività).
I Sv indicano gli effetti sul corpo umano immerso in un campo di radiazioni, misurati con la stessa unità del Gy (DOSE EFFETTIVA e D. QUIVALENTE).
(Funzione dell’attività, del tipo di radiazione e del tipo di tessuto colpito).
I Gy indicano l’energia depositata in un kg di sostanza (DOSE ASSORBITA).
(Senza prendere in considerazione gli effetti che provoca).
(indipendentemente dal tipo di radiazione, dall’energia che rilasciano e dal livello di penetrazione nelle sostanze. Una
parte di queste disintegrazioni sono i ticchettii del Geiger; CPM).
M. Lustrino 27 febbraio 2017- Dip. Scienze della Terra, Sapienza Università di Roma
E’ molto difficile (spesso impossibile) passare da un’unità all’altra.
Es. i Röntgen misurano la carica elettrica generata da un fascio di fotoni (raggi g o raggi X) in un certo volume di aria, a una certa T, a una certa P e a un certo grado di umidità.
I Rt non sono più utilizzati ma molti contatori geiger riportano ancora questa unità di misura.
I Sievert misurano il rischio di cancerogenesi (ossia il dànno nei tessuti umani). I Sv vengono utilizzati per misurare la Dose EFFICACE, la Dose EQUIVALENTE e la EQUIVALENTE di Dose AMBIENTALE, quindi andrebbe sempre definito a cosa si fa riferimento.
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Non è possibile passare da Rt a Sv in modo diretto
Röntgen Sievert
Sievert Rem
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Non è possibile sommare gli effetti delle radiazioni a con quelli delle radiazioni b o g.
+ = ?
Quindi per passare da Rt a Sv bisognerebbe conoscere il tipo di sorgente radioattiva (il
nuclide instabile) e il tipo di radiazione (a b g).
I contatori geiger normali misurano solo il quantitativo di ionizzazione (in genere non misurano le radiazioni
alfa), non la quantità di energia associata ad essa.
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1 kg legno = ~3.000 Bq
Facciamo qualche esempio: Becquerel (Bq) 1 Bq = 1 decadimento al secondo.
1 banana = ~15 Bq
1 kg carne = ~200 Bq
1 mg 210Po = ~170.000.000.000 Bq
1 kg granito = ~1.000 Bq
1 persona = ~9.000 Bq
1 kg U = ~12.000.000 Bq
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Prodotti di
agricoltura
Prodotti
forestali
Animali di
allevamentoPescato
N. Campioni 1496 430 387 321 2634
<10 Bq/kg 66 36 85 14
10-100 Bq/kg 16 16 12 34
100-500 Bq/kg 10 26 3 36
>500 Bq/kg 8 23 0 16
Max Bq/kg 82000 13000 510 14400
N. Campioni 5186 653 5501 3236 14576
10-100 Bq/kg 79 56 90 24
100-500 Bq/kg 17 30 9 41
>500 Bq/kg 3 9 0 27
Max Bq/kg 0 5 0 5
Max Bq/kg 2400 28000 460 18700
N. Campioni 9450 1180 6895 6895 24420
<10 Bq/kg 90 60 99 46
10-100 Bq/kg 9 32 1 41
100-500 Bq/kg 0 6 0 12
>500 Bq/kg 0 2 0 2
Max Bq/kg 1460 5600 146 1004
N. Campioni 10378 1465 5476 8497 25816
<10 Bq/kg 85 69 99 72
10-100 Bq/kg 14 25 1 25
100-500 Bq/kg 1 4 0 3
>500 Bq/kg 0 2 0 0
Max Bq/kg 342 11870 83 1720
26510 3728 18259 18949 67446
17 marzo-30 giugno
2011
1 luglio 2011-31 marzo
2012
1 aprile 2012-31 marzo
2013
1 aprile 2013-31 marzo
2014
Totali campioni analizzati
Nihei (2016) In: Nakanishi and Tanoi (Eds)
Agricultural Implications of the Fukushima
nuclear accident. Springer, 11-22
Attività legata alla presenza di 137Cs
1 g 137Cs = 3,2*1012 Bq
1 kg 137Cs = 3,2*1015 Bq
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Attività di 137Cs nel riso nella zona di
Fukushima
2011
2012
2013
2014
M. Lustrino 27 febbraio 2017- Dip. Scienze della Terra, Sapienza Università di Roma
Percentuale di campioni con >100 Bq/kg
Numero di campioni esaminati
Livello di 137Cs nelle specie marine nelle acque di Fukushima
Yagi, 2016. In: Nakanishi and Tanoi (Eds) Agricultural Implications of the Fukushima nuclear accident. Springer, 217-228
M. Lustrino 27 febbraio 2017- Dip. Scienze della Terra, Sapienza Università di Roma
Dopo l’incidente di Fukushima nel 2011 si è arrivati a un’attività di 137Cs >8*104 Bq/kg nelle verdure coltivate nell’area (160 volte il limite massimo).
