Post on 16-Mar-2016
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Piccoli archeologi in Viaggio
A scuola, nuove esperienze ci hanno portato in viaggio nel mondo dell‟archeologia, a stretto
contatto con la figura dell‟archeologo
Gli alunni “PON” pronti a partire
L‟archeologia è la scienza che studia le civiltà e le culture umane del passato e le loro relazioni
con l‟ambiente che lo circonda, mediante la raccolta, la documentazione e l‟analisi delle
tracce materiali che hanno lasciato
Parte dei resti del Castello di Paola
Il recupero, la conservazione, la valorizzazione dei reperti e dei luoghi dove vengono ritrovati,
hanno una grande importanza dal punto di vista storico e artistico
Simulazione di uno scavo archeologico
Da ciò emerge la figura importante dell‟archeologo, colui che svolge le attività di scavo, documentazione, di catalogazione, di ricerca e molto altro insieme con l‟aiuto di
molte altre figure professionali come: il topografo, l‟antropologo, il fotografo, architetti, restauratori, ingegneri e operai specializzati. E‟ l‟archeologo che per svolgere bene il proprio
lavoro si serve anche di alcuni attrezzi
Attrezzi usati dall'archeologo
La Trowel (cazzuola inglese), metro, filo a piombo, picconcino, bisturi, attrezzi da
dentista, livella, lavagnetta. Abbiamo iniziato così un viaggio indietro nel
tempo, insieme al nostro esperto archeologo che ci ha guidato lungo il percorso dalla Preistoria,
alla Magna Grecia, all‟epoca romana al Medioevo
Inizia il viaggio indietro nel tempo
Conoscere, capire, interpretare le tracce del passato ci fa capire l‟importanza dei beni culturali ma anche quanto sia importante
proteggerle e tutelarle.
Esempio di scavo di tombe
Piccoli Archeologi nella Preistoria
La storia dell‟uomo ha inizio in Africa. Il primo uomo viene chiamato Homo Habilis vissuto due milioni di anni fa in Kenia. Dopo di lui, sempre
in Africa, si sviluppa l‟uomo Erectus che cammina in maniera retta. Quest‟uomo inizia a scheggiare le pietre per farne degli utensili ed
usa il fuoco.
L‟ Evoluzione dell‟uomo
Migrazione dell'Homo Sapiens
L‟uomo Erectus parte dall‟Africa e arriva in
Europa e in Asia dove si evolve in Neanderthal, nel frattempo in Europa giunge
l‟uomo Sapiens-Sapiens, che riuscirà a sopravvivere, mentre il Neandertal si
estinguerà. Col termine dell'era glaciale si dà la possibilità all‟uomo di evolversi e di coltivare la
terra.
Incisione grotta del Romito Reperti di archeologia preistorica sono stati
ritrovati anche in Calabria.
Un esempio di abitazione del paleolitico è la
grotta del Romito a Papasidero in Calabria,
qui si trovano incisioni di animali e
sepolture che risalgono a diecimila anni fa.
Piccoli Archeologi nella Magna Grecia
Intorno al „700 a.C. alcuni gruppi di persone di origine greca partirono dalle loro terre per colonizzare il sud Italia e creare una nuova Grecia la “Magna Grecia”. I greci portarono
dalla loro terra la cultura e l‟arte così da poterla insegnare alle popolazioni che abitavano il sud-Italia. Occuparono la Basilicata, la Puglia, la Calabria e la
Campania.
In Calabria fondarono Sibari, Crotone, Turii, Locri. Tra le città della Magna Grecia più vicine a noi abbiamo Temesa, Scolacium,
Clampetia, Terina. L‟aristocrazia, come in Grecia, governava ovunque, aveva eserciti
potenti e grandi navi
I “BRONZI DI RIACE” in CALABRIA
Piccoli Archeologi nel periodo Romano
Nel III sec. a. C. la Calabria era occupata dai Bruzi; quando giunsero i Romani per
conquistarla i Bruzi si opposero, ma i romani con i loro grandi eserciti occuparono la regione.
I Bruzi cercarono più volte di ribellarsi ma furono bloccati e puniti con ingenti tasse
Terme Romane di Acconia di Curinga (CZ) III a.C.
Quando giunsero a Paola videro che era un ottimo territorio per costruire un porto,
dell‟insediamento romano rimangono alcuni resti ritrovati durante gli scavi archeologici
presso la località Cutura, che hanno restituito le fondamenta di una villa e di una fornace per
la lavorazione delle anfore, così come l‟impianto termale rinvenuto in località Tina.