Attività specifica 241Am = 1,27*1011
Bq/g
241Am = 1,27*1014 Bq/kg
M. Lustrino 27 febbraio 2017- Dip. Scienze della Terra, Sapienza Università di Roma
Esempi di cattiva
informazione
(scritta da ignoranti, nel senso etimologico
del termine)
Si parla di un aumento della radioattività, fino a 530 Sv/h invece dei 73 Sv/h di cinque anni fa, e di migliaia di feriti causati dall’esplosione.
M. Lustrino 27 febbraio 2017- Dip. Scienze della Terra, Sapienza Università di Roma
www.enews.com
Esempi di cattiva
informazione
Addirittura sarebbe pericoloso recarsi
in Giappone...
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Esempi di cattiva
informazione
M. Lustrino 27 febbraio 2017- Dip. Scienze della Terra, Sapienza Università di Roma
...In realtà la Tokio Electric Power Company Holdings (TEPCO) ha rilasciato un annuncio stampa il 2 feb 2017 nel quale spiega come stanno andando le operazioni di bonifica.
Si sono avvicinate al nocciolo e hanno misurato maggiore radioattività.
M. Lustrino 27 febbraio 2017- Dip. Scienze della Terra, Sapienza Università di Roma
100.000.000.000.000.000.000.000.000 Bq 1026 Bq
M. Lustrino 27 febbraio 2017- Dip. Scienze della Terra, Sapienza Università di Roma
I Bq di una sostanza non sono esattamente le radiazioni che vengono emesse o i cpm (counts per minute) registrati dai contatori Geiger.
Una parte (anche grande) delle radiazioni di una sostanza non arriva in superficie (es. le radiazioni alfa vengono subito bloccate).
Un cubo di U di 1 kg di massa emette gli stessi Bq di 1 kg di U in polvere disteso su una superficie di 10 m2.
Nel secondo caso le radiazioni emesse sono superiori, così come la dose assorbita in Gy o Sv.
I cpm sono funzione della grandezza e della geometria della sonda del contatore.
M. Lustrino 27 febbraio 2017- Dip. Scienze della Terra, Sapienza Università di Roma
http://www.world-nuclear.org/information-library/safety-and-security/radiation-and-health/naturally-occurring-radioactive-materials-norm.aspx
Anche il carbone è radioattivo.
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Con un contenuto di 1 ppm di U (1 g di U in 1 Ton di C) l’U potrebbe generare maggiore energia di quella che si ricava dalla combustione del carbone stesso...
...lo si dovrebbe però separare dal C e bruciare in un reattore nucleare.
L’U (e il Th) si concentrano molto nelle ceneri (che in teoria dovrebbero essere bloccate dai filtri delle centrali a carbone).
http://www.world-nuclear.org/information-library/safety-and-security/radiation-and-health/naturally-occurring-radioactive-materials-norm.aspx
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Alcune ceneri di carbone della Cina (Bacini di Bangmai e Mengwand, Yunnan) contengono fino a 4000 ppm (0,4%) di U, e vengono utilizzate come sorgenti di U.
Le centrali a carbone esistenti nel mondo, oltre a produrre enormi emissioni di CO2, rilasciano sostanze radioattive nell’ambiente in misura
superiore rispetto a quelle rilasciate da tutte le centrali nucleari attualmente esistenti.
Solo negli USA vengono rilasciate in aria circa 800 tonnellate di U dalle centrali a carbone.
M. Lustrino 27 febbraio 2017- Dip. Scienze della Terra, Sapienza Università di Roma
L’isotopo instabile viene definito isotopo radioattivo o radioisotopo o radionuclide o nuclide radioattivo.
Gli isotopi radioattivi decadono con tassi continui ma in modo stocastico (a caso)
Tempo di dimezzamento o emivita
L’isotopo radioattivo si trasforma in un altro elemento detto isotopo radiogenico.
M. Lustrino 27 febbraio 2017- Dip. Scienze della Terra, Sapienza Università di Roma
Riproduzione sperimentale del decadimento stocastico dei nuclidi
instabili
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Riproduzione sperimentale del decadimento stocastico dei nuclidi
instabili
Facciamo partire l’esperimento (T = 0). Parte la sveglia radioattiva
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Facciamo partire l’esperimento (T = 0). Parte la sveglia radioattiva
Alcuni (non tutti insieme) “nuclidi” radioattivi cominciano a trasformarsi in nuclidi radiogenici. Non sappiamo quale
di questi e quando si trasformerà
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Alcuni (non tutti insieme) “nuclidi” radioattivi cominciano a trasformarsi in nuclidi radiogenici. Non sappiamo quale
di questi e quando si trasformerà
Quello che sappiamo è che dopo un certo tempo avremo una certa percentuale di “radionuclidi” (isotopi padri) trasformati
in isotopi figli (isotopi radiogenici)
M. Lustrino 27 febbraio 2017- Dip. Scienze della Terra, Sapienza Università di Roma
0.0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.7
0.8
0.9
1.0
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Co
nce
ntr
azio
ne
di i
soto
po
rad
iatt
ivo
Tempo di dimezzamento
50% (metà del quantitativo iniziale)
12,5% (metà del 25%)
6,25% (metà del 12,5%)
Più breve è il tempo di dimezzamento, più rapidamente un isotopo scomparirà.
In due casi questo ha portato alla scomparsa di elementi dalla tavola periodica (Tn e Pr).
Più breve è il tempo di dimezzamento, più intense saranno le radiazioni
ionizzanti emesse. 25% (metà del 50%)
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Isotopo T di dimezzamento Radiazione emessa 218Rn 1,9 millisecondi alfa
222Rn 3,82 giorni alfa 131I 8,02 giorni beta
210Po 138,4 giorni alfa e gamma 134Cs 2,06 anni beta e gamma
14C 5.730 anni beta 235U 703,8 milioni di anni beta
238U 4,47 miliardi di anni alfa
232Th 14,1 miliardi di anni alfa e gamma 87Rb 49,6 miliardi di anni beta
40K 1,25 miliardi di anni beta e gamma
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Isotopo T di dimezzamento 218Rn 1,9 millisecondi
222Rn 3,82 giorni 131I 8,02 giorni
210Po 138,4 giorni 134Cs 2,06 anni
14C 5.730 anni 235U 703,8 milioni di anni
238U 4,47 miliardi di anni
232Th 14,1 miliardi di anni 87Rb 49,6 miliardi di anni
40K 1,25 miliardi di anni
Attività specifica 9,6*1022 Bq/g
4,6*1015
1,7*1014
4,8*1013
1,6*1011
8,0*104
1,2*104
4,0*103
3,1*103
2,6*105
5,7*1015
0,1 Bq/g
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0,1 Bq/g
Isotopo T di dimezzamento Attività specifica 9,6*1022 Bq/g
4,6*1015
1,7*1014
4,8*1013
1,6*1011
8,0*104
1,2*104
4,0*103
3,1*103
2,6*105
5,7*1015
218Rn 1,9 millisecondi
222Rn 3,82 giorni 131I 8,02 giorni
210Po 138,4 giorni 134Cs 2,06 anni
14C 5.730 anni 235U 703,8 milioni di anni
238U 4,47 miliardi di anni
232Th 14,1 miliardi di anni 87Rb 49,6 miliardi di anni
40K 1,25 miliardi di anni
235U 703,8 milioni di anni
238U 4,47 miliardi di anni
232Th 14,1 miliardi di anni
40K 1,25 miliardi di anni
A partire dalla formazione della Terra (~4,56 Ga) quale di questi isotopi è diminuito in quantitativi maggiori?