A poca distanza dalla città di Paola si trova la via Traiana Tirrenica e più nell‟interno passa
una delle più importanti e grandi strade romane la Popilia che portava da Capua a
Reggio Calabria
Rappresentazione di Paola del 1600
Piccoli Archeologi nel periodo Medievale
Dopo la caduta dell‟impero romano, in Italia arrivarono i barbari dal nord Europa Questa
situazione di pericolo ha portato alla costruzione di villaggi fortificati che
successivamente si trasformarono in castelli
I castelli derivano dai primi villaggi fortificati e si sviluppano man mano per la difesa dei
centri abitati, alcuni sono protetti dai fossati o fossi.
Vi erano le torri che servivano per la difesa e per l‟avvistamento
Castello di Cleto (CS)
All‟interno erano collocate le stanze per le guardie, per il signore, vi era una chiesa e le cisterne per la raccolta delle acque e vi erano
delle dispense per il cibo. Queste ultime servivano per resistere agli assedi dei nemici
Castello di Le Castella
La Calabria ha molti castelli costruiti dai conquistatori che si sono succeduti come
Roberto il Guiscardo, duca Normanno che costruì il castello di S.Marco Argentano e molti
altri; Federico II di Svevia che oltre alla
costruzione dei castelli fece ricostruire nel 1222 la cattedrale di Cosenza distrutta dal
terremoto. Ad epoca normanna risale la torre cilindrica del castello di Paola garantiva
protezione e difesa dagli attacchi dei nemici. Si pensa che la torre sia stata costruita dai
normanni e nel 1555 fu danneggiata, insieme al castello e alla città, dalla flotta turca.
Castello della città di Paola
Il monastero della Badia è stato costruito dai monaci dell‟ordine di S.Maria di Valle Josaphat
sorto in Palestina durante le crociate. Il monastero ha una torre quadrata che serviva
per la difesa e per avvistamento , ha una chiesetta, un chiostro e un convento dove
risiedevano i monaci.
Monastero della Badia
Piccoli archeologi in viaggio nel territorio di Paola
Nel nostro percorso di piccoli archeologi ci siamo recati con lo scuolabus al monastero
della Badia.
Il gruppo “PON” in viaggio sul territorio
Esso è un monastero fortificato ed è un bene culturale restaurato
C‟è una torre quadrata per l‟avvistamento dei nemici, ci sono le mura di cinta per proteggere
i monaci e i contadini che abitavano nelle vicinanze.
Tutti insieme a “BADIA”
All‟interno ci sono le vasche di decantazione per l‟olio o il vino, vi sono ancora le tracce delle
antiche strutture.
All‟interno del Monastero
Il monastero risale al XII secolo (periodo Normanno), fu edificato dai monaci dell‟ordine dei cavalieri di Santa Maria di Valle Josaphat. La chiesetta, poco distante dalla torre, risale al
1110 d.C.
E‟ Stata una bellissima esperienza che ripeteremo nella bella stagione, abbiamo scattato tantissime foto che testimoniano
quanto abbiamo osservato
AL CASTELLO DI PAOLA
Il nostro itinerario continua al castello di Paola. Purtroppo la struttura è molto rovinata e in parte abbandonata
.
Ciò che rimane ben in vista è la torre cilindrica
e parti della muratura con ben visibile
all‟esterno feritoie per l‟avvistamento, canalette per l‟acqua e caditoie per fermare i
nemici.
Il gruppo “PON” all‟esterno della torre
La torre è molto importante poiché ne sono
poche in Calabria di questo tipo, la troviamo ad Amantea e a Le Castella e risalgono al periodo
Normanno. Poco distante dal castello passa l‟antica via Traiana che portava a Reggio
Calabria.
IN VISITA A SOTTERRA
La nostra esperienza è proseguita nella chiesa di Sotterra, questa è composta in realtà da due
chiese, una visibile dall‟esterno e una sotto terra che è visitabile solo all‟interno scendendo
per una piccola scala.
La chiesa in superficie è piuttosto recente mentre quella interrata è molto antica.
Essa si trova sotto terra poiché una frana nell‟antichità ha sepolto la struttura.