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5 Ga 4 Ga 3 Ga 2 Ga 1 Ga Oggi Età (anni)
Hadeano Archeano Proterozoico Fanerozoico Co
nce
ntr
azio
ne
(p
pm
pe
r U
e T
h e
mas
sa %
pe
r K
Concentrazione di K, U e Th come conseguenza
del decadimento degli isotopi radioattivi
Da: Vilà et al., 2010 (Tectonophysics)
Perché il contenuto in K non è praticamente variato dalla formazione della Terra?
Solo lo 0,012% del K è radioattivo (Ossia il 99,988% è stabile e non si trasforma).
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5 Ga 4 Ga 3 Ga 2 Ga 1 Ga Oggi Età (anni)
W/k
g
Produzione del calore radiogenico di K, U e Th come conseguenza del
decadimento degli isotopi radioattivi
Da: Vilà et al., 2010 (Tectonophysics)
Il calore radiogenico rilasciato dalla Terra è sempre di meno.
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Le scorie nucleari con tempo di dimezzamento molto lunghi sono pericolose.
In realtà non è così. Isotopi con T½ elevato (centinaia di migliaia o milioni di anni) sono caratterizzati anche da tassi di decadimento radioattivo (attività) relativamente bassi.
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Composizione degli isotopi radioattivi rilasciati dalla nube di Chernobyl
Isotopo 133Xenon 131Iodio 132Tellurio 133Iodio 239Nettunio 140Bario 103Rutenio
137Cesio 95Zirconio 141Cerio
89Stronzio
90Stronzio
T di ½ 5 giorni
8 giorni 3 giorni
21 ore 2 giorni 13 giorni
40 giorni
30 anni
65 giorni
33 giorni
52 giorni
28 anni
Frazione (%) 55,1
14,9 9,7
7,7 3,4 2,0
1,4
0,7
0,7
0,7
0,9
0,07
Quasi tutti gli isotopi rilasciati hanno cessato di
emettere radiazioni nel giro di pochi giorni o mesi
(10 volte il tempo di dimezzamento).
Solo il 137Cs resterà ancora per qualche centinaio di
anni ancora.
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Composizione degli isotopi radioattivi rilasciati dalla nube di Chernobyl
7,3*1015 Bq/g
2,5*1015
1,2*1016
4,1*1016
1,0*1016
2,6*1015
1,2*1015
3,2*1012
7,8*1014
1,0*1015
1,0*1015
5,2*1012
Attività specifica Isotopo 133Xenon 131Iodio 132Tellurio 133Iodio 239Nettunio 140Bario 103Rutenio
137Cesio 95Zirconio 141Cerio
89Stronzio
90Stronzio
T di ½ 5 giorni
8 giorni 3 giorni
21 ore 2 giorni 13 giorni
40 giorni
30 anni
65 giorni
33 giorni
52 giorni
28 anni
Frazione (%) 55,1
14,9 9,7
7,7 3,4 2,0
1,4
0,7
0,7
0,7
0,9
0,07
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Isotopo T di dimezzamento 218Rn 1,9 millisecondi
222Rn 3,82 giorni 131I 8,02 giorni
210Po 138,4 giorni 134Cs 2,06 anni
14C 5.730 anni 235U 703,8 milioni di anni
238U 4,47 miliardi di anni
232Th 14,1 miliardi di anni 87Rb 49,6 miliardi di anni
40K 1,25 miliardi di anni
Attività specifica 9,6*1022 Bq/g
4,6*1015
1,7*1014
4,8*1013
1,6*1011
8,0*104
1,2*104
4,0*103
3,1*103
2,6*105
5,7*1015
Quale di questi isotopi è il più pericoloso?
M. Lustrino 27 febbraio 2017- Dip. Scienze della Terra, Sapienza Università di Roma
Radon Il Radon (Rn) è un gas nobile.
Alcuni nuclidi (es. 238U, 235U,232Th), durante il loro decadimento, producono isotopi del Rn (219Rn, 220Rn, 222Rn) fortemente radioattivi.
A loro volta, durante il decadimento, questi isotopi del Rn producono altri isotopi fortemente radioattivi (218Po, 214Po, 210Po).
Classificato come agente estremamente pericoloso e sicuramente carcinogeno.
M. Lustrino 27 febbraio 2017- Dip. Scienze della Terra, Sapienza Università di Roma
238U 234Th
234Pa
234U
230Th 222Rn 218Po 214Pb
214Bi
214Po 210Pb
210Bi
210Po 206Pb
b-
b-
b-
b-
b-
b-
a
a a a a a
a
a
226Ra
Il Radon, i suoi (tanti) genitori e i suoi (tanti) figli
90Th 91Pa 92U
87Fr
88Ra 89Ac
86Rn 84Po 85At 82Pb 83Bi
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238U 234Th
234Pa
234U
230Th 222Rn 218Po 214Pb
214Bi
214Po 210Pb
210Bi
210Po 206Pb
b-
b-
b-
b-
b-
b-
a
a a a a a
a
a
226Ra
Il Radon, i suoi (tanti) genitori e i suoi (tanti) figli
In pratica più U c’è e più Rn viene prodotto.
Ricordate i sanpietrini del
Vaticano?
M. Lustrino 27 febbraio 2017- Dip. Scienze della Terra, Sapienza Università di Roma
238U 234Th
234Pa
234U
230Th 222Rn 218Po 214Pb
214Bi
214Po 210Pb
210Bi
210Po 206Pb
b-
b-
b-
b-
b-
b-
a
a a a a a
a
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226Ra
Il Radon, i suoi (tanti) genitori e i suoi (tanti) figli
L’attività del Rn è centomila volte superiore a quella del Ra
222Rn ~1015 Bq/g 226Ra ~1010 Bq/g
Ed è 10 miliardi di volte superiore a quella dell’U
238U ~104 Bq/g
M. Lustrino 27 febbraio 2017- Dip. Scienze della Terra, Sapienza Università di Roma
238U 234Th
234Pa
234U
230Th 222Rn 218Po 214Pb
214Bi
214Po 210Pb
210Bi
210Po 206Pb
b-
b-
b-
b-
b-
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226Ra
Il Radon, i suoi (tanti) genitori e i suoi (tanti) figli
Rn ~1015 Bq/g Ra ~1010 Bq/g U ~104 Bq/g
In realtà la radioattività dell’U non è causata dall’U!
M. Lustrino 27 febbraio 2017- Dip. Scienze della Terra, Sapienza Università di Roma
238U 234Th
234Pa
234U
230Th 222Rn 218Po 214Pb
214Bi
214Po 210Pb
210Bi
210Po 206Pb
b-
b-
b-
b-
b-
b-
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a a a a a
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226Ra
Durante ogni singolo passaggio si genera energia sotto varie forme.
Ad eccezione del primo e ultimo termine, tutti gli altri isotopi sono radiogenici (derivano dal decadimento di un radionuclide instabile) e radioattivi (decadono in un altro nuclide).
Il Radon, i suoi (tanti) genitori e i suoi (tanti) figli
M. Lustrino 27 febbraio 2017- Dip. Scienze della Terra, Sapienza Università di Roma
238U 234Th
234Pa
234U
230Th 222Rn 218Po 214Pb
214Bi
214Po 210Pb
210Bi
210Po 206Pb
b-
b-
b-
b-
b-
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226Ra
Tutti gli isotopi, ad eccezione di 206Pb (isotopo stabile) sono caratterizzati da diversi tempi di dimezzamento, variabili da frazioni di millisecondi a miliardi di anni.
Il Radon, i suoi (tanti) genitori e i suoi (tanti) figli
M. Lustrino 27 febbraio 2017- Dip. Scienze della Terra, Sapienza Università di Roma
238U 234Th
234Pa
234U
230Th 222Rn 218Po 214Pb
214Bi
214Po 210Pb
210Bi
210Po 206Pb
b-
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b-
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226Ra
Non tutti gli questi isotopi sono attivi allo stesso modo.
Es. il Radio (scoperto dai coniugi
Curie, insieme al Po) è 7 milioni di volte più attivo dell’U.
Il Radon, i suoi (tanti) genitori e i suoi (tanti) figli