All‟interno della chiesa che si trova sotto terra ci sono dei bellissimi affreschi raffiguranti
l‟Angelo dell‟Annunciazione e la Vergine che allatta il Bambino
All‟interno della chiesa sotto terra
Conclusione del nostro percorso I beni culturali che si trovano nella nostra città
devono essere rispettati e protetti da ogni forma di violenza e inciviltà.
Non bisogna permettere a nessuno di imbrattare, rompere, causare danni a un
qualsiasi bene culturale, così come fare ricerche o scavi clandestini senza qualifica e
autorizzazioni. Qualunque bene culturale fa parte della nostra storia che è la storia di tutta l‟umanità e quindi
vanno conosciuti, tutelati e restaurati, cercando di non abbandonarli a se stessi e alle
violenze delle persone incivili.
PICCOLI ARCHEOLOGI IN LABORATORIO Nel percorso laboratoriale siamo stati veri
protagonisti della Preistoria. Abbiamo
costruito caverne,utensili,abbiamo
riprodotto graffiti,fossili e fuochi come
facevano gli uomini primitivi.
La caverna e i manufatti realizzati dagli
alunni
I FOSSILI
Le notizie sulle prime forme di vita ci
vengono dai fossili,cioè dai resti pietrificati
di organismi animali e vegetali vissuti
milioni di anni fa.
LUCY
Gli Austrolopitechi sono i nostri antenati, camminavano in posizione eretta in modo da usare le mani,. Un famoso Austrolopiteco è
stato scoperto in Etiopia nel 1974, una donna di circa venti anni di statura piccola,venne
chiamata Lucy.
GLI UTENSILI
Durante il Paleolitico gli uomini primitivi costruivano semplici utensili con la pietra (selce) per cacciare,scuoiare animali,
tagliare: lance,coltelli,raschiatoi,frecce,pietre scheggiate.
CASE NELLA PREISTORIA
Gli uomini primitivi dormivano all’ aperto
oppure nelle grotte o nelle caverne. Quando
erano in viaggio addirittura sugli alberi.
In seguito impararono a costruire capanne
di legno e foglie oppure di osso e pelle Caverne in miniatura
IL FUOCO
Con il fuoco mantenevano lontano gli
animali feroci, potevano fare luce nella
caverna,riscaldarsi e cucinare la carne. Poi
impararono ad accenderlo sfregando la
pietra focaia
I GRAFFITI
Sulle parete delle caverne sono state trovate
immagini di vita quotidiana o di caccia
che veniva raffigurata graffiando la roccia
con punteruoli formando così i graffiti.
A conclusione Del nostro percorso siamo veramente contenti e
soddisfatti dei lavori svolti. Relazioni , foto e mostra dei manufatti attestano questi
momenti. Ci siamo anche vestiti da uomini primitivi per rivivere con divertimento alcuni
momenti della civiltà preistorica.
Gli alunni vestiti da uomini primitivi davanti alla caverna.
CONOSCI E RISPETTA I BENI CULTURALI
I Beni Culturali e Paesaggisti costituiscono il nostro Patrimonio Culturale che è anche
Patrimonio dell‟intera umanità……….
Essi costituiscono testimonianza della storia, della cultura, della civiltà…….
Memoria, identità del territorio, espressione di
valori:storico, culturale ed estetico……..
E‟ bene individuarli, conoscerli, tutelarli……. Ma è altrettanto utile conservarli, proteggerli,
custodirli come Bene Culturale di tutti.
E‟ impegno di tutti i cittadini, e non solo di chi ci governa, conoscerli, apprezzarli, rispettarli,
così come è altrettanto necessario vigilare, controllare affinché comportamenti scorretti e incivili non danneggino nessun Bene Culturale.
Alunni partecipanti al Progetto “PON”
Aloe Gennaro Conte Simone Brillantino Vittoria Carnevale Jacopo Cascardo Aurora Cavaliere Luca Conte Simone Crudo Fabio De Martino Gaia Errante Filippo Gravina Gian Marco Imbroinise Giada Maccarrino Giuseppe
Maltese Chiara Papa Ludovica Perrotta Federica Presta Chiara Raffaele Giuseppe Riadi Leyla Samà Francesco Sansostri Roberta Scofano Vincenzo Siciliano Andrea Soria Francesco Termidoro Francesca Tringali Claudia
Docente tutor : Grassia Rosanna Esperto : Brusco Amedeo Tutor di laboratorio : Oro Giuliana